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Giacomo Giamello

LA LINGUA DELLALTA LANGA


Storia, grammatica, racconti, filastrocche, preghiere, proverbi, modi di dire, canzoni e curiosit

La grammatica della lingua dellAlta Langa stata redatta sullesempio del lavoro del professor Bruno Villata: La lingua piemontese, Montreal, Losna & Tron, 1996; si ringrazia lautore per i suoi preziosi consigli e le sue correzioni al testo.

GRAZIE ai testimoni: Allerte Luigi, Belmonte Iose, Belmonte Rita, Bonello Luciano, Bonetto Gabriella, Canaparo Domenico, Canaparo Giuseppe, Cappello Giovanni, Cappello Silvana, Damiano Giovanni, Defabri Ugo, Fontana Maria Grazia, Fontana Marinella, Fontana Pierangelo, Fontana Richelmo, Gabutti Walter, Giamello Elio, Giamello Giorgio, Porello Ida, Rabino Iride, Ravina Maddalena detta Olga, Ravina Rina, Rosso Renato, Scanavino Andrea, Viberti Silvio,Villata Bruno; ai collaboratori: Babbiotti Giorgio, Borgno Carla, Bressano Giovanni, Buccolo Antonio, Cordero Luciano, Ricatto Giancarlo; allAssociazione per gli Studi su Cravanzana; alla Nuova Franchin edizioni musicali; alla Famija Albisa; ai revisori delle bozze: Corino Riccardo, Giamello Giuseppe, Viberti Silvio; al revisore delle trascrizioni musicali: Bertino Alberto; aglinterpreti dei brani musicali: Bertino Alberto e Bertino Andrea; alla Banca dAlba e a tutti coloro che mi hanno aiutato ed incoraggiato in questo lavoro.

Illustrazioni: tratte dalle opere di Clemente Rovere (1807-1860) in collaborazione con la Famija Albisa. Stampa: LArtistica Savigliano (Cn). Edizione: SOR EDIZIONI, via Roma 41/A, Piobesi dAlba (Cuneo), tel. 0173 619941. Opera depositata e registrata. Sito internet: www.erbariopiemontese.com per contatti: info@erbariopiemontese.com

Copyright by Giacomo Giamello, 2007 Propriet artistica e letteraria riservata. Riproduzione e traduzione, anche parziali, vietate.

A me nine: r Cristina, Elena, Lucia e Virginia

Un paese vuol dire non essere soli, sapere che nella gente, nelle piante, nella terra c qualcosa di tuo che anche quando non ci sei, resta ad aspettarti.
CESARE PAVESE, La luna e i fal

I forestieri stentano a pronunciare il dialetto pedemontano, viceversa i piemontesi, per la ginnastica linguale che fanno in casa propria, hanno una gran facilit a pronunciare ed imparare i dialetti e le lingue altrui.
ARTURO ALY-BELFADEL, Grammatica piemontese

Prefazione

La lingua dellAlta Langa si pu considerare il seguito naturale del Dizionario botanico e del Dizionario zoologico, apparsi rispettivamente nel 2004 e nel 2005. Infatti, mentre nei primi due volumi Giacomo Giamello descriveva la flora e la fauna della sua terra, nel terzo ne considera laspetto umano cio la lingua, le usanze e le tradizioni particolari. Per quanto concerne la lingua, che largomento principale dellopera, va subito detto che, negli ultimi decenni, anche tra gli abitanti dellAlta Langa la parlata locale in forte regresso di fronte allitaliano. E con la lingua sono cambiati anche altri comportamenti. Pur essendo molto eloquenti, le statistiche regionali sul transfert linguistico dalla parlata locale allitaliano potrebbero non addirsi ad un contesto sociale particolare come quello delle Langhe. E cos, per dare unidea pi esplicita del cambio linguistico avvenuto tra gli abitanti di questa zona, far ricorso a due episodi piuttosto significativi di cui sono stato testimone. Il primo si riferisce allinizio degli anni Sessanta ed il secondo alla fine degli anni Ottanta del secolo scorso. Nel primo caso, una domenica mattina, mi trovavo ad Alba e decisi di far visita ad un compagno di studi che abitava in un ridente paese della Bassa Langa. Quando giunsi a destinazione, questo amico stava andando a messa e cos ve lo accompagnai. Al momento della predica il celebrante inizi il sermone domenicale esprimendosi, come immagino facesse solitamente, nella parlata locale. Per, a un certo punto, avendo notato che in chiesa vi erano alcune persone che non abitavano nel paese, ebbe un attimo di esitazione e, dopo una brevissima pausa, riprese il discorso cambiando lingua e registro. Alla fine della messa, al momento degli annunci parrocchiali, il sacerdote riprese ad usare la parlata locale, si scus di aver parlato italiano e promise che la domenica seguente la predica sarebbe stata nella lingua solita. Il secondo episodio, risale alla fine degli anni Ottanta. Dopo il Rscontr che aveva avuto luogo ad Alba, accompagnai altri tre colleghi a fare un giro nellAlta Langa. Giunti a Niella Belbo, avendo deciso di pernottare in quel centro domandai, in piemontese, informazioni a una signora che passava. Prima di rispondermi, usando la parlata locale, la signora interpellata rivolse la stessa domanda ad alcune persone che erano poco lontane e poi ci tradusse la risposta in italiano. Questo fatto mi sorprese molto perch mi ricordo che da bambino, quando avevo passato parecchi mesi a Cravanzana, sempre nellAlta Langa, le interazioni si svolge7

vano esclusivamente nella parlata locale. Ora capita esattamente lopposto di quanto avveniva qualche decina di anni fa. Pi nessuno usa la parlata locale rivolgendosi ad uno sconosciuto mentre, in passato, se un frust rivolgeva una domanda in italiano ad un locale riceveva una risposta in piemontese. Se a queste considerazioni si aggiunge il fatto che oggi, anche nelle Langhe, i giovani non usano pi comunicare nella parlata ancestrale, si deve concludere che tra non molto pure il langarolo sar scomparso. E molte volte, la scomparsa di una lingua che non ha documenti scritti significa pure la sparizione di ogni traccia relativa ad essa, come capitato per molte parlate di cui oggi si conosce appena il nome. Per fortuna, nel caso della parlata di Cravanzana e dellAlta Langa, questo scenario sembra scongiurato, perch Giacomo Giamello ha pensato di scriverne la grammatica. Un progetto che allinizio sembrava chimerico, ma che si realizza felicemente con unopera preziosa e lungimirante che potrebbe costituire un esempio per altri studi di questo tipo. Per quanto Giacomo Giamello non sia un linguista di professione, nel campo della glottologia non lo si pu affatto considerare un dilettante. Anzi! Il Dizionario botanico ed Il Dizionario zoologico, usciti in questi ultimissimi anni, sono due opere magistrali che lo collocano nel numero ristretto dei dizionaristi piemontesi. E limportanza della sua opera pure confermata dal successo che questi volumi hanno riscosso presso i cultori della lingua piemontese e anche al di l dei confini regionali. Molto significativo anche il fatto che, essendo entrati a far parte delle collezioni di varie biblioteche pubbliche, questi due dizionari sono alla portata del grande pubblico. A proposito della parlata dellAlta Langa, va detto che essa la lingua madre di Giacomo Giamello il quale, tra laltro, uno dei pochi che la usi in pubblico oltre che in famiglia, con amici e conoscenti. Bisogna poi anche ricordare che, grazie alla sua vasta cerchia di conoscenze, egli ha potuto avvalersi della collaborazione di informatori anziani che hanno anchessi questa parlata come lingua madre e hanno trascorso quasi tutta la loro vita nella zona. Ma unindagine linguistica spesso si estende agli altri aspetti del comportamento umano e quindi oltre a raccogliere notizie sulla lingua, lautore di questo volume ha avuto modo di accumulare molte altre notizie interessanti sulla storia, sugli usi e sui costumi che forse sarebbero state sufficienti per un altro volume, ma che egli ha creduto opportuno allegare alla grammatica, perch in un certo qual modo la completano e la illuminano. Per quanto concerne la parlata dellAlta Langa si pu dire che, a causa dellisolamento della zona in cui usata, essa rappresenta uno stadio pi arcaico rispetto ad altre varianti pedemontane. Se le si volesse trovare un corrispondente letterario, si dovrebbe addirittura pensare allastigiano dellAlione, vissuto tra il 400 e il 500. E detta corrispondenza la si pu rilevare nel lessico, nella fonologia e pure nella morfologia. Per, dato che un esame approfondito di tutti questi fenomeni sarebbe qui inopportuno, per corroborare quanto detto mi limiter a segnalare solo pochi esempi.
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I lemmi delle farse alionesche che fanno pensare alla lingua dellAlta Langa sono parecchi, ma per essere conciso mi limito a ricordare solo i seguenti: almanch atre vote magreva marramba brigna bronza carme an co craston croy derco dru erbor gera giouc lauda liam masna mor nespo pau pianzer pita pita preve prumerament romatich la sa serventa squela tampory trantamiria [almeno] 512a [altre volte] 391b [mi pesa] 283a [mi avvicini] 250c [prugna] 61i [pentola] 125b [calmiere] 54i [alla fine] 255a [castrone] 361e [magro] 92c [anche] 256a [florido] 224h [albero] 139a [ghiaia] 273g [pollaio] 113e [lodato] 209a [letame] 105e [bambino] 496a [faccia] 5I [nespola] 109h [paura] 536a [piangere] 451i [chioccia] 253b [prete] 137h [dapprima] 765a [reumatico] 578g [il sale] 584g [domestica] 123b [scodella] 150b [precoce] 545h [tre quintali]183f arey ausel ampy brella brignon cad, cada chiocz (pr. siuss) cocale creze cumpanary deslava elimosna gavacz giesia gratacu lengue manzet matota nebioeu pagliora petaza pin, pina pori prumer pu rionde scoe squasi strus topia vespr [ariete] 37g [uccello] 592g [riempire] 279g [escremento] 200h [sciocco] 414a [caldo] 222e; 270g [chioccia] 240g [galla, ghianda] 172f [credere] 188c [companatico] 54e [sbiadito] 824a [elemosina] 451f [gozzo] 111c [chiesa] 218h [bacca] 281c [lingue] 358 [manzo] 173b [ragazza] 202h [nebbiolo] 226e [puerpera] 351f [pancia] 143h [pieno] 283; 344g [pollice] 89i [primo] 873a [pi] 243c [rotonde] 141i [scope] 378g [quasi] 47b [logoro] 514g [pergolato] 202d [pomeriggio]182h

Fra le numerose espressioni idiomatiche, ne segnalo solo alcune, tratte soprattutto dalla Comedia de lhomo: al long ander [a lungo andare] 33a, besogna avey leugl al penel [bisogna avere locchio al pennello] 60a, de noug tug y gat son griz [di notte tutti i gatti sono grigi] 63a, o me pur viz che si [eppure mi pare di s] 241a, e son un poch dur daureglia [sono un po duro dorecchi] 268a, tagle curt [tagliate corto] 331a, e son spagia [sono spacciato] 514a, prometintgle mont e val [promettendogli mari e monti] 554a, pigle party [prendere partito] 662a, con la testa and o sach [con la testa
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nel sacco] 183c, fene vos prou [fatene il vostro pro] 436d, o mla cala [me lha fatta] 129e, chi a y pe andra fossa [che ha i piedi nella fossa] 257g, lag ed garina [latte di gallina] 320h. Tra i fenomeni fonologici comuni allastigiano dellAlione ed alla parlata descritta da Giacomo Giamello vanno senzaltro ricordati quelli del rotacismo e della palatalizzazione delle dentali finali. A differenza di altri idiomi romanzi, nelle farse alionesche e nella parlata dellAlta Langa il rotacismo riguarda soprattutto la L, sia essa intervocalica o tra vocale e consonante. Si pensi ai lemmi seguenti: bayra [balia]103c, erbor [albero]139c, carme [calmiere] 54i, camora [tarma] 228d, candeyra [candela] 540a, garina [gallina] 320h, corp [colpo] 71g A questo rotacismo sono soggette anche le forme dellarticolo e dei vari pronomi personali complemento atoni. Qui di seguito se ne riportano esempi tratti dalla Farsa di Nicolao Spranga caligaro: gle dra trippa [c della trippa] 31e, ande andra stalla [andate nella stalla] 104e, cho mra za cala [che me lha gi fatta] 129e, fer dra teyra [far della tela] 167e, dra feura neyra [dalla pelliccia nera] 168e, ne mratu dagia [non me lhai data?] 238e, gleyg dra porta [gli altri della porta] 241e, coy dra bancha [quelli della banca] 512e, segnal dra croux [segno della croce] 603e. Per quanto concerne la palatalizzazione delle dentali finali, va detto che questo fenomeno si verifica soprattutto sotto linfluenza delle vocali I ed E, che prima di cadere hanno agito sulla dentale che le precedeva. Si pensi: fag [fatti], lag [latte], nog [notte], tug [tutti], dig [detto], quag [quatto], leg [letto], fig [affitto], drig [diritto]. Come indica la G, nel Cinquecento questi lemmi dovevano presentare un suono palatale sonoro, mentre nei corrispondenti cravanzanesi e dellAlta Langa la palatale finale sorda e, per convenzione, la si nota -CC. Si pensi a lacc, neucc, tcc, dricc, quacc, lecc, ficc In alcuni casi, come per esempio tug, il suono palatale indicava il plurale. Anche nel campo della morfologia sono numerose le corrispondenze tra le due parlate e, sempre per concisione, mi limiter solo a poche osservazioni sullarticolo determinativo e sui pronomi verbali, particelle che presentano frequenze elevatissime. Per larticolo determinativo maschile singolare, nelle farse dellAlione troviamo L davanti a parola che inizia per vocale o H muta. Si pensi a: lospia [lospedale] 154b, lorch [lorco] 125b, leuf [luovo] 197b, lus [luscio] 347b, lhom [luomo] 152a. Se la parola che segue inizia per consonante si pu trovare EL oppure O: el cazul [il mestolo] 16b, el me euteury [il mio aiuto] 36b, el fer [il ferro] 199b; o censal [il sensale] 87 b, o turch [il turco] 162b, o derrer [il deretano] 257b, o tagliau [il tagliere] 375b, o roux [il rosso] 88i, o nostr posta [il nostro podest] 43i, o stagnin [la pentola] 13i. Larticolo O si trova davanti alle parole maschili singolari che iniziano per T, D, S, L, R, N e C seguita da vocale palatale (e oppure i). O si trova anche davanti alla semiconsonante I: o iantilhom [il gentiluomo] 20b, o iudex [il giudice] 104i. Questo comportamento sembra ancora essere seguito nella parlata dellAlta Langa. Per larticolo determinativo plurale maschile, davanti a parola che inizia per con10

sonante, le farse ci presentano Y, talvolta notato anche I: y faseu [i fagioli] 126b, y pover omi [i poveri uomini] 160b, y bracz [le braccia] 175b. Davanti a vocale si trova GL oppure GLI: gloeuf [le uova] 124b, gli archichioch [i carciofi] 127b, gli homi [gli uomini] 74b. GLI e GL dovevano suonare come la J del piemontese di jeuj. Per il femminile plurale, davanti a parola che inizia per consonante semplice, le farse ci presentano spesso larticolo EL: el mare e el figle [le madri e le figlie] 70b, sut el vote [sotto le volte] 320b, articolo che si ritrova anche nellAlta Langa, pur se sotto la forma rotacizzata ER. Una grande corrispondenza tra lastigiano dellAlione e la parlata dellAlta Langa si trova anche tra i pronomi verbali. Si pensi infatti agli esempi riportati qui di seguito:
astigiano dellAlione piemontese dellAlta Langa

e te o a e o y el

e digh 270a, e son 183a te un vyot 40b, te e stanc 460b com o sta a ne po pu quand e vollesson 338a o porre 157a, o sare adovra y volon 207a el vorran 329c

e t u a e i i i

e digh, e sun t canti u sta a peu e vuraissu i pudrai, i sarai i veuru i vurran

Mi sembra degno di nota il fatto che, alla terza persona singolare, la parlata di Cravanzana conservi la distinzione tra il maschile [u] ed il femminile [a], cosa che non avviene in tutte le parlate pedemontane. Naturalmente i pronomi verbali derivano dal latino, e da ego, u da illu, a da illa, o da vos. I pronomi verbali sono presenti in molte parlate dellItalia settentrionale perch dette particelle rendono esplicite forme verbali che, a causa della caduta delle consonanti e di certe vocali finali latine, erano diventate ambigue. Per la parlata dellAlta Langa si pensi per esempio a: finiss, parlava, divi, vurrai che assumono un significato ben preciso solo se sono preceduti dal pronome verbale: e finiss [finisco], a finiss [finisce]; e parlava [parlavo], a parlava [parlava]; t divi [dicevi], i divi [dicevate]; t vurrai [vorrai], i vurrai [vorrete], e ven [vengo], u ven [lui viene], a ven [lei viene] Molto interessante poi anche il possessivo seu che nelle farse dellAlione troviamo in competizione con soy e lour/lor [i suoi e i loro]. Nella parlata presentata da Giacomo Giamello seu si riferisce solo alla terza persona plurale maschile [i loro]. Talvolta nelle farse lor/lour appare al posto di seu/soy, per la sua presenza non dovrebbe essere dovuta alla pressione del toscano, ma piuttosto a quella del francese, lingua che lAlione doveva conoscere molto meglio. Forse qui bene ricordare che, anche per il possessivo di terza persona plurale, il piemontese ha sviluppato una forma diversa da quella del francese, delloccitano e dellitaliano. Da queste poche osservazioni si pu dedurre quanto sia importante la ricerca di Giacomo Giamello. Codificando la sua parlata, forse lha salvata dalloblio, ma sicu11

ramente lha messa in una vetrina privilegiata dove a disposizione di quanti si interessano o si interesseranno alla cultura dellAlta Langa. Dopo tutto le parole non sono semplici segni o suoni, ma a chi sa leggerle o riesce a capirle esse rivelano il pensiero, la sensibilit e la cultura di quanti le dicono o le hanno dette. E non c dubbio che le notizie storiche, i racconti e gli aneddoti che accompagnano la parte linguistica la completano e contribuiscono a dare unidea pi precisa delluniverso concettuale degli abitanti dellAlta Langa. Questa seconda parte che, ad alcuni potrebbe sembrare marginaria, a mio avviso importante quanto la prima. Come detto allinizio La lingua dellAlta Langa, il Dizionario Botanico e il Dizionario Zoologico sono tre opere che hanno molto in comune, tanto che pur non contenendo nulla di tragico si potrebbero quasi definire una trilogia dellAlta Langa. E questaffinit deriva non tanto dal fatto che presentano dei temi complementari, ma soprattutto perch sono pervase da un motivo comune che lamore dellautore per la sua terra, lattaccamento alle sue radici e ai suoi valori. Per non essere frainteso vorrei sottolineare che in questi testi non c un rimpianto del passato, ma piuttosto lucida coscienza del presente, una ricerca per riflettere sui propri valori, per rinsaldare la propria identit e per conoscersi meglio. In fondo mi sembra proprio che il famoso detto socratico conosci te stesso stia alla base di la produzione letteraria di Giacomo Giamello che, probabilmente, pensa che una migliore conoscenza di s, dei propri valori e delle proprie tradizioni sia il miglior modo per difendersi dallappiattimento e dalla spersonalizzazione a cui sembra portarci la globalizzazione odierna. BRUNO VILLATA, Montral

Le parole delle farse sono riportate secondo la grafia con cui sono notate nelledizione de LOpera Jocunda del 1521. I numeri che seguono i vari lemmi corrispondono al numero del verso, mentre la lettera dellalfabeto indica la farsa. Per le Comedie si fa riferimento alledizione del 1521 giacente presso la biblioteca Nazionale di Torino e pure al volume: GIOVAN GIORGIO ALIONE, Le farse, Testo originale con traduzione italiana e piemontese, a cura di Bruno Villata, Lsna & Tron, Montral, 2007. Lintroduzione dedicata soprattutto ad osservazioni linguistiche. Si ricorda che i testi dellAlione presentano parecchie oscillazioni grafiche, che il suono /o/ rappresentato dalla O, mentre quello della /u/ normale poteva essere notato OU, O ed anche U. La U rappresentava anche il suono velare //. Va anche detto che i testi originali non presentano accenti n segni di punteggiatura. 12

Lingua e storia

Destate sovente accompagnavo mio nonno sulla Langa; mi raccont, un giorno, di certe .pere d trun. (pietre del tuono) che i contadini rinvenivano durante il r lavoro nei campi, queste pietre non erano altro che manufatti mesolitici, ad esempio punte di frecce, testimoni dellantichissima presenza delluomo sulle nostre colline. I Liguri che per primi abitarono queste terre, lontano dallessere rozzi e primitivi, praticavano lagricoltura, lallevamento, la caccia e la pesca intrecciando, nel contempo, una fitta rete di scambi commerciali e culturali con le confinanti popolazioni celtiche ed etrusche. Il gruppo etnico presente in Langa era quasi sicuramente quello dei Bagienni da bhagus il faggio, albero a loro sacro. Diodoro Siculo ne parla in questi termini: .sono coraggiosi e nobili non solo in guerra, ma anche in quelle circostanze della vita non scevre da pericolo. (Bibl. Stor. V,39,2-3), altri autori li descrivono come .capillati. e cio dalle lunghe chiome, con donne gagliarde come gli uomini e gli uomini come le fiere. Il loro idioma faceva parte delle lingue celtiche, parlata che, come scrive Giulio Cesare nel primo libro del De bello gallico .ipsorum lingua Celtae, nostra Galli appellantur. (nella loro stessa lingua si definiscono Celti, nella nostra Galli). I Bagienni non elaborarono una scrittura propria, ma pare adottassero quella estrusca e impiegassero come supporto per la scrittura la corteccia del faggio, materiale purtroppo molto deperibile, cosicch ci sono pervenute scarsissime testimonianze della loro lingua: alcune epigrafi in lingua etrusca, rare incisioni su roccia come quelle del Bric Biula presso Saliceto e le desinenze in -asco e -asca di molti toponimi (Mercenasco, Cherasca). A partire dal III secolo a.c. le aquile di Roma incominciarono ad affacciarsi in Liguria e in Piemonte e cento anni dopo le sue legioni, soffocando le ultime sacche di resistenza, imposero la loro pace: .Ubi solitudinem faciunt, pacem appellant.. Gli abitanti furono iscritti alla trib Camilia e il territorio aggregato alla IX regione cispadana; la lingua locale dovette confrontarsi e cedere, ma non completamente, al latino volgare influenzandone la pronuncia, le costruzioni sintattiche e conservando numerosi lemmi ancora oggi ben distinguibili (vedi tabella A). Alla caduta dellimpero romano, nel V secolo d.C., diversi popoli passarono per le Langhe, ma quelli che lasciarono le tracce pi evidenti sulla nostra lingua furono i Longobardi ed i Franchi (vedi tabella B, C, D).
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Intorno allanno Mille le nostre colline erano quasi completamente disabitate tanto che limperatore Ottone I, attraversandole nel 967, le descrisse come .desertis locis. e non ritenne opportuno imporre tributi. Successivamente la sicurezza di quei luoghi impervi, le abbondanti sorgenti e la possibilit di condurre agevolmente lagricoltura e la pastorizia, portarono ad una ripresa demografica, testimoniata dallarrivo a San Benedetto Belbo dei frati Benedettini e dalla contemporanea istituzione delle prime pievi tra cui il .Plebatus de Cravexana. come testimoniato nel Registrum delle Costituzioni Isnardi. In quegli stessi anni accanto alle pi conosciute lingue doc e doil prende autonomia una lingua doe che, come emerso dagli innovativi studi sui Sermoni Subalpini (sec. XI-XII) condotti dal prof. Bruno Villata, si inserisce alla base dellalbero genealogico degli idiomi pedemontani (vedi tabella E). Gradatamente, dunque il piemontese delle Langhe arriva a maturit e dallattenta lettura degli Statuti comunali dei secoli XIV e XV, si pu scoprire un nutrito gruppo di lemmi locali che .latinizzati. furono impiegati in quei testi (vedi tabella F). Dal Cinquecento in poi la letteratura piemontese ci d esempi di lessici molto vicini a quello dellalta Langa, come ad esempio quello delle commedie dellAlione (vedi prefazione), raggiungendo nei secoli successivi la sua massima espansione e ricchezza espressiva, com ben testimoniato dalla vasta bibliografia esistente. Un medico, Maurizio Pipino, compil addirittura una grammatica ed un dizionario ad uso della principessa di Savoia, Maria Adelaide. Purtroppo negli ultimi decenni la crescente urbanizzazione, il diffuso terrorismo scolastico nei confronti delle lingue minoritarie e la fortissima pressione dei mezzi di comunicazione hanno ridotto drasticamente il numero delle persone che usano la parlata pedemontana e che la trasmettono ai propri figli; tuttavia ritengo che questo impoverimento linguistico sia da addebitare, lontano da sterili e sciocchi campanilismi, alla scarsa considerazione in cui la maggior parte dei piemontesi tiene la propria lingua, arrivando addirittura a connotarla negativamente. Mi auguro invece che, anche se tardi, possa maturare la consapevolezza che possedere una lingua ricchezza, cultura, rispetto delle conoscenze e delle fatiche di tutti coloro che ci hanno preceduto su queste colline di Langa.

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TABELLE Tabella A
parole di origine ligure-celtica piemontese dellAlta Langa italiano

bal-men beol bial brace bran broc briven brug caban crog croi drut galerne grein gig (solletico) suc niten verna Tabella B
esempi di parole comuni con la lingua tedesca

brma biula bialera brje bran brich briv br cabna croch croi dr garaverna crin gigiat z ch nita verna

alta roccia betulla canale dacqua calzoni crusca collina assalire erica riparo uncino avvizzito fertile brina, aria gelida maiale vivacit ceppo fango ontano

piemontese dellAlta Langa

italiano

Betze (cagna) Blume Bock Brand (tizzone) Gries (semola) klingen (suonare) Magen Rand Riste Schlendrian schnuffeln Stock Verletzung wahten Winden Wut

vez, vezzun bim buch, bech brand ghrsa sclint magun, magun (a) randa rista langhrdan nifi stach ferleca vac, svac vindu fut
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cagnaccio tritume caprone alare pagnotta limpido accorato margine canapa per filare individuo pigro, indolente annusare pezzo di legno ferita stare in agguato guindolo risentimento, stizza

Tabella C
francese antico piemontese dellAlta Langa italiano

briquet disner (dner) escouter (couter) escurer (curer) estagere (tagre) fouet gauche jayet pois rabot taster (tter) Tabella D
provenzale

bricat disn scut sghir stagera fuat gucc giajat pois rabot tast

fiammifero, acciarino pranzo ascoltare, ubbidire pulire afondo scansia frusta storto, sinistro lustrino pisello pialla assaggiare

piemontese dellAlta Langa

italiano

agacin champorgno esglai grueyo jap jarri jouc prou ramada Tabella E
lingua doe dei Sermoni Subalpini

ajaz in ciamporgna sgij sgreuja giap, giap giri giuch pru ram

callo zampogna orrore guscio latrato, uggiolare topo pollaio abbastanza scroscio dacqua

piemontese dellAlta Langa

italiano

agnel almosna baila barba espus fam fee limun lin lum munt

agnel limosna bila brba spus fm f limun lin lm mund


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agnello elemosina balia zio sposo fame pecore limone lino lume mondo

lingua doe dei Sermoni Subalpini

piemontese dellAlta Langa

italiano

oil pan pec pere pom preve vas vidua vin Tabella F
esempi di parole locali presenti nel testo latino degli statuti dei comuni di Bossolasco, Castino, Mango e S. Stefano Belbo (XIV-XV secolo)

euj pan pec pere pum previ vs vidua vin

occhio pane peccato pietre mela prete vaso vedova vino

piemontese dellAlta Langa

italiano

anlevare arbetioni arbra autinus baronum battere bealeria, bialeria bennia Berbi (flumen) bergeras bibiorum biglionum blava bolio apis botallus bozolum bropas bropiglonus buria, buira burium canas

anlv arbiun rbra autin barun bti (r gran) bialera bnna Berb bergera bibin biun biva buj dravije butj bz a ur bropa brupun bria buri cna
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allevare piselli pioppo vigna sostenuta da alberi mucchio trebbiare (correggiare) il grano canale dirrigazione capanna torrente Belbo pastora tacchino tronchi biada alveare botti rovo pertica o palo di piccolo diametro palo grosso grosso volume di acqua torbida liquido di scolo fetido canne

esempi di parole locali presenti nel testo latino degli statuti dei comuni di Bossolasco, Castino, Mango e S. Stefano Belbo (XIV-XV secolo)

piemontese dellAlta Langa

italiano

carata, carazam carrusium cavagnam cavare, cavandos cavezanam celoiram cloenda cobia coramen afaitatum crapa criare croati cuppos curtem exgrafigniare exiamenta fassum, fassium, fasso faudatam fera firagnus gabias gathum, gatham geram gorras gurgos, gorgo henzare leamine leza macatura carnis michas mugio nucas rogliatas olocherum panaterijs

car caruss cavgna cav, cavanda cauz gna sloira ciuenda cubia (d beu) curm fait crva cri cru cup curt sgrafign asiamainta fss faud, faudar fera firgn gbie gt, gta gera gure gurgh anz lim leza macadra mica mgg nus cun ra rola uruch panat
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carico dun carro carretto cesta zappare, zappando sentiero sul confine di un campo aratro recinzione fatta da siepi o simili coppia (di buoi) cuoio conciato capra gridare caduti coppi cortile, aia graffiare i diversi attrezzi per il lavoro fascio, fascina grembiule, grembiulata fiera filare gabbie gatto, gatta ghiaia salici sorgente con fontana iniziare letame mezzo di trasporto senza ruote ammaccatura pagnotta mucchio noci con il mallo tritume della paglia panettieri

esempi di parole locali presenti nel testo latino degli statuti dei comuni di Bossolasco, Castino, Mango e S. Stefano Belbo (XIV-XV secolo)

piemontese dellAlta Langa

italiano

pasturare paysa pecia pianca ramacium rapolare rasoira sajvando sapellum, sapellos sarmenta scandaleum scarvandum, scarvare senevra sgiratandos, sgurandos puteis sloando, sloare sofranum somata stabi starnita sterniendo, sternire stobia, stobias surchus tampa, tampas tortagnas toyrus trabuchus troya vernam zerbis, zerbum

pascolare bilancia a bilico pezza di stoffa, fascia per bambini pianca planca ramz grosso ramo rapul raccogliere grappoli qu e l rasoira (ras: rasare) rasiere saivanda (saiv: innaffiare) innaffiando sapel via di accesso ad un campo sarmainta tralci di vite scandj bilancia a bilico scarvanda, scarv sfrondando, sfrondare snnvra senape sghiranda ij puz pulendo i pozzi sluanda, slu sufran sumat (soma: asina) stbi starna sterninda, stern stubia surch tampa, tampe turtgne teuj trabch treuja verna zerb sciogliendo, sciogliere zafferano carico dun asina recinto per animali selciato posando, posare un selciato stoppie solco fossa quadrata legacci per covoni fatti con rami tronco, ramo grosso trabucco, unit di misura lineare scrofa ontano gerbido

pastir pisa pz a

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Feisoglio, veduta da mezzod

Niella Belbo, lantica porta


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Lingua e territorio

A sud del Piemonte, tra il Tanaro a ovest e la Bormida di Spigno a est, si colloca il territorio chiamato Langa o Langhe. Questo antichissimo toponimo ha unetimologia ancora oggi incerta, ma come asserisce Carlo Prandi nei suoi Canti: .La parola Langa parrebbe significare una collina allungata e andar per Langa il tenersi sulla via o sentiero che corre in alto lungo la dorsale delle colline.. Sono proprio le colline lanima di questa terra, dolci e ricche di argilla nella Bassa Langa, ambiente ideale per la vite; ripide e solide per via delle arenarie (pere d Langa) e delle marne (tuu o tuvu) nellAlta Langa, regno della nocciola tonda e gentile. La particolare conformazione di questi rilievi fa si che il clima, in genere temperato, sia soggetto a sensibili differenze tra il versante esposto a sud (ar sir) e quello a nord (ar livernaint o a r invernaint) con risvolti sullagricoltura ben noti a tutti i con tadini. Il vento soffia in genere da sud-est, mai freddo, tanto da essere definito .marino. (r marin). Ricchissima la flora e gli appassionati di botanica possono trovare nelle Langhe un fertile terreno per i loro studi come hanno ben dimostrato Vignolo Lutati e il cravanzanese Giacinto Abb. La principale via di accesso a questo territorio costituita dalla strada statale 29 che arrivando da Alba attraversa le valli Belbo e Bormida, svelando suggestivi panorami e peculiarit come i caratteristici terrazzamenti (r preuss), grazie ai quali gene razioni di tenaci e laboriosi contadini hanno reso coltivabili anche i pi ripidi pendii. In questo contesto troviamo i comuni di Cravanzana, Feisoglio, San Benedetto Belbo, Niella Belbo e Bossolasco dove hanno le loro radici i testimoni di questo lavoro condotto tra gli anni 1995 e 2005. La parlata di questarea presenta alcune peculiari caratteristiche, prima fra tutte la tz (z simile a quella che troviamo in italiano nella parola .pozzo., per cui ), avremo in modo pi o meno accentuato:
piemontese dellAlta Langa piemontese italiano

autz (auz ) putz (puz ) strtz (strz ) tzicot (z icot) tzinch (z inch)

auss puss strass sicot sinch


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alzare spingere straccio zucchino cinque

comune con il resto della Langa e dellAlbese la rotacizzazione della .l.:


piemontese dellAlta Langa piemontese italiano

ra bsura cmura garaverna vurp

ala bsula cmula galaverna vulp

ala salvadanaio tarma brina volpe

noteremo poi che la .i. che sostituisce sovente la ..:


piemontese dellAlta Langa piemontese italiano

bit fis tipin Tirin

bt fsil tpin Trin

mettere fucile vaso di terracotta Torino

.-cc. al posto della .t. e .-gg. al posto della .d. in finale di parola:
piemontese dellAlta Langa piemontese italiano

dricc fragg fricc neucc stracc scc

drit freid frit neuit streit sit

dritto freddo fritto notte stretto asciutto

Ricordiamo ancora che nel 1783 il medico Pipino annotava, nel suo dizionario, che a Torino tra le persone di alto rango ed i letterati la pronuncia della .e. era sempre molto stretta, mentre tra la plebe ed il contado era aperta tanto da diventare .a. per cui gart si trasformava in garat, la stessa pronuncia aperta presente in lAlta Langa per cui:
piemontese dellAlta Langa piemontese italiano

avaj bagn baich cavaj cravat cumplimaint giaint staimbr raid s-ciupat

avej ben beich cavej cravt cumpliment gent stember reid s-ciupt
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avere bene guardare capelli capretto complimenti gente settembre intirizzito schioppetto

piemontese dellAlta Langa

piemontese

italiano

smains starna sufiat trai

smens sterna sufit tr

semente acciottolato soffietto tre

Dunque si sono qui amalgamate peculiarit fonetiche piemontesi, monferrine e liguri tali rendere la parlata dellAlta Langa assolutamente unica e ben individuabile.

Ponte sul Belbo

Cravanzana, veduta da mezzod


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LA GRAMMATICA RA GRAMTICA

Bossolasco, la chiesa parrocchiale

Fonologia

Per quanto riguarda la grafia si sono seguite le chiare e semplici regole contenute nelle pubblicazioni del professor Bruno Villata: La lingua piemontese, Losna & Tron, Montreal 1997 e Boletin d lAcademia dla lenga piemontisa n. 5 del 2001 (Grafia Internazionale); ringrazio il professore per la sua cortese disponibilit, i preziosi consigli e le sue indispensabili correzioni.

Alfabeto, grafia e pronuncia


Il piemontese delle Langhe presenta un numero di suoni decisamente superiore allitaliano, avremo in dettaglio: a, , b, c, d, e, , , eu, f, g, h, i, j, l, m, n, n-, o, p, q, r, r, s, t, u, , v, z, z

Vocali toniche
alfabeto alfabeto fonetico piemontese (traduzione) parole italiane con suono corrispondente

a,

a a:

ajazin fm

(callo) (fame)

amore ------

Suono cupo di articolazione posteriore, simile alla a della parola inglese garden, giardino.

e,

e Z

vdr tra brta

(vetro) (terra) (berretta)

vetro terra ------

Suono semimuto, velare simile alla del rumeno nella parola ct, quanto o alla Z del russo nella parola $ZFHD@, presto.

i j o u eu

i j o u y

ni fija soma fut va feu

(nido) (figlia, ragazza) (asina) (risentimento) (uva) (fuoco)


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nido iena sole tufo come la u francese come la eu francese

Consonanti
alfabeto alfabeto fonetico piemontese (traduzione) parole italiane con suono corrispondente

b b bula, burla c k caval cc t cicin, cuntac ch k cher d d dona f f fuin g g gl gg d frumgg gh ghignun gn gnech l l listel m m msca n n ns ngran-a faucale o velare (ebraico: ain) p p parpera qu kw qutr r r rais r garaverna palatale, ha un suono tra la r e la l s (sonora) z cheusi s (sorda) s sach ss (intervocalica) z snujesse sc scirot, sc s-c V s-cianch t v z z t v dz ts tavanda vindu zembu z icot

(bolla, bica) (cavallo) (carne, contagio) (carro) (moglie, donna) (faina) (gallo) (formaggio) (faccia, odio, ira) (mal lievitato) (listello) (strega) (naso) (seme, grana) (palpebra) (quattro) (radice) (brina) (cuocere) (secco) (inginocchiarsi) (scure, scudo) (strappare)

barca casa cena, ciccia chiesa dono faro goccia gaggia ghiro gnomo lira mamma naso fango padre quadro rete -----rosa sano scosso scena, scudo scervellarsi tavolo vaso zona pozzo

I due suoni si fanno sentire separati come ad esempio nelle parole italiane scervellarsi o scentrato.

(parola sciocca) (guindolo) (accelerazione angolare) (zucchino)

Particolarit
La desinenza -ssa (spressa, bissa, cheussa) in fine di parola ha un suono simile al francese ch- in chacun e al tedesco sch- in schn; lo stesso vale per alcune parole che iniziano con s seguita dalle vocali a e come ad esempio: s (scure), smia (scimmia), savj (pungiglione), saint (scomparire). Il suono sc- ha un suono dolce come nellitaliano scena prima della vocale -i: scirot (scure), mentre duro prima delle vocali -a , -, -u: scara, sc, scurat (scala, scudo, scorrazzare). La lettera v davanti a consonante ed in fine di parola prende un suono vicino alla u: ciav - ciau (chiave).
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La lettera n in fine di parola ha un suono leggermente diverso (palatale) rispetto allitaliano: bun (buono), sun (suono). La a in posizione tonica ha due suoni, uno analogo allitaliano che si indicher con a o ed unaltro pi cupo che si ottiene con una sua articolazione posteriore; questa .a. con un suono vicino alla .o., caratteristica delle Langhe, del Roero e del Monferrato e si noter con . In alcuni casi essa assume valore diacritico ed indispensabile per distinguere, ad esempio: bgn (bagno) bagn (bene) da cavj (cavalli) cavaj (capelli) cip (coccio) ciap (tiepido) magna (manica) mgna (zia) pss (passo) pass (pesce) s (sale) sa (questa) sach (secco) sch (sacco) spss (passeggio) spass (denso) La j ha valore di semivocale, nei casi di accento tonico sulla vocale che segue -ij, il digramma pu essere ridotto ad una semplice i: cunsi, cunsij (consigliere). La rotacizzazione della l ha prodotto un suono tra la l e la r che verr indicato con r per cui, se a Torino abbiamo dl (del) e galaverna (brina), nellAlta Langa avremo dr e gar averna; il fenomeno del rotacismo comune ad altre lingue romanze come ad esempio il rumeno dove per in un lemma quale scara (scala) la r suona diversamente da quella dellAlta Langa. La rotacizzazione inoltre indispensabile per distinguere vocaboli apparentemente uguali come: sar (chiuso) jati sar r a porta? (hai chiuso la porta) sar (salato) sa mnestra a r propi sar (questa minestra proprio salata). La z ha il suono ts comune alla z sonora della parola italiano pozzo e ci far distin guere tra: za (gi) d z (d tsa) (di qua). a La vocale e pu avere un suono aperto () o chiuso (): la e con suono chiuso () va accentata nei digrammi -er finali e in fine di parola infatti avremo: Chr (Chieri) e non cher (carro) a riv (sul bordo) e non riv (arrivare); la e con suono aperto () si accenta nelle parole piane, nelle uscenti in -et e in fine di parola: tra (terra), st (sette), cav (zappare). Il suono eu sempre tonico, mentre quasi sempre: scheu (pascolo), caz (mestolo).
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Accento tonico, accento grafico, trattino


Accento, le parole possono avere un solo accento grafico. Le parole tronche (accento tonico sullultima sillaba) sono accentate solo se terminano in vocale: parl (parlare), cant (cantare) e quando la e di -er ha un suono chiuso: Chr (Chieri). Le parole piane (accento tonico sulla penultima sillaba) sono accentate solo se terminano in consonante: ngel (angelo) e quando la e ha un suono aperto: tra (terra), amra (amara). Le parole sdrucciole sono sempre accentate: rindura (rondine). I dittonghi vanno accentati nel caso in cui laccento cada su una vocale debole (i, u): sa (sua), anda (dove), mara (cattiva), fala (guasta) e per distinguere, ad esempio: va (via) e non pas (paese) e non vi (veglia), pais (pesante, pece),

I monosillabi non si accentano salvo che per distinguere la dalla : r (re) fr (fabbro) I trittonghi (sillabe di tre vocali) non prendono laccento: ciau (chiave).

Trattino, in piemontese di uso frequente e viene impiegato: dopo la consonante n per indicarne il suono faucale come in ln-a (luna) simile al suono dellitaliano fango; tra le consonanti s e c per notare il suono particolare dei trigrammi s-ci e s-ce come in s-cianch (strappare), ras-ct (raschietto) specificando un suono simile a quello delle parole italiane scervellarsi o scentrato; per unire il pronome personale atono -j o la particella avverbiale i al pronome verbale: e-i suma (ci siamo), i-j disu (gli dicono) per distinguerlo, ad esempio, dallarticolo determinativo maschile plurale ij matot (i ragazzi); per unire due nomi per formare un composto: peru-peru; per unire limperativo uscente in -ch, -cc o -gg con il pronome che lo segue: beichte (guardati), specc-te (specchiati), cugg-te (coricati); per separare linfinito dal pronome che lo segue, se esso inizia con consonante uguale a quella finale del verbo: avaj-je (averli). per unire certe particelle avverbiali ai pronomi dimostrativi e ai nomi che sono accompagnati da aggettivo dimostrativo: si-z (questi qui), si-l (quelli l), si-l (quelli l).
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Divisione in sillabe, una sillaba pu essere formata da una sola vocale, da una consonante e da una vocale oppure da pi vocali e da pi consonanti: pianca pian - ca (passerella su un corso dacqua) pit pit (piatto) can can (cane). Ogni sillaba contiene almeno una vocale; i dittonghi e i trittonghi fanno parte della stessa sillaba: scleri sc - le - ri (sedano) staira stai - ra (stella) pulainta pu - lain - ta (polenta). Nel caso di consonanti doppie, la prima fa sillaba con la vocale che precede e la seconda con quella che segue, mentre -cc, -gg, -ss in finale di parola non si separano: sarvzza sar - vz - za (salvezza) baricc ba - ricc (strabico) furigg fu - rigg (manovale). Nei gruppi di consonanti, m, n, l, r vanno con la vocale che precede: fumra fum - ra (donna, moglie) palt pal - t (cappotto) arvangia ar - van - gia (rivincita) vinvera vin - ve - ra (scoiattolo). I gruppi di consonanti finali non si separano: testamaint testa - maint (testamento) cundimaint cundi - maint (condimento) suramaint sura - maint (solamente). La s seguita da consonante fa sillaba con la vocale che la segue: castagna ca - sta - gna (castagna) bastun ba - stun (bastone) musca mu - sca (mosca) msca m - sca (strega). Il gruppo n-a non si separa: ln-a l - n-a cn-a c - n-a brn-a br - n-a (luna) (culla) (brina).

Iniziali maiuscole, si usano in principio del periodo e per i nomi propri: Cravanzan-a (Cravanzana), Curtmija (Cortemilia), Giacu (Giacomo). Punteggiatura, rispecchia quella della lingua italiana con punto, virgola, punto e virgola, parentesi tonde e quadre, punto interrogativo ed esclamativo, trattino e puntini di sospensione.
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Feisoglio, vista del paese

Cravanzana, la chiesa parrocchiale


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Morfologia

Articolo
Larticolo si pu distinguere in: determinativo, indeterminativo e partitivo.

Articolo determinativo
Larticolo evidenzia il nome che accompagna, pu sostantivare qualsiasi parte del discorso e determinare singolare, plurale, maschile, femminile di molti nomi.

Forme
Gli articoli determinativi sono:
articolo traduzione esempio traduzione

r r r r u u, r a ij j j r

il il l lo la i i gli le

r cher pijesse r bad r ambutur r s-ciop, u s-ciop u r vnvera a ij cher j s-ciop jambutur r matote

il carro prendersi lincarico limbuto il fucile lo scoiattolo i carri i fucili gli imbuti le ragazze

Maschile
r (singolare), j (plurale) si usano davanti alle parole che iniziano per vocale: rambutur jambutur (limbuto, glimbuti). r u (singolare), j (plurale) u, si usano nelle parole che iniziano con s impura (seguita da consonante sc, s-c, sg, st): ru, u s-ciop j s-ciop (il fucile, i fucili) ru, u sgij j sgij (la paura, le paure) ru, u stbi j stbi (il recinto, i recinti) ru, u scau j scau (lessiccatoio, gli essiccatoi).
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r r (singolare), ij (plurale) , si usano davanti alle altre parole: r cher ij cher (il carro, i carri). r pitur ij pitur (il pittore, i pittori). Se preceduto da un termine che esce in vocale, larticolo r perde la e diventa r: pijesse r bad (prendersi lincarico); mentre la j (semiconsonante) non fa cadere la : savaj r piemuntais (conoscere il piemontese).

Femminile
r (singolare), j (plurale) Si usano davanti alle parole che iniziano per vocale: ranciuva janciuve (lacciuga, le acciughe) ramisa jamise (lamica, le amiche). r (singolare), r (plurale) a Si usano davanti alle parole che iniziano per consonante: ra vnvera r vnvere (lo scoiattolo, gli scoiattoli). ra gica r giche (la giacca, le giacche).

Casi particolari e differenze con la lingua italiana


Muns, madama, madamin, tota (signore, signora, signorina...), non richiedono larticolo nel discorso diretto, nelle esclamazioni e quando sono seguiti da un nome proprio che non sia accompagnato da determinanti: salta muns Giuanin! (saluta il signor Giovanni!) dije ciu a Iose! (di ciao a Iose!) I nomi di battesimo delle persone in genere rifiutano larticolo: jati vist Pinetu dij Gaj? (hai visto Giuseppe dei Galli?) Jho truvaru da Miclin (lho trovato da Michele) Al singolare i cognomi delle persone non richiedono larticolo: j rivje Favot ( arrivato Favot) jati piru da Tairacrva? (lhai preso da Tairacrva?) jati cataru da Pianfr? (lhai comprato da Pianfr?).

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Articolo indeterminativo
Larticolo indeterminativo serve ad indicare una cosa non ben definita.

Forme
Gli articoli indeterminativi sono:
articolo traduzione esempio traduzione

n (raro n) n n n na n

un un un uno una un

n ninin n pulastr nanfergi n snuj na mssuira nania

un bambino un pollo un raffreddore un ginocchio una falce unanitra

Maschile
n Si usa davanti ai nomi che iniziano con una consonante o con un gruppo di consonanti di facile pronuncia: n burich (un asino, uno sciocco) n ninin (un bambino). Si usa se la parola che precede termina in vocale: Pinetu u cata n pulastr (Giuseppe compra un pollo). Si usa davanti ai nomi che iniziano con una vocale: nanfergi (un raffreddore). Si usa davanti ai nomi che iniziano con: la s impura (s seguita da consonante): n snuj (un ginocchio) n sbroch dva (un racimolo duva) n stibi (uno divisorio); un gruppo di consonanti in cui la -n occupa il secondo posto e la prima consonante non sia una -g: n mnestrun (un minestrone); un altro gruppo di consonanti di difficile pronuncia come ml, mr vl, ms, dz: , n vl (un velluto) n mse (uno suocero) n mr un (un melone).

n n n

Femminile
na, n Si usano analogamente al maschile: na ca (una casa) namisa (unamica).
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Casi particolari e differenze con la lingua italiana


Larticolo indeterminativo piemontese si apostrofa sia al maschile che al femminile: nambutur (un imbuto) nania (unanitra) Larticolo indeterminativo non ha plurale, se un nome plurale usato in senso indeterminato si ricorre al partitivo e larticolo partitivo obbligatorio: u cheuj dij puciu (raccoglie delle nespole).

Articolo partitivo
Luso dellarticolo partitivo obbligatorio:
italiano piemontese

ho mangiato solo pane

jho mangi mch dr pan

In generale il partitivo si pu esprimere con: preposizioni semplici e articolate:


preposizione traduzione esempio traduzione

dr du dr a dr d d d d dij dj dr

del del della del, della dei, delle dei, delle dei, delle dei, delle dei dei, delle delle

Giacu u vandmmia dr nebbieu r bucin u ppa mch du lcc magna Gina a f cheusi dr mnestra a Miclin u vandmmia dr arnais me marin-a a scriv d (dr cartulin-e ) Filip u cunta mch d storie Ninu pi che d galine u jha naint Luis u jha s-ciap deuv Giacu u cheuj mch dij coj Vigiu u jha vist djanie, djamis Mara a dis mch dr fulari

Giacomo vendemmia del nebbiolo il vitello succhia solo del latte zia Gina cucina della minestra Michele vendemmia dellarneis mia madrina scrive delle cartoline Filippo racconta solo delle frottole Nino ha solo delle galline Luigi ha rotto delle uova Giacomo raccoglie solo cavoli Luigi ha visto delle anitre, degli amici Maria racconta solo delle scemenze

aggettivi indefiniti:
aggettivo indefinito traduzione esempio traduzione

caichi caiche n poch d gnn gnna gnn-e

qualche qualche un po di nessuno nessuna nessune

pija mch caichi puciu! lacia mch caiche f! n poch d pan ti t jhai dje gnn pum mi e jho naint baic gnn-a spaisa pianta gnn-e gran-e!

raccogli solo alcune nespole! mungi solo qualche pecora! un po di pane tu non gli hai dato mele io non ho badato a spese non fare storie!

Nelle frasi negative il partitivo obbligatorio e, se possibile, il nome si usa al plurale.


italiano piemontese

non compra giornali

u cta naint dij giurnaj.


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Nome
I nomi piemontesi sono maschili o femminili, non esiste il genere neutro. Non sempre il genere del nome determinato dalla vocale finale per cui fondamentale diventa larticolo. In genere i nomi che al singolare terminano in -a sono femminili: ra c (la casa), ra stla (la stalla), esistono per eccezioni r pueta (il poeta). I nomi uscenti in -u sono di regola maschili: r puciu (il nespolo), r prru (il coniglio), per possiamo anche avere ra rizu (la ruggine), ra biru (la penna biro). I nomi uscenti in -eu sono maschili: r bareu (il barolo), r feu (il fuoco). I nomi uscenti in - sono solitamente maschili: r fr (il fabbro), r sarun (il carra dore). I nomi uscenti in -o sono maschili: r fo (il faggio), r bad (lincombenza). I nomi che terminano in consonante possono essere sia maschili che femminili: r cavl (il cavallo), r lim (il letame), r monumaint (il monumento), r suna u dur (il musicista), u strz (lo straccio), ra giaint (la gente), ra man (la mano), ra curaint (la corrente).

Particolarit
Sur, sgnur, muns (signore), om (uomo, marito). Sur precede un nome che indica una carica o una professione: sur prufessur (signor professore). Sgnur corrisponde allitaliano signore nel significato di benestante e non si premette al nome: u re propi sgnur ( proprio un signore, una persona che sta bene). Muns la forma pi comune: muns Giuanin (signor Giovanni). Om ha significato sia di uomo che di marito: so om (suo marito). Le stesse considerazioni valgono per i corrispondenti femminili: sura, sgnura, madama, madamin (signora), fumra, dona (donna, moglie), tota (signorina).

Femminile dei nomi


In parecchi casi esistono due forme distinte per il maschile ed il femminile tuttavia, sovente, il nome femminile deriva dal maschile aggiungendo le desinenze -a, -ssa, -in-a: matot - matota (ragazzo - ragazza) crin - crin-a (porcello - porcella) pueta - puetssa (poeta - poetessa) gl - galin-a (gallo - gallina).
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Per rendere femminili i nomi che indicano una professione uscenti in: - si cambia in -era: panat - panatera (panettiere - panettiera), -ur si cambia in -oira: messur - messoira (mietitore - mietitrice). Per i nomi uscenti in -tur si cambiano la desinenza finale in -tris: pitur - pitris (pittore - pittitrice), quelli in -ssur prendono -ssura: prufessur - prufessura (professore - professoressa).

Plurale dei nomi


Maschili Di norma i nomi maschili restano invariati al plurale: r pum - ij pum (la mela - le mele) r pueta - ij pueta (il poeta - i poeti) tuttavia i nomi uscenti in -l la cambiano in -j: r cavl - ij cavj (il cavallo - i cavalli). Eccezioni: om (uomo) plurale: om, mini, omi; ann (anno) plurale: agn. Femminili I nomi uscenti in -a atona cambiano la -a in -e: ra spusa - r spuse (la sposa - le spose); ra nta - r nate (il tappo - i tappi); questo cambio pu rendere necessari alcuni adattamenti grafici: ra cadrega - r cadreghe (la sedia - le sedie) ra bocia - r boce (la boccia - le bocce) ra brca - r brche (la barca - le barche) ra butega - r buteghe (la bottega - le botteghe). Di alcuni nomi esiste solo il plurale: r noze (le nozze), r tusire (le forbici), ecc.

Nomi composti
I nomi composti possono essere formati da: nome e nome capsqudra nome e aggettivo ratavurira aggettivo e nome mezaln-a verbo e nome tirabursun preposizione-avverbio e nome sutcupa verbo e verbo muntacla
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(caposquadra) (pipistrello) (mezzaluna) (cavatappi) (sottocoppa) (montacarichi)

Normalmente questi nomi seguono le regole generali: r tirabursun - ij tirabursun (il cavatappi - i cavatappi) r sutcupa - ij sutcupa (il sottocoppa - i sottocoppa); i nomi composti da un aggettivo e da un nome nel femminile cambiano la -a in -e: ra mezaln-a - r mezeln-e (la mezzaluna - le mezzelune) ra ratavurira - r ratevurire (il pipistrello - i pipistrelli).

Nomi alterati
comune che a un nome venga aggiunto un suffisso per modificarne anche se di poco il senso, praticamente il nome alterato ha il valore di un nome pi un aggettivo: gt, gatin (gatto, gattino). Laggiunta del suffisso provoca adattamenti grafici e conseguenze sulla vocale tonica. Pertanto i nomi che terminano in: -ca e -ga cambiano la c e la g in ch e gh davanti ai suffissi che iniziano con i suoni i ed e: maloca, maluchin-a (manciata, manciatina), butega, buteghin-a (bottega, botteghina), cadrega, cadreghin-a (seggiola, seggiolina); - prendono la r prima del suffisso: disn, disnerot (pranzo, pranzetto); - recuperano suoni che esistevano in latino: str, straji-na (strada, stradina); n- faucale diventa n: ran-a, rantta (rana, ranetta); -ch e -gh diventano -c: bech, becciu (becco, beccuccio); Si ricorda che lo spostamento dellaccento tonico pu portare a cambiamenti grafici e fonici: o diventa u: porta, purtun (porta, portone); eu diventa u: reusa, rustta (rosa, rosetta), beu, bucin (bue, piccolo bue). Suffissi delle alterazioni: diminutivo -in -in-a -at -tta -un -un-a -az -az a -astr -astra sod porta gl fija porta plandra su bestia pare mre sudin purtin-a galat fijtta purtun plandrun-a asnz bestiza parastr marstra
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soldo porta gallo ragazza porta pigra asino bestia padre madre

soldino portina galletto ragazzetta portone pigrona asinaccio bestiaccia patrigno matrigna.

accrescitivo

dispregiativo

vezzeggiativo

-ciu -cia -z -z a -ot -otu -ota

cavl buca mur butega parin vej veja

cavalciu buccia murz butegza parinot vejotu vejota

cavallo bocca viso bottega anziano vecchio vecchia

cavalluccio boccuccia visetto botteguccia anzianotto vecchietto vecchietta

Particolarit
Il suffisso -in si usa anche con i nomi di battesimo sia maschili che femminili: Giaculin, Catlinin, Marijin, Pinin, Miclin, Giuanin. Suffissi doppi: il suffisso pu essere addirittura doppio sia nellaccrescitivo che nel diminutivo: Pin, Pinu, Pinotu, Pinutin fol, fulat, fulatun, fulitru Si ricorda che di solito in piemontese non vengono usati i suffissi -issim (-issimo) e -issima (-issima) e a un termine quale campionissimo corrisponde in genere gran campiun.

Nomi collettivi
Naturalmente abbiamo anche nomi collettivi che come in italiano reggono il verbo al singolare: n strop (un gregge) n pira (un paio) n bosch (un bosco) Saira e jho vist n strop d f chu ndva a scheu (ieri ho visto un gregge di pecore che si recava al pascolo). Nota Esempi di nomi femminili in italiano e maschili in piemontese: bambagia (la) bumbs (r) saliera (la) botte (la) butl (r) frusta (la) calza (la) cauzat (r) paletta (la) gramigna (la) gramun (r) talpa (la) roccia (una) roch (n) Esempi di nomi maschili in italiano e femminili in piemontese: caldo (il) cd (ra) minuto (un) fiore (il) fi (ra) orecchio (l) freddo (il) fragg (ra) ramo (il) sigaro (il) ghiaccio (il) giza (ra) mattino (il) matin (ra) sonno (il) midollo (il) miula (ra) tartufo (il) Alcuni nomi cambiano significato mutando larticolo: ra brba (la barba) r brba (lo zio).
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sar (r) in fuat (r) par (r) at tar pun (r)

minta (na) urija (r ) rma (ra) sigla (ra) sogn (ra) trfur (ra) a

Aggettivo
Gli aggettivi si possono dividere in due gruppi: qualificativi e determinativi.

AGGETTIVO QUALIFICATIVO
Laggettivo qualificativo aggiunge una qualit al nome che accompagna e si accorda allo stesso in genere e numero; I gradi dellaggettivo qualificativo sono: il positivo: che esprime una qualit; il comparativo: che esprime un paragone; il superlativo: che esprime il grado massimo di una qualit rispetto ad un certo gruppo di cose, animali o persone. Grado positivo Possiamo distinguere tra gli aggettivi uscenti in consonante e quelli uscenti in vocale. Aggettivi uscenti in consonante Questi aggettivi presentano tre uscite, una per il maschile (singolare e plurale) e due per il femminile: maschile invariato per il singolare e il plurale: r beu russ (il bue rosso) ij beu russ n bun vin (un buon vino) ij bun vin (i buoi rossi) (i buoni vini);

femminile singolare in -a e plurale in -e: ra galin-a russa (la gallina rossa) r galin-e russe (le galline rosse) ra bun-a chisinera (la buona cuoca) r bun-e chisinere (le buone cuoche). Si specifica che gli aggettivi che terminano in: -ch, -gh perdono la h davanti alla a nel singolare femminile: strch, strca, strche (stanco, stanca, stanche); -l maschili hanno solo due uscite - l per singolare e -j per il plurale: difcil, dificij (difficile, difficili); se laccento cade sulla -i possiamo avere quattro uscite: tranquil, tranquila, tranquij, tranquile (tranquillo, tranquilla, tranquilli, tranquille); si noti per che bel (bello), sul (solo), fol (sciocco) hanno quattro forme: bel, bela, bej, bele (bello, bella, belli, belle) sul, sula, suj, sule (solo, sola, soli, sole) fol, fola, foj, fole (sciocco, sciocca, sciocchi, sciocche).
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Gli aggettivi che terminano in: -at al maschile, nella forma femminile raddoppiano la t e cambiano a in : asprat, asprtta, asprtte (aspretto, aspretta, asprette); -ach al maschile, nelle forme femminile raddoppiano la c e cambiano la a in : sach, scca, scche (secco, secca, secche); -ass anche loro al femminile cambiano la a in : spass, spssa, spsse (spesso, spessa, spesse); -cc e -gg al femminile si trasformano in -cia e -gia al singolare e -ce e -ge al plurale: baricc, baricia, barice (strabico, strabica, strabiche); in alcuni lemmi il digramma -ra diventa -r : fragg, frgia, frge (freddo, fredda, fredde) stracc, strcia, strce (stretto, stretta, strette); -n al maschile cambiano questa in n- faucale: scrusun, scrusun-a, scrusun-e (sporcaccione, sporcacciona, sporcaccione); Ricordiamo tra le eccezioni laggettivo ciap (tiepido) che al femminile fa cppa (tiepida): n brod ciap (un brodo tiepido), na mnestra cppa (una minestra fredda).

Aggettivi uscenti in vocale Gli aggettivi uscenti in: -i, -, -u, - seguono la regola generale: seuri, seuria, seurie (liscio, liscia, lisce) nsar, nsara (nsarija), nsare (nsarije) (rauco, rauca, rauche) drolu, drola, drole (bizzarro, bizzarra, bizzarre) grutul, grutula (grutulva), grutule (grutulve) (bozzoluto, bozzoluta, bozzolute); -a, -ista mantengono la -a per maschile sia singolare che plurale e il femminile singolare, mentre termineranno in -e per il plurale femminile: utimista, utimiste (ottimista, ottimiste).

Casi particolari e differenze con la lingua italiana


bleu pu presentare tre forme: bleu - bleuva - bleuve; brv, prm, povr, sul, fol (bravo, primo, povero, solo, sciocco .) hanno quattro forme: brv, brva, brvi, brve (bravo, brava, bravi, brave), prm, prma, prmi, prme (primo, prima, primi, prime), povr, povra, povri, povre (povero, povera, poveri, povere), sul, sula, suj, sule (solo, sola, soli, sole), fol, fola, foi, fole (sciocco, sciocca, sciocchi, sciocche)
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ar prm curp (al primo colpo) ra prma vota (la prima volta) ij prmi fragg (i primi freddi) r prme faraospe (le prime faraospe, grossi e soffici fiocchi di neve) povr si pu contrarre in por davanti ai nomi che iniziano con consonante: por matot (povero bambino). mez (mezzo, met) a differenza dellitaliano si accorda sempre col genere del nome: traj bot e mez, qutr (ure) e meza (le tre, le quattro e trenta). Grado comparativo Comparativi di maggioranza e minoranza
aggettivo traduzione esempio traduzione

pi che menu che

pi di meno.di

pi t che r brich du su menu svicc che na vota

pi alto del bricco del sole meno arzillo di un tempo

Se si comparano due nomi si usa farli precedere da d o d (partitivo): pi d fumre che dom (piu donne che uomini). Il comparativo pu essere rafforzato con tant (tanto), bagn (ben), mutubagn (ben pi): ra me bici a r tant pi bela che (la mia bicicletta molto pi bella ra ta della tua). Si sottolinea che pi si esprimer con pi se segue un aggettivo o un avverbio e p in fine di frase: pi bun che (pi buono di.) e nun peuss p (non ne posso pi). Comparativo di uguaglianza
aggettivo traduzione esempio traduzione

paj d o d cume, me tant cume

come ciorgn paj dn tipin come grass me n pitu tanto come u r brt tant cume ij Gid d Curtmija

sordo come una pignatta grasso come un tacchino brutto come le statue dei Giudei che ci sono a Cortemilia

Grado superlativo Superlativo relativo


aggettivo traduzione esempio traduzione

r pi ... dij r pi dr a r pi ... d

il pi ... di la pi di il pi ... di

r pi cit dij frej r pi brva dr surele a r pi grand d tcc


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il pi piccolo dei fratelli la pi brava delle sorelle il pi alto di tutti

aggettivo

traduzione

esempio

traduzione

r pi ... d a r menu ... dij

la pi di il meno di

r menu dr la meno di a

r pi cita d tte a r menu nteligiaint dij scur r menu svelta dr a lavander e

la pi piccola di tutte il meno intelligente degli scolari la meno veloce delle lavandaie

Superlativo assoluto A differenza dellitaliano non si usa un suffisso (bello - bellissimo, bene - benissimo), ma si premette allaggettivo un avverbio o un prefisso:
aggettivo traduzione esempio traduzione

bumbagn franch mutubagn propi straultra

molto molto veramente proprio straultra

bumbagn pi grev franch ciir mutubagn sclint r merlu u r propi nair strarich ultrasensibil

molto pi pesante chiarissimo trasparentissimo il merlo nerissimo ricchissimo sensibilissimo

Comparativi e superlativi sintetici bun (buono) mej, pi bun grm (cattivo) pez, pi grm t (alto) speriur, pi t bss (basso) inferiur, pi bss cit (piccolo) minur, pi cit gran(d) (grande) magiur, pi grand

(migliore) (peggiore) (superiore) (inferiore) (minore) (maggiore)

tim pssim sprem nfim mnim mssim

(ottimo) (pessimo) (supremo) (infimo) (minimo) (massimo)

Si ricorda qui lespressione idiomatica: n po pi bun che (migliore di ). Aggettivi alterati Come i nomi anche gli aggettivi si possono alterare con diversi suffissi: -at citulat -ciu citulciu -ot citulot -un, -un-a citulun, citulun-a -az citulz -astr citulstr -in citulin

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AGGETTIVO DETERMINATIVO
Gli aggettivi determinativi portano al nome una precisazione relativa al numero, alla posizione o al possessore. Si possono dividere in: dimostrativi, possessivi, numerali, indefiniti e interrogativi.

Aggettivi dimostrativi
Laggettivo dimostrativo precede sempre il nome accordandosi in genere e numero:
aggettivo cust custa custi custe st sta s s s sa si se cul cula cuj cule istess istessa medesim traduzione questo questa questi queste questo questa questo questo questo questa questi queste quello quella quelli, quei quelle stesso stessa medesimo esempio cust amis u r n gamba custa pulainta a r frgia custi dui i nun var gnn u custe cadreghe i sun neuve stutun jha piuvuje tant sta saira nduma ar cine s bir u r gros porta sambutur a r mma a samis u st luntan sa porta a r sempre sar si porti i sun scr se z iule i sun verde cul balengu u staissa a c! cula bestia a r z opa cuj dui i sun birichin cule due i sun propi bele r istess prublema d prma a r sempre r istessa storia nt r medesim post traduzione questo amico in gamba questa polenta fredda questi due non valgono niente queste sedie sono nuove questautunno piovuto tanto questa sera andiamo al cinema questo mobile grande porta questimbuto alla mamma questo amico abita lontano questa porta sempre chiusa questi portici sono bui queste cipolle non sono mature quello sciocco rimanesse a casa! quella bestia zoppa quei due sono birichini quelle due sono veramente belle lo stesso problema di prima sempre la stessa storia nel medesimo luogo

Cust viene usato molto raramente preferendosi la forma s. Gli aggettivi s, sa, si, se possono essere rafforzati dagli avverbi z l, l (qui, l, l); , cul, cula, cuj, cule da l e l mentre cust, custa, custi, custe solo da z .
aggettivo s z s l s l sa z i sa l sa l cul l cul l cula l cula l cust . z custa z traduzione questo ... (qui) questo ... (l) questo ... (l) questa (qui) questa (l) questa (l) quello (l) quello (l) quella (l) quella (l) questo (qui) questa (qui) esempio s bucin z u r propi bel i pija s cutel l sauta s firgn l sa nina z a r svicia sa brunza l a r ruta sa maisa l a r veuida cul nini l u r dspip cul matot l u r druc cula vca l a jha sfraz cula dus l a r scia cust giuvu z u travja tant custa cgna z a r da trifur e 45 traduzione questo vitello bello prendi questo coltello salta questo filare questa bambina sveglia questa pentola e rotta questa madia vuota quel bambino svezzato quel ragazzo caduto quella mucca ha abortito quella sorgente asciutta questo giovane lavora molto questa cagna da tartufi

Aggettivi possessivi
Laggettivo possessivo richiede larticolo, fanno eccezione i nomi di famiglia al singolare pare, mare, frel, surela, barba, magna, ecc. (padre, madre, fratello, sorella, zio, zia) che lo rifiutano.
traduzione mio fratello un po birichino tutta colpa mia le mie mele sono veramente buone me mie r me crve i fan dr bun lcc le mie capre producono del buon latte to tuo to nud u r propi svicc tuo nipote molto in gamba ta tua painsa sempe cun r ta testa pensa sempre con la tua testa a teu tuoi ij teu camp i sun bagn lavur i tuoi campi sono ben arati te tue r te bestie i sun bele grsse le tue bestie sono proprio belle grasse nostr nostro r nostr ort u r pin d babon il nostro orto pieno di insetti nostra nostra r nostra vgna a r snerta a la nostra vigna su un terreno scosceso nostri, nos-ci nostri ij nostri prru i sun baruss i nostri conigli sono rossicci nostre, nos-ce nostre r nostre galin-e i cantu fort le nostre galline cantano sonoramente vostr vostro r vostr can u bura sempe il vostro cane abbaia continuamente vostra vostra r vostra cascin-a a r veja a la vostra cascina vecchia vostri vostri ij vostri matot i sun svicc i vostri figli sono svegli vostre vostre r vostre f i sun a scheu le vostre pecore sono al pascolo so loro, suo so fumr a cur tt u d a sua moglie corre tutto il giorno sa loro, sua a r tta culpa sa tutta colpa sua seu loro, suoi ij seu paraint i stan luntan i suoi parenti abitano lontano se loro, sue r se surele i sun tte mari le sue sorelle sono tutte sposate aggettivo me ma me traduzione mio mia miei esempio me frel u r n po birichin a r tta culpa ma ij me pum i sun propi bun

Si ricorda che nel linguaggio corrente si usano sovente gli aggettivi maschili me, to, so (mio, tuo, suo) anche con il femminile, sia singolare che plurale: me mma, to mgna, so fija (mia mamma, tua zia, sua figlia), mentre larticolo resta sempre al femminile: r me stiva (la mia stufa), r me vche (le mie mucche). a Nel caso in cui laggettivo sia posposto al nome conserva il femminile: d testa ta (di testa tua) r to testa (la tua testa). a

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Aggettivi numerali
Gli aggettivi numerali si dividono in: cardinali, ordinali, moltiplicativi e collettivi.

Cardinali
1, uno n (maschile) n-a (femminile) 5, cinque z inch 9, nove neuv 13, tredici trdes, trz 17, diciassette disst 30, trenta tranta 70, settanta stanta 200, duento dusaint 600, seicento sesz aint 1000, mille mila 1400, millequattrocento milequtz aint 1800, milleottocento mileutz aint 7000, settemila setmila 2, due di (maschile) de (femminile) 6, sei ses 10, dieci des 14, quattordici quatordes, quatorz 18, diciotto disdeut 40, quaranta quaranta 80, ottanta utanta 300, trecento trsaint 700, settecento setz aint 1100, millecento milez aint 1500, millecinquecento milez aint inz 2000, duemila duimila 10000, diecimila desmila 3, tre trai (maschile) tr (femminile) 7, sette st 11, undici ndes, unz 15, quindici qundes, quinz 19, diciannove disneuv 50, cinquanta z inquanta 90, novanta nuvanta 400, quattrocento quatz aint 800, ottocento eutz aint 1200, milleduecento miledusaint 4, quattro qutr 8, otto eut 12, dodici ddes, duz 16, sedici sddes, sdz 20, venti vint 60, sessanta sessanta 100, cento z aint 500, cinquecento z aint inz 900, novecento neuvz aint 1300, milletrecento miletrsaint

1550, mille0, zero cinquecentocinquanta milez aint e z inz inquanta zeru 3000, tremila traimila 100000, centomila z aintmila 5000, cinquemila z inchmila milione, miliardo miliun, miliard

Ordinali
I numeri ordinali indicano una successione in un elenco.
I, primo prm V, quinto quint IX, nono chu f neuv II, secondo secund, scund VI, sesto sest X, decimo dcim III, terzo terz VII, settimo stim C, centesimo centsim 47 IV, quarto qurt VIII, ottavo utv M, millesimo milsim

Da undicesimo si usa la formula chu f: al maschile: chu f undes chu f trdes, ecc. al femminile: cha f undes cha f trdes, ecc. Per re e papi dopo lottavo si usa il semplice numerale cardinale: Lis qundes. I termini italiani ambo e ambedue si esprimono con tci di, tte de.

Moltiplicativi
aggettivo dubi, indubi de vote (tant) triplu tre vote (tant) triplo traduzione esempio doppio u var r indubi dr nn pass r to cavl u cur due vote pi fort chr me sra z a r tre vote r ma a traduzione costa il doppio dello scorso anno il tuo cavallo corre due volte pi veloce del mio questaia il triplo della mia

u r tre vote pi t che r c tre volte pi alto della casa a

Collettivi
Si formano aggiungendo i suffissi -aina: na meza duzaina deuv (una mezza dozzina di uova) na duzaina d ziule (una dozzina di cipolle) na vintaina d galin-e (una ventina di galline) na trantaina d cheuv (una trentina di covoni) na zinquantaina d pulastrin (una cinquantina di pulcini).

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Aggettivi indefiniti
Si possono dividere in tre gruppi termini che possono avere solo valore di: aggettivo aggettivo e pronome aggettivo, pronome e avverbio. Solo aggettivi:
aggettivo ogni mica caiche traduzione ogni ogni qualche esempio ogni tant mica tant caiche tumatiche i sun mrz e caichi bucin ij sun dr faz a iun qualunque scsa a r bun-a pr ris mandje n regal mecussa traduzione ogni tanto saltuariamente qualche pomodoro marcio alcuni vitelli sono pregiati qualunque scusa buona per bisticciare mandagli un regalo qualsiasi

caichi qualche qualunque qualunque mecussa, mecassa qualsiasi

Esiste anche la forma caich in cui si perde la e: caich maranghin d p (qualche marengo in pi). Aggettivi e pronomi:
aggettivo tr tra ci, cc tre traduzione altro altra altri altre noi altri voi altri nessuno nessuna nessune certo certa certi certe tutto tutta tutti tutte esempio pija ntr ciculatin nduma da ntra prt i j djci nini l feur a li chial u jha dr tre niz e or a Faisseu nujci trai nduma a scor a vujci dui i sai arsifej u jha propi gnn andi gnn-a camisa sanz mcia a gnn-e neuve, bun-e neuve n rimedi cert u r nd va certa giaint a r n po drola certi pum i sun ncura beuzr i-j sun certe bife da f pau tt r brich u vandmmiava tta r Bruza a f festa a tci ij di r stessa storia a tte r saire u v a r ostu traduzione prendi un altro cioccolatino andiamo in un altro posto ci sono altri bambini l fuori quello ha altre nocciole a Feisoglio noi tre andiamo a scuola voi due siete birichini proprio indolente nessuna camicia senza macchia nessuna notizia, buone notizie un rimedio certo andar via certa gente un po strana certe mele non sono ancora mature ci sono certe facce da far paura tutta la collina vendemmiava tutta la Bruzza fa festa tutti i giorni la stessa storia tutte le sere va allosteria

nujcc, nujci vujcc, vujci gnn gnn-a gnn-e cert certa certi certe tt tta tci tte

ci, cc (altri) usato con valore rafforzativo con i pronomi personali nui e vui che da soli sono usati molto raramente.
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Aggettivi, pronomi e avverbi:


aggettivo atrtant atrtanta atrtanci atrtante poch poca pochi poche tant tanta tanci tante trop tropa tropi trope vri divers diversa diversi diverse traduzione altrettanto altrettanta altrettanti altrettante poco poca pochi poche tanto tanta tanti tante troppo troppa troppi troppe tanto, tanta diverso diversa diversi diverse esempio tant pan a ti e atrtant a mi tanta sai e atrtanta fm tanci riz ulin atrtanci vizi tante ribote atrtante piumbe poch bruz e tant pan tanta roba, poca giaint pochi sod e bun-a ventra poche crave e tanti bucin tant taimp u r pass j tanta nita pr r str a stnn i j tanci puciu tante niz ore, pochi a travaje-je trop trfi pr n sul tropa grzia Sant Antoni tropi camp i sun naint travaj trope galtte i fan m e nho pna vri veuja u r n matot divers da jci a r na str diversa dar slit diversi matutin i ndvu a scor a diverse persun-e i sun riv traduzione tanto pane a te e altrettanto a me tanta sete e altrettanta fame tanti riccioli altrettanti vizi tante baldorie altrettante sbornie poco formaggio e tanto pane tanti beni, poca gente pochi soldi e buona fortuna poche capre e tanti vitelli tanto tempo passato c tanto fango per la strada questanno ci sono tante nespole tante nocciole, pochi a lavorarle troppo impegno per uno solo troppa grazia Sant Antonio troppi campi non sono coltivati troppe gallette fanno male non ne ho tanta voglia un ragazzo diverso dagli altri una strada diversa dal solito diversi bambini andavano a scuola diverse persone sono arrivate

Aggettivi interrogativi
Si usano nel fare una domanda e possiamo elencare:
aggettivo che cul cula cuj cule quant quanta quanci quante vri traduzione che quale quale quali quali quanto quanta quanti quante quanti esempio a che ura ruvti? cul sch u rlu veuid? cula buta a rla pin-a? cuj pulstr i sun-ne pi grass? cule crubele i sun-ne pi pise? quant pan mangg-ti? quanta panda fti cheusi? quanci sod jti spaind? quante marminele jti f? vri om i-i sun-ne? traduzione a che ora arrivi? quale sacco vuoto? quale bottiglia piena? quali polli sono pi grassi? quali ceste sono pi pesanti? quanto pane mangi? quanto pancotto hai cucinato? quanti soldi hai speso? quante marachelle hai fatto? quanti uomini ci sono?

Aggettivo esclamativo
aggettivo che quant quanta quanci quante traduzione che quanto quanta quanti quante esempio che tabaleuri! quant calur! quanta spz ia! quanci pass! quante cirese! 50 traduzione che babbeo! quanto caldo! quanta puzza! quanti pesci! quante ciliegie!

Feisoglio, la fontana

Cerretto Langhe, veduta da mezzod


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Pronome
Viene detta pronome la parte variabile del discorso che sostituisce un nome, ma anche un aggettivo o un verbo. Si possono dividere in: personali, dimostrativi, possessivi, relativi, indefiniti, interrogativi e esclamativi.

Pronomi personali
Pronomi personali soggetto, sono formati da una coppia di pronomi di cui il primo il pronome personale e il secondo un pronome verbale:
pronome mi e ti t, ti t chial u chial u scuta nujcc e vujcc i chiaj i chile i lur i lurcc i (raro) traduzione io tu chila a chila a travja noi voi essi esse essi essi esempio mi e vgh ti t prli egli, lui lui ascolta nujcc e baivuma vujcc i brji chiaj i spasggiu chile i spasggiu lur i scurtu lurcc i scurtu traduzione io vado tu parli ella, lei lei lavora noi beviamo voi urlate essi passeggiano esse passeggiano loro vanno a zonzo loro vanno a zonzo

Si possono trovare anche le forme: nujci, vujci e lurci (noi, voi e loro) e molto raramente nui, vui (noi, voi). Pronomi allocutivi
pronome ti chial chila vui traduzione tu lei esempio forma confidenziale: seu-ti n c? forma di cortesia: chial u stlu bagn? chila a stla bagn? forma di rispetto: ma vui i jhai r frev? a traduzione sei in casa? lei sta bene?

voi

ma voi avete la febbre?

Alla forma italiana di cortesia lei, corrispondono in piemontese due forme: chial per il maschile Oh su pudaissa nn co chial! (oh, se potesse venire anche lei!) chila per il femminile ncheu a venla co chila? (oggi viene anche lei?).
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Pronomi personali complemento Forme atone (senza accento):


se il pronome se il pronome precede il verbo segue il verbo -m m -me -n n -ne -t t -te -v v -ve ru -r u -j -je ra -r a -j -je -j -je -j -je le li, gli le la gli lo vi ti ci traduzione mi esempio um salta u m scpa u r scapme un salta u n scpa u r scapne ut salta u t scpa u r scapte uv salta u v scpa u r scapve u r u salta saltr u u-j prla u r scapje a r a salta saltr a a-j prla a jha parlje i-j saltu i-j parlu i jhan parlje i-j saltu i-j prlu i sun scapje traduzione mi saluta mi scappa mi scappato ci saluta ci scappa ci scappato ti saluta ti scappa ti scappato vi saluta vi scappa vi scappato lo saluta salutalo gli parla gli scappato la saluta salutala le parla le ha parlato li salutano gli parlano gli hanno parlato le salutano le parlano le sono scappate

Davanti ad un verbo che inizia con m- il pronome atono -m diventa per eufonia -n: lul un manca (quello mi manca). Si riportano qui le particelle pronominali ne e nun (italiano: ne); nun precede il verbo, mentre ne lo segue: is nun treuva a rabel (se ne trovano in giro) jti truvne? (ne hai trovati?)
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Forme toniche (con laccento):


pronome mi ti chial chila nujcc, nujci traduzione me te lui lei noi esempio traduzione ha picchiato me al posto suo chiama te e non lui corrono tutti da lui corrono tutti da lei ha parlato a noi e non a loro ha sgridato voi con loro bisogna correre! con loro bisogna correre! con loro bisogna darsi da fare u jha patl mi ar so post u ciama ti e naint chial i curu tci da chial i curu tci da chila u jha parl a nujci e naint a lur vujcc, vujci voi u jha ris a vujci chiaj loro (essi) cun chiaj tuca curi! chile loro (esse) cun chile tuca curi! lur, lurci loro cun lur tuca desse da f

Pronomi accoppiati Due pronomi si possono trovare di fronte o posposti ad un verbo e daranno luogo a differenti gruppi. Vengono posposti allimperativo, allinfinito, al gerundio e al participio passato. Nota: il pronome atono -je se preceduto da consonante si pronuncia pi stretto e verr notato con -ji. Anteposti al verbo:
pronome em r u em r a em ji, em j em nun um r u am r u um r a am r a um ji, um j am ji, am j um nun am nun im r u im r a traduzione me lo me la me li, me le me ne me lo me la me li, me le me ne me lo me la esempio mi em r u port ti tem r u porti mi em r a port ti tem r a porti mi em ji port ti tem ji porti mi em nun port ti tem nun porti chial um r u cta chila am r u cta chial um r a cta chila am r a cta chial um ji cta chila am ji cta chial um nun cta chila am nun cta chiaj, chile im r u ctu vujacc im r u cti chiaj, chile im r a ctu vujacc im r a cti 54 traduzione io me lo porto tu me lo porti io me la porto tu me la porti io me li porto tu me li porti io me ne porto tu me ne porti lui me lo compra lei me lo compra lui me la compra lei me la compra lui me li compra lei me li compra lui me ne compra lei me ne compra loro me lo comprano voi me lo comprate loro me la comprano voi me la comprate

pronome im ji, im j im nun t r u t r a t ji, t j t nun

traduzione me li, me le me ne te lo te la te li, te le te ne

esempio chiaj, chile im ji ctu vujacc im ji cti chiaj, chile im nun ctu vujacc im nun cti mi t r u port ti t r u porti nujacc t r u purtuma mi t r a port ti t r a porti nujacc t r a purtuma mi t ji port ti t ji porti nujacc t ji purtuma mi t nun port ti t nun porti nujacc t nun purtuma chial ut r u manda chila at r u manda chial ut r a manda chila at r a manda chial ut ji manda chila at ji manda chial ut nun manda chila at nun manda chiaj, chile it r u mandu chiaj, chile it r a mandu chiaj, chile it ji mandu chiaj, chile it nun mandu mi e-j r u ct ti te-j r u cti nujcc e-j r u catuma mi e-j r a ct ti te-j r a cti nujcc e-j r a catuma mi e-j ji ct ti te-j ji cti nujcc e-j ji catuma mi e-j nun ct ti te-j nun cti nujcc e-j nun catuma chial u-j r u cima chila a-j r u cima chial u-j r a cima chila a-j r a cima chial u-j ji cima 55

traduzione loro me li comprano voi me li comprate loro me ne comprano voi me ne comprate io te lo porto tu te lo porti noi te lo portiamo io te la porto tu te la porti noi te la portiamo io te li porto tu te li porti noi te li portiamo io me ne porto tu te ne porti noi te ne portiamo lui te lo manda lei te lo manda lui te la manda lei te la manda lui te li manda lei te li manda lei te ne manda lei te ne manda loro te lo mandano loro te la mandano loro te li mandano loro te ne mandano io glielo compro tu glielo compri noi gliela compriamo io gliela compro tu gliela compri noi gliela compriamo io glieli compro tu glieli compri noi glieli compriamo io gliene compro tu gliene compri noi gliene compriamo lui glielo chiede lei glielo chiede lui gliela chiede lei gliela chiede lui glieli chiede

ut r u at r u ut r a at r a ut ji, ut j at ji, at j ut nun at nun it r u it r a it ji, it j it nun e-j r u e-j r a e-j ji, e-j j e-j nun

te lo te la te li, te le te ne te lo te la te li, te le te ne glielo gliela glieli, gliele gliene

u-j r u a-j r u u-j r a a-j r a u-j ji, u-j j

glielo gliela glieli, gliele

pronome a-j ji, a-j j u-j nun a-j nun i-j r u i-j r a i-j ji, i-j j i-j nun un r u an r u un r a an r a un ji, un j an ji, an j un nun an nun in r u in r a in ji in nun s r u s r a s ji, s j s nun v r u v r a v ji, v j v nun uv r u av r u uv r a av r a uv ji, uv j

traduzione gliene glielo gliela glieli, gliele gliene ce lo ce la ce li, ce le ce ne ce lo ce la ce li, ce le ce ne ce lo ce la ce li, ce le ce ne ve lo ve la ve li, ve le ve ne ve lo ve la ve li, ve le

esempio chila a-j ji cima chial u-j nun cima chila a-j nun cima chiaj, chile i-j r u mandu vujcc i-j r u mandi chiaj, chile i-j r a mandu vujcc i-j r a mandi chiaj, chile i-j ji mandu vujcc i-j ji mandi chaij, chile i-j nun mandu vujcc i-j nun mandi chial un r u porta chila an r u porta chial un r a porta chila an r a porta chial un ji porta chila an ji porta chial un nun porta chila an nun porta chiaj, chile in r u portu vujcc in r u porti chiaj, chile in r a portu vujcc in r a porti chiaj, chile in ji portu vujcc in ji porti chiaj, chile in nun portu vujcc in nun porti nujcc s r u purtuma nujcc s r a purtuma nujcc s ji purtuma nujcc s nun purtuma mi ev r u ct nujcc ev r u catuma mi ev r a ct nujcc ev r a catuma mi ev ji ct nujcc ev ji catuma mi ev nun ct nujcc ev nun catuma chial uv r u cta chila av r u cta chial uv r a cta chila av r a cta chial uv ji cta 56

traduzione lei glieli chiede lui gliene chiede lei gliene chiede loro glielo mandano voi glielo mandate loro gliela mandano voi gliela mandate loro glieli mandano voi glieli mandate loro gliene mandano voi gliene mandate lui ce lo porta lei ce lo porta lui ce la porta lei ce la porta lui ce li porta lei ce li porta lui ce ne porta lei ce ne porta loro ce lo portano voi ce lo portate loro ce la portano voi ce la portate loro ce li portano voi ce li portate loro ce ne portano voi ce ne portate noi ce lo portiamo noi ce la portiamo noi ce li portiamo noi ce ne portiamo io ve lo compro noi ve lo compriamo io ve la compro noi ve la compriamo io ve li compro noi ve li compriamo io ve ne compro noi ve ne compriamo lui ve lo compro lei ve lo compro lui ve la compra lei ve la compra lui ve li compra

pronome av ji, av j uv nun av nun iv r u iv r a iv ji, v j iv nun us r u as r u us r a as r a us ji, us j as ji, as j us nun as nun is r u is r a is ji, is j is nun

traduzione ve ne ve lo ve la ve li, ve le ve ne se lo se la se li, se le se ne se lo se la se li, se le se ne

esempio chila av ji cta chial uv nun cta chila av nun cta chiaj, chile iv r u ctu vujcc iv r u cti chiaj, chile iv r a ctu vujcc iv r a cti chiaj, chile iv ji ctu vujcc iv ji cti chiaj, chile iv nun ctu vujcc iv nun cti chial us r u mangia chila as r u mangia chial us r a mangia chila as r a mangia chial us ji mangia chila as ji mangia chial us nun mangia chila as nun mangia chiaj, chile is r u mangiu chiaj, chile is r a mangiu chiaj, chile is ji mangiu chiaj, chile is nun mangiu

traduzione lei ve li compra lui ve ne compra lei ve ne compra loro ve lo comprano voi ve lo comprate loro ve la comprano voi ve la comprate loro ve li comprano voi ve li comprate loro ve ne comprano voi ve ne comprate lui se lo mangia lei se lo mangia lui se la mangia lei se la mangia lui se li mangia lei se li mangia lui se ne mangia lei se ne mangia loro se lo mangiano loro se la mangiano loro se li mangiano loro se ne mangiano

Posposti al verbo:
pronome -mr u -mr a -mje -mne -tr u -tr a -tje -tne -jr u -jr a -j-je -jne -nr u -nr a -nje -nne traduzione -melo -mela -meli, -mele -mene -telo -tela -teli, -tele -tene -glielo -gliela -glieli, -gliele -gliene -celo -cela -celi, -cele -cene esempio dmr u, dndmr u dmr a, dndmr a dmje, dndmje dmne, dndmne lvtr u, lavndtr u lvtr a, lavndtr a lvtje, lavndtje lvtne, lavndtne dijr u, dndjr u dijr a, dndjr a dij-je, dndj-je dijne, dndjne purtenr u, purtndnr u purtenr a, purtndnr u purtenje, purtndnr u purtenne, purtndnr u 57 traduzione dammelo, dandomelo dammela, dandomela dammeli, dandomeli dammene, dandomene lavatelo, lavandotelo lavatela, lavandotela lavateli, lavandoteli lavatene, lavandotene diglielo, dicendoglielo digliela, dicendogliela digliele, dicendoglieli digliene, dicendogliene portacelo, portandocelo portacela, portandocela portaceli, portandoceli portacene, portandocene

pronome -vr u -vr a -vje -vne -jr u -jr a -j-je -jne

traduzione -velo -vela -veli, -vele -vene -glielo (gli = loro) -gliela -glieli, -gliele -gliene

esempio gavevr u, gavndvr u gavevr a, gavndvr a gavevje, gavndvje gavevne, gavndvne fejr u, fndejr u feir a, fndejr a fej-je, fndej-je fejne, fndejne

traduzione toglietevelo, togliendovelo toglietevela, togliendovela toglieteveli, togliendoveli toglietevene, togliendovene fateglielo, facendoglielo fategliela, facendogliela fateglieli, facendogleli fategliene, facendogliene

Si ricorda qui che: la particella pronominale ed avverbiale i (italiano: ci) pu precedere o seguire il verbo, qualora sia posposta diventa -je: i-i sun co lur (ci sono anche loro) painsje bagn? (pensaci bene); le strutture i-i , i-i sun, i-i era, i-i eru, ecc. corrispondono allitaliano c, ci sono, cera, cerano, ecc.: u r tardi e i-i pi gnun ( tardi e c pi nessuno) i-i sun tci dui (ci sono tutti e due). Alcuni verbi richiedono variazioni ortografiche per rendere meglio pronunciabili i diversi suoni, quindi tra i pronomi posposti e linfinito e il gerundio si inserisce ad esempio una eufonica: lav - lvtru - lavndtru (lavare - lvatelo - lavndotelo) gav - gvtru - gavndtru (togliere - toglitelo - togliendotelo).

Pronomi riflessivi
I pronomi riflessivi sono quasi simili a quelli personali e precedono il verbo, fatta eccezione per il per linfinito, limperativo, il gerundio e il participio passato. Preposti al verbo:
pronome traduzione esempio traduzione

-m -t -s -s -v -s

mi ti si ci vi si

em auz et auz i us auz a es auz uma iv auz i is auz u


58

mi alzo ti alzi si alza ci alziamo vi alzate si alzano

Posposti al verbo:
pronome traduzione esempio traduzione

-me -te -se -se -ve -se

-mi -ti -si -ci -vi -si

e sun smurme t z euj (sej) smurte u r smursse e suma smursse i sai smurve i sun smursse

mi sono divertito ti sei divertito si divertito ci siamo divertiti vi siete divertiti si sono divertiti

Il pronome -se quando segue un verbo uscente in vocale pu trasformarsi in -sse (ij sun raindusse cunt). Pronomi riflessivi e personali accoppiati: Preposti al verbo:
pronome em r u em r a em ji, em j em nun t r u t r a t ji, t j t nun us r u as r u us r a as r a us ji, us j as ji, as j us nun as nun s r u s r a s ji, s j s nun iv r u iv r a iv ji, v j iv nun is r u is r a is ji, is j is nun traduzione me lo me la me li, me le me ne te lo te la te li, te le te ne se lo se la se li, se le se ne ce lo ce la ce li, ce le ce ne ve lo ve la ve li, ve le ve ne se lo se la se li, se le se ne esempio mi em r u port mi em r a port mi em ji port mi em nun port ti t r u porti ti t r a porti ti t ji porti ti t nun porti chial us r u mangia chila as r u mangia chial us r a mangia chila as r a mangia chial us ji mangia chila as ji mangia chial us nun mangia chila as nun mangia nujcc s r u purtuma nujcc s r a purtuma nujcc s ji purtuma nujcc s nun purtuma vujcc iv r u cti vujcc iv r a cti vujcc iv ji cti vujcc iv nun cti chiaj, chile is r u mangiu chiaj, chile is r a mangiu chiaj, chile is ji mangiu chiaj, chile is nun mangiu 59 traduzione io me lo porto io me la porto io me li porto io me ne porto tu te lo porti tu te la porti tu te li porti tu te ne porti lui se lo mangia lei se lo mangia lui se la mangia lei se la mangia lui se li mangia lei se li mangia lui se ne mangia lei se ne mangia noi ce lo portiamo noi ce la portiamo noi ce li portiamo noi ce ne portiamo voi ve lo comprate voi ve la comprate voi ve li comprate voi ve ne comprate loro se lo mangiano loro se la mangiano loro se li mangiano loro se ne mangiano

Posposti al verbo:
pronome -mr u traduzione me lo esempio ctmr u catndmr u jho catmr u ctmr a catndmr a jho catmr a ctmje catndmje jho catmje ctmne catndmne jho catmne cttr u catndtr u cttr a catndtr a cttje catndtje cttne catndtne catumsr u catndensr u catumsr a catndsr a catumsje catndsje catumsne catndsne catevr u catndevr u catevr a catndvr a catevje catndvje catevne catndvne traduzione compramelo comprandomelo me lo sono comprato compramela comprandomela me la sono comprata comprameli comprandomeli me li sono comprati compramene comprandomene me ne sono comprato compratelo comprandotelo compratela comprandotela comprateli comprandoteli compratene comprandotene compriamocelo comprandocelo compriamocela comprandocela compriamoceli comprandoceli compriamocene comprandocene compratevelo comprandovelo compratevela comprandovela comprateveli comprandoveli compratevene comprandovene

-mr a

me la

-mje

me li, me le

-mne

me ne

-tr u -tr a -tje -tne -sr u -sr a -sje -sne -vr u -vr a -vje -vne

te lo te la te li, te le te ne ce lo ce la ce li, ce le ce ne ve lo ve la ve li, ve le ve ne

60

Pronomi dimostrativi Come gli altri pronomi tengono il posto di un nome e abbiamo qui molte forme gi incontrate tra gli aggettivi.
pronome cust custa custi custe su-z sa-z si-z se-z cul cula cuj cule cul-l cula-l cuj-l cule-l s-l sa-l si-l se-l cul-l cula-l cuj-l cule-l s-l sa-l si-l se-l cul che cula che cuj chi cule chi chial-z chila-z chiaj-z chile-z i traduzione esempio cust u r bel grss custa a r bela grssa custi i sun bei grss custe i sun bele grsse su-z u r propi brt sa-z a jha fne d tci ij culur questi si-z i jhan fne d tci ij culur queste se-z i jhan fne d tci ij culur quello cul matutin u r birichin quella cula matutin-a a r birichin-a quelli cuj dui i sun bagn vest quelle cule due i sun bagn vestije quello cul-l u v a r a mssa quella cula-l a v a r a mssa quelli cuj-l i van a spss quelle cule-l i van a spss codesto s-l u bla propi m codesta sa-l a bla propi m codesti si-l i blu propi m codeste se-l i blu propi m cul-l u v ar mrc quello quella cula-l a v ar mrc quelli cuj-l i van a r a fer a quelle cule-l i van a r a fer a quello s-l u travja propi bagn quella sa-l a travja propi bagn quelli si-l i sun-u propi bagn quelle se-l i sun-u propi bagn quello che cul chu z erca u treuva quella che cula cha z erca a treuva quelli che cuj chi z ercu i treuvu quelle che cule chi z ercu i treuvu quello chial-z u r n plandrun quella chila-z a r na plandrun-a quelli chiaj-z i sun plandrun quelle chile-z i sun plandrun-e 61 questo questa questi queste questo questa traduzione questo bello grasso questa bella grassa questi sono belli grassi queste sono belle grasse questo proprio brutto questa ne ha fatte di tutti i colori questi ne hanno fatte di tutti i colori queste ne hanno fatte di tutti i colori quel bambino birichino quella bambina birichina quei due sono ben vestiti quelle due sono ben vestite quello va a messa quella va a messa quelli vanno a spasso quelle vanno a spasso codesto balla proprio male codesta balla proprio male codesti ballano proprio male codeste ballano proprio male quello va al mercato quella va al mercato quelli vanno alla fiera quelle vanno alla fiera quello lavora proprio bene quella lavora proprio bene quelli suonano proprio bene quelle suonano proprio bene quello che cerca trova quella che cerca trova quelli che cercano trovano quelle che cercano trovano quello un pelandrone quella una pelandrona quelli sono pelandroni quelle sono pelandrone

pronome chial-l chila-l chiaj-l chile-l chial-l chila-l chiaj-l chile-l cus-z s-z z o lo suz lul lul chi

traduzione esempio chial-l u r n badola chila-l a r na badola chiaj-l i sun fulandran chile-l i sun fulandran-e chial-l u r n fagnan chila-l a r na fagnan-a chiaj-l i sun fagnan chile-l i sun fagnan-e cus-z u v chu brusa s-z u v chu brsa u r z chu v naint o u r lo chu v naint suz u vr gnente lul us dovra poch lul us dovra pi tant chi chu tribla u r u f naint a posta f lo ch t veuri r istess d r tra vota ra stessa d r tra vota r istessi d r tra vota r istesse d r tra vota r medesim d r nn pass r a medesima d r nn pass

traduzione quello uno sprovveduto quella una sprovveduta quelli sono sciocchi quelle sono sciocche quello un fannullone quella una fannullona quelli sono fannulloni quelle sono fannullone costui corre velocissimo costui corre velocissimo ci che non va quello che non va questo non vale niente codesto si adopera poco quello si adopera di pi chi in difficolt non lo fa di sua volont fa quello che vuoi lo stesso della volta precedente la stessa della volta precedente gli stessi della volta precedente le stesse della volta precedente il medesimo dello scorso anno la mesima dello scorso anno

quello quella quelli quelle quello quella quelli quelle costui costui ci quello questo, ci codesto quello chi (quello che) lo che ci che istess stesso istessa stessa istessi stessi istesse stesse medesim medesimo medesima medesima

z l, l , Gli avverbi z l, l rafforzano nel pronome lidea di vicinanza o lontananza e si tro, vano sia anteposti che posposti ad esso:
pronomi l chial l chila l chiaj l chile z chial z chila z chiaj z chile l chial l chila l chiaj l chile chial-l chila-l chiaj-l chile-l chial-z chila-zi chiaj-z chile-z chial-l chila-l chiaj-l chile-l esempio l chial u prla bagn l chila a prla bagn l chiaj i prlu bagn l chile i prlu bagn z chial u ciacir a vrunt z chila a ciacir a vrunt z chiaj i ciacir u vrunt z chile i ciacir u vrunt l chial u r n gamba l chila a r n gamba l chiaj i sun n gamba l chile i sun n gamba 62 traduzione quello parla bene quella parla bene quelli parlano bene quelle parlano bene codesto chiacchiera volentieri codesta chiacchiera volentieri codesti chiacchierano volentieri codeste chiacchierano volentieri quello in gamba quella in gamba quelli sono in gamba quelle sono in gamba

Cul che, cula che, cuj che, cule che Cul, cula, cuj, cule sono sovente seguiti da un pronome relativo, cos da formare coppie di pronomi: cul chu prla u dis mch dr tavande (quello che parla dice solo scemenze) e possono essere sostituiti da chi: chi chu prla u dis mch dr tavande (quello che parla dice solo scemenze).

Pronomi relativi I pronomi relativi mettono in relazione due proposizioni e sono:


pronome traduzione che che chi che quello che esempio cunus-ti r tota cha pssa? a chi chu cur u rsiga traduzione conosci la signorina che passa? chi corre rischia

che pu riferirsi a persone, animali e cose pu essere usato come complemento indiretto, in questi casi assume il significato di:
in cui, dove per le quali, per cui al quale, a cui u r era r nn chi jera stje r aluviun sagrinesse, pr r cose cht peuri feje gnente, u serv naint Giuanin, che juma telefunaje saira, u r mar vi era lanno in cui cera stata lalluvione crucciarsi, per le cose per le quali non si puo far nulla, non serve Giovanni a cui abbiamo telefonato ieri, malato

che seguito dallarticolo forma le strutture italiane:


il cui, la cui i cui, le cui u r na persun-a che r a prepa a f stip ij Favot a r na famija che i matot ij sun-u tci una persona la cui superbia fa stupire i Favot una famiglia i cui ragazzi suonano tutti

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Pronomi possessivi I pronomi possessivi presentano le medesime forme degli aggettivi, la differenza consiste nel fatto che fanno le veci del nome e sono sempre preceduti dallarticolo determinativo.
pronome r me r a ma ij me r me r to, u to r a ta ij to r te r so r a sa ij so r se traduzione il mio la mia i miei le mie il tuo la tua i tuoi le tue il suo la sua i suoi le sue traduzione il tuo cane abbaia pi forte del mio la tua casa nuova, la mia no i tuoi buoi sono pi grossi dei miei le tue vigne sono pi belle delle mie il mio vino migliore del tuo la mia bicicletta pi bella della tua i miei campi sono pi al sole dei tuoi le mie galline producono pi uova delle tue tuo pap lavora al Turnin, il suo alla Bruzza tua mamma andata alla Riva e la sua a Munot i tuoi filari sono potati, i suoi no r te surele i sun nda a bal le tue sorelle sono andate a a Faisseu, r se a Tur ballare a Feisoglio, le sue a Torre Bormida r vostr cher u r gross, il vostro carro grosso, r nostr u r citulin il nostro piccolino vostra cascin-a a r pin-a la vostra cascina piena d fagn, r a nostra no di fieno, la nostra no ij vostri bosch i sun luntan, i vostri boschi sono lontani, ij nostri vssin i nostri vicini r vostre niz ore i jhan poca resa, le vostre nocciole rendono r nostre i sun n po mej poco, le nostre un po di pi r nostr crin u r grss, il nostro maiale grasso, r vostr ncura d p il vostro ancora di pi r a nostra cartta a r tta ruta, la nostra carretta tutta rotta, r a vostra a r neuva la vostra nuova ij nostri gigadur da balun i jhan i nostri giocatori di pallapugno vagn tanci premi, ij vostri no hanno vinto molti premi, i vostri no r nostre tumtiche i sun mire, i nostri pomodori sono maturi, r vostre qusi mrz e i vostri quasi marci 64 esempio r to can u baur a pi fort chr me r a ta c a r neuva, r a ma no ij to bucin i sun pi gross che ij me r te vgne i sun pi bele chr me r me vin u r pi bun chr to r a ma bici a r pi bela che r a ta ij me camp i sun pi ar sir che ij to r me galin-e i fan pi euv chr te to pap u travja ar Turnin, r so a r Bruza a to mma a r nd n sr a Riva e r a sa a Munot ij teu firagn i sun pu, ij so n

r nostr, u nostr r a nostra ij nostri r nostre r vostr r a vostra ij vostri

il nostro la nostra i nostri le nostre il vostro la vostra i vostri

r vostre

le vostre

pronome r so r a sa ij seu r se

traduzione il loro la loro i loro le loro

esempio r so curm u r mr nd, r so ncura pez r a ta bici a r ruta, r a sua n ij teu biru i fan burdel tta r a neucc, ij seu n r te brigne i sun beuzre, r se sun mire

traduzione il suo tetto malandato, il loro peggio ancora la tua bici rotta, la loro no i tuoi tacchini fanno chiasso tutta la notte, i loro no le tue prugne non sono ancora mature, le loro sono mature

Il pronome possessivo si trova sovente con valore nominale, il contesto che ci fa capire cos sottinteso. Valgano come esempio: cume stan-ne ij to? come stanno i tuoi (parenti)? baica d naint pass nt r me attenzione a non passare nella mia (propriet) ij sun da r a nostra sono dalla nostra (parte) ij sun da r a vostra sono dalla vostra (parte) tci i disu r a sa tutti esprimono la loro (opinione) a r a ta! alla tua (salute)! a r a nostra! alla nostra (salute)! Le espressioni italiane mio, tuo, suo corrispondono al piemontese u r me, u r to, u r so: s cher u r me questo carro mio s palt u r so questo cappotto suo sa machina a r sa questautomobile sua s bucin u r to questo vitello tuo sa mustra a r ta questo orologio tuo. Pronomi indefiniti I pronomi indefiniti presentano le medesime forme degli aggettivi, la differenza consiste nel fatto che fanno le veci del nome. Come gi per gli aggettivi li dividiamo in termini che hanno valore di: pronome pronome e aggettivo pronome, aggettivo e avverbio Pronomi
pronome traduzione caicadn qualcuno caicadn-a qualcuna caicadn-e qualcune esempio jho vistne caicadn a r ostu jho vistne caicadn-a a r a Niela i-j nun capita sempre caicadn-e 65 traduzione ne visto qualcuno allosteria ne ho vista qualcuna a Niella ne capitano sempre qualcune

pronome caicos certidn chichissa gnente menu naint ognidn p r n-a n n-a

traduzione qualcosa certi

esempio

traduzione hai visto qualcosa di bello? certi ne fanno di tutti i colori qualunque persona parlasse avrebbe sempre ragione basta nulla a farlo spazientire se ne vedono sempre meno niente del tutto ciascuno fa come vuole i pi non hanno parlato quelle bambole costavano venti mila lire luna uno per uno gli piace una della Ru

jati vist caicos d bel? certidn i nun fan t tci ij culur qualsiasi (quachichissa chu parlaissa lunque persona) u javra sempre rasun niente i basta n gnente a feru nd feura dij feuj meno is nun vugu sempre menu niente naint dr tt ognuno, ciascuno ognidn f cume chu veu pi ij p i sun st citu luna cule birate i custavu vint mila lire r n-a uno n a prn una i-j piass n-a dr a Ru

n quando n ha valore di pronome impersonale equivale allitaliano si: n u dis (si dice), n us cima cosa f (ci si chiede cosa fare). n-a n-a pu avere il significato di una cosa: u jha cuntmne n-a cha st n n ciel e n n tra (me ne ha raccontata una che non sta n in cielo e n in terra). caicos caicos presenta due diminutivi: caicusin-a e caicustta (qualcosina, qualcosetta). gnente a differenza dellitaliano gnente e caicos richiedono la preposizione d (d, d) quando si trovano davanti al pronome tr (altro): gnente dtr (nientaltro), caicos dtr (qualcosaltro). Pronome e aggettivo
pronome tr tra ci tre tr (pronome neutro) certi certe traduzione altro altra altri altre altro certi certe esempio ntr chu f r furbu! ntra cha prla! ci chi sgunfiu! tre chi sun sbijisse fulitru cht z euj naint tr certi ij piju ci pr broche traduzione un altro che fa il furbo! unaltra che parla! altri che scocciano! altre che si sono spaventate sciocco che non sei altro

certi prendono chiodini per chiodi certe ij piju ci pr broche certe prendono chiodini per chiodi 66

pronome gnn gnn-a gnn gnn-e tt tta tcc, tci tte tt (pronome neutro)

traduzione esempio nessuno nessuna nessuni nessune tutto tutta tutti tutte tutto n poch a prn u f m a gnn na da z e gnn-a da r tra i pochi a gnn de a naria, gnn-e n tra j tt chu ribata jho mangir a tta ntreja tcc i van a scor a tte i van ar cine jha ndamje r tt a riv

traduzione un po per uno fa male a nessuno una di qua, nessuna dallaltra pochi a nessuno due in aria, nessuna per terra c tutto che cade lho mangiata tutta intera tutti vanno a scuola tutte vanno al cinema c voluto il tutto per arrivare

tr

si ricordano le espressioni idiomatiche: tr che (altro che) naint tr (nientaltro) sanztr (certamente) tt tr (tuttaltro) r trest (il resto).

gnn, gnn-a, gnn, gnn-e a differenza dellitaliano si pu usare il plurale gnn-e (nessune) in forme quali: dme dr carote! E nho gnn-e (dammi delle carote! Non ne ho). Pronome, aggettivo e avverbio
pronome atertant atertanta atertanci atertante poch poca pochi poche tant tanta tanci tante traduzione altrettanto altrettanta altrettanti altrettante poco poca pochi poche tanto tanta tanti tante esempio tant mangi, atertant sgair tanta fum feur a, atertanta n c des ndrinta e atertanci feura st ndrinta e atertante feura quant jti vistne? E jho vistne poch quanta jti mangine? E jho mangine poca quanci nti? E nho pochi quante jti pine? E jho pine poche tant a poch quanta alegra! Propi tanta na patela d bucin, tanci i nnivu da r a Niela dr brigne, tante jeru armassin 67 traduzione tanto mangiato, altrettanto sprecato tanto fumo fuori, altrettanto in casa dieci dentro e altrettanti fuori sette dentro e altrettante fuori quanti ne hai visto? Ne ho visti poco quanto ne hai mangiata? Ne ho mangiata poca quanti ne hai? Ne ho pochi quante ne hai prese? Ne ho prese poche tanto a poco quanta allegria! Proprio tanta moltissimi vitelli, tanti arrivavano dalla Niella delle susine, tante erano armassin

pronome trop tropa tropi trope

traduzione troppo troppa troppi troppe

esempio r trop u stravca r a mnestra? U jha mangine tropa tropi i jhan dsmanti r piemuntais trope i jhan dsmanti r piemuntais

traduzione il troppo esagerato la minestra? Ne ha mangiata troppa troppi hanno dimenticato il piemontese troppi hanno dimenticato il piemontese

pochi, poche, tanci, tante, tropi, trope pochi, tanci, tropi usati da soli hanno il valore di poca, tanta, troppa gente: pochi i bugiu tanci jhan r a frev tropi is nun fregu pochi i jha n bel deuit (poca gente si muove), (tante persone hanno la febbre) (troppi se ne fregano) (pochi hanno un bel modo di fare).

tant preceduto dallarticolo n (un) nella forma n tant, ha lidea di una quantit imprecisata: n tant ar metr (una somma di denaro al metro) n tant ar mir ia (una somma di denaro ogni dieci chili) n tant a prn (una somma di denaro a testa).

Pronome impersonale -s
Luso del pronome impersonale n (uno) , come per litaliano, molto limitato: r a diminica, n u gieuga ar balun a pugn (la domenica uno gioca a palla pugno) e viene normalmente usato -s: r a diminica is gieuga ar balun a pugn (la domenica si gioca a pallapugno). Il pronome -s si usa anche nelle forme passivanti come ad esempio: a nr ba is vaindu tante trifur e (ad Alba si vendono molti tartufi) equivalente a: a nr ba tante trifur e i sun vainduve (ad Alba molti tartufi sono venduti). Con i tempi composti (passato, trapassato, ecc.) troviamo unicamente una struttura analoga a quella dei verbi riflessivi e non quella passivante: a Curtmija j gigsse r a bela (a Cortemilia si giocato lincontro finale), r a bela a r gigsse a Curtmija (lincontro finale stato giocato a Cortemilia). L -s impersonale si accompagna sovente con il pronome nun (ne): is nun prla suainz (se ne parla spesso); notiamo la differenza con lespressione: i nun prlu suainz (ne parlano spesso), infatti nel primo caso il parlante pu prendere parte allazione, mentre nella seconda ne escluso.
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Pronomi interrogativi
Il pronome interrogativo si usa nelle forme interrogative dirette ed indirette.
pronome chi che cosa cul cula cuj cule traduzione chi che cosa quale quale quali quali esempio d chi u rlu lul? che turnavis dovti? cosa fti? cul u rlu r pi bun? cula a r la r a pi bun-a? cuj i sun-ne i pi bun? cule i sun-ne r pi bun-e? traduzione a chi appartiene quella cosa? che cacciavite adoperi? cosa fai? qual il pi gradevole? qual la pi gradevole? quali sono i pi gradevoli? quali sono le pi gradevoli?

Le frasi interrogative richiedono anche laggiunta al verbo dei pronomi interrogativi come di seguito:
pronome interrogativo -ne 1a persona singolare 2a persona singolare -ti 3a persona sing. maschile -lu 3a persona sing. femminile -la 1a persona plurale -ne 2a persona plurale -ne 3a persona plurale -ne persone forma verbale cosa e fsne ncheu? nda vti duman? Giacu u prtlu mrtes? cosa a fla dop mesd? cosa e fumne diminica? jhai savune caicos? cosa i fan-ne staneucc? traduzione cosa faccio oggi? dove vai domani? Giacomo parte marted? cosa fa nel pomeriggio? cosa facciamo domenica? avete saputo qualcosa? cosa fanno questa notte?

Pronomi esclamativi
pronome chi che cul cula cuj cule cosa traduzione chi che quello quella quelli quelle cosa esempio chi! che! cul l! cula l! cuj l! cule l! cosa i saintne r me urije! traduzione chi! che! quello l! quella l! quelli l! quelle l! cosa sentono le mie orecchie!

Pronomi verbali
In piemontese, a differenza della lingua italiana, esistono i pronomi verbali che sono necessari per distinguere le diverse forme del verbo. Mentre in latino esistono consonanti e vocali finali proprie per ciascuna persona, nel piemontese queste sono cadute e pertanto si sono resi necessari i pronomi verbali; senza di loro sarebbe molto difficile distinguere se: canti (indicativo presente del verbo cantare) si riferisca a ti (tu) o a vujacc (voi) per cui avremo: ti t canti (tu canti), vujcc i canti (voi cantate).
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I pronomi verbali insieme a quelli personali formano gruppi pronominali e in dettaglio avremo:
pronome personale traduzione mi io ti tu pronome verbale e t t t u a e i i i i gruppo pronominale mi e ti t, ti t ti t ti t chial u chila a nujcc e vujcc i chiaj i chile i lur i forma verbale mi e cur ti t curi ti tmbrzi ti t scpi chial u cur chila a cur nujcc e curuma vujcc i curi chiaj i curu chile i curu lur i curu traduzione io corro tu corri tu abbracci tu scappi lui corre lei corre noi corriamo voi correte essi corrono esse corrono essi corrono

chial chila nujcc vujcc chiaj chile lur

egli ella noi voi essi esse loro

La seconda persona singolare avr diverse forme: ti t, ti t davanti ai verbi che iniziano per consonante: ti t curi (tu corri) ti t per quelli in vocale ti t mbrzi (tu abbracci) ti t per quelli che iniziano per s ti t scpi (tu scappi). Normalmente il pronome verbale deve sempre essere espresso, tuttavia viene omesso: se nella frase manca il verbo: ti t mangi e chial no (tu mangi e lui no) se il verbo allinfinito: mi nd nbelel? (io andare proprio l?).

Niella Belbo, veduta da ponente


70

Verbo
Il verbo la parte variabile del discorso che indica azioni o condizioni considerate nel tempo. I verbi possono essere: predicativi ( indicano un azione) divisi a loro volta in: transitivi: Tumlin u cheuj r cirese (Bartolomeo raccoglie le ciliege) intransitivi: Miclin u dreum sempe (Michele dorme sempre) transitivi-intransitivi: ra levr a cur (la lepre corre); copulativi (legano il soggetto ad un sostantivo, aggettivo o predicato): r fi i sun bele (i fiori sono belli); A differenza dellitaliano i verbi sono accompagnati da pronomi verbali (vedi) che insieme a quelli personali formano gruppi pronominali:
pronome personale mi ti traduzione io tu pronome verbale e t t t u a e i i i i gruppo pronominale mi e ti t, ti t ti t ti t chial u chila a nujcc e vujcc i chiaj i chile i lur i forma verbale mi e cur ti t curi ti t mbraz i ti t scpi chial u cur chila a cur nujcc e curuma vujcc i curi chiaj i curu chile i curu lur i curu traduzione io corro tu corri tu abbracci tu scappi lui corre lei corre noi corriamo voi correte essi corrono esse corrono loro corrono

chial chila nujcc vujcc chiaj chile lur

egli ella noi voi essi esse loro

La seconda persona singolare avr le forme ti t, ti t davanti ai verbi che iniziano per consonante, ti t per quelli che iniziano in vocale e ti t per quelli che iniziano per s : ti t curi, ti t mbrzi, ti t scpi (tu corri, tu abbracci, tu scappi). La terza persona plurale pu anche avere la forma e, chiaj e curu )essi corrono). Le forme del verbo sono: attiva (il soggetto compie lazione): Gicu u mangia ra mnestra (Giacomo mangia la minestra); passiva (il soggetto subisce lazione): r gran u r mirin pr f ra farin-a (il grano macinato per ottenere la farina); riflessiva (lazione resta sul soggetto che agisce): Pietrin us ndreum prast (Pietrino si addormenta presto).
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Nella forma riflessiva vengono impiegati i pronomi riflessivi i quali si aggiungono ai pronomi verbali, per cui avremo:
pronome riflessivo pronome verbale e riflessivo forma verbale completa traduzione

-m -t -s -s -v -s

mi em ti t, ti t chial us chila as nujcc es vujcc iv chiaj, chile, lur, luracc is

mi em vest ti t vesti, ti t vesti chial us vest chila as vest nujcc es vestuma vujcc iv vesti chile is vestu

io mi vesto tu ti vesti lui si veste lei si veste noi ci vestiamo voi vi vestite esse si vestono

Queste particelle quando seguono il verbo diventano:


pronome riflessivo forma verbale completa traduzione

-me -te -(s)se -(s)se -ve -(s)se

mi e sun baivme ti t z baivte euj chial u r baivsse nujcc e suma baivsse vujcc i sai baivve chiaj i sun baivsse

io mi sono bevuto tu ti sei bevuto lui si bevuto noi ci siamo bevuti voi vi siete bevuti essi si sono bevuti

Pu essere necessario inserire una vocale eufonica tra il pronome riflessivo e il verbo; valga come esempio: ra rista as s-cianca (la canapa filata si strappa).

Verbi ausiliari
I verbi ausiliari sono usati per formare i tempi composti degli altri verbi e sono: esci (essere) avaj (avere).

esci (essere)
Esci (essere) si usa per formare i tempi composti: del verbo esci (essere) e del verbo st (stare): e sun st mi (sono stato io); dei verbi in forma riflessiva: Vigiu u r e auzasse dau lecc (Luigi si alzato dal letto) dei verbi in forma passiva: r brigne i sun st chice dar pap (le susine sono state raccolte dal pap); di molti verbi intransitivi tra cui: nd (andare), sorti (uscire), veni (venire), antr (entrare), bast (bastare), meuiri o mir (morire), scap (scappare), nn (diventare, venire), rest (restare), part (partire), cust (costare), riv (arrivare), nasci (nascere), ribat (cadere), dir (durare), pisi (piacere), dspisi (dispiacere).
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avaj (avere)
Avaj (avere) si usa per formare i tempi composti di: tutti i verbi transitivi in forma attiva: Luisin u jha scricc na ltera a so murusa (Luigino ha scritto una lettera alla sua fidanzata) alcuni verbi intransitivi: i jhan drim propi poch (hanno dormito poco). Verbi con doppio ausiliare Alcuni verbi che possono essere usati sia con valore transitivo che intransitivo, presentano un doppio ausiliare; avaj (avere) se hanno un complemento oggetto e esci (essere) quando sono intransitivi. u r munt n sij cup ( salito sul tetto) u jha munt scare d cursa (sal le scale di corsa) u r saut nria ( saltato in aria) u jha saut disn (ha saltato pranzo, non ha fatto pranzo) u r vur n tra ( volato per terra, caduto per terra) u jha vur ra scara (ha volato la scala, volato gi dalle scale). Tra i verbi che presentano questa propriet possiamo ricordare: abitu (abituare), antr (entrare), aumaint (aumentare), car (scendere), chrsi (crescere), cuminz (cominciare), cunveni (convenire), curi (correre), fin (finire), munt (salire), pass (passare), saut (saltare), scap (scappare), vur (volare).

Verbi impersonali
Nei modi finiti, i verbi impersonali si usano di solito nella terza persona singolare e sono preceduti dal pronome verbale di terza persona u: u pieuv (piove) u fioca (nevica) u slavza (piove a dirotto) u vanta d (bisogna dire) u cpita (succede). Talvolta vengono usate anche le forme: i-j pieuv, i-j fioca (piove, nevica). A differenza dellitaliano i verbi che indicano fenomeni atmosferici sono retti dallausiliare avaj (avere): i jha piuvje tta ra neucc ( piovuto tutta la notte). Si usa esci (essere) solo per il senso figurato: cun r ardit d so brba ij sod i sun piuvuje a col (con leredit dello zio i soldi gli sono piovuti addosso).
73

I verbi impersonali pi comuni che non indicano fenomeni atmosferici sono: capit (capitare), tuch (toccare), nn (diventare, venire), smij (sembrare) e si formano con lausiliare esci (essere): ncheu u r tucme a mi (oggi toccato a me).

Verbi servili o modali


I verbi servili duvaj (dovere), pudaj (potere), vuraj (volere) sono sempre coniugati con lausiliare avaj (avere): e jho duv curi pr gnente (ho dovuto correre per niente). e jho vuss nd a Tur (ho voluto andare a Torre Bormida) e jho puduje f gnente (non ho potuto farci niente).

Forme negative
Le forme verbali si rendono negative facendole seguire dagli avverbi negativi: naint (non) e p (non). A differenza della lingua italiana lavverbio negativo segue il verbo: naint: li chial u gieuga naint a trai st (quello non gioca a tre sette); Miliu, v pi naint mbelel! (Emilio, non andare pi l!); p: birbun cuta p lul! (birbone non coprirlo!). Per quanto riguarda limperativo, le forme negative sono identiche a quelle affermative salvo laggiunta delle particelle naint (non) e p (non). A differenza dellitaliano la seconda persona dellimperativo non corrisponde allinfinito: parla p! (non parlare!) f naint r fol! (non fare lo scemo!).

Forme interrogative
Le forme interrogative si rendono nel discorso parlato cambiando lintonazione della voce e nello scritto aggiungendo il punto interrogativo. Le frasi interrogative richiedono anche laggiunta al verbo dei pronomi interrogativi:
pronome interrogativo -ne 1a persona singolare 2a persona singolare -ti 3a persona sing. maschile -lu 3a persona sing. femminile -la 1a persona plurale -ne 2a persona plurale -ne 3a persona plurale -ne persone forma verbale cosa e fasne ncheu? cosa fti ncheu? cosa u flu ncheu? cosa a fla ncheu? cosa e fumne ncheu? jhai savune caicos? cosa i fan-ne ncheu? 74 traduzione cosa faccio oggi? cosa fai oggi? cosa fa oggi? cosa fa oggi? cosa facciamo oggi? avete saputo qualcosa? cosa fanno oggi ?

Coniugazioni, modi e tempi dei verbi


Coniugazioni I verbi si dividono in tre coniugazioni: 1a coniugazione in cui linfinito esce in -: gigh (giocare), puz (spingere); 2a coniugazione in cui linfinito esce in -i atona (senza laccento): chrzi (credere), curi (correre); 3a coniugazione in cui linfinito esce in - tonica (con laccento): fin (finire), cap (capire). Fanno parte della seconda coniugazione anche i verbi:
verbo traduzione

avaj pudaj duvaj savaj vuraj

avere potere dovere sapere volere

Modi Finiti: indicativo, imperativo, condizionale, congiuntivo. Indefiniti: infinito, gerundio, participio. Ogni verbo composto da due parti: il tema e la desinenza. Per ottenere il tema dei verbi regolari occorre togliere la desinenza dellinfinito e cio: per la prima coniugazione, i per la seconda coniugazione per la terza coniugazione, avremo dunque:
infinito tema

pains cat chrzi curi fin cap

painscatchrzcurfincap-

Linfinito della seconda coniugazione si pu trovare anche con la desinenza -e, cure (correre).

75

Coniugazione dei verbi ausiliari ESSERE ed AVERE Esci (essere) Indicativo


presente mi e sun ti t z (seui, sej) eui chial u r chila a r nujcc e suma vujcc i sai chiaj i sun imperfetto mi e jera ti t jeri chial u rera chila a rera nujcc e jeru (jemu) vujcc i jeri chiaj i jeru futuro mi e sareu ti t sarai chial u sar chila a sar nujcc e saruma vujcc i sarai chiaj i saran traduzione io sono tu sei lui lei noi siamo voi siete essi sono traduzione io ero tu eri lui era lei era noi eravamo voi eravate essi erano traduzione io sar tu sarai lui sar lei sar noi saremo voi sarete essi saranno passato prossimo mi e sun st ti t z st eui chial u r st chila a r st nujcc e suma st vujcc i sai st chiaj i sun st trapassato prossimo mi e jera st ti t jeri st chial u jera st chila a jera st nujcc e jeru st vujcc i jeri sta chiaj i jeru st futuro anteriore mi e sareu st ti t sarai st chial u sar st chila a sar st nujcc e saruma st vujcc i sarai st chiaj i saran st traduzione io sono stato tu sei stato lui stato lei stata noi siamo stati voi siete stati essi sono stati traduzione io ero stato tu eri stato lui era stato lei era stata noi eravamo stati voi eravate stati essi erano stati traduzione io sar stato tu sarai stato lui sar stato lei sar stata noi saremo stati voi sarete stati essi saranno stati

Condizionale
presente mi e sara ti t sari chial u sara chila a sara nujcc e saru vujcc i sari chiaj i saru traduzione io sarei tu saresti lui sarebbe lei sarebbe noi saremmo voi sareste essi sarebbero passato mi e sara st ti t sari st chial u sara st chila a sara st nujcc e saru st vujcc i sari st chiaj i saru st traduzione io sarei stato tu saresti stato lui sarebbe stato lei sarebbe stata noi saremmo stati voi sareste stati essi sarebbero stati

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Imperativo
----si chu sa cha sa suma si chi su traduzione ----sii che lui sia che lei sia siamo siate siano

Congiuntivo
presente che mi e sa che ti t si che chial u sa che chila a sa che nujcc e su che vujcc i si che chiaj i su imperfetto che mi e fissa (fussa) che ti t fissi (fussi) che chial u fissa (fussa) che chila a fissa (fussa) che nujcc e fissu (fussu) che vujcc i fissi (fussi) che chiaj i fissu (fussu) traduzione che io sia che tu sia che lui sia che lei sia che noi siamo che voi siate che essi siano traduzione che io fossi che tu fossi che lui fosse che lei fosse che noi fossimo che voi foste che essi fossero passato che mi e sa st che ti t si st che chial u sa st che chila a sa st che nujcc e su st che vujcc i si st che chiaj i su st traduzione che io sia stato che tu sia stato che lui sia stato che lei sia stata che noi siamo stati che voi siate stati che essi siano stati traduzione che io fossi stato che tu fossi stato che lui fosse stato che lei fosse stata che noi fossimo stati che voi foste stati che essi fossero stati

trapassato che mi e fissa (fussa) st che ti t fissi (fussa) st che chial u fissa (fussa) st che chila a fissa (fussa) st che nujcc e fissu (fussa) st che vujcc i fissi (fussa) st che chiaj i fissu (fussa) st

Infinito
infinito presente e passato esci esci st traduzione essere essere stato

Gerundio
gerundio semplice e composto escinda escinda st traduzione essendo essendo stato

Participio
participio st 77 traduzione stato

Avaj (avere) Indicativo


presente mi e jheu ti t jhai (jha) chial u jha chila a jha nujcc e juma vujcc i jhai chiaj i jhan imperfetto mi e jva ti t jvi chial u jva chila a jva nujcc e jvu (jamu) vujcc i jvi chiaj i jvu futuro mi e javreu ti t javrai chial u javr chila a javr nujcc e javruma vujcc i javrai chiaj i javran traduzione io ho tu hai lui ha lei ha noi abbiamo voi avete essi hanno traduzione io avevo tu avevi lui aveva lei aveva noi avevamo voi avevate essi avevano traduzione io avr tu avrai lui avr lei avr noi avremo voi avrete essi avranno passato prossimo mi e jho av ti t jhai av chial u jha av chila a jha av nujcc e juma av vujcc i jhai av chiaj i jhan av trapassato prossimo mi e jva av ti t jvi av chial u jva av chila a jva av nujcc e jvu av vujcc i jvi av chiaj i jvu av futuro anteriore mi e javreu av ti t javrai av chial u javr av chila a javr av nujcc e javruma av vujcc i javrai av chiaj i javran av traduzione io ho avuto tu hai avuto lui ha avuto lei ha avuto noi abbiamo avuto voi avete avuto essi hanno avuto traduzione io avevo avuto tu avevi avuto lui aveva avuto lei aveva avuto noi avevamo avuto voi avevate avuto essi avevano avuto traduzione io avr avuto tu avrai avuto lui avr avuto lei aveva avuto noi avremo avuto voi avrete avuto essi avranno avuto

Condizionale
presente mi e javra ti t javri chial u javra chila a javra nujcc e javru vujcc i javri chiaj i javru traduzione io avrei tu avresti lui avrebbe lei avrebbe noi avremmo voi avreste essi avrebbero passato mi e javra av ti t javri av chial u javra av chila a javra av nujcc e javru av vujcc i javri av chiaj i javru av traduzione io avrei avuto tu avresti avuto lui avrebbe avuto lei avrebbe avuto noi avremmo avuto voi avreste avuto essi avrebbero avuto

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Imperativo
----ha chu jba cha jba avuma / juma bi chi jbu traduzione ----abbi abbia abbia abbiamo abbiate abbiano

Congiuntivo
presente che mi e jba che ti t jbi che chial u jba che chila a jba che nujcc e jbu che vujcc i jbi che chiaj i jbu traduzione che io abbia che tu abbia che lui abbia che lei abbia che noi abbiamo che voi abbiate che essi abbiano imperfetto che mi e javaissa che ti t javaissi che chial u javaissa che chila a javaissa che nujcc e javaissu (javaismu, jaismu) che vujcc i javaissi che chiaj i javaissu trapassato che mi e javaissa av che ti t javaissi av che chial u javaissa av che chila a javaissa av che nujcc e javaissu av che vujcc i javaissi av che chiaj i javaissu av traduzione che io avessi che tu avessi che lui avesse che lei avesse che noi avessimo che voi aveste che essi avessero traduzione che io avessi avuto che tu avessi avuto che lui avesse avuto che lei avesse avuto che noi avessimo avuto che voi aveste avuto che essi avessero avuto

passato che mi e jba av che ti t jbi av che chial u jba av che chila a jba av che nujcc e jbu av che vujcc i jbu av che chiaj i jbu av

traduzione che io abbia avuto che tu abbia avuto che lui abbia avuto che lei abbia avuto che noi abbiamo avuto che voi abbiate avuto che essi abbiano avuto

Infinito
presente e passato avaj avaj av traduzione avere avere avuto

Gerundio
semplice e composto avanda avanda av traduzione avendo avendo avuto

Participio
participio av 79 traduzione avuto

Indicativo
Lindicativo presenta tempi: semplici: presente, imperfetto, futuro; composti: passato prossimo, passato remoto, trapassato prossimo, trapassato remoto, futuro anteriore. Il passato remoto (esempio in italiano: io mangiai) e il trapassato remoto (esempio in italiano: io ebbi mangiato) sono scomparsi dalla lingua piemontese parlata, sin dal Settecento. Presente Prima coniugazione verbi uscenti in -: cant, tema: cant-, italiano: cantare
persona desinenza forma verbale traduzione

1 persona singolare 2 persona singolare 3 persona singolare 1 persona plurale 2 persona plurale 3 persona plurale

formata dal semplice tema verbale -i -a -uma -i -u

mi e cant ti t canti chial u canta chila a canta nujcc e cantuma vujcc i canti chiaj i cantu

io canto tu canti lui canta lei canta noi cantiamo voi cantate essi cantano

Seconda coniugazione verbi uscenti in -i: curi, tema: cur-, italiano: correre
persona desinenza forma verbale traduzione

1 persona singolare 2 persona singolare 3 persona singolare 1 persona plurale 2 persona plurale 3 persona plurale

formata dal semplice tema verbale -i formata dal semplice tema verbale -uma -i -u

mi e cur ti t curi chial u cur chila a cur nujcc e curuma vujcc i curi chiaj i curu

io corro tu corri lui corre lei corre noi corriamo voi correte essi corrono

Terza coniugazione verbi uscenti in -: fin, tema: fin-, italiano: finire Nota: eccetto la prima persona plurale tutte le altre forme del presente indicativo aggiungono la radice -iss tra il tema e le desinenze.

80

persona

desinenza

forma verbale

traduzione

1 persona singolare 2 persona singolare 3 persona singolare 1 persona plurale 2 persona plurale 3 persona plurale

formata dal semplice tema verbale + -iss -issi formata dal semplice tema verbale + -iss -iuma -issi -issu

mi e finiss ti t finissi chial u finiss chila a finiss nujcc e finiuma vujcc i finissi chiaj i finissu

io finisco tu finisci lui finisce lei finisce noi finiamo voi finite essi finiscono

Imperfetto Prima coniugazione verbi uscenti in -: cant, tema: cant-, italiano: cantare
persona desinenza forma verbale traduzione

1 persona singolare 2 persona singolare 3 persona singolare 1 persona plurale 2 persona plurale 3 persona plurale

-va -vi -va -vu -vi -vu

mi e cantva ti t cantvi chial u cantva chila a cantva nujcc e cantvu vujcc i cantvi chiaj i cantvu

io cantavo tu cantavi lui cantava lei cantava noi cantavamo voi cantavate essi cantavano

Per la 1 persona plurale viene usata anche la desinenza -mu come nellesempio: fmu (facevamo). Seconda coniugazione verbi uscenti in -i: curi, tema: cur-, italiano: correre
persona desinenza forma verbale traduzione

1 persona singolare 2 persona singolare 3 persona singolare 1 persona plurale 2 persona plurale 3 persona plurale

-iva -ivi -iva -ivu -ivi -ivu

mi e curiva ti t curivi chial u curiva chila a curiva nujcc e curivu vujcc i curivi chiaj i curivu

io correvo tu correvi lui correva lei correva noi correvamo voi corrivate essi correvano

Terza coniugazione verbi uscenti in -: fin, tema: fin-, italiano: finire


persona desinenza forma verbale traduzione

1 persona singolare 2 persona singolare 3 persona singolare

-iva -ivi -iva


81

mi e finiva ti t finivi chial u finiva chila a finiva

io finivo tu finivi lui finiva lei finiva

persona 1 persona plurale 2 persona plurale 3 persona plurale

desinenza -ivu -ivi -ivu

forma verbale nujcc e finivu vujcc i finivi chiaj i finivu

traduzione noi finivamo voi finivate essi finivano

Futuro Normalmente, a differenza dellitaliano, anzich il futuro si usa un avverbio di tempo e lindicativo presente: diminica e mangiuma da ra nona (domenica mangeremo dalla nonna); duman nduma a scora (domani andremo a scuola). Prima coniugazione verbi uscenti in -: cant, tema: cant-, italiano: cantare
persona desinenza forma verbale traduzione

1 persona singolare 2 persona singolare 3 persona singolare 1 persona plurale 2 persona plurale 3 persona plurale

-reu -rai -r -ruma -rai -ran

mi e cantreu ti t cantrai chial u cantr chila a cantr nujcc e cantruma vujcc i cantrai chiaj i cantran

io canter tu canterai lui canter lei canter noi canteremo voi canterete essi canteranno

Seconda coniugazione verbi uscenti in -i: curi, tema: cur-, italiano: correre persona 1 persona singolare 2 persona singolare 3 persona singolare 1 persona plurale 2 persona plurale 3 persona plurale desinenza -reu -rai -r -ruma -rai -ran forma verbale mi e curreu ti t currai chial u curr chila a curr nujcc e curruma vujcc i currai chiaj i curran traduzione io correr tu correrai lui correr lei correr noi correremo voi correrete essi correranno

Terza coniugazione verbi uscenti in -: fin, tema: fin-, italiano: finire persona 1 persona singolare 2 persona singolare 3 persona singolare 1 persona plurale 2 persona plurale 3 persona plurale desinenza -ireu -irai -ir -iruma -irai -iran
82

forma verbale mi e finireu ti t finirai chial u finir chila a finir nujcc e finiruma vujcc i finirai chiaj i finiran

traduzione io finir tu finirai lui finir lei finir noi finiremo voi finirete essi finiranno

Passato prossimo Il passato prossimo si forma con il presente indicativo del verbo ausiliare (avaj - avere e esci - essere) insieme al participio passato del verbo in questione (ad esempio: cant - cantato; part - partito; fin - finito). Prima coniugazione verbi uscenti in -: cant, tema: cant-, italiano: cantare
persona forma verbale traduzione

1 persona singolare 2 persona singolare 3 persona singolare 1 persona plurale 2 persona plurale 3 persona plurale

mi e jho cant ti t jhai cant chial u jha cant chila a jha canta nujcc e juma cant vujcc i jhai cant chiaj i jhan cant

io ho cantato tu hai cantato lui ha cantato lei ha cantato noi abbiamo cantato voi avete cantato essi hanno cantato

Seconda coniugazione verbi uscenti in -i: parti, tema: part-, italiano: partire
persona forma verbale traduzione

1 persona singolare 2 persona singolare 3 persona singolare 1 persona plurale 2 persona plurale 3 persona plurale

mi e sun part ti t z euj part chial u r part chila a r partija nujcc e suma part vujcc i sai part chiaj i sun part

io sono partito tu sei partito lui partito lei partita noi siamo partiti voi siete partiti essi sono partiti

Terza coniugazione verbi uscenti in -: fin,tema: fin-, italiano: finire


persona forma verbale traduzione

1 persona singolare 2 persona singolare 3 persona singolare 1 persona plurale 2 persona plurale 3 persona plurale

mi e jho fin ti t jhai fin chial u jha fin chila a jha fin nujcc e juma fin vujcc i jhai fin chiaj i jhan fin

io ho finito tu hai finito lui ha finito lei ha finito noi abbiamo finito voi avete finito essi hanno finito

83

Trapassato prossimo Il trapassato prossimo si forma premettendo limperfetto dellausiliare (avaj - avere e esci - essere) al participio passao del verbo in questione (ad esempio: cant - cantato; part - partito; fin - finito). Prima coniugazione verbi uscenti in -: cant, tema: cant-, italiano: cantare
persona forma verbale traduzione

1 persona singolare 2 persona singolare 3 persona singolare 1 persona plurale 2 persona plurale 3 persona plurale

mi e jva cant ti t jvi cant chial u jva cant chila a jva canta nujcc e jvu cant vujcc i jvi cant chiaj i jvu cant

io avevo cantato tu avevi cantato lui aveva cantato lei aveva cantato noi avevamo cantato voi avevate cantato essi avevano cantato

Seconda coniugazione verbi uscenti in -i: parti, tema: part-, italiano: partire
persona forma verbale traduzione

1 persona singolare 2 persona singolare 3 persona singolare 1 persona plurale 2 persona plurale 3 persona plurale

mi e jera part ti t jeri part chial u r era part chila a r era partija nujcc e jeru part vujcc i jeri part chiaj i jeru part

io ero partito tu eri partito lui era partito lei era partita noi eravamo partiti voi eravate partiti essi erano partiti

Terza coniugazione verbi uscenti in -: fin, tema: fin-, italiano: finire


persona forma verbale traduzione

1 persona singolare 2 persona singolare 3 persona singolare 1 persona plurale 2 persona plurale 3 persona plurale

mi e jva fin ti t jvi fin chial u jva fin chila a jva fin nujcc e jvu fin vujcc i jvi fin chiaj i jvu fin

io avevo finito tu avevi finito lui aveva finito lei aveva finito noi avevamo finito voi avevate finito essi avevano finito

84

Futuro anteriore Il futuro anteriore si forma premettendo il futuro del verbo ausiliare (avaj - avere e esci - essere) al participio passato del verbo in questione (ad esempio: cant - cantato; part - partito; fin - finito). Prima coniugazione verbi uscenti in -: cant, tema: cant-, italiano: cantare
persona forma verbale traduzione

1 persona singolare 2 persona singolare 3 persona singolare 1 persona plurale 2 persona plurale 3 persona plurale

mi e javreu cant ti t javrai cant chial u javr cant chila a javr canta nujcc e javruma cant vujcc i javrai cant chiaj i javran cant

io avr cantato tu avrai cantato lui avr cantato lei avr cantato noi avremo cantato voi avrete cantato essi avranno cantato

Seconda coniugazione verbi uscenti in -i: parti, tema: part-, italiano: partire
persona forma verbale traduzione

1 persona singolare 2 persona singolare 3 persona singolare 1 persona plurale 2 persona plurale 3 persona plurale

mi e sareu part ti t sarai part chial u sar part chila a sar partija nujcc e saruma part vujcc i sarai part chiaj i saran part

io ero partito tu eri partito lui era partito lei era partita noi eravamo partiti voi eravate partiti essi erano partiti

Terza coniugazione verbi uscenti in -: fin, tema: fin-, italiano: finire


persona forma verbale traduzione

1 persona singolare 2 persona singolare 3 persona singolare 1 persona plurale 2 persona plurale 3 persona plurale

mi e javreu fin ti t javrai fin chial u javr fin chila a javr fin nujcc e javruma fin vujcc i javrai fin chiaj i javran fin

io avr finito tu avrai finito lui avr finito lei avr finito noi avremo finito voi avrete finito essi avranno finito

85

Condizionale
Il condizionale ha due tempi: presente, passato Presente Prima coniugazione verbi uscenti in -: cant, tema: cant-, italiano: cantare
persona desinenza forma verbale traduzione

1 persona singolare 2 persona singolare 3 persona singolare 1 persona plurale 2 persona plurale 3 persona plurale

-ra -ri -ra -ru -ri -ru

mi e cantra ti t cantri chial u cantra chila a cantra nujcc e cantru vujcc i cantri chiaj i cantru

io canterei tu canteresti lui canterebbe lei canterebbe noi canteremmo voi cantereste essi canterebbero

Seconda coniugazione verbi uscenti in -i: curi, tema: cur-, italiano: correre
persona desinenza forma verbale traduzione

1 persona singolare 2 persona singolare 3 persona singolare 1 persona plurale 2 persona plurale 3 persona plurale

-ra -ri -ra -ru -ri -ru

mi e curra ti t curri chial u curra chila a curra nujcc e curru vujcc i curri chiaj i curru

io correrei tu correresti lui correrebbe lei correrebbe noi correremmo voi correreste essi correrebbero

Terza coniugazione verbi uscenti in -: fin, tema: fin-, italiano: finire


persona desinenza forma verbale traduzione

1 persona singolare 2 persona singolare 3 persona singolare 1 persona plurale 2 persona plurale 3 persona plurale

-ra (-ira) -ri (-iri) -ra (-ira) -iru (-iru) -ri (-ri) -ru (-iru)

mi e finra (finira) ti t finri (finiri) chial u finra (finira) chila a finra (finira) nujcc e finru (finiru) vujcc i finri (finiri) chiaj i finru (finiru)

io finirei tu finiresti lui finirebbe lei finirebbe noi finiremmo voi finireste essi finirebbero

Passato Prima coniugazione verbi uscenti in -: cant, tema: cant-, italiano: cantare
persona forma verbale traduzione

1 persona singolare 2 persona singolare

mi e javra cant ti t javri cant


86

io avrei cantato tu avresti cantato

3 persona singolare 1 persona plurale 2 persona plurale 3 persona plurale

chial u javra cant chila a javra canta nujcc e javru cant vujcc i javri cant chiaj i javru cant

lui avrebbe cantato lei avrebbe cantato noi avremmo cantato voi avreste cantato essi avrebbero cantato

Seconda coniugazione verbi uscenti in -i: parti, tema: part-, italiano: partire
persona forma verbale traduzione

1 persona singolare 2 persona singolare 3 persona singolare 1 persona plurale 2 persona plurale 3 persona plurale

mi e sara part ti t sari part chial u sara part chila a sara partija nujcc e saru part vujcc i sari part chiaj i saru part

io sarei partito tu saresti partito lui sarebbe partito lei sarebbe partita noi saremmo partiti voi sareste partiti essi sarebbero partiti

Terza coniugazione verbi uscenti in -: fin, tema: fin-, italiano: finire


persona forma verbale traduzione

1 persona singolare 2 persona singolare 3 persona singolare 1 persona plurale 2 persona plurale 3 persona plurale

mi e javra fin ti t javri fin chial u javra fin chila a javra fin nujcc e javru fin vujcc i javri fin chiaj i javru fin

io avrei finito tu avresti finito lui avrebbe finito lei avrebbe finito noi avremmo finito voi avreste finito essi avrebbero finito

Niella Belbo, veduta da levante


87

Imperativo
Prima coniugazione verbi uscenti in -: cant, tema: cant-, italiano: cantare
persona desinenza forma verbale traduzione

1 persona singolare 2 persona singolare 3 persona singolare 1 persona plurale 2 persona plurale 3 persona plurale
persona

-----a -a -uma - -u
desinenza

----canta chu canta cha canta cantuma cant chi cantu


forma verbale

----canta che canti che canti cantiamo cantate che cantino


traduzione

Seconda coniugazione verbi uscenti in -i: curi, tema: cur-, italiano: correre 1 persona singolare 2 persona singolare 3 persona singolare 1 persona plurale 2 persona plurale 3 persona plurale
persona

---- formata dal semplice tema verbale -a -uma -i -u


desinenza

----cur chu cura cha cura curuma curi chi curu


forma verbale

----corri che corra che corra corriamo correte che corrano


traduzione

Terza coniugazione verbi uscenti in -: cap, tema: cap, italiano: capire 1 persona singolare 2 persona singolare 3 persona singolare 1 persona plurale 2 persona plurale 3 persona plurale -----iss -issa -iuma - -issu ----capiss chu capissa cha capissa capiuma cap chi capissu ----finite che finisca che finisca finiamo finite che finiscano

Come in italiano i pronomi personali seguono il verbo allimperativo: gavr (toglilo), tachr (appendilo), esempi: u u Prima coniugazione verbi uscenti in -: cant, tema: cant-, italiano: cantare
persona forma verbale traduzione

1 persona singolare 2 persona singolare 3 persona singolare

----cantr u chu r canta u cha r canta u


88

----cantalo che lo canti che lo canti

1 persona plurale 2 persona plurale 3 persona plurale

cantumr u canter u chi r cantu u

cantiamolo cantatelo che lo cantino

Seconda coniugazione verbi uscenti in -i: curi, tema: cur-, italiano: correre
persona forma verbale traduzione

1 persona singolare 2 persona singolare 3 persona singolare 1 persona plurale 2 persona plurale 3 persona plurale

----curje chu-j cura cha-j cura curumje curije chi-j curu

----corrigli che lui corra che lei corra corriamogli corretegli che gli corrano

Terza coniugazione verbi uscenti in -: cap, tema: cap-, italiano: capire


persona forma verbale traduzione

1 persona singolare 2 persona singolare 3 persona singolare 1 persona plurale 2 persona plurale 3 persona plurale

----capissme chum capissa cham capissa capiumje capime chim capissu

----capiscimi che mi capisca che mi capisca capiamoli capitemi che mi capiscano

Variazioni ortografiche davanti ai pronomi personali La seconda persona singolare dei verbi della prima coniugazione perde la desinenza -a:
verbo forma verbale traduzione

pains (pensare)

painsa - pinsme

pensa - pensami

La prima persona plurale perde la -a:


verbo forma verbale traduzione

baivi (bere)

baivuma - baivumr a

beviamo - beviamola

I verbi terminanti in -c, -g perdono la desinenza della seconda persona e raddoppiano la consonante finale:
verbo forma verbale traduzione

buc (bocciare) bug (muovere)

bocia - bocc-r u bugia - bugg-r u


89

boccia - boccialo muovi - muovilo

Congiuntivo
Il condizionale presenta tempi: semplici: presente e imperfetto; composti: passato e trapassato Presente Prima coniugazione verbi uscenti in -: cant, tema: cant-, italiano: cantare
persona desinenza forma verbale traduzione

1 persona singolare 2 persona singolare 3 persona singolare 1 persona plurale 2 persona plurale 3 persona plurale

-a -i -a -u -i -u

che mi e canta che ti t canti che chial u canta che chila a canta che nujcc e cantu che vujcc i canti che chiaj i cantu

che io canti che tu canti che lui canti che lei canti che noi cantiamo che voi cantiate che essi cantino

Seconda coniugazione verbi uscenti in -i: curi, tema: cur-, italiano: correre
persona desinenza forma verbale traduzione

1 persona singolare 2 persona singolare 3 persona singolare 1 persona plurale 2 persona plurale 3 persona plurale

-a -i -a -u -i -u

che mi e cura che ti t curi che chial u cura che chila a cura che nujcc e curu che vujcc i curi che chiaj i curu

che io corra che tu corra che lui corra che lei corra che noi corriamo che voi corriate che essi corrano

Terza coniugazione verbi uscenti in -: fin, tema: fin-, italiano: finire


persona desinenza forma verbale traduzione

1 persona singolare 2 persona singolare 3 persona singolare 1 persona plurale 2 persona plurale 3 persona plurale Imperfetto

-ssa -ssi -ssa -ssu -ssi -ssu

che mi e finissa che ti t finissi che chial u finissa che chila a finissa che nujcc e finissu che vujcc i finissi che chiaj i finissu

che io finisca che tu finisca che lui finisca che lei finisca che noi finiamo che voi finiate che essi finiscano

Prima coniugazione verbi uscenti in -: cant tema: cant-, italiano: cantare


persona desinenza forma verbale traduzione

1 persona singolare 2 persona singolare

-aissa -aissi

che mi e cantaissa che ti t cantaissi


90

che io cantassi che tu cantassi

3 persona singolare 1 persona plurale 2 persona plurale 3 persona plurale

-aissa -aissu -aissi -aissu

che chial u cantaissa che chila a cantaissa che nujcc e cantaissu che vujcc i cantaissi che chiaj i cantaissu

che lui cantasse che lui cantasse che noi cantassimo che voi cantaste che essi cantassero

Per la 1 persona plurale viene usata anche la desinenza -asmu come ad esempio in: fasmu (facessimo). Seconda coniugazione verbi uscenti in -i: curi, tema: cur-, italiano: correre
persona desinenza forma verbale traduzione

1 persona singolare 2 persona singolare 3 persona singolare 1 persona plurale 2 persona plurale 3 persona plurale

-issa -issi -issa -issu -issi -issu

che mi e curissa che ti t curissi che chial u curissa che chila a curissa che nujcc e curissu che vujcc i curissi che chiaj i curissu

che io corressi che tu corressi che lui corresse che lei corresse che noi corressimo che voi correste che essi corressero

Terza coniugazione verbi uscenti in -: fin, tema: fin-, italiano: finire


persona desinenza forma verbale traduzione

1 persona singolare 2 persona singolare 3 persona singolare 1 persona plurale 2 persona plurale 3 persona plurale

-ssa -ssi -ssa -ssu -ssi -ssu

che mi e finissa che ti t finissi che chial u finissa che chila a finissa che nujcc e finissu che vujcc i finissi che chiaj i finissu

che io finissi che tu finissi che lui finisse che lei finisse che noi finissimo che voi finiste che essi finissero

Passato Il congiuntivo passato si forma con il congiuntivo presente dellausiliare e il participio passato del verbo in questione. Prima coniugazione verbi uscenti in -: cant, tema: cant-, italiano: cantare
persona forma verbale traduzione

1 persona singolare 2 persona singolare 3 persona singolare 1 persona plurale 2 persona plurale 3 persona plurale

che mi e jba cant che ti t jbi cant che chial u jba cant che chila a jba canta che nujcc e jbu cant che vujcc i jbi cant che chiaj i jbu cant
91

che io abbia cantato che tu abbia cantato che lui abbia cantato che lei abbia cantato che noi abbiamo cantato che voi abbiate cantato che essi abbiano cantato

Seconda coniugazione verbi uscenti in -i: prti, tema: part-, italiano: partire
persona forma verbale traduzione

1 persona singolare 2 persona singolare 3 persona singolare 1 persona plurale 2 persona plurale 3 persona plurale

che mi e sa part che ti t si part che chial u sa part che chila a sa partija che nujcc e su part che vujcc i si part che chiaj i su part

che io sia partito che tu sia partito che lui sia partito che lei sia partita che noi siamo partiti che voi siate partiti che essi siano partiti

Terza coniugazione verbi uscenti in -: fin, tema: fin-, italiano: finire


persona forma verbale traduzione

1 persona singolare 2 persona singolare 3 persona singolare 1 persona plurale 2 persona plurale 3 persona plurale

che mi e jba fin che ti t jbi fin che chial u jba fin che chila a jba fin che nujcc e jbu fin che vujcc i jbi fin che chiaj i jbu fin

che io abbia finito che tu abbia finito che lui abbia finito che lei abbia finito che noi abbiamo finito che voi abbiate finito che essi abbiano finito

Trapassato Il congiuntivo passato si forma con il congiuntivo imperfetto dellausiliare e il participio passato del verbo in questione. Prima coniugazione verbi uscenti in -: cant, tema: cant-, italiano: cantare
persona forma verbale traduzione

1 persona singolare 2 persona singolare 3 persona singolare 1 persona plurale 2 persona plurale 3 persona plurale

se mi e javaissa cant se ti t javaissi cant se chial u javaissa cant se chila a javaissa canta se nujcc e javaissu cant se vujcc i javaissi cant se chiaj i javaissu cant

se io avessi cantato se tu avessi cantato se lui avesse cantato se lei avesse cantato se noi avessimo cantato se voi aveste cantato se essi avessero cantato

Seconda coniugazione verbi uscenti in -i: parti, tema: part-, italiano: partire
persona forma verbale traduzione

1 persona singolare 2 persona singolare 3 persona singolare

se mi e fissa part se ti t fissi part se chial u fissa part se chila a fissa partija
92

se io fossi partito se tu fossi partito se lui fosse partito se lei fosse partita

1 persona plurale 2 persona plurale 3 persona plurale

se nujcc e fissu part se vujcc i fissi part se chiaj i fissu part

se noi fossimo partiti se voi foste partiti se essi fossero partiti

Terza coniugazione verbi uscenti in -: fin, tema: fin-, italiano: finire


persona forma verbale traduzione

1 persona singolare 2 persona singolare 3 persona singolare 1 persona plurale 2 persona plurale 3 persona plurale

se mi e javaissa fin se ti t javaissi fin se chial u javaissa fin se chila a javaissa fin se nujcc e javaissu fin se vujcc i javaissi fin se chiaj i javaissu fin

se io avessi finito se tu avessi finito se lui avesse finito se lei avesse finito se noi avessimo finito se voi aveste finito se essi avessero finito

Infinito
Linfinito ha due tempi: presente e passato

Presente
Prima coniugazione verbi uscenti in -: cant, tema: cant-, italiano: cantare
desinenza forma verbale traduzione

-
desinenza

cant
forma verbale

cantare
traduzione

Seconda coniugazione verbi uscenti in -i: curi, tema: cur-, italiano: correre -i
desinenza

curi
forma verbale

correre
traduzione

Terza coniugazione verbi uscenti in -: fin, tema: fin-, italiano: finire - fin finire

Passato Linfinito passato si forma premettendo linfinito dellausiliare al participio passato del verbo in questione. Prima coniugazione verbi uscenti in -: cant, tema: cant-, italiano: cantare
desinenza traduzione

avaj cant

aver cantato
93

Seconda coniugazione verbi uscenti in -i: parti, tema: part-, italiano: partire
desinenza traduzione

esci part

essere partito

Terza coniugazione verbi uscenti in -: fin, tema: fin-, italiano: finire


desinenza traduzione

avaj fin

aver finito

Gerundio
Il gerundio ha due forme: semplice e composto

Semplice
Prima coniugazione verbi uscenti in -: cant, tema: cant-, italiano: cantare
desinenza forma verbale traduzione

-anda

cantanda

cantando

Seconda coniugazione verbi uscenti in -i: curi, tema: cur-, italiano: correre
desinenza forma verbale traduzione

-inda

curinda

correndo

Terza coniugazione verbi uscenti in -: fin, tema: fin-, italiano: finire


desinenza forma verbale traduzione

-inda

fininda

finendo

Il gerundio semplice posposto ai verbi nd (andare) e st (stare) viene a descrivere unazione in progressione: mi e stgh giganda italiano: io sto giocando francese: je suis en train de jouer chila a va migliuranda italiano: lei va migliorando inglese: she is going to feel better. Ricordiamo qui la forma: esci n mentre che : e sun n mentre che mangg (sto mangiando). La forme italiane essere sul punto di, stare per si possono rendere con: esci n camin: e sun n camin (a) and a scora (sto per andare a scuola) i sun n camin a gigh ar balun (stanno per giocare a pallone) e suma n camin a mang (stiamo per mangiare).
94

Composto Il gerundio composto si forma premettendo il gerundio dellausiliare al participio passato del verbo in questione. Prima coniugazione verbi uscenti in -: cant, tema: cant-, italiano: cantare
forma verbale traduzione

avanda cant
forma verbale

avendo cantato
traduzione

Seconda coniugazione verbi uscenti in -i: parti, tema: part-, italiano: partire escinda part
forma verbale

essendo partito
traduzione

Terza coniugazione verbi uscenti in -: fin, tema: fin-, italiano: finire avanda fin avendo finito

Participio
Il participio ha due forme: presente e passato

Presente
Prima coniugazione verbi uscenti in -: cant, tema: cant-, italiano: cantare
desinenza forma verbale traduzione

-ant
desinenza

cantant
forma verbale

cantante
traduzione

Seconda coniugazione verbi uscenti in -i: curi, tema: cur-, italiano: correre -aint
desinenza

curaint
forma verbale

corrente
traduzione

Terza coniugazione verbi uscenti in -: fin, tema: fin-, italiano: finire -aint finaint finente

Passato
Prima coniugazione verbi uscenti in -: cant, tema: cant-, italiano: cantare
desinenza forma verbale traduzione

-
desinenza

cant
forma verbale

cantato
traduzione

Seconda coniugazione verbi uscenti in -i: curi, tema: cur-, italiano: correre - cur
95

corso

Terza coniugazione verbi uscenti in -: fin, tema: fin-, italiano: finire


desinenza forma verbale traduzione

fin

finito

I verbi terminanti in -i (seconda coniugazione) che un tempo facevano parte dei verbi in -ire presentano un participio passato in -. Esempi:
infinito participio passato traduzione

parti (partire) beuji (bollire) seufri (soffrire)

part bij, bj seufr

partito bollito sofferto

A differenza dellitaliano quando il participio passato coniugato con avaj (avere), la particella pronominale si pospone ad esso: lho vista ieri le ha gi spedite e jho vistr sair a a u jha z spedije

Si ricorda dunque che a differenza di tutte le altre lingue romanze le forme atone dei pronomi personali complemento si pospongono al participio passato, anche se accompagnato dallausiliare: le ho scritto ieri lho mandato al diavolo e jho scrivuje sair a e jho mandar ar diavu u

Particolarit 1 coniugazione
I verbi terminanti in -ch e -gh perdono la h davanti alle desinenze che iniziano con le vocali a e u:
verbo esempio traduzione

baich (guardare) tuch (toccare)

e baicuma u tuca

guardiamo tocca

i verbi terminanti in -c e -g inseriscono una i tra il tema e le desinenze che iniziano con a e u:
verbo esempio traduzione

cic (succhiare) marc (camminare)

u cicia e marciuma
96

succhia camminiamo

i verbi come purt (portare) cambiano il suono u in o quando la vocale tonica:


indicativo traduzione

mi e port ti t porti chial u porta nujcc e purtuma vujcc i porti chiaj i portu

io porto tu porti egli porta noi portiamo voi portate essi portano

alcuni verbi cambiano il suono i in eu o quando questo diventa tonico:


verbo esempio traduzione

bit (mettere) stidi (studiare)

ti t beuti chial u stdia

tu metti lui studia

i verbi in -n cambiano la n in n- faucale, quando laccento si sposta sulla vocale che precede la n stessa:
verbo esempio traduzione

sun (suonare) trun (tuonare)

chila a sun-a u trun-a

lei suona tuona

i verbi con una contrazione interna in cui linfinito ha perso il suono e latino riprendono la vocale ogni volta che laccento non cade sulla desinenza:
verbo esempio traduzione

rabl (trascinare) spl (pelare)

ti t rabeli chial u spela

tu trascini lui pela

In questa coniugazione la seconda persona plurale dellimperativo presenta la desinenza chiusa (cat - comprate), mentre linfinito ha la aperta (cat - comprare).

2 coniugazione
I verbi come mordi (mordere) cambiano il suono o in u quando tale vocale perde laccento (diventa atona):
indicativo traduzione

mi e mord ti t mordi chial u mord nujcc e murduma vujcc i mordi chiaj i mordu

io mordo tu mordi lui morde noi mordiamo voi mordete essi mordono

Imperfetto: e murdiva, t murdivi, u murdiva, e murdivu, i murdivi, i murdivu


97

i verbi come dreumi (dormire) cambiano la eu in i quando tale dittongo perde laccento:
indicativo traduzione

mi e dreum ti t dreumi chial u dreum nujcc e drimuma vujcc i dreumi chiaj i dreumu

io dormo tu dormi lui dorme noi dormiamo voi dormite essi dormono

Imperfetto: e drimiva, t drimivi, u drimiva, e drimivu, i drimivi, i drimivu i verbi terminanti in -ci e -gi inseriscono una i tra il tema e le desinenze che iniziano con a, u e :
verbo esempio traduzione

curegi (correggere)

chiaj i curegiu

essi correggono

i verbi terminanti in -chi e -ghi perdono la h davanti alle desinenze che iniziano con le vocali a e u:
verbo esempio traduzione

vughi (vedere)

e vuguma

vediamo

I verbi come prmtti (permettere) cambiano la consonante lunga -tt in breve -t quando laccento passa sulla vocale che segue:
verbo esempio traduzione

prmtti (permettere)

e prmtuma

permettiamo

3 coniugazione
La terza coniugazione presenta le stesse desinenze per tutti i suoi verbi, senza eccezioni.

98

Verbi irregolari
La maggior parte dei verbi segue le regole appena descritte, tuttavia ve ne sono alcuni che presentando peculiarit specifiche sono detti irregolari. In genere le anomalie si registrano solamente nel tema mentre le desinenze sono regolari. Le irregolarit, in genere, si ripetono in modi e tempi determinati. I verbi irregolari al: presente indicativo presentano le irregolarit anche al: presente congiuntivo imperativo imperfetto indicativo mantengono le irregolarit anche al: imperfetto congiuntivo participio presente gerundio futuro presentano lanomalia anche al: condizionale presente

Participio passato
i pi comuni participi irregolari sono:
infinito participio passato traduzione

cheusi d esci f meuiri nasci scrivi vughi

(cuocere) (dire) (essere) (fare) (morire) (nascere) (scrivere) (vedere)

cheucc dicc st fcc mort n scricc vist

cotto detto stato fatto morto nato scritto visto

in piemontese alcuni verbi hanno due participi passati, uno regolare ed uno irregolare come ad esempio:
infinito participio passato

regolare

participio passato irregolare

traduzione

cumpun-i (comporre) cundividi (condividere) cunvinci (convincere) curumpi (corrompere) decidi (decidere) deludi (deludere) dspun-i (disporre)

cumpun cundivid cunvinci curump decid delud dspun


99

cumpost cundivis cunvint curot decis delus dispost

composto condiviso convinto corrotto deciso deluso disposto

infinito

participio passato

regolare

participio passato irregolare

traduzione

distaindi (distendere) dividi (dividere) espun-i (esporre) f (fare) ildi (illudere) nasci (nascere) perdi (perdere) persuad (persuadere) pretaindi (pretendere) pruduv (produrre) prumovi (promuovere) prupun-i (proporre) suspaindi (sospendere) teni (tenere) upun-i (opporre)

distaind divid espun f ild nass perd persuad pretaind pruduv prumuv prupun suspaind ten upun

distais divis espost fcc ils n prs persuas pretais prudot prumoss prupost suspais tn upost

disteso diviso esposto fatto illuso nato perso persuoso preteso prodotto promosso proposto sospeso tenuto opposto

Normalmente lausiliare avaj (avere) si usa con le forme regolari mentre esci (essere) con quelle irregolari:
esempio traduzione

ij matot i jhan decid d prti saira neucc to frel u r maj decis a prti

hanno deciso di partire ieri notte tuo fratello non si decide mai a partire.

Cravanzana, veduta da mezzod


100

Coniugazione di alcuni verbi irregolari Cheusi (cuocere) - ausiliare: avaj (avere)


presente: imperfetto: futuro: Condizionale presente: Congiuntivo presente: imperfetto: Imperativo Gerundio semplice: Participio passato: Indicativo cheus, cheusi, cheus, cusuma, cheusi, cheusu cusiva, cusivi, cusiva, cusivu, cusivi, cusivu cheusreu, cheusrai, cheusr, cusruma, cheusrai, cheusran cheusra, cheusri, cheusra, cheusru, cheusri, cheusru cheusa, cheusi, cheusa, cheusu, cheusi, cheusu cusissa, cusissi, cusissa, cusissu, cusissi, cusissu cheus, chu cheusa, cusuma, cheusi, chi cheusu cusinda cheucc

Csi (cucire) - ausiliare: avaj (avere)


presente: cs, csi, cs, csuma, csi, csu imperfetto: chisiva, chisivi, chisiva, chisivu, chisivi, chisivu futuro: chisreu, chisrai, chisr, chisruma, chisrai, chisran Condizionale presente: chisra, chisr, chisra, chisru, chisri, chisru Congiuntivo presente: csa, csi, csa, csu, csi, csu imperfetto: chisissa, chisissi, chisissa, chisissu, chisissi, chisissu Imperativo cs, chu csa, csuma, csi, chi csu Gerundio semplice: chisinda Participio passato: chis,cs Indicativo

D (dare) - ausiliare: avaj (avere)


Indicativo presente: imperfetto: futuro: Condizionale presente: Congiuntivo presente: imperfetto: Imperativo Gerundio semplice: Participio passato: dagh, dai, d, duma, dai, dan dva, dvi, dva, dvu, dvi, dvu dareu, darai, dar, daruma, darai, daran dara, dari, dara, daru, dari, daru dga, dghi, dga, dgu, dghi, dgu daissa, daissi, daissa, daissu, daissi, daissu d, chu dga, duma, d, chi dgu danda d
101

D (dire) - ausiliare: avaj (avere)


Indicativo presente: imperfetto: futuro: Condizionale presente: Congiuntivo presente: imperfetto: Imperativo Gerundio semplice: Participio passato: digh, disi, dis, diuma, disi, disu diva, divi, diva, divu (dimu), divi, divu direu, dirai, dir, diruma, dirai, diran dira, diri, dira, diru, diri, diru diga, dighi, diga, digu, dighi, digu dissa, dissi, dissa, dissu, dissi, dissu d, chu diga, diuma, d, chi digu dinda dicc

Duvaj (dovere) - ausiliare: avaj (avere)


Indicativo presente: imperfetto: futuro: Condizionale presente: Congiuntivo presente: imperfetto: Imperativo Gerundio semplice: Participio passato: dev, devi, dev, duvuma, devi, devu duvva, duvvi, duvva, duvvu, duvvi, duvvu duvreu, duvrai, duvr, duvruma, duvrai, duvran duvra, duvri, duvra, duvru, duvri, duvru deva, devi, deva, devu, devi, devu duvaissa, duvaissi, duvaissa, duvaissu, duvaissi, duvaissu deuv, chu deuva, duvuma, deuvi, chi deuvu duvanda duv

nd (andare) - ausiliare: esci (essere)


presente: vgh, vai (v), v, nduma, vai, van imperfetto: ndva, ndvi, ndva, ndvu (ndvmu), ndvi, ndvu futuro: ndareu, ndarai, ndar, ndaruma, ndarai, ndaran Condizionale presente: ndara, ndari, ndara, ndaru, ndari, ndaru Congiuntivo presente: vga, vghi, vga, vgu, vghi, vgu imperfetto: ndaissa, ndaissi, ndaissa, ndaissu, ndaissi, ndaissu Imperativo v, chu vga, nduma, nd, chi vgu Gerundio semplice: ndanda Participio passato: nd Indicativo

F (fare) - ausiliare: avaj (avere)


Indicativo presente: fz fi (f), f, fuma, fai, fan ,
102

imperfetto: futuro: Condizionale presente: Congiuntivo presente: imperfetto: Imperativo Gerundio semplice: Participio passato:

fva, fvi, fva, fvu (fmu), fvi, fava fareu, farai, far, faruma, farai, faran fara, fari, fara, faru, fari, faru fz fz fz fz (fz a, i, a, u mu), fz fz i, u faissa, faissi, faissa, faissu (faismu), faissi, faissu f, chu faz fuma, f, chi fz (chi faz a, u mu) fanda fcc, f

Pudaj (potere) - ausiliare: avaj (avere)


Indicativo presente: imperfetto: futuro: Condizionale presente: Congiuntivo presente: imperfetto: Gerundio Participio semplice: passato: peuss, peur peu, puduma (puma), peur peur i, i, u pudva, pudvi, pudva (pava), pudvu, pudvi, pudvu pudreu, pudrai, pudr, pudruma, pudrai, pudran pudra, pudri, pudra, pudru, pudri, pudru peussa, peussi, peussa, peussu, peussi, peussu pudaissa, pudaissi, pudaissa (paissa), pudaissu, pudaissi, pudaissu pudanda pud

Savaj (sapere) - ausiliare: avaj (avere)


Indicativo presente: imperfetto: futuro: Condizionale presente: Congiuntivo presente: imperfetto: Imperativo Gerundio semplice: Participio passato: seu, sai (s), s, suma, sai, san sva, svi, sva, svu, svi, svu savreu, savrai, savr, savruma, savrai, savran savra, savri, savra, savru, savri, savru spa, spi, spa, spu, spi, spu savaissa, savaissi, savaissa, savaissu, savaissi, savaissu s, chu spa, suma, savaj, chi spu savanda sav

St (stare) - ausiliare: esci (essere)


Indicativo presente: imperfetto: futuro: Condizionale presente: stgh, stai (st), st, stuma, stai, stan stva, stvi, stva, stvu, stvi, stvu stareu, starai, star, staruma, starai, staran stara, stari, stara, staru, stari, staru
103

Congiuntivo Imperativo Gerundio Participio

presente: stga, stghi, stga, stgu, stghi, stgu imperfetto: staissa, staissi, staissa, staissu, staissi, staissu st, chu stga, stuma, st, chi stgu semplice: standa passato: st

Teni (tenere) - ausiliare: avaj (avere)


Indicativo presente: imperfetto: futuro: Condizionale presente: Congiuntivo presente: imperfetto: Imperativo Gerundio semplice: Participio passato: ten, teni, ten, tnuma, teni, tenu teniva, tenivi, teniva, tenivu, tenivi, tenivu tenreu, tenrai, tenr, tenruma, tenrai, tenran tenra, tenri, tenra, tenru, tenri, tenru tena, teni, tena, tenu, teni, tenu tnissa, tnissi, tnissa, tnissu, tnissi, tnissu ten, chu tena, tenuma, teni, chi tenu teninda tn, ten

Vari (valere) - ausiliare: avaj (avere)


presente: imperfetto: futuro: Condizionale presente: Congiuntivo presente: imperfetto: Imperativo Gerundio semplice: Participio passato: Indicativo var var var var , i, , uma, var var i, u var iva, var ivi, var iva, var ivu, var ivi, var ivu varreu, varrai, varr, varruma, varrai, varran varra, varri, varra, varru, varri, varru vr vr vr vr vr vr a, i, a, u, i, u var issa, var issi, var issa, var issu, var issi, var issu var chu vr var , a, uma, vr chi vru i, varinda var

Veni, nn (venire, diventare) - ausiliare: esci (essere)


Indicativo presente: imperfetto: futuro: Condizionale presente: Congiuntivo presente: imperfetto: Imperativo ven, veni, ven, nniuma, veni, venu nniva, nnivi, nniva, nnivu, nnivi, nnivu nnireu, nnirai, nnir, nniruma, nnirai, nniran nnira, nniri, nnira, nniru, nniri, nniru vena, veni, vena, venu, veni, venu nnissa, nnissi, nnissa, nnissu, nnissi, nnissu ven, chu vena, nniuma, nn (veni), chi venu
104

Gerundio Participio

semplice: passato:

nninda, vninda nn, vn

Vughi (vedere) - ausiliare: avaj (avere)


Indicativo presente: imperfetto: futuro: Condizionale presente: Congiuntivo presente: imperfetto: Imperativo Gerundio Participio vugh, vughi, vugh, vuguma, vughi, vugu vughiva, vughivi, vughiva, vughivu, vughivi, vughivu vugreu, vugrai, vugr, vugruma, vugrai, vugran vugra, vugri, vugra, vugru, vugri, vugru vuga, vughi, vuga, vugu, vughi, vugu vughissa (vugaissa), vughissi, vughissa, vughissu, vughissi, vughissu vugh, chu vuga, vuguma, vughi, chi vugu vughinda vist

semplice: passato:

Vuraj (volere) - ausiliare: avaj (avere)


Indicativo presente: imperfetto: futuro: Condizionale presente: Congiuntivo presente: imperfetto: Imperativo Gerundio semplice: Participio passato: veuj, veur veu, vuruma, veur veur i, i, u vurva, vurvi, vurva, vurvu, vurvi, vurvu vurreu, vurrai, vurr, vurruma, vurrai, vurran vurra, vurri, vurra, vurru, vurri, vurru veuja, veuji, veuja, veuju, veuji, veuju vuraissa, vuraissi, vuraissa, vuraissu, vuraissi, vuraissu veu, chu veuja, vuruma, veur chi veuju i, vuranda vurs, vur

Coniugazione di alcuni verbi Baivi (bere) - ausiliare: avaj (avere)


Indicativo presente: imperfetto: futuro: Condizionale presente: Congiuntivo presente: imperfetto: Imperativo baiv, baivi, baiv, baivuma, baivi, baivu baiviva, baivivi, baiviva, baivivu, baivivi, baivivu baivreu, baivrai, baivr, baivruma, baivrai, baivran baivra, baivri, baivra, baivru, baivri, baivru baiva, baivi, baiva, baivu, baivi, baivu baivissa (baivaissa), baivissi, baivissa, baivissu, baivissi, baivissu baiv, chu baiva, baivuma, baivi, chi baivu
105

Gerundio Participio

semplice: passato:

baivinda baiv

Bug (muovere) - ausiliare: avaj (avere)


Indicativo presente: bugg, bugi, bugia, bugiuma, bugi, bugiu imperfetto: bugiva, bugivi, bugiva, bugivu, bugivi, bugivu futuro: bugg-reu, bugg-rai, bugg-r, bugg-ruma, bugg-rai, bugg-ran Condizionale presente: bugg-ra, bugg-ri, bugg-ra, bugg-ru, bugg-ri, bugg-ru Congiuntivo presente: bugia, bugi, bugia, bugiu, bugi, bugiu imperfetto: bugiaissa, bugiaissi, bugiaissa, bugiaissu, bugiaissi, bugiaissu Imperativo bugia, chu bugia, bugiuma, bug, chi bugiu Gerundio semplice: bugianda Participio passato: bugi

Chrzi (credere) - ausiliare: avaj (avere)


presente: chrz, chrzi, chrz, chrzuma, chrzi, chrzu imperfetto: chrziva, chrzivi, chrziva, chrzivu, chrzivi, chrzivu futuro: chrzreu, chrzrai, chrzr, chrzruma, chrzrai, chrzran Condizionale presente: cherzra, cherzri, chrzra, chrzru, chrzri, cherzru Congiuntivo presente: chrza, chrzi, chrza, chrzu, chrzi, chrzu imperfetto: chrzissa, chrzissi, chrzissa, chrzissu, chrzissi, chrzissu Imperativo chrz, chu chrza, chrzuma, chrzi, chi chrzu Gerundio semplice: chrzinda Participio passato: chrz Indicativo

Cheuji (raccogliere) - ausiliare: avaj (avere)


Indicativo presente: imperfetto: futuro: Condizionale presente: Congiuntivo presente: imperfetto: cheuj, cheuji, cheuj, chiuma (chijuma), cheuji, cheuju chiva, chivi, chiva, chivu, chivi, chivu chijreu, chijrai, chijr, chijruma, chijrai, chijran chijra, chijri, chijra, chijru, chijri, chijru cheuja, cheuji, cheuja, cheuju, cheuji, cheuju chijrissa, chijrissi, chijrissa, chijrissu, chijrissi, chijrissu
106

Imperativo Gerundio Participio

semplice: passato:

cheuj, chu cheuja, chiuma (chijuma), cheuji, chi cheuju chinda chicc, ch

Creubi (coprire) - ausiliare: avaj (avere)


Indicativo presente: imperfetto: futuro: Condizionale presente: Congiuntivo presente: imperfetto: Imperativo Gerundio semplice: Participio passato: creub, creubi, creub, cribuma, creubi, creubu cribiva, cribivi, cribiva, cribivu, cribivi, cribivu cribireu, cribirai, cribir, cribiruma, cribirai, cribiran cribira, cribiri, cribira, cribiru, cribiri, cribiru creuba, creubi, creuba, creubu, creubi, creubu cribissa, cribissi, cribissa, cribissu, cribissi, cribissu creub, chu creuba, cribuma, creubi, chi creubu cribinda crib

Curegi (correggere) - ausiliare: avaj (avere)


presente: curegg, curegi, curegg, curegiuma, curegi, curegiu imperfetto: curegiva, curegivi, curegiva, curegivu, curegivi, curegivu futuro: curegg-reu, curegg-rai, curegg-r, curegg-ruma, curegg-rai, curegg-ran Condizionale presente: curegg-ra, curegg-ri, curegg-ra, curegg-ru, curegg-ri, curegg-ru Congiuntivo presente: curegia, curegi, curegia, curegiu, curegi, curegiu imperfetto: curegissa, curegissi, curegissa, curegissu, curegissi, curegissu Imperativo curegg, chu curegia, curegiuma, curegi, chi curegiu Gerundio semplice: cureginda Participio passato: curegi Indicativo

Dsbl (disfare) - ausiliare: avaj (avere)


Indicativo presente: dsbel, dsbeli, dsbela, dsbluma, dsbeli, dsbelu imperfetto: dsblva, dsblvi, dsblva, dsblvu, dsblvi, dsblvu futuro: dsbelreu, dsbelrai, dsbelr, dsbelruma, dsbelrai, dsbelran dsbelra, dsbelri, dsbelra, dsbelru, dsbelri, dsbelru
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Condizionale presente:

Congiuntivo

Imperativo Gerundio Participio

presente: dsbela, dsbeli, dsbela, dsbelu, dsbeli, dsbelu imperfetto: dsblaissa, dsblaissi, dsblaissa, dsblaissu, dsblaissi, dsblaissu dsbela, chu dsbela, dsbluma, dsbl, chi dsbelu semplice: dsblanda passato: dsbl

Dreumi (dormire) - ausiliare: avaj (avere)


Indicativo presente: imperfetto: futuro: Condizionale presente: Congiuntivo presente: imperfetto: Imperativo Gerundio semplice: Participio passato: dreum, dreumi, dreum, drimuma, dreumi, dreumu drimiva, drimivi, drimiva, drimivu, drimivi, drimivu drimreu, drimrai, drimr, drimruma, drimrai, drimran drimra, drimri, drimra, drimru, drimri, drimru dreuma, dreumi, dreuma, dreumu, dreumi, dreumu drimissa, drimissi, drimissa, drimissu, drimissi, drimissu dreum, chu dreuma, drimuma, dreumi, chi dreumu driminda drim

Druch (cadere) - ausiliare: avaj (avere)


Indicativo presente: imperfetto: futuro: Condizionale presente: Congiuntivo presente: imperfetto: Imperativo Gerundio Participio droch, drochi, droca, drucuma, drochi, drocu drucva, drucvi, drucva, drucvu, drucvi, drucvu drucreu, drucrai, drucr, drucruma, drucrai, drucran drucra, drucri, drucra, drucru, drucri, drucru droca, drochi, droca, drocu, dochi, drocu drucaissa, drucaissi, drucaissa, drucaissu, drucaissi, drucaissu droca, chu droca, drucuma, druch, chi drocu drucanda druc

semplice: passato:

Dumin (dominare) - ausiliare: avaj (avere)


presente: dumin, dumin-i, dumin-a, duminuma, dumin-i, dumin-u imperfetto: duminva, duminvi, duminva, duminvu, duminvi, duminvu futuro: duminreu, duminrai, duminr, duminruma, duminrai, duminran Condizionale presente: duminra, duminri, duminra, duminru, duminri, duminru
108

Indicativo

Congiuntivo

Imperativo Gerundio Participio

presente: dumin-a, dumin-i, dumin-a, dumin-u, dumin-i, dumin-u imperfetto: duminaissa,duminaissi,duminaissa,duminaissu, duminaissi, duminaissu dumin-a, chu dumin-a, duminuma, dumin, chi dumin-u semplice: duminanda passato: dumin

Duvr (adoperare, usare) - ausiliare: avaj (avere)


Indicativo presente: imperfetto: futuro: Condizionale presente: Congiuntivo presente: imperfetto: Imperativo Gerundio Participio dovr, dovri, dovra, duvruma, dovri, dovru duvrva, duvrvi, duvrva, duvrvu, duvrvi, duvrvu duvreu, duvrai, duvr, duvruma, duvrai, duvran duvra, duvri, duvra, duvru, duvri, duvru dovra, dovri, dovra, dovru, dovri, dovru duvraissa, duvraissi, duvraissa, duvraissu, duvraissi, duvraissu dovra, chu dovra, duvruma, duvr, chi dovru duvranda duvr

semplice: passato:

Gigh (giocare) - ausiliare: avaj (avere)


Indicativo presente: imperfetto: futuro: Condizionale presente: Congiuntivo presente: imperfetto: Imperativo Gerundio semplice: Participio passato: gieugh, gieughi, gieuga, giguma, gieughi, gieugu gigva, gigvi, gigva, gigvu, gigvi, gigvu gigreu, gigrai, gigr, gigruma, gigrai, gigran gigra gigri, gigra, gigru, gigri, gigru gieuga, gieughi, gieuga, giguma, gieughi, gieugu gigaissa, gigaissi, gigaisssa, gigaissu, gigaissi, gigaissu gieuga, chu gieuga, giguma, gigh, chi gieugu giganda gig

Grign (ridere) - ausiliare: avaj (avere)


Indicativo presente: imperfetto: futuro: Condizionale presente: Congiuntivo presente: grign, grigni, grigna, grignuma, grigni, grignu grignva, grignvi, grignva, grignvu, grignvi, grignvu grignreu, grignrai, grignr, grignruma, grignrai, grignran grignra grignri, gringnra, grignru, grignri, grignru grigna, grigni, grigna, grignu, grigni, grignu
109

Imperativo Gerundio Participio

imperfetto: grignaissa, grignaissi, grignaissa, grignaissu, grignaissi, grignaissu grigna, chu grigna, grignuma, grign, chi grignu semplice: grignanda passato: grign

Jit (aiutare) - ausiliare: avaj (avere)


Indicativo presente: imperfetto: futuro: Condizionale presente: Congiuntivo presente: imperfetto: Imperativo Gerundio semplice: Participio passato: jt, jti, jta, jituma, jti, jtu jitva, jitvi, jitva, jitvu, jitvi, jitvu jitreu, jitrai, jitr, jitruma, jitrai, jitran jitra, jitri, jitra, jitru, jitri, jitru jta, jti, jta, jtu, jti, jtu jitaissa, jitaissi, jitaissa, jitaissu, jitaissi, jitaissu jta, chu jta, jituma, jit, chi jtu jitanda jit

Mang (mangiare) - ausiliare: avaj (avere)


presente: mangg, mangi, mangia, mangiuma, mangi, mangiu imperfetto: mangiva, mangivi, mangiva, mangivu, mangivi, mangivu futuro: mangg-reu, mangg-rai, mangg-r, mangg-ruma, mangg-rai, mangg-ran Condizionale presente: mangg-ra, mangg-ri, mangg-ra, mangg-ru, mangg-ri, mangg- ru Congiuntivo presente: mangia, mangi, mangia, mangiu, mangi, mangiu imperfetto: mangiaissa,mangiaissi,mangiaissa, mangiaissu, mangiaissi, mangiaissu Imperativo mangia, chu mangia, mangiuma, mang, chi mangiu Gerundio semplice: mangianda Participio passato: mangi Indicativo

Marc (camminare) - ausiliare: avaj (avere)


Indicativo presente: marcc, marci, marcia, marciuma, marci, marciu imperfetto: marciva, marcivi, marciva, marcivu, marcivi, marcivu futuro: marcc-reu, marcc-rai, marcc-r, marcc-ruma, marcc-rai, marcc-ran
110

Condizionale presente: Congiuntivo

Imperativo Gerundio Participio

marcc-ra, marcc-ri, marcc-ra, marcc-ru, marcc-ri, marcc- ru presente: marcia, marci, marcia, marciu, marci, marciu imperfetto: marciaissa,marciaissi, marciaissa, marciaissu, marciaissi, marciaissu marcia, chu marcia, marciuma, marc, chi marciu semplice: marcianda passato: marci

Ms-c (mescolare) - ausiliare: avaj (avere)


presente: ms-cc, ms-ci, ms-cia, ms-ciuma, ms-ci, ms-ciu imperfetto: ms-civa, ms-civi, ms-civa, ms-civu, ms-civi, ms-civu futuro: ms-creu, ms-crai, ms-cr, ms-cruma, ms-crai, ms-cran Condizionale presente: ms-cra, ms-cri, ms-cra, ms-cru, ms-cri, ms-cru Congiuntivo presente: ms-cia, ms-ci, ms-cia, ms-ciu, ms-ci, ms-ciu imperfetto: ms-ciaissa, ms-ciaissi, ms-ciaissa, ms-ciaissu, ms-ciaissi, ms-ciaissu Imperativo ms-cia, chu ms-cia, ms-ciuma, ms-c, chi ms-ciu Gerundio semplice: ms-cianda Participio passato: ms-ci Indicativo

Main (condurre) - ausiliare: avaj (avere)


Indicativo presente: imperfetto: futuro: Condizionale presente: Congiuntivo presente: imperfetto: Imperativo Gerundio Participio main, maini, maina, mainuma, maini, mainu mainva, mainvi, mainva, mainvu, mainvi, mainvu mainreu, mainrai, mainr, mainruma, mainrai, mainran mainra, mainri, mainra, mainru, mainri, mainru maina, maini, maina, mainu, maini, mainu mainaissa,mainaissi, mainaissa, mainaissu,mainaissi, mainaissu maina, chu maina, mainuma, main, chi mainu mainanda main

semplice: passato:

Mordi (mordere) - ausiliare: avaj (avere)


Indicativo presente: mord, mordi, mord, murduma, mordi, mordu imperfetto: murdiva, mudivi, murdiva, murdivu, murdivi, murdivu
111

murdreu, murdrai, murdr, murdruma, murdrai, murdran Condizionale presente: murdra, murdri, murdra, murdru, murdri, murdru Congiuntivo presente: morda, mordi, morda, mordu, mordi, mordu imperfetto: murdissa, murdissi, murdissa, murdissu, murdissi, murdissu Imperativo mord, chu morda, murduma, mordi, chi mordu Gerundio semplice: murdinda Participio passato: murd

futuro:

Nasci (nascere) - ausiliare: avaj (avere)


Indicativo presente: imperfetto: futuro: Condizionale presente: Congiuntivo presente: imperfetto: Imperativo Gerundio semplice: Participio passato: nss, nsci, nss, nassuma, nsci, nssu nasciva, nascivi, nasciva, nascivu, nascivi, nascivu nasreu, nasrai, nasr, nassruma, nasrai, nasran nasra, nasri, nasra, nasru, nasri, nasru nssa, nsci, nssa, nssu, nsci, nssu nascissa, nascissi, nascissa, nascissu, nascissi, nascissu nss, chu nssa, nassuma, nsci, chi nssu nascinda nass, n

Nu (nuotare) - ausiliare: avaj (avere)


Indicativo presente: imperfetto: futuro: Condizionale presente: Congiuntivo presente: imperfetto: Imperativo Gerundio semplice: Participio passato: nov, novi, nova, nuvuma, novi, nova nuvva, nuvvi, nuvva, nuvvu, nuvvi, nuvvu nuvreu, nuvrai, nuvr, nuvruma, nuvrai, nuvran nuvra, nuvri, nuvra, nuvru, nuvri, nuvru nova, novi, nova, novu, novi, novu nuvaissa, nuvaissi, nuvaissa, nuvaissu, nuvaissi, nuvaissu nova, chu nova, nuvuma, nuv, chi novu nuvanda nuv

Pagh (pagare) - ausiliare: avaj (avere)


Indicativo presente: pagh, paghi, paga, paguma, paghi, pagu imperfetto: pagva, pagvi, pagva, pagvu, pagvi, pagvu futuro: pagreu, pagrai, pagr, pagruma, pagrai, pagran
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Condizionale presente: Congiuntivo presente: imperfetto: Imperativo Gerundio semplice: Participio passato:

pagra, pagri, pagra, pagru, pagri, pagru paga, paghi, paga, pagu, paghi, pagu pagaissa, pagaissi, pagaissa, pagaissu, pagaissi, pagaissu paganda pag

Perdi (perdere) - ausiliare: avaj (avere)


Indicativo presente: imperfetto: futuro: Condizionale presente: Congiuntivo presente: imperfetto: Imperativo Gerundio semplice: Participio passato: perd, perdi, perd, perduma, perdi, perdu perdiva, perdivi, perdiva, perdivu, perdivi, perdivu perdreu, perdrai, perdr, perdruma,perdrai, perdran perdra, perdri, perdra, perdru, perdri, perdru perda, perdi, perda, perdu, perdi, perdu perdissa, perdissi, perdissa, perdissu, perdissi, perdissu perd, chu perda, perduma, perdi, chi perdu perdinda perd

Prmtti (permettere) - ausiliare: avaj (avere)


Indicativo prmt, prmtti, prmt, prmtuma, prmtti, prmttu imperfetto: prmtiva, prmtivi, prmtiva, prmtivu, prmtivi, prmtivu futuro: prmtreu, prmtrai, prmtr, prmtruma, prmtrai, prmtran Condizionale presente: prmtra, prmtri, prmtra, prmtru, prmtri, prmtru Congiuntivo presente: prmtta, prmtti, prmtta, prmttu, prmtti, prmttu imperfetto: prmt, prmtti, prmt, prmttuma, prmtti, prmttu Imperativo prmt, chu prmtta, prmtuma, prmtti, chi prmttu Gerundio semplice: prmtinda Participio passato: prmtt presente:

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Pi (Pij) (prendere) - ausiliare: avaj (avere)


Indicativo presente: imperfetto: futuro: Condizionale presente: Congiuntivo presente: imperfetto: Imperativo Gerundio semplice: Participio passato: pij, piji, pija, piuma (pijuma), piji, pu (piju) piva, pivi, piva, pivu, pivi, pivu pijreu, pijrai, pijr, pijruma, pijrai, pijran pijra, pijri, pijra, pijru, pijri, pijru pa (pija), piji, pija, piuma, piji, pu (piju) piaisssa, piaissi, piaissa, piaissu, piaissi, piaissu pa (pija), chu pa (pija), piuma, pi, chi pu (piju) pianda (pijanda) pi (pij)

Purt (portare) - ausiliare: avaj (avere)


Indicativo presente: imperfetto: futuro: Condizionale presente: Congiuntivo presente: imperfetto: Imperativo Gerundio Participio port, porti, porta, purtuma, porti, portu purtva, purtvi, purtva, purtvu, purtvi, purtvu purtreu, purtrai, purtr, purtruma, purtrai, purtran purtra, purtri, purtra, purtru, purtri, purtru porta, porti, porta, portu, porti, portu purtaissa, purtaissi, purtaissa, purtaissu, purtaissi, purtaissu porta, chu porta, purtuma, purt, chi portu purtanda purt

semplice: passato:

Riv (arrivare) - ausiliare: avaj (avere)


Indicativo presente: imperfetto: futuro: Condizionale presente: Congiuntivo presente: imperfetto: Imperativo Gerundio semplice: Participio passato: rv, rvi, rva, rivuma, rvi, rvu rivva, rivvi, rivva, rivvu, rivvi, rivvu rivreu, rivrai, rivr, rivruma, rivrai, rivran rivra, rivri, rivra, rivru, rivri, rivru rva, rvi, rva, rvu, rvi, rvu rivaissa, rivassi, rivaissa, rivaissu, rivaissi, rivaissu rva, chu rva, rivuma, riv, chi rvu rivanda riv

Sgair (sprecare) - ausiliare: avaj (avere)


Indicativo presente: sgair, sgairi, sgaira, sgairuma, sgairi, sgairu imperfetto: sgairva, sgairvi, sgairva, sgairvu, sgairvi, sgairvu
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sgaireu (sgairreu), sgairai (sgairrai), sgair (sgairr), sgairruma, sgairrai (sgairai),sgairan (sgairran) Condizionale presente: sgaira (sgairra), sgairi (sgairri), sgaira (sgairra), sgairu (sgairru), sgairi (sgairri), sgairu (sgairru) Congiuntivo presente: sgaira, sgairi, sgaira, sgairu, sgairi, sgairu imperfetto: sgairaissa, sgairaissi, sgairaissa, sgairaissu, sgairaissi, sgairaissu Imperativo sgaira, chu sgaira, sgairuma, sgair, chui sgairu Gerundio semplice: sgairanda Participio passato: sgair

futuro:

Stesse (sedersi) - ausiliare: esci (essere)


Indicativo presente: em set, t seti, us seta, es setuma, iv seti, is setu imperfetto: em setva, t setvi, us setva, es setvu, iv setvi, is setvu futuro: em setreu, t setrai, us setr, es setruma, iv setrai, is setran Condizionale presente: em setra, t setri, us setra, es setru, iv setri, is setru Congiuntivo presente: chem seta, cht seti, chus seta, ches setu, chiv seti, chis setu imperfetto: chem setaissa, cht setaissi, chus setaissa, ches setaissu, chiv setaissi, chis setaissu Imperativo sette, chus seta, setumse, seteve (steve), chis setu Gerundio semplice: n setandse Participio passato: set, st

Storzi (torcere) - ausiliare: avaj (avere)


Indicativo presente: imperfetto: futuro: Condizionale presente: Congiuntivo presente: imperfetto: storz, storzi, storz, sturzuma, storzi, storzu sturziva, sturzivi, sturziva, sturzivu, sturzivi, sturzivu sturzreu, sturzrai, sturzr, sturzruma, sturzrai, sturzran sturzra, sturzri, sturzra, sturzru, sturzri, sturzru storza, storzi, storza, storzu, storzi, storzu sturzissa (sturzaissa), sturzissi (sturzaissi), sturzissa (sturzaissa), sturzissu (sturzaissu), sturzissi (sturzaissi), sturzissu (sturzaissu) storz, chu storza, sturzuma, storzi, chi storzu sturzinda sturz, stort
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Imperativo Gerundio Participio

semplice: passato:

Sun (suonare) - ausiliare: avaj (avere)


Indicativo presente: imperfetto: futuro: Condizionale presente: Congiuntivo presente: imperfetto: Imperativo Gerundio semplice: Participio passato: sun, sun-i, sun-a, sunuma, sun-i, sun-u sunva, sunvi, sunva, sunvu, sunvi, sunvu sunreu, sunrai, sunr, sunruma, sunrai, sunran sunra, sunri, sunra, sunru, sunri, sunru sun-a, sun-i, sun-a, sun-u, sun-i, sun-u sunaissa, sunaissi, sunaissa, sunaissu, sunaissi, sunaissu sun-a, chu sun-a, sunuma, sun, chi sun-u sunanda sun

Tuch (toccare) - ausiliare: avaj (avere)


Indicativo presente: imperfetto: futuro: Condizionale presente: Congiuntivo presente: imperfetto: Imperativo Gerundio semplice: Participio passato: tuch, tuchi, tuca, tucuma, tuchi, tucu tucva, tucvi, tucva, tucvu, tucvi, tucvu tucreu, tucrai, tucr, tucruma, tucrai, tucran tucra, tucri, tucra, tucru, tucri, tucru tuca, tuchi, tuca, tucu, tuchi, tucu tucaissa, tucaissi, tucaissa, tucaissu, tucaissi, tucaissu tuca, chu tuca, tucuma, tuch, chi tucu tucanda tuc

Tuir (rigirare) - ausiliare: avaj (avere)


presente: tuir, tuiri, tuira, tuiruma, tuiri, tuiru imperfetto: tuirva, tuirvi, tuirva, tuirvu, tuirvi, tuirvu futuro: tuireu (tuirreu), tuirai (tuirrai), tuir (tuirr), tuirruma, tuirai (tuirrai), tuiran (tuirran) Condizionale presente: tuirra, tuirri, tuira, tuirru, tuirri, tuirru Congiuntivo presente: tuira, tuiri, tuira, tuiru, tuiri, tuiru imperfetto: tuiraissa, tuiraissi, tuiraissa, tuiraissu, tuiraissi, tuiraissu Imperativo tuira, chu tuira, tuiruma, tuir, chi tuiru Gerundio semplice: tuiranda Participio passato: tuir Indicativo

Vagn (vincere) - ausiliare: avaj (avere)


Indicativo presente: vagn, vagni, vagna, vagnuma, vagni, vagnu imperfetto: vagnva, vagnvi, vagnva, vagnvu, vagnvi, vagnvu
116

futuro: Condizionale presente: Congiuntivo presente: imperfetto: Imperativo Gerundio Participio

semplice: passato:

vagnreu, vagnrai, vagnr, vagnruma, vagnrai, vagnran vagnra, vagnri, vagnra, vagnru, vagnri, vagnru vgna, vgni, vgna, vgnu, vgni, vgnu vagnaissa, vagnaissi, vagnaissa, vagnaissu, vagnaissi, vagnaissu vgna, chu vgna, vagnuma, vagn, chi vgnu vagnanda vagn

Var (guarire) - ausiliare: esci (essere)


Indicativo presente: imperfetto: futuro: Condizionale presente: Congiuntivo presente: imperfetto: Imperativo Gerundio semplice: Participio passato: variss, varissi, variss, variuma, varissi, varissu variva, varivi, variva, varivu, varivi, varivu varireu, varirai, varir, variruma, varirai, variran varira, variri, varira, variru, variri, variru varissa, varissa, varissa, varissu, varissi, varissu varissa, varissa, varissa, varissu, varissi, varissu variss, chu varissa, variuma, var, chi varissu varinda var

Vinci (vincere) - ausiliare: avaj (avere)


Indicativo presente: vincc, vinci, vincc, vinciuma, vinci, vinciu imperfetto: vinciva, vincivi, vinciva, vincivu, vincivi, vincivu futuro: vincc-reu, vincc-rai, vincc-r, vincc-ruma, vincc-rai, vincc-ran Condizionale presente: vincc-ra, vincc-ri, vincc-ra, vincc-ru, vincc-ri, vincc-ru Congiuntivo presente: vincia, vinci, vincia, vinciuma, vinci, vinciu imperfetto: vincissa, vincissi, vincissa, vincissu, vincissi, vincissu Imperativo vincc, chu vincia, vinciuma, vinci, chi vinciu Gerundio semplice: vincinda Participio passato: vinci

Vuid (vuotare) - ausiliare: avaj (avere)


Indicativo presente: void, voidi, voida, vuiduma, voidi, voidu imperfetto: vuidva, vuidvi, vuidva, vuidvu, vuidvi, vuidvu futuro: vuidreu, vuidrai, vuidr, vuidruma, vuidrai, vuidran
117

Condizionale presente: vuidra, vuidri, vuidra, vuidru, vuidri, vuidru Congiuntivo presente: voida, voidi, voida, voidu, voidi, voidu imperfetto: vuidaissa, vuidaissi, vuidaissa, vuidaissu, vuidaissi, vuidaissu Imperativo voida, chu voida, vuiduma, vuid, chi voidu Gerundio semplice: vuidanda Participio passato: vuid

Vut (votare) - ausiliare: avaj (avere)


Indicativo presente: imperfetto: futuro: Condizionale presente: Congiuntivo presente: imperfetto: Imperativo Gerundio semplice: Participio passato: vot, voti, vota, vutuma, voti, votu vutva, vutvi, vutva, vutvu, vutvi, vutvu vutreu, vutrai, vutr, vutruma, vutrai, vutran vutra, vutri, vutra, vutru, vutri, vutru vota, voti, vota, votu, voti, votu vutaissa, vutaissi, vutaissa, vutaissu, vutaissi, vutaissu vota, chu vota, vutuma, vut, vhi votu vutanda vut

Cravanzana, veduta da levante


118

Avverbio
La parte invariabile del discorso che completa o modifica il senso dun verbo o dun aggettivo detta avverbio. Possiamo avere in ordine alfabetico avverbi di: affermazione, interrogativi, luogo, modo, negazione, quantit e tempo ed inoltre aggettivi con valore avverbiale e locuzioni avverbiali.

Avverbi di affermazione
avverbio bagn dabun oh z propi sanztr si sicra traduzione bene davvero si oh gi, certo proprio senzaltro si sicuro esempio bagn, t jhai f n bel travj ma dabun! seuti Tubd? oh z chu bugia veuti fer dabun! Propi u venti co t? Sanztr jti pir ti r balun? Si u ma sicra chu r bisiard traduzione bene, hai fatto un bel lavoro ma davvero! sei Teobaldo? Si certo che si muove vuoi farlo davvero! Proprio vieni anche tu? Senzaltro hai preso tu il pallone? Si ma sicuro che bugiardo

Questi avverbi possono essere usati da soli, ma anche per rafforzare il si: Venti pr buraj cun nujci? Si, sicur! (Vieni per funghi con noi? Si, sicuro!)

Avverbi interrogativi
avverbio cume danda duva, da nduva, nda forsi quandi landi, landa vri traduzione come da dove dove dove forse quando dove quanto esempio cume? danda venti? da seuti? nda vti? forsi chi gieughi? quandi turnti? landi vti? vri u custlu? traduzione come? da dove vieni? dove sei? dove vai? forse giocate? quando torni? dove vai? quanto costa?

Possiamo ricordare qui anche alcuni avverbi che indicano dubbio o speranza come:
avverbio forsi chiss traduzione forse chiss esempio forsi cht r cunussi? u chiss snduma ? 119 traduzione forse che lo conosci? chiss se andiamo

Avverbi di luogo
Gli avverbi di luogo si dividono in determinativi, con riferimento a chi parla o ascolta e indeterminativi senza alcun riferimento: Determinativi
indicano un luogo vicino a chi parla avverbio traduzione esempio z i qui ven z ! mbelez proprio qui u r car mbelez indicano un luogo lontano da chi parla e da chi ascolta avverbio traduzione esempio l l beutru l ! mbelel proprio l mbelel u r naint r so post lass lass u ven da lass laz laggi laz encreus indicano un luogo vicino a chi ascolta avverbio traduzione esempio l l l o l u r sempre a rabel mbelel proprio l quanci i sai mbelel ? traduzione vieni qui! caduto proprio qui

traduzione mettilo l ! l non il suo posto viene da lass laggi in profondit

traduzione l o l sempre in disordine l quanti siete?

Le forme z, l, l servono anche a rafforzare aggettivi e pronomi dimostrativi: cul-l u r pi scr che cul-l (quello pi scuro di quellaltro). Indeterminativi
avverbio ramba, randa (a) ananz brva (an, n), bra (an, n) dadr, dr dapertt, danprtt davzin dscost dnanz, dnan dzra, d z ura nda, nduva nfina nturna nzma, n z ma traduzione molto vicino avanti sul margine, vicino dietro dappertutto vicino fuori mano davanti sopra dove fino intorno sopra, in cima esempio u r l a ramba v ananz! u r ndje n bra u r ndje dadr i-i na j dapertt a r rivme davzin cul pas u r dscost u mrcia sempe dnanz Giniu u r dz ura ndua che ct ar merc u jha marci nfina a r Niela a u-j gira nturna u r muntje nzma 120 traduzione l vicino vai avanti ! gli arrivato vicino gli andato dietro ce n dappertutto mi arrivata vicino quel paese fuori mano cammina sempre davanti Virginio sopra dove compro al mercato ha camminato fino alla Niella gli gira intorno salito in cima

avverbio feura landa landi luntan nan pr l riv (a) s sum (a) suta, a suta tac vssin z

traduzione fuori dove dove lontano avanti da qualche parte sullorlo, sul brdo su in superficie sotto molto vicino vicino gi

esempio nd feura! landa venti? landi jti bitje? n po pi luntan che r Beusia a uh, v nan! u r pr l chu bamblun-a ur era propi l a riv s, pi t che r ca dr rt a r patte i sun propi a sum beuta r lanzeu a suta u r rivje propi tac beutje n vssin u r propi z

traduzione fuori di! da dove vieni? dove li hai messi? pi lontano della Bosia su, vai avanti ! da qualche parte che si trastulla era proprio l sul bordo su, pi in alto della coda del topo le patate sono in superficie (appena sotto terra) metti il lenzuolo sotto gli arrivato molto vicino mettigli uno vicino ridotto a mal partito

Particelle avverbiali -i, -je Con gli avverbi dobbiamo far menzione della particella avverbiale -i (ci): duman e-i vgh co mi (domani ci vado anchio) che con i verbi allinfinito, al gerundio, allimperativo o con la forma composta diventa -je (ci): vje ti mbelel (vacci tu in quel luogo). Baica-z baica-l, baica-l , Tra gli avverbi di luogo si possono ricordare le espressioni baica-z baica-l, baica-l: , Baica-l t ru r pi brv! (Eccolo il pi bravo!). Notiamo qui che il pronome atono sembra assumere valore avverbiale come anche nellespressione: Che t ru l cul fulandran! (Eccolo quel babbeo!)

Avverbi di modo
Tra gli avverbi di modo pi comuni ricordiamo:
avverbio adsi aposta, posta bagn duz man m mch, dmch traduzione adagio di proposito bene dolcemente male solamente esempio far nd adsi u t jhai far posta u u gira bagn lassr car duz u man u v m u mangia mch r tuma a 121 traduzione fallo procedere adagio lhai fatto di proposito gira bene lascialo scendere dolcemente va male mangia solamente la robiola

avverbio mej paraj, prparaj vrunt

traduzione meglio cos volentieri

esempio t pudvi fer mej u f paraj e r mang vrunt u

traduzione potevi farlo meglio fa cos lo mangio volentieri

Si possono inoltre formare aggiungendo il suffisso -maint al caso femminile dellaggettivo corrispondente:
avverbio dificilmaint (difcil) sur amaint (sul) mar amaint (mar ) traduzione difficilmente solamente malamente esempio us vugh dificilmaint javaissu sur amaint vistr u u jha ribat mar amaint traduzione si vede difficilmente lavessimo solamente visto caduto malamente

Avverbi di negazione
avverbio manch n naint (raro nan) no p pna (p naint) traduzione non, manco, nemmeno no non no no non esempio ma manch mort r me c a r bela r tua n a a e ven naint jati pagr No u? e suma p foj e nheu pna veuja dnd traduzione ma manco morto la mia casa bella la tua no non vengo lhai pagato? No non siamo mica scemi non ne ho voglia di andare

Le forme equivalenti naint, pa seguono il verbo, ma precedono linfinito, il gerundio e il participio passato senza ausiliare: u r mej naint bugesse ( meglio non muoversi) na str naint batva (sovente non bisogna correre) u r p resiganda cht fi pi sveltu (non rischiando che fai pi in fretta).

Avverbi di quantit
avverbio bsta (a) gnente menu pitost poch pru (a) p qusi s traduzione abbastanza niente meno abbastanza poco, po a sufficienza pi quasi a sufficienza esempio e nho bele bsta lu l u vr gnente cun r macchine is fatiga menu u spzia pitost dmne n poch nti a pru? e nun peuss p u r qusi rivaje e nho s 122 traduzione ne ho abbastanza quella cosa l non vale niente grazie alle macchine si fa meno fatica puzza abbastanza dammene un po ne hai a sufficienza non ne posso pi ci quasi arrivato ne ho abbastanza

avverbio s (a ), ass tant, tantu trop vri

traduzione a sufficienza tanto troppo molto

esempio u jha avne a s cur naint tant u jha mangine tantu poch mangia naint trop um pias naint vri

traduzione ne ha avuto abbastanza non correre tanto ne ha mangiato tanto poco non mangiare troppo non mi piace molto

Avverbi di tempo
Tra i pi comuni ricordiamo:
avverbio adess, dess apaina, paina dop duman traduzione adesso appena dopo domani esempio adess tuca ti u r paina riv dop mangi turna a c u losna r calur d duman traduzione adesso tocca a te appena arrivato dopo mangiato ritorna a casa ci sono i lampi del caldo di domani oggi una bella giornata cerca ancora un po allora, ne pi tardi ne pi presto dopo domani alle due prima va dal fabbro e poi dal calzolaio! dopo vediamo vieni presto! quando va a scuola? laltro giorno ti ho visto al mercato ieri la temperatura era pi alta di oggi ieri sera ha piovuto questa sera andiamo a ballare siamo venuti fuori orario sovente canta la violetta di giorno vado nellorto nuovamente qui?

ncheu a r na bela giurn uz erca nc n poch nlura, ne pi tard ne pi bun ura passa-duman dopo domani passa-duman a dui bot peu poi prma v dar fr e peu dar car i! peu dop poi dopo peu dop vuguma prast presto ven prast! quandi quando quandi u vlu a scor a? r aterd laltro giorno r aterd e jho viste ar merc saira, eri ieri saira u fva pi cd chncheu saira neucc sta saira strasura (d) suainz suverd turna ieri sera questa sera fuori orario sovente di giorno nuovamente saira neucc i jha piuvje stassaira nduma a bal e suma nn d strasura suainz u canta r viuleta a suverd e vgh nt r ort turna z i?

ncheu oggi ncura, nc ancora nlura allora

Ricordiamo qui che lavverbio turna (di nuovo) pu reggere il pronome infatti si pu sentire: e javu perduru e juma turnaru truv (lavevamo perso e labbiamo di nuovo trovato) invece di: e javu perduru e juma turna truvaru (lavevamo perso e labbiamo ritrovato).
123

Locuzioni avverbiali
loc. avverbiale buneur (pr) d scundun d lungh n general n pressa mani man mampi mpi mica, mica tant mecassa, mecussia mumainti (a) na vota f m d traduzione fortunatamente nascostamente, di nascosto subito in generale in fretta ad un tratto, allimprovviso neanche pi solo pi, soltanto pi ogni, ogni tanto in ogni modo a momenti una volta in abbondanza esempio buneur chu r riv cul matot u gieuga d scundun e vgh d lungh n general u baica d stidi suma scap n pressa mani man i j rivje Pinetu mampi n, a st sach e jho truvne mpi dui mica r mort dn vscu a fr mecassa u a mumainti e droch na vota u r era mej chncheu e jho mangine f m d traduzione fortunatamente arrivato quel ragazzino gioca di nascosto vado subito in generale cerca di studiare siamo scappati in fretta ad un tratto arrivato Giuseppe neanche pi uno, a crepare ne ho trovati solo pi due ogni morte di vescovo fallo in qualunque modo a momenti cado una volta era meglio di adesso ne ho mangiato in abbondanza

Aggettivi con valore avverbiale


avverbio adsi, adasiot ciir ncreus fort pian traduzione adagio chiaro profondo forte piano esempio u v adsi u prla ciir u rva ncreus v n po pi fort! bugia pian! traduzione procede lentamente parla chiaro arriva in profondit va pi forte! muoviti piano!

Alcuni avverbi hanno il comparativo sintetico:


avverbio comparativo bagn (bene) mej m (male) poch (poco) tant (tanto) pez menu pi, p traduzione esempio meglio u jha travaj mej che r nn pass peggio r merc u r nd pez a nr che a Curtmija ba meno u peu naint fene a menu pi u nun peu p traduzione ha lavorato meglio dello scorso anno il mercato stato peggio ad Alba che a Cortemilia non ne pu fare a meno non ne pu pi

Si ricorda che gli avverbi di modo possono avere la forma comparativa o superlativa come ad esempio: bugia pi pian (muoviti pi piano) e la forma alterata: adsi, adasiot (adagio, adagetto) pian, pianin, pianot (piano, pianino).
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Preposizione
Preposizioni semplici
preposizione d d d d a da n cun s pr tra, ntramez sanz a traduzione di di di di a da in con su per tra senza esempio na crusiera d str cul matot d San Benedet cula tota d Faisseu na fir dambutur a u r nverssse tt a col da na prt a r tra dui faseu n sacocia e n n man r madamin cun jeuj bleu a s da cula riva pr dabun? tra Cravanzan-a e Faisseu j ij Barta sanz sod it dan gnente a traduzione un incrocio di strade quel giovane di San Benedetto quella signorina di Feisoglio una fila dimbuti si rovesciato tutto addosso da una parte allaltra due fagioli in tasca e uno in mano la signora con gli occhi blu su per quel pendio scosceso per davvero? tra Cravanzana e Feisoglio c Baratta senza soldi non ti danno nulla

d, d, d Le forme saranno: d quando si trova tra una parola che finisce in vocale ed una che comincia in consonante: cula tota d Faisseu (quella signorina di Feisoglio); d quando precede una parola che inizia per vocale: na fir dambutur (una fila a dimbuti); d quando precede una parola che inizia con s impura o con un suono difficile da pronunciare: na crusiera d str (un incrocio di strade). la preposizione d spesso usata come articolo partitivo (vedi); nel superlativo relativo il secondo termine di paragone preceduto da che e non da d o d (di o d) come in italiano: mi e sun pi grand che ti (io sono pi alto di te); nelle strutture idiomatiche fequente il suo uso: ghigna d tola (faccia di latta). a La preposizione a di uso comune e regge diversi complementi come in italiano. per indicare lora in piemontese non si usa larticolo dopo la a: turna a dui bot! (torna alle due!) nel complemento distributivo non si premette la a ai due numeri: i curivu duj a duj (correvano a due a due).
125

da

La preposizione da introduce vari complementi e notiamo che insieme a z (qui) determina lespressione temporale e spaziale da z che corrisponde allita liano tra: es vuguma da z nura (ci vediamo tra unora) i

n, nt Quando precede larticolo determinativo o indeterminativo, la preposizione n diventa nt: nt n gnente (in un niente); la struttura n e il gerundio semplice sostituisce litaliano nel, nell, nello pi linfinito: n gavanda r nta (nel togliere il tappo). a cun La preposizione cun (con) introduce diversi complementi. A differenza dellitaliano nsema (insieme) non seguito da cun (con) ma da a (a), formando la locuzione prepositiva nsem(a) a: nsema a mi (con me). La preposizione s pu essere rafforzata da n: n sr feu (sul fuoco). Questa preposizione (pr pu avere valori diversi come nella lingua italiana e ) la troviamo in diverse espressioni idiomatiche come ad esempio: pr poch, pr sempe (per poco, per sempre).

s pr

tra, ntramez, ntramez Queste forme sono di uso comune: i jeru l ntramez (erano li in mezzo).

Preposizioni improprie
Le pi usate preposizioni improprie sono:
preposizione cuntra dadr, dr davzin ddnanz dop dvan dzura, z ura (d) ndrinta nturna feura lungh luntan scund suta, d suta, da suta traduzione contro dietro vicino davanti dopo davanti sopra dentro intorno fuori lungo lontano secondo sotto esempio cuntra r mirgna a dadr a r c a davzin ar giuch ddnanz aj beu dop a dui bot dvan da r ss dzura aj cup ndrinta a r stla a nturna ar paj feura da n ti cip lungh a Ber b luntan dar gurgh scund mi suta r fioca a traduzione contro il muro dietro la casa vicino al pollaio davanti ai buoi dopo le due davanti alluscio sopra il tetto dentro la stalla intorno al pagliaio fuori dalle scatole lungo il Belbo lontano dal lavatoio secondo me sotto la neve

Alcune di queste forme possono avere anche il valore di avverbio.


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Preposizioni articolate
Quando larticolo determinativo segue le preposizioni d, a, da, s esse si fondono dando origine alle preposizioni articolate; si noti che s diventa s.
articolo preposizione r (il) dr d r ar dar sr r (l) dr d r ar da r sr r (la) a dr a d r a au ar a da r dau da r u, a sr su u, sr a r u (lo) u, du ij (i) dij ai dai sij j (gli) dj d j a j da j sj j (gl) dj d j a j da j sj r (le) dr d r ar dar sr

d (di) a (a) da (da) s (su)

preposizione articolata traduzione esempio dr dr d r du dr a d r a dij dj dj dr ar au , ar ar ar a ai a j a j dar da r da r a dai da j da j sr sr sr su u, sr a sij sj del del del del della della dei dei dei, delle delle al al al alla ai ai ai dal dal dalla dai dalle dalle, dai sul sul sul sulla sui sui, sulle n dscurs dr pentu, dr cucle r vandmmia dr a nn prma r vin d r nn pass au russ du su ij d dr merla a n bucin d r cheussa a r pi brv dij dui r cna dj s-ciop a r pi vej djamis, djamise r pi veja dr due nine a lauda ij brich, ma tente ar pian e jho dairu ar matote d Vigiu purtine a r su d Giuanin a r matin nduma a scora a e suma nd ai Gj nturna a j stbi u juma dje da mang a jamis e suma nd dar medi da r anc dij firgn da r matin a r saira a a dai Tpa ai Vilarat da j scau da jom dar fumr e r brunza n sr feu a n passurot n sr urmu r castgne n su scau r giuch n sr Langa a lass n sij brich u r rivaje n sjungin 127

traduzione un discorso di poco conto la vendemmia dellanno precedente il vino dellanno scorso sotto un sole cocente i giorni della merla un vitello della coscia il pi bravo dei due la canna dei fucili il pi vecchio degli amici la pi vecchia delle due bambine loda le colline, ma tieniti al piano glielo dato alle figlie di Luigi portatene allasino di Giovanni al mattino andiamo a scuola siamo andati ai Galli intorno ai recinti abbiamo rifocillato gli amici ci siamo recati dal medico dal margine ultimo del filare dal mattino alla sera dai Tappa ai Villaretti dagli essiccatoi dagli uomini e dalle donne la pentola sul fuoco un passero sullolmo le castagne sullessiccatoio il pollaio sulla Langa lass sui colli gli arrivato sulle unghie

Locuzioni prepositive Le locuzioni prepositive sono sintagmi formati da altre parole e che svolgono la funzione di preposizioni. Ecco alcuni esempi:
locuzione prepositiva da cant nsem(a) a n fcia n si z da dl da da dz da dr da e f sanz a gav traduzione a fianco insieme a di fronte qui, da queste parti di l da di qua da dietro a fa (presente di fare) senza eccetto esempio da cant a r stiva a nsem a so br ba n fcia ar porti r bria a r riv fin-a a n si z da dl da Burgna da dz da Tne a dr da r cascin-a e a duj mis f sanz savair a u gav che lamaintesse sempe traduzione a fianco della stufa insieme allo zio di fronte al portico lacqua grossa arrivata fin qui al di l della Bormida di qua da Tanaro dietro la cascina due mesi fa senza saperlo eccetto che lamentarsi continuamente

Casi particolari e differenze con la lingua italiana Davanti agli aggettivi possessivi le preposizioni diventano semplici. Le preposizioni articolate derivate da d diventano d r e d r se seguono una parola che finisce in consonante: n bucin d r cheussa (un vitello pregiato) a Quando pr precede larticolo n diventa pr: mez a prn (met ciascuno). Come gi scritto quando n precede larticolo determinativo o indeterminativo, la preposizione n diventa nt per cui avremo:
esempio traduzione esempio traduzione

nt n gnente nt r pr

in un niente nel prato

nt r tampa a nt ij camp

nella fossa nei campi

Serravalle, veduta da mezzod


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Congiunzione
La congiunzione viene definita come la parte invariabile del discorso che unisce due termini di una proposizione o due proposizioni di uno stesso periodo. Le congiunzioni si dividono in coordinative e subordinative.

Coordinative
Le proposizioni coordinative si dividono in: avversative, conclusive, copulative, correlative, dichiarative e disgiuntive. Avversative
congiunzione traduzione esempio cuntt epra ma mentre per anche eppure ma mentre per cuntt chu r cit u gieuga bagn r trenu u r luntan epra saintuma r rumur u r giust, ma p tant! chial u travja mentre ti t fi r plandrun s pum u r brt per u r bun traduzione anche se piccolo gioca bene il treno lontano eppure sentiamo il rumore giusto, ma non proprio! lui lavora mentre tu fai il pelandrone questa mela brutta per buona

Conclusive
congiunzione traduzione dunca nlura paraj pr lo pr z o dunque allora cos perci per questo esempio mi e pains, dunca e sun i pieuv, nlura nduma a r susta a s pum u r trop mair, paraj e peuss naint manger u Luisin u r marvi, pr lo chu jha r frev a me fumr a jha regalme na a bela biru, pr z che sun o cuntaint traduzione penso, dunque sono piove, allora andiamo al riparo troppo maturo, cos non lo posso mangiare Luigino malato, perci ha la febbre mia moglie mi ha regalato una bella penna, per questo sono contento

Copulative
congiunzione traduzione esempio e drc, dc, dco, co ne ni e anche ne ne Giacu Truss e so fumr a s, ven co ti! ne da na prt ne da r tra ni verde ni scche 129 traduzione Giacomo Truss e sua moglie su vieni anche tu! ne da una parte ne dallaltra ne verdi ne secche

Correlative
congiunzione traduzione ee naint mach ma co oo sa che sa che tant che ee non solo ma anche oo sia che sia che tantoche esempio Martin u jha perd e r a cartela e ij libr naint mach u r n bocc, ma u r co fol o n o r tr u f istess sa cha sa duz sa cha sa a, amera a f sempe str tant u r desgagisse chu jha fin traduzione Martino ha perso e la cartella e i libri non solo un buono a nulla, ma anche un po folle o uno o laltro fa lo stesso sia che sia dolce sia che sia amara sempre disgustosa tanto si dato da fare che ha finito

Dichiarative
congiunzione traduzione difti var a d difatti vale a dire esempio bel russ, difti mair Cravanzan-a, var a d n bel pas traduzione bello rosso, difatti maturo Cravanzana, vale a dire un bel paese

Disgiuntive
congiunzione traduzione esempio o o seuti frb o seuti fol opra oppure i peur esci nd a r Bruza u a opra a Munot traduzione sei furbo o sei scemo possono essere andati alla Bruzza oppure a Munot

Subordinative
Le congiunzioni subordinative si dividono in: avversative, causali, comparative, concessive, condizionali, consecutive, dichiarative, dubitative, eccettuative, esclusive, finali, limitative, modali e temporali. Avversative
congiunzione traduzione dsnun mentre che quandi che sedenun, sednun altrimenti mentre che quando che altrimenti esempio scuta dsnun t patel to brba u vigia, mentre chi jhan dije de st cugi so chisin u sgairva quandi che u jva manch n sod spariss sedenun t pij a cauz nt r c 130 traduzione ubbidisci altrimenti ti picchio tuo zio viaggia mentre che gli stato detto di rimanere a letto suo cugino sprecava quando non aveva nemmeno un soldo sparisci altrimenti ti prendo a calci nel sedere

Causali
congiunzione da z che dar mumaint che prch che sicume che traduzione di gi che dal momento che perch che siccome che esempio da z che ti seuj, cta co due brignole dar mumaint cha scpa lssr nd a turna ntra vota prch chu r trdi! sicume cht drochi da r a sogn, nduma traduzione di gi che ci sei compra anche due dolci dal momento che scappa lasciala andare ritorna unaltra volta perch tardi! siccome cadi dal sonno, andiamo

Concessive
congiunzione bele che bele se cuntt dc se i-j nun f naint che traduzione bench anche se sebbene anche se non importa che esempio bele che u studia u s gnente bele su r mair u r mar cuntt chu r era marvi u r nn a travaj dc su r giuvu u s i-j nun f naint chu sa vej, basta chu sa pulid traduzione bench studi non sa nulla anche se maturo cattivo sebbene malato venuto a lavorare anche se giovane conosce non importa che sia vecchio, basta che sia pulito

Consecutive
congiunzione traduzione n manera che in modo che paraj che si che tant che coscche si che tanto che esempio beutr n manera chu u bugia naint ven che paraj nun parluma n chu s naint si chu s Iose a jha cur tant cha r druc traduzione mettilo in modo che non si muova vieni cosicch ne parliamo chi non sa si che sa Iose ha corso tanto da cadere

Condizionali
esempio pijr a menu che ut u, pisa naint casu mi che caso mai che casu mi chi r vughissi, u saliter u basta che basta che basta chu vga basta mch che basta solo basta mch chu sa prumoss che (pass) nt r cas che nel caso nt r cas chu piova quta in cui r fagn quandi chi quando che f sorti r galin-e, quandi chi f su se se se r giuvu u savaissa e se r vej u pudaissa 131 congiunzione a menu che traduzione a meno che traduzione compralo, a meno che non ti piaccia caso mai lo vedeste, salutatelo basta che vada basta solo che sia promosso nel caso in cui piova ripara il fieno fai uscire le galline quando c il sole se il giovane sapese e se il vecchio potesse

Comparative
congiunzione cume mej che menu che paraj p p p che pitost che tant me esempio cume cht jhai dicc t jhai f i sai st mej che jtra vota mi e nho menu che ti f paraj o lssa perd p te-j nun dai p u nun mangia pi che u r frus p che nurs piuttosto che dr vote u r mej st citu pitost che parl tanto quanto u mangia tant me n gril traduzione come meglio che meno he cos pi pi traduzione come hai detto hai fatto siete stati meglio dellaltra volta ne ho meno di te fa cos o lascia perdere pi gliene dai pi ne mangia pi antipatico di un orso a volte meglio tacere piuttosto che parlare mangia tanto quanto un grillo

Dichiarative
congiunzione traduzione esempio che, ch che u r stanch chu droca n tra cume, me come nair cume r merlu traduzione stanco che cade a terra nero come il merlo

Dubitative o interrogative
congiunzione cume prch quandi, quand se landi traduzione come perch quando se dove esempio cume stti? perch fti paraj? quandi a vla va? se u ven, e gigumne? landi u curlu? traduzione come stai? perch ti comporti cos? quando va via? se viene, giochiamo? dove corre?

Eccettuative
congiunzione traduzione a menu che a meno che feurava che gav che sanz che a esempio e vgh a menu che i-j rva me mma tolto che, fatta u studia d tt feurava eccezione di che r storia a tranne che u r brv, gav che u r poch simptich senza che u jha pij dr caramele sanz che gnn u vughissa a traduzione vado a meno che arrivi mia mamma studia di tutto fatta eccezione della storia bravo tranne che poco simpatico ha preso delle caramelle senza che nessuno vedesse

Esclusive
congiunzione traduzione esempio sanz che a senza che u jha f tt sanz che gnn a u savaissa gnente sanz a senza us f dr m sanz savair a u 132 traduzione ha fatto tutto senza che nessuno sapesse nulla si fa del male senza saperlo

Finali
congiunzione traduzione esempio pr che perch mi e jho divr pr chi spi u reguleve prch perch chial u jha bitje nt u tirat, prch che gnn i-j pija traduzione ve lo detto perch sappiate come comportarvi li ha messi nel cassetto perch nessuno li prenda

Limitative
congiunzione traduzione esempio bele che bench Miliu u r nn, bele che marvi bele se anche se bele su fva fragg e juma travaj istess cuntt che nonostante cuntt chu piuvissa, u jha dsse da f pr lo che per ci che mi e fareu tt lo che peuss, per lo che sun bun traduzione Emilio bench malato venuto anche se faceva freddo abbiamo lavorato ugualmente nonostante piovesse, si dato da fare io far tutto il possibile, per quanto sono capace

Modali
congiunzione cume, me cume se n manera che qusi, squsi qusi che traduzione come come se in modo che quasi quasi che esempio parla cume cht mangi parlje cume su fussa to frel baica d f n manera chi-j vga tt bagn e suma ndje qusi vssin cul-l u cur qusi chu javaissa r feu nt r brje traduzione parla come mangi parlagli come se fosse tuo fratello vedi di fare in modo che proceda tutto per il meglio ci siamo andati quasi vicino quello corre quasi che avesse il fuoco nei pantaloni

Temporali
congiunzione cume, me dop che fin tant che fin che mentre pina pina che quandi traduzione come dopo che fin tanto che fin che mentre appena appena che quando esempio cume chu rva, ciam-me dop che u r part, telefun-me fin tant chu dreum, lasseru st fin chi campa dr eva, tirne mentre chu dreum u runfa paina riv u brja pina chu pssa e-j r diuma u quandi che t rvi e nun parluma 133 traduzione come arriva, chiamami dopo che partito telefonami fin tanto che dorme, lasciatelo stare fin che scorre lacqua, attingine mentre dorme russa appena arrivato urla appena passa glielo diciamo quando arrivi ne parliamo

Alcune congiunzioni subordinative assumono un diverso valore a seconda del contesto in cui sono, valga come esempio cume che pu essere: interrogativa temporale modale comparativa dichiarativa u vurra savaj cume cha st so mgna (vorrebbe sapere come sta sua zia) cume u r riv u r subit part (com arrivato subito partito) u r bagn cume naniot ( bagnato come un anatroccolo) u r vej cume r cucu ( vecchio come il cuculo) na vota cume ncheu (una volta come oggi).

Cravanzana, la chiesa bassa


134

Interiezioni o esclamazioni
Il numero di queste unit lessicali veramente enorme, infatti praticamente ciascuna persona ha il proprio modo di esprimere stupore, meraviglia, gioia o dolore per cui gli esempi che seguono sono a puro titolo esplicativo. Le interiezioni si possono dividere in tre categorie: proprie, improprie e locuzioni esclamative. Proprie
interiezione o esclamazione ah, eh, ih, ehm ahi, ohi, ehi bon cribbiu cristiandor cuntcc ommi uffa traduzione ah, eh, ih, ehm ahi, ohi, ehi basta cribbio perbacco accidenti oh uffa esempio eh, st n l! ahi, che m! bon, piantr l a cribbiu, che bela mchina! cristiandor, che sbarv! cuntcc, che patela! ommi, u r scapme n tra! uffa, che br ba! traduzione eh, stai in la! ahi, che male! basta, smettila cribbio, che bella automobile! perbacco, che spavento accidenti, che botta! oh, lho lasciato cadere per terra! uffa, che barba!

Improprie
interiezione o esclamazione ciau bije, ciau bale citu dncine ndarmge nduma giuramntuna nh s t s-ciau, s-ciav tenz iun ven traduzione ciao biglie, balle silenzio cribbio peccato andiamo giuramento neh perbacco basta attenzione vieni esempio ciau bije, u me scpa citu, tuca mi parl! dncine, su bla bagn! ndarmge, e sun ribat! nduma, pulastrun! giuramntuna, che sgarula! nh, chnduma! tuca p, s t! E vgh va e s-ciau! tenz iun, u droca! ven, u r trdi! traduzione ciao biglie, mi scappa silenzio, parlo io! cribbio, se balla bene! peccato, sono caduto! andiamo, pollastri! giuramento,che sfortuna! neh, che andiamo! non toccare, perbacco! me ne vado e basta! attenzione, cade! vieni, tardi!

Locuzioni esclamative
interiezione o esclamazione ispa, boja fauz ! it tacaissa na caghtta! ommi, mi povra dona! vte cat n caz ! vte cug nt r a nebbia! traduzione boia bugiardo ti venisse una caghetta! oh, povera me comprati un mestolo! vatti a coricare nella nebbia esempio boja fauz che patela! , it tacaissa na caghtta, fulandran! ommi, mi povra dona, jhan mangime tt! vate cat n caz badola! , vte cug nt r nebbia, a tabaleuri! 135 traduzione boia bugiardo, che botta ti venisse una caghetta, scemotto! oh, povera me, mi hanno mangiato tutto! comprati un mestolo, scemotto! vatti a coricare nella nebbia, idiota!

Sintassi
Possiamo dividere in: sintassi della proposizione e sintassi del periodo.

Sintassi della proposizione


Nella proposizione possiamo distinguere alcune parti e precisamente: il soggetto, il predicato verbale, il predicato nominale, i diversi complementi e lattributo. Soggetto Il soggetto corrisponde a chi o cosa fa lazione:
soggetto Virginia a brja fort r mchine i van fort traduzione Virginia urla forte Le automobili corrono velocemente

Predicato verbale Il predicato verbale costituito dal verbo:


soggetto Gepin u pa r vi traduzione Giuseppe pota le viti

Predicato nominale Il nome o laggettivo che seguono il verbo esci (essere) prendono il nome di predicato nominale, mentre il verbo quello di copula:
soggetto r me c a r bela a traduzione la mia casa bella

Complementi Quantunque il soggetto e il predicato verbale possano formare gi di per s una proposizione, esistono i complementi che ne specificano ulteriormente il senso. Avremo dunque i seguenti complementi in ordine alfabetico: abbondanza o privazione introdotto da: d, d (di);
soggetto Cravanzan-a a r rica d nizor e Ber u r propi povr d pass b traduzione Cravanzana ricca di nocciole il Belbo povero di pesci 136

argomento introdotto da: d, d, s, a pruposit, n zuma (di, su, a proposito);


soggetto cui dui i parlu mch sempe d sod ar ostu i ciaciar dr partije u d diminica traduzione quei due parlano solo sempre di soldi al bar chiacchierano delle partite di domenica

causa introdotto da: pr, d, da, a, cun, a causa d (per, di, da, con, a causa di);
soggetto saira e suma naint surt pr r fragg a Catlinin a suda da r cd a traduzione ieri non siamo usciti per il freddo Caterina suda per il caldo

causa agente o efficiente introdotto da: da (da);


soggetto r va a r st rin da r tampesta a traduzione luva stata rovinata dalla grandine

compagnia e unione introdotti da: cun, nsem, n cumpana (con, insieme, in compagnia);
soggetto cul nini u v ar mr cun so mgna traduzione quel bambino va al mare con sua zia

denominazione introdotto da: d, d (di);


soggetto r pas d Cravanzan-a u r a quasi sesz aint metr dautzza traduzione il paese di Cravanzana ad unaltitudine di quasi seicento metri

et introdotto da: d, a (di, a);


soggetto Virginia a r na matutina d quatr gn so surela a r diplumsse a disdeut gn traduzione Virginia una bambina di quattro anni sua sorella si diplomata a diciotto anni

fine introdotto da: pr, da (per, da);


soggetto traduzione r Ferrari a r na bela mchina da cursa la Ferrari una bella automobile da corsa a 137

limitazione introdotto da: d, d, pr, n, a (di, per, in, a);


complemento so zene u s tt dr balun a pugn u r grand, ma u r n po scrs d forza traduzione suo genero conosce tutto della pallapugno alto, ma un po scarso di forza

luogo (stato in luogo, moto a luogo, moto da luogo, moto per luogo) introdotti da: a, n, da, pr, travers, dzura, suta (a, in, da, per, attraverso, sopra, sotto);
complemento mi e stgh a Cravanzan-a ti t vi an r ba mi e sun n camin che turn da Curtmija n curriera e sun pass pr San Stu traduzione io abito a Cravanzana tu vai ad Alba io sto per tornare da Cortemilia in autobus sono transitato per Santo Stefano

materia introdotto da: d, d, n (di, in);


complemento sa cadaina a r d fer pin traduzione questa catena di ferro massiccio

mezzo introdotto da: cun, n, a, pr, d, grazie a (con, in, a, per, di, grazie a);
complemento Gispin u porta r fagn cun r tamagnun so br u r turn a c n bici ba traduzione Beppe trasporta il fieno con il rimorchio agricolo suo zio ritornato a casa in bicicletta

modo o maniera introdotto da: cun, a, d, n, sanza (con, a, di, in, senza);
complemento r sindich u prla sanza gena z rcuma d travaj cun deuit traduzione il sindaco parla a ruota libera cerchiamo di lavorare a modo

oggetto
complemento Carlin u mangia r turta a saira i jhan baiv dr vin traduzione Carlo mangia la torta ieri hanno bevuto vino

pena o colpa introdotto da: d, d, a, cun (di, a, con);


complemento i jhan ficje trai gn d prsun 138 traduzione gli hanno dato tre anni di prigione

specificazione introdotto da: d, d (di);


complemento r cmiu d Miclin u r vst traduzione il camion di Michele guasto

stima e prezzo introdotto da: da (da);


complemento u r n bucin da vint mila lire ar mir ia traduzione un vitello del valore di venti mila lire il miriagrammo

tempo (determinato e continuato) introdotti da: a, n, d, pr (a, in, di, per);


complemento a r diminica nduma a r mssa a a u jha piuv pr trai d d fir a traduzione la domenica andiamo a messa ha piovuto per tre giorni di seguito

vocazione non ha preposizioni


complemento matot, adess e fuma pr dabun Nusgnur, r to asu us cugia traduzione ragazzi, adesso si fa sul serio Signore, il tuo asino si corica

Attributo Lattributo un aggettivo che unito al nome ne specifica le qualit.


complemento a Cravanzan-a puduma truv n bel castel Pinotu u f n bun duz at traduzione a Cravanzana possiamo trovare un bel castello Giuseppe fa un buon dolcetto

Bossolasco, veduta da mezzod


139

Sintassi del periodo


La sintassi del periodo si occupa del rapporto tra le varie proposizioni che fanno parte del periodo. Le proposizioni si dividono in principali che hanno senso compiuto, dipendenti che dipendono invece da unaltra proposizione e coordinate che possono avere entrambe le caratteristiche.

Principali
Le proposizioni principali possono essere, in ordine alfabetico: dichiarative od enunciative, esprimono un giudizio e presentano il verbo allindicativo, al condizionale o allinfinito;
esempio r miradur u jha travaj bagn a staimbr e faru r ferie traduzione il muratore ha lavorato bene a settembre saremmo in ferie

esclamative esprimono ad esempio gioia e meraviglia e hanno il verbo allindicativo, al condizionale, al congiuntivo o allinfinito;
esempio chit vena n po d bagn! traduzione ti venga un po di bene! (ma vai a quel paese!)

esortative esprimono unesortazione e hanno il verbo allimperativo o al congiuntivo;


esempio avaj paziainz a! traduzione abbi pazienza!

imperative esprimono un comando e presentano il verbo allimperativo, al congiuntivo, allinfinito e al futuro;


esempio ven mbelez a r svelta! a traduzione vieni qui velocemente!

incidentali sono in genere limitate da due virgole e non hanno legami sintattici con le altre proposizioni;
esempio traduzione Gepin, t r digh ciair, stme luntan Beppino, te lo dico chiaro, stammi lontano u

interrogative dirette presentano una domanda e si reggono con il verbo allindicativo, al condizionale, al congiuntivo e allinfinito;
esempio ndua u r elu nd cul babau? traduzione dov andato quel babbeo? 140

ottative esprimono un desiderio e presentano il verbo al congiuntivo;


esempio chu vena pra avanti, muns! traduzione venga pure avanti, signore!

Dipendenti
Le proposizioni dipendenti sono introdotte da una congiunzione, un pronome relativo, un verbo (infinito, participio, gerundio), un pronome o un avverbio interrogativo, per cui avremo in ordine alfabetico: avversative si dividono in esplicite, introdotte da: mentre che, quandi che (mentre che, quando che) ed implicite introdotte da: nvece d, ar post che (invece di, al posto di);
esempio jci i travju, mentre chial u f gnente nvece d scut u fva sempe lo chu vurva traduzione gli altri lavorano mentre lui non fa nulla invece di ascoltare faceva ci che voleva

causali si dividono in esplicite introdotte da: prch, da za che, sicume che (perch, di gi che, siccome che) ed implicite introdotte da: pr, a, d (per, a, di);
esempio u r naint nd a travaj prch u jva r frev a i sun strch per avaj cur tt u d traduzione non andato a lavorare perch era febbricitante sono molto stanchi per aver corso tutto il giorno

comparative si dividono in esplicite introdotte da: pi che, cume (pi che, come) ed implicite introdotte da: pitost che, pi che (piuttosto che, pi che);
esempio r vandmmia a r st cume chis a r spetvu a pi che cant u crijva me nquila traduzione la vendemmia stata come se laspettavano pi che cantare urlava come unaquila

concessive si dividono in esplicite introdotte da: cuntt che, dc si (nonostante che, anche se) ed implicite introdotte da: pr (pur);
esempio dc su pieuv i j r su pr avanda gig tt u d u jha naint sogn traduzione anche se piove c il sole pur avendo giocato tutto il giorno non ha sonno

condizionali si dividono in esplicite introdotte da: se, basta mach che, a cundiziun che (se, cerca solo di, a condizione che) ed implicite introdotte da: a (a);
141

esempio va nduva cht veuri, basta mch che t stghi brv ndanda a scor u stara naint tt u d a n gir a f r fol

traduzione vai dove vuoi, cerca solo di stare bravo andando a scuola non starebbe in giro tutto il giorno a fare lo scemo

consecutive si dividono in esplicite introdotte da: tant che (tanto che) ed implicite introdotte da: da (da);
esempio u jha mangia tant chu r stumisse u jha tampestje tant da f sgij a tci traduzione ha mangiato tanto che ha fatto indigestione ha grandinato tanto da lasciare tutti sgomenti

esclusive si dividono in esplicite introdotte da: sanza che (senza che) ed implicite introdotte da sanza (senza);
esempio u gigva ar balun sanza che ij so i r savaissu u u r nd va sanza d gnente a gnn traduzione giocava a pallone senza che i suoi lo sapessero andato via senza dir niente a nessuno

eccettuative si dividono in esplicite introdotte da: a menu che, feurava che (a meno che, eccetto che) ed implicite introdotte da: gav che, feurava che (tolto che, eccetto che);
esempio us lamaintva maj a menu che i r u faissu travaj gav che nd n bici u fva d tt traduzione non si lamentava mai a meno che lo facessero lavorare tolto che andare in bicicletta faceva di tutto

finali si dividono in esplicite introdotte da: prch, pr che, n manera che (perch, per che in modo che) e implicite introdotte da: pr, a (per, a);
esempio e jho divr pr chi spi reguleve u u canta na bela canzun pr f pias a so murusa traduzione ve lo detto perch sappiate regolarvi canta una bella canzone per compiacere la sua fidanzata

interrogativa indiretta pu avere il verbo al condizionale, al congiuntivo, allindicativo;


esempio s ciamuma tci prch chu jba dicc lul traduzione ci chiediamo perch abbia detto ci

limitative si dividono in esplicite introdotte da: pr lo che, standa a (per quello che, secondo ci che) ed implicite introdotte da: riguard a, pr, a (riguardo a, per, a);
142

esempio standa a lo chu dis cul l i saru tci cativ a mang e a bivi u r r pi fort d tci

traduzione secondo la sua opinione sarebbero tutti cattivi a mangiare e bere il pi capace di tutti

modali si dividono in esplicite introdotte da: cume, cume se (come, come se) ed implicite introdotte da: tt n, n, cun, a (in ogni modo, in, con, a);
esempio u parlva cume su fissa r padrun dr vapur a mang trop i fari indigestiun traduzione parlava come se fosse il padrone del vapore a mangiare troppo farete indigestione

oggettive si dividono in esplicite introdotte da: che (che) ed implicite introdotte da: d (di);
esempio e jho dije chndva a r Beusia a er medi u jva dije d pi naint fim traduzione gli ho detto che andavo a Bosia il medico gli aveva detto di non pi fumare

relative si dividono in proprie ed improprie introdotte da un relativo, pronome o avverbio;


esempio Ghindu, chu r era r pi fort gigadur da balun a pgn, u stva a Cravanzana uz erca caicadun chu-j pulida r ort traduzione Ghindu, che era il pi forte giocatore di pallapugno, abitava a Cravanzana cerca qualcuno che gli pulisca lorto

soggettive si dividono in esplicite introdotte da che (che) ed implicite introdotte da d (di);


esempio stist u r mej che t stdii suainz u sara r cs d st citu traduzione questestate meglio che tu studi sovente sarebbe il caso di stare zitti

strumentali si trovano solo nella forma implicita e introdotte da: n, cun, a forza d (a, con, a forza di);
esempio a forz d sbaliesse i smpr a a traduzione a forza di sbagliare si impara

temporali si dividono in esplicite introdotte da: quandi che, mentre che, paina che (quando che, mentre che, appena che) ed implicite introdotte da: prma d, dop d (prima di, dopo di);
esempio quandi chu v a nr u dovra r curriera ba a prma d prti u jha salit ij so 143 traduzione quando va ad Alba si serve dellautobus prima di partire ha salutato i suoi (genitori)

Coordinate
La coordinazione tra due proposizioni, principali o dipendenti, si ottiene con una: virgola
esempio Elio u mangia i puciu, Iose ij pum, nujcc e baicuma traduzione Elio mangia le nespole, Iose le mele, noi stiamo a guardare

congiunzione
congiunzione e, n, manch o ee, naint mach ma dc esempio n u prla n u bugia o u st n pe o u droca bsta chi vagu va e n e r tr traduzione n parla n si muove o rimane in piedi o cade che vadano solo via e uno e laltro

pronome correlativo
pronome chi chi esempio chi chu scapva, chi chu brajva traduzione chi scappava, chi urlava

144

LE PAROLE R PAROLE

Feisoglio, la chiesa parrocchiale

Cunte, nine nane e surtgg

Filastrocche, ninne nanne e sorteggi

piemontese dellAlta Langa Bla bla Bla bla picucla suta ij pe di na cavla, suta ij pe din cavalin, bla bla bel ninin. Batista a a a Batista fir r rista, r rista as s-cianca, a Batista sauta n sr pianca, pianca a droca a a Batista n sr cioca, r cioca a f din-dan, Batista cagsse n man. Buca (n) n buca a mi, n buca a ti, n buca ar can, ham. Butalin (r (n che man u r ) lu?) Pin, pin butalin, lu veuid cul u r lu pin? cul u r Canarin (r ) Gin gin canarin quante fije j a Tirin, i-j nun j na quantit, qua-qua-qua, r castgne brisat. Carabign Carabign, mangia pap pijte r giach, vte cug a) Crava (r a Mi sun r crava ncravin, meza tusa, meza spl, chi u ven r e ru pij a curn.

italiano Balla balla Balla balla picucalla sotto i piedi di una cavalla, sotto i piedi di un cavallino, balla balla bel bambino. Battista Battista fila la canapa, il filo di canapa si strappa Battista salta sulla pianca, la pianca rovina Battista sulla campana, la campana fa din-dan, Battista si cagato in mano. In bocca In bocca a me, in bocca a te, in bocca al cane, ham. La botticella (in che mano ?) Botticella piena, piena qual vuota qual piena ? Il canarino Gin gin canarino quante ragazze ci sono a Torino, ce n una quantit qua-qua-qua, le castagne bruciacchiate. Carabinieri Carabinieri, mangia carte prenditi la giacca, vatti a coricare. La capra Io sono la capra, capretta per met tosata e per met pelata chi viene qui lo prendo a cornate. 147

piemontese dellAlta Langa Cucu (r ) Cucu dr brba grisa a quanci pieuj jati nt r camisa? a (Ij nini i scutvu quante vote u cantva) Cucu (r ) Cucu dr bar bleuva a ba quanci d prma chi-j pieuva? (Ij nini i scutvu quante vote u cantva) Cucu (r ) Cucu dr brba bianca a quanci gn te scampti? (Ij nini i scutvu quante vote u cantva) Cucu (r ) Er pare dr cucu u r n gran bel usel, pi e r baich e pi u r bel, u ma se i vughissi so surela cucu, cucu, cume cha r bela. Quandi cha r vestija d tanci culur, tci ij cucu vurriju feje r amur. Curnab (n che man u r lu?) Curnab, curnab cul u r lu r me, cul u r lu r to ? Dalin dalan Dalin, dalan j mortje n can, can bucin j mortje Giuanin; Giuanin cutel tajje r pel, a r pel du luv, curu, curu, cu. a Dalin dalan Dalin dalan mortje n can can vur pin, mortje n crin crin cutel, tja r pel a pel dra, tja r mr a a mr forta, tja r porta a a porta z taj, tci z nt r pr. Dalin dalan Dalin dalan j mortje n can can vur pin j mortje Giuanin

italiano Il cuculo Cuculo della barba grigia quanti pidocchi hai nella camicia? (I bimbi ascoltavano quante volte cantava) Il cuculo Cuculo dalla barba blu quanti giorni prima che piova? (I bimbi ascoltavano quante volte cantava) Il cuculo Cuculo dalla barba bianca quanti anni vivrai? (Si ascoltava poi quante volte cantava) Il cuculo Il padre del cuculo un gran bel uccello, pi lo guardo e pi bello, ma se vedeste sua sorella cucu, cucu come bella. Quando vestita di tutti i colori, tutti i cuculi vorrebbero farci lamore. Curnab (in che mano ?) Curnab, curnab qual il mio, qual il tuo ? Dalin dalan Dalin, dalan morto un cane, cane e bue morto Giovannino, Giovannino col coltello ha tagliato la pelle, la pelle del lupo, curu,curu,cu. Dalin dalan Dalin dalan morto un cane cane volpino, morto un maiale maiale coltello, taglia la pelle pelle dura, taglia il muro muro forte, taglia la porta porta gi tagliata, tutti gi nel prato. Dalin dalan Dalin dalan morto un cane cane volpino e morto Giovannino 148

piemontese dellAlta Langa Giuanin dij fr, j mortje Dun, Dun lssa passa va. Dalin Dalan Dalin dalan Lucia ciapva ij passurot se so mre a crija dije chu r Pinot. Des, unz ure (quandi u r ura dnd va) Des unz ure n bot sun, chi j n c djacc, chus nun vga a c; t r digh p a ti cht zeuj n c ma, u ma se fissa st n c ta stura z e sara z nd va. Fumr e Due in veuru, tre in peuru, qutr i staintu, z inch i-j v r srvainta. a Di (ij) (mus-cianda r nom dij d) s-z u v ar mir in, s-z u f ij tajarin, s-z u-j f cheusi, s-z u-j mangia, s-z u f pu, pu dr da r ss. Furmichtta russa (r a) Ra furmichetta russa muntva s dar mr, cun r camisa curta mus-civa tt r c. a Ra furmichetta russa muntva n sr mr, cun sue manin-e bianche s s-ciapaz va r c. Furmichtta russa (r a) Ra furmichetta russa muntva s dar mr, tacje m r panza ndsse cug nt u lecc, a cun sue manine bianche s s-ciupatva r pecc. Gal (r ) Na vota nz uma aj cup i jera n gl scap dar giuch. Cosa fti patalch l n si cup? Cosa fti tabaleuri? Cr z, chi j dr bosch da fete cheusi. a

italiano Giovannino dei frati, morto Donato Donato lssa (il bucato), pussa va. Dalin dalan Dalin dalan Lucia catturava i passerotti se sua madre urla dille che Beppino. Le dieci, le undici (quando ora di andarsene) Le dieci, le undici, suona luna chi in casa daltri se ne vada a casa; non lo dico a te che sei in casa mia, ma se fossi stato in casa tua a questora sarei gi andato via. Donne Due mi vogliono, tre possono, quattro stentano, cinque necessaria una domestica. Le dita (insegnando il nome delle dita) Questo va al mulino, (il pollice) questo fa le tagliatelle, (lindice) questo li fa cuocere, (il medio) questo li mangia, (lanulare) questo fa pio, pio dietro luscio (il mignolo) La formichetta rossa La formichetta rossa sarrampicava sul muro, con la camicia corta mostrava tutto il culo. La formichetta rossa sarrampicava sul muro, con le sue manine bianche si batteva il culo. La formichetta rossa La formichetta rossa sarrampicava sul muro, le preso mal di pancia e si coricata nel letto con le sue manine bianche si batteva le mammelle. Il gallo Una volta sul tetto cera un gallo scappato dal pollaio. Cosa fai patalch li sul tetto ? Cosa fai birichino ? Scendi che c legna pronta per farti cuocere. 149

piemontese dellAlta Langa Galin-a d San Pe (r a) Galin-a, galin-a d San Pe, musme r str pr nd n paradis, a sedenun et mz . Galin-a d San Michel (r a) Galin-a, Galin-a d San Michel pija r scr e munta n ciel. a a Galin-a (r a) Pieuv, pieuv r galin-a a f r a euv, f r euv a r ciculta, a r galin-a r meza mta. a Galin-a (r a) Pieuv, pieuv r galin-a f r a euv, r euv u ribta r galin-a as mz a a. Galin-a (r a) Pieuv, pieuv r galin-a f r a euv, fioca fioca r galin-a f r a oca. Galin-e (r tre) Su miras tr galin-e n sna ru, traj gaj nt n castel, pregh Nusgnur chu fz bel. a Giacu e r galin-e Giacu Miracu r galin-e ru bcaz u; Giacu r nur uch, r galin-e ru portu ar giuch. Gicu Gicu Gicu z cugi? Z cugi Gicu? Gicu Gicu z cugi. Gin e Gian Gin e Gian i van pr mure turnu a c chu r st ure,

italiano La coccinella Gallina, Gallina di San Pietro indicami la strada per raggiungere il paradiso altrimenti ti uccido. La coccinella Gallina, Gallina di San Michele prendi la scala e sali in cielo. La gallina Piove, piove la gallina fa luovo, fa luovo al cioccolato, la gallina mezza matta. La gallina Piove, piove la gallina fa luovo, luovo cade la gallina sammazza. La gallina Piove, piove la gallina fa luovo, nevica, nevica la gallina fa loca. Le tre galline Sole, guarda il sole tre galline su una quercia, tre galli in un castello pregate il Signore che faccia bello. Giacu e le galin-a Giacomo Miracolo, le galline lo beccano; Giacomo un allocco, le galline lo conducono al pollaio. Giacomo Giacomo Giacomo gi coricato? Gi coricato Giacomo? Giacomo Giacomo gi coricato. Gianna e Gianni Gianna e Gianni van per more tornano a casa che sono le sette 150

piemontese dellAlta Langa ma st ure jhan z bat, cich e ciach n sr c. Giuanin Giuanin pt, pt sigla, (Giuanin pr f sigla) u fva r aviatur, n mancanza d benzina u pissva nt r mutur. Givu (r ) Givu, givola pija r cavagnin e marcia a scor a; r scor r sar, a a pija r cavagnin e turna a c. Limaz (r a a) Limaz limaz a a, or tira feura ij teu curnun sedenun et mz . Limaz (r a a) Limaz limaz a a, or ij curnin ranchie fora, sedenun e vgh dar barb e t ji fz taj. Madona (r a) U pieuv, u f su r Madona a v pr fi a a nun cheuj n maz ulin pr purteje ar so ninin, r ninin u r cuntaint e u-j regla na ln-a dargiaint. Mignin (r ) Mignin gatin rumau, ciach a r man!!! a Milan A Milan cavl an can, a Ruma cavl a na tuma. Na vota Na vota jera nom chu girva nturna ar dom,

italiano ma le sette han gi battuto, cich e ciach sul sedere. Giovannino Giovannino pet, pet sigaro, (Giovannino per guadagnarsi il sigaro) faceva laviatore in mancanza di benzina pisciava nel motore. Il maggiolino Maggiolino, maggiolino prendi il cestino e cammina a scuola; la scuola chiusa prendi il cestino e torna a casa. La lumaca Lumaca, lumachetta tira fuori le tue corna altrimenti ti uccido. La lumaca Lumaca, lumachetta le corna tira fuori, altrimenti vado dal barbiere e te li faccio tagliare. La Madonna Piove, fa sole la Madonna va per fiori ne raccoglie un mazzolino per portare al suo bambino il bambino contento e le regala una luna dargento. Il gattino Gatto, gattino fa le fusa, ciach sulla mano!!! Milano A Milano a cavallo di un cane, a Roma a cavallo di una toma. Una volta Una volta cera un uomo che girava intorno al duomo, 151

piemontese dellAlta Langa u mainva r cartta, a a j scapva r caghtta. Nana cuncheta (cucheta) Nana cuncheta mma r nd a messa messa sunva jangej i cantvu cantvu na canzun r Madona n prucessiun. a Nana naneta Nana naneta mma r nd a messa pap u r nd n ti bosch a f r nana bel matot. Nana naneta Nana naneta mma r nd a messa messa sunva r angel u cantva cantva tantu bin a f r nana bel bambin. Nana cuncheta Nana cuncheta mma r nd a messa, pap r nd nt ij bosch a f r nana bel matot. Su veu drim chu dreuma, faruma na c neuva na c neuva pin-a d ris, r matot n paradis. Pin piripeta (ij nini i cuntu) Pin piripeta nusa, pin piripeta pan. a) Pipina (r n, dui, tre r Pipina a f r caf, a a r caf a r ciculta, r Pipina a r meza mta. a

italiano conduceva la carretta, gli scappava la caghetta. Nanna cuncheta o cucheta Nanna cuncheta mamma andata a messa messa suonava gli angeli cantavano cantavano una canzone la Madonna in processione. Nanna nannetta Nanna nannetta mamma andata a messa pap andato nei boschi fai la nanna bel bambino. Nanna nannetta Nanna nannetta mamma andata a messa messa suonava langelo cantava cantava cos bene fa la nanna bel bambino. Nanna cuncheta Nanna cuncheta mamma andata a messa pap andato nei boschi fai la nanna bel bambino. Se vuol dormire che dorma, faremo una casa nuova una casa nuova piena di riso, il bambino in paradiso. Pin piripetta (i bambini sorteggiano) Pin piripetta noce, pin piripetta pan. La Peppina Uno, due tre la Peppina fa il caff, il caff alla cioccolata, la Peppina mezza matta. 152

piemontese dellAlta Langa Pitu (r ) Pitu, pitu f r rua a f r ma, f r tua. a a Puciunin Puciunin cag nt r brje r so mma jha lavje, a jha lavje vur unt, Puciunin turnje cagh. Ratin, ratin (giganda a ciapesse) Ratin, ratin cosa fti nt r me giardin ? E mangg r uva. nlura mi t cip, nlura mi e scp. Riundur in-a (r a) Sun nd va a San Martin, jheu lass pan e vin, sun turn a r Anunzi, jheu truv tt r ni druc, che mniga d sbiri-ri-ri-ri. Sangiut Sangiut barbut na ran-a n tr puz , r babi nt r sija; a sangiut v va!! Spiun, spiun Spiun, spiun porta canun, portje dz, portje dl, portje dr da r tua c, a portje dr da r to cascin-a, a che r diau u te strin-a. Strossa fer Strossa fer v me r vaint, pi fort dr mund. Storia bela (na) Mi e seu na storia bela f pias cunter a veuti cht r cunta? a

italiano Il tacchino Tacchino, tacchino fai la ruota, fai la mia, fai la tua. Puciunin Puciunin ha cagato nei pantaloni la sua mamma li ha lavati, li ha lavati volentieri, Puciunin ci ha cagato di nuovo. Topino, topino (giocando a prendersi) Topini, topino cosa fai nel mio giardino ? Mangio luva. Allora ti prendo, allora io scappo. La rondinella Sono andata via a San Martino, ho lasciato pane e vino, sono tornata allAnnunziata, ho trovato tutto il nido rovinato, che razza di sbiri-ri-ri-ri. Singhiozzo Singhiozzo barbozzo una rana nel pozzo, una rana nel secchio; singhiozzo va via!! Spione, spione Spione, spione porta i cannoni, portali di qu, portali di l portali dietro alla tua casa, portali dietro alla tua cascina, che il diavolo ti strini. Strappa ferro Strappa ferro vai veloce come il vento, pi forte del mondo. Una storia bella Io conosco una storia bella che fa piacere raccontare vuoi che tela racconto? 153

piemontese dellAlta Langa (u respund r nini). Tuca naint di , prch a r na storia bela a f pias cunter a veuti cht r cunta? Testa spl Testa spl u jha f ij fidej u jha p dne a-j seu fratej, a ij seu fratej jhan f r frit jhan p dne a testa spl. Tiru Liru Tiru Liru f bacat tte r veje nt u sacat, r sacat u r fur tte r veje z dar pr. Toni Toni, Toni, r su n tr pr! Saira u jera ncheu r turn. Toni, Toni, u mi t r digh: su u turna mi t r pij. u se r Toni Toni Baloni na mica n tu stomi, na mica nt r c, Ton r bele bat. Tranta quaranta Tranta quaranta tt r mund u canta, canta lo gallo, risponde la gallina; Madama Franceschina saffaccia a la finestra umbe n testa; cun tre cur da Milan a r nd a Savun-a erba bun-a; nda chi pistu r erba bun-a a r pist Franceschina nnamur; nnamur d st giuinin , su e v ar mirin. tuca r

italiano Si (risponde il bimbo). Non bisogna dire si, perch una storia bella che fa piacere raccontare vuoi che tela racconto? Testa pelata Testa pelata ha fatto i fidej (tagliolini) e non ne ha dato ai suoi fratelli, i suoi fratelli han fatto la frittata e non ne hanno dato a testa pelata. Tiru Liru Tiru Liru fa bacchetta tutte le vecchie nel sacchetto, il sacchetto bucato, tutte le vecchie gi dal prato. Antonio Toni, Toni, c lasino nel prato ! Ieri cera ed oggi tornato. Toni, Toni te lo dico: se lasino ritorna te lo prendo. Antonio Tonio Baloni un pagnotta nello stomaco, una pagnotta nel sedere Tonio battuto. Trenta quaranta Trenta quaranta tutto il mondo canta, canta il gallo risponde la gallina; Madama Franceschina saffaccia alla finestra con colombe in testa; da Milano a Savona dove pestano lerba buona (assenzio); lerba buona pestata Franceschina innamorata; innamorata di sette giovanotti, batti lasino e vai al mulino. 154

piemontese dellAlta Langa Tuma, tumela Tuma, tumela, fate bela, st fi bela t dagh r caramela, a st fi brta t dagh r pasta sta. a Vaca (r a) Maisin-a d beu, maisin-a d vca, chi jha r m us r grta. u Zich e Zach Zich e Zach jhan f bacat, tte r done nt u sacat, r sacat u r fur tte r done n tr pr. Zraj Zraj nt ij tragn, r roba a f nagn. a

italiano Tuma, tumela Tuma, tumela fatti bella se ti fai bella ti do la caramella, se ti fai brutta ti do la pastasciutta. La mucca Medicina di bue, medicina di vacca, chi ha il male se lo gratta. Zich e Zach Zich e Zach hanno un tronchetto, tutte le donne in un sacchetto, il sacchetto forato tutte le donne nel prato. Cerretto Cerretto in mezzo ai boschi, la roba non produce.

Feisoglio, veduta da ponente


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ndvinej
piemontese dellAlta Langa Tanci ndvinej i tcu paraj: j na cosa bsca bscosa che A r naint pi grossa che na caplin-a a f curi tta r cascin-a. a (ra pulainta) A baiv naint r caf, a porta ra curun-a, ma r naint regin-a, a jha tanci matutin, ma sanz mar. a Donna Rebecca chi cha r . (ra galin-a) Cula a r la r bestia pi frba? a r bigat, u mangia r feuja. a Da viv r buele n tr corp, da mort r corp n tr buele. (r crin) J na cosa url, burd, galif e taj se z bun a urler burder galif e tajer ej a, a a t pgh urlr burdr galif e tajr a, a, a. (r coj) a E jho r curun-a, ma sun naint r, e jho ji sprun e mrcc a pe, sanz mustra ne ciuchin a e mrch r ura r matin. a (r gal) n butalin cun due sorte d vin che mj is ms-ciu. (reuv) n po a r ciira, n po a r scra, mj dui d dr stessa misr a a. (ra ln-a)

Indovinelli
italiano Molti indovinelli incominciano cos: c una cosa bsca bscosa che Non pi grande di una cappelina fa correre tutta la cascina. (la polenta) Non beve caff, ha la corona, ma non regina, ha tanti bambini, ma senza marito. Donna Rebecca chi ? (la gallina) Qual la bestia pi furba? il baco da seta, mangia la foglia. Da vivo le budella dentro il corpo, da mortoil corpo nelle budella. (il maiale) C una cosa orlata, bordata, galif e tagliata se sei capace a orlarla, bordarla, galif e tagliarla, ti pago orlatura, bordatura, galif e taglio. (il cavolo) Ho la corona, ma non son re, ho gli speroni e vado a piedi, senza orologio e senza campanello canto lora al mattino. (il gallo) Una botticella con due vini, che non si mescolano mai. (luovo) Un po chiara, un po scura, mai due giorni della stessa misura. (la luna) 156

piemontese dellAlta Langa Pi i-j nun gvu e pi u ven gross. (r fuss) ndanda z u sivur a, a. nninda s u pissur (r sigilin nt r puz ) Me pare u r nd a r caz a a, se u-j treuva u-j maz a, se u-j treuva naint u-j porta a c. (ij pieuj) Na crica balarica a guverna z aint crich balarich, ma z aint crich balarich i guvernu p na crica balarica. (ra ziuz e ij pulastrin) P t r baichi davzin davzin, u p u ven picinin, picinin. (r butun dra panza) Pi et tiri e pi a s scurz a. (ra sigala, ra sigartta) Pi j ciair e pi a r scra tuci ij mumaint a cambija misra, crta crta a mesd, longa a r matin e a r a imbrun. (rumbra) Pi u r cd pi u r frasch. (reuv o r pan) Qutr bachtte ni verde ni scche. (ij birin dra vca) Qutr purilu balarin, picinin picinin, tti qutr tac davzin, pissu nsema nt n basin. (ij birin dra vca) Sar russa, cadregun bianch, a na madamin cha bugia ij fianch. (ra buca, ij dancc, ra laingua)

italiano Pi gliene tolgono e pi viene grosso. (il fossato) Scendendo cigola, salendo piscia. (il secchiello nel pozzo) Mio padre andato a caccia, se li trova li uccide, se non li trova li porta a casa. (i pidocchi) Una cricca balaricca bada a cento cricchi balaricchi, ma cento cricchi balaricchi non badano a una cricca balaricca. (la chioccia e i pulcini) Pi lo guardi da vicino pi diventa piccolino, piccolino. (lombelico) Pi tiri e pi si accorcia. (il sigaro, la sigaretta) Pi chiaro e pi scura tutti momenti cambia misura, corta, corta a mezzogiorno, lunga al mattino e allimbrunire. (lombra) Pi caldo pi fresco. (luovo o il pane) Quattro bacchette ne verdi ne secche. (i capezzoli della mucca) Quattro birilli ballerini, piccolini piccolini, tutti e quattro vicini, che pisciano insieme per un bacino. (i capezzoli della mucca) Sala rossa, poltrone bianche, una signora che muove i fianchi. (la bocca, i denti, la lingua) 157

piemontese dellAlta Langa Sun padrun-a d c, sun n c anche quandi vgh feura da c. (ra limza) Sun set n z ma na pel morta, ma pel viva n porta. (r cavali) Sun pi lesta che nusel, pss r mr sanz batel, a a a, r muntagne sanz scr antr e sort da nt r sr a a, mi e mangg nsema ar r, m nun sbt dij purti. (ra musca) Surele binele chis curu apress, i sun mi ciapsse, is cipu manch adess. (r rue) n camp tt lavur, sanz r piant. a ar (ij cup dra c) Gross e rutund paj dn pum sus dsbela u rva a Ruma. (ramiscel) Bianca dama dr pars droch n tra e p n mz , bela e sun e bruta n fz . (ra fioca) Dednanz a se scrz dadr a se slunga. a, (ra str) A r grossa cume na scuela, a f ciir a r gesa e a r capela. a a (ra limera) Na vejz cun n dancc a cha f curi tta r giaint. a (ra cioca)

italiano Son padrona di casa sono in casa anche quando esco. (la chiocciola) Son seduto su una pelle morta, ma una viva mi porta. (il cavaliere) Son pi veloce di un uccello, passo il mare senza battello, le montagne senza scala, entro ed esco dalla sala, vado a tavola con il re, me ne frego del portinaio. (la mosca) Sorelle gemelle si corrono dietro, mai si raggiungono, non si raggiungono ora. (le ruote) Un campo arato, senza aratro piantato. (il tetto della casa) Grosso e rotondo come una mela, se si disfa arriva a Roma. (il gomitolo) Bianca dama del palazzo cado per terra e non mi ammazzo, bella sono e brutta mi faccio. (la neve) Davanti si accorcia, dietro si allunga. (la strada) grossa come una scodella, rischiara la chiesa e la cappella. (la lampada) Una vecchia senza denti che fa correre tutta la gente. (la campana) 158

piemontese dellAlta Langa Zinch ar e zinch oss, e i voru nt ij bosch. (ij puciu) n po dricia, n po storta n tci ij post a porta. (ra str)

italiano Cinque ali e cinque ossa e volano nei boschi. (le nespole) Un po dritta, un po storta in tutti i posti porta. (la strada)

Serravalle Langhe, una piazza del paese


159

piemontese dellAlta Langa

italiano

Invucaz iun
Alleluja, alleluja mi e pisc nt r tipin e chial nt r duja. a Bis, Bis, pi e r vugh e pi un pis. u Gilian Gilian, ij pieuj it mangg-ran. Giuanin dr brigna n poch u pianz e a n poch u grigna. Mara, Mara a r na bela fija tci r veuru, gnn i r pija. a a Mat, Mat catsse nanciua, u berlcca r pap. Oh Nusgnur, r to su us cugia. Peru, Peru lssa r cose cume chi jeru. Sant Antoni pin d virt, fme truv lo che jheu prd. Santa Barbara e San Simun liberene da r a losn e dar trun. Santa Liza cham cunserva r vista, che a r aptit e r ho z.

Invocazioni
Alleluia, alleluia io piscio nel tegame e lui nella brocca. Biagio Biagio pi lo vedo e pi mi piace. Giuliano Giuliano i pidocchi ti mangeranno. Giovannino della susina un po piange e un po ride. Maria, Maria una bella ragazza tutti la vogliono, nessuno la prende. Matteo, Matteo si comprato unacciuga, ma lecca la carta. Oh Signore, il vostro asino si corica. Pietro, Pietro lascia le cose comerano. SantAntonio pieno di virt, fammi trovare ci che ho perduto. Santa Barbara e San Simone liberateci dal lampo e dal tuono. Santa Lucia conservami la vista, che lappetito c lho gi.

Malediziun
t chrpaissi a rate. It nnisa pan e puciu. It nnisa pan e persci. It nnisa n po bagn. a It tacaissa m a r panza. It tacaissa na caghtta. V ar diavu. V pr scue. V span r meria. a Vte cat n caz u. Vte cug nt r nebbia. a Vte f frizi. Vte imp r c dj. Vttra pij nt r frch. Vttra pij nt r gica. a Vttra pij n cul post, nt r c. Vattra pij nt u gnau.

Maledizioni
Crepassi a rate. Ti venisse pane e nespole. Ti venisse pane e pesche. Ti venisse un po di bene. Ti prendesse mal di pancia. Ti venisse la caghetta. Vai al diavolo. Vai per scope. Vai a spannocchare il granoturco. Vatti a comprare un mestolo. Vatti a coricare nella nebbia. Vai a farti friggere. Riempiti il sedere daglio. Vattela a prendere nel mucchio. Vattela a prendere nella giacca. Vattela prendere in quel posto, nel sedere. Vattela prendere nel gnau. 160

Manere d d
piemontese dellAlta Langa A pe d pula. A r bele mej. a A r bun-a. a Ar timp che r frimije javu ij z ocru. t cume r ca dr rt. a Avaj bun-e spunde. Avaj c. Avaj r bran da val. Avaj n curpat da len. Avaj r z rvel da galin-a. Avaj i braz in. Avaj dij balin. Avaj ij grij pr r testa. a Avaj ij buracin chi giru. Avaj jeuj dr quila, dr fuin. Avaj ij paj n su stomi. Avaj mangi r mani dr a ramaz a. Avaj na fm da luv. Avaj na fragg da can, da sgif. Avaj na laingua da patin. Avaj r oche da fr. Avaj r oss bacan. Avaj r blz dr a a su. Avaj r forz dr perru giaj. a a Avaj r panz cha brbuta. a a Avaj r pel capun. a Avaj r pel dn beu raid. a Avaine cicin e bgna. Bagn r ns. Bagnesse r bech. Baich r paj nt r euv. Baich r uranie. Bel paj du su. italiano

Modi di dire
significato In modo esatto. Alla carlona. Alla buona Mai! Veramente in basso. Essere in posizione favorevole. Essere fortunato. Compiere un lavoro inutile Essere molto coraggioso. Individuo non molto intelligente. Essere molto tirchio. Avere delle fissazioni. Pensare a cose futili. Essere alterati. Avere una vista acutissima. Essere deciso, coraggioso. Si dice di una persona stucchevole. Avere molta fame. Avere molto freddo. Chiacchierare volentieri. Compiere un lavoro inutile. Vertebra che impedisce il lavoro. Una bellezza effimera. Veramente debole. Avere fame. Avere la pelle doca. Persona dalla cute coriacea. Essere pienamente soddisfatti. Essere pi bravo. Bere. Essere molto scrupoloso. Poltrire. Persona molto bella. A piede di gallina. Alla bella meglio. Alla buona. Al tempo in cui le formiche portavano gli zoccoli. Alto come la coda del topo. Avere buone sponde. Avere sedere. Passare la crusca al vaglio. Avere il corpetto del leone. Avere il cervello da gallina. Avere le braccine. Avere dei pallini. Avere i grilli per la testa. Avere i burattini che girano. Aver occhi dell aquila, della faina. Avere i peli sul torace. Aver mangiato il manico della scopa. Avere una fame da lupo. Avere un freddo cane, da schiaffi. Avere una lingua da ciabatta. Aver da ferrare le oche. Avere losso bacan. Avere la bellezza dellasino. Avere la forza del coniglio biondo. Avere la pancia che brontola. Avere la pelle cappone. Aver la pelle di un bue con lartrosi. Avere sia la carne che lintingolo. Bagnare il naso. Bagnarsi il becco. Guardare il pelo nelluovo. Guardare le stelle. Bello come il sole. 161

piemontese dellAlta Langa Bal r bl d r urs. Bal paj na lodur a. Bati r bst pr naint pudaj bti r su. Bit nsema r fm cun r saj. a a

italiano Ballare il ballo dellorso. Ballare come unallodola. Battere il basto per non poter battere lasino. Mettere insieme la fame con la sete. Mettere il carro davanti ai buoi.

significato

Far cose poco piacevoli. Essere in continuo movimento. Sfogarsi con un innocente, non potendo acciuffare il colpevole. Mettere insieme due cose malconce. Bit r cher davanti ai beu. Non seguire un ordine cronologico. Bit berta n sch. Mettere la gazza nel sacco. Ottenere ci che si desiderava. Bit r prss nt r a urije. Mettere la pulce nellorecchio. Suggerire qualcosa a qualcuno. Bitesse r man nt ij cavaj. Mettersi le mani nei capelli. Una grossa preoccupazione. Borgnu cume n tarpun. Cieco come una talpa. Persona con la vista molto debole. Braj me nquila. Urlare come unaquila. Chi urla forte. Braj paj nurs. Urlare come un orso. Urlare forte. Bravu merlu! Bravo merlo! Bravo babbeo! Breun cume n merlu. Scuro come un merlo. Persona molto scura. Brt paj dn giariat. Brutto come un topo. Molto brutto. Cag da r galin-a bianca. a Cagato dalla gallina bianca. Nato con la camicia. Cambi r eva ar canarin. Cambiare lacqua al canarino. Urinare. Camp ij ddi. Gettare i dadi. Essere folle. Cant da gl. Cantare da gallo. Farla da padrone. Cari men m. Carico come un mulo. Molto carico. Cariesse d bosch verd. Caricarsi di legna verde. Accollarsi dei fastidi. Chrsi cume na ni nt n buch. Crescere come la nidiata nel buco. Chi cresce in fretta. Ciam bute. Invocare le bottiglie. Arrendersi. Ciap r uch. ur Prendere lallocco. Lavoro da matti. Ciap dui cur umb cun na fva. Prendere due colombi con Azione molto proficua. una fava. Ciap r grive. Prendere i tordi. Soffrire un freddo intenso. Cici dai piplin. Succhiato dai pidocchi. Persona emaciata. Ciuch paj na bija. Ubriaco come una biglia. Molto ubriaco. Culaz iun dr gl. Colazione del gallo. Chi attivo gi di buon mattino. Cume ij patarz d mrz . Come i grossi fiocchi di neve A manciate. che scendono a marzo. Cume lav r testa a r a su. Essere come lavare la testa. Un lavoro inutile. allasino Cuntaint paj na z ira. Contento come una cicala. Persona veramente soddisfatta. Cuntaint paj dn prz . Essere contento come una pera. Essere molto contento. 162

piemontese dellAlta Langa Curi paj dr levr. a Cuv caicos. D dr c n sr pera. a D r lrga. a Desse r z a ampa n sij pe. Driz r gambe aj can. Dreumi dr qurta. a Dreumi cume n z ch. Dr me n bacal. mbran paj na foca. n buca ar luv. n poch a prn cavl a r su. nd a archir un. nd a gatagnau. nd a giuch. nd a piote. nd a rabel. nd a rabel paj dij cussot. nd cume na nv nt n bosch. nd cun r panz n tra. a a nd paj dn can ss. nd paj dr losn. a nd paj dij beu nt r mira. a nd paj na bla da s-ciop. nfir r caviun. nrabi paj na bissa. Esci n babiz . Esci n barbabuch. Esci n bstiun. Esci n bucinot, n burich. Esci n cga miracu. Esci n can da paj Esci n f fiuch. Esci n fmr cheusi. u

italiano Correre come la lepre. Covare qualcosa.

significato

Correre molto velocemente. Progetto o malattia in incubazione. Picchiare il sedere su un masso. Andare a rotoli. Dare il largo. Liberare. Darsi la zampa sui piedi. Fare cose svantaggiose per s. Drizzare le gambe ai cani. Eseguire un lavoro impossibile. Dormire della quarta (muta). Dormire molto profondamente. Dormire come un ceppo. Dormire profondamente. Duro come un baccal. Molto rigido. Imbranato come una foca. Persona poco vivace. In bocca al lupo. Finire nel posto sbagliato. Un po per uno a cavallo Bisogna condividere le cose dellasino. buone. Procedere col sedere in avanti. Indietreggiare. Camminare come il gatto. Camminare a carponi. Entrare nel pollaio. Andare a dormire. Procedere con le zampe. Camminare. Andare a carponi. Far bancarotta. Andare a male come gli zucchini. Andar male. Procedere come la nave in Essere in cattive acque. un bosco. Procedere pancia a terra. Lavorare duramente. Correre come un segugio. Individuo molto veloce. Procedere come un fulmine. Correre velocissimi. Procedere come i buoi Procedere senza nessuna nel granoturco. attenzione. Andare come una palla Procedere speditamente. da schioppo. Infilare il bandolo della matassa. Prendere la strada giusta. Arrabiato come una biscia. Veramente infuriato. Essere un rospaccio. Essere una persona impacciata. Essere un barba di becco. Essere una persona semplice. Essere un bestione. Essere grande e grosso. Essere un vitello, un asino. Essere una persona grossolana. Essere un caga miracoli. Essere un fanfarone. Essere un cane da pagliaio. Essere un fannullone. Essere uno che fa nevicare. Persona di poco conto. Essere un fammelo cuocere. Essere un tipo tranquillo. 163

piemontese dellAlta Langa Esci n fuin. Esci n gt d mrmu. Esci n garofu. Esci n muschin. Esci n pass gross. Esci n piantin derba brsca. Esci n pieuj. Esci n sifrin. Esci n tabaleuri. Esci n truss. Esci n z icutun, n z ch. Esci n z avt, n scauz acan.

italiano

significato

Essere una faina. Essere una persona scaltra. Essere un gatto di marmo. Essere una persona lentissima. Essere un garofano. Essere un po tonto. Essere un moschino. Essere una persona irritabile. Essere un pesce grosso. Persona importante. Essere una piantina di acetosella. Essere un piantagrane. Essere un pidocchio. Essere un persona molto avara. Essere un fiammifero. Essere irascibile. Essere un mirtillo. Essere un po tonto. Essere un torsolo. Essere una testa dura. Essere uno zuccone, un ceppo.. Essere testardo. Essere una ciabatta, uno Avere modi poco raffinati. scalzacane. Esci r fij dr galin-a bianca. a Essere figlio della gallina bianca. Essere una persona molto rara. Esci r merlu dr ca bianca. Essere il merlo dalla coda bianca. Essere una persona o cosa a rarissima. Esci a r susta. a Stare dove non piove. Essere abbiente. Esci ar pian dij bbi. Essere a livello dei rospi. Molto in basso. Esci t paj dn sod d tuma. Essere alto come un soldo Essere alto come un soldo di tuma. di cacio. Esci ciorgnu paj dn tipin. Esere sordo come una pignatta. Essere molto sordo. Esci cit, ma schiz . Essere piccolo, ma concentrato. Essere piccolo, ma tosto. Esci cuntra ij verm. Essere contro i vermi. Persona sgradevole. Esci cuntaint me n prz . Essere contento come una pera. Essere molto contento. Esci dr forza d gnn. a Avere la forza di nessuno. Essere molto indolenti. Esci r padrun dr vapur Essere il padrone del vapore Voler comandare Esci feura dij feuj. Essere fuori dei fogli. Essere fuori di se. Esci fol me nula. Folle come un olla. Veramente folle. Esci fol paj dn duj. Essere scemo come un secchio. Essere veramente scemo. Esci fol paj na mica. Essere scemo come una pagnotta. Essere veramente scemo. Esci fol paj na riva. Essere scemo come una ripa. Essere un fessacchiotto. Esci fort paj dr bruz. Forte come il formaggio bruz. Persona debole. Esci gram paj dr f naira. a Essere cattivo come la pecora nera. Essere molto cattivo. Esci linatich me na soma mta. Essere lunatico come unasina Essere molto lunatico. folle. Esci mrz paj naniot. Essere marcio come un Essere fradicio. anatroccolo. Esci mt paj dn sars. Essere pazzo come un salice. Essere completamente pazzo. Esci munt n sr bije qudre. Essere salito sulle biglie quadre Essere molto presuntuoso. 164

piemontese dellAlta Langa Esci nasu cari d sod. Esci nquila. Esci noca. Esci nusel n gbia. Esci n cun r camisa. a Esci na bcz a. Esci na birba fuin-a. Esci na bissa cupela. Esci na marmota. Esci na merda munt n su scagn. Esci na pita. Esci na riundur in-a. Esci na rugna. Esci na smia baricia. Esci na testa d bosch. Esci na testa d cherpu. Esci na testa d coj. Esci na testa d ru. Esci na testa d prru. Esci na testa nvisca. Esci na testa darabich Esci na testa darcicioch. Esci na testa ngavrgn. Esci na testa grila. Esci ne sbiri. Esci naj paj dn capel. Esci nech. Esci paj can e gt. Esci patan paj d n pitu. Esci pi frbu che bel. Esci sempe a r mir d Nuvel. a a Esci r su dr cmn. Esci s-ciass me ij cavaj n testa. Esci s-ciass cume r gramun. Esci tac ai vedr. Esci n da pij cun r mole. Esci naint bun a f o cun r ambutur.

italiano Essere un asino carico di soldi. Essere unaquila. Essere unoca. Essere un uccello in gabbia. Essere nato con la camicia. Essere una beccaccia. Essere una birba fuin-a. Essere una tartaruga. Essere una marmotta. Essere una merda salita sullo scanno. Essere una tacchina. Essere una rondinella. Essere una rogna. Essere una scimmia strabica. Essere una testa di legno. Essere una testa di carpino. Essere una testa di cavolo. Essere una testa di rovere. Essere una testa di coniglio. Essere una testa accesa. Essere una testa d alambicco Essere una testa di carciofo. Essere una testa ingarbugliata. Essere una testa di grillo. Essere un rondone. Essere nero come un cappello. Essere poco lievitato. Essere come cane e gatto Essere nudo come un tacchino. Essere pi furbo che bello. Essere sempre a livello di Novello. Essere lasino del comune. Essere fitto come i capelli in testa. Essere fitto come la gramigna. Essere appiccicato ai vetri. Essere uno da prendere con le molle. Non essere in grado di tracciare una o con limbuto. 165

significato Persona sciocca, ma benestante. Persona poco furba. Essere una stupidotta. Essere a disagio. Essere una persona fortunata. Essere una malalingua. Essere birichina. Essere una persona dispettosa. Individuo sempre stanco. Essere presuntuoso. Donna suscettibile. Essere una donna volubile. Individuo noioso. Essere dispettoso. Avere la testa dura. Avere la testa dura. Essere indisponente. Avere la testa dura. Essere uno sciocco. Essere una persona accesa. Persona testarda. Essere una testa dura. Essere una persona difficile. Essere un testone. Essere birichino. Essere di umore pessimo. Essere gi di morale. Chi non va molto daccordo. Essere completamente svestiti. Essere molto furbo. Essere in una situazione statica. Una cosa che non mai a posto. Molto fitto. Molto fitto. Essere un vero taccagno. Persona da cui stare in guardia. Essere incapace.

piemontese dellAlta Langa Esci verd paj dn coj. F r gadan. F r sustn. F baboja. F caicos a nuneus. F cume r tar pun chu jha barat jeuj cun r ca. a F nn r pel doca, capun a F nni r lcc ai gumi, ji snuj.

italiano

significato

Essere verde come un cavolo. Essere avarissimo. Farei il pigro. Essere indolente. Fare il sostenuto. Procedere impettito. Fare linsetto. Far capolino. Far qualcosa a nuneus. Far qualcosa in modo inutile. Far come la talpa che ha scam- Scambiare una cosa di valore biato gli occhi con la coda. con una di poco pregio. Far venire la pelle doca, cappone. Far accapponare la pelle. Far venire il latte a gomiti e Essere indisponente. ginocchia. F r galat. Fare il galletto. Fare il furbetto. F frasch a r e. r Far fresco alle ali. Non ottenere nessun risultato. F cagh da dricc. Far cagare in piedi. Compiere unazione sciocca. F gaudineta. Gozzovigliare. Godere di buone cose. F grign ij rt. Far ridere i topi. Compiere unazione sciocca. F intra. Far punto (nella pallapugno). Avere succeso, riuscire. F ij vers dr smia. a Fare le mosse della scimmia. Farne di tutti i colori. F jeuj dr crva morta. a Far locchio della capra morta. Occhio da pesce lesso. F prma mignin. Fare prima gattino. Frequentare la prima elementare. F neuv cun dui russ. Fare un uovo con due rossi. Fare una cosa fuori della norma. F neuv feura dr cavagnin Fare luovo fuori dal cestino. Fare una cosa fuori della norma. F r fistte. Fare le scintille. Andare benissimo. F r erlu. Fare l erlu (maschio dellanitra). Fare il furbetto. F r oca, r cuchtta. a Fare loca, la civetta. Fare la stupidotta. F r fin dr bbi, dr rt. a Far la fine del rospo, del topo. Fare una brutta fine. F r gta morta. a Far la gatta morta. Far la svenevole. F r quja. a Far la quaglia. Fare la stupida. F r schica. a Socchiudere un occhio solo. Fare locchiolino. F r soma. a Comportarsi da asina. Essere donna di facili costumi. F San Martin. Fare San Martino. Fare trasloco. F nn r musca ar ns. a Far venire la mosca al naso. Far spazientire qualcuno. F vigilia. Far vigilia. Digiunare. F vughi r babuin. Far vedere il babbuino.. Far tribolare qualcuno. F vughi r msche. Far vedere le streghe. Far tribolare qualcuno. Feje r bech a nusel. Fare il becco agli uccelli. Compiere un lavoro inutile. Fene pi che st mpic. Farne pi di sette impiccati. Farne di tutti i colori. Fene pi che Brtoldu n Franza. Farne pi di Bertoldo in Francia. Farne di tutti i colori. Fesne na bela spa. Farsene una bella zuppa. Affrontare una grossa spesa. Fesse pij n braz . Farsi prendere in braccio. Farsi raggirare. 166

piemontese dellAlta Langa Fesse nn r sangu grm. Fich r bech. Flamb r balin. Frbu cume cui d chi jhan ciap r tar pun e pr maz eru i jhan sutrar u.

italiano

significato Dispiacersi per qualcosa. Mettere il naso in faccende altrui. Essere perfetti. Persone molto furbe.

Farsi venire il sangue cattivo. Mettere becco. Fulminare il pallino. Furbo come quelli del paese di che hanno catturato una talpa e per ucciderla lhanno sotterrata. Frbu cume cui d chi Furbo come quelli del paese jhan purt r musche n sr a di che hanno portato le cascin-a e peu i jhan gav r a mosche sul fienile e poi hanno scr prch i scapaissu naint. tolto la scala perch non a scappassero. Frbu cume cui d chinsa- Furbo come quelli di che cvu r gran cun r traint. riempivano i sacchi di grano con il tridente. Frbu cume cui d chi Furbo come quelli del paese misirvu r tair cun r a a di che misurano la tela campanin. col campanile Frbu cume cui d chi Furbo come quelli del paese puntlvu r su pr naint di che puntellavano il sole chu ndaissa a suta. perch non tramontasse. Frbu cume Garbuja, chu Furbo come Garibuia che scundiva ij sod n sacocia nascondeva i soldi in tasca a jci. agli altri. Furtin cume ij can n gesa. Fortunato come i cani in chiesa. Gav r passurot. Togliere il passerotto. Gira vut. Ogni carta girata. Gir ndr ij beu. Girare indietro i buoi. Giunt fer a r cioca. a Aggiungere ferro alla campana. Giuvu paj dr aj. Giovane come laglio. Gist me r or. Preciso come loro. Gram paj du tossi. Disgustoso come il tossico. Grass cume n fr, n crin. Grasso come un frate, un porcello. Gratesse ji snuj. Grattarsi le ginocchia. Is peu naint lac r frimije. Non si possono mungere le formiche. Istess cume lav r testa a r a asu. Uguale a lavare la testa allasino. J pi naint Martin chu maina Non c pi Martino che r asu. conduce lasino. Lamaintesse d gamba san-a. Lamentarsi pur avendo le gambe sane. Lass a pernis. Lasciar perniciare. 167

Persone sprovvedute.

Persone sprovvedute.

Persona poco scaltra.

Persone sciocche.

Persona poco scaltra.

Individuo molto sfortunato. Uscire da qualche situazione. Tutti i momenti. Scappare di fronte alle difficolt. Peggiorare le cose. Molto giovanile. Precisissimo. Cibo molto cattivo. Persona pingue. Oziare. Eseguire un lavoro impossibile. Eseguire un lavoro inutile. Non esistono pi le cose giuste. Chi si lamenta senza ragione. Lasciare al freddo.

piemontese dellAlta Langa Lungh cume r Quaresima. a Lurd paj na z a. otur Mgr cume n pich. Mgr cume n ci. Mang cume n gril. Mang pan e vurp. Mang r feuja. a Mang r roba d st cascin-e. a Mangesse nfina r braje. Mangesse r bagn d st gese. Marc n si jeuv. Marc da ania. Mt paj d n sars. Mt paj na crubela, n z uch. Mica r mort dn vscu. a Munt n sr cavl gris. Mus-cje aj gt a rampegn. Naj cume n capel. Naj cume n curnajz . Naj paj d n tar pun. Naint savaj che pass pij. Naint avaj fragg aj pe. Nujus paj na pitur a. Pais n chilu p dr far cat. Pan bianch e vin duz . Parl pr avaj r laingua a n buca. Passeje r can cun r sca a n buca. Pr n punt Martin u jha perd r asu. Perdije nfina r str and a c. a Perdije nfina r brje. Pi ndr che r ca dr crin. a Pi naint avaine jeuj scc. Piant na babiaz . Pijesse na ram d sogn.

italiano Lungo come la Quaresima. Stordito come una trottola. Magro come un picchio. Magro come un chiodo. Mangiare come un grillo. Mangiare pane e volpe. Mangiare la foglia. Mangiare i beni di sette cascine. Mangiarsi addirittura i pantaloni. Mangiarsi i beni di sette chiese. Camminare sulle uova. Camminare come lanitra. Matto come un salice. Matto come una cesta, un ceppo. Ogni morte di vescovo. Salire sul cavallo grigio. Insegnare ai gatti ad arrampicarsi. Nero come un cappello. Nero come una cornacchia. Nero come una talpa. Non saper che pesci pigliare.

significato

Cosa molto lunga e noiaosa. Avere un forte capogiro. Veramente magro. Molto magro. Mangiare poco. Chi agisce in modo poco accorto. Accorgersi di qualcosa. Essere un grande scialacquatore. Aver sperperato tutti i propri beni. Vivere dissolutamente. Persona impacciata. Camminare con le gambe larghe. Veramente matto. Completamente matto. Molto raramente. Individuo che si altera per nulla. Voler insegnare a chi ne sa pi di te. Persona di cattivo umore. Veramente scuro. Veramente scuro. Non saper prendere una decisione Non avere freddo ai piedi. Essere una persona agiata. Noioso come una piattola. Persona molto noiosa. Pesare un chilo pi del falchetto. Persona molto magra. Pane bianco e vino dolce. Persona lenta nel lavoro. Parlare per avere la lingua . Dire stupidaggini. in bocca Passa il cane con la ramazza Apertura molto ampia. in bocca. Per un punto Martino ha perso Non raggiungere il traguardo lasino. per uninezia. Perderci persino la strada per casa. Lavoro in grave perdita. Perderci persino i pantaloni. Lavoro in grave perdita. Pi indietro della coda del maiale. Persona veramente indietro. Non averne pi gli occhi asciutti. Caso molto spiacevole. Cadere come un rospo. Cadere malamente. Prendere una spruzzata Avere un colpo di sonno. di sonno. 168

piemontese dellAlta Langa Pijesse r vaca e r bucin. a Pijessne na caplin-a Pijessne na giac. Pij n can da purt.

italiano

significato Sposare una donna incinta. Prendersi una cotta. Prendere un sacco di botte. Prendersi un lavoro noioso. Essere distratti. Prendere una sbornia. Due persone dello stesso valore. Completamente pieno. Eseguire un lavoro inutile. Flusso dacqua consistente. Essere presuntuosi. Molto sporco. Mai ! Gran caldo fuori stagione. Il colpevole si vede subito. la solita lunga storia. Persona molto rigida. Tessuto molto liso. Rispondere a caso. Restare di stucco. Rovinare la festa a qualcuno. Dare molto fastidio. Individuo emaciato. Rassegnarsi. Cose di poco prezzo. Persona paonazza. Persona magra. Materiale che non flette Avere delle parestesie. In buona salute. Essere un po meno superbo. Alterarsi per un nonnulla. Tarpare le ali. Tarpare le ali. Scrivere malissimo. Luogo veramente buio. Persona molto magra.

Prendersi mucca e vitello. Prendere un cappello di paglia. Prendersene una giaccata. Prendere un cane da portare in giro. Pij r far fle. Prendere le farfalle. Pij na crva. Prendere una capra. Pij n pr bti r tr. Prendere uno per battere laltro. Pin me neuv. Pieno come un uovo. Pip r grive. Poppare i tordi. Piss cume na can. Pisciare come una grondaia. Piss lungh. Pisciare lontano. Pulid cume r bastun dr giuch. Pulito come il bastone del pollaio. Quandi r galin-e i pissu. Quando le galline pisciano. a cauder d mgg. R a La caldaia di maggio. Ra prma galin-a cha canta La prima gallina che canta a r cula cha jha f r euv. quella che ha fatto luovo. Ra storia dr luv. la storia del lupo. Raid cumen paruch. Rigido come un palo. Rair cht vughi Zraj. Rado e sottile tanto da vedere Cerretto Respundi ci pr broca. Rispondere chiodo per chiodino. Rest mbaj. Restare abbagliato. Reumpi jeuv n tr cavagnin. Rompere le uova nel paniere. Reumpi ij chitarin, ij cip. Rompere i chitarrini, le chiappe. Risi daj tar pun nair. Rosicchiato dalle talpe nere. Risi r cainaz . Rosicchiare il catenaccio. Roba da bun pt. Merce a buon mercato. Russ paj dn pitu. Rosso come un tacchino. Sach paj nanciuva. Magro come unacciuga. Sach paj dr vedr. Secco come il vetro Sainti r frimije. Sentir le formiche. San cume n pass. Sano come un pesce. Sbass r e. r Abbassare lali. Scaudesse r piss. scaldarsi il piscio. Schirz r e. r Accorciare le ali. Schirz r unge. Accorciare le unghie. Scrivi cume na galin-a. Scrivere come una gallina. Buio come la bocca del lupo. Scr me n buca ar luv. Secu fisul. Secco come un fuso. 169

piemontese dellAlta Langa

italiano

significato Cercarsi grane. Molto sudato. Persona sola. Essere emaciato. Molto spesso (costoso). Molto vanitoso. Aspettare la palla al balzo. Tener testa a qualcuno. Stare in ozio. Essere in cattive condizioni. Star bene. Essere in luogo confortevole. Scegliendo tra due cose simili. Proprio solo. Suonare il contrabbasso. Fare la spia. Persona seccante. Tempo pessimo Terra senza nessun valore. Avere la tremarella. Essere sul punto di morire. Arrivare a malapena. Lavorare molto male. Essere completamente incapaci. Trovare il pollo. Evento molto fortunato. Trovarsi a malaparata. Essere in una situazione difficile. Persona o cosa di nessun pregio. Persona o cosa di nessun pregio. Molto vecchio. Veramente vecchio. Persona o cosa molto vecchia. Persona o cosa molto vecchia. Persona molto avara. Chi cerca un lavoro che non esiste. Essere molto pignoli.

Sgaz r vespe. Stuzzicare le vespe. Sid paj d n crin. Sudato come un un porcello. Smij an passurot suta n porti. Essere come un passero sotto un portico. Smij nAve Mara nfriz . Sembrare unAve Maria infilzata. Spass (cr) na cutl Spesso (caro) una coltellata. Specius paj dr pup. a Vanitoso come lupupa. Spet r balun ar bot. Aspettare il pallone al salto. St a bota. Stare a botta. St cun r brje n man. Rimanere con le brache in mano. St da can. Star da cani. St da cucu, da Ppa, n piota. Stare da cuculo, da Papa, in gamba. St da puciu. Stare da nespola. Su r naint spa u r pan bagn. Se non zuppa pan bagnato. Sul paj d n pulastrin. Solo come un pulcino. Sun r crin-a. a Suonare la scrofa. Sun r trumba. a Suonare la tromba. Tacagniz cume r pis. a Appiccicoso come la pece. Taimp da luv. Tempo da lupi. Tra da pipe. Terra da pipe (gesso). Trmur cume na feuja. Tremare come una foglia. Tir ij cauz at. Tirare le calze. Tireje lstre. Tirarle lucide. Travaj da can. Lavorare da cani. Truv manch r eva n Burgna. Manco trovare lacqua nella Bormida. Truv r pass. Trovare il pesce. Truv Nusgnur nt r ort. Trovare il Signore nellorto. Truvesse a crte quaranteut. Trovarsi a carte quarantotto. Truvesse a crte sporche. Trovarsi a carte sporche. Vri manch na brla scca. Valere nemmeno un escremento. Vri manch n sod. Valere nemmeno un soldo. Vej paj dr bale dr urs. Vecchio come le palle dellorso. Vej paj dr can d San Roch. Anziano come il cane di S. Rocco. Vej paj dr cucu. Vecchio come il cuculo. Vej paj tarabadan. Vecchio come tarabadan. Verd paj d n lajeu. Verde come un ramarro. Vuraj cunt ij sod a r met. a Voler contare i soldi alla met. Zerch r paj nt r euv. Cercare il pelo nelluovo. 170

Nomi di persona
italiano Abbondio Achille Adamo Adelaide Adolfo Adriano Agata Agnano Agnese Agostina Agostino Albano Alberta Alberto Albina, Albino Aldo Alessandra, Alessandro Alessio Alfonso Alfredo Amabile Amadigi Amalia Ambrogio Amedeo Amelia Anacleto Anastasio Andrea Andreina Angela Angelo Anita Anna Annibale Anselmo Antonia

Nom d prsun-e
piemontese dellAlta Langa Avundu Chile Adm Delide, Lide Dulfu Adrian Agatin, Ghita, Ghitin, Ghitina Agnan Gnese, Gnesin-a, Sina Gustina, Gustinu, Gustin Alban Berta Bertu Albinu, Bina, Binin, Binu, Albin, Binel Aldu, Aldulin, Dulin Sandrin-a, Sandru, Sandrot, Sandrin, Sandrun, Lisandru, Pulu Alessi Funsu Fredu, Fredo Mbile Amadis Mlia, La Brugin, Ambreus Medeu, Medeurin, Am, Amed Melia Cletu Anasts Andreja, Andrijin, Andrijot, Andrijun, Jin, Jot Andrejin-na Angiulina, Giulina, Lina Angiulin, Angeletu, Angelotu, Angel, Angelin, Giulinu, Giulin Nita Ana, Anin, Neta, Nineta, Netina, Nin, Tin Nbale, Niblin Anselmin, Anselm, Selmin, Ser mu, Anser min Antunieta, Antunitta, Tunieta, Tinin, Tinina, Tunina, Tugnina 171

italiano Antonio Argentina Assunta Atanasio Attilio Augusta Augusto Aurelio Balbina Baldassarre Baldovino Barbara Barnaba Bartolomeo Basilio Bastiano Battista Beatrice Beltramo Benedetta, Benedetto Beniamino Benigno Bernardino Bernardo Biagio Bianca Bibiana Bonifacio Bovo Brigida Bruno Caino Callistu Camilla, Camillo Candida Candido Carla

piemontese dellAlta Langa Antoni, Ninu, Toni, Tunin, Tuninot, Tuniot, Tugnin Argentin-a Sunta, Suntina Atans Tiliu, Tivu Gusta Gustu, Ghistin Reliu, Reliot Balbin-a Batsr Baldvin, Baldin, Baldulin Barbra, Barbrina Barnab Bertumlin, Brtrum, Brtrumlin, Malin, Notu, Trumalin, Trumlin, Trum, Tum, Tumlin, Tumlinotu, Linot, Linu, Tinu i, Basliu, Basir Siliu Bastian, Tiani Batista, Batistin, Batistola, Tista, Tinu, Tita, Titi Beatris Beltrm Benedeta, Detina, Benedet, Detin Beniamin, Minu Balgn, Bnegn Bernardin Bernard, Bernardun, Bernardin, Dinu Biagiu, Bis, Biasin, Biasot, Biasurot, Biasetu Bianca Bibian-a Bonifciu, Bunifz Bunifz , i Beuv Brigida Brn, Brunun Can Calistu Camila, Camilin-a, Camilu, Milu Candina, Candulina Candi Carlota, Carlutin 172

italiano Carlo Carlotta Carmelina Carmelo Carolina Caterina Cecilia Celeste Celestino Celsa Celso Cesare Cesarina Cesira Chiaffredo Cipriano Cirillo Clara Claudia Claudio Clemente Clementina Clotilde Colombina Cosma Costantino Costanza Costanzo Crispino Cristina Cristoforo Dalmazzo Damasio Damiana, Damiano Dario Davide Delfina

piemontese dellAlta Langa Carlu, Carlin, Carlinu, Carlat, Carlinat, Carlot, Carlinot, Carletu, Carlciu Ciarlota, Carlota, Carlutin Melina, Lina Carmelu Carulina, Carulin Catlin-a, Catlinin, Catlinot, Catlijna, Rina Sesilia Celest, Celestina Celestin Celsina Celu, Celsin Cesarin, Csare, Ceserin Ceserin-a, Ceserin Sira Ciafr Ciprian Cirulu Clarin-a, Clarin, Clarinot Claudin-a, Claudin Claudio Clementin, Clemaint, Mentin Tina, Lina Tilde Bina, Culumbina Cosm Custantin, Tin Custanz a Custanz Crispin Cristinin, Cristin-a Cristofu, Tofu, Tufin Dalmz Macin, Mazzo , Dams Damian-a, Damian Driu Dvide Fina 173

italiano Delfino Desiderio Dino Dionigi Dionisio Domenica Domenico Donato Dorina Edoardo Efisio Egidio Elena Eleonora Eligio Elio Elisabetta Elvira Emanuele Emilia Emiliano Emilio Emma Enrica Enrico Erasmo Ercole Ermelina Ermenegildo Ermete Ernesta, Ernesto Eugenia, Eugenio Eusebio Evasio Fabrizio Fausto Fedele Federico

piemontese dellAlta Langa Delfin, Finu Desideri Dinu, Din Diunis Diunis Michina, Michin, Menica Dumini, Mini, Minin, Mecu, Minot, Chttu, Menico Dun, Ntu, Dunin, Dunarin Durina Durdu, Durd, Duardin Fisiu Gidiu Lena Nora, Nurina Ligiu Eliu Sablin, Sablinin, Lisabeta, Beta, Betina, Zablin Vira Manu, Manel Milia Milan, Malin Miliu, Miliotu Ema Richeta, Enrichtta Ricu, Richetu, Richin Rasmin Erculin Melina Gildu Mete Tina,Tinin, Tinina , Arnestu, Nestu, Netu, Tinu Genia,Geniu Sebiu, Eusebi, Usebi Vasiot, Vasin, Vasiu, Vasinot, Vasinin Fabrizi Faustin Fedele, Fedel Ricu, Richetu 174

italiano Felice Felicina Felicino Ferdinando Fermo Fernando Filippo Fiorentina Firmino Fortunata Fortunato Francesca Francesco Gabriele Gabriella Gaetano Gaspare Gaudenzio Gelindo Genesio Gennaro Genoveffa Germano Gerolamo Gervasio Giacinto Giacomo Giandomenico Gioacchino Giobbe Giorgio Giovanni Giovanna Girometta Giromina Giulia

piemontese dellAlta Langa Felicin, Lice, Licin Cina, Cinin, Ca Cinu, Cinat, Cin Nandu, Nandin, Nandulin Firmin Nandu Filip, Flipot, Flipin, Flip, Lipu Fiorentina, Tina, Fi Firmin Netina, Nita a Natinu, Natin, Ntu (la moglie: r Ntura) Cichin-a, Cichinota, Cesca, Cicota Cichin, Cichinot, Cichinin, Ciach, Cecu, Cech, Cicu, Cicotu, Ciach, Francesch, Cescu Gabriel Lela Gaetan,Tanin, Tanu Gasprin Gaudainz Ghindu Genesiu Gen Gnujefa German, Germanin Gironi, Girom Gervas Cintu, Giacint in Gicu, Giaculin, Giacot, Giacur Giandun Gicu, Giaculin, Giuachin, Giachin Giob Giors Giun, Gian, Giuanin, Gianetu, Gianotu, Giuanot, Giuanula, Gianulin, Giuaninu, Ninu, Ninetu, Netu, Notu, Vanni Giuna, Giuanin-a, Giuaneta, Gin, Nin Girumeta Girumin-a Giulia, Gilieta 175

italiano Giuliano Giulio Giuseppe

piemontese dellAlta Langa Giulian, Gilian Gili, Giuli Gisepin, Gispin, Gipin, Gisep, Gisepun, Gepinu, Gepin, Gep, Gepu, Gepot, Gepotu, Pinutin, Pinotu, Pinetu, Pinot, Pot, Potu, Pinat, Notu, Not, Pinulin, Pinin, Pinu, Pin, Ciot Pina, Pinina, Pineta, Pinota, Neta, Gpa, Guspina Gistin Gr Grazian Gregori Elmu, Ielmu, Jurmin Guidu Gustav Ida Ignazi, Gnaz Gnasin i, Jen, Jin Iose Sablin Lazri Leunrd, Len Len Puldinu, Puldin, Pulu Tizia Delibera Lidia Ludvich Lurainz Lurainz Renz Renz Lancin, Lancc , in, u, in, Liz Liziota, Lizjin, Lsjin, Ca, Cinin, Ciota, Ciutina a, Ciana, Ciano, Cianin Liciu Luis, Luisin, Luisot, Ginat, Ginetu, Ginu, Gin, Gigiot, Giotu, Vigin, Vigiu, Vigiotu, Vigi, Nigi Gin-a, Gigin-a, Gina, Gigugin, Gigia, Gigin, Gin, Ginota, Vigia, Vigina, Vigiota Luisina, Luisota, Luisin Madalena, Madlinin, Madlen-a, Madlaina, Lena, Manin, Naina Maflda Magiurina, Magiurin 176

Giuseppina Giustino Grato Graziano Gregorio Guglielmo Guido Gustavo Ida Ignazio Iolanda Iose Isabella Lazzaro Leonardo Leone Leopoldo Letizia Liberata Lidia Lodovico Lorenzo Lucia Luciana, Luciano Lucio Luigi Luigia, Luigina Luisa Maddalena Mafalda Maggiorina, Maggiorino

italiano Magno Marcellino Marcello Marco Margherita Maria Marianna Mario Martino Marziale Marziano Massimo, Massimino Matilde Matteo Mattia Maurilio Maurizio Mauro Michela Michele Modesta Modesto Natale Nicola Nicolina Olimpia Olimpo Onorina Onorio Oreste Orso Orsola Osvaldo Ottavia Ottavio Pantaleo Paola

piemontese dellAlta Langa Mgn Celin, Marcelin Marcel, Marcelin, Celin, Celu, Cel Mrch, Marculin, Marcat Margarita, Ghita, Ghitin, Ginota, Rita Mara, Mariutin, Marieta, Marietin, Mariota, Jota, Jeta, Mariucia, Marijin, Majin, Jin Marina, Marianin Mriu Martin, Mrtu, Tinu Marzil Marzian Massimin, Massmin Tilde, Matildin, Tildin, Tin Mat Mata Mauriliu Muriz i Maurin, Mo Michela, Miclin-a, Micilin-a Mich, Miclin, Michel, Miclot, Miclun, Michelinu Mudesta Mudest, Mudestin, Destu Natalin, Talinu, Talin Niculin, Culinu, Culin Niculin-a Limpia, Limpjin Limpiu Nurina, Nureta Noriu Reste Urs Ursula, Ursulin-a, Ursulin Valdu, Valdin, Valdinu Tavia, Tabia Taviu, Talotu, Tavjin Pantalu, Pantalun Paulin-a 177

italiano Paolo Pasquale Patrizio Petronilla Piera Pietro, Piero Pio Placido Pompeo Quirico Quirino Raffaele Raimondo Regina Remigio Richelmo Riccardo Rinaldo Rita Roberto Rocco Rodolfo Romano Romualdo Rosa Rosala Ruffino Sabina Salvatore Saturno Saverio Sebastiano Secondina Secondo, Secondino Serafina Serafino

piemontese dellAlta Langa Paulin, Pauluciu, Paulinin, Paulot, Paulinat, Paulaz Pulu, Po, Lin , Pasqualin, Pasqualin, Pasqu Patrizi Petrunila Piera, Pierina, Pietrina Pietrin, Pierin, Pierinu, Pe, Pierat, Pierot, Pietrocc, Peru, Perulin, Pedrot, Pietraz Pu Plcidu Pumpu Quili, Quilin, Quiri Quirin Rafael, Rafel Raimund Regin-a Remigiu Richin, Richetu, Richinin Ricardu Rinald Rita, Ritin, Ritinot Rubertin, Bertin, Bertu Roch, Rucat, Ruchin Dulfu Ruman, Manin, Maniot Rumaldu, Maldin Ruseta, Rusina, Rusin Ruslia, Rusola Rufin Bin Salvat Saturnu, Saturnin Zaveri Bastian, Bastianin, Bastianot, Bas-cian, Bas-cianin, Cianin, Ciano, Tiani Scundina, Dina Secundin, Scundin, Gundu, Gundin, Din Fina Serafin, Serafinu, Finu 178

italiano Sergio Severino, Severo Silvana, Silvano Silvia Silvestro Simeone Simone Siro Sisto Sofia Stefano Tecla Teobaldo Teodoro Teresa Tommaso Ugo Umberto Valentino Vincenzo Virgilia Virginia Virginio Vitale Vito Vittore Vittoria Vittorio Viviana Zefferino Zita

piemontese dellAlta Langa Sergiu, Sergi, Sergin Svere, Severin Nna, Sarvan Silvia Silvestr Simen Simun Siriu, Siri Sistu Sufa Stevu, Stu, Steurin, Steurot, Steve Tecla Tubad, Baldu, Baldin Doru, Durin, Tu Teresin, Teresina, Gigin, Ginota, Gin Tumalin, Tum, Tumatu, Tumasin Ugo Bertu, Bartu Var antin, Var entin Censin, Censu, Cens, Centin, Centu, Cinu, Cin Gilia Ginia, Gin Giniu Vital Vite, Vitu,V Vit, Vitur Vitoria, Vitorina, Vitujin-na, Tujin, Tujina,Toja Vitoriu, Viturin, Toju Vivian-a Zeferin Zita

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Cose chi s smiju


piemontese dellAlta Langa su (banch d r ) su (schin-a d) cgna cartela ciamporgna crva cravun crin-a cucu cur umbot delfin euj d beu far fla far falin far falin-a fr galat galin-a galciu gatin gran griva lufa marmota pantufle papagl passurot patta pe d crin pita priz utin prz puciu puciu italiano

Similitudini
significato posto dellultimo della classe profilo di certe strade morsa colpo deciso persona pettegola cavalletto odore caratteristico contrabbasso scaldaletto mammelle successore ad una determinata carica lampada da teatro cambiale tipo di cravatta signorina graziosa scaldaletto variet di dolce schiacciato a forma di gallo moneta con leffigie di unaquila tipo di pagnotta amento denaro piatto a base di fegato e semi di ginepro peto valigia da viaggio mani grosse pitale raffreddore naso attrezzo da scasso asso di denari delle carte da scopa bambinetto clistere broncio acconciatura dei capelli raccolti sulla nuca

banco dellasino schiena dasino cagna cartella zampogna capra caprone femmina del maiale cuculo colombotti delfino occhio di bue farfalla farfallino farfallina frate galletto gallina galletto gattino frumento tordo vescia marmotta pantofole pappagallo passerotto patata piede di porco tacchina pera piccola pera nespolo nespolo

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piemontese dellAlta Langa puciunin pumin russ puvrun quajtte rva sarche sarsat (n bel ) scleri (gambe d) tass z iula z iula

italiano piccolo nespolo mela piccolina peperone quagliette rapa saraghi valerianella (bella) sedano (gambe di) tasso cipolla cipolla

significato piccolo bambinetto gote, guancie naso polpette orologio da tasca doro (vedi z iula) percosse una bella ragazza gambe molto magre attrezzo dei falegnami alluce valgo orologio da tasca dargento

Feisoglio, veduta presa salendo dal Belbo


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Pruverbi
piemontese dellAlta Langa A cavl sprun, a r fumr bastun. a a A j naint bela reusa, cha vena naint gratac. A ogni su r so bst. A ogni usel so n u r bel. Ar Epifana r giurn i s slungu ar pss dr frimija. a A r Candrer meza carera, meza fner a a, a, meza granera. A r Candrer o gran fragg o gran eva. a a, A r saira len, a r matin plandrun. a a A r prma, tt lo chu beuta feur r testa a a a u r bun a f r mnestra. a A San Bastian r su u d nt r rive e nt ij rian. A San Bastian r viurtta n man. a A San Lurainz r va a tainz. A San Lurainz mangia r frt, a lassa r smainz a . A San Lurainz u r nc taimp. A San Roch u r z n po trop. A San Brtum daje du ns da dr. A San Mich r castgne tcu a car . A San Simun r vantajin-a n tr cantun. a A San Var entin tte r rie i venu marin. A SantAndreja r invern u munta n careja. A Santa Liza i j r d pi crt chi-j sa. su vej, bst neuv. Avr u nha tranta, ma u piuvissa trantn u f m a gnn. Bel n fssa, brt n piz a. Beu lungh, cavl crt. Brz ar col, gamba ar lecc. Cavaj russ campu so mre nt r puz . Caval bianch, mi strch. Caval senz sprun u r na barca sanz timun. a a Chi f d so testa, pga d so bursa.

Proverbi
italiano Al cavallo lo sprone, alla moglie il bastone. Non c bella rosa, che non diventi grattaculo. A ogni asino il suo basto. Per ogni uccello il suo nido bello. AllEpifania le giornate si allungano secondo il passo della formica. Alla candelora occorrono ancora met della botte, meta del fienile e met del granaio. Alla candelora o gran freddo o gran acqua. Alla sera leoni, al mattino pelandroni In primavera, tutto ci che mette fuori la testa buono per la minestra. A San Sebastiano i raggi del sole raggiungono ripe e ritani. A San Sebastiano la violetta in mano. A San Lorenzo l uva prende colore. A San Lorenzo mangia il frutto e lascia il seme. A San Lorenzo c ancora tempo (per seminare). A San Rocco gi un po troppo. A San Bartolomeo dagli del naso nel di dietro. A San Michele le castagne incominciano a cadere. A San Simone si ripone il ventaglio in un angolo. A San Valentino tutti i venti diventano scirocco. A SantAndrea linverno sale in cassetta. A Santa Lucia il giorno pi breve che ci sia. Asino vecchio, basto nuovo. Aprile ha trenta giorni, se piovesse trentuno non fa male a nessuno. Bello in fasce brutto in piazza. Bue lungo, cavallo corto Braccio al collo, gamba al letto. Capelli rossi, buttano la propria madre nel pozzo. Cavallo bianco, mai stanco. Il cavallo senza sprone come una barca senza timone. Chi fa di testa sua paga di tasca propria.

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piemontese dellAlta Langa Chi chu veu n bun aj, chu r pianta a sn. u Chi dreum cun ij can, u sauz cun r prss. a Chi psta perd r chsta. a Chi v a cavl da giuvu, v a pe da vej. Chu fz r taimp chu veuja bsta che a r cauder d mgg a beuja. a a Ciel fcc a pan, su pieuv naint n cheu, pieuv duman. Cioca ruta a jha mj pi fin. Cume f a Santa Bibian-a, quaranta . di cumpagna Dar luv, i-j nass naint djagnej. Di mj qutr sanza cht r bi nt u sch. Dudes galin-e n gl mangiu cume n cavl.

italiano

Chi vuole un buon agliaio lo pianti a gennaio. Chi dorme con i cani si sveglia con le pulci. Chi impresta perde la cresta. Chi va a cavallo da giovane va a piedi da vecchio. Qualsiasi tempo buono purch la caldaia di maggio sia in ebollizione. Cielo fatto a pane, se non piove oggi piove domani. La campana rotta non ha pi fine. Com il tempo a Santa Bibiana accompagner per altri quaranta. Il lupo non genera agnelli. Non dire quattro senza che tu labbia nel sacco. Dodici galline e un gallo mangiano come un cavallo. Due f e n can i fan r fer a Dian. a a Due pecore e un cane fanno la fiera a Diano. Due fumr na cavgna e noca, i fan n merc. Due donne, una cesta e unoca fanno gi e, un mercato. dc n bel bl su dra tant u stufia. Anche un bel ballo se dura troppo stufa. n buca sar i-j antra gnn-e musche. Se la bocca chiusa non entrano le mosche. n mancanz d cavj, trotu jsu. a In mancanza di cavalli trottano gli asini. n poch o tt stele i smiju a-j z uch. Un po o completamente le schegge assomigliano al ceppo. ndanda e nninda, a r mssa d meza neucc, a Andando e ritornando alla messa di mezza ar ciir dr ln-a, chi jha tre vche chi a notte al chiaro della luna, chi ha tre mucche nun vainda n-a. nella stalla ne venda una. nninda vej is perd r mej. Invecchiando si perde il meglio. r bun pt u turna a c prma dr padrun. Il buon mercato torna a casa prima del padrone. r c u jha st pel, pi t r bti e pi u ven bel. u Il sedere ha sette pelli, pi lo batti e pi bello. r fer u vanta battr fin chu r cd. u Il ferro va battuto fin che caldo. r luv u jha mi mangi ne r ist, ne r invern. Il lupo non ha mai mangiato n lestate e n linverno. r m u ven a cavl e u va va ar pss Il male arriva a cavallo e se ne va al passo d na frimija. della formica. r musche tiru ij cauz chi peur u. Le mosche tirano i calci che possono. r pan dr padrun u jha st cruste. Il pane del padrone ha sette croste. r pum quandi chu r mair u droca. La mela matura casca gi. r robe lunghe i venu bisse. Le lungaggini diventano come le bisce. r taimp e r c i jhan sempre f me jhan vuss. Il tempo ed il sedere non hanno regole. 183

piemontese dellAlta Langa r vin u r r ppa dij vej. a r z iule i venu grosse quandi chi-j fioca n sr schin-a. a Erba crva e gambr cheucc, lssu naint dreumi tta r neucc. a t jhai mj vist n farcat campesse nt nort. F dogni musca n tavan. Ferv primavera ai marin, mrz da nujcc. Fumr galin-e, oche mej avaine poche. e, Fumr previ e su tci ij mumaint is bsu. e, Galin-a cita, sempe pula. Galin-a veja a veu n galat giuvu. Galin-a veja f bun brod. Gnente u r bun pr jeuj. Gnn pr sanzerba, gnn-a fumr sanza amur, a gnn-a camisa sanz mcia. a Grand e gross ciul e gof (baloss). Ij beu van adsi, ma r tra a jspeta. a Ij bun bucun van sempe n buca ar luv.

italiano

Il vino il latte dei vecchi. Le cipolle diventano grosse quando prendono neve sulla schiena. Erba cruda e gamberi cotti non lasciano dormire tuta la notte. Non hai mai visto un falco buttarsi in un orto. Far di ogni piccola mosca un tafano. Febbraio primavera al mare, marzo da noi. Donne, galline, oche meglio poche. Donne, preti e asini ogni momento si baciano. Gallina piccola, sempre giovane. La gallina vecchia desidera un galletto giovane. Gallina vecchia fa buon brodo. Niente serve per gli occhi. Non prato senza erba, non donna senza amore, non camicia senza macchia. Grande e grosso, ma incapace e goffo. I buoi vanno piano, ma la terra li aspetta. I bocconi migliori finiscono sempre in bocca al lupo. Ij can gross baur mj pr gnente. u I cani grossi non abbaiano mai per niente. Ij cur umb mangiu r e cagu r piumb. or I colombi mangiano oro e cagano piombo. Ij dbit i sun cume ij prru. I debiti sono come i conigli. Ij mort i fan tra, ij viv i fan gura. I morti fanno terra, i vivi fanno guerra. Ij pum russ ij sun cuj chi jhan r giuanin. Le mele rosse sono quelle col vermetto. Ij pruverbi dij vej i mandu ij giuvu a meuiri I proverbi dei vecchi mandano i giovani d fm. a morire di fame. Is peu naint pij na galin-a pr ij birin. Non si pu afferrare una gallina per le mammelle. J maj, u d dr d carv sanza chu sia Non c mai lultimo giorno di carnevale senza lun-a neuva d frv. che ci sia la luna nuova di febbraio. J su d Cavour gnn chij lauda, is laudu da lur. Gli asini di Cavour non li loda nessuno ma si lodano da loro medesimi. Jaf i van m quandi r galin-a canta da gl. a Gli affari vanno male quando la gallina canta da gallo. Lauda ij brich, ma tente ar pian. Loda i colli, ma tieniti al piano. Lavura cun ij beu e smaina cun r vache. Ara con i buoi e semina con le mucche. Maj lungh, vandmmia crta. Tralci lunghi, vendemmia corta. Marzat n fisat, avr lva scuele e v drim. A marzo un piccolo fuso da filare, ad aprile lava le scodelle e vai a dormire. 184

piemontese dellAlta Langa Mrz scc gran pr tcc. Marz chi u jha gnn-e scrpe u v dscauz . Mej stris scrpe che lanzeu. Mentre r can us grta r levr a scpa. a Mez r ann r c u f scgn. Mr e cavla portu n sr spla, a a su e m portu n sr c. Na cativa lavandera treuva mi na bun-a per a. Na crva arsaniss r stla. a Nda da erba nda da merda. Nda da vespe, nda da vin bun. Natl sanza ln-a, tre f i nun mangiu n-a. Ne fumr ne cavj is pstu mj. e, Ne m, ne mir ne sgnur pr avzin. in, Oca, castgna e vin ten tt pr San Martin. Ogni smia a treuva bej ij seu smiot. Or dubl, garant dar tul. Pan bris bun da raindi. Pan e nus mang da spuss. Pr buneur chr mund u gira, ma r tra a r frma. a Pr nd n campgna n tr mol u r mej nd n piz a f r fol. a Pr r so presi, d carn dar masl i-j nun resta gnente. Peu naint esci-e jultimi d d carv sanza che i-j sa lun-a neuva d frv. Pitost che roba a vanz chrpa r panza. a, a Quandi chu fiuriss r samb, er galin-e i strainzu r c. Quandi chu pieuv n sr giavela, a r castgna a ven bela a Quandi r ln-a a jha r reu o chu f bel a o chu f breu. Quandi chr cur umb u r pin, r vzze i venu amre. Ramur dij giuvu u r cume trot dsu.

italiano Marzo asciutto grano per tutti. Marzo chi non ha scarpe pu andare scalzo. Meglio consumare scarpe che lenzuola. Mentre il cane si gratta, la lepre scappa. Allet di sei mesi il sedere fa da seggiolino. Mula e cavalla portano sulla spalla, asino e mulo portano sul culo. Una cattiva lavandaia non trova mai una buona pietra. Una capra rende salubre la stalla. annata da erba annata da merda. Anno di vespe, anno di vino buono. Se Natale senza luna, tre pecore ne mangiano una. Donne e cavalli non si danno mai in prestito. Ne muli, ne mulini, ne benestanti per vicini. Oca castagna e vino tieni tutto per San Martino. Ogni scimmia trova belli i propri figli. Oro placcato, garanzia del lattoniere. Il pane bruciato facile da restituire. Pane e noci mangiare da sposi. Per fortuna che il mondo gira, ma la terra ferma. Per recarsi in campagna con il terreno inzuppato, meglio andare in piazza a far lo stupido. Al suo prezzo di carne dal macellaio non ne rimane. Non ci possono essere gli ultimi giorni di carnevale senza che ci sia la luna nuova di febbraio. Piuttosto che avanzi il cibo, scoppi la pancia. Quando fiorisce il sambuco, le galline stringono il buco. Quando piove sui covoni, le castagne diventano buone. Quando la luna ha lalone o fa bello o fa brodo (piove). Quando il colombo pieno, le vecce diventano amare. Lamore de giovani come il trotto dellasino. 185

piemontese dellAlta Langa Rsu cmn u r mj grss. Rsu d dui padrun u jha r ca spl. a su u perd mj r R urije. Reuj dr padrun u ngrssa r caval. eva a f nn r ran-e (ij bbi) nt r panza. R a Rinvern u r pass, r utun u r nn, chu-j chi jhan fme ij pias, i vagu a piessr a nt r c. Rist d San Martin a dra da r saira a r matin. a a a bun-a grpia a f r bun-a bestia. R a Ra fioca d ferv, r galin-e r portu va cun ij pe. a Ra griva a jha ij bj a r ramiriva. a Ra pja a f mair ij puciu. a prma galin-a cha canta a jha f r R euv. a ramiriva cumanda per st feste d fir R a. Ra sar a r ne bun-a, ne bela sanza rga ata e pimpinela. Ra vi a dis: fme povra t fareu rich. a vurp a perd r paj, ma naint r vizi. R S t veur dr gran, f dij pr. i Sch veuid u st naint dricc. Sbti r nus, nsach r nebbia, gav r fioca a a e maz jom i sun travj chi servu a gnente. Santa Bibian-a quaranta di cumpgna. Se r merlu u canta a r matin, it mancr a naint ij sagrin. Se r cavl u r bel, baica ne rza, ne mantel. Se r gl u canta d strasur su r sragn a, e u snnivur a. Se r gl us grata r dadr, r pieuva a peu naint tard. Se r musche ij mordu, r taimp u cambija. Se r vej u pudaissa, se r giuvu u savaissa. Se r ciel u r a pan su pieuv naint ncheu u pieuv duman. Se i-j canta r cucu, i-j canta r prma. a

italiano Lasino in comune non mai grasso. Lasino di due padroni ha la coda pelata. Lasino non perde mai le orecchie. Locchio del padrone ingrassa il cavallo. Lacqua fa venir le rane nello stomaco. Linverno passato, lestate venuta chi mi ha fatto dei piaceri vada a prendersela nel culo. Lestate di San Martino va dalla sera al mattino. Una buona greppia fa una buona bestia. La neve di febbraio se la portano via le galline con i piedi. Le uova del tordo schiudono la domenica delle palme. La paglia fa maturare le nespole. Gallina che canta ha fatto luovo. Il giorno dellolivo comanda per sette feste di fila. Ruga e pimpinella fanno linsalata buona e bella. La vite dice: fammi povera e ti far ricco. La volpe perde il pelo ma non il vizio. Se vuoi il grano, fa anche dei prati. Sacco vuoto non sta in piedi. Battere le noci, mettere la nebbia nei sacchi, togliere la neve e uccidere le persone sono lavori inutili. Il tempo di Santa Bibiana accompagner per quaranta giorni. Se il merlo canta al mattino non ti mancheranno crucci. Se il cavallo bello non guardare n la razza n il mantello. Se il gallo canta fuori orario se sereno diventer nuvoloso Se il gallo si gratta il di dietro la pioggia non pu tardare. Se le mosche pungono il tempo cambier. Se il vecchio potesse, se il giovane sapesse. Se il cielo a pagnotte se non piove oggi piove domani. Se canta il cuculo, canta la primavera

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piemontese dellAlta Langa Se i-j fioca a-j Sant tta r nn ij beu nt ij camp. Se jerbu i beutu r fiu prma che r feuja, a a i j dr frta da gavesne r veuja. a a Se r ln-a a f u reu o chu f vaint . a o chu f breu Smaina ij pois a San Muriz t n avraj i, a to capriz i. Si f bel a Sant Urs, r magu u beuta r pajaz a a ar su e u bat r fumr si pieuv u st n c a a, a f r ravior e. Si-j fioca prma dij Sant, tci ij mais is vugh ij camp. Sod f sod, pieuj f pieuj. Spela r f a r amis, r persi ar nemis. Speta naint a f duman, cosa cht peuri f n cheu. Suta r eva fm, suta r fioca pan. a Tante feuje, poca va. Tre brn-e fan fiuch, tre z iule fan piss. Tcc ij beu i turnu a r stla. a Tci ij trop i stravcu. U cga pi n beu che z aint riundure. U r mej cunsim d scarpe che di lanz eu. U r mej nsu viv che n medi mort. U r mej nura d bun-a veuja che tt u d a bti r treuja. a U su u leva pr tcc, a ogni matutin r so fagutin. U su d frv u porta r fumr a suttr. e Vanta f gnn agriman. Vanta naint bit r cher davanti a-j beu. Vanta sempe lass nd r eva ar so mirin. Va ij gt, balu ij rt. Z icot e amrun ogni cosa a so stagiun.

italiano Se nevica ai Santi, tutto lanno i buoi nei campi. Se gli alberi fioriscono prima di mettere la foglia avremo frutta da toglierci la voglia. Se la luna ha lalone o arriva il vento o la pioggia. Semina i piselli a San Maurizio e ne avrai a tuo capriccio. Se fa bello a SantOrso il mago mette il pagliericcio al sole e batte la moglie, se piove sta in casa e prepara gli agnolotti. Se nevica prima dei Santi tutti i mesi si vedranno i campi. Soldo fa soldo, pidocchio fa pidocchio. Pela il fico all amico e la pesca al nemico. Non aspettare a fare domani, cosa puoi fare oggi. Sotto lacqua fame, sotto la neve pane. Molte foglie, poca uva. Tre brine fan nevicare, tre cipolle fan pisciare. Tutti i buoi ritornano alla stalla. Gli eccessi sono dannosi. Caga pi un bue che cento rondini. meglio consumar scarpe che lenzuola. meglio un asino vivo che un medico morto. meglio lavorare unora di buona voglia che battere tutto il giorno la fiacca. Il sole leva per tutti e a ogni bambino il suo fagottino. Il sole di febbraio conduce le femmine sottoterra. Non bisogna fare favoritismi. Non si deve mettere il carro davanti ai buoi. Bisogna lasciar fluire lacqua al suo mulino. Mancando il gatto i topi ballano Zucche e meloni alle loro stagioni.

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Toponimi
Citt, paesi, frazioni e fiumi italiano piemontese dellAlta Langa ich, nich, nchi rba, nrba Arbaraj Merica Argul, ar Guel st, nst Bauz Barbarasch Bareu Batifeuj Berb Brvaj Bene Bnvel Brgui Bistgn Bunvzin Brgum Burgna Beusia Buz ursch Br Bbi Cire Calamandran-a Caloss Cameran-a Cmu Campaj Franz Neuva a Canl Canej Cantaran-a Caplat Car Castagn Castagnore Castlat Castlind

Nom dij post


italiano Castiglion Falletto Castiglion Tinella Castino Cengio Ceresole dAlba Cerretto Langhe Ceva Cherasco Cissone Cisterna dAsti Clavesana Coazzolo Cocconato Corneliano Cortemilia Cossano Belbo Costigliole dAsti Cravanzana Cuneo Diano dAlba Dogliani Envie Farigliano Feisoglio Ferrere Fossano Francia Genova Gorrino Gorzegno Gottasecca Govone Grinzane Cavour Guarene La Morra Lequio Berria Levice Loazzolo Madonna Como 188 piemontese dellAlta Langa Castiun Falat Castiun Cstu Ciangg (r) Crsore Zraj Zeva Chersch Cissun Sisterna Cravzan-a Cuaz eu Cucun Curgnan Curtmija Cussan Custiore Cravanzan-a Cuni Dian Dujan-i nvije Farijan Faisseu Frere Fussan Franz a Gnua Ghirin Gurzin Botascca Guvun Grinzan-e Guaraine Mura (ra) Lech Lis Luaz eu Cum (n)

Acqui Terme Alba Albaretto Torre America Arguello Asti Baldissero dAlba Barbaresco Barolo Battifollo Belbo Belvedere Langhe Benevagienna Benevello Bergolo Bistagno Bonvicino Borgomale Bormida Bosia Bossolasco Bra Bubbio Cairo Montenotte Calamandrana Calosso Camerana Camo Campetto Canada Canale Canelli Cantarana Cappelletto Carr Castagnito Castagnole Lanze Castelletto Uzzone Castellinaldo

italiano

piemontese dellAlta Langa Majan Mangu Milan Mnesu, Mresu Munast Munbarch Munc Mundv Mnis Munfort Mungardin Munt Muntd Muntluv Muntaj Munzemu Muntisel Muntij Munvis Mota (ra) Miraz an Narz e or Nive Anvije Niela (ra), Gnela Niza Nuvel Urm Parod Piagera (ra) Prlaj Perlu Pz eu Piubs Po Pocapja Pralurm Priuca Prinaj Rachinis Roca (ra) Ruchtta (ra) Rod

italiano

piemontese dellAlta Langa Ridin Rudel Ruma Ruraj Sre Sarsaj Salz e San Benedet San Beuv San Damian San Dun San Giors San Roch Santa Vitoria San Stu Savian Savun-a Scartta Scurun Sairore Sanadiva Seralunga, Saralunga Seraval, Saraval Scin-i, Sin-i Suman Sumariva Bosch Sumariva Spign Tne Tinela Tuduch Tirin Tur Tursela Trai Cn-i Trais Trez Iz un Vaj Verdn Vesme Vzza Vilaneuva

Magliano Alfieri Mango Milano Millesimo Monastero Mombarcaro Monchiero Mondov Monesiglio Monforte dAlba Mongardino Mont dAlba Montaldo Roero Montelupo Albese Monteu Roero Montezemolo Monticello dAlba Montiglio Monviso Motta Murazzano Narzole Neive Neviglie Niella Belbo Nizza Monferrato Novello Olmo Gentile Paroldo Pedaggera Perletto Perlo Pezzolo Valle Uzzone Piobesi dAlba Po Pocapaglia Pralormo Priocca Prunetto Racconigi Roccaverano Rocchetta Belbo Roddi

Roddino Rodello Roma Roreto Sale delle Langhe Saliceto Saluzzo San Benedetto Belbo San Bovo San Damiano dAsti San Donato San Giorgio Scarampi San Rocco Santa Vittoria Santo Stefano Belbo Savigliano Savona Scaletta Uzzone Scorrone Serole Seno dElvio Serralunga dAlba Serravalle Langhe Sinio Somano Sommariva Bosco Sommariva Perno Spigno Tanaro Tinella Todocco Torino Torre Bormida Torresina Tre Cunei Treiso Trezzo Tinella Uzzone Vaglio Verduno Vesime Vezza dAlba Villanova dAsti 189

Il tempo

r timp

Per indicare le ore si usa: bot (colpo) e ura (ore): eun bot, dui bot, traj bot (luna, le due, le tre); dopo le tre si aggiunge ure (ore) al numero: quatr ure, zinch ure, ses ure (le quattro, le cinque, le sei ); per mezzogiorno, mesd e per mezzanotte, mezaneucc; le 12.30 e le 0.30 si esprimono con mezbot e mesbot dop mezaneucc. Si ricorda che nelle frazioni di tempo i termini bot e ura rimangono sottintesi: dui e des, ses e des (le due e dieci, le sei e dieci).
italiano piemontese dellAlta Langa italiano mezzanotte la mezza (12,30) la mezza (0,30) minuto secondo piemontese dellAlta Langa mezaneucc mesbot mesbot dop mezaneucc minta secund, scund

Lora luna
luna e un quarto luna e venti luna e mezza le due meno venti le due le due e venti le tre le quattro meno venti le quattro le quattro e un quarto le quattro e venti le quattro e mezza le cinque le sei sette le otto le nove le dieci le undici mezzogiorno

Rura
n bot n bot n quart n bot e vint n bot e mez dui bot menu vint dui bot dui e vint trai bot qutr menu vint qutr ure qutr n qurt qutr e vint qutr e meza z inch ure ses ure set ure eut ure neuv ure des ure undes ure mesd

Il giorno
mattino pomeriggio sera notte di giorno domani domani mattina domani pomeriggio domani sera dopo domani ieri ieri mattina ieri sera ieri notte

r d
matin dop mesd saira neucc suverd duman duman matin duman dop mesd duman a (ra) saira passa duman saira saira matin saira saira saira neucc

Si dir dunque: che ura u rlu? I sun des menu n qurt (che ore sono? Sono le dieci meno un quarto). A differenza dellitaliano non si usa preporre larticolo al numero che indica lora: i sun dui bot (sono le due), i sun zinch ure (sono le cinque).

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italiano

piemontese dellAlta Langa

italiano maggio giugno luglio agosto settembre ottobre novembre dicembre

piemontese dellAlta Langa mgg giugn lj agust stimbr utubr nuvimbr dzimbr

I giorni della settimana


luned marted mercoled gioved venerd sabato domenica

Ij di dr sman-a a
lnes mrtes mercu giobia vner sba dimnica

I mesi dellanno
gennaio febbraio marzo aprile

Ij mais d r nn
sn frv mrz avr

Le stagioni dellanno stagiun d r nn


primavera estate autunno inverno ra prma rist rutun rinvern

Bossolasco, veduta da settentrione


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CANZUN
piemontese dellAlta Langa

CANZONI
italiano

Cant jeuv
r salt Suma part dar nostre c chu r era prma saira, pr nnive a salit e deve r bun-a saira. a Bun-a saira sur padrun cun sura r padrun-a, a suma nn ciam liciainz a si sun cuntaint che sun-na. O da z chi disu naint u r sagn chi sun cuntenti, canteruma e suneruma tci allegramenti. Sun-a sun-a sunadur al chiaro della stair a, la padrun-a r z lv cha nvisca r candair a a.

Canto delle uova


Il saluto Siamo partiti dalle case sin dalla prima sera, per venirvi a salutare e darvi la buona sera. Buona sera signor padrone e signora la padrona, siam venuti a chiedere licenza se son contenti che si suoni. O se loro non dicono niente segno che sono contenti, perci suoneremo e canteremo tutti allegramente. Suona suona suonatore al chiaro della stella, la padrona gi sveglia e accende la candela.

ra dumanda Dene djeuv o dene djeuv dr vostre galin-e, i jhan dicc i vostri avsin chi nhai r gorbe pin-e. Dene djeuv o dene djeuv dr galin-a russa, a i jhan dicc i vostri avsin chi sun trai di cha puz a. Dene djeuv o dene djeuv dr galin-a bianca, a che pass Carv jnnir r Sman-a Santa. a Dene djeuv o dene djeuv dr galin-a naira, a

la richiesta Dateci delle uova, dateci delle uova delle vostre galline, han detto i vostri vicini che ne avete le ceste piene. Dateci delle uova, dateci delle uova della gallina rossa, han detto i vostri vicini che sono tre giorni che spinge. Dateci delle uova, dateci delle uova della gallina bianca, che passato Carnevale arriver la Settimana Santa. Dateci delle uova, dateci delle uova della gallina nera,
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piemontese dellAlta Langa

italiano

i jhan dicc i vostri ausin chu r trai d cha canta. Dene djeuv o dene djeuv dr galin-a nera, a che pass Carv jnnir r primavera. a Suma nn cant n siz cha j na spusa lesta, na duzaina e meza deuv cha ni dga da r fnestra. a Na duzaina e meza deuv r tropa impertinenza, se nun d meza duzaina far uma r partenza. a O se jha perd r cutin javr s-cianc r frisa, a ma pr dene dj euv a nui bitevje nt r camisa. a Cumpatine sur padrun che suma girulari, quandi chi su marid girruma p pi vari. Cumpatine sur padrun che suma giuventra, juma r sangu chun turmainta fina a r cintra. a a ca dn vidu Questa casa gentil casa j n vidu d bela grazia, su r p marisse pr Carv us maridr pr Pasqua. suta ra canonica Suma nn cant n si z alla porta dr pastore, che alle sue pecorelle u-j porta vero amore.

han detto i vostri vicini che sono tre giorni che canta. Dateci delle uova, dateci delle uova della gallina nera, che passato Carnevale arriver la primavera. Siamo venuti qui a cantare dove c una sposa svelta, una dozzina e mezza di uova ce li dia dalla finestra. Una dozzina e mezza di uova e troppa impertinenza, ma se ce ne d mezza dozzina faremo la partenza. O se ha perso la gonna sar perch ha perso il nastro, ma per darci le uova se le metta pure nella camicia. Abbiate pazienza signor padrone che ce ne andiamo in giro, ma quando saremo sposati non gireremo pi. Abbiate pazienza signor padrone che siamo giovent, abbiamo il sangue che ci tormenta fino alla cintura. a casa di un vedovo In questa casa gentil casa c un vedovo di bella grazia, se non si sposer per Carnevale sicuro che si sposer a Pasqua. sotto la canonica Siamo venuti a cantare qui alla porta del pastore, che alle sue pecorelle porta vero amore.
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italiano

Questa casa gentil casa j n bravo religioso, danpertt u r numin chu r cos grazioso. a ca d na tota Suma nn cant n siz chi j na bela fija, juma n giuinin cun nui chu veu purter va. a Bianca e russa cume na fi a jha tant n bel culur, furtin cul giuinin chu-j far lamur. Bianca e russa cume na fi a jha tanto n culur bello, furtin cul giuinin chu-j bittr r anello. Suma nn cant n si z chi j na riz ulin-a, r vughissi nd per c a smija na riundur in-a. Sua mma cha r lv a jha p prd r so tempo giuinin cha spuser us truver contento. a ca d n ninin Sun-a sun-a sunadur ar chiaro della ln-a, r padrun-a r za lv a cha f bug r cn-a. a s i-j rva niente Vard l cul fratucin chu r rest n sr porta, a chial u speta r regal che r padrun-a a-j porta. a

In questa casa gentil casa c un bravo religioso dappertutto descritto come molto grazioso. a casa di una signorina Siamo venuti qui a cantare dove c una bella ragazza, abbiamo un giovanotto che vuol portarla via. Bianca e rossa come un fiore ha tanto un bel colore, fortunato quel giovanotto che far lamore. Bianca e rossa come un fiore a un colore cos bello, fortunato quel giovanotto che le metter lanello. Siamo venuti qui a cantare dove c una ricciolina, la vedeste girar per casa assomiglia a una rondinella. La mamma che lha allevata non ha perduto il suo tempo, il giovanotto che la sposer si trover contento. a casa di un neonato Suona suona suonatore al chiaro della luna la padrona gi sveglia e fa muovere la culla. se non arriva niente Guardate l quel fraticello che rimasto sulla porta , lui aspetta il regalo che la padrona gli porta.
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italiano

Si veur naint dene djeuv i fene p p penare, che r ln-a a pssa i monti a e nujcc vuruma andare. r ringraziamaint Ra padrun-a a jha pag e nujcc r ringraziuma, a se ntr nn suma ncu viv nujcc riturneruma. Adess che lur jhan dne djeuv nujci e ringraziuma se vivruma n santit natrnn e turneruma. caiche malediziun Suma nn cant siz chi-j canter r ajz a, si j na fija da mari cha mrz n sr pajz a a a. Suma nn cant siz chi-j canta r cua russa, a chi-j drucaissa r curm dr c a r padrun u-j restaissa suta. n custa casa z jnnisa r sicin-a, a chi j scaissa r chsta ar gl a er c a r galin-a. a

Se non volete darci le uova non fateci pi penare, che la luna ha passato i monti e noi vogliamo andare. il ringraziamento La padrona ha pagato e noi lo ringraziamo se il prossimo anno saremo vivi noi ritorneremo. Adesso che ci han dato le uova noi ringraziamo, e se vivremo in salute un altranno ritorneremo. qualche maledizione Siamo venuti qui a cantare dove canter la gazza, se c una ragazza da maritare che marcisca sul pagliericcio. Siamo venuti qui a cantare dove canter il codirosso, rovinasse il tetto della casa e il padrone vi rimanesse sotto. Proprio in questa casa venisse la siccit, seccase la cresta al gallo e il culo alla gallina.

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Cant mgg
E suma nn a cant chun f tant bel nd, cerea la padrun-a sa veu lass cant. O bin vena mgg, o bin staga mgg, o bin riturna il mis di mgg. Ra stagiun di primavera a r na stagiun cha f pias, tci jusej chi cantu is preparu r so bel n O bin vena mgg, o bin staga mgg, o bin riturna il mis di mgg. Se t veuri nen credi che magg u sa riv, feve a r finestra a lu vedi ben dub. O bin vena mgg, . Purtuma sarburin cari d bej bindlin, pr f r riverenza a a muns e madamin. O bin vena mgg, . Suma r primavera: a r fi sun z fiurije, tci jusej chi cantu u f pias saintije. O bin vena mgg, . Guard r nostra spusa a che bel anel cha jha, chi lavr dunair u

Cantar maggio
Siamo venuti a cantare che a noi piace andare, cerea alla padrona se vuole lasciarci cantare. O ben venga maggio, o ben sia maggio, o ben ritorna il mese di maggio. La stagione della primavera una stagione che fa piacere, tutti gli uccelli che cantano si preparano il loro bel nido. O ben venga maggio, o ben sia maggio, o ben ritorna il mese di maggio. Se non vuoi credere che maggio sia arrivato, affacciatevi alla finestra lo vedete ben addobbato. O ben venga maggio, . Portiamo questalberello carico di nastrini, per far riverenza a signori e signore. O ben venga maggio, . Siamo a primavera i fiori sono gi fioriti, tutti gli uccelli cantano ed un piacere sentirli. O ben venga maggio, . Guardate la nostra sposa che bellanello che ha, chi glielo avr donato
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italiano

sar r so innamur. O bin vena mgg, Guard r nostra spusa a cum bin dub, smija r fi dr persi a quandi cha r spunt. O bin vena mgg, . Guard r nostra spusa a cume cha r bin bit, luntan z inquanta mija a sar peu numin. O bin vena mgg, . Sa r naint numin r faruma numin, a o sa r naint spus r faruma spus. a O bin vena mgg, . Guard cula fija cume sa ben cs, che Nusgnur u-j dga grzia d naint furesse ij d. O bin vena mgg, . Guard cula fija che jha tant dui bej ujin, danturna r so fcia a sun tcc bej riz ulin. O bin vena mgg, . Baica l cul giuinin chu st a baich, su ndaissa nt r so vigna a u truvra caicos da f. O bin vena mgg, .

sar il suo innamorato. O ben venga maggio, . Guardate la nostra sposa com ben sistemata, sembra il fiore del pesco appena sbocciato. O ben venga maggio, . Guardate la nostra sposa com ben messa, lontano cinquanta miglia sar poi nominata. O ben venga maggio, . Se non nominata la faremo nominare, e se non ancora sposata la faremo sposare. O ben venga maggio, .. Guardate quella ragazza come sa ben cucire, che il Signore gli onceda la grazia di non pungersi le dita. O ben venga maggio, .... Guardate quella ragazza che ha due occhi cos belli, intorno al suo viso sono tutti riccioli belli. O ben venga maggio, . Guarda quel giovinetto che sta a guardare, se andasse nella sua vigna troverebbe qualcosa da fare. O ben venga maggio, .
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italiano

Baica l cul giuvu chu jha tant n bel culur, baicher n cula fcia u smija n pumin damur. O bin vena mgg, . Baica l cul giuvu chu sa si ben trat, o tci i r disu u chu r da marid. O bin vena mgg, . Baica l cul giuvu chu porta r cruvatin, o tci san e r disu u chu r n bel giuvinin. O bin vena mgg, . Baica l cul giuvu chu jha tant n bel suris, cun r manin-e bianche u s storz tci ij barbis. O bin vena mgg, . E suma nn a cant a c dr brava gent, a si jhan dr masnajin-e u r so divertiment. O bin vena mgg, . Cha car z madma, a madma dr castel, cha vena a regalene na rosa dr bindel. O bin vena mgg, . Padrun-a, padrun-a si veuri naint regal,

Guarda quel giovane che ha tanto un bel colore, guardatelo in viso sembra una pomo damore. O ben venga maggio, . Guarda quel giovane che ha un bel modo di fare, o tutti lo dicono che da sposare. O ben venga maggio, . Guarda la quel giovane che porta il cravattino, o tutti sanno e dicono che un bel giovanottino. O ben venga maggio, . Guarda l quel giovane che ha tanto un bel sorriso, con le sue manine bianche si arriccia i baffi. O ben venga maggio, . Siamo venuti a cantare a casa della brava gente, se hanno dei bambini il suo divertimento. O ben venga maggio, . Scenda signora, signora del castello, venga a regalarci una rosa per il nastro. O ben venga maggio, . Padrona, padrona se non volete regalare,
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italiano

il sole passa i monti e nui vuruma nd. O bin vena mgg, . Padrun-a, padrun-a padrun-a dr pul, prunt djeuv frasch e jandi lasseje st. O bin vena mgg, . Padrun-a, padrun-a adess chi na-j regal, preguma Nusgnur e r Madona a chiv dagu r santit. a O bin vena mgg, .

il sole sta passando i monti e noi vogliamo andare. O ben venga maggio, . Padrona, padrona padrona del pollaio, preparate delle uova fresche e lasci stare quelle vizze. O ben venga maggio, . Padrona, padrona adesso che ce ne avete regalate, preghiamo il Signore e la Madonna che vi diano la santit. O ben venga maggio, .

Cravanzana, lantica porta


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italiano

r previ d San Dun


r previd San Dun u r nd r fera r Mangu, a r previd San Dun u r nd r fera r Mangu. a U r nd cat dui beu, u r nd cat dui beu la serva li meinva. Va l va pian, va nan, va san la serva li meinva. Li meinava tantu bin, li meinva tantu bin chr previ sinnamurva. Va l va pian, va nan, va san chr previ sinnamurva. Attravrsanda n bosch, attravrsanda n bosch a jha ciap na spin-a. Va l va pian, va nan, va san a jha ciap na spin-a. Jeu, jeu fr ma n po si beu, jeu, jeu fr ma n po si beu che dess e r gavruma. a Va l va pian, va nan, va san che dess e r gavruma. a Tira tira pian, tira tira pian la spin-a peu as rancva. Va l va pian, va nan, va san la spin-a peu as rancva.

Il prete di San Donato


Il prete di San Donato andato alla fiera al Mango, il prete di San Donato andato alla fiera al Mango. andato a comprare due buoi andato a comprare due buoi la serva li conduceva. Vai l, vai piano, vai avanti, vai rosso, vai sano la serva li conduceva. Li conduceva cos bene, li conduceva cos bene che il prete sinnamorava. Vai l, vai piano, vai avanti, vai rosso, vai sano che il prete sinnamorava. Attraversando un bosco, attraversando un bosco ha preso una spina. Vai l, vai piano, vai avanti, vai rosso, vai sano ha preso una spina. Jeu, jeu ferma i buoi, jeu, jeu ferma i buoi che adesso la toglieremo. Vai l, vai piano, vai avanti, vai rosso, vai sano che adesso la toglieremo. Tira, tira piano, tira, tira piano la spina poi si toglieva. Vai l, vai piano, vai avanti, vai rosso, vai sano la spina si toglieva.
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Ma tiranda n po pi fort, ma tiranda n po pi fort tci dui i sun nvrssse. Va l va pian, va nan, va san tuci dui i sun nvrssse. Sa-z a r r fin, a sa-z a r r fin a dr spin-a srpentin-a. a Va l va pian, va nan, va san dr spin-a srpentin-a. a

Ma tirando un po pi forte, ma tirando un po pi forte tutte e due si ribaltano. Vai l, vai piano, vai avanti, vai rosso, vai sano tutti e due si ribaltano. Questa la conclusione, questa la conclusione della spina serpentina. Vai l, vai piano, vai avanti, vai rosso, vai sano della spina serpentina.

Ra straina
Bund, bund deme r straina a mi, a deme n cur umb che r nn u r lungh. (deme n cauz a mi e sbatime z da l). Bastian, Bastian dame r straina n man, a se t r campi n tra mi e r pij nan; a a se t r campi n su sur, vattra a pij, a se t r campi n sr cascin-a a a vate a pij na bela galin-a.

La strenna
Buongiorno, bongiorno datemi la strenna, datemi un colombo che lanno lungo. (date un calcio a me e sbattetemi gi). Bastiano, Bastiano dammi la strenna in mano, se la butti per terra io non la prendo; se la butti sul solaio, vattela a prendere, se la butti sulla cascina vatti a prendere una bella gallina.

Bossolasco, veduta da levante


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n sunat pr ji spus
Cit e grand, cuntaint e frus tci i brju: Viva j spus. Che gran festa, che gran ribota tta r giaint a r n propi n piota, a ma jndulu tt s ciadel pr mari si dui farinj ? Peir, previ e fr i jhan bugi da San Dun, mgne, brba, c e none i sun riv da Custandone, capun, galin-e e fasan jhan cumandje vessin a Dian, duz barbera e nebieu at, i jhan purtje da Bareu, bji, arost e grive jhan truvje nt se rive. O ma basta ciaciar r panza nduma a suagn a e si j piasuve s sunat bitene ij sod nt u sacat. Da bun cristian preguma ij nostri Sant che j spus i su cuntaint e standa n bun-a cumpagna i peussu fesse na grossa famija. Viva j spus

Un sonetto per gli sposi


Bambini ed adulti, contenti e tristi tutti urlano: Viva gli sposi. Che gran gioia, che gran festa, tutta la gente proprio di buon umore, ma era necessario tutto questo rumore per sposare questi due birichini? Priori, preti e frati si sono mossi da San Donato, zie, zii, suoceri e nonne sono arrivati da Costandone, capponi, galline e fagiani li hanno ordinati a Diano, dolcetto, barbera e nebbiolo li hanno portati da Barolo, bolliti, arrosti e grive li ha trovato nelle rive. O ma smettiamo di chiacchierare la pancia andiamo a ben sistemare, se vi piaciuto questo sonetto metteteci i soldi nel sacchetto. Da buoni cristiani preghiamo i nostri Santi affinch gli sposi siano contenti e rimanendo in buona compagnia possano farsi una grande famiglia. Viva gli sposi.

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italiano

Ra crva
Oh, r bun vin duz chi jera nt r me but! J passje na crva cha jha rimpime r but. Oh, r bun vin duz chi jera nt r me but! J passje r luv, chu jha mangi r crva, a cha jha rimpime r but. Oh, r bun vin duz chi jera nt r me but! J passje r can, chu jha giap ar luv, chu jha mangi r crva a cha jha rimpime r but. Oh, r bun vin duz chi jera nt r me but! J passje r bastun, chu jha patl r can, chu jha giap ar luv, chu jha mangi r crva a cha jha rimpime r but. Oh, r bun vin duz chi jera nt r me but! J passje r feu, chu jha bris r bastun, chu jha patl r can, chu jha giap ar luv, chu jha mangi r crva a cha jha rimpime r but. Oh, r bun vin duz chi jera nt r me but!

La capra
Oh! Il buon vino dolce che cera nel mio fiasco! passata una capra che mi ha rotto il fiasco. Oh! Il buon vino dolce che cera nel mio fiasco! passato il lupo che ha mangiato la capra, che mi ha rotto il fiasco. Oh! Il buon vino dolce che cera nel mio fiasco! passato il cane che ha abbaiato al lupo che ha mangiato la capra che mi ha rotto il fiasco. Oh! Il buon vino dolce che cera nel mio fiasco! passato il bastone, che ha picchiato il cane che ha abbaiato al lupo che ha mangiatola capra che mi ha rotto il fiasco. Oh! Il buon vino dolce che cera nel mio fiasco! passato il fuoco che ha bruciato il bastone, che ha picchiato il cane che ha abbaiato al lupo che ha mangiato la capra che mi ha rotto il fiasco. Oh! Il buon vino dolce che cera nel mio fiasco!
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italiano

J passje r eva, cha jha dsmurt r feu, chu jha bris r bastun, chu jha patl r can, chu jha giap ar luv, chu jha mangi r crva a cha jha rimpime r but. Oh, r bun vin duz chi jera nt r me but! J passje r beu, chu jha lapasse r eva, cha jha dsmurt r feu, chu jha bris r bastun, chu jha patl r can, chu jha giap ar luv, chu jha mangi r crva a cha jha rimpime r but. Oh, r bun vin duz chi jera nt r me but!

passata lacqua, che ha spento il fuoco che ha bruciato il bastone, che ha picchiato il cane che ha abbaiato al lupo che ha mangiato la capra che mi ha rotto il fiasco. Oh! Il buon vino dolce che cera nel mio fiasco! passato il bue, che ha bevuto lacqua che ha spento il fuoco che ha bruciato il bastone, che ha picchiato il cane che ha abbaiato al lupo che ha mangiato la capra che mi ha rotto il fiasco Oh! Il buon vino dolce che cera nel mio fiasco!

Cerreto Langhe, veduta da levante


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italiano

Ra Passiun
Ra passiun d Ges Crist a r tantu bel saintir a, a-j pias a cit e grand e a tta r giant dr mund. a Ra Passiun d Ges Crist, a r tant bun-a dampraindi: r ampraindu cit e grand e tta r giaint durdinanz a a. Quandi che Ges Crist u r era ncura cit, u fava gran penitainz a: u fava digin quaranta d, sanz pij sustanz a a. A r fin di quaranta d, a Ges u pija sustanz a, u jha pij n bucun d pan e na guctta dacqua. Peu u r nd a Gerusalem a vughi i suoi pastori. U r ncuntrsse n tanta giaint e cha-j f r riverainz a a. Ra riverainza r meriti vui a chi fai tanta penitainz a. Ges girandse a cula giaint u jha dije cun custanz (parlanda) a: nnime a vughi r Vener Sant vugrai r mia vita in croce: a vugrai ij me pe nciuv cun r man dc trafitte, r me testa ncurun cun tte r spintte; a r sangu a grund gi da questa croce. Vugrai r tra a trmur, r su a nn scr, a vugrai r ln-a cun r su a cumbatisse a nsema. Vugrai tte r stair a ribat z dar ciel e e a creubi tta r tra cume r feuje ns r a erba; i mort a resuscit e a bitesse nsema.

La Passione
La Passione di Ges Cristo tanto bello sentirla piace a piccoli e grandi e a tutta la gente del mondo. La Passione di Ges Cristo tanto semplice da imparare: la imparano piccoli e grandi e tutta la gente in ordine. Quando Ges Cristo era ancora piccolo faceva gran penitenza: faceva digiuno quaranta giorni, senza assumere nulla di sostanzioso. Alla fine dei quaranta giorni, Ges assume cibo, prende un boccone di pane e una goccia dacqua. Poi andato a Gerusalemme a vedere i suoi pastori. Ha incontrato tanta gente che gli faceva riverenza. La riverenza la meritate voi che fate tanta penitenza. Ges rivolgendosi a quella gente gli ha detto con costanza: (recitando) Venitemi a vedere il Venerd Santo vedrete la mia vita in croce: vedrete i miei piedi inchiodati e le mie mani trafitte, la mia testa incoronata di spine; il sangue grondare gi dalla croce. Vedrete la terra tremare e il sole oscurarsi, vedrete la luna e il sole combattersi. Vedrete le stelle cascare gi dal cielo e coprire tutta la terra come le foglie sullerba; i morti resuscitare e riunirsi tutti insieme.

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CUNTE

RACCONTI

Sono qui raccolti alcuni esempi di racconti e favole che fino a non molti anni fa occupavano il posto della televisione o della radio durante le veglie invernali o le calde serate estive. In genere i racconti avevano inizio sempre col medesimo breve prologo: Enda ch i feru r musche a n sod e mez a ra piota i jera. Dove mettoni i ferri alle mosche ad un soldo e mezzo per zampa cera; e terminavano con lo stesso epilogo: e a mi che j era dr da r ss j han tirame na cipa d prz[ ch a j ha fme nd a zupat e mi e zop-j ncura adess e a me che ero dietro l uscio hanno tirato una fetta di pera che mi ha reso zoppo ed io zoppico ancora adesso. In ogni paese o frazione c era almeno una persona che conosceva molte novelle con le quali riusciva a catturare l attenzione di grandi e piccini; le narrazioni, pur procedendo su una traccia fissa, variavano a seconda della vena e dell umore del narratore, colorandosi di nuovi personaggi ed avvincenti circostanze; in questo modo il racconto era sempre nuovo, anche per quelli che lo aveva gi ascoltato decine di volte.
piemontese dellAlta Langa italiano

r luv e ra brta
E sun pass nt r str strcia e r luv u jha a pime r brta. a E sun nd dar luv chun dga r brta, a e chial u jha dime che i-j dga dr crn fsca. a E sun nd dar masl chun dga dr crn a fsca e chial u jha dime che i-j dga dr fagn pr r bucin. E sun nd dar pr chun dga dr fagn e chial u jha dime che i-j dga dr eva. E sun nd dar nivur chin dgu dr e eva e r nivur i jhan dime che i-j dga dr e a sciunza. E sun nd dar crin chun dga dr sciunza a e chial u jha dime che i-j dga dr giandr. a E sun nd da r ru cha jha dme r giandr, a a che jho purtaje ar crin chu jha dme r a sciunza,

Il lupo e la berretta
Sono passato nella strada stretta e il lupo mi ha preso la berretta. Sono andato dal lupo che mi dia la berretta e mi ha detto di dargli della carne fresca. Sono andato dal macellaio per farmi dare della carne fresca e lui mi ha detto di dargli del fieno per il vitello. Sono andato dal prato che mi dia del fieno e lui mi ha detto di dargli dellacqua. Sono andato dalle nuvole che mi diano lacqua e le nuvole mi ha detto di dar loro dello strutto. Sono andata dal maiale che mi dia lo strutto e lui mi ha detto di dargli delle ghiande. Sono andata dalla quercia che mi ha dato delle ghiande, che ho portato al maiale che mi ha dato lo strutto, che ho portato alle nuvole che mi hanno dato lacqua, che ho portato ai

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piemontese dellAlta Langa che jho purtaje ar nivur chi jhan dme e r eva, che jho purtaje ar pr, chu jha dme r fagn, che jho purtaje ar masl chu jha dme r a crn fsca, che jho purtaje ar luv chu jha turnme d r me brta. a E mi passreu mi p da r str strcia. a

italiano prati, che mi hanno dato il fieno, che ho portato al macellaio, che mi ha dato la carne fresca, che ho portato al lupo che mi ha restituito la berretta. Io non passer mai pi per la strada stretta.

r fij sgairun
Nom u jva dui fij. r pi giuvu u dis ar par Par dme r part dr roba cha me e: e, a a speta. r par u divid tra lur r roba. e a Dop caichi di, r fij pi giuvu u pija r so cose e u part pr n pas luntan; l u sgaira tci i seu sod sanz tenne da cunt. a Na vota spaind tt, n cul pas i-j rva na gran caresta e chial u tca a tribil. nlura u v a travaj da n chu stva nbelel e chu r manda nt i camp a scheu ai crin. U vurra u impisse r panz cun r giandr chi mangiu i a a crin, ma gnn i-j nun d. nlura u turna n santur e us dis: Quanci srvit a c da me par i jhan dr pan fin chi e veuru e mi mbelez e meuir d fm! E mauz e vgh da me par a dije: Par e jho f pec e e cuntra r Ciel e contra ti; e mrit pi naint d ciameme to fij. Trtme cume n dij to srvit. U prt e us ncamin-a da so par e. Quandi chu r ncura luntan, r par u r e u vugh e u-j cur scuntra, us i campa ar col e u r bsa. nlura so fij u-j dis: Par e jho u e, pec cuntra r Ciel e cuntra ti; e mrit pi naint d ciameme to fij. Ma r par u dis e a-j servit: Sveltu, purt z r vesta pi bela e a vestir biteje r u, anel ar d e scarpe aj pe. Purt r bucin pi grass, maz u, mangiuma e er fuma festa, prch s me fij u r era mort e u r turna viv, e jva perdr e jho turnru u truv. E paraj i tcu a f festa. nt r mentre r fieu p grand chu r era a travaj nt ij camp u ven a c. U saint a sun

Il figliol prodigo
Un uomo aveva due figli. Il pi giovane dice al padre: Padre, dammi la parte del patrimonio che mi spetta. Il padre divide tra loro i beni. Dopo alcuni giorni, il figlio pi giovane prende le sue cose e parte per un paese lontano; l sperpera le sue sostanze vivendo da dissoluto. Una volta speso tutto, in quel paese arriva una grande carestia ed egli comincia a trovarsi in difficolt. Allora va a lavorare da uno che abita l e che lo manda nei campi a pascolare i maiali. Vorrebbe saziarsi con le ghiande che mangiano i maiali; ma nessuno gliene d. Allora rientra in se stesso e dice: Quanti salariati in casa di mio padre hanno pane in abbondanza e io qui muoio di fame! Mi alzo e vado da mio padre a dirgli: Padre ho peccato contro il Cielo e contro di te; non merito pi di essere chiamato tuo figlio. Trattami come uno dei tuoi servitori. Parte e sincammina verso suo padre. Quando ancora lontano il padre lo vede e commosso gli corre incontro, gli si getta al collo e lo bacia. Allora il figlio gli dice: Padre, ho peccato contro il Cielo e contro di te, non merito pi di essere chiamato tuo figlio. Ma il padre dice ai servi: Presto portate qui il vestito pi bello e vestitelo, mettetegli lanello al dito e i calzari ai piedi. Portate il vitello pi grasso, ammazzatelo, mangiamo e facciamo festa, perch questo mio figlio era morto ed tornato vivo, lavevo

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piemontese dellAlta Langa e bal e u-j ciama a na srvainta cosa chi staissa capitandje. Ra srvainta a-j dis: I j turnje to frel e to par u jha f maz r e bucin pi grass, prch u jha turnaru avaj san e srv. Chial u snrabija e u veu naint antr n c. nlura so par u sort a parleje, ma so fieu e u-j dis: Par mi et sun srvit da tanci gn, e, e jho sempre scutate e ti t jhai mj dme manch n cravat pr f festa cun ij me amis. Ma adess ches to fij, chu jha s-ciap tci ij to sod cun r bagsce, u r turn, pr chial et maz r bucin pi grss. i U-j respund so par Fij, ti et z sempre e: euj cun mi e lo chu r me u r to; ma is dev f festa e esci cuntaint, prch to frel u r era mort e u r turn viv, u r era perdusse e juma turnru truv.

italiano perduto e lho ritrovato. E cos cominciano a far festa. Nel frattempo il figlio maggiore che era al lavoro nei campi ritorna verso casa. Sente la musica e le danze e chiede ad una serva cosa stesse succedendo. La serva gli dice: E tornato tuo fratello e tuo padre ha fatto ammazzare il vitello pi grasso, perch lo ha riavuto sano e salvo. Egli si arrabbia e non vuole entrare in casa. Allora il padre esce a parlargli, ma il figlio gli dice: Padre io ti sono servitore da tanti anni, ti ho sempre ubbidito e tu non mi hai mai dato un capretto per far festa con i miei amici. Ma ora che questo tuo figlio, che ha dissipato i tuoi averi con le prostitute, tornato, per lui hai ammazzato il vitello pi grasso. Gli risponde il padre: Figlio, tu sei sempre con me e tutto ci che mio tuo; ma si deve far festa ed essere contenti, perch tuo fratello era morto ed tornato in vita, era perduto e lo abbiamo ritrovato.

Luccello Macone
Jera na vota n r borgnu chu stva n drinta a n bel castel nsema a-j seu trai matot. Da tute r part i rivvu medi e setmin pr z rch d feru var, ma fin-a nlura gnente u jva faje. n di is presainta ar castel na vjtta mr vestija e a ciama d vughi r r; sbi r guar die i veur fera nd va, ma r fij pi giuvu, u Giuanin, u dis: Se sa fumr a veu vughi r r a pr deje na cra cha pssa pra. Ra vjtta na vota visit r r, a-j dis: Maest, se u veu trna vughi, u duvr fesse pass n sjeuj na pma d r usel Macun. Ij dui matot pi grand i partu pr nd a truv sa pma; Giuanin, r pi giuvu e pi vs sin a so pare, u decid d parti co chial cun lur, dc se r r u vurva naint. Ij trai prinz riv n tr post chus s-ciai

Lusel Macun
Cera una volta un re cieco che abitava in un bel castello insieme ai suoi tre figli. Da ogni dove giungevano medici e settimini per cercare di guarirlo, ma fino ad allora tutto era stato inutile. Un giorno si presenta al castello una vecchiettina mal vestita, chiedendo di poter vedere il re; immediatamente le guardie la vogliono allontanare, ma il figlio pi giovane, Giovannino, dice: Se questa donna vuol vedere il re per dargli una cura, passi pure. La vecchiettina visita il re e sentenzia: Maest se vuole riacquistare la vista dovr passare sugli occhi una penna delluccello Macone. I due figli pi grandi partono per trovare questa piuma; Giovannino il pi giovane e caro al padre, decide di partire con loro, contro il volere del re.

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piemontese dellAlta Langa mva dr quatr str, is dividu e prumttu d truvese l dop quaranta d. Quandi che uramaj smijva chi-j fissa pi gnente da f, Giuanin, u rva n tn pr chi ciamvu campo de Prej; enz uma an sars u vugh n gross usel che tac a jar u jva e scricc: Uccello Macone. Subi r usel u vor va, ma u lssa car na a pma, chial prast u r pija e u turna ndr dai a seu frej che jvu naint truv gnente. Ij frej, cativ e invidius i disu: Giuanin portne nduva che t jhai truv r pma!. a Tant i fan che chial u-i porta n tr campo de Prej e l pr pieje r pma r mz e r a u u u suteru. Turn sveltu ar castel i-j dan r puma ar r a che strufugnandesr n sjeuj sbi u vugh, ma a u baica e i-j manca Giuanin. nduva u rlu Giuanin? u ciama ai seu frej chi rispundu: Juma spetar tant, ma u juma pi naint vistru. Dop tanci gn n matot chu r era a scheu n tr campo de Prej bugianda r tra cun a n bastun u treuva noss e u r dovra a f n u sivurin pr ciam r so can. Cume che u-j suffia ndrinta u saint na vus: Amico tu sei, mi hanno ucciso nel campo de Prej; con torto senza ragione per togliermi la piuma delluccello Macone. Tte r vote che caicadn u-j suffiva ndrinta r sivurin u diva sempe r stessa a cosa. r giuvinot, stufi dr sivurin, u finiss d vaindru an neguziant d vin chn d u rva n tr pas dr r, chial u jva saint dr sivu magich e chrius u v a pruveru. Cume chu-j suffia ndrinta is saint: Padre mio tu sei, mi hanno ucciso nel campo de Prej; con torto senza ragione per togliermi la piuma delluccello Macone. r r u capiss subi e u-j f suffi dco a jci seu matot, quandi chu-j suffia r pi vej, r sivurin u dis: Fratello mio tu sei, tu mi hai ucciso nel campo de Prej; con torto senza

italiano I tre principi, giunti nel luogo chiamato delle quattro strade, si dividono e promettono di ritrovarsi l dopo quaranta giorni. Quando ormai pareva non ci fosse pi nulla da fare, Giovannino arriva in un prato chiamato campo de Prei e sopra un salice vede un grosso uccello con una scritta sulle ali: Uccello Macone. Subito luccello vola via, ma lascia cadere una piuma, che lui presto raccoglie per tornare dai suoi fratelli che nulla avevano trovato. I fratelli, cattivi ed invidiosi, dicono: Giovannino portaci dove hai trovato la piuma!. Tanto fanno che li conduce al campo de Prei e li per portargli via la piuma lo uccidono e lo sotterrano. Tornati velocemente al castello, consegnano la piuma al padre che sfregandosela suglocchi riacquista subito la vista, ma manca Giovannino. Dov Giovannino? chiede ai suoi fratelli, essi rispondono: Lo abbiamo atteso a lungo, ma non labbiamo pi visto. Trascorsi molti anni un giovinetto che accudiva alle pecore nel campo de Prei sollevando un po di terriccio, con un bastone trova un osso da cui ricava un fischietto per richiamare il cane. Come ci soffia dentro, si sente una voce che dice: Amico tu sei, mi hanno ucciso nel campo de Prej; con torto senza ragione per togliermi la piuma delluccello Macone. Tutte le volte che qualcuno soffia nel fischietto, questo dice la stessa cosa. Il giovinetto alla fine, stufo del fischietto, lo vende ad un commerciante di vino, che un giorno arriva nel paese del re; questo sentito parlare del fischietto magico, curioso lo va a provare. Come ci soffia dentro, si sente: Padre mio tu sei, mi hanno ucciso nel campo de Prej; con torto senza ragione per togliermi la piuma delluccello Macone.

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piemontese dellAlta Langa ragione per togliermi la piuma delluccello Macone. Saint lu l r r u comanda ar guardie d pij ij dui fieu e ficheje n tra galera pi ncreusa e scra fin-a a r fin dij seu di. a

italiano Il re capisce subito e fa soffiare anche ai suoi figli, quando tocca al pi grande il fischietto dice: Fratello mio tu sei, tu mi hai ucciso nel campo de Prej;con torto senza ragione per togliermi la piuma delluccello Macone. Sentito ci comanda alle guardie di prendere i due figli e rinchiuderli nella prigione pi profonda e scura fino alla fine dei loro giorni.

I musicisti
Ten e Bil i sun dui sunadur d Cravanzan-a, n u sun-a r fisa tira e puz e r a a tr r clarin. Na saira ij sun nd a sun a San Benedet a pe, turnanda a c, a dui bot dop meza neucc, i rivu dar punt dr msche. Suainz suta as punt, ij ladr is truvavu pr dividse ij sod chi jvu rub n gir. Bil u vugh n cit ciairin l suta e u dis a Ten: Chetel chi-j sun! e Ten u rspund: Fuma paraj, mi n sacocia e jho dr gere, e-j tir s nt r riva, mentre ti t fi schrzi a r armoni cun na vus cha smija cula du luv e peu brajuma: Ij luv, ij luv. Ten e Bil i fan cume chi jvu dicc e ij ladr sbariv i scpu d cursa, lassanda mbel tuci ij sod. Ij dui sunadur dco si jvu ciap poch a sun a San Benedet i sun arfasse cun ij sod dij ladr.

Ij sunadur
Ten e Bil sono due musicisti di Cravanzana, uno suona la fisarmonica cromatica e laltro il clarino. Una sera sono andati a suonare a San Benedetto a piedi, tornando a casa alle due dopo mezza notte arrivano presso il ponte delle masche. Sovente sotto quel ponte si radunavano i ladri per dividersi i soldi che avevano rubato in giro. Bil vede un piccolo lumicino l sotto e dice a Ten: Eccoli, ci sono e Ten risponde: Facciamo cos, io in tasca ho della ghiaia la getto su nella ripa, tu nel frattempo fai stridere la fisarmonica con una voce simile a quella del lupo e poi urliamo: I lupi, i lupi. Ten e Bil fanno come avevano detto e i ladri spaventati scappano di corsa lasciando l tutti i soldi. I due musicisti anche se avevano guadagnato poco a suonare a san Benedetto si sono rifatti con il denaro dei ladri.

210

piemontese dellAlta Langa

italiano

La volpe e il lupo
r galin-e Na vur e n luv n d i decidu dnd a p mangi r galin-e ndrinta an giuch nz ma an brich. d neucc savzinu pian, pianin e antru dan buch stracc chi jera n tra mir agna e i tcu a mang r galin-e. Ra vur che a r p, era frba, ogni tant a pruvva a vughi se a passva ncura dar buch; r luv u mangiva e bsta. Ra vur vughinda cha passva gist, gist p dar buch, a campa feura na galin-a e a conti nua a mang tranquila. n tr mentre i-j rva r padrun dr gali n-e cun n gross bastun. r luv cun r panz pin-a u pudva pi a a naint sorti feura, mentre r vur a scapva a p lesta nt ij bosch.

Ra vur e r luv p
Le galline Una volpe e un lupo un giorno decidono di andare a mangiare le galline in un pollaio sulla sommit di una collina. Di notte si avvicinano piano, piano entrano attraverso uno stretto buco del muro e incominciano a mangiare le galline. La volpe, che era furba, ogni tanto controllava se era ancora in grado di passare attraverso al buco; il lupo mangiava e basta. La volpe accorgendosi di passare appena, appena dal buco, butta fuori una gallina e continua a mangiare tranquilla. Nel frattempo arriva il padrone delle galline con un grosso bastone. Il lupo con la pancia piena non riusciva pi ad uscire fuori, mentre la volpe fuggiva svelta nei boschi.

r puz Ra vur e r luv jhan saj e van dar puz a p baivi, ma r eva a r era poca e mch n sr fund. Ra vur a dis ar luv: p Pijme pr r ca e lasme car n tr puz a ; quandi che t sainti di cich-ciach, tn tiri s. I fan paraj, prma i-j baiv r vurp e dop r a luv; es birbun cume chu jha fin d baivi u dis: Cich-ciach. E r vurp a respund: Cich-ciach pr r a a ca e ti lss. Pr paraj r luv u droca nt r puz .

Il pozzo La volpe e il lupo hanno sete e si recano al pozzo a bere, ma lacqua poca e solo sul fondo. La volpe dice al lupo: Prendimi per la coda e lasciami scendere nel pozzo; quando senti dire cich-ciach, mi tiri su. Cos fanno, prima la volpe e poi il lupo; come questo ha finito di bere dice: Cichciach. E la volpe risponde: Cich-ciach per la coda ti lascio. Cos il lupo cade nel pozzo.

211

R BAGN

LE PREGHIERE

Le preghiere, imparate nellinfanzia e recitate durante tutta la vita, sono parte integrante della nostra fede e della nostra cultura; si riportano qui di seguito le preghiere (r bagn) e i salmi (ij srm) di cui ci stato testimone il sacerdote di Cravanzana Renato Rosso (il prete degli Zingari).

piemontese dellAlta Langa

italiano

r bagn dr matin a
Nusgnur, t ringraz dr bun-a neucc chet jhai dme, a fme r pias d deme n bun d e che peussa vivi e meuiri n Grazia Tua.

Preghiera del mattino


Signore ti ringrazio della buona notte che mi hai dato, fammi il piacere di darmi una buona giornata e che possa vivere e morire in Grazia Tua.

Ave Maria
Salve Mara tta grzia d Nusgnur, chu r nt r vita ta. a Ti t sej r pi santa a d tte r mme dr mund e sant u r to fij Nusgnur Ges. Santa Mara mma d Nusgnur prega pr nujcc che suma pecatur, adess e nt r ura dr dulur dr nostra mort. a Amen.

Ave Maria
Ave Maria piena della grazia di Nostro Signore, che nella tua vita. Tu sei la pi santa di tutte le mamme del mondo e santo tuo figlio Nostro Signore Ges. Santa Maria mamma del Signore prega per noi che siamo peccatori, adesso e nellora del dolore della nostra morte. Amen.

Pap nostr
O Nusgnur du ciel e dr tra, a t sej nostr pap. Sant u r r to nom, chu sa unur sempre. Ven ti a regn n tr nostra vita, a jtne a f r tua vulunt sempre; a dne n toch d pan tci ij di pr vivi, perdun-a ij nostr pec e jtne a prdun

Padre nostro
O Nostro Signore del cielo e della terra sei nostro pap. Santo il tuo nome, che sia onorato per sempre. vieni tu a regnare nella nostra vita, aiutaci a fare la tua volont sempre; dacci un pezzo di pane tutti i giorni per vivere, perdona i nostri peccati e aiutaci a perdonare 212

piemontese dellAlta Langa cui chi jhan ufaindne e lssne naint cedi ar tentaziun e liberne da tcc ij m. Amen.

italiano quelli che ci hanno offeso e non lasciarci cedere alle tentazioni e liberaci da tutti i mali. Amen.

Salve Regin-a
Salve Regin-a mma d misericordia vita, bunt e speranza nostra. nniuma a ti cume povre masn, fij d na lunga storia d suferainz a, persun nt na tra frustera nniuma a ti pianzinda e brajanda, nt na valda d lacrime. Ven a jitene e a difaindne e baicne cun r tua cumpassiun sanz fin a a e dop na vita d miseria dreubne r to cheur e fne vughi to fij: Nusgnur; u r r pi bel rigal cht n fi, o bunt dr bunt mma dij povr e Regin-a dr mund. Amen.

Salve Regina
Salve Regina mamma di misericordia vita, bont e speranza nostra. Veniamo a te come poveri bambini, figli di una lunga storia di sofferenza, prigionieri in una terra straniera veniamo a te piangendo e gemendo, in una valle di lacrime. Vieni ad aiutarci e a difenderci e guardaci con la tua compassione sena fine e dopo una vita di miseria aprici il tuo cuore e mostraci tuo figlio: Nostro Signore; il pi bel regalo che ci fai, o bont delle bont mamma dei poveri e Regina del mondo. Amen

r bagn dr saira a
Nusgnur, t ringraz dr bun d chet jhai dme, fme r pias d deme co na bun-a neucc e che peussa vivi e meuiri n Grazia Tua. Nusgnur em cugg nt s lecc, sun pi naint sicra d turneme lv. Cose dr Gesa e veuj ciam: cuminiun, a cunfessiun, eur sant e r Madona ar i a cumand. Crus Santa, crus degna chan libera da r a mort maligna. Santa Barbara e San Simun liberene da r losn, dau taramot e dar trun. a Mi em cugg nt s lecc, che Nusgnur u sa benedet; sun naint sicur d turneme lv.

Preghiere della sera


Signore ti ringrazio della buonagiornata che mi hai dato, fammi il piacere di darmi anche una buona notte e che possa vivere e morire in Grazia Tua. Signore mi corico in questo letto, non sono pi sicura di risveliarmi. Cose di chiesa voglio chiedere: comunione, confessione, oli consacrati e la Madonna comandi. Croce santa, Croce degna che ci liberi dalla morte maligna. Santa Barbara e San Simone liberateci dal lampo, dal terremoto e dal tuono. Mi corico in questo letto, che il Signore sia benedetto, non sono sicuro di risvegliarmi. 213

piemontese dellAlta Langa Quattr cose a Ges e vurra ciam: cuminiun, cunfessiun, penitainza e eur sant. i Ranima ma et arcumand, Santissima Trinit e dame r grzia dr bun vivi e a dr bun meuiri n Grzia Tua.

italiano Quattro cose a Ges vorrei chiedere: comunione, confessione, penitenza e olio santo. Lanima mia ti raccomando, Santissima Trinit e dammi la grazia del buon vivere e del buon morire in Grazia Tua.

Sr 26 m
Pau d cosa se Nusgnur u r sar vzza e ma ls, ma difaisa u r r Signur d chi peussne avaj terur? Se i matcu sa giant grma pr rimpime paj na rma, propi cui chi fan r m i sngambar n tr prm p. u Se nesercit un ven cuntra r me cheur u jha naint unta e sis maz nda mi, u r fidcia a r n cu l. a A Nusgnur na cosa sula jho ciamje e peu ncura, vivi sempe nt r sa c a tci ij d che chial un d r sua c bagn pin-a a randa a d bunt r me cheur a ncanta. Ra sua porta a r sicra se r z a ercu nt r sventra a e ij nemis chi jeru nturna, i-j sun p. Ra ps a turna e cun tt r cheur e cant r preghiera che mi e saint. a Gloria a ti Nusgnur Pap, Fij e Spirit Sant pr sempe.

Salmo 26
Paura di cosa se Nostro Signore salvezza e mia luce, mia difesa e il Signore di chi posso avere terrore ? Se questa gente cattiva mi attacca per spezzarmi come un ramo proprio quelli che fanno il male si inciampano nel primo bastone. Se un esercito mi viene contro il mia cuore non ha difficolt e se si uccidono dove sono io, la fiducia ancora l. A Nostro Signore una cosa sola ho chiesto e poi ancora vivi sempre nella sua casa tutti i giorni che lui ci da la sua casa di bont il mio cuore incanta. La sua porta sicura se la cercano nella sventura e i nemici che cerano intorno, non ci sono pi. La pace ritorna e con tutto il cuore canto la preghiera che io sento. Gloria a te Nostro Signore Pap Figlio e Spirito Santo per sempre.

Sr 136 m
r chitare scurd d pianta i sun l e nujcc citu, i sun dc grup a na pianta paj nujcc che suma n ltu. I jhan bitne z n prsun bagn luntan da r tra santa a

Salmo 136
Le chitarre sono completamente scordate sono l e noi in silenzio, sono anche legate a una pianta come noi che siamo in lutto. Ci hanno messo qui in prigione ben lontano dalla terra santa 214

piemontese dellAlta Langa z grup sanza rasun i e r pi bel, chin disu canta! Mi n ricord Gerusaleme, anche se jho pi naint forz a e pudreu mj dsmantieme, anche se divaint na scorz ia.

italiano qui legati senza ragione e il pi bello, ci dicono canta ! Mi ricordo Gerusalemme, anche se non ho pi la forza mai potr dimenticare, anche se divento una corteccia.

Sr 148 m
Lud e unur sanz fin a o tte creatre d Nusgnur, nsem a-j Angel dr Ciel lud r nom du Signur. O pieuve du ciel su e ln-a e stire chi saj u so unur, rus nsem a r arie dr tra a lud sempe r nom d Nusgnur. Calur feu e cad benediru, ma anche r fragg sa r tanta a u zer, r fioca e r giaz a a a i sun tte nsem cose sante. O losne e nvure tute neucc, nebie nsem a r ls a r tra n snujun cha unura a pr sempe r nom d Nusgnur.

Salmo 148
Lodate e onoratesenza fine o tutte creature di Nostro Signore insieme agli Angeli del Cielo lodate il nome del Signore. O piogge del cielo, sole e luna estelle che siee il suo onore, rugiada insieme ai venti della terra lodate sempre il nome di Nostr Signore. Calore fuoco e caldo beneditelo ma anche il freddo intenso il gelo e la neve e il ghiaccio sono tutte insieme cose sante. O lampi e nuvole tutte notti, nebbie insieme alla luce la terra in ginocchio che onora per sempre il nome di Nostro Signore.

215

APPENDICE
Gli argomenti sin qui trattati potrebbero essere sviluppati localmente con altre indagini, ad esempio ricercando i nomi e i soprannomi delle famiglie di un paese e i locali toponimi:

Nomi e soprannomi di famiglia a Cravanzana Nom e straninom dr famije a Cravanzana


piemontese Albinu (d) Balamej Barbisin Biasin Bosiu (d) Brich (dij) Bunej Canav Cascin-a Chirlat Ciabot Custabela (d) Felice (d) Fr (dr ) Grtu (dr ) Gavarin (d) Giorz (d) Gisepun Giuanula Luscot (dndr Langhe) Malin Medu, Medeurot Melinda (d) Moch Mucc Munot Neuv (du) Nin (d) Notu (d) italiano Ravina A. Prandi L. Rivetti Bertone E. Bosio Borello A. Bonelli Canaparo Pace Curletti Delmonte E. Sobrero P. Gabutti Moreno Gaj Sobrero Carmelina Paglieri M. Robaldo M. Fontana Adriano Paglieri G. Servetti E. Brusco M. Robaldo M. Rosso Rabino Vacchetti Bolla A. piemontese Paulz Pedrot Pianfr Pietrz (d) Pinutin (d) Purin Purinat Santrat Sarvat Sr (du) Tecla Tur italiano Filippa Abb M. Castagnotti Servetti G. Rosso P. Bolla G. Bolla L. Santero Salvetti Abb B. Paglieri M. Torrero

Toponomi cravanzanesi Nom dij post a Cravanzan-a


Centro abitato
Bujat (r ) Castel (ar ) Castel (piz dr a ) Fera (pr dr a) Funtan-a (cuntr dr a) Gersimin (str dij) Gesa ta Gesa bsa o dij Bat Levr (cuntr dr a) Pianfr (da) Pont (n sr ) 216 Il boglietto Il castello La piazza del castello Il prato della fiera Via della fontana Strada dei gelsomini Chiesa alta Chiesa bassa o dei Battuti Via della lepre Da Pianfr Sul ponte

piemontese

italiano

piemontese

italiano

Porti (suta ij) Ranca fi (munt d) Ru (n tra) San Pe San Roch Turtta (a r a) Ustara (a r ) Scaudalat

Sotto i portici Salita togli fiato Roata San Pietro San Rocco Alla torretta Allosteria Scaldalat

a nord del centro abitato verso il fiume Belbo Angelotu (c d) Casa dAngelo
Arguel (mirin d) Bianca (c) Braja (r a) Carlat (c d) Canav (c d) Casot (r ) Custandone ncreusa (str) Falcunera (roca) Fazel (rian dr ) Funtan-a (cascin-a) Fioca (camp dr a) Funtanele (rian dr ) Ldura (gir dr a) Giribech (rian dr ) Mercurel (cascin-a) Meuje Meuje (cascin-a dr ) Muntisej (aj) Murot (cascin-a d) Pradarot (r ) Punga (ciabot d) Punga (pian d) Mulino dArguello Casa Bianca La Braja Casa di Carletto Casa di Canaparo Il Casotto Costandone Strada profonda Rocca dei falchi Rio del Facello Cascina Fontana Campo della neve Rio delle fontanelle Curva dellallodola Rio del giribecco Cascina Mercorello Moglie Cascina delle Moglie Ai Monticelli Cascina del gelso Il prato piccolo Casotto di Punga Piano di Punga

Carmelu (c d) Crusiera (r a) Fioca (brich) Frera (cascin-a dr a) Furnsa (r a) Grangia (cascin-a dr a) Lacera (cascin-a dr a) Lan (cascin-a) Lazacue (rian d) Nas (cascin-a d) Peschere (r ) Roch, Rocu (ciabot du) Tumalin (ar ) Turnin (cascin-a dr ) Varug (rian d)

Casa di Carmelo La crociera Bricco Fiocca Cascina della Ferrera La fornace Cascina della Grangia Cascina della Lacera Cascina del Lan Rio Allacciacode Cascina di Nasio Le peschiere Casotto di Rocco Al Tomalino Cascina del Tornino Rio Varug

a sud del centro abitato verso il fiume Belbo


Albinu (c d) Bercila (da) Bula (cascin-a d) Canarota (dus dr a) Caplat (cascin-a dij) Caplot (ar ) Ciabot (cascin-a du) Ciapaluv (rian du) Crustta (r a) Custabela (cascin-a d) Custalun-a Faz (ar el ) Gavarin (c d) Lavagel (mirin du) Munt (r a) Par (cascin-a dr ) Peri (dus dr ) Pin (ciabot nt ij) Purin o Purinat (c d) 217 Casa di Albino Da Berchialla Cascina Bolla Fonte della Canarota Cascina Cappelletto Al Cappelletto Cascina Ciabotto Rio acchiappa lupi La crocetta Cascina di Costabella Costaluna Al Facello Casa di Gavarino Mulino del Lavagello La mont Cascina del Par Sorgente del priore Casotto dei pini Casa Porrino

verso i comuni di Torre Bormida e Bosia


Biasin (c d) Biula (cascin-a) Casa di Biagio Cascina Biula

piemontese

italiano

piemontese Munot (c d) Murena (brich d) Pan (cascin-a dr ) Parcu (bosch dr ) Peiraz (str dij) Pian Castel Piza (nt r a) Piza (dus dr a) Pr lungh (brich) Pumpu (ciabot d) Ridin (ar ) Ridin (brich e pr du) Riva (n sr a) Riva (sant dr a) Riva feja (c d) Runc (cascin-a dr a) Runcot (ar ) San Gisep San Gisep (capela gurgh) Santrat (c d) Snert (camp) Sprela (a r a) Su (brich du) Tampa (r a) Val Blin (n) Val du Ri (str) Vascun (cascin-a dr ) Verna (cascin-a dr a) Vescu (ar ) Vilarat (aj)

italiano Casa di Munot Bricco Morena Cascina Pan Bosco del parroco Strada dei pietroni Pian castello Alla Piaza sorgente dell Piaza Bricco Pratolungo Casotto di Pompeo Al Roddino Bricco e prati di Roddino Sulla ripa Sentiero della ripa Casa Riva Feja Cascina Ronc Al Runcot San Giuseppe Cappella e lavatoio di S. Giuseppe Casa di Santero Campo erto Alla Sprella Bricco del Sole La tampa Val Bellino Strada Valdorito Cascina del Vascone Cascina Verna Al vescovo Ai Villaretti

Ravaz (cascin-a du) Cascina Ravezzo Riblot (cascin-a d) Cascina Rublotto San Vital (cascin-a d) Cascina San Vitale Tpa (cascin-a dij) Cascina dei Tappa Taramot (au) Al terremoto Taramot (dus du) Sorgente del terremoto Trantamila Casotto dei Trentamila (ciabot d) Tufagne (r ) Le Tufagne r (cascin-a du) Z Cascina del Serrato

verso i comuni di Torre Bormida e Feisoglio


Balamej (da) Barta (aj) Barel (camp) Bavot (rivaz ) Brich (cascin-a dij) Brich (nt ij) Bruza (r a) Canav (funtan-a d) Cativ (cascin-a dr ) Citu (brich) Crus du Z (a r a) ndr Langhe Fresia (da) Funtanin (ar ) Langa (n sr a) Langun-a (a r a) Malin (da) Masche (punt dr ) Da Balamej Ai Baratta Campo Barello Al Bavot Cascina del Bricco Nei bricchi La Bruzza Fonte di Canaparo Cascina Cattivo Bricco Ciutto Croce dello z Dietro Langhe Da Fresia Al fontanino Sulla Langa Alla Langona Cascina del Bric Ponte delle masche

218

LA MUSICA RA MSICA

219

Melodie che al giorno doggi sono patrimonio di grandi e piccini, tra qualche anno, facilmente cadranno nel pi completo oblio per cui ci sembrato opportuno trascriverle insieme al testo.

Cant jeuv

Cant jeuv

Cant magg

220

Dalin dalan

Nana cuncheta

Nana naneta

221

Ra furmichetta

Toni, Toni

Ra crva

222

r previ d San Dun

Ra Passiun

Munfrin-a d Ciach dr Langhe

223

Serravalle Langhe, la chiesa parrocchiale

Feisoglio, veduta venendo da Niella Belbo


224

Bibliografia

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226

Indice delle illustrazioni


Le illustrazioni sono tratte, quasi tutte, dalle opere di Clemente Rovere (1807-1860) che nella prima met del XIX secolo fu incaricato dalla Real Casa di trasferire sulla carta i pi bei paesaggi del regno sabaudo; tra le centinaia di disegni a carboncino possiamo trovare alcuni suggestivi scorci dellAlta Langa. I due documenti fotografici, della fine del XIX secolo, sono relativi al comune di Cravanzana e al violinista Carlo Giamello (Carlin dij Favot).
Bossolasco la chiesa parrocchiale (1837) . veduta da levante (1837) . . veduta da mezzod (1831) . veduta da settentrione (1837) veduta da mezzod (1835) veduta da levante (1838) panorama da levante (1900) veduta da mezzod (1835) ponte sul Belbo (1835) . la chiesa parrocchiale (1835) veduta da mezzod (1835) veduta da levante (1835) . la chiesa bassa (1835) . lantica porta (1835) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. p p p p p p p p p p p p p p p p p p p p p p p p p p 25 100 139 191 51 204 5 23 23 32 100 118 134 199 20 32 51 145 155 181 224 70 87 20 128 159 224

Cerretto Langhe

Cravanzana

Feisoglio

veduta da mezzod (1837) . vista del paese (1835) . . la fontana (1831) . . la chiesa parrocchiale (1835) . veduta da ponente (1837) . veduta salendo dal Belbo (1837) veduta venendo da Niella (1837) veduta da ponente (1835) . veduta da levante (1835) . lantica porta (1835) . . . .

Niella Belbo

Serravalle Langhe

veduta da mezzod (1827) . una piazza del paese (1831) . la chiesa parrocchiale (1831) . 227

About every two weeks another language dies, taking millenia of human knowledge and history with it.
National Geographic, october 2007, pag. 26

Ogni due settimane unaltra lingua muore, portando con se millenni di conoscenza umana e di storia.
National Geographic, ottobre 2007, pag. 26

Mica due sman-e ntra laingua a meuir, purtanda ensema a chila mila e mila agn d savaj e d storia.
National Geographic, utubr 2007, pag. 26

Giacomo Giamello dij Favot d Curtmija, 2007

Sommario

Prefazione . . Lingua e storia . Lingua e territorio

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pag. 7 13 21

LA GRAMMATICA
Fonologia Alfabeto: Morfologia Articolo: Nome: grafia e pronuncia . accenti . . . . determinativo . indeterminativo partitivo . . maschile . . femminile . . singolare . . plurale . . . composto . . alterato . . . collettivo . . qualificativo . determinativo . dimostrativo. . possessivo . numerale . . indefinito . . interrogativo . personale . . riflessivo . . dimostrativo . relativo . . . possessivo . . indefinito . . impersonale -s . interrogativo . esclamativo . verbale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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27 30 33 35 36 37 37 38 38 38 39 40 41 45 45 46 47 49 50 52 58 60 63 64 65 68 69 69 69

Aggettivo:

Pronome:

forma attiva, passiva, riflessiva . ausiliari, impersonali, servili . . coniugazioni, modi e tempi . . ausiliari (coniugazione) . . . indicativo . . . . . . . condizionale . . . . . . imperativo . . . . . . . congiuntivo . . . . . . . infinito . . . . . . . . gerundio . . . . . . . participio . . . . . . . irregolari ed esempi di coniugazione coniugazione di alcuni verbi . . Avverbio: affermazione . . . . . . interrogativi . . . . . . luogo . . . . . . . . modo . . . . . . . . negazione . . . . . . . quantit . . . . . . . tempo . . . . . . . . locuzioni avverbiali . . . . aggettivi con valore di avverbio . Preposizioni: semplici . . . . . . . improprie . . . . . . . articolate . . . . . . . locuzioni prepositive . . . . Congiunzioni: coordinative . . . . . . subordinative . . . . . . Interiezioni: proprie ed improprie . . . . locuzioni esclamative . . . . Sintassi: della proposizione . . . . . del periodo . . . . . . .

Verbo:

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pag.

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LE PAROLE
Filastrocche, ninne nanne e sorteggi Indovinelli . . . . . . Invocazioni . . . . . . Modi di dire . . . . . . Nomi di persona . . . . . Similitudini . . . . . . Proverbi . . . . . . Toponomi . . . . . . Il tempo . . . . . . . . . . . . . . .
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Canzoni:

- Canto delle uova . - Cantar maggio . . - Il prete di San Donato - La strenna . . . - Sonetto degli sposi . - La capra . . . - La Passione . . . - Il lupo e la berretta - Il figliol prodigo . - Luccello macone. - I musicanti . - La volpe . . . . . .

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pag.

192 196 200 201 202 203 205 206 207 208 210 211 212 212 212 213 213 214 214 215 216 216

Racconti:

Preghiere:

- Preghiere del mattino - Ave Maria . . . - Padre Nostro . . - Salve Regina . . - Preghiere della sera . - Salmo 26 . . . - Salmo 136 . . . - Salmo 148 . . .

Appendice:

Nomi e soprannomi di famiglia in Cravanzana Toponimi in Cravanzana . . . . . .

LA MUSICA

(partiture)
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Canto delle uova . Cantar maggio . . Dalin dalan . . . Ninne nanne . . La formichetta rossa Tonio . . . . La capra . . . . Il prete di San Donato La Passione . . . Monferrina di Cecco. Bibliografia . . . . Indice delle illustrazioni . IL DISCO Note illustrative e contenuto

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Il disco
Il disco digitale (CD) allegato al libro, non stato confezionato per soddisfare le esigenze dellaudiofilia, ma semplicemente per registrare un frammento vivo della lingua e della musica dellAlta Langa. Lo testimonianza scritta, per quanto completa, non pu rivelare le sfumature, le intonazioni e le cadenze di una parlata, questo lo pu solo fare la viva voce dei testimoni. Per il testo delle registrazioni, si rimanda direttamente ai vari capitoli del libro dove si potr seguire la narrazione in piemontese e la traduzione in italiano. I numeri indicano le tracce sul disco. TESTIMONE Canzoni Cant jeuv Canto delle uova Cant magg Cantar maggio r previ d San Dun Il prete di San Donato R a crava La capra R a furmichetta russa La formichetta rossa Nana cuncheta Nanna cuncheta Toni, Toni Tonio, Tonio Dalin Dalan r sunat dij spus La berretta I tre fratelli Luccello Macone Il figliol prodigo La volpe e il lupo Preghiera del mattino Ave Maria Padre nostro Salve regina Salmo 26 Salmo 128 Salmo 136 Introduzione Monferrina di Ciach delle Langhe 31) Alfabeto 1) 2) 3) 4) 5) 6) 7) 8) 9) 10) 11) 12) 13) 14) 15) 16) 17) 18) 19) 20) 21) 22) 23) 24) 25) 26) 27) 28) 29) 30) (Olga Ravina) (melodia) (Iride Rabino) (melodia) (Rita Belmonte) (melodia) (Richelmo Fontana) (melodia) (Rita Belmonte) (melodia) (Silvana Cappello) (melodia) (Iose Belmonte) (melodia) (Silvana Cappello) (Giorgio Giamello) (Giacomo Giamello) (Olga Ravina) (Giacomo Giamello) (Giorgio Giamello) (Gabriella Bonetto) (Giuseppe Giamello) (Renato Rosso) (Renato Rosso) (Renato Rosso) (Renato Rosso) (Renato Rosso) (Renato Rosso) (Elio Giamello) (melodia) pag. 192 p 220 p 196 p 220 p 200 p 223 p 203 p 222 p 149 p 222 p 152 p 221 p 154 p 222 p 148 p 202 p 206 (fuori testo) p 208 p 207 p 211 p 212 p 212 p 212 p 213 p 214 p 214 p 215 (fuori testo) p p 223 27

Filastrocche

Racconti

Preghiere

Monferrina

Fonologia

Le melodie sono interpretate da Alberto Bertino (fisarmonica) ed Andrea Bertino (violino).

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