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Quando le donne non la danno
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Quando le donne non la danno

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Una scomoda verità che nessuno ammette: la stragrande maggioranza degli uomini in età fertile ha molti meno rapporti sessuali di quelli che vorrebbe o potrebbe avere. Una dura lotta tra uomini e donne che spesso ha queste ultime come vincitrici. Con questo manuale vogliamo ribaltare il risultato. Vi forniremo gli strumenti per difendervi e anche per attaccare. Ci siamo fatti in quattro per voi. Abbiamo ricercato in polverose biblioteche, parlato con donne che la danno e anche con quelle che non la danno. Ci siamo avvalsi di esperti del settore: economisti, avvocati matrimonialisti, masturbatori incalliti. Il risultato: un manuale divertente, cinico, controcorrente che vi aiuterà ad arrivare finalmente allo scopo. Una seria concorrenza ai soliti “belloni”, che fanno tanto sesso, da esserne addirittura stufi. Noi cercheremo di far stufare anche voi.
LanguageItaliano
PublisherYoucanprint
Release dateJan 31, 2014
ISBN9788891131614
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    Quando le donne non la danno - Giuseppe Viola

    633/1941.

     Una scomoda verità che nessuno ammette: la stragrande maggioranza degli uomini in età fertile ha molti meno rapporti sessuali di quelli che vorrebbe o potrebbe avere. Pochi fortunati hanno tante donne tra cui scegliere, mentre gli altri, la maggior parte di noi, devono lottare duramente per poter soddisfare le giuste necessità che virilità impone. Una dura lotta tra uomini e donne che spesso ha queste ultime come vincitrici. Con questo manuale vogliamo ribaltare il risultato. Vi forniremo gli strumenti per difendervi e anche per attaccare. Ci siamo fatti in quattro per voi. Abbiamo ricercato in polverose biblioteche, parlato con donne che la danno e anche con quelle che non la danno. Ci siamo avvalsi di esperti del settore: economisti, avvocati matrimonialisti, masturbatori incalliti. Il risultato: un manuale divertente, cinico, controcorrente che vi permetterà di arrivare finalmente allo scopo. Noi ce la metteremo tutta. Una seria concorrenza ai soliti belloni, che fanno tanto sesso, da esserne addirittura stufi. Noi cercheremo di far stufare anche voi.

    Seconda edizione.

    Dopo il discreto successo della prima edizione ho voluto aggiornare questo libro, rendendolo più corposo, più pratico, ancora più efficace e, confesso, anche più cattivo. Scrivendolo mi sono accorto di essere diventato più perfido come autore o più sincero: non so, stabilitelo voi. Grazie per aver letto la prima versione, spero vi piaccia anche la seconda!

    Settembre 2013

     Pippo Franco in un film:Con le donne ho chiuso per sempre.

    L’amico:E’ una decisione irrevocabile?

    Pippo Franco: Le donne dicono di si!

    Un saluto a tutti i miei lettori. Ho voluto iniziare questo libro con questa vecchia battuta da un film in cui recitavano Pippo Franco e Franco Califano, il primo brutto, col nasone, il secondo bello, fascinoso, con tante donne disponibili. Un’evidente ingiustizia, tema di questo libro, portata anche sul grande schermo. Risulta evidente, specialmente al genere maschile, che i Califano, gli uomini belli con tante donne, sono statisticamente pochi rispetto alla popolazione maschile complessiva, ma sono anche stramaledettamente fortunati! Io non credo ci sia alcun merito nell'essere dotati di una bellezza che nasce da un caso, da un fatto genetico. Noi diversamente belli siamo sempre stati la maggioranza silenziosa e, diciamolo, sfortunata! Non bastasse questo, tutti, comprese le stesse donne, ci vogliono convincere che noi normali, non possiamo avere gli stessi desideri, che non dobbiamo avere le stesse pretese, le stesse soddisfazioni. Insomma, chi non è baciato dalla fortuna e non è dotato di bellezza assoluta, si deve attaccare al tram e accontentarsi di poco! Magari di una donna sola nella vita, magari bisogna pure sposarla! Io dico che questo è ingiusto come lo è il concetto di bellezza che ci vogliono imporre. In questo libro dimostrerò che anche noi siamo belli, che anche noi possiamo avere tante donne. Anche noi sapremo incuriosirle, tentarle, circuirle. Io gliel’ho messa tutta, se qualcuno ha altri validi consigli/suggerimenti mi scriva pure. La lotta è difficile: ma siamo pronti a vincere!

    Non arrendetevi più!

    Un fatto gravissimo avviene sotto gli occhi di tutti, nel silenzio generale. Molti uomini, per pigrizia, perché hanno altro cui pensare o perché tutto il mondo se la prende con loro, si sono ormai arresi e hanno abbandonato il campo. Non corteggiano più, non cercano più di portarsi a letto le donne. Chi non hagià smesso, lo farà presto. Non sia mai! Non abbandonate adesso, non lasciatevi prendere dallo scoramento! Sono qui per questo! La partita, non è ancora finita, possiamo addirittura vincerla! Permettetemi di presentarmi: sono il vostro nuovo allenatore. Il vecchio lo abbiamo sostituito per evidente incapacità a andare in rete. Abbiamo nuove riserve da spedire in campo, nuove ragioni per vincere, e soprattutto abbiamo nuove corazze per le antiche litanie che le donne hanno continuato a propinarci per rifiutarsi a noi. Stavolta non ci faremo intimidire, terremo duro. Una nuova squadra è pronta per l’antica sfida. Stavolta venderemo cara la pelle. In fondo se noi uomini ci arrendiamo, la sconfitta non è solo nostra ma pure di tutto il genere femminile: non siete d’accordo?

    Sciatto o elegante?

    Bentornati!

    Non ci posso credere: avete comprato anche il mio terzo libro! Che vi sta succedendo? Passi il primo: titolo interessante, copertina in coccodrillo lavorata a cavallo, vi siete lasciati andare a questa folle spesa. Passi pure il secondo: volutamente uscito d’estate, l’editore ha giocato perfidamente sul fatto che col caldo i riflessi rallentano ed è facile sbagliare. Il terzo no: avete un disegno lucidonel comprare i miei libri. Non può essere soltanto una coincidenza. Escludo che mi riteniate un autore da best seller, insomma me ne sarei accorto anch’io. Nemmeno ho pagato giornalisti compiacenti di note testate per false recensioni come succede di solito. Allora perché continuate a comprare i miei libri? Non è che avete scoperto qualcosa che io non so? Un effetto secondario che sfugge pure all’autore? Devo scoprire qual è il segreto motivo, la causa scatenante di questi acquisti compulsivi. Avevo già la risposta ma, per stupido orgoglio, non ho voluto vederla. Ho passato un’intera notte insonne, mi alzavo e mi rimettevo a letto, una nottataccia, fino a quando non mi sono fermato vicino al frigo. Eccola la maledetta: bella, rotonda, succosa, fresca. L’anguria destinata alla suocera. Per colpa vostra, per cercare di capire perché acquistate i miei libri, sono stato costretto a mangiarla tutta. Dico ben dieci chili, altro che storie, ma alla fine ho capito. La suocera no, senza anguria ha cominciato a nutrire serie riserve sulla letteratura. Tempo fa feci leggere un mio libro all’amico Pasquale, per avere un’opinione sulla mia opera culturale e sulle sue implicazioni sociologiche e demografiche. Pasquale il cortese, in un primo momento cercò di restare sul vago: Sì, insomma, potrebbe andare, anche se. Notavo un certo tentennamento, quindi lo misi alle strette e alla fine sbottò: Se lo vuoi sapere il tuo libro fa cacare. Ho pensato a una risposta data in un momento di collera, invece (purtroppo) si trattava di una fine recensione del mio impegno culturale. Un preciso giudizio estetico e l’espressione semantica del giudizio stesso. Sì, ma anche così i conti non tornano. Chi comprerebbe un libro che fa cacare, tre volte di seguito per giunta? Oppure, eureka, ci sono, finalmente. I miei libri fanno cacare, ma non in senso figurato. I miei libri aiutano proprio a liberarsi, svuotarsi, alleggerirsi. Ecco ora sì, non si sa bene il meccanismo ma i miei lettori durante la lettura dei miei capolavori non possono fare a meno di andare in bagno… Davvero interessante, una deriva culturale in fondo a destra del tutto sconosciuta. Magari qualche altro autore si sentirebbe offeso ma io no. Perché dovrei sentirmi offeso? Ho sempre voluto dare una mano ai miei lettori e se i miei scritti aiutano contro la costipazione ben venga. Immagino la gioia di quelli che, dopo aver letto il mio libro in bagno, guarderanno al nuovo giorno con rinnovato ottimismo. Per non parlare della pubblicità che posso ricevere. Non avrò più bisogno di andare da Costanzo per vendere i miei libri. La destinazione finale di un libro in genere è un polveroso scaffale in soggiorno. Che gioia riceve l’autore da questa statica deposizione? Volete mettere invece un libro lasciato a fianco della tazza? Tutta la famiglia è esposta alle idee corrosive dell’autore. Chi, nel momento del bisogno, non allungherà una mano per aprire qualche pagina? Quale migliore salotto culturale di un cesso? Dalla carta stampata alla carta igienica. Una cartacea accoppiata apripista di nuove strade del marketing. Se il sistema davvero funziona, se sarà appurata la relazione scientifica dei miei libri con la motilità intestinale, tutto un mondo di opportunità si aprirà per me. Aspetto già la telefonata della Mondadori che mi chiederà di andare a ca… a casa e scrivere per loro il primo libro da bagno. Da stampare rigorosamente su carta igienica: laprima collana da bagno: La collana del doppio velo. Un giorno il vostro medico, come cura contro la stipsi, oltre alle prugne vi prescriverà un Viola da bagno, da utilizzare prima e dopo i pasti. Sì miei cari amici, sono pronto alla pugna per aiutarvi nel momento del bisogno. Voi siete pronti con le prugne invece?

    Divisione

    Ho voluto divedere questo libro in due parti: una prima parte più pratica, con consigli operativi ben specifici e osservazioni sui temi trattati, anche da parte di donne per una più completa informazione e una seconda parte di tipo più narrativo, umoristico, ma sempre attinente ai problemi di coppia e quindi alle difficoltà dei rapporti sessuali. Spero vi piaccia.

    Il nuovo allenatore

    Da secoli le donne continuano a dare alla nostra richiesta di sesso sempre la stessa risposta: No. Salvo in alcuni rarissimi casi, percentualmente insignificanti considerato l’alto numero delle richieste. La morale, la religione, l’etica, sono perfetti supporti legali al loro diniego. Anche la crisi ci si mette adesso e tutto lavora contro di noi. Le donne sembrano aver vinto la partita.

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