L'orto sul balcone ABC
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About this ebook
272 pagine. Illustrato da Elisabetta Del Medico
Con le SCHEDE DI COLTIVAZIONE per tutti gli ortaggi coltivabili sui balconi
Una guida valida e completa per chi desidera iniziare la coltivazione di un orto sul balcone o sul terrazzo, anche in uno spazio piccolissimo. Il libro contiene anche diversi progetti di orti da 2 a 40 metri quadrati, completi di piantina e piano produttivo. Naturalmente, oltre alle informazioni necessarie all'impianto dell'orto, il libro contiene anche le SCHEDE DI COLTIVAZIONE per tutti gli ortaggi coltivabili sui balconi.
Bruno Del Medico
1946. Programmatore informatico attualmente in pensione, opera come divulgatore e blogger in diversi settori tecnici. Alla nascita dell’Home computing ha pubblicato articoli e studi su diverse riviste del settore (Informatica oggi, CQ Elettronica, Fare Computer, Bit, Radio Elettronica e altre). Negli ultimi anni si è impegnato nella divulgazione delle nuove scoperte della fisica quantistica, secondo la visione orientata alla metafisica di molti notissimi scienziati del settore come David Bohm e Henry Stapp. In questo ambito ha pubblicato tre volumi: “Entanglement e sincronicità”, “Succede anche a te?” e recentemente “Tutti i colori dell’entanglement”. Gestisce il sito www.entanglement.it, ed è presente su Facebook con la pagina di successo “Cenacolo Jung-Pauli”, che conta oltre 10.000 iscritti e vuole essere luogo di dibattito dedicato all’incontro tra scienza e psiche.
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Book preview
L'orto sul balcone ABC - Bruno Del Medico
Sommario
Prefazione
Nota sulle zone climatiche
Temperatura minima di germinazione e media di crescita
Parte prima. Il balcone o terrazzo
PARTE PRIMA. IL BALCONE O TERRAZZO
Il terrazzo perfetto
Il terrazzo nei mesi invernali
Il terrazzo nei mesi estivi
Terrazzo e balconi d’inverno
Terrazzo e balconi d’estate
Determinare l’esposizione
Orientamento dei filari dell’orto
Collocazione e orientamento dei vasi
Il problema dei parapetti in muratura
Utilizzare tutta la luce del balcone
Parte seconda. I vasi
PARTE SECONDA. I VASI.
I vasi
Scegliere i vasi
Che vaso scegliere?
I sottovasi
Legno, cemento, coccio, plastica
Vasi tipici, eleganti e originali
A ciascuno il suo orto
Orto-giardino
Rapporto tra vaso e pianta
Il vaso deve garantire il nutrimento
Il vaso deve garantire l’umidità necessaria
Il vaso deve garantire la stabilità della pianta
Dimensioni dei vasi
Le forme diverse vanno ridotte a quella circolare
Tabella delle dimensioni minime dei vasi
Parte terza. Gli attrezzi e i materiali
PARTE TERZA. GLI ATTREZZI E I MATERIALI
Gli attrezzi
Pulizia dei vasi
Pulizia dei vasi in generale
Vasi di coccio, di cemento, di pietra
Vasi di plastica
Vasi di gres non smaltato
Vasi di gres smaltato o vetro
Vasi di legno
La terra di riempimento dei vasi
Parte quarta. Le semine e i trapianti
PARTE QUARTA. LE SEMINE E I TRAPIANTI
Dove seminare?
La semina in vivaio
Dove allestire il vivaio
Seminare con l’obiettivo di un trapianto facile
I tipi di trapianto
Trapianto a radice nuda
Trapianto con pane di terra
Trapianto da dischetti o vasetti di torba o di cocco
Semine facilitate
Verificare la scadenza dei semi
Il diradamento
La ripicchettatura, il trapianto e il post-trapianto
Trapianto e post-trapianto
Il tutoraggio o palatura
Le consociazioni
Consociazioni consigliate e sconsigliate
La semina fitta
Parte quinta. Le cure colturali
Parte quinta. Le cure colturali
L’irrigazione
Come innaffiare
Quanto innaffiare
Quando innaffiare
Qualità dell’acqua. Il problema del cloro
Innaffiare i vasi in caso di assenza
Concimazione
Come avviene la nutrizione
Elementi nutritivi essenziali. Suddivisione
La fertilità del terreno
I macroelementi
L’azoto
Il fosforo
Il potassio
Il titolo
Il confezionamento dei concimi
Come concimare le piantine ancora piccole
La concimazione localizzata di copertura. Norme generiche
Classificazione dei concimi
I concimi organici
Pollina e coniglina
Cenere
Metodi di concimazione
I microelementi
Cimatura, potatura, sfogliatura
Le malattie
I parassiti. I rimedi biologici.
I macerati
La ricetta dei macerati
Gli infusi
Il sapone di Marsiglia
Che fare con il preparato che avanza
Quando ripetere il trattamento
Quali piante trattare
Le protezioni
Temperatura fredda ma sopra lo zero
Temperatura sotto lo zero
La raccolta
La conservazione
La sterilizzazione
L’essiccamento
Parte sesta. Gli ortaggi e le erbe
Parte sesta. Gli ortaggi e le erbe
Le schede degli ortaggi
Tabella degli ortaggi - Legenda dei simboli
AGLIO Allium sativum
ANGURIA Citrullus lanatus
BASILICO Ocinum basilicum
BIETA A COSTE e ERBETTE Beta vulgaris
CAROTA Daucus carota
CAVOLO BROCCOLO Brassica oleracea botritis
CAVOLFIORE Brassica oleracea botritis
CAVOLO CAPPUCCIO Brassica oleracea capitata
CAVOLO VERZA Brassica oleracea capitata
CAVOLO DI BRUXELLES Brassica oleracea gemmifera
CETRIOLO Cucumis sativus
CICORIA A CESPO Cichorium intybus
CICORIA CATALOGNA Cichorium
CICORIA ROSSA (Radicchio) Cichorium intybus
CIMA DI RAPA Brassica rapa var. cymosa
CIPOLLA Allium cepa
FAGIOLO E FAGIOLINO NANO Phaseolus vulgaris
FAGIOLO E FAGIOLINO RAMPICANTE Phaseolus v.
FAVA Vicia faba
FINOCCHIO Foeniculum vulgare dulcis
FRAGOLA Fragaria vesca
INDIVIA RICCIA E SCAROLA Cichorium endivia
LATTUGA A CESPO O CAPPUCCIO Lactuca sativa
LATTUGA ROMANA Lactuca sativa
LATTUGA DA TAGLIO
MELANZANA Solanum melongena
MELONE Cucumis melo
PEPERONE E PEPERONCINO Capsicum annuum
PISELLO NANO E RAMPICANTE Pisum sativum
POMODORO, ogni tipo. Lycopersicon lycopersicum
PORRO Allium porrum
PREZZEMOLO Petroselinum hortense
RAVANELLO Raphanus sativus radicicula
RUCOLA Eruca sativa
SEDANO Apium graveolens
SPINACIO Spinacea oleracea
VALERIANA Valerianella olitoria
ZUCCA Cucurbita
ZUCCHETTA RAMPICANTE
ZUCCHINO Cucurbita pepo
Le erbe aromatiche e officinali
Le erbe aromatiche e officinali
Parte settima. Progetti di orti
Parte settima. Progetti di orti
Tempi di permanenza in vivaio delle piantine
I vasi usati nei progetti di questo libro
L’orto dei semplici
L’orto dei semplici con tre essenze
L’orto dei semplici con 5 essenze
L’orto dei semplici con 9 essenze
L’orto dei semplici con 14 essenze
Una collezione di peperoncini
Una collezione di mente
Progetto Libra. Orto di 2 mq
Tabella del progetto Libra
Progetto Sagitta. Orto di 3 mq
Tabella del progetto Sagitta
Progetto Tucana. Orto di 4 mq
Tabella del progetto Tucana
Progetto Gemini. Orto di 7 mq
Tabella del progetto Gemini
Progetto Columba. Orto di 10 mq
Tabella del progetto Columba
Progetto Cassiopeia. Orto di 20 mq
Tabella del progetto Cassiopeia
Progetto Berenices. Orto di 40 mq
Tabella del progetto Berenices
Nelle località più fredde, l’allestimento di una piccola serra sul balcone può
! SERRA A PARETE-descontribuire decisamente alla riuscita dell’orto.
Prefazione
––––––––
C’è una nuova figura che emerge nel panorama dei cambiamenti della nostra società: è quella dell’hobby farmer, una persona che, stanca della vita in città, recupera una dimensione antica ma sempre attuale nei ricordi degli italiani: quella che vuole l’uomo più vicino alla natura, e quindi alla terra. Il piccolo orto dietro casa è sempre stato un patrimonio tradizionale per ogni famiglia, e spesso anche un valido aiuto alla sussistenza.
Torna attuale la coltivazione di ortaggi e frutta, l’allevamento di piccoli animali, la passione per il cibo ecologico, tanto più se ottenuto con la fatica del proprio lavoro. Naturalmente, non tutti possono disporre di un appezzamento di terreno e del tempo necessario per dedicarsi alle sue cure. Accanto ai più fortunati hobby farmer, che sono quasi dei piccoli coltivatori diretti, cresce un grande popolo di appassionati con mezzi più modesti. Costoro diventano sempre più numerosi e si ingegnano a creare, con quello di cui dispongono, il proprio piccolo eden personale.
Questo può essere l’orticello in giardino, come pure quello, minimo, realizzato sul balcone o sul terrazzo. Sono sempre più numerosi i giovani, le madri di famiglia, i pensionati che trovano affascinante affidare dei semi alla terra e vedere come da quel gesto essenziale possono scaturire frutti preziosi.
A tutti questi è dedicato il libro L’orto sul balcone ABC. Oltre alle informazioni di base per la coltivazione degli ortaggi, e a quelle specifiche per avere successo coltivandoli in vaso, il libro contiene una serie di progetti di orti piccoli e medi, completi di tutte le istruzioni per realizzarli. Se anche tu, caro lettore, vuoi essere dei nostri, scegli il tuo progetto e lasciati guidare alla realizzazione del tuo primo orto.
––––––––
L’autore
––––––––
Nota lessicale
Normalmente consideriamo come terrazzo
la parte superiore (tetto praticabile) di un edificio, e come balcone
un aggetto che sporge dal corpo dell’edificio per fornire alle abitazioni uno spazio esterno fruibile.
In questo libro possono essere usati indifferentemente i due termini, considerando che l’unica diversità sostanziale ai fini della coltivazione dell’orto è la quantità di luce solare che ricevono.
! TRALICCIONella coltivazione dell’orto sul balcone i tralicci di legno sono utilissimi per sostenere gli ortaggi rampicanti quali, per esempio, cetrioli e fagiolini. Possono essere sostituiti da reti plastiche. E’ opportuno che le piante più alte, come le rampicanti, siano coltivate nella parte più interna del balcone per non togliere luce alle altre.
Nota sulle zone climatiche
L’Italia si allunga molto nel mare Mediterraneo costituendo un ponte tra il clima continentale dell’Europa e quello caldo dell’Africa. Oltre ciò, è composta da territori affacciati sul mare che, appena ci si spinge nell’entroterra, diventano collinari e poi montuosi come nelle catene alpina ed appenninica. Ciò determina una grande varietà di climi e temperature che coesistono nei medesimi periodi. Se nel mese di marzo in Sicilia è già possibile seminare all’aperto pomodori e peperoni, in altre regioni questo si può fare solo in maggio. Nella pratica, si usa dividere la penisola in alcune zone climatiche principali: la zona alpina e appenninica, la pianura padana con la fascia adriatica, la zona tirrenica dalla Liguria alla Calabria e le isole.
Ciò detto, risulta evidente che qualsiasi indicazione sul periodo di semina, se è adatta ad una fascia climatica, può non esserlo per le altre. I periodi di semina che propongo nelle schede degli ortaggi sono mirati alla zona padana, tuttavia è possibile adattarli alla propria realtà considerando grosso modo queste differenze:
zona alpina e zona appenninica: un ritardo di 30 – 40 giorni;
zona ligure, zona tirrenica e zona adriatico-ionica: un anticipo di 20-30 giorni;
zona insulare: un anticipo di 25-40 giorni.
Temperatura minima di germinazione e media di crescita
L’individuazione più puntuale del periodo di semina è data dall’osservazione della temperatura locale. Ogni ortaggio ha una temperatura minima di germinazione, al di sotto della quale la pianta non nasce. Quindi prima di procedere ad una semina osservate se la temperatura di picco della vostra zona, cioè quella più alta, è compatibile con i valori indicati nelle schede.
Così pure per crescere ogni pianta ha bisogno di una temperatura che definiamo temperatura media di crescita. Questa è data da una media tra la minima notturna e la massima diurna, considerando la notturna sempre superiore allo zero altrimenti la pianta muore.
Le schede di coltivazione contengono l’indicazione di queste due temperature per ogni singolo ortaggio.
! ZONE CLIMATICHE PRONTOIndicazione sintetica delle zone climatiche italiane, ai fini delle semine nell’orto. Si tratta, comunque, di indicazioni generiche, perché il clima può variare molto in dipendenza di piccole variazioni orografiche: per esempio è molto diverso sul lato sud o su quello nord di una collina, come pure sulle sponde sud o nord di un lago interno.
COPERTINA PER INTERNI BN02-parte1Parte prima. Il balcone o terrazzo
PARTE PRIMA. IL BALCONE O TERRAZZO
––––––––
La prima parte del libro aiuta a determinare l’orientamento del proprio balcone o terrazzo: da ciò dipende la quantità di sole di cui usufruisce.
Nessun ortaggio cresce correttamente se non dispone di una quantità sufficiente di illuminazione solare diretta, quantità che varia da un minimo di 4 ore al giorno d’inverno, a 6 ore d’estate.
Con queste quantità minime solo alcune specie di ortaggi riescono ad essere produttive. Nelle schede colturali indico, per ogni ortaggio, se può crescere anche in condizione di mezzo sole o se richiede sole per tutto il giorno.
Stabilire la quantità di luce diretta di cui gode il nostro terrazzo può aiutarci a progettare un orto destinato al successo. E’ importante considerare come alcune zone, che potremmo considerare inadatte in quanto completamente ombreggiate d’inverno, nei mesi estivi, grazie al percorso del sole più alto nel cielo, potrebbero diventare utilizzabili.
Il terrazzo perfetto
––––––––
Per quanto quasi tutti i terrazzi possano accogliere piante da orto, alcuni sono decisamente preferibili rispetto ad altri. I terrazzi più avvantaggiati sono quelli esposti a sud, sud-est o sud-ovest, cioè quelli illuminati dal sole almeno 5-6 ore al giorno. Naturalmente, anche per i terrazzi esposti a sud è necessario che non siano collocati presso edifici alti, alberi o altri ostacoli che impediscano il passaggio diretto della luce solare.
I più svantaggiati sono quelli esposti a nord, specialmente se posti a ridosso di muri, alberi o edifici alti.
Nei mesi invernali il sole sorge e tramonta dopo essersi mantenuto piuttosto basso all’orizzonte, per cui le ombre a nord tendono ad essere più lunghe ed a coprire maggiormente le aree utilizzabili. Con l’avvento della primavera e nel corso dell’estate il sole compie un percorso molto più alto, le ombre a nord si accorciano e alcune zone, da maggio a settembre, risultano abbastanza illuminate da potervi coltivare ortaggi a ciclo breve come per esempio fagiolini, zucchine e insalate.
Il terrazzo nei mesi invernali
! TERRAZZO INVERNO––––––––
La figura illustra il terrazzo di un edificio, su cui si eleva un torrino con la scala di accesso al terrazzo stesso. Il torrino (quadrato centrale nel disegno) rappresenta un ostacolo ombreggiante. Con l’orientamento indicato nel disegno il sole d’inverno, compiendo un percorso basso all’orizzonte, proietta ombre lunghe che rendono alcune zone inadatte alla coltivazione degli ortaggi. Altre zone, invece, illuminate solo mezza giornata, (dette zone a mezz’ombra) sono adatte solo ad alcuni tipi di ortaggi.
Il terrazzo nei mesi estivi
! TERRAZZO ESTATELa figura illustra lo stesso terrazzo della pagina precedente. Il torrino (quadrato centrale nel disegno) rappresenta ancora un ostacolo che produce ombra, ma in misura molto inferiore. Con l’orientamento indicato nel disegno il sole d’estate, compiendo un percorso alto nel cielo, proietta ombre corte che rendono molte zone adatte alla coltivazione. Anche le zone a mezz’ombra si riducono molto. E’ utile determinare la coltivabilità del proprio terrazzo riferita ai diversi periodi dell’anno, in modo da porre a coltura quei tipi di ortaggi che possono completare il loro ciclo nel periodo di illuminazione favorevole. Per esempio, nella zona bassa della figura, che d’inverno risulta inadatta a qualsiasi coltivazione, da maggio a settembre si potranno coltivare ortaggi che hanno un ciclo produttivo di 5-6 mesi, cioè moltissimi, come si può vedere nelle schede di coltivazione.
Terrazzo e balconi d’inverno
––––––––
! PROSPETTO TERRAZZO INVERNOD’inverno il sole compie un percorso basso sull’orizzonte a sud per cui il terrazzo e i balconi a sud sono ben illuminati, mentre i balconi a nord sono completamente ombreggiati dallo stesso edificio. Naturalmente è importante che un altro edificio, adiacente a quello della figura, non si frapponga al sole ombreggiando anche i balconi a sud. Cioè, la prospettiva a sud deve essere libera da ostacoli ombreggianti.
Terrazzo e balconi d’estate
! PROSPETTO TERRAZZO D'ESTATE––––––––
Grazie al percorso estivo del