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Non tutti i sintomi e segni appena riportati sono presenti in ogni paziente con LOH, anzi quasi sempre se ne associano pochi: ci, se da un lato rappresenta una fortuna, dallaltro facilita una sottovalutazione del quadro e quindi rinvia nel tempo la visita dello specialista A tutto ci vi rimedio, ovviamente: basta porre la diagnosi giusta e se occorre praticare la terapia ormonale sostitutiva. Non quindi il caso di sottovalutare il fatto e tanto meno il caso di rinviare allinfinito una visita specialistica presso un andrologo, ossia un endocrinologo esperto nel ramo delle malattie delluomo. Riportare a norma la situazione ormonale, quindi, la scelta ottimale e va fatta al pi presto, per evitare che si instaurino danni pi o meno gravi e pi o meno duraturi. Tanto pi che ormai stata annullata da molte ricerche scientifiche di livello nazionale e internazionale quella che fino a pochi anni fa nella terapia sostitutiva con testosterone - costituiva motivo di grave preoccupazione per pazienti e medici: il cancro della prostata. Certamente, un tempo si aveva ragione a preoccuparsi, perch i pazienti con cancro della prostata dovevano essere trattati in modo tale da sopprimere la produzione ormonale testicolare e quindi, per la propriet transitiva, nessuno osava tentare una terapia sostitutiva in unet in cui notoriamente pi frequente tale tipo di tumore! Successivamente, per, unosservazione casuale spinse alcuni ricercatori a gettare il cuore oltre lostacolo e fare un tentativo oculato di trattamento: uomini ultracinquantenni ipogonadici, ossia rimasti a lungo privi o quasi di testosterone, presentano una maggior frequenza e aggressivit di cancro della prostata rispetto ai loro coetanei normali. Oggi, grazie a loro, dopo aver esaminato ampie casistiche mondiali, si sa che il cancro della prostata non frutto di elevate concentrazioni ma, al contrario, appare favorito da livelli bassi di testosterone anche se resta fondamentale esaminare a fondo il quadro di base di ogni paziente e seguire nel tempo il risultato del trattamento, in quanto il testosterone resta un fattore di crescita per qualsiasi cancro occulto della prostata, che viene quindi costantemente ricercato ed escluso nel tempo dallandrologo di fiducia con opportuni esami proposti periodicamente. Felice Strollo (Specialista in Endocrinologia e Andrologia)