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L'Associazione Culturale

Cafe' Libertaire
vi presenta

ECOPULIZIE PER TUTTI!


Guida pratica semiseria per pulire meno e meglio

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MI LAVI? MA QUANTO MI LAVI? Da anni la pubblicit dei detersivi e dei detergenti punta sull'idea di avere una casa che brilla e un bucato che pi bianco non si pu, il tutto condito con lo sterminio dei batteri. In realt questo andazzo non amico della nostra salute e non costituisce una buona prassi. Pulire troppo, in maniera troppo aggressiva ed in particolare con prodotti che siano anche disinfettanti/battericidi, corrisponde a prendere l'antibiotico per un banale raffreddore: infatti, insieme allo sporco ed ai batteri cattivi, portiamo via dalla nostra pelle e dalla nostra casa anche i batteri utili ed amici. Inoltre, forse non ce ne rendiamo conto, ma davvero impressionante la quantit di prodotti chimici che abbiamo in casa1 e molti di essi possono essere nocivi per la salute nostra e dei nostri bimbi, provocare asma, allergie e in alcuni casi disturbi del sistema nervoso. Il loro effetto non direttamente visibile - a meno che non vengano usati incautamente e causino incidenti - per questo spesso non riflettiamo sullabuso che ne facciamo; ma il pericolo sta nella sommatoria di tanti effetti minimi messi insieme giorno dopo giorno. Inoltre questi prodotti finiscono inesorabilmente nell'aria e nelle acque superficiali, inquinando l'ambiente. Per questo sarebbe meglio ridurne luso o, ancor meglio, sostituirli con prodotti ecosostenibili di origine naturale. In effetti per il bucato e la pulizia della casa basterebbero alcuni prodotti semplici e dai molteplici impieghi (aceto, acido citrico, bicarbonato, soda, percarbonato) e pochi detersivi-base, anche autoprodotti. Non solo, ma non dobbiamo mai dimenticare che la nostra prima e pi grande alleata contro lo sporco, qualunque tipo di sporco, L'ACQUA, meglio se calda. (1: vedi tabella in appendice e Prodotti chimici in casa: cosa evitare e perch nel sito dei Detersivi Bioallegri: http://biodetersivi.altervista.org) Quando scegliamo un prodotto per la pulizia, quindi, dovremmo farci prima tre domande: 1) ecologicamente buono? 2) mi serve davvero? 3) posso usare un prodotto di casa e/o autoprodurlo? (1) MA COME TI LAVI?! Innanzitutto cerchiamo di rispondere alla prima domanda. E' importante capire cosa contenuto nei detersivi2 che vengono normalmente commercializzati, imparare a leggere l'etichetta per capire quali sono le sostanze da evitare, cio i veri nemici dell'ambiente. Bisogna tenere conto, infatti, che le sostanze utilizzate nei detersivi non sono solo dannose per l'ambiente terrestre e marino una volta uscite dalla scarico, ma lo sono anche direttamente su di noi, dal momento che restano depositate sui panni - e quindi vengono a contatto con la nostra pelle - sui piatti - venendo in contatto col cibo che prepariamo e mangiamo - e rimangono volatili nella nostra casa, creando un inquinamento ambientale dentro le nostre mura che davvero forse non ci aspettiamo ma che reale. Basti pensare a quanto sono aumentati negli ultimi anni i casi di allergie, dermatiti da contatto, eczemi ecc. Oltretutto prendere l'abitudine di leggere l'etichetta ci permette, gi di per s, di capire due/tre cose importanti: 1) praticamente tutti i detersivi classici sono uguali: le sostanze impiegate sono generalmente sempre le stesse, cambia la percentuale di presenza di alcune rispetto ad altre, la profumazione e l'aggiunta di alcuni trucchi (vedi sbiancanti ottici) ma la sostanza (...cio le sostanze) sempre la stessa. 2) In moltissimi detergenti e spruzzini pulenti l'ingrediente principale l'acqua (!), cui si aggiungono piccole percentuali di detersivo/pulente, spesso non amico dell'ambiente. 3) Molti degli smacchiatori o dei prodotti che spacciano per specifici o miracolosi, altro non sono
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che detersivi da bucato ad altissima concentrazione. Quindi si paga di pi qualcosa che in realt in casa si ha gi...solo che non si sapeva. Inoltre bisogna stare attenti anche alla dicitura BIODEGRADABILE AL 90% o al 100%, riportata sulle confezioni di alcuni detersivi/detergenti. Infatti, la biodegradabilit viene testata, e quindi certificata, solo sui tensioattivi e NON su tutti gli altri componenti. Tra l'altro il margine di errore del 10%, quindi, in ogni caso, per essere proprio corretti, si dovrebbe dichiarare una biodegradabilit al 90%. Vediamo allora quali sono gli ingredienti dei detersivi per cominciare a capire di cosa stiamo parlando. (2: ci aiuta una guida realizzata da Officina Naturae, reperibile facilmente nel loro sito oltre al sito http://biodetersivi.altervista.org)

Tensioattivi
Sono i principali ingredienti dei detersivi e servono a rimuovere lo sporco. La maggior parte dei tensioattivi utilizzati di origine petrolchimica, quindi non presente in natura. Pochi sono totalmente vegetali, mentre numerosi detergenti ecologici vantano la presenza di tensioattivi di origine vegetale, ma questi ultimi possono essere etossilati o non etossilati. Tensioattivi etossilati: Letossilazione attacca, alla molecola originale vegetale, una parte (dal 30 al 70%) di origine petrolchimica, da fonte non rinnovabile. Sono molecole molto diffuse nella detergenza convenzionale ed ecologica, usate soprattutto per ridurre i costi e semplificare la lavorazione delle materie prime. Come si riconoscono? Basta consultare gli INCI, ovvero lelenco degli ingredienti riportati in ordine decrescente con il loro nome tecnico e controllare: 1. Se il nome della molecola contiene il suffisso th, per es. Sodium Coceth (o anche Laureth, Pareth, Mireth ecc.) Sulfate (SLES); 2. Se c' la definizione etossilati o etere (per es. alcoli grassi etossilati, cocco etere solfato di sodio); 3. Se hanno numero dispari di atomi di carbonio, per es. Sodium C11-15 Pareth-7 Carboxilate. Tensioattivi non etossilati: Il tensioattivo non etossilato, quindi senza alcuna parte petrolchimica, riconoscibile perch nella sua formula si trova: Il suffisso yl (o il), per es. Sodium Cocoyl Sulfate o ato, per es. cocoato di potassio; La natura crea solo gruppi pari di atomi di carbonio, per es. Sodium C12-C16 Sulfate. Questultima regola non si applica ai PEG (polietylenglicole) che, a prescindere dal numero riportato, pari o dispari (4, 15, 20, 50 ecc.), derivano tutti dal petrolio... I tensioattivi in generale si suddividono in 4 categorie: - Tensioattivi ANIONICI: Sono quantitativamente la parte predominante dei tensioattivi che si trovano attualmente sul mercato. Tra questi gli SLES (ecologicamente medio-buono) oppure SLS (sodio lauryl solfato), tensioattivo anionico di origine vegetale di impatto ecologico ottimo. E' ok il Sodium cocoyl sulfate, di origine vegetale, efficace sulla macchie grasse, completamente e velocemente biodegradabile. - Tensioattivi NON IONICI, hanno la capacit di lavare a basse temperature e sono poco schiumosi. Lacido pu essere di origine petrolchimica o vegetale. E' OK: Alchilpoliglucoside, di origine vegetale, rimuove lo sporco difficile. - Tensioattivi CATIONICI hanno carica positiva, sono generalmente sali di ammonio quaternario dotati di azione umettante e batteriostatica. Sono utilizzati per realizzare ammorbidenti e balsami per capelli. E' OK: Esterquat, ammorbidente di origine vegetale. - Tensioattivi ANFOTERI. E' OK: Cocamidopropyl betaina, di origine vegetale, addolcente, protegge la cute dalla aggressione dei tensioattivi.

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Complessanti
Hanno la funzione di addolcire lacqua migliorando lefficacia pulente. Tra questi ATTENZIONE allEDTA (acido diammino tetracetico sale sodico) non biodegradabile. Tra i pi dannosi: NTA (acido nitriloacetico), policarbossilati, tiourea, poliacrilati, zeoliti, gli ultimi due sono insolubili in acqua. SONO OK: i fosfonati (fotodegradabili) e le silici lamellari che sono solubili in acqua.

Perossidi e sbiancanti
Hanno il compito di decolorare le macchie, quelli a base di cloro innescano reazioni tossiche, sono poco biodegradabili e danno problemi di accumulo (nella catena alimentare) legandosi al grasso. Sono inoltre poco biodegradabili sia biologicamente che chimicamente. Luso del Perborato, malgrado la sua capacit di liberare ossigeno e svolgere azione sbiancate, da evitare (se non attivato con TAED non agisce a temperature inferiori a 30. A breve verr messo al bando per il riscontrato effetto teratogeno, = danni sul feto). E quindi da preferire il Percarbonato che libera ossigeno e anidride carbonica senza avere effetti sulluomo e sullambiente, ha una soglia termica molto pi bassa del perborato, quindi comincia ad agire gi a 30C, per raggiungere la sua maggiore azione a 50C, senza attivatori.

Sbiancanti ottici
Creano il bianco pi bianco, ma solo per un effetto ottico: sono sostanze che vengono introdotte nei detersivi, si depositano sulle fibre del tessuto e per un semplice effetto ottico, ad opera della luce UV, viene percepito bianchissimo quello che in realt ha un colore tendente al giallino. Possono fare insorgere eczemi e dermatosi, tendono ad accumularsi nel fegato, nei reni e nelle piante, sono difficilmente degradabili. Per diminuire i rischi per la salute e lambiente sarebbe quindi bene evitare luso di queste sostanze.

Profumi
I profumi sono sostanze, per la maggior parte sintetiche, che vengono aggiunte ai prodotti per attribuire un gradevole odore di pulito e mascherare le eventuali esalazioni meno gradevoli dei tensioattivi. In realt nella parola "profumo", che compare nei detersivi, nei cosmetici e nei prodotti da toilette, si nascondono fino a 100 sostanze chimiche persistenti o allergeniche. Possono causare danni ecologici: per esempio il Para-diclorobenzene viene aggiunto unicamente per correggere lodore nei prodotti di pulizia per WC, non ha alcuna azione disinfettante o detergente, non biodegradabile e si accumula nei tessuti adiposi dei pesci. I profumi sintetici al muschio (derivati nitromuscosi, muschio-xilene, muschio-toluene) si accumulano nella catena alimentare e possono avere effetti dannosi sul sistema nervoso. Sono quindi da preferire additivi di origine vegetale come gli oli essenziali.

Coloranti e Perlanti
Sono componenti del tutto inutili e generalmente poco biodegradabili.

Conservanti
I prodotti per la casa contengono conservanti di vario genere, tra cui le aldeidi o i fenili clorurati generalmente difficilmente biodegradabili. Si pu andare dalla formaldeide e i suoi precursori, al methylchloroisothiazolinone,benzisothiazolinone, octyllisothiazolinone ai parabeni (sospettati ultimamente di effetti ormonosimili). Le sostanze capaci di liberare formaldeide sono classificate come cancerogene dal Cancer International Research Center e inserite nella lista dei prodotti cancerogeni, mutageni e tossici, (cos detti Cmr3). La formaldeide, inalata o per contatto, responsabile del cancro nasofaringe. Sostanze che liberano formaldeide sono: imidazolidinyl urea (libera molta formaldeide), diazolidinyl urea, DMDM Hydantoin (ne libera meno) , Methenamine, 2-Bromo-2-Nitropropane-1, 3-Diol. I parabeni, non sono del tutto innocui, si comportano come gli estrogeni, per alcuni studiosi
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potrebbero facilitare la riproduzione delle cellule tumorali. Sono parabeni: Sodium metylparaben, sodium propylparaben. Il fenossietanolo (solvente dalle qualit antibatteriche) conservante e battericida contenuto in molti cosmetici e anche farmaci. E molto discusso per effetti tossici sul sistema riproduttivo. Methylcloroisothiazolinone, battericida, se ne abusato e ora pi della met degli italiani ne sensibilizzata o allergica. (lo si trova praticamente dappertutto: detersivi, bagni schiuma, creme ecc.) Triclosan (antibatterico, composto simile alla diossina) provoca irritazione alla pelle ed sostanza cancerogena (ed contenuto anche nei dentifrici commerciali!! ndA) Altri conservanti sono: Methylisothiazolinone, benzoic acid. Ritenuti tra i meno tossici, ci sono: Sodium Benzoate, sodium salicylate , Benzyl alcohol (allergizzante ma non molto aggressivo), potassium sorbate. Per quanto riguarda i detersivi biologici, esistono prodotti che utilizzano alcool etilico e acqua ossigenata come unici conservanti. Grazie al Reg. Det. 648/2004 ora obbligatorio dichiarare in etichetta il tipo di conservante utilizzato e quindi in base ad essa si possono fare le proprie scelte.

Enzimi
Alcune pubblicit reclamizzano luso di enzimi nei loro detersivi. Nella realt sono presenti nel 99,90% dei detersivi, sia ecologici che convenzionali, anche se finora non tutti lo dichiaravano. Gli enzimi sono proteine prodotte dagli organismi viventi: piante e animali, ma anche microrganismi come batteri e funghi. Hanno il compito di favorire le reazioni biochimiche, aumentandone la velocit e abbassando la temperatura a cui esse avvengono. Per esempio il nostro intestino, senza enzimi, dovrebbe funzionare a temperature elevate. Visto che molte macchie di sporco sono di origine naturale, gli enzimi hanno cominciato a essere inclusi nei detergenti, sia liquidi che in polvere, e negli additivi. Ci aumenta la capacit dei detergenti di rimuovere le macchie dalla biancheria, permettendo che il lavaggio avvenga a temperature pi basse e pi velocemente. Gli enzimi presenti nei detergenti sono biodegradabili e sotto il profilo ecologico hanno portato a significativi vantaggi. Il loro utilizzo in piccole quantit permette: 1. di abbassare la temperatura di lavaggio con minore spreco di elettricit e danneggiamento dei tessuti; 2. di ridurre la quantit di tensioattivi e in particolare quelli pi tossici per gli organismi acquatici; 3. di ridurre i tempi di ammollo, evitando lo sviluppo di batteri nel liquido di lavaggio. In presenza di enzimi, bisogna tenere la temperatura di lavaggio sotto i 60 (al di sopra vengono distrutti, quindi non svolgono la loro funzione). Gli enzimi sono prodotti industrialmente da ceppi batterici ogm, ma le proteine prodotte (gli enzimi) non sono ogm. Dal 2004 obbligatorio indicarli in etichetta in base al Reg. CE 648/2004 e si riconoscono perch i loro nomi terminano in ase.

Eccipienti, riempitivi, addensanti e additivi


Sostanze inattive che vengono impiegate per dare volume e forma a pomate, creme, granulati, pasticche e per conservare alle polveri la struttura granulare. Come siliconi e i petrolati (come petrolatum, paraffin, paraffinum liquidum, synthetic wax, ceresin, ozokerite). Questi ultimi sono composti della famiglia della vaselina. Possono essere solidi, viscosi o liquidi a seconda del processo di raffinazione a cui viene sottoposta la materia prima da cui sono ricavati. Sono emollienti idrofobi (non si mescolano con lacqua) economici che non si degradano e non hanno perci alcun bisogno di conservanti, per questa ragione sono molto usati anche nei prodotti farmaceutici, come pomate e unguenti. Alcuni derivati simili del petrolio, sono classificati dallUnione europea come Cmr2, ovvero come cancerogeni, mutageni e tossici per la riproduzione. Quelli utilizzati in cosmesi subiscono, per, una raffinazione tale che ne esclude la pericolosit per la salute, ma rimane il fatto che la loro provenienza la stessa di benzina e gasolio, non proprio naturale.
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Emollienti
Rendono i detergenti pi compatibili con la pelle.

Denaturanti
Servono per evitare lingestione accidentale rendendo sgradevole il sapore, per esempio il bitrex. Molto utile alla sua funzione visto l'odore ed il sapore amarissimi ma decisamente nemico dell'ambiente. Poich non facile orientarsi in questo labirinto di sostanze, ma davvero importante e fa gi la differenza, ho pensato ad un aiutino: una scheda riassuntiva delle sostanze pi comunemente utilizzate, divise in nemiche e amiche dell'ambiente e della nostra salute. Il primo passo quindi controllare le etichette dei prodotti ed evitare quelli contenenti sostanze che si trovano nella colonna dei nemici. Sembra difficile...ma non lo .
(La tabella non esaustiva,quindi, per le sostanza meno comuni, rimando al Biodizionario di Officina Naturae)

NEMICI (valutazione ecologica da cattiva a pessima AMICI (valutazione ecologica da buona a ottima
Biodizionario Officina Naturae) Biodizionario Officina Naturae)

PERBORATO DI SODIO FORMALDEIDE EDTA CARBOPOL (CARBOMER) POLIACRILATI POLICARBOSSILATI SBIANCANTI OTTICI ACIDO FOSFORICO E ORTOFOSOFORICO ALCHIL AMMINA DI COCCO QUATERNARIA ETOSSILATA ALCHILBENZENSOLFATO DI SODIO ALCHILBENZENSOLFONATO SODICO ANTISCHIUMA BENZALCONIO CLORURO BITREX DIETANOLAMMIDE DI COCCO SILICONI SODIUM HYDROXYMETHYLGLICINATE TKKP (TETRA POTASSIO PIROFOSFATO) ZEOLITE A

ACIDO CITRICO ACQUA OSSIGENATA ALCOL ETILICO ALCOL ETOSSILATO (ma origine petrolifera) CARBONATO DI SODIO APG (alchilpoliglucoside) BICARBONATO DI SODIO CITRATO DI SODIO COCCOIL SOLFATO DI SODIO PERCARBONATO DI SODIO ENZIMI (ma derivati da OGM) ESTERQUAT DI ORIGINE VEGETALE ESTERE QUATERNIZZATO FOSFONATI LAURYL SOLFATO (SLS) LAURIL ETERE SOLFATO DI SODIO (SLES) MAGNESIO SOLFATO SAPONE SAPONE SODICO COCOATO DI SODIO (sapone da olio di cocco) SODIUM TALLOWATE (sapone da grasso animale - bue)

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Consigli per gli acquisti:


Per farla semplice, potrei dire che molto meglio usare i veri DETERSIVI ECOLOGICI, che usano sostanzialmente solo sostanze che possiamo trovare nella colonna degli amici di cui sopra. Le marche che conosco e consiglio sono Officina Naturae e Tea oltre a quelli che potete trovare alla spina all'Apebianca. Poi ci sono alcuni prodotti della Coop che sono medio buoni, cio si avvicinano alla detergenza ecologica, pur utilizzando conservanti. Ci aiutano comunque anche le certificazioni: ECOLABEL, ad esempio, un marchio europeo che garantisce una maggior sicurezza, il non uso di certe sostanze dannose per l'ambiente acquatico, minori imballaggi ecc. Si riconosce perch a forma di fiorellino coi petali fatti dalle stelline dell'UE. (2) PERCH LAVARE MENO MEGLIO?! In casa siamo (o dovremmo essere, stando a scaffali e pubblicit) pieni di detersivi, della maggior parte dei quali potremmo tranquillamente fare a meno. Avere chiaro che, alla fin fine, tutti i detergenti e i detersivi sono sostanzialmente uguali, che molti si compongono principalmente di acqua e sapone, che spesso puliscono s, ma ci inquinano casa e corpo, ci facilita il compito di buttare - o non comprare - molti dei prodotti specifici che il mercato ci propone e ci propina oggi. Insomma, a ben guardare, non ci servono i detergenti per i pavimenti, per i vetri, i multiuso, gli smacchiatori/pretrattanti, gli anticalcare, gli appretti, le candeggine ecc.ecc.. Come si accennava prima, la nostra prima alleata l'acqua, specie se calda. Da sola ha un forte potere...se pensiamo che erode le rocce, cosa non pu fare lasciandoci in ammollo i piatti o i panni?! Non solo, in casa ci sono diversi alleati che si rivelano ottimi pulenti, pur essendo prodotti di uso comune, alcuni dei quali nemmeno pensati propriamente per le pulizie (aceto, sale e anche bicarbonato, ad esempio). Comprare questi prodotti, anzich i detergenti, si riveler doppiamente conveniente: per il portafoglio e per l'ambiente domestico e terrestre. Ci sono poi alcuni prodotti base (come detersivo per piatti e detersivo per i panni) cui non dobbiamo necessariamente rinunciare e che, anche se non siamo cos temerari da autoprodurli, possono comunque essere scelti fra i detersivi ecologici. La spesa iniziale (leggermente) pi alta, ma se ne usa meno e meglio, per cui alla fine il risparmio c', di soldi e di inquinamento. Possiamo inoltre imparare alcune buone abitudini che aiutano gi a pulire meno e meglio: lasciare agire il prodotto (si tratti di prodotto convenzionale, ecologico o autoprodotto) garantisce sempre una miglior efficacia; usare i panni in microfibra, asciutti per lo spolvero e bagnati per le pulizie. Sono gi da soli ottimi pulitori grazie alle loro unghiette, durano a lungo, non si sfilacciano e basta lavarli in lavatrice (senza ammorbidente) e tornano come nuovi; usare la luffa: una zucca che una volta lasciata seccare diventa una spugna tutta naturale e salutare. E' naturalmente abrasiva, va bene anche per la persona e, per i piatti, spesso bastano luffa e acqua ben calda; usare spruzzini autoprodotti (come vedremo in seguito) per pretrattare e per aiutarsi nelle pulizie; mettere il detersivo direttamente nel cestello della lavatrice, in una pallina dosatrice, doppiamente utile, poich permette di non sprecare detersivo e perch movimenta i panni, aiutandone il lavaggio ( a tal scopo, si possono aggiungere in lavatrice anche 2 palline da tennis bianche); se i panni sono proprio macchiati, meglio comunque pretrattarli, per evitare di usare detersivi convenzionali aggressivi e inquinanti, preferendo per un buon sapone di marsiglia (quello vero...) agli smacchiatori da pubblicit. In fondo ricordiamoci che gli smacchiatori altro non sono che detersivi
concentratissimi e che, in essi, il potere pulente dato dai tensioattivi, propri del sapone...

prima di lavarle, passare le stoviglie unte con un tovagliolo di carta (magari di riciclo) che porti
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via il grosso dell'unto e dello sporco (e da gettare poi nell'organico); ricordiamoci che il detersivo in polvere lava sempre e comunque meglio di quello liquido, buono con lo sporco grosso, efficace a basse temperature ma meno solubile del liquido quindi va meglio con lavaggi ad acqua calda (60). Potremmo riservare l'uso del detersivo liquido ai capi delicati e alla lana, per i quali pi che sufficiente; infine, sempre buona norma usare i guanti e usare le quantit di detersivo indicate nelle confezioni, magari stando scarsi piuttosto che eccedendo.

(3) ARRIVANO I NOSTRI! Abbiamo detto che gi in casa o comunque tra i prodotti di tutti i giorni, ci sono degli ottimi aiutanti non inquinanti. Trovo utile quindi fare una panoramica veloce dei prodotti di casa amici, per vedere a cosa potrebbero servire e come. Parto dalle cose che pi o meno abbiamo tutti gi in casa, per arrivare a quelle che vale la pena comprare apposta. BICARBONATO Il bicarbonato economicissimo (soprattutto se di marca NON pubblicizzata) ed : Solubile in acqua: la solubilit massima 96 g in 1 litro. Delicatamente abrasivo Impedisce la formazione dei funghi Ha la grande propriet di assorbire gli odori COME SI USA: in soluzione acquosa negli spruzzini detergenti fai da te (vedremo dopo nelle ricette) coadiuva nella sgrassatura delle stoviglie (facilita l'azione dei tensioattivi presenti nel detersivo piatti) In pasta acquosa per pulire superfici : frigo, microonde, taglieri cucina, lavabi, ecc. Lasciato in scatola aperta negli spazi dove vogliamo assorbire gli odori (tipo vaschettina nel frigo) Il bicarbonato ha un'azione addolcente sull'acqua che rende i tensioattivi pi aggressivi (il detersivo agisce meglio). Il bicarbonato ha un potere igienizzante, variabile a seconda della concentrazione con cui viene diluito in acqua e a seconda della temperatura dell'acqua. Una soluzione di 50 gr di bicarbonato sciolto in un litro di acqua ha una modesta azione igienizzante. Una soluzione pi concentrata, fino 96 g per litro, aumenta il potere igienizzante. Non va usato con acqua troppo calda, perch si scompone a temperature superiori a 60C. Attenzione: ACETO E BICARBONATO sono due prodotti dalla chimica opposta e quindi non vanno assolutamente mescolati. Nelle miscele (acqua, detersivo per i piatti, alcool) vanno usati singolarmente, o uno o l'altro, altrimenti si inattivano a vicenda. ACETO Laceto un miscuglio di sostanze, tra le quali lacido acetico che gli conferisce il caratteristico odore. Gli aceti da tavola che si trovano comunemente nei supermercati presentano una concentrazione di acido acetico variabile tra il 5% e l8%. Lacido acetico, per le sue propriet chimiche, pu sciogliere molecole molto diverse fra loro, per questo: un ottimo detergente anticalcare si pu usare per pretrattare lo sporco su pentole incrostate o grasse e sui piatti sporchi

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si pu utilizzare sia nelle pulizie che in fase di risciacquo mescolato al sale da cucina fa brillare come nuove le pentole in rame con acqua calda ottimo per pulire i pavimenti aceto bianco 100 ml in 1 L di acqua un buon ammorbidente 1 litro nel cestello della lavatrice con lavaggio lungo a 60 una volta al mese salva la lavatrice (o la lavastoviglie) dal calcare

Non va usato: sul marmo, sul travertino e sulle altre pietre a componente calcarea, sui parquet oliati, e non bisogna mescolarlo con sostanze alcaline: bicarbonato, soda, detersivi per la lavatrice e la lavastoviglie e naturalmente, per chi la usa, candeggina o detergenti alla candeggina. Attenzione: sconsigliabile, per gli usi domestici, usare lacido acetico puro, specialmente se in concentrazione superiore al 25%, perch pu provocare danni alla pelle, agli occhi, alle mucose e ai metalli. ACIDO CITRICO un acido pi debole dellacetico quindi, perch sia efficace, bisogna usarlo a una concentrazione maggiore, tra il 15 e il 20%(*). una sostanza assolutamente naturale, infatti presente in quasi tutta la frutta, in particolare il succo di limone ne contiene il 5-7%. inodore ed usato nellindustria alimentare e farmaceutica come acidulante e conservante. Da solo sostituisce 4 prodotti per la casa perch : disincrostante anticalcare brillantante ammorbidente. COME SI USA: soluzione al 15%: su tutte le superfici lavabili per eliminare le incrostazioni calcaree. Lasciare agire qualche minuto e risciacquare. In lavatrice come disincrostante: ogni mese versare 1 litro di una soluzione al 15% direttamente nel cestello vuoto e avviare un programma ad alta temperatura (60). Quindi si pu alternare all'aceto per
quest'uso

In lavatrice come ammorbidente: versare 100 ml di una soluzione al 15 o 20% nella vaschetta dellammorbidente In lavastoviglie come brillantante: riempire la vaschetta del brillantante con una soluzione al 15% e regolare lindicatore al massimo Non va usato: su marmo e pietre, legno, cotto e tutte le superfici sulle quali sconsigliato luso di sostanze acide. Sarebbe meglio usare acqua distillata, perch il calcare sciolto nellacqua di rubinetto impegna una parte di acido citrico, formando citrato e diminuendone (di poco) la concentrazione. La scelta tra una soluzione al 15% o al 20% individuale e dipende essenzialmente dalla durezza dellacqua della propria zona: maggiore la durezza e quindi il calcare presente nei rubinetti e negli elettrodomestici pi alta sar la concentrazione da usare.
(*): Comprandolo in polvere e diluendolo si evita di buttare continuamente bottiglie esaurite. Si presenta sotto forma di piccoli cristalli trasparenti e si pu trovare comunemente nella forma anidra o monoidrata; la prima pura, nella seconda la molecola dellacido legata a una molecola dacqua. Dovendo comunque essere diluito in acqua, la differenza minima (-10%). Per preparare una soluzione al 15-20% sciogliere 150-200 gr. di acido citrico anidro in 1 litro dacqua; in caso di monoidrato le quantit diventano 165-220 gr. sempre in 1 litro di acqua.

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ACQUA OSSIGENATA La disinfezione pi facile ed efficace quella con acqua ossigenata: ad essa resistono solo poche specie batteriche nessuna se la concentrazione elevata e decomponendosi semplicemente in acqua e ossigeno sicuramente ecologica. Ha vari utilizzi, variabili a seconda della concentrazione: in soluzione fino al 5% viene usata come sbiancante o per schiarire i capelli in soluzione ancora pi diluita (3%) usata come disinfettante per escoriazioni e ferite (ed meglio dell'alcol rosa) pu sostituire, per chi li usa, gli igienizzanti aggiuntivi dei detersivi commerciali pu sostituire la candeggina per togliere le macchie e igienizzare wc Attenzione: soluzioni troppo concentrate di acqua ossigenata possono intaccare i metalli e il marmo.
Nota: La concentrazione dellacqua ossigenata viene espressa solitamente in volumi: essa rappresenta il rapporto tra il volume di ossigeno gassoso, che si svilupperebbe per decomposizione completa dellacqua ossigenata, e il volume della soluzione medesima. Se, ad esempio, una soluzione di acqua ossigenata ha un titolo di 10 volumi, significa che dalla decomposizione completa di 1 litro di quella soluzione deriverebbero 10 litri di ossigeno gassoso (a 0 C e pressione di 1 atm). I volumi differiscono dalle concentrazioni in percentuale: lutilizzo di questi due metodi di misurazione talvolta causa di errore. In genere i fornitori per laboratori di analisi chimiche indicano la concentrazione percentuale dellacqua ossigenata, mentre i produttori di articoli destinati alluso domestico indicano i volumi. Qui di seguito viene riportata una lista con le due misure di concentrazione a confronto. 3% corrisponde a volumi 10 3,6% corrisponde a volumi 12 10% corrisponde a volumi 50 30% corrisponde a volumi 110 40% corrisponde a volumi 130

CARBONATO DI SODIO Commercializzato sotto il nome di Soda Solvay (e chiamato impropriamente lisciva), il carbonato di sodio molto simile nel chimismo al bicarbonato, ma pi alcalino e quindi pi corrosivo. COME SI USA: Ha gli stessi usi del bicarbonato, anche se richiede maggiore attenzione. consigliabile utilizzarlo come detersivo solo per indumenti da lavoro o tessuti robusti. La forte alcalinit tende a rovinare le fibre dei tessuti, indebolendole, e a sbiadire i colori. Non contenendo poi sequestranti che addolciscano lacqua, il calcio si deposita sulle fibre irrigidendole e seccandole, cos da provocarne col tempo la rottura. utile per lo sporco grosso, come i grassi bruciati di caminetti e barbecue, lunto dei pavimenti di garage e officine, la fuliggine di cappe e aspiratori, i residui dolio e vino di bottiglie e damigiane. Non va usato: su superfici in alluminio legno e cotto, pavimenti non cerati, vasche tubi o piastrelle in fibra di vetro. Essendo moderatamente irritante per naso e occhi, bene non respirare la polvere che eventualmente si alzi. PERCARBONATO Azione igienizzante per bucato, stoviglie ed accessori di uso comune Migliora il lavaggio in presenza di acque dure Igienizza, sbianca e smacchia gi a 30C A temperature comprese fra i 40 e i 60 si scompone in carbonato di sodio e ossigeno. Lossigeno attivo, che si forma per il solo effetto della temperatura e senza bisogno di altri attivatori chimici, scompone ed elimina le macchie, oltre ad avere unazione igienizzante. Si presenta in commercio come una polverina bianca e generalmente non venduto puro, ma addizionato ad altre sostanze inerti perch instabile e rischierebbe di decomporsi prima di essere sciolto in acqua per
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luso. Purtroppo non di facile reperibilit ma alcuni lo vendono. possibile utilizzarlo sia in lavastoviglie che in lavatrice, nel bucato a mano o nel pretrattamento delle macchie. Tuttavia, visto che in acqua calda si scompone in ossigeno e soda, consigliabile soprattutto per le fibre resistenti, i colori solidi e in dosi non eccessive. Queste ultime dipendono anche dalla purezza del prodotto: se il percarbonato presente in alta percentuale, le dosi possono essere minori, diversamente si possono aumentare se addizionato a molta sostanza inerte. Per questo consiglio di controllare sempre la percentuale di percarbonato presente nel prodotto, anche per fare una comparazione proporzionale a livello di prezzo.
Nota: Controllate le etichette dei vostri detersivi biologici, sia lavatrice che lavastoviglie. Molto spesso il percarbonato gi presente, la sua quantit e relativa azione quindi pi che sufficiente per normali bucati, normali azioni sbiancanti e igienizzanti. Si consiglia l'uso di percarbonato aggiuntivo solo in quei casi in cui si necessita di una maggiore o particolare efficacia, tipo macchie colorate e/o vecchie, ovvero quando la biancheria si ingrigita e si vuole riportarla al candore originale.

OLI ESSENZIALI Gli oli essenziali sono sostanze oleose profumate che si estraggono da parti di piante: fiori, frutti, buccia, radici e foglie. Consigliati per dare profumo a quei detersivi che decideremo di autoprodurre o per aiutare contro muffe ed insetti. Gli oli essenziali non si sciolgono in acqua; si sciolgono invece negli oli grassi, nellalcool e nel sapone liquido. sconsigliato mescolarli con aceto e limone perch lacidit potrebbe rendere inattivi alcuni tipi. In particolare possiamo usare: per disinfettare l'ambiente: cannella, eucalipto, garofano, ginepro, lavanda, limone, origano, salvia, timo, tea tree; contro insetti: basilico, lavanda, limone, maggiorana, melissa; contro le muffe: lavanda e geranio. La conservabilit degli oli essenziali nelle diluizioni di due-tre mesi, vanno quindi preparati in quantit moderata in modo da consumarli entro tale periodo. Vanno comprati oculatamente, per avere un minimo di garanzia che siano prodotti di qualit. Si possono trovare in erboristerie e nei negozi biologici chiedendo oli essenziali naturali (il Tea Tree si trova anche in farmacia). I prezzi variano a seconda del tipo di olio, in quanto cambia il metodo di estrazione, la quantit di olio che si riesce a ricavare da un frutto o da una radice e anche il prezzo all'origine del prodotto da cui si estrae l' olio. Attenzione: Sono sostanze fortemente concentrate che non devono mai essere usate pure, a parte rarissime eccezioni, per non andare incontro a irritazioni. Hanno propriet terapeutiche, che per qui non si prendono in considerazione. Vanno utilizzate con cura e attenzione, in piccole dosi. Particolare attenzione va usata qualora vi siano donne in gravidanza, molto sensibili agli effetti degli oli essenziali, e bambini, che hanno un olfatto molto ricettivo e ne avvertono e assimilano anche le minime tracce. In entrambi i casi gli oli essenziali non andrebbero usati e, se proprio necessario, vanno diluiti molto. Rimane inteso che ammoniaca, acido muriatico, candeggina e quantaltro usiamo quotidianamente in case abitate da bambini e donne incinte sono molto pi dannosi. Gli oli essenziali di camomilla, canfora, menta e agrumi sono antagonisti dei rimedi omeopatici, perci non usateli contemporaneamente, oppure usateli a distanza di unora prima e unora dopo lassunzione del rimedio.

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Certo, elencati cos, potrebbe risultare il tutto troppo vago per cui, vi offro un' appendice in cui raccolgo tutte le informazioni disponibili sul web e le mixo in due tabelle molto semplici ma a mio parere utili: TABELLA 1: QUALI PRODOTTI MEGLIO NON COMPRARE e COSA USARE AL LORO POSTO; TABELLA 2: COSA DEVO PULIRE? CON COSA POSSO FARLO? Per non usare i prodotti commerciali o almeno per alternarli a quelli acquistati, possibilmente ecologici? Mi piace pensare che li terrete l, pronti all'uso da consultare ogni volta che vi trovate a dover pulire qualcosa...o al supermercato nel reparto casalinghi... TABELLA 1

COSA USO (FORSE) ADESSO


BRILLANTANTE
Si tratta di tensioattivi e altre sostanze coloranti e conservanti che rimangono attaccati alle stoviglie e che finiscono nel cibo che poi mangiamo.

COSA POSSO USARE INVECE


ACIDO CITRICO

AMMORBIDENTE

ACIDO CITRICO in soluzione al 15%, aggiunto nella vaschetta dell'ammorbidente


(neutralizza anche lalcalinit lasciata dai detersivi)

CANDEGGINA
Presenta diversi pericoli: reagisce con gli acidi, con lammoniaca e con lalcol producendo sostanze irritanti e velenose; inoltre altamente tossica per gli organismi acquatici.

1. ACQUA OSSIGENATA 2. PERCARBONATO DI SODIO

PRODOTTI PER PRE-TRATTARE LE MACCHIE


Si tratta in realt di detersivi concentratissimi, pieni di tensioattivi di sintesi ed enzimi. Sono costosi e inquinanti

1. SAPONE DI MARSIGLIA 2. PAPPETTA DI PERCARBONATO strofinati direttamente sulle macchie 3. SPRAY ALLACQUA OSSIGENATA autoprodotto Lavare ad acqua, pretrattando con SAPONE DI MARSIGLIA Se proprio lacqua del vostro acquedotto non durissima, lanticalcare superfluo perch gi contenuto nel detersivo. ACETO un ottimo sostituto per pulire la lavatrice. Spesso basta aprire le finestre e arieggiare i locali; se proprio necessario, meglio usare 1. OLI ESSENZIALI SU EMANATORI A CANDELA O DA TERMOSIFONE 2. DEODORANTE BICORBONATO AUTOPRODOTTO (vedi ricetta sotto) BICARBONATO E SALE DA CUCINA SEGUITI DA ACQUA BOLLENTE (vedi tabella sotto) ACIDO CITRICO (vedi tabella sotto) Per disincrostare il water: assorbire lacqua del

SMACCHIATORI A SECCO
Pieni di idrocarburi (pentano, butano, propano ecc.) altamente tossici: meglio evitare

ANTICALCARE PER LAVATRICE

PROFUMATORI PER AMBIENTI


Sono a base di profumi sintetici, spesso cause di allergie, asma, cefalee. Quelli spray contengono propellenti derivati dal petrolio (butano/propano). Gli emanatori elettrici consumano anche elettricit, specialmente se si dimenticano vuoti nella presa.

PRODOTTI STURA-LAVANDINI
Sono a base di sostanze fortemente acide o fortemente alcaline e perci corrosive e ustionanti. Liberano fumi da non respirare assolutamente

DETERGENTI SPECIFICI PER IL WC SCHIUME ATTIVE TAVOLETTE

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Sono a base di acidi e tensioattivi di sintesi, oltre a coloranti artificiali e conservanti.

fondo, versarvi 1 LITRO DI ACETO O DI ACIDO CITRICO AL 20% e lasciar agire possibilmente tutta la notte

ACIDO MURIATICO

ACETO E ACIDO CITRICO E una soluzione diluita di acido cloridrico, un acido molto anche mescolati insieme se si vuole una maggiore forte e corrosivo, con laggiunta di una acidit.
piccola dose di acido solforico, per questo si usa come disincrostante. Poich scioglie la maggior parte dei metalli, non bisogna usarlo sulle cromature. Inoltre particolarmente dannoso se utilizzato su marmi e pietre calcaree. Mescolato con varechina, produce fumi molto velenosi. Da non tenere in casa!

AMMONIACA
Lammoniaca una sostanza irritante per inalazione e contatto sulla pelle; reagisce con candeggina e acido muriatico producendo vapori tossici. La sua presenza contribuisce alleutrofizzazione delle acque superficiali (torrenti, fiumi, laghi), con lo sviluppo abnorme di alghe che, decomponendosi, sottraggono ossigeno fino allasfissia degli organismi animali.

SODA (carbonato di sodio) per pulire lo sporco grosso; per i pavimenti meglio laceto (se non sono di marmo) o una quantit minima di detersivo piatti

PRODOTTI SPECIFICI PER LA PULIZIA DEL FORNO


Si tratta di aerosol formati da soda caustica, tensioattivi sintetici e propellenti (idrocarburi). Fortemente alcalini, sono irritanti per le mucose e gli occhi.

Meglio fare una pulizia periodica a base di SODA (carbonato di sodio) oppure ACETO (vedi anche
tabella sotto)

DISINFETTANTI PER LA PERSONA ADDITIVI DISINFETTANTI PER IL BUCATO (per ligiene degli indumenti)
Sono composti di sali dammonio, tensioattivi, alcoli ed eteri. Anche se universalmente diffusi, non sono privi di atossicit. Lalcol rosa contiene sostanze denaturanti di sintesi: tiofene, bitrex, metilchetone, ed altre sostanze irritanti per le persone e nocive per gli organismi acquatici. Inoltre i suoi vapori non sono il massimo da respirare.

ACQUA OSSIGENATA

CARTINE ASSORBI-COLORE
Con un trucco chimico assorbono quel po di colore che non avrebbe macchiato la biancheria

Se si devono mettere necessariamente insieme pochi indumenti di colori diversi, consigliabile racchiudere ciascun capo in un sacchetto di tela, per esempio una federa vecchia o uno strofinaccio legato "a fagotto" con un cordino. Il sacchetto funge da "acchiappacolore" e impedisce che i diversi capi colorati vengano a contatto. E naturalmente, non usare acqua troppo calda! Esistono in natura dei repellenti assolutamente innocui per le persone: - per la biancheria si pu usare la lavanda o gli oli essenziali di limone e melissa - negli armadietti di cucina si possono spargere chiodi di garofano e peperoncino triturato,

INSETTICIDI PER INSETTI VOLANTI (aerosol, piastrine, spirali) - PRODOTTI CONTRO FORMICHE E SCARAFAGGI - INSETTICIDI E TARMICIDI PER APPARTAMENTO
Sono tutti a base di piretroidi, neurotossine che agiscono

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sul sistema nervoso. Oltre a essere tossiche (particolarmente per i gatti e i pesci) uccidono indiscriminatamente anche gli insetti utili. In particolare le spirali (zampironi) devono essere usati solo allaperto. I Tarmicidi sono a base di canfora, naftalina, paradiclorobenzolo. Tutti molto tossici.

direttamente o in sacchetti di tulle. E comunque


sempre meglio travasare cereali, legumi, farine, riso, ecc. in contenitori rigidi di vetro, alluminio o plastica, per evitare la deposizione delle uova attraverso la carta o il cellophan dei pacchetti.

- nelle librerie, per tener lontani gli insetti dei libri, sono indicate le foglie di alloro - per evitare le invasioni di formiche si possono creare barriere di bicarbonato, gessetto o talco - per mosche e zanzare si possono tenere in casa o sul terrazzo piante di geranio, lavanda, basilico e menta (e magari avere le zanzariere) Si comincia a trovare in commercio una vaselina

PARAFFINA/VASELINA

Ammetto che, da tatuata che la usava, non ne sapevo vegetale a base di olio di ricino, ma ancora nulla... Riporto integralmente quanto riferisce il sito: poco diffusa. sostanza che non usiamo quasi mai come tale, ma che troviamo disseminata soprattutto nei prodotti per la persona, essendo emolliente e lubrificante. Si trova sotto diversi nomi: Petrolatum (Petrolato), Paraffinum liquidum (Paraffina liquida), Mineral oil (Olio minerale), Vaselina. Si ottengono tutti dalla frazione che resta dopo la distillazione del petrolio e perci contengono residui potenzialmente cancerogeni di vari idrocarburi. La sicurezza del prodotto dipende dal grado di raffinazione della paraffina, ma una paraffina purissima molto difficile da trovare, anche perch il costo di lavorazione maggiore. Il potenziale cancerogeno delle sostanze disperse nella vaselina dimostrato e riconosciuto dalla CE, ma le aziende possono facilmente sottrarsi ai rigori della legge dichiarando che la vaselina usata purissima. Poich si trova spesso nei prodotti per bambini, meglio acquistare marche che non la contengano.

TABELLA 2

COSA DEVO PULIRE COME LO PULISCO


PAVIMENTI PARQUET VETRI 1. 1 bicchiere di aceto in acqua calda 2. detergente/lucidante sanitari fai da te (vedi ricetta 2) 1. acqua calda e panno in microfibra ben strizzato 2. acqua calda con un po di aceto e panno in microfibra 1. 2. 3. 4. acqua calda e aceto spruzzatore allaceto pulivetri fai da te (vedi ricetta 1) fogli di quotidiano e acqua: passa il vetro con la spugna bagnata e
asciugalo con il foglio di giornale accartocciato. Linchiostro del giornale fa risplendere il vetro

SANITARI e WATER

1. detergente/lucidante sanitari fai da te 2. acqua calda e bicarbonato di sodio


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3. acqua calda e aceto 4. la crema detergente fai da te (vedi ricetta 3) E' meglio usarli alternandoli di volta in volta. Per una pulizia veloce del water si pu: usare lo scopino del water su cui si versato del bicarbonato di sodio versare sullo scopino aceto puro diluito in acqua caldissima RUBINETTI STURALAVANDINI aceto, meglio se caldo 150 g di sale da cucina + 150 g di bicarbonato di sodio o soda da bucato (Soda Solvay): versarli nello scarico e versare (subito dopo) una pentola di acqua bollente.
Ripetendo la procedura una volta al mese, ci garantiremo sempre scarichi liberi.

FORNO (meglio se a forno tiepido) FRIGORIFERO

1. spruzzatore allaceto 2. spruzzatore al bicarbonato Lasciare agire qualche minuto prima di sciacquare 1. spruzzatore allaceto 2. spruzzatore al bicarbonato Poi sciacquare Pasta fatta di acqua e bicarbonato (1 parte acqua e 3 parti bicarbonato) e sciacquare dopo qualche minuto (ha effetto igienizzante, sgrassante e toglie gli odori) Mezzo bicchiere di acqua e succo di limone (o acqua e aceto) in parti uguali nel microonde. Far partire a potenza massima per 5-6 minuti e poi aspettare un paio di minuti prima di togliere il bicchiere e passare con una spugna morbida inumidita Fare una pappetta di percarbonato, applicarla sulle fughe annerite e lasciarla in posa per tutta la notte La Cola (Coca-Cola o altre fatte cos, ma non quella della Coop che non ha acidificanti e coloranti) lasciata per ore nella pentola bruciata aiuta a staccare il nero. Poi lavare normalmente

TAGLIERI DI LEGNO E SUPERFICI A CONTATTO CON GLI ALIMENTI FORNO A MICROONDE

FUGHE PIASTRELLE PENTOLE BRUCIATE

ED ORA, FINALMENTE, LE RICETTE!


1. DETERSIVO MULTIUSO E PER I VETRI fai da te Per 500 ml servono: 100 ml di alcool per liquori * 400 ml di acqua ** 8-10 gocce di detersivo per piatti qualche goccia di olio essenziale a scelta ( 5 gocce o poco pi). Miscelare il tutto in uno spruzzatore. * lalcool alimentare bianco inodore e ottimo per questo detersivo, ma di costo elevato. Potete usare anche lalcool denaturato (rosa), se non vi d fastidio lodore. ** usare acqua distillata se lacqua di rubinetto troppo calcarea (questultima potrebbe lasciare aloni di calcare su superfici pi delicate e brillanti, come vetri e acciaio)
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2. DETERGENTE/LUCIDANTE SANITARI fai da te In uno spruzzatore diluire 75 gr. di acido citrico in 250 ml di acqua tiepida aggiungere un cucchiaino di detersivo piatti. Miscelare il tutto. Rimuove allo stesso tempo sporco e calcare e dona brillantezza! E' consigliato farne una dose limitata, perch dopo qualche giorno la soluzione potrebbe assumere un cattivo odore (dovuto alla scomposizione dei tensioattivi da parte dellacido) e perdere efficacia. Per evitare che resti l, si pu mescolare al momento, su una spugna, aceto con detersivo piatti. 3. CREMA DETERGENTE fai da te Miscelare: bicarbonato detersivo piatti ottenere una pappetta semi-liquida (della consistenza del Cif). Esercita unazione leggermente abrasiva. Si pu usare quindi per il lavello di cucina o per sanitari particolarmente sporchi. Utile anche per le pentole bruciate. 4. SPRUZZATORE CON ACQUA E ACETO Diluire a scelta il 20%, 30% o 40% di aceto in restante acqua.
Per 500 ml: 20% = 100 ml di aceto in 400 ml di acqua 30% = 150 ml di aceto in 350 ml di acqua 40% = 200 ml di aceto in 300 ml di acqua

Se lacqua di rubinetto troppo calcarea meglio usare lacqua distillata. Eventualmente usare laceto di mele che ha un odore pi gradevole. 5. SPRUZZATORE CON ACQUA E BICARBONATO Sciogliere al massimo 48 g di bicarbonato in 500 ml dacqua. Agitare sempre prima delluso. Il bicarbonato igienizzante, sgrassante e assorbe gli odori. 6. ACIDO CITRICO Diluire al 10% (max al 15%) come ammorbidente o come balsamo; Nello spruzzino al 15% o 20% come anticalcare. Come avrete notato NON ho parlato affatto della detergenza e cosmesi della persona per tre motivi: 1) mi detergo personalmente poco...no non perch sia sporca ma per pigrizia mi lavo con acqua e bagno schiuma (anche se ora che conosco i componenti ho cambiato anche quelli) e non uso altri prodotti per la pelle o per il trucco...sono una sciattona insomma! 2) Il mondo della cosmesi naturale ed autoprodotta infinito e, volendo, merita un capitolo a parte. 3) Conosco la ricetta per fare il sapone fai da te e lo consiglio vivamente al posto delle saponette da supermercato MA sono una casinista fifona e non me la sono sentita di farmelo da sola perch
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bisogna maneggiare la soda caustica. Per ho una prode cugina che invece si cimenta, oltre ad amici vari del gas, quindi volendo si possono commissionare a questi baldi giovani. Mi riservo per qui una spazio per una ricetta di deodorante (ho abbandonato quelli classici in favore della pietra di allume, che per a volte non basta) rubata al blog di mia cugina dove trovate anche tutte le ricettine di saponi fai da te buonissimi. DEODORANTE SPRAY AL BICARBONATO PER LA PERSONA 1 cucchiaino di Bicarbonato 1 bicchiere circa di acqua 2 gocce di Olio Essenziale (quello che preferite) Prendete un bicchiere d'acqua, versate un cucchiaino di bicarbonato e mischiate per qualche minuto. Lasciate riposare per qualche ora. Quando lo andrete a prendere, se vedete sul fondo un po' di bicarbonato, si tratta di quello eventualmente in eccesso e quindi non va utilizzato. Rovesciate acqua e bicarbonato in uno spruzzino pulito (cercando di non rovesciare anche l'eventuale fondo), aggiungete un paio di gocce di olio essenziale (Menta, Timo, Tea Tree, solo per esempio), shakerate il tutto e ... provatelo! Quando lo usate ricordatevi sempre di muoverlo un po', perch l' O.E. si divide dall'acqua. NdA: dato che il bicarbonato toglie gli odori e l'olio essenziale profuma, questo deodorante va benissimo non solo per la persona ma anche per gli ambienti, le tende ecc. Per tutto quello che non ho scritto qui e che magari mi dimentico di dire, il web e la bibliografia sono ricchissimi di spunti. Vi suggerisco: PULIZIE CREATIVE, di Elisa Nicoli, Altraeconomia Edizioni; PULIRE AL NATURALE, a cura di Gabriele Bindi, terraNuova Edizioni (fatto per l'Associazione Uomini Casalinghi!!!) GUIDA AI DETERSIVI BIOALLEGRI , Il Mondo nuovo, Emi Edizioni Siti web: Detersivi Bio Allegri: www.biodetersivi.altervista.org (si trova praticamente tutto ci che nel libro) Promiseland: www.promiseland.it Blog: Autosufficenza...work in progress (di mia cugina!!) per la ricetta del deodorante e tanto altro: http://autosufficienzaworkinprogress.blogspot.it/

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