Energia Eolica Lezione1

Corso di TEFE A.A.
2010-2011
Ing. Nicola Graniglia PhD graniglia2@unisi.it
LENERGIA EOLICA
Lezione 1: Aspetti generali
Corso di TEFE A.A. 2010-2011
CENNI STORICI
I MULINI A VENTO SONO UTILIZZATI DA ALMENO 3000 ANNI, PRINCIPALMENTE PER LA MACINATURA DEL GRANO E PER IL POMPAGGIO DELLACQUA. SEBBENE ALCUNI DOCUMENTI STORICI RIFERISCANO DELLAMBIZIOSO PROGRAMMA DELLIMPERATORE DI BABILIONA HAMMURABI CHE AVREBBE UTILIZZATO LENERGIA DEL VENTO PER UN ENORME PROGRAMMA DI IRRIGAZIONE GI NEL XVII SECOLO A.C., I PRIMI REPERTI STORICI SONO DATATI 300 A.C.: NELLA CITT DI ANURADHAPURA ED IN ALTRE CITT DELLATTUALE SRI LANKA, LENERGIA DEI MONSONI VENIVA UTILIZZATA PER INNALZARE LA TEMPERATURA SINO A 1100-1200 IN FORNACI LA CUI DISPOSIZIONE SI ADATTAVA ALLE C DIREZIONI DI PROVENIENZA DEI VENTI. ALTRI RIFERIMENTI STORICI DOCUMENTANO LA PRESENZA DI VERI E PROPRI MULINI A VENTO AD ASSE VERTICALE IN PERSIA ANTERIORMENTE AL 200 A.C. COMUNQUE, IL PRIMO ESEMPIO DI MULINI A VENTO UTILIZZATI A SCALA INDUSTRIALE PER LA MACINATURA DEI CEREALI E LA PRODUZIONE DELLO ZUCCHERO SONO LE MACCHINE AD ASSE VERTICALE COSTRUITE NEL VII SECOLO D.C. A SISTAN (NELLATTUALE IRAN).
NEL 1095 CON LINIZIO DELLE CROCIATE GLI EUROPEI SCOPRONO I SISTEMI EOLICI. BISOGNA ASPETTARE FINO AL 1185 PER VEDERE IL PRIMO MULINO A VENTO EUROPEO PER LA MACINATURA DLE GRANO COSTRUITO A WEEDLEY NELLO YORKSHIRE. A PARTIRE DAL XII SECOLO, I MULINI A VENTO AD ASSE ORIZZONTALE DIVENGONO PARTE INTEGRANTE DELLECONOMIA RURALE. NELLINGHILTERRA MEDIEVALE I DIRITTI DI UTILIZZARE LACQUA QUALE FONTE DI ENERGIA ERANO RISERVATI ALLA SOLA CLASSE NOBILE ED AL CLERO; PERTANTO LENERGIA EOLICA ASSUME UN RUOLO IMPORTANTE PER LE ALTRE CLASSI SOCIALI. NEL 1230 GENGIS KHAN IMPORTA LA TECNOLOGIA DEI MULINI A VENTO DALLA PERSIA IN CINA. NEL 1400, IN EUROPA MIGLIAIA DI MULINI A VENTO SONO IN FUNZIONE. DA SEGNALARE IN PARTICOLARE LA LORO DIFFUSIONE IN OLANDA PER IL DRENAGGIO DELLE ACQUE (IN QUESTO PERIODO INIZIANO I LAVORI PER IL DRENAGGIO DELLE AREE DEL DELTA DEL RENO). NEL 1600 SI HA LA COMPARSA DEI MULINI A VENTO NEL CONTINENTE AMERICANO. NEL 1650 REMBRANDT DIPINGE IL MULINO A VENTO. NEL 1839 SI HA IL PRIMO IMPIANTO EOLICO COSTRUITO SULLE BARRIER ISLANDS CAROLINA. NEL 1870 SI COSTRUISCE LA PRIMA TURBINA EOLICA CON PALE METALLICHE WEST-US. NEL 1887 IN SCOZIA E NEL 1888 NEGLI STATI UNITI (OHIO) ENTRANO IN FUNZIONE LE PRIME TURBINE EOLICHE PER PRODUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA.
BISOGNA ASPETTARE FINO AL 1891 PER I PRIMI STUDI EUROPEI (OLANDA) SULLA GENERAZIONE DI ENERGIA ELETTRICA DAL VENTO. IN DANIMARCA, NEI PRIMI ANNI DEL 1900 SONO INSTALLATE CIRCA 30MILA TURBINE PRESSO AZIENDE AGRICOLE ED ABITAZIONI PER LA PRODUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA. NEL 1918, CENTOVENTI AZIENDE ELETTRICHE LOCALI HANNO INSTALLATO ALMENO UNA TURBINA EOLICA, CON POTENZE MEDIE DI 20-35 kW, PER UN TOTALE DI 3 MW DI POTENZA COMPLESSIVA E PER UNA PRODUZIONE DI CIRCA IL 3% DELLENERGIA ELETTRICA PRODOTTA NEL PAESE. NEL PERIODO DI PICCO TRA IL 1930 ED IL 1940 SI CONTANO OLTRE 6 MILIONI DI MULINI A VENTO IN AREE RURALI. LO SVILUPPO DI CENTRALI EOLICHE HA IL SUO AVVIO DOPO IL 1945 IN OLANDA, GRAN BRETAGNA E USA. LUTILIZZO INDUSTRIALE DELLENERGIA EOLICA SI SVILUPPATA SOPRATTUTTO NEGLI ANNI 80 GRAZIE ALLA DIFFUSIONE DELLE WIND-FARMS IN DANIMARCA E USA, MENTRE NELLA PRIMA MET DEGLI ANNI 90 LA GERMANIA E LINDIA SONO STATI I PAESI CHE HANNO REGISTRATO I MAGGIORI TREND DI CRESCITA. NEGLI ULTIMI ANNI ANCHE IN SPAGNA VI STATO UN FORTE INCREMENTO DELLA POTENZA INSTALLATA. I PROGRESSI COMPIUTI NEGLI ULTIMI ANNI NELLA MESSA A PUNTO DELLE TECNOLOGIE, HANNO ORMAI CONSOLIDATO LA CONVINZIONE CHE QUESTA FONTE POSSA FORNIRE UN CONTRIBUTO NON TRASCURABILE ALLA PRODUZIONE DI ELETTRICIT.
CONFIGURAZIONE GENERALE DI UNA TURBINA EOLICA

LE PALE (BLADES) SONO FISSATE SU UN MOZZO (HUB) E NELLINSIEME COSTITUISCONO IL ROTORE (ROTOR), IL MOZZO A SUA VOLTA COLLEGATO A UN PRIMO ALBERO (MAIN SHAFT), O ALBERO LENTO, CHE RUOTA ALLA STESSA VELOCIT ANGOLARE DEL ROTORE. LALBERO LENTO COLLEGATO AD UN MOLTIPLICATORE DI GIRI (GEARBOX), DA CUI SI DIPARTE UN ALBERO VELOCE (DRIVE SHAFT) CHE RUOTA CON VELOCIT ANGOLARE DATA DA QUELLA DELLALBERO LENTO PER IL RAPPORTO DI MOLTIPLICAZIONE. SULLALBERO VELOCE POSTO UN FRENO (BRAKE) A VALLE DEL QUALE C IL GENERATORE ELETTRICO (GENERATOR). NELLA MAGGIOR PARTE DELLE MACCHINE ODIERNE, TUTTI I COMPONENTI MENZIONATI SONO UBICATI IN UNA CABINA DETTA NAVICELLA (NACELLE) LA QUALE, A SUA VOLTA, POSIZIONATA SU UN CUSCINETTO (YAW RING) ORIENTABILE A SECONDA DELLA DIREZIONE DEL VENTO. LINTERA NAVICELLA POSIZIONATA SU UNA TORRE (TOWER) CHE PU ESSERE A TRALICCIO O CONICA TUBOLARE.
OLTRE A TALI COMPONENTI, PRESENTE UN SISTEMA DI CONTROLLO CHE HA, NEL CASO PI GENERALE, DIVERSE FUNZIONI: IL CONTROLLO DELLA POTENZA (POWER REGULATION) CHE PU ESSERE ESEGUITO COMANDANDO MECCANICAMENTE, ELETTRONICAMENTE ED IDRAULICAMENTE LA ROTAZIONE DELLE PALE INTORNO AL LORO ASSE PRINCIPALE (SISTEMA DI REGOLAZIONE DEL PASSO, PITCH REGULATION), IN MODO DA AUMENTARE O RIDURRE LA SUPERFICIE ESPOSTA AL VENTO E, QUINDI, LA PORTANZA O ANCHE TRAMITE LA POSSIBILIT DI PROGETTARE IL PROFILO DELLE PALE IN MANIERA DA CREARE TURBOLENZA AERODINAMICA QUANDO LA VELOCIT DEL VENTO SUPERA IL LIMITE MASSIMO (STALL REGULATION); IL CONTROLLO DELLORIENTAMENTO DELLA NAVICELLA, DETTO CONTROLLO DELLIMBARDATA (YAW CONTROL), CHE SERVE A MANTENERE LA MACCHINA ORIENTATA NELLA DIREZIONE DEL VENTO, MA CHE PU ANCHE ESSERE UTILIZZATO, IN LINEA DI PRINCIPIO, PER IL CONTROLLO DELLA POTENZA.
PRINCIPI DI FUNZIONAMENTO
IL VENTO PASSA SU ENTRAMBE LE FACCE DELLA PALA, PI VELOCEMENTE SUL LATO SUPERIORE, CREANDO UNAREA DI BASSA PRESSIONE. QUESTA DIFFERENZA DI PRESSIONE TRA LE DUE SUPERFICI HA COME RISULTATO UNA FORZA CHIAMATA PORTANZA AERODINAMICA (LIFT). LA PORTANZA SULLALA DI UN AEREO LO FA ALZARE DA TERRA, IN UN AEROGENERATORE, POICH LE PALE SONO VINCOLATE A MUOVERSI SU DI UN PIANO, CAUSA LA ROTAZIONE INTORNO AL MOZZO. CONTEMPORANEAMENTE SI GENERA UNA FORZA DI TRASCINAMENTO (DRAG), PERPENDICOLARE ALLA PORTANZA CHE SI OPPONE AL MOTO. IL PRIMO OBIETTIVO NEL PROGETTO DI UNA TURBINA EOLICA QUELLO DI AVERE UN ALTO RAPPORTO PORTANZA-TRASCINAMENTO.
LE TURBINE EOLICHE
LA MAGGIOR PARTE DELLE TURBINE PROGETTATA PER GENERARE LA MASSIMA POTENZA AD UNA PREFISSATA VELOCIT DEL VENTO. QUESTA NOTA COME RATED POWER E LA VELOCIT DEL VENTO A CUI VIENE RAGGIUNTA DETTA RATED WIND SPEED. IN BASE ALLA DISPOSIZIONE DELLASSE DEL ROTORE RISPETTO ALLA DIREZIONE DEL VENTO GLI AEROGENERATORI SONO CLASSIFICATI IN DUE GRANDI CATEGORIE: AD ASSE ORIZZONTALE; AD ASSE VERTICALE. I PRIMI SONO ANCORA OGGI QUELLI CARATTERIZZATI DAL MAGGIORE SVILUPPO TECNOLOGICO E DALLA MAGGIORE DIFFUSIONE COMMERCIALE. GLI AEROGENERATORI DI ULTIMA GENERAZIONE HANNO IL ROTORE A TRE PALE, MA NE ESISTONO ANCHE A DUE ED UNA PALA.
CLASSIFICAZIONE DELLE TURBINE

LE MODERNE TURBINE AD ASSE ORIZZONTALE SI POSSONO DIVIDERE I TRE CATEGORIE, ASSUMENDO COME CRITERIO DISCRIMINANTE LA TAGLIA INTESA COME POTENZA DEL GENERATORE E COME GENERATORE DIAMETRO DEL ROTORE.
TIPOLOGIA PICCOLA TAGLIA MEDIA-TAGLIA GRANDE TAGLIA POTENZA GENERATORE P<100 kW 100 kW<P<1.000 kW P>1.000 kW DIAMETRO ROTORE D<20 m 20 m<D<50 m D>50 m
LA TURBINA EOLICA PI GRANDE IL MODELLO E126 DELLA ENERCON, CHE HA UNA POTENZA DI 7,5 PI MW, UN'ALTEZZA DELLA TORRE DI 135 M ED UN DIAMETRO DEL ROTORE DI 126 M; DI SIMILI DIMENSIONI IL MODELLO 5M DELLA REPOWER, CHE HA UNA POTENZA DI 5 MW, UN'ALTEZZA DELLA TORRE DI 120 M ED UN DIAMETRO DEL ROTORE DI 126 M.
ASPETTI POSITIVI DELLENERGIA EOLICA
o o o o o o o o o
NON OCCUPA UNAREA MOLTO VASTA (3-5% DEL TERRENO DISPONIBILE). INCREMENTA LECONOMIA LOCALE E IL LAVORO. LA CONVERSIONE DELLA POTENZA DEL VENTO IN ELETTRICIT EFFICIENTE (RENDIMENTO TEORICO 59%). NON PRODUCE EMISSIONI CLIMALTERANTI. FACILE SMANTELLARE LE TURBINE QUANDO RAGGIUNGONO LA FINE DELLA LORO VITA LAVORATIVA E IL SITO PU ESSERE RIPORTATO NELLE CONDIZION INIZIALI. I PROGETTI SONO SEMPLICI E POCO COSTOSI DA MANTENERE. LA TECNOLOGIA BEN AFFERMATA. LA VITA DI UNA TURBINA DI ALMENO 20/25 ANNI. LA CAPACIT DELLE MACCHINE VARIA DA POCHE CENTINAIA DI W A MOLTI MW E CI PU VENIRE INCONTRO ALLE ESIGENZE SIA DELLE ABITAZIONI PRIVATE CHE DELLUSO INDUSTRIALE.
GLI IMPATTI DELLEOLICO

IMPATTO VISIVO E OCCUPAZIONE DEL TERRITORIO
LIMPATTO VISIVO LA BARRIERA PI RILEVANTE DELLEOLICO. MOLTO SPESSO, INFATTI, I SITI DI PI DELL INTERESSE RIGUARDANO AREE DI NOTEVOLE VALORE AMBIENTALE E PAESAGGISTICO. QUINDI PAESAGGISTICO. LIMPIANTO PU ENTRARE IN CONTRADDIZIONE CON LE ESIGENZE DI SALVAGUARDIA DELLO SALVAGUARDIA SCENARIO DINSIEME E DELLA VISUALE DEI CRINALI. D POSSIBILE RIDURRE AL MINIMO GLI EFFETTI VISIVI SGRADEVOLI LEGATI ALLA PRESENZA DELLE SGRADEVOLI TURBINE ATTRAVERSO SOLUZIONI COSTRUTTIVE QUALI LIMPIEGO DI TORRI TUBOLARI O A L TRALICCIO A SECONDA DEL CONTESTO E DI COLORI NEUTRI PER FAVORIRE LINTEGRAZIONE NEL PAESAGGIO, LADOZIONE DI CONFIGURAZIONI GEOMETRICHE REGOLARI. L
IL TERRENO EFFETTIVAMENTE OCCUPATO DALLE MACCHINE E DAI SERVIZI ANNESSI PARI AD UNA MINIMA PARTE DEL TERRITORIO DEL PARCO EOLICO, ESSENDO LA RESTANTE PARTE RICHIESTA SOLO RESTANTE PER LE ESIGENZE DI DISTANZA FRA LE TURBINE PER EVITARE IL FENOMENO DELLINTERFERENZA FENOMENO DELL AREODINAMICA. QUINDI POSSIBILE CONTINUARE A UTILIZZARE IL TERRITORIO ANCHE PER ALTRI PER IMPIEGHI, COME LAGRICOLTURA E LA PASTORIZIA, SENZA ALCUNA CONTROINDICAZIONE. L LINCREMENTO DELLA POTENZA UNITARIA DELLE TURBINE CONSENTE DI OTTENERE UNA RIDUZIONE OTTENERE DEL TERRITORIO OCCUPATO A PARIT DI POTENZA INSTALLATA. PARIT
RUMORE
ANCHE QUESTO ASPETTO VIENE CONSIDERATO CON ATTENZIONE, IN QUANTO LE TURBINE PRODUCONO RUMORE GENERATO DAI COMPONENTI ELETTROMECCANICI E SOPRATTUTTO DA SOPRATTUTTO FENOMENI AERODINAMICI CHE HANNO LUOGO CON LA ROTAZIONE DELLE PALE E DIPENDONO DALLE PALE LORO CARATTERISTICHE E DALLA VELOCIT PERIFERICA. VELOCIT TUTTAVIA, IL PROBLEMA SICURAMENTE TRASCURABILE OVE SI TENGA CONTO DI DUE ELEMENTI. IL PRIMO CHE IL RUMORE PERCEPITO IN PROSSIMIT DI IMPIANTI EOLICI VIENE TALVOLTA PROSSIMIT ERRONEAMENTE ATTRIBUITO AI SOLI GENERATORI EOLICI, IN REALT IN ZONE VENTOSE E A REALT QUALCHE CENTINAIA DI METRI DI DISTANZA DAI GENERATORI STESSI, IL RUMORE DI FONDO CAUSATO DAL VENTO PARAGONABILE A QUELLO DOVUTO AGLI AREOGENERATORI. INOLTRE, ANCHE A BREVE DISTANZA DALLE MACCHINE, NEL RAGGIO DI 200 METRI, IL RUMORE CHE 200 SI PERCEPISCE MOLTO SIMILE COME INTENSIT A QUELLO CUI SI SOTTOPOSTI IN SITUAZIONI INTENSIT ORDINARIE CHE SI VIVONO QUOTIDIANAMENTE QUALI LO STARE IN UNA VETTURA IN MOVIMENTO O VETTURA IN UN UFFICIO. PERTANTO, ANCHE GLI OPERATORI CHE SI TROVASSERO A LAVORARE ALLINTERNO ALL DELLAREA ADIBITA A CENTRALE SAREBBERO SOTTOPOSTI A UN DISTURBO, DOVUTO AL RUMORE, DEL DELL DOVUTO TUTTO ACCETTABILE. IN OGNI CASO, A UNA DISTANZA DI CIRCA 4-500 METRI DALLIMPIANTO GLI EFFETTI SONORI DOVUTI 4DALL ALLA PRESENZA DELLE MACCHINE EOLICHE DIVENTA DEL TUTTO TRASCURABILE. TRASCURABILE.
Livelli di emissione di rumore per diverse sorgenti
Distribuzione spaziale del rumore prodotto da un moderno aerogeneratore in terreno aperto e pianeggiante e confronto con i livelli sonori relativi ad altre sorgenti (Fonte ISES Italia)
Lay-out e curve di rumore di un parco eolico tipo in funzionamento a potenza nominale
INTERFERENZE ELETTROMAGNETICHE GLI IMPIANTI EOLICI POSSONO AVERE IMPATTI POTENZIALI SUI SEGNALI ELETTROMAGNETICI PRINCIPALMENTE ATTRAVERSO LE INTERFERENZE ELETTROMAGNETICHE GENERATE DALLE TURBINE E GENERATE DALLE LINEE ELETTRICHE O CREANDO UN OSTACOLO E, QUINDI, DELLE DISTORSIONI AI SEGNALI. DISTORSIONI IL GRADO E LA NATURA DELL'INTERFERENZA POSSONO DIPENDERE: DALLE CARATTERISTICHE DELLE PALE; DALLE CARATTERISTICHE DEL RICEVITORE DEL SEGNALE; DALLA FREQUENZA DEL SEGNALE; DAL TIPO DI PROPAGAZIONE DELLE ONDE RADIO NELL'ATMOSFERA. GLI IMPATTI SI POSSONO VERIFICARE SU: SISTEMI PER LE RADIO E TELECOMUNICAZIONI; SISTEMI PER LE COMUNICAZIONI TELEFONICHE; SISTEMI RADAR; SISTEMI A MICROONDE. I RISULTATI DELLE RICERCHE SU QUESTO TEMA SONO IN GENERE CONFORTANTI E MOSTRANO CHE, A CONFORTANTI PARTE ANCRA ALCUNE PREOCCUPAZIONI PER GLI IMPATTI SUI SISTEMI RADAR, POSSIBILE EVITARE RADAR, DEL TUTTO LE INTERFERENZE CON OPPORTUNI ACCORGIMENTI SOPRATTUTTO CONSIDERANDO IL PROGRESSIVO RICORSO A MATERIALI NON METALLICI NELLA COSTRUZIONE DELLE TURBINE.
EFFETTI SU FLORA E FAUNA I POTENZIALI IMPATTI DEGLI IMPIANTI EOLICI SULLAMBIENTE NATURALE (FLORA E FAUNA) SONO SULL TRA I FATTORI PRINCIPALI DA CONSIDERARE NELLA INDIVIDUAZIONE E NELLA SCELTA DEI SITI. NELLA GLI STESSI ADDETTI DELLINTERO SETTORE EOLICO CONTINUANO AD INVESTIRE SULLA RICERCA CON DELL LOBIETTIVO DI MIGLIORARE LA COMPRENSIONE DELLE RELAZIONI TRA LA PRESENZA DI UN IMPIANTO EOLICO E POSSIBILI ALTERAZIONI SULLA NATURA. PER QUANTO RIGUARDA LA FLORA, LA PERDITA DI VEGETAZIONE DIPENDE DALLE DIMENSIONI DELLAREA DISTURBATA E DALLA TIPOLOGIA DI PIANTE, PRESE SIA SINGOLARMENTE CHE NEL DELL CONTESTO, CHE SONO INTERESSATE DALLINTERVENTO. DALL ANCHE LE CARATTERISTICHE GEOMORFOLOGICHE DELLAREA INCIDONO SULLA PERDITA DI DELL VEGETAZIONE: LA COSTRUZIONE IN AREE CHE PRESENTANO OROGRAFIE COMPLESSE PU ESSERE COMPLESSE ASSOCIATA AD UNA POTENZIALE PERDITA DI VEGETAZIONE MAGGIORE RISPETTO AD AREE PIANEGGIANTI. LINSTALLAZIONE IN AREE DESTINATE ALLE ATTIVIT AGRICOLE PU AVERE DUE CONSEGUENZE ATTIVIT DIRETTE: LA PERDITA PERMANENTE ED IL DANNEGGIAMENTO DI TERRENI PRODUTTIVI. GLI IMPATTI SONO MAGGIORMENTE CONCENTRATI NELLA FASE DI CANTIERE E SONO DOVUTI ESSENZIALMENTE AGLI SBANCAMENTI NECESSARI PER REALIZZARE LE FONDAZIONI, LE PIAZZOLE, LE FONDAZIONI, PISTE DI ACCESSO ED IL CAVIDOTTO INTERRATO. INOLTRE, AL TERMINE DEI LAVORI ED IN FASE DI ESERCIZIO, NECESSARIO CONTRASTARE LA CRESCITA DI SPECIE INVASIVE E FAVORIRE LA RICRESCITA DELLE SPECIE AUTOCTONE. AUTOCTONE. IN GENERALE, DALLA ESPERIENZE MATURATE IN PAESI CON ELEVATA DIFFUSIONE DELLEOLICO E DIFFUSIONE DELL APPLICANDO LE BUONE PRATICHE DI PROGETTAZIONE E GESTIONE NON RISULTA ALCUN EFFETTO MISURABILE.
COME PER UN QUALSIASI IMPIANTO DI PRODUZIONE DI ENERGIA O PER ALTRI LAVORI CHE PORTANO A MODIFICHE DEL TERRITORIO INTERESSATO (AD ESEMPIO LA REALIZZAZIONE DI NUOVE STRADE), REALIZZAZIONE ANCHE UN IMPIANTO EOLICO PU AVERE IMPATTI SULLA FAUNA SIA IN FASE DI COSTRUZIONE CHE FASE DI ESERCIZIO. NELLA VALUTAZIONE DEI POTENZIALI IMPATTI DI UN IMPIANTO EOLICO SULLA FAUNA SONO NECESSARIE ALCUNE NECESSARIE DISTINZIONI. LA PRIMA QUELLA TRA IMPATTI SULLA FAUNA DOMESTICA ED IMPATTI SULLA FAUNA SELVATICA. NEL PRIMO CASO ORMAI EVIDENTE CHE LA PRESENZA DI IMPIANTI EOLICI NON ARRECA DISTURBO AGLI ANIMALI DOMESTICI O DA ALLEVAMENTO. PER QUANTO RIGUARDA INVECE LA FAUNA SELVATICA, NECESSARIO VERIFICARE IN FASE PROGETTUALE LA PRESENZA, LA COMPOSIZIONE ED IL COMPORTAMENTO DELLE DIVERSE SPECIE DELLE ALLINTERNO O NELLE VICINANZE DEL SITO E, NEL CASO, VALUTARE I POTENZIALI EFFETTI E GLI ALL POTENZIALI ACCORGIMENTI ATTI A MITIGARE O ANNULLARE GLI IMPATTI. LA SECONDA IMPORTANTE DISTINZIONE QUELLA FRA FAUNA SELVATICA TERRESTRE (MAMMIFERI, RETTILI, ANFIBI) ED AVIFAUNA (UCCELLI E CHIROTTERI). GLI EFFETTI DOVUTI ALLA PRESENZA DI UN IMPIANTO EOLICO SUL'AVIFAUNA SONO I FATTORI CHE ALLO STATO ATTUALE DESTANO MAGGIORE ATTUALE PREOCCUPAZIONE E CHE SONO OGGETTO DI NUMEROSI STUDI A LIVELLO MONDIALE. LINTERFERENZA CON LAVIFAUNA, STANZIALE E MIGRATORIA, INFATTI UNO DEGLI ASPETTI PI L PI DIBATTUTI E CONTROVERSI, IN PARTICOLARE IN AREE AD ELEVATO INTERESSE NATURALISTICO, INTERESSE SPESSO CON PRESE DI POSIZIONE NON SUFFRAGATE DA ELEMENTI OGGETTIVI O SCIENTIFICAMENTE SCIENTIFICAMENTE CONDIVISI.
GLI IMPATTI POTENZIALI SUGLI UCCELLI INCLUDONO: LE COLLISIONI; LELETTROCUZIONE (LA FOLGORAZIONE); DISTURBO DA RUMORE; LA PERDITA, LA FRAMMENTAZIONE O LALTERAZIONE DELLHABITAT; L DELL L'EFFETTO BARRIERA. PER QUANTO RIGUARDA IL RISCHIO DI COLLISIONE, ALCUNI DATI RIFERITI ALLE CENTRALI EOLICHE DI ALTAMON PASS (STATI UNITI) E TARIFA (SPAGNA) HANNO EVIDENZIATO DANNI AGLI UCCELLI ABBASTANZA CONTENUTI (DA 1 A 6 COLLISIONI PER MW INSTALLATO) E COMUNQUE NON SUPERIORI COMUNQUE A QUELLI CAUSATI DA QUALUNQUE ALTRA COSTRUZIONE UMANA. VI SONO IN MERITO ALCUNI DATI SPERIMENTALI: TRA IL 1989 E IL 1991, PRESSO LA CENTRALE EOLICA DI ALTAMON PASS SONO STATI TROVATI MORTI 182 UCCELLI. UNO STUDIO CONDOTTO IN SPAGNA SU 1000 TURBINE HA RIVELATO UNA SORTA DI EVOLUZIONE SORTA ADATTATIVA DEGLI UCCELLI STESSI ALLE MUTATE CONDIZIONI AMBIENTALI, CON UNA SENSIBILE ADATTATIVA RIDUZIONE NEL TEMPO DEL NUMERO DI ESEMPLARI DANNEGGIATI DALLA PRESENZA DEI GENERATORI (DA 0,1 A 0,6 COLLISIONI PER TURBINA ALLANNO). ALL
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QUESTI DATI POSSONO SEMBRARE RILEVANTI: IN REALT, SE CONFRONTATI CON I DANNI PRODOTTI REALT DA ALTRE CENTRALI DI PRODUZIONE DI ENERGIA DA QUALUNQUE ALTRA FONTE CONVENZIONALE, FONTE MOSTRANO CHE LIMPATTO DELLENERGIA EOLICA SULLAVIFAUNA DEL TUTTO ACCETTABILE. L DELL SULL AD ESEMPIO, LINCIDENTE DELLA EXXON VALDEZ HA CAUSATO LA MORTE DI CIRCA 50.000 UCCELLI L MIGRATORI. QUESTO VALORE MILLE VOLTE SUPERIORE ALLE MORTI DOVUTE ALLA COLLISIONE DI AVIFAUNA CON TUTTE LE TURBINE INSTALLATA IN CALIFORNIA. UNO STUDIO PRESSO UNA CENTRALE A CARBONE IN FLORIDA HA RILEVATO CIRCA 3.000 MORTI IN UNUNICA GIORNATA DURANTE IL PERIODO DI MIGRAZIONE AUTUNNALE. UN
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ALTRI IMPATTI
IMPATTI DOVUTI AL TRASPORTO DELLE COMPONENTI SULLA RETE STRADALE (INTERVENTI DI ADEGUAMENTO O NUOVI TRATTI DI STRADE/PISTE DI ACCESSO) O SUL TRAFFICO IMPATTI SU ARIA, ACQUA, SUOLO E SOTTOSUOLO IMPATTI DOVUTI ALLA PRODUZIONE D RIFIUTI SOLIDI O PERICOLOSI IMPATTI SU RISORSE ARCHEOLOGICHE, STORICHE ED ARCHITETTONICHE IMPATTI SU SICUREZZA E SALUTE UMANA (ELETTROMAGNETICO, CADUTA DI GHIACCIO, ROTTURA DELLE PALE, INCENDIO, ELETTROCUZIONE
SOLUZIONI IMPIANTISTICHE IMPIANTI COLLEGATI ALLA RETE DI DISTRIBUZIONE
I PARCHI EOLICI (WIND FARMS) SONO GRUPPI DI PI TURBINE INTERCONNESSE. LUSO DI QUESTO PI L TIPO DI DISPOSIZIONE DETTATO DA ESIGENZE ECONOMICHE E FUNZIONALI: LA SOLUZIONE PI PI VANTAGGIOSA ECONOMICAMENTE, INFATTI, QUELLA DI GENERARE POTENZA CON UN GRANDE NUMERO DI MACCHINE. LE TURBINE, INOLTRE, DEVONO ESSERE POSIZIONATE SUL TERRITORIO A DEBITA DISTANZA LUNA L DALLALTRA, PER EVITARE IL FENOMENO DELLINTERFERENZA AREODINAMICA, CHE HA DUE TIPI DI DALL DELL CONSEGUENZE: LA PRIMA CORRELATA ALLAUMENTO DELLA TURBOLENZA SULLE MACCHINE ALL POSIZIONATE ALLINTERNO DI UN PARCO EOLICO, LA SECONDA ALLE PERDITE DI POTENZA. ALL LA DISTANZA FRA LE MACCHINE SI ESPRIME IN NUMERI DI DIAMETRI DELLA MACCHINA. NEL CASO DI DELLA PARCHI EOLICI POSTI IN SITI CON VENTI MULTIDIREZIONALI, LA DISTANZA RACCOMANDATA PARI A DISTANZA 7 DIAMETRI; MENTRE QUELLA TRA LE FILE PERPENDICOLARI ALLA DIREZIONE DEL VENTO PARI A 3-5 DIREZIONE 3DIAMETRI.
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LE TURBINE POSSONO ESSERE COLLOCATE SIA SULLA TERRA FERMA (ON-SHORE), SIA FUORI COSTA ON(OFF-SHORE). OFFIMPIANTI ON-SHORE ON-
IMPIANTI OFF-SHORE OFF-
EL CASO DI INSTALLAZIONI OFF-SHORE, I COSTI SONO PI ALTI MA LAUMENTO COMPENSATO OFFPI L DALLINCREMENTO DI PRODUZIONE ALMENO DEL 30%. LO SVILUPPO DI QUESTA MODALIT DALL MODALIT IMPIANTISTICA RICHIEDE UN NUMERO ELEVATO DI GRANDI AEROGENERATORI IN MODO DA AEROGENERATORI COMPENSARE GLI ALTI COSTI DI INSTALLAZIONE, DI CONNESSIONE ALLA RETE A TERRA E MONITORAGGIO REMOTO. LE INSTALLAZIONI ATTUALI, SOPRATTUTTO PER MOTIVI ECONOMICI, MOTIVI SONO REALIZZATE SU FONDALI BASSI (<20 m) E POCO LONTANO DALLA COSTA. COSTA.
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SOLUZIONI IMPIANTISTICHE IMPIANTI NON COLLEGATI ALLA RETE DI DISTRIBUZIONE

RETI AUTONOME LE RETI AUTONOME ALIMENTATE DA FONTE EOLICA COSTITUISCONO UNA PROMETTENTE PROMETTENTE APPLICAZIONE. LA FORNITURA DI ELETTRICIT A UTENZE CON UNA DOMANDA ELEVATA E LONTANE ELETTRICIT DALLA RETE DI TRASMISSIONE NAZIONALE VIENE GENERALMENTE ATTUATA MEDIANTE GENERATORI ALIMENTATI DA COMBUSTIBILI FOSSILI. SPESSO PER QUESTA SOLUZIONE COSTOSA A CAUSA DEGLI ALTI COSTI DI MANUTENZIONE E FORNITURA (SENZA CONTARE LASPETTO AMBIENTALE). L QUESTO IL TIPICO CASO DELLE ISOLE PICCOLE E MEDIE CONSIDERATO ANCHE CHE QUESTE ANCHE PRESENTANO SICURAMENTE BUONI POTENZIALI EOLICI. LA SOLUZIONE IDEALE IL RICORSO AI SISTEMI IBRIDI. QUESTO TIPO DI IMPIANTI UTILIZZA LA FONTE EOLICA (O ALTRE RINNOVABILI, ED IN SPECIAL MODO IL SOLARE FOTOVOLTAICO) IN CONGIUNZIONE CON UNA FONTE TRADIZIONALE (GENERALMENTE DIESEL). RISULTA PIUTTOSTO RISULTA ECONOMICA NEL CASO DI CONNESSIONE A RETI DECENTRATE DI POTENZA FINO AL MW ( IL CASO DI FINO ( PICCOLE ISOLE). UN SISTEMA EOLICO-DIESEL TIPICAMENTE COSTITUITO ANCHE DA TURBINE DI TAGLIA MEDIOEOLICOMEDIOPICCOLA ASSOCIATE AD UN SISTEMA DI ACCUMULO E CONNESSE AD UNA RETE DI MEDIA O BASSA RETE TENSIONE UTILIZZANDO IL GENERATORE DIESEL PER GARANTIRE LA CONTINUIT DELLA FORNITURA. CONTINUIT IL COSTO DEL kWh RISULTA MAGGIORE CHE NEL CASO DI GRANDI TURBINE MA COMUNQUE QUASI SEMPRE MINORE RISPETTO ALLA PRODUZIONE CON SOLO DIESEL, DIPENDENDO IN QUESTULTIMO DIPENDENDO QUEST CASO ANCHE DAI PROBLEMI DI APPROVVIGIONAMENTO.
SOLUZIONI IMPIANTISTICHE IMPIANTI NON COLLEGATI ALLA RETE DI DISTRIBUZIONE
UTENZE ISOLATE LE UTENZE ISOLATE (CIO UTENZE CHE NON POSSIBILE RAGGIUNGERE CON LA RETE A CAUSA DEI (CIO COSTI O PER IMPEDIMENTI TECNICI) COSTITUISCONO UNALTRA APPLICAZIONE DELLE TURBINE UN EOLICHE. PER QUEI SITI DOVE LA RISORSA VENTO SUFFICIENTE (VELOCIT MEDIA ANNUA SOPRA I 6 m/s), (VELOCIT LENERGIA EOLICA PU OFFRIRE UNALTERNATIVA AFFIDABILE ED ECONOMICA PER SERVIRE UTENZE UN DOMESTICHE CONVENZIONALI.
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ELEMENTI ECONOMICI
I COSTI PER LINSTALLAZIONE DI UNA CENTRALE EOLICA SI AGGIRANO MEDIAMENTE ATTORNO A L ATTORNO 1/1,5 MILIONI DI EURO PER MW (PER IMPIANTI OFF-SHORE SI DEVE CONSIDERARE UN AUMENTO OFFALMENO DEL 30%). TALI COSTI COMPRENDONO TUTTE LE FASI NECESSARIE ALLO SVILUPPO DI UNA CENTRALE:
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LA FASE INIZIALE (INDIVIDUAZIONE DEL SITO, MICROSITING, STUDIO ANEMOLOGICO, ITER ANEMOLOGICO, AUTORIZZATIVI, ACCORDI CON I PROPRIETARI DEI TERRENI, ECC.); LE FASI DI PROGETTAZIONE DELLA CENTRALE; LA REALIZZAZIONE DELLA CENTRALE.
I FATTORI CHE POSSONO AVERE UNA PI MARCATA INFLUENZA SUI COSTI SONO LA SCELTA DEGLI PI AEROGENERATORI, LACCESSIBILIT AL SITO, LA DISTANZA DALLA RETE DI TRASPORTO DELLENERGIA L ACCESSIBILIT DELL ELETTRICA E LE CARATTERISTICHE TECNICHE DELLA STESSA.
I COSTI DI GESTIONE DELLA CENTRALE, COMPRENSIVI DI MANUTENZIONE ORDINARIA, ASSICURAZIONE ED ALTRI COSTI DI GESTIONE, SONO STIMABILI INTORNO AL 3% ALLANNO DEL ALL COSTO DI INSTALLAZIONE ED INCIDONO PER IL 20-25% SUL COSTO DEL kWh PRODOTTO 20ATTUALIZZATO SULL'INTERO PERIODO DI VITA DI UNA TURBINA. QUESTO VALORE INTORNO AL 101015% ALL'INIZIO DELL'OPERATIVIT DELLA TURBINA E PU SALIRE SINO AL 30-35% VERSO IL TERMINE DELL'OPERATIVIT 30DEL CICLO DI FUNZIONAMENTO DELLA STESSA. LE VOCI CHE RIENTRANO NEI COSTI DI GESTIONE E MANUTENZIONE SONO: COSTI ASSICURATIVI; COSTI DI MANUTENZIONE ORDINARIA; COSTI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA (INTERVENTI DI RIPARAZIONE E PEZZI DI RICAMBIO); COSTI AMMINISTRATIVI; COSTI DI AFFITTO DEI TERRENI; COSTI DI FORNITURA DELL'ENERGIA ELETTRICA; COSTI VARI.
Energia elettrica 5%
Vari 17%
Assicurazioni 13%
Affitto terreni 18% Amministrazione 21%
Manutenzione 26%
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DIFFUSIONE DELLEOLICO
NEGLI ULTIMI CINQUE ANNI LA POTENZA EOLICA INSTALLATA CRESCIUTA, SU SCALA MONDIALE, MEDIAMENTE DEL 25% ANNUO. LA POTENZA EOLICA INSTALLATA HA RAGGIUNTO AL TERMINE DEL 2009 UN TOTALE DI 158 GW CONTRO I 121 GW DELLANNO PRECEDENTE PER UNA CRESCITA DEL 30,5%, LA PI ALTA DAL 2001. DELL PI PROSEGUE QUINDI L'ANDAMENTO CHE VEDE LA POTENZA MONDIALE RADDOPPIARE OGNI 3 ANNI. RADDOPPIARE LUNIONE EUROPEA CONTINUA AD ESSERE LEADER MONDIALE IN TERMINI DI POTENZA INSTALLATA COMPLESSIVA ED UNA DELLE AREE GEOGRAFICHE CON I PI FORTI TASSI DI DIFFUSIONE E SVILUPPO PI DELLA TECNOLOGIA, CON OLTRE 10,1 GW DI NUOVA POTENZA INSTALLATI NEL 2009. LA POTENZA INSTALLATA SALITA DEL 13,3% RAGGIUNGENDO I 76,2 GW RISPETTO AI 66,2 GW DELLANNO DELL PRECEDENTE.
LA PRODUZIONE MONDIALE STATA PARI A 340 TWh, EQUIVALENTI ALLA DOMANDA TOTALE DI TWh, ELETTRICIT IN ITALIA. IL 47,9% DELLA POTENZA INSTALLATA SI TROVA NEI PAESI EUROPEI DOVE ELETTRICIT LA PRODUZIONE STATA DI 128,5 TWH ALLANNO, PARI AL 4,4% DELLA PRODUZIONE TOTALE DI ALL ENERGIA ELETTRICA EUROPEA (RISPETTO ALLO 0,9% DEL 2000) E PERMETTENDO DI EVITARE PERMETTENDO LEMISSIONE IN ATMOSFERA DI OLTRE 100MLNt DI CO2 (PARI ALLEQUIVALENTE CHE SI AVREBBE ALL TOGLIENDO DALLE STRADE EUROPEE PI DI CINQUANTA MILIONI DI AUTOMOBILI). PI
AL PRIMO POSTO SI TROVANO GLI STATI UNITI CON UNA POTENZA EOLICA DI CIRCA 35,1 GW (PER UN AUMENTO DEL 39,2% RISPETTO AL 2008), SEGUITI DALLA CINA CON UNA POTENZA EOLICA UNA TOTALE DI CIRCA 25,8 GW (CON UNA POTENZA TRIPLICATA RISPETTO AL 2007) E DALLA GERMANIA DALLA CON UN TOTALE DI CIRCA 25,7 GW DI POTENZA INSTALLATA. IN DANIMARCA, CON UNA POTENZA EOLICA INSTALLATA DI CIRCA 3,5 GW, SI OTTIENE UNA PRODUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA SUPERIORE AL 20% DEL FABBISOGNO NAZIONALE.
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LE PROSPETTIVE FUTURE
SI PREVEDE IN GENERALE UN FORTE SVILUPPO DELL'INDUSTRIA EOLICA CHE POTREBBE CHE RAGGIUNGERE SU SCALA EUROPEA UNA POTENZA INSTALLATA DI 200 GW NEL 2020 E DI 300 GW NEL NEL 2030. USANDO L'ENERGIA EOLICA, SI POTREBBE ENTRO IL 2020 PRODURRE IL 12% DEL FABBISOGNO 12% ELETTRICO MONDIALE E ALMENO IL 20% DI QUELLO EUROPEO, RAGGIUNGENDO SOLO CON QUESTA RAGGIUNGENDO FONTE GLI OBIETTIVI DELLUNIONE EUROPEA. DELL
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LA SITUAZIONE IN ITALIA
IN ITALIA LA POTENZA TOTALE INSTALLATA A FINE 2009 DI 4.898 MW CONTRO I 3.538 MW DEL 2008 (PER UN INCREMENTO DEL 38,5%). IL NOSTRO PAESE SI COLLOCA AL TERZO POSTO AL NELL'UNIONE EUROPEA PER POTENZA COMPLESSIVA INSTALLATA. LA POTENZA ITALIANA POTENZA RAPPRESENTA CIRCA IL 5,5% DELLA POTENZA INSTALLATA NELLUE15 E LA CRESCITA COMPLESSIVA NELL NEL PERIODO 2004-2009 STATA DEL 430%. 2004LA GENERAZIONE DI ENERGIA ELETTRICA STATA PARI A 6,5 TWh (EQUIVALENTI AD OLTRE IL 2% DEL CONSUMO INTERNO LORDO DI ELETTRICIT, CORRISPONDENTE AL FABBISOGNO ENERGETICO ELETTRICIT DOMESTICO DI 7 MILIONI DI ITALIANI E PER 4,7 MILIONI DI TONNELLATE DI CO2 EVITATE), VALORE CHE COLLOCA IL NOSTRO PAESE AL SETTIMO POSTO PER ENERGIA PRODOTTA DA FONTE EOLICA. PRODOTTA IL NUMERO DI AEROGENERATORI OGGI IN FUNZIONE DI 4.237; SOLO NEL 2009 NE SONO STATI INSTALLATI 652. LA POTENZA MEDIA UNITARIA PASSATA DAI 521 kW DEL 2000 AI 1.144 kW A FINE 2009. LA MEDIA DELLA POTENZA UNITARIA DELLE TURBINE EOLICHE INSTALLATE NEL 2009 DI 1.715 INSTALLATE kW (NEL 2000 ERA DI 648 kW). LA DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA RIMANE CONCENTRATA NELLITALIA MERIDIONALE ED INSULARE. LA NELL PUGLIA HA IL PRIMATO TRA LE REGIONI ITALIANE CON 1.152 MW TOTALI. SEGUONO LA SICILIA TOTALI. (1.148 MW), LA CAMPANIA (798 MW) E LA SARDEGNA (606 MW). DA RILEVARE IL PRIMATO DI RILEVARE POTENZA EOLICA INSTALLATA NEL 2009 IN SICILIA: 353 MW. PUGLIA, SICILIA, SARDEGNA, CALABRIA E CAMPANIA RAPPRESENTANO IL 75% DEI NUOVI IMPIANTI E L88% DELLA POTENZA ADDIZIONALE INSTALLATA. COMPLESSIVAMENTE, NELLE REGIONI DEL SUD RISULTA INSTALLATO IL 98% DELLA POTENZA ED IL 98% 90% DEGLI IMPIANTI IN TERMINI DI NUMERO. LE POTENZIALIT SONO STIMATE IN ULTERIORI 15.000 MW SU TUTTO IL TERRITORIO NAZIONALE POTENZIALIT NAZIONALE OLTRA AD UNA PREVISIONE AL 2015 DI INSTALLARE CIRCA 800 MW OFF-SHORE. OFF-
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NEL 2009 IL 50% DEGLI IMPIANTI HA AVUTO UN NUMERO DI ORE EQUIVALENTI MAGGIORE DI 1.478; NEL 2004 QUESTO VALORE ERA PARI A 1.668.
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LINTRODUZIONE DEI CERTIFICATI VERDI NON HA FATTO ALTRO CHE ABBASSARE NOTEVOLMENTE LA ABBASSARE COMPETITIVIT IN TERMINI DI ORE EQUIVALENTI DEGLI IMPIANTI EOLICI. COMPETITIVIT
FASI DI TRASPORTO
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FASI DI INSTALLAZIONE
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CONFIGURAZIONE GENERALE DI UNA TURBINA EOLICA

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CLASSIFICAZIONE DELLE TURBINE

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Livelli di emissione di rumore per diverse sorgenti

Lay-out e curve di rumore di un parco eolico tipo in funzionamento a potenza nominale

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