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Husserl. Il processo al sapere occidentale Lultima grande opera di Husserl la Crisi delle scienze europee e la fenomenologia trascendentale. La crisi della filosofia avvenuta negli anni Trenta dovuta, secondo Husserl, al crollo della fede nella ragione e alla disumanizzazione delle conoscenze scientifiche che avrebbero dovuto emancipare gli uomini. Husserl non vuole processare tutta la scienza e la ragione, ma solo un certo tipo di ragione assoluta e dogmatica. Secondo il filosofo bisogna abbandonare il modello seicentesco di razionalit e scintificit che privilegiava le discipline matematico-fisiche, emarginando tutte quelle parti dellesperienza umana non suscettibili di conoscenza fisicomatematica. Il reticolo di concetti mamematici e strutture formali ha occultato il mondo vero. A questo sapere astratto e alienante, Husserl contrappone una scientificit nuova. Il mondo-della-vita la dimensione primaria dellumano, percorso da bisogni e progetti: bisogna dunque che la nuova scienza fondi i suoi assunti puri e formali su funzioni che appartengono allesperienza vitale originaria delluomo.
La fenomenologia si configura pi come un metodo e un programma che come una dottrina. Essa assume una posizione fortemente critica nei confronti del positivismo: respinge lassolutizzazione dei fatti e loggettivt delle leggi, il privilegiamento del sapere fisico e la sottovalutazione delle scienze umane. Guarda con simpatia ad alcuni aspetti dello storicismo (in particolare di Dilthey). Non bisogna per credere che la fenomenologia sia stata un fenomeno irrazionalistico: nei suoi maggiori esponenti c un forte impegno razionalistico, da collegarsi anche allinflusso kantiano. I principi generali della fenomenologia sono i seguenti: 1) il mondo esperito dalluomo fatto di fenomeni che bisogna riscoprire nella loro peculiarit, contro la tendenza positivistica ad inserirli in schemi artificiosi; fenomenologia significa proprio che oggetto del sapere filosofico sono i fenomeni dellesperienza nel loro darsi effettivo; 2) i fenomeni non sono i fatti; non bisogna accontentarsi dellacquisizione passiva dei dati oggettivi; 3) il vero sapre deve cogliere i significati attraverso unaccurata descrizione dei fenomeni, liberandoli dalle incrostazioni che li deformavano; il soggetto il vero poduttore del senso; 4) la filosofia ha il compito di fondare il sapere, denunciando le pretese illegittime delle scienze; essa inoltre deve individuare le strutture generali che caratterizzano il rapporto uomo-mondo.