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Utente e-GdP: solaro - Data e ora della consultazione: 18 aprile 2009 10:13

GIORNALEdelPOPOLO
SABATO 17 MAGGIO 2008 + Cultura 27
I GRANDI QUESITI Che cos’è la verità? Le molteplici risposte del Simposio internazionale Balzan

«Quel qualcosa che non


viene quasi mai alla luce»
Si è svolta ieri all’USI la prima delle due giornate di
studi, con le sessioni “Filosofia” e “Matematica-
Fisica-Cosmologia”. Proponiamo un’intervista con
Emanuele Severino, professore emerito di filosofia
teoretica all’Università di Venezia, intervenuto sul
tema “Verità, contraddizione, nichilismo”.
di IDA SOLDINI

Professore, le propongo tre definizio- Non gli errori: i fattori, i fattori di un


ni di verità, chiedendole cosa le susci- fenomeno. Un fenomeno lo capisco ve-
tino, e solo in seguito le dirò chi ne so- ramente se non sono costretta a rinne-
no gli autori. garne nessun aspetto.
D’accordo. In un certo senso è quello che da an-
ni ripeto, ma non credo che sia stata
La prima è questa: l’errore è una verità questa l’intenzione del suo autore, e
impazzita. Cioè solo la verità è l’oriz- cioè che tutto è eterno. Se si vuol
zonte in cui un errore si può situare. comprendere qualcosa non si può non si riferisce mai. Ma per lo più sia- lo stesso Sant’Agostino sapeva della Di lato, Severino. realtà la nostra volontà che questo al-
Detto così, mi trova d’accordo, per- abolirne nulla. Si tratta di capire la mo nella fede. problematicità della presenza di un In alto, da bergo ci sia.
ché non è possibile l’errore se non si forza di questa affermazione, che non Ma come facciamo a sapere che c’è uomo. Quando dice ad esempio che sinistra: il
è già aperta la pianura della verità, co- va affatto da sé. Tutto è eterno, que- se non la intendiamo mai? sa di essere nato nel tal luogo solo sindaco di Lugano Ma gli incontri più interessanti che ac-
me direbbe Platone: la verità è il fon- sto nostro stare insieme, l’istante perché glielo hanno raccontato i Giorgio Giudici; cadono sono proprio quelli che ci sor-
damento dell’errore. Non nel senso precedente, la comprensione di qual- Passiamo alla terza definizione, che è suoi genitori, cioè lo sa per fede, per- Sergio Romano, prendono, che però lo stesso non sono
che la verità sia ciò ce produce l’er- cosa non può supporre che quel di Sant’Agostino, che parte dalla do- ché si fida di loro. Agostino era mo- presidente del frutto di una nostra proiezione, non so-
rore, ma nel senso che la verità è l’am- qualcosa non sia. Però può indicare manda di Ponzio Pilato: cos’è la verità? lo avanti nella consapevolezza del ca- comitato no creazione nostra. Quelli che ci spiaz-
bito entro cui il mortale può errare. che l’essere del fenomeno che viene “Quid est veritas?” E risponde: “Vir qui rattere fideistico – interpretativo del- generale premi zano.
Quindi, come l’ha detto lei, mi trova affermato sia dentro un contesto in- adest”. Un uomo presente. Prendere le cose che ci sembrano più certe. Balzan; Bruno Questo punto lo considero un com-
d’accordo. terpretativo che invece è controver- quest’affermazione come definizione Bottai, plimento, perché le parlo di qualco-
tibile. Cioè anche l’errore è eterno. della verità, che cosa le dice? Con un uomo presente possono essere presidente del sa che non appartiene affatto al no-
E una verità impazzita, cioè che perde Però se il fenomeno non è in grado di Agostino qui intendeva dire che la ve- fatte molte cose: si può crocifiggerlo,… consiglio della stro comune modo di riferirci al
qualcosa, perde la ragione? Che parte dimostrare la propria incontroverti- rità è Cristo. Si può amarlo o odiarlo. Amare, lo di- fondazione mondo. Quando prima le parlavo di
da uno spunto vero e poi perde… qual- bilità, innegabilità, allora bisogna ce il Vangelo più volte, è volere il be- Balzan “Premio” quel qualcosa che non viene mai te-
che cosa. assegnargli la sua giusta collocazio- Anche. ne dell’amico. Lo dice anche la Sa- e Piero Martinoli, stimoniato dal linguaggio, e lei mi ha
Anche questo non è che mi vada ma- ne, il suo giusto valore. E cos’altro? pienza: se Dio non avesse amato presidente chiesto come facciamo a sapere che
le. Io uso l’espressione “alienazione qualcosa non l’avrebbe neppure dell’Università c’è, alludevo proprio a quel qualco-
della verità”, la pazzia della verità non Me ne può fare un esempio? Che è un uomo presente, come è pre- creata. Ma daccapo che ci sia un uo- della Svizzera sa di più interessante.
è qualcosa che potremmo evitare se Ma c’è un esempio grande come tut- sente lei per me adesso. mo, è la nostra convinzione, chi mi Italiana, hanno
fossimo più bravi, è una necessità to il mondo. Noi siamo convinti di Bisogna vedere cosa intendesse Ago- dice che non sia che so… un’illusio- aperto i lavori. E cos’è?
della verità, che si oppone all’errore. moltissime cose, per esempio di es- stino, verificare il contesto in cui è si- ne, oggi potremmo dire un robot? Sotto, il pubblico È qualcosa che noi siamo nel profon-
Volendo fare un esempio, un santo sere qui a Lugano, di essere in Euro- tuata questa sua affermazione. Qualcosa di completamente diverso accolto do, e che non viene mai alla luce, non
non è un innocente. Un santo cono- pa… tutto questo non è una verità in- di quello in cui lei ha fede? numeroso. viene quasi mai alla luce.
sce il male, se il male non ci fosse non controvertibile. È incontrovertibile Intendeva dire che la verità non è una (fotoservizio
ci sarebbe combattimento, sarebbe che appaia a questa nostra fede. Os- mia costruzione, ma un fenomeno in- Ma perché dovrei pormi questa doman- Nicola Demaldi) Grazie.
un bambino, un innocente. Il male è sia noi crediamo in questo. Tutto tegralmente umano, tanto da poterlo da? Perché dovrei dubitare che un uo-
necessario al santo, anche dal punto quello che il mortale crede è fede, dal- incontrare. mo presente non sia un uomo presente?
di vista religioso: se Dio non cono- la credenza scientifica a quella religio- Ma non mi convince l’enfasi che si dà Perché se ci interessa la verità, il pen- vi sveliamo chi l’ha detto...
scesse il male non sarebbe onniscien- sa. Dicevamo che bisogna dare il giu- ai rapporti umani, all’affettività, al- siero è spietato, e tutto ciò che non sa
te. Quindi se non ci sono il male e l’er- sto valore ai fenomeni, e io le dicevo l’amore. Certo neanch’io sono un or- resistere al no deve arrendersi, mo- La prima definizione di verità («l’errore è una verità
rore, diremmo sul piano teologico, che tutte queste cose noi le crediamo co, ma constato il carattere di inter- strarsi nella sua semplice apparte- impazzita») è di Gilbert Keith Chesterton. La secon-
non c’è Dio. Sul piano filosofico, se per fede. Alle spalle di tutte queste pretazione che queste cose hanno. nenza ad un interpretare che le cose da, «la verità come capacità di accogliere la totalità
non c’è l’errore non c’è la verità. L’im- convinzioni, sì, c’è la verità, ma è Che cos’è la verità? È la presenza di stiano così. Noi non sappiamo se l’e- dei fattori in gioco», è di don Giussani.
pazzire dell’errore non è qualcosa che qualcosa a cui il nostro linguaggio un uomo. Bene, si fa presto a dire, ma sistenza di questo albergo non sia in
dovremmo riuscire ad evitare. Anzi,
guai se non ci fosse!

Passiamo alla seconda definizione: la SPUNTI Per rispondere in modo puntuale alla sfida lanciata da Benedetto XVI al mondo intellettuale
spiegazione di qualcosa che pone do-
manda è vero nella misura in cui non ho
bisogno di negare nessuno dei fattori
in gioco, cioè, se per spiegare un feno-
meno, necessariamente io sono co-
Se la filosofia “inciampa”, la scienza va spedita
stretta a dire che una parte di questo
non c’è, non è rilevante, sono costret- Anche il cardinal Georges Cottier (Vedi gia, alle scienze biologiche, mediche e le La successiva sessione, dedicata alle Entrambe queste teorie hanno dunque
ta a negarlo, ecco, allora la spiegazio- intervista nell’inserto Catholica, nda) è neuroscienze, fino alla sociologia e co- scienze matematiche e fisiche, ha dato preceduto la loro verifica sperimentale,
ne non è vera. La verità come capacità stato colpito da come il programma del me coronamento, la teologia e le religio- come una risposta a questa impasse, so- ed entrambe devono il fatto di essere sta-
di accogliere la totalità dei fattori in simposio cui la Fondazione Balzan invi- ni. Anche l’invito del papa a integrare l’o- prattutto per l’interessante excursus te preferite ad altre alla bellezza delle
gioco, valorizzandoli tutti. ta in questi giorni a Lugano risponda rizzonte dell’università con una prospet- storico proposto dal prof. Bengt Gustafs- strutture matematiche che le caratteriz-
Ma se la valorizzazione vuol dire con- quasi punto per punto alla sfida che Be- tiva teologica è perciò stato accolto. son che per rispondere alla domanda zano. Entrambe sono oggi consolidate
siderare come vero tutto, non mi pa- nedetto XVI propone al mondo accade- Colpiti da questa coincidenza abbiamo «cosa intendono i fisici e i cosmologi da innumerevoli dati sperimentali –
re che lei aderisca alla linea del gior- mico e intellettuale da quando è salito interpellato Werner Staffacher, della quando parlano della verità», ha riper- per quanto non abbiano affatto esauri-
nale per cui scrive, che credo sia un al soglio pontificio. Fondazione Balzan, che è stato ringra- corso le tappe della ricerca che ha con- to il mistero dell’universo o della mate-
giornale cattolico. Se valorizzare gli Nel discorso pronunciato a Ratisbona ziato in apertura dei lavori come idea- dotto a formulare la teoria del big bang, ria, come ha sottolineato Paolo de Ber-
errori vuol dire… nell’autunno del 2005 ha ripercorso il tore di tanto tema. Ma con nostra gran- di quella che ha creato i quark come en- nardis, professore a La Sapienza di Ro-
cammino intellettuale dell’Occidente de sorpresa ci ha dichiarato che la Fon- tità di studio oggetto della fisica. Entram- ma – sono universalmente accettate dal-
indicando con precisione le tappe che dazione aveva stabilito di trattarlo già fin be le teoreie hanno diverse caratteristi- la comunità scientifica che rioccupa di
conducono a una possibile dimissione dal maggio 2006, nella più perfetta igno- che comuni, le enumeriamo perché so- queste tematiche. Gustaffson sottolinea
della ragione. Più di due anni dopo, nel ranza dei temi proposti dal papa. La scel- no particolari: nascono da uno sfondo che a paragonare i significati attribuiti al
gennaio di quest’anno, nel discorso che ta è caduta sul tema della verità per via speculativo e teorico, i Quark vengono termine di “verità” e alla sua ricerca in
non fu poi mai pronunciato alla Sapien- del libro che Simon Blackburn, un’auto- supposti come entità fisiche perché al seno a questa comunità, si sarebbe sor-
za di Roma, prosegue il discorso rivolto revolissima voce della filosofia analitica, teoria matematica che li comprende su- presi a trovare una tale varietà, e addi-
al mondo accademico in modo ancora ha dedicato a questo tema, appunto al- perava in eleganza le sue concorrenti. rittura una simile contraddittorietà, per-
più puntuale, e in qualche modo anco- la verità. Murray Gell-Mann, che collaborò con ché qui convivono senza attrito realisti
ra più teneramente sollecito, alla ricer- Blackburn, che insegna ad Oxford, ha in Bohr alla loro “scoperta”, ancora negli an- ingenui, idealisti, platonici appassiona-
ca di ogni possibile spiraglio di dialogo effetti aperto il simposio con una lettu- ni 80 affermava di non considerarli co- ti e deflazionasti. Infatti da tutti costoro
con chi dedica la vita al sapere. Qui il pa- ra raffinata, densa del tipico umorismo me entità reali perché «non potrebbero la verità della teoria del Big Bang e quel-
pa identifica il suo compito come pasto- anglosassone, dei rapporti che possono fare parte di un’applicazione». Oggi esi- la dei Quark è universalmente condivi-
re della diocesi di Roma rispetto all’uni- intercorrere fra scettici, conservatori e stono applicazioni che ne fanno uso, sa. Come spiegare questo fatto? Gustaff-
versità romana come sollecitazione al- minimalisti. Interpellato da Severino benché nessuno li abbia mai “visti”. son si limita a proporre delle ipotesi, mi-
la “sensibilità per la verità”, facendo sua nella successiva sessione dedicata alla Anche la teoria del Big Bang nasce dal- nimaliste direbbe Blackburn: è frutto di
un’affermazione di John Rawls secondo filosofia, Blackburn si è però dimostra- l’applicazione di una pura teoria, quel- un generale pragmatismo,perché il rea-
la quale le tradizioni religiose sono por- to perfettamente sordo alle sirene me- la della relatività di Einstein, all’univer- lismo ingenuo funziona – it works! – op-
tatrici di verità perché attraversano il tafisiche, affermando che fra logica e on- so fisico. Ancora nel 1950 un fisico pure perché non sopportiamo nessuna
tempo con una precisa identità cultura- tologia non c’è nessun genere di rappor- esclamava, battezzando l’oggetto in forma sociale se non quella dell’unani-
le. In nome di questo il papa desidera- to, e mettendo così a nudo la distanza questione «Ma non vorrete dire che sia mità, che sia finta o reale non importa,
va instaurare un dialogo sulla verità nel- che ancora separa due linguaggi e due tutto frutto come di un grande scoppio!». oppure semplicemente perché una ve-
le diverse facoltà che compongono mondi, la filosofia analitica – la sua – e Solo la scoperta incontrovertibile del rità provvisoria ci risulta sufficiente.
l’universitas. la filosofia continentale – quella di Se- fondo luminoso dell’universo, avvenu- Che il passo filosofico importante, quel-
La Fondazione Balzan propone in que- verino. Ma la domanda sulla verità to quasi per caso ad opera di due ricer- lo dalla verità provvisoria alla verità as-
sto simposio proprio la sollecitudine per Blackburn se la pone, e seriamente, per- catori, Wilson e Penazis, mentre erano soluta, forse non convenga alla fisica, è
la verità come tema, da attraversare se- ché tutto il suo discorrere è mosso dal occupati in tutt’altre attività, ha docu- la conclusione che Gustaffson trae, ma
condo il punto di vista dell’universalità desiderio di superare il relativismo scet- mentato quello che fino allora era solo tristemente, e ultimamente quasi con
delle discipline: il densissimo program- tico in cui il pensiero filosofico, malgra- descritto da formule tracciate sulla car- rabbia, perché comunque ci sono pro-
ma di incontri trascorre dalla filosofia, al- do le sue ambizioni, si trova impanta- ta o sulle lavagne delle aule delle univer- blemi senza soluzione, e di questo non
L’entrata all’Auditorium dell’USI. la matematica, dalla fisica e la cosmolo- nato. sità. ci si può accontentare.

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