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CULTURA
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ORRORE A MILANO
menteferiti(lacurilmedicopersonale di Pompeo Litta che constati morsi alla gola:Sei sonole feritedellafanciullanelcollo,due alla destra, e quattro alla sinistra parte... Sembrano fatte con sottili pungoli). Le autorit austriache in questo clima di panico intervengono quasi subito, ma alla vecchia maniera. Dopo aver dichiarato la pubblica calamit promettono centinaia di zecchini a chi uccida lastranabestia,convocanocacciatoriespertidallaValsassina,distribuisconoarmi(aiutateinquesto dai nobili). Il risultato che sempre pi persone vedono la belva,chetuttisparanoenoncolpiscono nulla. Il governo decide allora di rivolgersi a una delle sue branchepiefficienti:ilMagistratopoliticoCameraledove prestava servizio lormai anziano Cesare Beccaria. Il nemico della pena di morte incaricato di trovare il mododigiustiziareilmostro.Beccaria opt, il 20 agosto, per lanticasoluzionedelletrappole.NefuronodispostemolteattornoaMi-
IL MOSTRO
Il lupo mannaro ha sempre stimolato la fantasia di registi e scrittori. Sopra unimmagine da The Curse Of the Werewolf (1961). Sotto un disegno tratto dal Giornale circostanziato (1792) che rappresenta il mostro che semin il panico in Lombardia alla fine del Settecento. Fece dieci vittime comprese tra i 6 e i 13 anni [Corbis]
DIARI DI UN VAGABONDO
astradanonhapifascino. Non ci sono piavventuraemistero: resta solo la dura realtdaaffrontare.unodeipassaggi pi significativi di La strada. Diaridiunvagabondo,scrittoinedito di Jack London che Castelvecchi mandaorainlibreria(pagg.261,euro16):novetraarticolieraccontiapparsisu Cosmopolitan trail1906eil 1907e che perla prima voltain Italia trovano finalmente una dignit nonsolofilologicamaancheeditoriale. Che dire, a esempio, delledizione Einaudi del 1997, curata da Maurizio Maggiani? Non solo non rispetta loriginale (London volle a tuttiicostichevenisseroraccoltise-
condo lordine di pubblicazione e noninordinecronologico),maaddirittura fu stampata con i capitoli inordineinverso.I protagonistisonosenzatettoediseredatichevivono linferno di unAmerica, quella tra lafine dell800e iprimissimi del 900, colpita da una delle crisi economiche peggiori della sua storia. Londondecidediportaresullacarta la visione dei pi emarginati per raccontare le molte piaghe, sociali e morali, che si nascondono proprio dietro le fulgenti apparenze del progresso. London, emarginatodilussodellaletteraturaamericana,capacedivenderemilionidicopieconlibricheresterannonellimmaginario(da ZannaBianca a Ilrichiamo della foresta), si sempre defilatodallestablishment cultura-
VISIONARIO
Lo scrittore americano Jack London (1876-1916)
le. Malgrado un successo mondialechegliconsentivadiviverecome una rockstar ante litteram, non ha mai ceduto alle lusinghe del Potere.Perquestolasuaunavisione quasi unica nel panorama letterario non solo americano. Natoinunafamigliapovera,Londonhatrascorsogliannidellagiovinezza vagabondando per tutta l'America:rincorrendotrenimerci, viaggiando in condizioni estreme, spessoelemosinandoilcibo,finendo un mese in carcere e vivendo esperienzelimite.Un americandream rovesciato, un vivere on the road che non ha nulla delledonismoautodistruttivodiunKerouac, ma piuttosto una radiografia socialespietatacosvitaledacontagiare anche il lettore pi distante. Co-
mesottolineailcuratoreDavideSapienza,loscrittoreamericanoanticipaquellachesarebbestatalapoetica di moltissimi autori: da John Steinbeck a George Orwell, da artisti storyteller come Woodie Guthrieagliesponentidellabeatgeneration sino alle icone del rocknroll. Jack London racconta le vene dell'America: un pulsare di miseriaenobilt,disicurezzaeincertezza, di democrazia e di diritti umani violati. E la sua unicit sta proprio nel raccontare vette e abissi con una profondit che non diventa mai un pianto sterile, ma un urlo dinchiostro sempre intriso di ironia. E, in questo senso, pi che nel Diario (tutto sommato marginale senonfosse inedito), in Vagabon-
di che passano la notte che ritroviamo tutta la poetica londoniana. La necessitdichi,nellirriducibilesolitudinedelviaggiaredavveroattraverso la vita, vuole raccontare la propria ferita aperta. lo stesso London a svelarcelo: Viaggiammoinmezzoallatormentaeperfare passare il tempo si decise che ognuno dovesse raccontare una storia. Fu stabilito che ogni storia dovesse essere bella e, per giunta, che fosse una storia che nessuno avesse mai sentito prima. La pena per linsuccesso era la trebbiatrice. E voglio qui affermare che mai nellamiavitahopartecipatoaduncos meraviglioso saturnale di narrazioni. London era su un carro bestiameinsiemeadottantavagabondi. In quella apparente disperazioneciregalailsuosegreto:raccontare storie per attraversare la notte che, come la vita, pu essere tremenda e gelida.