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Apofonia: alternanza di suoni vocalici e/o consonantici all'interno del tema di una parola che d informazioni di tipo grammaticale

(spesso riguardo alla flessione della parola), marcando le differenze tra casi, categorie o tempi verbali. Cambiamento della vocale o della consonante all'interno di una parola che da informazioni su a quale caso, categoria o tempo verbale la parola appartiene. sing, sang, sung, song L'alternanza vocalica pu implicare pi di un semplice cambio qualitativo nella vocale (ossia, il passaggio da un suono ad uno completamente diverso, come nell'apofonia a/e/o), o quantitativo (passaggio cio da un suono breve ad uno lungo, come nel greco / Il sistema morfologico: l'insieme dei meccanismi grammaticali operanti in una lingua: classi nominali e verbali, tipi di desinenze, modalit di formazione del plurale e simili. La legge di Grimm o "prima rotazione consonantica" la legge fonetica che regola la modifica delle consonanti dall'indoeuropeo al proto-germanico: le occlusive sorde indoeuropee *p, *t, *k e *k diventano in germanico le fricative sorde *f, * (trascritta ""), *h e *h; cos, per esempio, dall'indoeuropeo *ptr ("padre") viene il gotico far (cfr. invece il latino pater); le occlusive sonore indoeuropee *b, *d, *g e *g diventano in germanico le occlusive sorde *p, *t, *k e *k; cos, per esempio, dall'indoeuropeo *dek ("dieci") viene in lingua gotica taihun (cfr. invece il latino decem); le occlusive sonore aspirate indoeuropee *bh, *dh, *gh e *gh diventano in germanico le occlusive sonore *b, *d, *g e *g; cos, per esempio, dall'indoeuropeo *ghostis ("straniero") viene l'alto tedesco antico gast (cfr. invece il latino hostis). Fono: un suono linguistico, ossia un suono del linguaggio umano, prodotto dall'apparato fonatorio. I foni, che fanno riferimento, appunto, solo a suoni (e non a lettere), sono rappresentati nello scritto per mezzo delle trascrizioni fonetiche, che sono sempre scritte tra parentesi quadre ( [ ] ). Il sistema di scrittura pi diffuso usato per le trascrizioni fonetiche l'Alfabeto fonetico internazionale. La fonetica articolatoria studia i suoni di una lingua sotto l'aspetto della loro produzione attraverso l'apparato fonatorio, descrive quali organi intervengono nella produzione dei suoni, quali posizioni assumono e come queste posizioni interferiscono con il percorso dell'aria in uscita dai polmoni attraverso la bocca, il naso o la gola per produrre i differenti foni. Un suono pu essere sordo o sonoro. Un suono pu essere vocalico o consonantico; Le vocali sono sempre sonore, e nella loro produzione non interviene alcun ulteriore ostacolo all'interno della bocca: l'aria espiratoria che produce una vocale, quindi, fa s vibrare le corde vocali, ma non viene poi fermata dagli organi mobili; le particolari configurazioni delle vocali sono date dall'altezza che la lingua assume nel canale orale, dalla posizione delle labbra e dall'apertura della mandibola. Le vocali sono quei foni che si articolano mediante la vibrazione delle pliche vocali al passaggio dell'aria espiratoria. La loro particolare configurazione data dalla diversa posizione della linguaall'interno della bocca, cio dall'altezza, che pu essere alta, medio-alta, medio-bassa o bassa, producendo le rispettive vocali; e dall'anteriorit: una vocale sar anteriore (o palatale), centrale eposteriore (o velare) a seconda del punto del palato cui la lingua si avvicina. Si distinguono poi vocali labializzate o arrotondate e vocali non-labializzate o non-arrotondate a seconda della posizione delle labbra, cio se queste sono protese in avanti (arrotondate) o distese. Infine, a ogni vocale cos prodotta (che prende il nome di orale) pu corrispondere anche una vocale nasale, quando cio il velo palatino si abbassa in parte, permettendo il defluire dell'aria anche dalnaso: la nasalit data appunto dalla risonanza dell'aria nelle fosse nasali. Normalmente le vocali formano il picco o nucleo di una sillaba, mentre le consonanti ne formano l'attacco e la coda. In alcune lingue, per, anche suoni che di norma non sono classificati come vocali possono formare il nucleo di una sillaba, come il fono [m] nella parola inglese prism ("prisma"), o il fono [r] nella parola ceca vrba ("salice"). Queste particolari "consonanti vocaliche" si chiamano contoidi intensi. Di solito tutti i segmenti che formano il nucleo di una sillaba sono chiamati "vocali", e chiaramente secondo questo criterio foni come quelli citati sopra sarebbero, almeno fonologicamente, vocali. Si noti comunque che i soli foni che possono formare il nucleo di una sillaba sono i vocoidi e i contoidi sonoranti. Le consonanti possono essere sia sorde sia sonore; il meccanismo che le produce si basa sull'opposizione di un ostacolo che costringe

l'aria a forzarlo, dando luogo cos al particolare fono consonantico.Le consonanti sono quei foni nei quali l'aria costretta e ostacolata nel suo passaggio nel canale orale, producendo un determinato suono. Perch si tratti di una consonante necessario che il suono sia ottenuto mediante un restringimento degli organi della fonazione almeno uguale a quello necessario per eseguire una fricativa. In base all'ostacolo che l'aria incontra, le consonanti si distinguono per modo di articolazione; in base agli organi che determinano tale ostacolo, le consonanti si distinguono per luogo di articolazione. Inoltre una consonante pu essere sia sonora sia non sonora (detta anche sorda), a seconda che le pliche vocali si attivino (vibrino) o no al passaggio dell'aria. Nell'ambito delle consonanti, dal punto di vista del modo di articolazione si distinguono: occlusive o plosive fricative o spiranti vibranti monovibranti nasali approssimanti affricate Nell'ambito delle consonanti, dal punto di vista del luogo di articolazione si distinguono: consonanti bilabiali consonanti labiodentali consonanti dentali, alveolari e postalveolari consonanti retroflesse consonanti palatali consonanti velari consonanti uvulari consonanti faringali consonanti glottidali Fonema: Un fonema un'unit minima differenziante, indivisibile e astratta di un sistema linguistico. Pi precisamente, esso la rappresentazione astratta di un suono[1]. La disciplina che individua e studia i fonemi si chiama fonologia[2] (o fonemica). Secondo lo strutturalismo rappresenta l'unit minima di seconda articolazione, la pi piccola e senza significato proprio. Per individuare i vari fonemi e determinare cos lo "spazio fonetico" di una data lingua si usa il criterio della ricerca di coppie minime, che si differenziano solo per un fonema. Per esempio, in italiano i "tipi fonici" p e b sono fonemi perch possibile trovare almeno una coppia minima di parole che differiscono solo per un tratto distintivo (e.g. 'pelle' - 'belle'). Quando una coppia minima sospettata di essere distintiva si utilizza il simbolo "~" per esempio /p/ ~ /b/. Allofono: In fonetica, un allofono o variante una realizzazione fonica di un fonema che in una determinata lingua non ha carattere distintivo di significato. Ad esempio la n ha diversi allofoni: [] il segno che va prima di k e g ovvero le velari. "che non hanno carattere distintivo di significato" significa che anche se un suono in una parola pronunciato in maniera diversa il significato della parola non cambia. per esempio, in italiano nella parola ROSA, la "S" puoi pronunciarla dolce o aspra ( sonora o sorda), il significato non cambia. cos anche per Zucchero o Zia , che spesso pronunciamo come Z sonore e invece sono sorde..

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