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Cultura
IL DESTINO DI UN POPOLO
di Marcello Veneziani
ellepoca spaesata, la comunit esiste come residuo possente che d sostegno alla vita reale, presente come lutto e orfanit ma anchecomeaspirazionecomune. La famiglia, il gruppo, la citt, lassociazione, la rete, la patria, lecclesia, bench in crisi, sono gli unici contesti in cui si esprime la vita, senza dei quali non avrebbe senso n sostegno la persona. Si persona in relazione allaltro, perch persona lodiceilsuostessoetimoesige qualcuno che ci osservi. Siamo persone rispetto a qualcuno. Persona indica un carattere, una modalit specifica di presentarsi, perfino una maschera,chehasensosoloinrapporto col mondo; altrimenti nonsipersone,masoloindividui. La persona esige relazione e la vita esige legame sociale. Lio prende corpo e misura rispettoauntu,siqualificaesidefinisce rispetto a un tu, e dentro unnoi.Etuttavia,lorizzontecomunitario sembra retrocedere
DIREZIONE I popoli sono uniti da un comune destino: ce ne accorgiamo nei momenti di difficolt come i cataclismi naturali
[Corbis]
sacra e protettiva; si risponda conlordinepoliziescoaunadomanda di ordine esistenziale e si prometta tutela dei singoli da ogni prossimit inquietante mentre la domanda da cui sorgeva linsicurezza era incentratasulbisognodicomunit.Non lestraneo che spaventa, ma il venir meno di quel che nostrano a disorientare. Le comunit soffrono meno di queste paure rispetto alle societ spaesate perch sono rassicuranti, familiari e calde; linsicurezzasiaccompagnaallisolamento. Lassenza degli dei, del fato e della comunit viene compensata con il raddoppio della vigilanza. La perdita didentit risarcita con laumento dei controlli. Lestensione della societ al pianeta, lo sconfinamento del localenelmondialeelareteglobale di relazioni telematiche rendono sempre pi evanescente lappartenenza stessa a una societ. Pi la societ si estende e pi perde ogni traccia di contorno, fino a realizzare lidea popperiana che la societsiasolounastrazione platonica e che esistano soltanto gli individui con le loro dirette e occasionali relazioni. Se la societ un concetto astratto, il mondo non fondato sui legami ma regolato da leggi e contratti,leconsonanzesifannosolo sincronie, perch sono fondate soltanto sul temporaneo convergere di interessi e apprensioni; le relazioni non prevedono comunanza ma tecnologia. la tecnica a rapportarci al mondo; le comunanze al pi consentonodi stabilirerapporti sentimentali nellambito dellaffettivit privata. Aunosguardopiattento,potrebbe perfino modificarsi la considerazione da cui siamo partiticircailtramontodellacomunit; a tramontare sembra essere piuttosto la societ che cede il passo a una frammentazione di meteoriti individuali o trib microsociali e di solitudini globali, mentre la comunit resiste almeno in tre ambiti:comenostalgia del passato, come prospettiva del futuroecomesentimento intenso nel presente. La comunit abita in interiore homine, come vuoto e come attesa,maanche come percezione di legami elettivi e naturali che sentiamo come fondativi dellanostravita e delsuosenso. Perquesto,lacomunitoggiacquista vigore proprio nella solitudine, come invocazione, memoria e pre-sentimento. Viceversa diventano pericolose, quantoartificiose,lepseudocomunit che sorgono dallisolamentoperchsonoagglomerati ringhiosi di risentimenti ed emarginazioni che armano le frustrazionifinoarenderlemilitanti. Tanto sono aggressive le pseudocomunit di clan, di club o di quartiere quanto sono fittizie e interiormente vuote. Possono attenere tanto a un villaggio quanto a un branco o a un collettivo. Reti effimere, occasionali,hobbystiche,orgiastiche, emozionali, virali... La comunit sorge da unesigenza naturale che si costituisce in orizzonte culturale. Entrambi la radicano nel tempo e nello spazio. Il nesso tra natura e cultura lorlo del destino.