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SANTIBRIGANTI TEATRO PRESENTA STAGIONE TEATRALE 2013/2014 - CONFINI SCONFINATI

TEATRO CIVICO DI CARAGLIO TEATRO CIVICO DI BUSCA

Venerdi 10 gennaio 2014 ore 21

TEATRO DI CARAGLIO

Le servente, una storia di montagna


di Vittorio Sivera da un soggetto di Maurizio Bbuin fonti poetiche Frdric Mistral e Antonio Bodrero con Eva Cischino, Costanza Maria Frola luci e scene Marco Ferrero costumi Rossana Dassetto Daidone aiuto regia Fulvia Romeo regia Maurizio Bbuin con il sostegno di Residenza Multidisciplinare di Caraglio e della Valle Grana Santibriganti Teatro
Debutto nazionale gennaio 2009 Teatro Garybaldi Settimo Torinese (TO) Spettacolo finalista al 19 FIT Festival internazionale del Teatro (Lugano) 2010

Due ragazze quasi centanni fa in una delle valli del Piemonte. Lincontro casuale. Lattesa del ritorno delle persone amate: una al fronte, laltra disertore. Il desiderio di affrancarsi da una condizione e da un destino che pare ineluttabile. La fuga: da un luogo, da una condizione umiliante, alla ricerca di qualcuno, qualcosa. La montagna come alleata. Lincomprensione reciproca e lo scontro su cosa giusto e cosa non lo . Non c pi nessuno da aspettare, nessun ritorno. La scelta. Una storia semplice. Storia damore.

Ascoltando i racconti o leggendo e rileggendo le storie e le cronache dei periodi bellici, si resta drammaticamente colpiti dallimpatto frontale dell evento: morti, feriti, distruzioni, prigionie, torture e quantaltro di peggio la guerra produce appena si palesa. Ma non sono da sottovalutare, anzi si possono considerare sullo stesso piano, le conseguenze e le ricadute che levento conflitto, una volta manifestatosi, ha da sempre sulle genti e i territori anche non direttamente interessati. Le categorie che hanno subto pi di altre tali conseguenze, sono le donne e i bambini. E forse anche per questa sorte che le donne delle vallate che raccontiamo, cos come di qualsiasi altro luogo, sono diventate lanello forte. Le due protagoniste, poco pi che adolescenti, sentono sulla loro persona il peso di un conflitto, che anche se distante, avr un ruolo determinante sulle loro scelte di vita. La terra stessa che decidono di esplorare, la montagna delle vallate in cui vivono, pur non toccata dalla guerra, echeggia comunque lo sferragliare di armi e di battaglie del passato, suggestionando visioni ed evocando presenze. Cos, la fuga in atto si risolve con una scelta che al tempo stesso ribellione e ricerca forte, sincera e poetica di radici antiche e nuove. Nuove come quelle che oggi portano alcuni giovani, non solo italiani, a ripopolare la montagna, quella pi aspra, con borgate e paesi finora abbandonati. Lo spettacolo riflette una storia di ragazzi di ieri che vanno, come oggi, scientemente controcorrente.

Per chi fosse ancora convinto che la poesia poco si adatti al teatro consigliata la visione di Le Servente (...) tra le pi piacevoli novit dellintera stagione (...) una struggente quanto poetica pagina di teatro popolare ambientata ai tempi della Grande Guerra (...) Lattenta regia di Bbuin funge da stella polare per una vicenda segnata da lotte e contrasti anche forti, ma destinata a risolversi in un finale patto di amicizia in nome di quelle libert, di pensiero come di condizione sociale ed azione, che oggi pi di ieri dovrebbero rappresentare un diritto inalienabile per ogni persona. Unultima considerazione, per finire: Eva Maria Cischino e Costanza Maria Frola, nomi di cui sentiremo parlare (...) dominano le scena con una padronanza impensata per la loro giovane et, ()tratteggiando con assoluta bravura le due protagoniste Roberto Canavesi www.teatroteatro.it

Cante uno chanto de Prouvno Dins lis amour de sa jouvno. A travs de la Crau, vers la mar, dins li bla, Umble escoulan du grand Oumro, Iu la vole segui. Coume ro Rn qu'uno chato de la terro, En foro de la Crau se n'es gaire parla. Emai soun front noun lusigusse Que de jouinesso, emai n'agusse Ni diadmo d'or ni mantu de Damas, Vole qu'en glri fugue aussado Coume uno rino, e caressado Pr nosto lengo mespresado Car cantan que pr vautre, o pastre e e gnti di mas

Canto una fanciulla di Provenza Nei suoi amori di giovent. Attraverso la Crau, verso il mare, fra il grano, Umile scolaro del grande Omero, Voglio seguirla. Poich era Soltanto una fanciulla della terra, Fuori della Crau non si parlato di lei. Sebbene la sua fronte risplendesse Solo di giovinezza, sebbene non avesse N diademi d'oro n manti di Damasco, Voglio che sia innalzata in gloria Come una regina, e carezzata Dalla nostra lingua disprezzata, Poich cantiamo solo per voi, o pastori e genti delle masserie

da Mirio di Frederic Mistral, Premio Nobel per la letteratura 1904

TEATRO CIVICO DI CARAGLIO TEATRO CIVICO

DI BUSCA

BIGLIETTI: INTERO 12 / RIDOTTO 10 / RIDOTTO SPECIALE 8


RIDOTTO: FINO AI 25 ANNI, STUDENTI UNIVERSITARI, OLTRE 65 ANNI, SOCI ARCI, TESSERATI ASSOCIAZIONI SOCIOCULTURALI DELLA VALLE GRANA, ALLIEVI SCUOLE DI TEATRO MUSICA E DANZA DEL PIEMONTE, SOCI DI + EVENTI RIDOTTO SPECIALE: ALLIEVI DI TEATRANZARTEDRAMA DEL CORSO TEATRO DAL DI DENTRO, RAGAZZE/I FINO AI 18 ANNI CARNET COME TU MI VUOI 80 APERTURA CASSA TEATRO UNORA PRIMA DELLO SPETTACOLO.

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