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k ronstadt 31

© Massimo Ghimmy

periodico mensile
Numero 31
Mercoledì 21
Marzo 2007

Identità mutanti
ed entità
cagionevoli
Parlare di avanguardie in poco più di
mezza pagina è impresa tanto ardua
quanto inutile.
Così come farlo in otto pagine otto risul-
terebbe quantomeno arrogante e preten-
zioso; ragion per cui, il succoso nume-
ro di kronstadt che vi imbratta le mani,
lungi dal voler risultare summa, pano-
ramica esaustiva di un’onda d’urto le cui

merda
conseguenze sgargianti ancora oggi si
possono intravedere nelle intercapedini
aperte dall’arte sulla quotidianità, risco-
pre il piacere sovversivo di stravolgere
la dogmaticità di una scaletta ordinata,
fatta di pagine uno e di pagine due, di
criteri organizzativi e perché no, di pun-

che artista
ti di virgole di delicati silenzi appesi alle
pendici di ciò che più ci garba…
In altre parole, se qualcuno o qualcosa
si sforzasse troppo di dissuadere sé stes-
so da qualsiasi pretesa di ovvietà senza
metterne in conto la necessità ed ancor
prima le inevitabili incongruenze…par-
ta dal presupposto che in questo nume-
ro milioni di anni di percorso evoluti-
vo verranno bellamente, candidamente
buttati nel cesso, accattivante sintesi
Perché l’avanguardia oggi tecnologica tra la fontana di Duchamp
ed il rifiuto postorganico di un paven-
La risposta alla domanda del titolo è pre- di degenerazione delle avanguardie, la dal fatto che sapeva dipingere come Raf- tato, oggettivamente pregnante ritorno
sto data: perchè veniamo da decenni di loro morte cerebrale, la loro soppravvi- faello. Perchè tenere di partenza la bar- all’umano.
tale riflusso morale, sociale, politico e venza parodistica in stato comatoso. Se ra più bassa? Si fa sempre in tempo a ri- In altre parole: come si svolge l’amore
intellettuale a livello collettivo che il ri- si vuole fare avanguardia oggi si deve toccarla al peggio. Ciò che più è inutile è tra persone intelligenti nel momento in
chiamo all’avanguardia non so se è più partire da una pietosa eutanasia di que- l’improvvisazione ingenua. Non innove- cui la tecnologia recluta interessi a ca-
una necessità o una speranza. Ma per sti ipercorpi vegetativi. È forse, questo, il rà un bel nulla. In secondo luogo, l’avan- saccio? Viviamo continuamente il depe-
parlare del senso dell’avanguardia nella primo gesto d’avanguardia oggi. guardia oggi sarà tale se saprà guarda- rimento di un’identità sempre meno sta-
conteporaneità dobbiamo subito sgom- Ma non basta solo questo. Ad esso si ac- re alla sua società, come fecero al loro bile, in cui viene meno il dogma (Dio,
brare il campo da un rischio: la ripetizio- compagnano altri due elementi. Il primo tempo le avanguardie storiche, indagar- mi riempie proprio la bocca…) dell’ana-
ne epigonale dei modelli avanguardistici è la riattualizzazione dello spirito inter- la nelle sue modalità di costituzione, in- tomia intesa come destino (se la gen-
del passato. Nulla farebbe più orrore ai pretativo, analitico, caustico, sovversivo, terrogarla sulle sue contraddizioni, sta- te riscoprisse Rettore, Freud verrebbe
padri nobili delle avanguardie novecen- parodistico, che è stato delle avanguar- narla nelle sue reticenze, spronarla nella cancellato con orrore da qualsiasi guida
tesche, se potessero venirne a conoscen- die storiche, rivolto su tutto, senza timo- sua coscienza e soprattutto penetrarne, Michelin), ma accarezziamo comunque
za, che vedere la loro opera divenire una ri reverenziali. Anche contro i venerati appropriarsi, storpiarne e trasfromar- la prospettiva seducente del transuma-
scolastica. Le avanguardie artistiche, let- maestri dell’avanguardia stessa per ciò ne le modalità comunicative attraverso nesimo luccicante bibbidi bobbidi bu…
terarie, filosofiche, politiche, tutto posso- che in essi, nel sentimento comune, è le quali si forma l’immaginario colletti- echi e ritorni?
no aver rappresentato eccetto il tentativo divenuto vuota maniera, design social- vo. Si tratterà di interpretare, di illumi- Probabilmente, anche se a ragion del
di fondare nuove, rigide scuole formali. mente accettato, mercato dell’arte. Una nare, di anticipare, se ne sarà capace, di vero, Marinetti concepiva la veloci-
Il manierismo avanguardista, la ripre- rivolta non ingenua, ma fondata sulla indirizzare le sue esigenze, che potreb- tà in termini di pochi chilometri orari,
sa pedissequa dei modelli, la trasforma- conoscenza approfondita, sulla prepara- bero anche prendere una direzione inat- Schwartzkogler si tagliò le palle duran-
zione della spinta sovversiva in retorica zione assidua, sull’abilità provata, per lo tesa, forse persino contraria alla retori- te la sua ultima performance (e non in
compositiva, della ricerca instancabile in meno come aspirazione di fondo. Picas- ca avanguardista. Se non saprà correre senso figurato, volià pourquoi fu la sua
effetto, la riduzione della novità in stile, so non ha forse decostruito la pittura ri- questo rischio, se non sarà questo, non ultima performance), ed Hermann Nit-
dello scandalo in senso comune, hanno nascimentale pezzo a pezzo, prospetti- sarà nulla. sch iniziò a confondere il recupero del
sempre rappresentato il massimo rischio va su prospettiva? Sì certo, ma a partire Matteo Canevari dionisiaco con un pruriginoso, subdolo
tentativo di sedurre l’industria delle car-

900 Avanguardie qui ed ora


paviHARDpoetry
ni in scatola… e via fino al mio passato
occulto di segretaria d’azienda, quando
Costruiamo una nuova lotta una decina buona di anni fa incontrai
contro la dittatura del presente sul mio libro di propedeutica alla datti-
20, 21, 22, 23 Marzo 2007 lografia l’esercizio “AMMASSA LA MAS-
Il prodotto estetico del mattino, offerto oggi, dopodomani sarà SA DADA”.
fondo di scarto non più commerciabile e da trasferire in archi- Ore 18:00, Osteria Sottovento In altre parole, se qualcuno o qualcosa
vio: in attesa del momento favorevole per tirarlo fuori ancora una si sforzasse troppo di dissuadere sé stes-
volta, magari fra dieci anni, a titolo di “ritorno” sentimentale. so da qualsiasi pretesa di ovvietà, si ri-
(…) Educando all’avanguardia la clientela che vuole essere ser-
Siete tutti invitati al più grande cordi che mai e poi mai una rivista si af-
vita con “le ultime novità” e che reclama il futuro come un be- contest di poesia fiderebbe ad un editoriale privo di sensi
ne di consumo, si realizza il principio della non-contemporaneità a sfondo erotico-pornografico chiosando “QUESTO NON è ROCK AND
del contemporaneo. (Questioni di dettaglio, H. M. Enzensber- ROLL: QUESTO è GENOCIDIO!”.
ger, PEM, 1998). Non Mancate Di meglio, il caro e vecchio Cocteau ri-
marcherebbe “gli specchi dovrebbero ri-
Il ‘900 è stato un secolo che ha saputo più volte ricostruire una flettere un istante, prima di riflettere le
propria identità. Non sono mancati conflitti che hanno prodotto Maggiori informazioni a pagina 2 immagini”, o forse no?
determinanti motivazioni in tal senso. ...continua a pag. quattro Paolo Bertazzoni
2 k
se non si è capito siete di fronte a un numero tematico
periodico mensile
Numero 31
Mercoledì 21
Marzo 2007

ZINNI SI INCAZZA Arte, stravaganza, mecenatismo


La mancanza dell’attivo interesse Gertrude Stein e Peggy Guggenheim
- prima parte - Agli inizi del XX secolo mece- modo di crescere e sviluppar- lei proveniente da una ricca
Recentemente un noto critico Tanta gente dice, seppur sotto- nati e collezionisti ebbero un si per diventare una delle più famiglia ebrea. Fu una picco-
e giornalista italiano che navi- voce, di non amare per nulla le enorme influsso su varie cor- note correnti artistiche del No- la fortuna, ereditata all’età di
ga da ben 40 anni a pieno re- provocazioni e le esagerazioni renti artistiche, contribuendo vecento. Grandi furono i meri- 21 anni, che le permise di tra-
gime nel campo dell’arte, in dell’arte, che però imperver- ad allargare il mercato dell’ar- ti della magnate americana; se sferirsi a Parigi, di viaggiare in
un suo dialogo/intervista con sano e comunque, nonostante te che, dopo essere stato per da un lato, grazie alla sua intra- Europa e di stringere amicizia
un economista specializzato questo, attraggono inevitabil- secoli legato a una committen- prendenza, permise a numero- con numerosissimi intellettua-
sul mercato di opere, ha affer- mente. Soprattutto se esse so- za prettamente aristocratica, si si esordienti di farsi conoscere li ed artisti del periodo; i salot-
mato tra una riga e l’altra che no proposte a livelli molto alti era aperto alla borghesia. Fece- al grande pubblico, dall’altro, ti delle sue case furono tra le
“negli ultimi anni (periodo ab- (tanto per essere attuali: tene- ro inoltre crescere il valore di la consistenza e la frequenza più importanti fucine di idee
bastanza generico, n.d. Zinni) te presente DADADA di Boni- artisti e di singole opere d’arte, dei suoi aiuti si manifestò po- politiche e culturali del perio-
tutti, ma davvero tutti hanno to Oliva proprio a Pavia). ma soprattutto si impegnaro- sitivamente anche sulla produ- do tra le due guerre. Il rappor-
fatto i soldi con l’arte. Alcuni Non si deve spiegare il feno- no moltissimo per far conosce- zione artistica dei suoi protetti, to tra la Guggenheim e l’arte
addirittura hanno riscosso mi- meno della mancanza di un re artisti sconosciuti, stimolan- gettando le basi di alcune tra le fu segnato dalla sua eccentri-
lioni di euro”. interesse influente del pubbli- do e finanziando i loro protetti. cità che, unita ad una grande
Nonostante si debba ricono- co giustificandolo come con- È il caso di due grandi donne, disponibilità economica,
scere a tale critico che sia sem- seguenza del fatto che l’arte Gertrude Stein e Peggy Gug- le permise di entrare a
pre stato disponibile al dialogo sia stata proposta e consolida- genheim. Fu anche grazie a far parte di vari esclusi-
con i giovani e con chi aves- ta con successo come prodotto loro se nel corso del Novecen- vi circoli di artisti. Peg-
se dei dubbi o semplicemente di “culturalmente elevati” per to avanguardie e movimenti gy non si limitava a fi-
qualcosa da dire, non è diffici- “culturalmente elevati”. ebbero modo di maturare e im- nanziare e promuovere
le ma nemmeno ovvio soste- Alla fine della fiera, manca pe- porsi come punti di riferimen- “i suoi artisti”: con molti di loro
nere che tal affermazione sia rò all’appello chi compra. Pos- to per le successive correnti principa- fu in intimi rapporti, arrivando
una sporca e vergognosa men- sibile che il collezionista sia artistiche. li correnti artistiche del XX se- a sposare lo scultore dadaista
zogna. All’interno di ogni ge- realmente circuìto con effica- Gertrude Stein nacque nel colo. Laurence Vail nel 1922, e poi il
nerazione esiste un numero cia per mezzo del famoso di- 1874, da una benestante fami- Come Gertrude Stein, Peggy suo favorito, il tedesco Max Er-
notevole, grande o grandissi- scorso dell’investimento? Pos- glia di origini ebraiche, giova- Guggenheim ebbe un ruolo nst, nel 1942. Non indifferente
mo di artisti che tra mille sa- sibile che tutti abbiano dei nissima si trasferì con il fratello di primo piano come mecena- fu la sua competenza come ta-
crifici, nonostante le difficoltà gusti estremi dediti all’alter- Leo a Parigi dove si stabilirono te e filantropa. Numerosi sono lent scout. emblematico in tal
economiche e di gestione, so- nativo puro, al concettuale, al- al 27 di rue de Fleurus. Appas- i punti in comune tra queste senso è il caso di Jackson Pol-
no riusciti in qualche modo a l’informale esplicito? Oppure sionata di arte sin da giovane, due grandi donne, entrambe lock, pittore sconosciuto fino
portare avanti una meritevo- per avere i soldi è condizio- Gertrude divenne punto di ri- ebbero a disposizione ingen- agli anni ’50; fu proprio lei ad
le attività artistica e cultura- ne necessaria (ma non suffi- ferimento per gli squattrinati ti fortune che permisero lo- aiutarlo e, più di tutto, a crede-
le, i cui contenuti per assurdo ciente) NON avere gusto cri- artisti parigini che ogni saba- ro di vivere a stretto contatto re in lui. Sin dagli anni ’40 lo
sono spesso di gran lunga più tico? Un’ipotesi ben più reale to sera affollavano il suo salot- con questo mondo che le atti- finanziò con un vitalizio men-
interessanti di quelli apparte- potrebbe essere questa: consi- to per discutere di arte, lettera- rava, furono figure affascinanti sile e gli organizzò ben quattro
nenti alle opere frutto di dia- derando il sistema internazio- tura o politica (o, secondo i più e ricche di carisma: battagliera mostre personali presso la sua
triba e compromesso tra arti- nale esiste un mercato domi- maliziosi, per i panini prepara- femminista e lesbica dichiara- galleria di New York. Dal ’60
sti e altri operatori. nante che impone le scelte a ti da Gertrude). Dal sobrio pa- ta la Stein, eccentrica predatri- in poi, Peggy, raccolse le ope-
La gravità di questa dichiara- tutti gli altri. Ancora una volta lazzo di Montparnasse passa- ce di uomini la Guggenheim. re da lei acquistate nel suo pa-
zione aumenta in grande mi- l’America, oltre a consumare rono Picasso, Matisse, Braque La loro forte personalità lasciò lazzo di Venezia, costituendo il
sura se consideriamo il fatto gravemente il nostro cervello e Rousseau, solo per ricordar- una profonda impronta nella nucleo principale della fonda-
che tale uscita sia stata orgo- e quello della nuova genera- ne alcuni, e fu qui che il mo- storia dell’arte. zione a lei dedicata.
gliosamente pubblicata al gior- zione avvicinandosi al mono- vimento cubista, di cui la Stein Margareth Guggenheim nac- Alessandro Pellegrino
no d’oggi in un articolo di una polio delle produzioni cine- fu musa e finanziatrice, ebbe que a New York nel 1898, anche Alice Tassan
delle testate d’arte, ahimè, più matografiche e dei suoi format
distribuite d’Italia. Perchè con-
tinuare ad ostentare con que-
televisivi, ci impone prodotti
e gusti in tanti settori e quello
paviHARDpoetry
sto arrogante perbenismo che dell’arte non è escluso. Come l’anno scorso, in occasio- cosmogoniche. ria composta estraendo a sorte
“Va tutto bene”? Se dei luri- ne del 21 marzo, decretato dal- Infine pensiamo che, malgra- cinque elementi del pubblico,
di maiali si sono impossessati l’UNESCO Giornata Mondiale do ciò che viene propaganda- sotto la direzione dell’Emcee
di un sistema non bisogna di- della Poesia, all’osteria sotto- to dai vari osservatori romani, (Master of Cerimony), come
menticare di chiedersi cosa è vento si svolgerà uno “slam scoprire i tanti lati, anche quel- dicono in America, mutuando
stato fatto o meno per evitar- poetry”. li più turpi, del nostro relazio- il termine dallo slang Hip
lo. La gara si articolerà su tre eli- narci tra corpi sia liberatorio e Hop.
Un fattore determinante che minatorie ed una finale, dal 20 soprattutto molto divertente. Ma lo slam è poi, in verità,
ha portato prima l’America, e al 23 marzo. Vi invitiamo a scoprire da voi molto di più, ed è in questo ‘di
subito di seguito l’Europa, al- Ogni autore avrà 5 minuti e un tutti gli altri innumerevoli mo- più’ che sta la ragione del suo
la rivoluzione dei gusti dal do- massimo di 5 componimen- tivi per cui vale la pena parlar- dilagante successo in America,
poguerra in avanti è la caren- ti rigorosamente propri, per ne. Canada, Inghilterra, Germania
za o la totale mancanza di un esporsi al giudizio di una giu- Per iscriversi alla gara poeti- ed ora anche in Italia.
pubblico attivo ed influente. Se ria popolare estratta a sorte du- ca:0382-26350 (Sottovento), ti- Lo slam è un modo nuovo e as-
in altri settori artistici, musica Chi vi scrive è Nicola Zin- rante ogni serata. toxy@libero.it; www.mupa.it; solutamente coinvolgente di
in primis, per tutto il 900, (pri- ni, giovane pittore e vi ricor- Le poesie dello “slam” saranno www.farepoesia.it, oppure pas- proporre la poesia ai giovani,
ma con il jazz poi con il rock) da che chi vinse scrisse la sto- infine raccolte in un libretto e sare direttamente al sottoven- una maniera inedita e rivolu-
i consumatori sono stati più o ria; chi la compra vi entra. Ma pubblicate in vari siti. to in via siro comi 8. zionaria di ristrutturare i rap-
meno sempre attivi e schie- con un po’ di necessaria ironia Lo “slam”,quest’anno, come Al vincitore, come tradizione, porti tra il poeta e il ‘pubblico
rati, in nome di ideali, scelte, vi dice anche che Francis Ba- si evince dal titolo “PaviHAR- verrà dato vino, un salame di della poesia’. Lo slam è sport e
prese di posizione ecc., con- con ai suoi tempi era sì l’uni- DPoetry”, ha un suo specifico Varzi ed un pecorino. insieme arte della performan-
tribuendo al vertere del gusto, co omosessuale e masochista tema: l’erotico, l’osceno, il por- Organizzano: Sottovento, ce, è poesia sonora, vocale;
alla sua evoluzione, alla nasci- britannico che si dichiarava di nografico. O.m.p., Farepoesia, La Gil- lungi dall’essere un salto oltre
ta di generi e sottogeneri nuo- destra, ma disse anche che la Perché questa scelta? da Dei Vagabondi, Radio Aut, la ‘critica’, lo slam poetry è un
vi ma soprattutto all’afferma- grande arte è quella che in un Riteniamo che in questo pe- Kronstadt. invito pressante al pubblico a
zione degli stessi prodotti, in modo o nell’altro riconduce al- riodo di sensi assopiti, di ve- farsi esso stesso critica viva e
arte figurativa invece il pub- l’uomo. Un’arte che non faccia re oscenità mediatiche, di Che cos’è la slam ? dinamica, a giudicare, a sce-
blico in poco tempo è diven- questo, prima o poi ricade inevi- sesso venduto in compres- gliere, a superare un atteggia-
tato umile ed attonito, silente tabilmente nel decorativismo. se blu, sia necessario rico- La slam poetry è sostanzial- mento spesso tanto passivo
e timoroso e in alcuni casi ad- minciare a parlare dei nostri mente una gara di poesia in quanto condiscendente, e dun-
dirittura fobico di non avere la www.zinni.it corpi,riscoprendo il nostro cui diversi poeti leggono sul que superficiale e fondamen-
sensibilità necessaria per capi- www.zinnisiincazza.splin- “primitivo”, testimoniato da palco i propri versi e competo- talmente disinteressato, nei
re l’opera. der.com molte, antichissime, novelle no tra loro, valutati da una giu- confronti della poesia.
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periodico mensile Chi vive da maiale deve morire da salsiccia
Numero 31
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Marzo 2007

Quando l’avanguardia passa per il portafoglio, l’arte passa per lo scarico del cesso
L’arte contemporanea ed il pratico sistema per vendere a prezzi colossali “opere” realizzabili e concepibili da chiunque
“Sono convinto che le opere del- cato dell’arte sono stati consi- balsamato, opera di uno dei vi- tissime altre avanguardie (più tuali lo spettatore deve sentir-
l’avanguardia d’oggi siano il frut- derati, presentati e venduti per venti italiani attualmente più recenti il minimalismo e l’arte si da meno per preparazione
to avvelenato di un degrado spi- cifre alte o addirittura astrono- famosi. Il valore artistico che concettuale). Si rileva un com- e capacità? E il mito dell’ope-
rituale, con tutte le conseguenze miche (in milioni di dollari o fa di questi oggetti opere d’ar- portamento assurdo: quell’arte ra stessa deve essere preroga-
di una tragica perdita d’amore euro): te dal valore inestimabile sa- di rottura, provocatoria, che ir- tiva dell’artista, che dall’alto
per la vita”. - Animali o parti di essi conser- rebbe contenuto nel modo per- rompe con fare rivoluzionario della sua genialità si concede
Pietro Annigoni - pittore di fa- vati in formalina o impagliati. sonalizzato di presentarle o di e che in nome della libertà in- spiegando i meccanismi asso-
ma mondiale nato a Milano - Oggetti Ready-made di ogni rielaborarle e di installarle nel frange le regole, resta poi pre- lutamente suoi, personali, per
nel 1910 e scomparso a Firen- genere (un opera Ready made luogo dedito alla mostra o alla sentata, offerta e imposta (dai convincere del presunto valore
ze nel 1988. è per definizione un semplice performance. critici) con fare accademico e intrinseco dell’oggetto mostra-
oggetto di qualsiasi tipo, spesso Grazie a questa tendenza la formale, fino a soffocare altri to? Come non rendersi conto
Anche a causa del sensaziona- un articolo commerciale, quin- situazione è degenerata ne- tipi di arte che spesso non tro- che chiunque può approfitta-
lismo di cui si fa fregio l’attua- di precedentemente prodotto gli ultimi decenni, anche se vano più spazio. re di tale situazione (si ripen-
le sistema dell’informazione, il in serie, distribuito e vendu- l’avanguardismo è sempre sta- Ma perché elevare un’opera al- si agli esempi citati poche ri-
mondo dell’arte si sta trasfor- to, semplicemente estratto dal to protagonista del novecento. ternativa e alcune volte esa- ghe fa)?
mando in modo sempre più su contesto e presentato su un L’artista affermato e quotato geratamente provocatoria, o Si deve diffidare vivamente di
preoccupante. Da temere è in- piedistallo) sempre più raramente dimo- addirittura completamente chi vuole far credere che l’arte
fatti la corsa sfrenata verso la - Opere deperibili (con compo- stra capacità rare, uniche, per- gratuita, seguendo un ottica contemporanea permetta l’af-
bizzarria. La ricerca del “bel- nenti alimentari o comunque sonali, caratteristiche o co- accademica? Semplice: per i fermazione di autori dotati per
lo” tende sempre più a ridursi biologiche) munque lodevoli, ma il suo soldi. Per il denaro, per il cash il mero valore del proprio ope-
a ricerca dello “stupefacente”, - Opere dichiaratamente pro- gesto viene comunque vendu- flow. Per convincere ancora rato. Non esiste menzogna più
e ne consegue una drastica e dotte in serie da terzi (artisti to come genio; si accentua an- più a fondo il pubblico, che nel grave. Significherebbe rifiuta-
sfacciata caduta dei contenuti. anonimi pagati come operai) e cora di più la sua figura come frattempo è seriamente diso- re di vedere la fonte prima dei
Guardando all’attuale pano- solo successivamente firmate personaggio di spettacolo. È rientato e confuso sull’idea del problemi all’interno della con-
rama dell’arte, pare che abbia dall’autore in causa. l’avvento di quello che prima bello e completamente in ba- temporanea.
più successo l’artista che stu- Nel 2004 la famosa casa d’aste era l’espressionismo astratto, lìa di chi si propone di consi-
pisce, che gioca, che osa per il Sotheby’s ha battuto per l’informale, il DADA, la nostra- gliarlo. Nicola Zinni,
puro gusto di farlo, rispetto a 2.080.000 dollari un cavallo im- na arte povera insieme a tan- Perché nelle proposte concet- Enrico Bacciardi
quegli artisti che, oltre all’este-
tica, hanno in primis qualco-
sa da dire. Chi “muove le leve”
ed i soldi, nel settore dell’arte
contemporanea, vuole impor-
re un tipo di arte che per par
condicio dovrebbe essere sem-
plicemente tollerata e oggetti-
vamente etichettata per quel-
lo che è: un estremismo, che
in quanto tale spesso presen-
ta caratteristiche negative: (1)
estrema facilità di concepi-
mento, (2) facilità di realizza-
zione, (3) mancanza di conte-
nuti elevati. Per capirci: siamo
sicuri che solo un genio del-
la sensibilità artistica conce-
pirebbe certe opere? Si sappia
che, negli ultimi anni, nel mer-

L’era del diritto & l’elite culturale situazionista


Scrostatasi di proposito a forza Nieuwenhuys Constant) con cro di “super Wiki”). questo l’unico ancora non in- tutti il fondatore Asger Jorn e
da DADA e Surrealismo, l’In- il progetto dell’internazionale Questo semplicemente per- taccato dalle logiche del capi- l’italiano Pinot Gallizio.
ternazionale Situazionista rive- Lettrista (Isidore Isou). chè preferisco porre l’attenzio- tale, nella consumistica socie-
ste un ruolo peculiare, se non Poichè l’accesso al nozioni- ne sulla peculiarità di nicchia tà del “dopo avere per essere, “Siamo assaliti da simpatizzan-
unico, all’interno del panora- smo pare ormai alla portata di che i movimenti di Avanguar- apparire per essere”. ti sciocchi ed imbecilli desidero-
ma delle Avanguardie nove- chiunque, non mi tratterrò sul- dia si sentono spesso intrinse- Come non configurare nei mo- si di far parte di un movimento
centesche. la storiografia degenere di que- camente di dover considera- vimenti “sessantottini” e “del che non esiste. È una chiara di-
Didatticamente parlando sa- sto movimento, rimandando re. Per definizione, anche se in ‘77” l’attuazione di tali teorie: mostrazione di disonestà [....] ac-
rebbe necessario farne di- l’eventuale curiosità persona- controversa ma palese antino- situazionisti sono infatti mol- cusare l’IS di costituire un’orga-
scendere la formazione dalla le agli ambienti preposti (per mia. L’epitome della questione ti degli esponenti nascosti del- nizzazione dominante quando ci
fusione del movimento nor- un’infarinatura di genere con- è ben rappresentata dall’IS. la prima ondata ribellistica, si- siamo sempre sforzati di rende-
deuropeo C.O.B.R.A (Anton siglio sempre quel mostro sa- Cominciando dalla Psicogeo- tuazionisti sono gli slogan della re pressoché impossibile il dive-
grafia e dall’ Urbanismo Uni- massa studentesca (“L’immagi- nire membro dell’IS [....] non ab-
tario, muovendo verso l’astra- nazione al potere” davvero su biamo mai commerciato con il
zione rivoluzionaria del moltissimi altri). nostro “prestigio intellettuale” per
tempo libero, con questo gaio Una mandria di “pro-situ”, co- frequentare circoli borghesi o in-
ma chiuso circolo culturale, si me ironizzato dal padre-padro- tellettuali [....] o tentato di com-
ricostruirono i fini universa- ne Guy Deborde, tentò così di petere con le sette della sinistra
li di ogni movimento artisti- conciliarsi con il movimen- per il controllo o l’ammirazione
co: l’arte come mezzo fruibi- to ispiratore: il Consiglio Cen- del miserabile pubblico studente-
le dalle masse nella creazione trale, sommerso di domande sco. [...] In realtà è proprio per-
partecipativa di comuni attivi- di adesione, intaccato nel suo ché shockiamo alcune persone
tà ludico produttive, una rivi- spirito prioritaro, abdicò sen- rifiutandoci di contattarle o con-
sitazione del lavoro intellettua- za remore alcune, in maniera siderarle ammissibili, che venia-
le in senso collettivo per una istantanea e irrevocabile. Il Si- mo accusati di essere un elité!”
rivalutazione sociale dell’ope- tuazionismo abortì se stesso.
ra stessa. Significativa durante la storia La verità ultima è che ormai
Punto peculiare la definizione l’espulsione o l’autoepurazio- i membri dell’Elité Situazio-
caratteriale dello Stato Sociale ne di chiunque riscontrasse un nista: “sono dappertutto e i loro
Studentesco come culla di ogni successo artistico economica- scopi ovunque...”
natura rivoluzionaria, essendo mente significativo. Primi tra Matteo Bertani
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periodico mensile
grazie ale dei 50 euro Numero 31

nava
Mercoledì 21
Marzo 2007

900 Avanguardie qui ed ora Cultura Industriale (detta anche dell’apocalisse)


Da questo punto di vista tutte giamo invece lo sguardo ver- Pillole dada nella new musick
le avanguardie che si sono suc- so l’esemplarità storica delle
cedute hanno espresso positi- avanguardie possiamo scopri- Il presupposto è l’invito a una future in risposta all’assurdo nico-rumorista, più postfazio-
vamente un approccio distrut- re fonti inesauribili di energia, lettura che, della stagione sociale post industriale. ne sull’odierno industrial te-
tivo/costruttivo. e seppur guidati da uno sche- punk (poiché in quel fermen- Il termine anzidetto è focale chno hardcore.
Oggi noi non abbiamo macerie ma di comportamento non to nichilista e controcultura- nella riflessione-continuità- L’opera risulta imprescindibi-
e i conflitti sono nascosti. Le propriamente avanguardista le sta il parallelismo rock-da- risposta in atto, non solo per le per la comprensione delle
macerie sono rifiuti. Oggi vi- (appunto quello storico), po- da), seppe astrarre i linguaggi comprendere quanto quelle tesi avanguardiste e radicali
viamo l’epoca dell’ultra-post- tremmo coglierne pienamente più interni, occulti, viscerali, istanze riflettessero un con- applicate alle suddette forme
moderno, epoca in cui regna, splendori e ricchezze che ma- nati in risposta ad una palese creto assalto alla nuova cultu- sonore; eccellente è anche la
sovrana e assoluta, l’illusio- gari, in un momento di serena stasi attitudinale del comune ra della macchina (le teorie di diagnosi storica, sociale e an-
ne mediatica. Tutte le verità autocoscienza, potrebbero ren- retaggio rock (sebbene le ba- Burroughs resteranno cardi- tropologica, referente all’ese-
sembrano avere uguale valo- derci presente e viva la possi- si degli attori industriali vada- ni teorici imprescindibili per gesi politica del movimento,
re e tutte le espressioni sem- bilità di una nuova sintesi e di no rintracciate nel seguente molti protagonisti del movi- alle sue intenzioni/non inten-
brano avere uguale diritto di una nuova azione. mento), ma anzitutto quan- zioni. Una panoramica biogra-
cittadinanza. Nel mondo del- Lo studio delle avanguardie po- to convogliassero in tale ter- fica che coalizza le disparate
l’apparenza tutto è permesso. trebbe supportare validamen- minologia sia l’angoscia esperienze albioniche (Throb-
Tranne l’azione di disturbo sul te la ricerca di senso di ogni esistenziale causata dal bing Gristle-Psychic Tv, Coil,
guidatore. Tranne l’intervento singolo artista, nuovo mondo sia l’inten- Clock DVA, Cabaret Voltaire,
nelle zone rosse. del suo fare, in zione di sfruttare, trami- Test Dept, Current 93, fanno
Ma una cosa più di tutte sem- connessione al- te gli strumenti cultura- eccezione gli australiani SPK),
bra fondare lo spirito troppo- la ricerca li dell’avanguardia americane (Foetus, Z’ev, Mon-
post-moderno: la categoria del delle for- nove- te Cazazza), tedesche (Ein-
“nuovo”. me o in c e n - stürzende Neubauten su tutti)
Per 360 giorni all’anno ci sve- relazione tesca, e slovene (gli immensi Laiba-
gliamo la mattina e ci avvia- alle implici- u n a ch), in un excursus performa-
mo alla continua, estenuante, te pratiche politi- provo- tivo a cut-up che dalla dodeca-
schizofrenica, ricerca del nuo- che. In particolare cazione fonia sinfonico-rumorista ha
vo. direi che fami- esteti- ridefinito i confini tra elettro-
Attraverso l’integralismo posi- liarizzarsi con le co-mu- nica, folk, metal estremo, am-
tivista della scienza, la catego- avanguardie po- sicale in bient di natura cosmica, tech-
ria del nuovo è stata traghettata trebbe rappre- grado di ri- no trance; il suono nella sua
dall’ambito artistico-cultura- sentare una utile svegliare, appunto manifestazione più truce e vi-
le nella sfera dell’economia e ricerca per ri-tro- dadaisticamente, le tale giù sino alle forme ‘em-
quindi catapultata nel quoti- vare la chiave del coscienze individua- brionali’ del puro rumore…o
diano. Il nuovo ha spazzato via futuro che ritengo li. del puro silenzio.
il vecchio e quindi si è imposto nascosta in ogni spi- Industrial Culture Stefano Morelli
con i propri schemi ideologici, rito costruttivo. Su Handbook (Manuale
le sue gerarchie di potere, le questo versante io di- di Cultura Industria-
sue categorie comportamenta- rei che è necessario le) venne pubblicato
li, la sua intolleranza. Il nuovo riacquistare la fiducia nel 1983, per conto del
è uno dei principali valori as- e la volontà di distrug- guru della stampa rock
soluti che si impongono attra- gere. La nostra realtà britannica Jon Savage
verso tutti i canali massmedia- viaggia sui binari del finto-nuo- trittico: la scuo- (lo stesso responsabile del-
tici. vo coattivamente reiterato nel- la Kraut tedesca, il Lou Reed la bibbia sul Punk England’s
Il nuovo è una mostruosa fe- la permanenza del presente. di Metal Machine Music e Dreaming, dalle nostre parti
nice che si autogenera giorno Mi sembra ampiamente giusti- l’omonimo esordio dei Sui- Punk! I Sex Pistols e il rock in-
per giorno per consumare i se- ficata una nuova generazione cide). Lo spazio aperto dallo glese in rivolta, Arcana editri-
gni che appaiono sulla scena. che sappia intoppare la folle scacco post ‘77 venne rapida- ce), finché non trovò tradu-
È evidente che il concetto di corsa del meccanismo inferna- mente incanalato dalla logica zione in Italia nel 1998 per
“avanguardia” in questo conte- le. L’automatismo genera vuoto. mainstream; l’intenzione an- conto della Re-Search/Shake,
sto non può fare sfoggio delle Se al concetto di “avanguardia” tagonista di quella stagione ri- con tanto di ampliamento ver-
sue potenzialità. Se inteso in diamo l’accezione contrastiva schiò in sostanza di smarrire so i protagonisti italiani (Mau-
senso tradizionale (e qui sia- compresa nella polarità vec- per strada gli impulsi crudeli, rizio Bianchi, Pankow, Limbo,
mo già in pieno paradosso) il chio-nuovo, è chiaro che siamo in senso artaudiano, iconocla- Officine Schwartz, Ain Soph,
concetto di avanguardia non destinati a sprofondare nel- sti e provocatori sorti nell’api- Atrax Morgue) e nipponici
ha nessuna spendibilità e nes- l’anacronismo e nel non-sen- ce primigenio della lotta: il no della sperimentazione elettro-
suna significanza. se. D’altra parte, oggi, a porsi
Ci sono alcune belle pagine di come “avanguardia”, è lo stes-
H. M. Enzensberger pubblica- so ciclo produttivo turbo-ca-
te in Questioni di dettaglio nel pitalista della merce. Ma, se
1962 e tradotte in italiano solo adottiamo il termine avanguar-
nel 1998, che esprimono tut- dia nel suo significato intrinse-
ta la stanchezza di un dibattito co di volontà di modificazio-
sul concetto di “avanguardia” ne dello stato di cose presenti,
portato avanti dai partigiani allora può essere utile partire
del nuovo o dai partigiani del dalla lezione distruttiva che le
vecchio. Facendo una seve- avanguardie hanno posto in
ra disamina delle aporie avan- essere in relazione alla loro at-
guardistiche (progressismo, tualità storica. Se abbiamo una
genericismo sociologico, stori- qualche intuizione intorno al-
cità, mercificazione del merca- l’inadeguatezza del nostro pre-
to, militanza, irrazionalismo, sente, ecco allora che tutte le
audace sperimentalismo), avanguardie sono legittimate a
l’autore accusa l’arte informa- rivivere. Tutte, nessuna esclu-
le, la musica contemporanea, sa. Al di là, e al di qua, del tem-
la poesia concreta, la lettera- po. Tutte possono contribuire
tura di movimento, di essersi a darci gli strumenti adatti per
appoggiate tutte alle “dottrine” avviare l’abbattimento dei mu-
e alla “collettività” divenendo, ri dell’eterno presente e poter
in ultima analisi, un anacroni- iniziare la ri-costruzione del
smo. nostro piccolo-grande giardino
Ma se disarmiamo le nostre del futuro.
velleità avanguardistiche e vol- Tito H.B. Truglia
k 5
periodico mensile
Il cavillo è un animillo che galippa galippa
Numero 31

eidraug
Mercoledì 21
Marzo 2007

Paul Jordan Smith


Il gusto difficile di non prendersi mai sul serio
Esiste un luogo a cavallo tra sedicenti quadri. te percepibile, ciò che l’arte
fantasia e intuizione, colpo Ovviamente, i goffi, patetici cerca di recuperare da questo
d’occhio e rapidità d’esecuzio- tentativi di chi si ostinò a di- mondo così come da altri? In
ne, in cui la sublime Zingara- chiarare l’innegabilità del ta- amore vince dunque chi fug-
ta tanto cara a Mascetti & Co*. lento artistico di Smith chio- ge o fugge forse chi vince? La
si staglia a piene ali sugli abis- sarono inconsciamente la presa per il culo può essere
si gorgoglianti della quotidia- faccenda nel migliore dei mo- a tutti gli effetti una presa di
nità, sempre più incline ad af- di, rendendola ancora più pa- coscienza? Marzullianamen-
fidare l’arte nelle mani di una radossale e grottesca, enfatiz- te volgemmo lo sguardo a So-
critica ruffiana, arrogante e zando così il valore dell’arte lima, nel mese in cui Maggio
Manifesto del vagamente lercia.
Concetto, questo, ben chia-
in quanto processo, funzione
spesso a discapito dell’estetica
divenne Giugno…uhm arrr bi-
dibidibidi bi… gniù bu bu bu.

movimento asetticista ro al più ‘importante talen-


to rivoluzionario’ del perio-
o quant’altro.
Si tratta dunque di una de-
Paolo Bertazzoni

1. Noi ci impegniamo rà mai vocaboli come ‘parto’, do avanguardista: Paul Jordan licata posizione di equilibri, *Vedi film Amici miei, regia di
esaltiamo il lato macchinico e ‘genesi’, ‘liberazione’ e qualun- Smith, scrittore e giornali- ineffabile o solo parzialmen- Mario Monicelli, Italia, 1975.
tecnetico dell’arte. que termine evochi immagi- sta statunitense, che nei pri-
2. Noi ci impegniamo ni “corporali” per descrivere la mi anni ‘20, sotto il nome di
a portare all’interno dell’arte propria attività. Pavel Jerdanowitch (perché
l’essenza dell’acciaio, del plexi- 11. L’artista deve mante- si sa, da sempre i nomi stra-
glas e in generale l’essenza di nere un controllo totale sul nieri fanno fico) diede vita
tutti i materiali privi di impli- momento creativo. al fittizio movimento disum-
cazione sentimentale. 12. L’artista deve osserva- brazionista, illuminata e per-
3. Noi neghiamo che il re, nel procedimento creati- fida manifestazione del nulla
‘sentimento’ sia un elemento vo, uno schema di lavoro fisso dietro cui spesso l’arte sem-
imprescindibile, essenziale e e routinario che non deve es- bra giustificare le sue carenze,
ineliminabile dell’arte. sere modificato fino al comple- con il beneplacito di chi sulla
4. Noi consideriamo le tamento della singola opera (o sua esaltazione ci guadagna e
emozioni (qualunque esse sia- ciclo di opere) a cui esso è de- non poco.
no) come il lato superficiale e stinato. Così, nel 1924, proprio l’opera
spurio dell’arte stessa. 13. Qualunque mutamen- Exaltation gettò il primo mat-
5. Noi ci impegniamo a to, per quanto piccolo, applica- tone di un edificio inesisten-
creare le nostre opere nel ri- to ad un’opera, ne genera una te, costituito da una serie di
spetto della totale assenza di nuova e completamente indi- improbabili, divertiti sgorbi,
coinvolgimento emotivo. pendente. che dietro la rappresentazio-
6. Noi ci impegniamo a 14. L’unica verità a cui ne dei criteri di rottura (non-
creare opere che non provo- l’artista deve tendere è la veri- ché la rottura dei criteri del-
chino alcun coinvolgimento tà anairhetica. la rappresentazione), iniziò a
emotivo in eventuali fruitori 15. L’artista non potrà in conclamare il viscido morbo
esterni. alcun modo rinnegare una
7. L’artista non si sentirà propria opera se non distrug-
sottocutaneo.
Per qualche mese la critica Joseph Cornell:
in alcun modo vincolato al si-
gnificato delle proprie creazio-
gendola.
16. L’eventuale distruzio-
americana si perse in mia-
golanti e sbrodolosi enco-
il precursore del cinema d’archivio
ni. ne dell’opera non genera la mi, individuando nelle ope- Nel dicembre del 1936 viene tosto del vederlo, dell’appro-
8. L’artista non si sentirà sua scomparsa se essa sia sta- re disumbrazioniste l’ultima e proiettato il primo e tuttora priarsi del film altrui. E questo
in alcun modo vincolato a for- ta fruita da altri che non l’arti- struggente incarnazione dello più noto film di Joseph Cor- gioiello di Cornell è appunto
nire spiegazioni in merito al si- sta stesso il quale, in tal caso, Zeitgeist. nell: “Rose Hobart”. L’evento un film di montaggio, plasma-
gnificato delle proprie creazio- ne rimane vincolato fino a suo Per qualche mese… fino a che avviene alla Galleria Julien to dalla decontestualizzazione
ni. decesso o a decesso degli even- lo stesso Smith/Jerdanowich Levy di New York, sede di mol- del film di serie b “East of Bor-
9. L’artista non utilizzerà tuali fruitori. non si rivolse al Los Ange- te serate avanguardiste, che al neo”. La pellicola viene tagliata
mai vocaboli come ‘idea’, ‘epi- 17. Qualunque regola non les Times, smascherando non tempo potevano vantare sulla e sono rimontati 19 minuti di
fania’, ‘ispirazione’ e qualun- scritta è a sua volta una regola tanto la sua stessa farsa, quan- commista presenza di nume- inquadrature esclusivamente
que termine evochi immagini se essa consente di allontanar- to la farsesca interpretazione rose personalità americane ed ritraenti la protagonista (che
metafisiche per descrivere la si emotivamente dal proprio che gli addetti ai lavori aveva- europee, in gran parte esuli è per l’appunto la diva mino-
propria attività. lavoro. no dato (complice qualche se- politici. Nell’occasione chi si re Rose Hobart), per cui cam-
10. L’artista non utilizze- Gli Asetticisti gnalazione illustre) dei suoi farà notare di più sarà senza po e controcampo ospitano la
dubbio Salvador Dalì che dopo stessa figura. Un filtro azzurro
pochi minuti dall’inizio della (davanti al proiettore) colora
proiezione tenterà di bloccar- l’immagine e il sonoro della
la accusando l’autore di aver- versione originale è sostitui-
gli rubato l’idea del film tra- to da canzoni di musica bra-
mite il subconscio e la lettura siliana. La pellicola è spesso
della mente. E Cornell, già no- rallentata e conserva tutti gli
to per la propria riservatezza, acciacchi dell’usura. L’opera
diverrà molto restio ad orga- d’arte si avvicina così al pro-
nizzare altre proiezioni delle prio carattere di evento, a di-
proprie opere per decenni. Di ventare immagine della pro-
fatto ci furono poi delle scu- pria proiezione. Ed inizia a
se e la spiegazione di Dalì del- riflettere sulla propria mate-
l’aver visto realizzata un’idea rialità. Così nel costituirsi di
che aveva pensato ma non an- un’ermeneutica propria, l’arte
cora formalizzato. Idea che cinematografica scopre che fa-
rappresenta in un certo sen- re un film sul cinema significa
so un superamento dell’espe- anche fare cinema con i film
rienza surrealista di Buñuel. (altrui). Con questa conquista
Difatti considerato il cinema trova risposta a quello che al
come privo della possibilità contempo si configura come il
di scrittura automatica, l’auto- più banale ed il più complesso
matismo si sposta negli occhi degli interrogativi: che cos’è il
dell’artista-spettatore. L’espe- cinema? Pellicola.
rienza pura diviene non tanto
quella del fare cinema, piut- Mauro Buzzi
6 k
Picca pasta suchi assai
periodico mensile
Numero 31
Mercoledì 21
Marzo 2007

Action Painting: Il nostro Schönberg quotidiano


viaggio nell’inconscio
Chi conosce Arnold Schön- tratta ancora di un brano ro- C’è una frase di Schönberg che
Passione, espressione, astra- avere la minima idea di quel- berg? Incubo di chi ama la mu- mantico, in cui la melodia, per oggi, dopo tutto quello che è
zione. Sono questi i connotati lo che accade nel momento in sica come intrattenimento, e quanto inquieta e non più del accaduto nel novecento, suona
dell’Action Painting, una del- cui dipinge, ma di assumerne non ama immergersi nelle va- tutto tonale, è ancora definibi- quasi come una banalità, ma
le forme artistiche più trascu- consapevolezza solo nel mo- lenze artistiche e linguistiche le come tale. che aveva allora una fortissi-
rate dalla critica e dagli studi. mento in cui posa il pennel- di questa disciplina, Schön-
Si, perché se si afferma che ciò lo e si ferma ad osservare la berg (1864-1951) è diventa-
che rende speciale un’opera tela, analizzandola così come to nell’immaginario colletti-
d’arte sia il rapporto che si in- farebbe uno psicanalista con vo il simbolo di suoni striduli,
staura tra pittore e tela non si la mente. L’Action Painting è incoerenti, convulsi, in qual-
capisce perché questa corren- la manifestazione di uno sta- che modo raccapriccianti. Vi-
te, nata nella New York post- to d’animo, di un sentimento sto che la musica mai come
bellica, non sia introdotta nei represso, è lo scoppio di una nel novecento storico si è as-
libri di testo, ma rilegata a con- carica di energia, l’esplosio- sociata in maniera così pro-
testi di nicchia che spesso tro- ne di una pulsione interiore fonda con le arti figurative, è
assolutamente congruo asso-
ciare la musica espressionisti-
ca di Schoenberg con l’analoga
pittura espressionistica di quel
periodo. Ma mentre il pubbli-
che si concretizza at- co di oggi non ha più partico-
vano spazio soltanto negli traverso un linguaggio tut- lari difficoltà di fronte a Klee,
scantinati delle grandi città. to suo. Proprio per queste ca- Kandinskij, Kokotshka, di fron-
L’Action Painting, letteralmen- ratteristiche, così legate alla te a un’esecuzione del Pierrot
te pittura d’azione, è uno stile soggettività di ogni esponen- Lunaire o del Moses und Aron
che enfatizza l’atto fisico del- te, si tratta di una tecnica in di Schönberg è invece ancora
la realizzazione stessa, crean- continua evoluzione. Giulia- molto frequente osservare nel
do un legame particolare tra no Del Sorbo, pittore pesare- pubblico un moto di sofferen-
l’autore e la sua opera. Poco se, ha aggiunto la musica nel- za. D’altra parte, per gli appas-
importano le modalità con cui l’atto che vede la nascita delle sionati di musica d’arte questo
la tela prende vita: pennella- sue figure umane. Il risultato periodo -quello detto della “se-
te, sgocciolamento di colore o conda scuola di Vienna” o, po-
Arnold Schönberg - Autoritratto, 1918
spruzzi, l’essenziale è che l’ar- polarmente, della “musica do-
tista converga sul suo dipinto decafonica”- è considerato tra i
una parte di se stesso. Le mo- più stimolanti dell’intera storia La vera rivoluzione avviene ma carica rivoluzionaria: “esi-
venze, l’intensità con cui il cor- della musica, e lo stesso Schön- nel 1917, con Pierrot Lunai- ste solo un altissimo scopo per
po dell’artefice viene coinvol- berg, primo vero compositore re, cantata per attrice-sopra- un artista, quello di esprimere
to nella creazione, la casualità d’avanguardia europeo, musi- no e complesso da camera. Il sè stesso”. L’artista ha sempre
che vuole portare in superficie co del dramma e del disfaci- linguaggio tonale, il linguag- espresso sè stesso, questo è ve-
le motivazioni nascoste del- mento delle certezze umane gio dei “classici”, della “prima ro. Ma lo ha fatto rifacendosi a
l’inconscio, sono l’espressio- nel secolo degli orrori, è un’ot- scuola di Vienna” -Haydn, Mo- elementi esterni (basti pensa-
ne di un esasperato soggettivi- tima base da cui partire per zart, Beethoven, Schubert- or- re a con quanta diligenza, nel-
smo del quale la tela funge da chiunque voglia avvicinarsi al- mai del resto da decenni mes- la pittura, riproduceva la realtà
tramite fra la materia e gli stati la musica contemporanea. so in discussione, sottoposto a a cui si rifaceva). Ecco, questo
più profondi dell’Io. All’alba del Novecento, il gio- forti tensioni e cromatismi ar- legame tra oggetto e linguaggio
Il termine, coniato per la pri- vane ebreo austriaco Arnold diti per piegarlo alle esigenze viene in qualche modo reci-
ma volta dal critico americano Schoenberg è già un genia- sempre più complesse e pres- so con le avanguardie storiche
Harold Rosenberg nel 1952, de- è uno spettacolo in cui i tratti le compositore: il bellissimo, santi degli artisti tardoromanti- del novecento. Lo sguardo del-
finisce questa nuova forma di assumono il ritmo delle note struggente pezzo sinfonico Ve- ci, arrivava al punto di spezzar- l’artista si rivolge, più che alla
espressione, nata da un senso che muovono la mano dell’ar- rklärte Nacht (Notte Trasfigura- si, rompersi, con la dodecafonia realtà intorno a sè, ai paesag-
comune di angoscia e di orro- tista e le figure prendono vi- ta) è del 1899, quando S. ha 25 di Schönberg: un nuovo, inau- gi interiori. E poiché l’espres-
re per la guerra, nonché dalle ta sulle jam dei Led Zeppelin anni. Si tratta già di un pezzo dito, linguaggio, apparente- sionismo in musica ha in Vien-
influenza surrealistiche e da- e di Jim Morrison. La sensa- dai sapori forti, pieno di vibra- mente senza regole, in realtà na la sua indiscussa capitale,
daiste accomunate dallo stes- zione è quella di essere cata- ti drammatici e di violenti con- con regole ancora più rigoro- è immediato il collegamento
so bisogno di ricerca interio- pultati un una sorta di trance, trasti espressivi; gli acuti degli se di quelle che sostituiva. Il con la grande rivoluzione cul-
re, concetti rivisitati in chiave alla fine della quale, il signi- archi sembrano ora delle urla Pierrot Lunaire fu salutato, al- turale e filosofica rappresenta-
psicanalitica, di cui gli artisti ficato che ognuno le attribui- disperate, ora delle risa isteri- la sua prima esecuzione pub- ta proprio in quegli anni dalla
erano tenaci sostenitori. Lo sce, è definito sulla base del- che, ora una puntura di scor- blica, dalla verdura e dalle uo- psicanalisi di Freud.
stesso Jackson Pollock, forse le proprie percezioni, lontano pione nei propri sentimenti; va di un pubblico inferocito, “Avanguardia” dunque è anche
il massimo esponente dell’Ac- dai limiti di un’univoca inter- c’è una predilezione per i re- che rivoleva i soldi del bigliet- una nuova attenzione e rispet-
tion Painting, descrive la sua pretazione. gistri estremi dell’orchestra, to. Ora, quell’episodio è consi- to al mondo dell’irrazionale,
opera con rilevanti significati quelli gravissimi e quelli acu- derato la data di nascita della attraverso il quale, tra immagi-
junghiani, affermando di non Alessia tissimi, usati insieme. Ma si musica contemporanea. ni distorte, angoli bruschi, al-
lucinati contrasti, si tenta di li-
berare gli impulsi primordiali
dell’uomo, e di sfidare audace-
mente il concetto tradizionale
di “bellezza”.
Paolo Tagliapietra,
Simone Mattoli
Tutta l’opera musicale di Schön-
berg è messa a disposizione sul
web dal podcast-jukebox Arnold
Schönberg Center, e ascoltabi-
le gratuitamente su computer:
l’indirizzo è http://www.schoe-
nberg.at/9_webradio/jukebox_
e.htm ; per ascoltare è necessa-
rio avere installato uno (a scelta)
di questi programmi: core media
player, real player, iTunes.
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periodico mensile ma su chi? assai
Numero 31
Mercoledì 21
Marzo 2007

[...] Da lì all’eternità.
Storia di una passione
La deshumanizaciòn del arte
destinata a durare nel tempo
Ortega y Gasset è uno scrittore e filosofo spagnolo nato a Madrid nel 1883. Nel 1925 pubblica La deshumani-
zaciòn del arte, saggio fondamentale per lo sviluppo delle avanguardie spagnole. Nel manifesto l’autore pre-
Un palazzo rosso con delle uo- continuamente nella sua allu-
tende che l’uomo si lasci attraversare da nuove esperienze così che, cambiando il proprio pensiero, possa cam-
va giganti al posto dei merli cinata arte, rivisitato in mille
biare anche il modo di interpretare l’arte; arte che non deve puntare all’espressione dell’ “umano”, bensì deve
tutt’intorno e delle strane de- maniere, che sempre lasciano
esprimersi come puro gioco creativo.
corazioni tridimensionali dal- trapelare una mano affettuo-
Proponiamo qui alcuni frammenti dell’opera.
l’aspetto molliccio. “Cosa so- sa. Ma non c’è davvero tempo
Traduzione a cura di Sara Faggiano
no?” Domandai con la curiosità per le riflessioni: girato l’ango-
tipica dei bambini di cinque lo ci si trova davanti a un enor-
anni. “Sono le cacche di Dalì. me ritratto di Abramo Lincoln.
Lui la faceva nel vasino come Niente di eccezionale, ma ba-
En el vanguardismo espanol puede distinguirse una evolucion. Al te e poi le appiccicava qui”, fu sta avvicinarsi ed ecco che si
principio, domina efectivemente el juego, el optimismo ante la l’avanguardistica risposta che trasforma magicamente nel
modernidad. Poco a poco, hacia 1930, y tras el influjo decisivo del mi fece innamorare seduta corpo nudo di Gala, che guarda
Surrealismo, se pasa a un espiritu mas grave y hasta a certa angustia stante del pittore catalano. La il mare appoggiata a una fine-
o rebeldìa, precisamente ante los efectos “deshumanizantes” de la casa museo di Salvador Dalì a stra. La cosa più straordinaria
civilizacion moderna. (...) Figueras, in Catalogna, non è di tutte è il salotto, il cui pezzo
El arte joven contribuye también a que los – mejores – se conozcan certo un posto per soli appas- forte è il divano a forma di lab-
y reconozcan entre el gris de la muchedumbre y aprendan su sionati di storia dell’arte, ma bra sensuali: guardandoli at-
mision, que consiste en ser pocos y tener que combatir contra los somiglia piuttosto a un parco di traverso una lente, posta nella
muchos.(...) divertimenti, benché le attra- pancia di un cammello imbal-
Un cuadro, una poesia donde no quedase resto alguno de las formas zioni siano firmate da uno dei samato, quei mobili diventano
vividas serian inteligibles, es decir, no serian nada, como nada più grandi geni del Novecento. il volto dell’attrice Mae West.
seria un discurso donde a cada palabra se le hubiese extirpado su Sotto un’avveniristica cupola E poi gli elefanti dalle gambe
significado habitual.(...) di vetro, una cadillac nera so- scheletriche, gli orologi molli,
Se dira quel el arte nuevo no ha producido hasta ahora nada que vrastata da una barca sospesa Gala madonna e Gala geome-
merezca la pena, y yo ando muy cerca de pensar lo mismo. De las nell’aria. Rimango colpita da trica, gli autoritratti, le formi-
obras jovenes he procurado extraer su intencion, que es lo jugoso, una scultura di espadrillas, le che, le forcelle, gli oggetti paz-
y me he despreocupado de su realizacion. celebri calzature spagnole che zi, le cacche, i metadipinti, le
avevo scoperto proprio in quei illusioni ottiche… Dalì era pro-
giorni: evidentemente anche prio un mago! E se mi sono di-
Dalì ne era estimatore! Nelle vertita così tanto a vedere la
gallerie, ritratti curiosi, colo- sua casa museo, vuol dire che
Nell’avanguardia spagnola si può distinguere un’evoluzione. Al- rati, divertenti: ovunque vol- sotto sotto era un bambino an-
l’inizio, domina effettivamente il gioco, l’ottimismo davanti alla ti che si sciolgono e l’ossessio- che lui.
modernità. Poi a poco a poco, verso il 1930, dietro l’influsso deci- ne alimentare per il pane e le Kamo
sivo del Surrealismo, si passa ad uno spirito più affannoso fino ad uova. Forse non gli davano ab- Per informazioni,
una certa angoscia o ribellione, precisamente di fronte agli effetti bastanza da mangiare? Que- www.salvador-dalì.org.
“disumanizzanti” della civiltà moderna. (…) sto Dalì è un tipo strano ma
L’arte giovane contribuisce anche a fare in modo che i migliori si sa il fatto suo, mi viene
conoscano e riconoscano nel grigio della folla e apprendano la lo- da pensare quando mi
ro missione, che consiste nell’essere pochi e nel dover combattere trovo davanti a due
contro i molti. (…) sconvolgenti nature
Un quadro, una poesia dove non rimane niente delle forme vivi- morte: non sono al-
de sarà intellegibile, ciò significa, non sarà niente, come niente sa- tro che cestini di pa-
rebbe un discorso dove a ciascuna parola le si togliesse il significa- ne ma dotati di una
to comune. (…) plasticità che non
Si dirà che l’arte nuova fino ad ora non ha prodotto niente di signi- avrei ritrovato in
ficativo, ed io sono vicino a pensare la stessa cosa. Dalle opere gio- nessun altra opera. E
vani ho cercato di estratte la loro intenzione, che è la parte diver- doveva volere dav-
tente, e non mi sono preoccupato della loro realizzazione. vero molto bene
alla moglie Gala,
dal momento che
il suo volto ricorre

Tingeltangel - Karl Valentin, un precursore del teatro dell’assurdo


Siamo negli anni venti a Mo- buio e tristissimo, si dispongo- ci si accapiglia senza capirsi. la vita sono un gran carrozzo- ha a che vedere con la psicana-
naco di Baviera. Ogni sera, per no cianfrusaglie e mobilia scre- Sono commedie dadaiste che ne itinerante e Valentin propu- lisi, ma solo con il grottesco di
lo più nei Tingeltangel bavare- polata. Valentin appare con le ridanno linfa alla gestualità, gnatore del Kitch ricerca la sua una comicità singolare che ac-
si, locali fumosi, pieni di sedie gambe attorcigliate e con clow- quella della commedia dell’ar- Heimat in un ambiente traso- carezza la follia.
spaiate e tavolini con lastre di nerie e smorfie dà vita a un tra- te, arcaica e attuale allo stesso gnato eppur reale, che nulla Marta Vecchi
marmo, si riunisce un pubbli- sognato manicomio. Attraver- tempo. La cultura tedesca, allo-

Digit@l point
co povero ed eterogeneo, ca- so una comicità raffinata ma ra, la si poteva scoprire mesco-
salinghe, impiegati e commer- popolare, come quella di Char- lata alla chiacchiera di perife-
cianti. lot o di Buster Keaton, il comi- ria. Il pubblico impegnato, che
Tutti applaudono all’entrata co propone discorsi a vanvera si appiglia a tutto ciò che c’è di
dell’irriverente ed allampana- e si appiglia a cavilli inesisten- engagè, vede in questo artista
to Karl Valentin. Egli recita in
dialetto bavarese con accen-
ti e nevrotici, esasperando l’im-
mancabile spalla Liesl Karlsta-
un precursore del teatro del-
l’assurdo. Ma la sua non è una
RILEGATURA TESI DI LAUREA
tuate caratterizzazioni dei per-
sonaggi periferici e rozzi, ina-
dt, sua allieva e collaboratrice
anche nella scrittura di copio-
trasposizione teatrale di una fi-
losofia, né un dolore non dolo- STAMPA DIGITALE
deguati come tutte le cose. Il ni per i loro numerosi corto- re trasposto nella depressione.

@
rapporto straniato con la pa- metraggi. I suoi Sketches sono Non cerca neanche una circo-
rola si trasferisce anche sugli una sfilata di azioni fallite ed larità per spiegare un’angoscia via S. Agostino n.4
oggetti, inadeguati anch’essi interrotte, l’epopea dell’inetto. che parte dal nulla e lì ritorna.
come gli uomini. Sul palcosce- Il mondo di Valentin è la città Valentin non rappresenta una
27100 PAVIA
nico fatto di una pedana di le- di provincia, rigurgitante uo- realtà statica, ma un continuo Tel. 0382.309568
gno si apre la scena. mini avvolti in un torpore de- sforzo dell’uomo. Egli trasfor- info@digitalcentersrl.it
In un salotto piccolo borghese, mente, in un formicaio in cui ma tutto in magia. La città e
8 k
Kronstadt: un cazzaro è per sempre periodico mensile
Numero 31

retroguardie... Mercoledì 21
Marzo 2007

La prima vera Ester


Aveva appena finito di madida- Ne convenne. sotto l’efelidi gli chiese “allora, no a concludere la serata in un lombi dell’amante in una car-
re sudore alla crema di noccio- che si fa?” appartamento al terzo piano di nale ridda delonghi.
line lei, Ester rossa tutto fuoco, Piluccò un’unghia ventiseien- via Bibiena 14, l’appartamento S’inarca s’incunea sotto l’impe-
mentre osservava iperventilan- ne riprendendo il contempla- “Mah, e se andassimo al cine- della rossa, per l’appunto. to dell’omo, senza notare nel
Reg. Trib. PV n°594 - Stampa: Industria Grafica Pavese sas, Pavia - Chiuso in Redazione 15-3-2007 - Tiratura 2000 copie - 2007, Alcuni diritti riservati (Rilasciato sotto licenza Creative Commons 2.5 by-nc-sh)

te il frutto della sua fatica pla- mento dell’uomo di neve da ma?” novero delle novità contingen-
smatica delle ultime ore pre- lei medesima ordito a mano Lì, nuda e accesa, la Ester rice- ti un’immanente indole squa-
cedenti. In piedi in mezzo alla coll’arte dell’artista e della zi- Si sorbirono un vette il freddo caldo abbraccio glifera di lui stesso: la trenta-
breve corte stolido nella neve tella, novella geppetta, zufo- pappone a tar- dell’uomo di neve, e vice ver- settegradialità della bella non
stava un uomo di neve model- lando un motivetto kitsch e get tardonubilia- sa. Calda, accesa, stupenda, il s’addice alla candida bestia:
lato punto male giudicò dalle decidendo sul daffarsi. Il re ma la forte Ester crine rosso sparso sul guancia- che squaglia liquefa un viso di
gelonate mani rosse di freddo cielo iniziava a co- non sentì la necessità le e il viso rosso di vino rosso e cera e lacrima da capo a pie-
della rossa Ester. Aveva un ché gliere l’iniziativa di d’innaffiare seppur com- di ipotermia addominale men- di prima di svanire irrorando
di melodrammatico colla sua varare il virare da prensive clavicole di ne- tre il partner pompava cingen- la furia rossa, che placida s’ad-
postura nevischiosa e molle e un cinereo ceruleo ve, zigzagarono garruli pei dola di ghiaccio di dentro e di dorme,
Ester non mancò di esternare a un indefinito in- viali alberati e morti, amoreg- fuori deliziosamente la rossa dea amante amica madre mor-
la mancanza a manca di arto daco indimentico giarono adolescenzialmente rideva della condensa inver- te prima vera.
sinistro, rapidamente giustap- del mauve, appro- dietro discreti pioppi, con ir- nale dei suoi aneliti al cazzo di
posto al posto giusto. vando l’apparizione di a l t e r i ritegna della rossa nei frizzi e neve mentre stringeva le co-
astri infranembici, quando da nelle risa, lasciva e lazzosa, fi- sce cianotiche e barbolanti ai NKB

Good by night - cuore stronzo


La notte era già un po’ vec- se l’intero giaciglio, cheppe- basta di tela per non dar adito a foni d’acqua di un gelo taglien-
chiotta quando Francesco si rò appurò essere a due piaz- intenti troppo poco velatamen- te che lavano via il sale aortico
svegliò e iniziò ad aver smesso ze affollatissime. Oltre a lui, te vuaioeurìstici, e la persona che ara ledilui guance paraliz-
di dormire. Orizzontalmente che a quanto pare era relega- della seconda e l’atteggiamen- zate dalla pugnalata ricevuta
sovrapposto ad una superficie to all’estrema estremità peri- to che nel sonno aveva nei pocanzi. Fissa in vitro i lumi
soffice ed orizzontale, com- ferica sinistra di quella giun- confronti del primo spinsero spenti che gli vomitano addos-
plici il buio e l’ebbrezza di fe- gla di corpi, altre tre persone Francesco ad ignorare cordial- so dolore in polvere e si be-
sta e di birra a buon mercato condividevano spartendoselo mente il terzo. stemmia e si maledice mentre
di un paese scortese, prese ra- lo stesso talamo. Corroso dalla Francesco si cura di lor, non nel cinema delle sue memorie
pida coscienza della sua inco- curiosità e rassicurato dal ron- guarda ulteriormente e passa viene proiettato in rapida se-
scienza inerente il luogo che fìo diffuso nell’aere, si sporse accedendo alla sala da cesso, quenza la scena che ha chiara- Poi si lava la faccia, torna dalla
circoscriveva la sua esistenza con delicatessen per controlla- trovata a tentoni tastando nel mente visto, ciò che l’ha sup- sua bella che mugugna dolce e
immanente - insomma, dove re con chi aveva avuto l’ònere buio consolatore stroncato so- postamente preceduta e i reali la bacia sulla guancia, si sten-
cazzo si trovava? e l’onòre di aver ahimé casta- lo dai battiti di un cuore mor- antecedenti di un sentimento de di nuovo in fianco ai due
Scrollò il capo e l’innalzò sul- mente soggiaciuto per un tot di to e dal bramire di due infin- freddamente unilaterale. Vor- placidamente e teneramente
la perpendicolare del cuscino ore. La prima figura era forte e gardi animali amanti di una rebbe urlare e strepitare e ucci- abbracciati, e coccola un po’
quei quindiciventi centimetri màscula, la seconda di ben no- notte, più uno sconosciuto cor- dere e picchiare, ma non ne ha il suo cuore stronzo prima di
sufficienti e necessari ad avere te aggraziate rotondità femmi- dialmente ignorato. Accende il la forza. Resta lì e piange del prendere nuovamente sonno.
un orizzonte che comprendes- nee ricoperte da quel tanto che lume e si schiaffa in faccia cef- suo piangere. NKB

Soluzione a pagina 46 Le prove sono:


Gradiamo la vostra partecipazione al blog: Trova l’inganno 1) Prodi/Drupi sapeva
Il dott. Gonzi stavolta non ci che il Governo sarebbe crol-
http://kronstadt.splinder.com ha capito nulla. In effetti egli
non può sapere che il presi-
lato appena in tempo per po-
ter partecipare al Festival di
Altrimenti, se volete contattarci in mail privata: dente Romano Prodi non è la Sanremo.
persona che dice di essere. Si 2) Prodi/Drupi non ha
- Simone Marini, direttore, marinisimone@yahoo.it; tratta di uno scoop sconvol- partecipato al Festival di San-
gente, ed è un vero peccato remo. Ma gli sarebbe piaciuto
-Simone Leddi, fotografie, symonled@tin.it; che sia relegato in una mise- tanto.
ra Soluzione a pagina 46. Ad 3) Avete mai visto Prodi
-Davide Iemmola, impaginazione e grafica, davidoff31@hotmail.it; ogni modo Prodi in realtà è… e Drupi insieme nello stesso
Drupi. posto, allo stesso tempo?

Distribuzione (dove trovate usualmente il nostro periodico):


Kronstadt è distribuito pseudo-casualmente in giro per la città di
pavia, lo troverete sempre nei seguenti luoghi: collegi (quasi tut-
ti: Cardano, Nuovo, Golgi, Borromeo, Spallanzani, Ghislieri, Mai-
no, St. Caterina, Fraccaro et al.); biblioteche universitarie (tut-
te); mense univeristarie (Kronstadt riciclabile come una pratica
tovaglietta!); oltre 60 tra bar e negozi (Strada Nuova, via Ma-
scheroni, corso Garibaldi, via Siro Comi, via XX Settembre, piazza
vittoria, viale Golgi, piazza Botta...).
I disegni in questo numero sono di Elena Balduzzi
Le vignette in questo numero sono di Matteo Amighetti
KRONSTADT: iniziativa realizzata con il contributo concesso dal- La foto di copertina è di Simone Leddi.
la Commissione A.C.E.R.S.A.T. dell’Università di Pavia nell’ambi- ronstadt Abbonamenti:
to del programma per la per la promozione delle attività culturali periodico mensile non ancora, ma stiamo
Numero 31 lavorando per voi. Pre-
ricreative degli studenti. www.kronstadt.it
sto per gli abbonati un
http://kronstadt.splinder.com
originale dono l’originale
info@kronstadt.it
Altre entrate sono rappresentate da eventi culturali, feste, con- tovaglietta decorata a
certi, il sangue di chi collabora, libagioni e gozzoviglie varie mano da un prestigioso
http://creativecommons.org/ artista.
licenses/by-nc-sa/2.5/it/legalcode/

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