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FRANCESCO BARLETTA ARTICLE


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Licenziamento disciplinare e novit previste dal Jobs Act


Dal gennaio 2015 cambiano le regole in materia di licenziamento
disciplinare.
A breve, infatti, entrer in vigore il c.d. Jobs Act il quale, in caso
di licenziamento illegittimo, render pi difficile per il lavoratore
ottenere la reintegrazione nel posto di lavoro.
Andiamo con ordine.
La riforma Fornero, per i datori con pi di 15 dipendenti che
intimavano un licenziamento disciplinare illegittimo, prevedeva la
reintegrazione in 2 ipotesi:
1. quando il fatto attribuito al lavoratore era insussistente (in
pratica quando al dipendente era attribuito un fatto
disciplinare mai commesso);
2. quando il fatto era stato realmente commesso dal lavoratore,
ma il contratto collettivo applicabile al rapporto di lavoro o
il codice disciplinare aziendale prevedevano, per quel fatto,
non il licenziamento, bens l'applicazione di una sanzione
disciplinare minore.
Adesso invece il Jobs Act, applicabile solo ai lavoratori assunti
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con contratto a tempo indeterminato a partire dal gennaio 2015,


prevede la reintegrazione, a carico dei datori di lavoro con pi di
15 dipendenti, nella sola ipotesi in cui il fatto attribuito al
lavoratore insussistente.
Complessivamente, quindi, diminuiscono le tutele in favore del
lavoratore.
La difficolt inoltre nasce dal fatto che dovr essere il lavoratore a
provare un fatto negativo, vale a dire l'insussistenza del fatto
disciplinare attribuitogli (prova certo non facile da portare in
giudizio).
Avv. Francesco Barletta
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