Un dipendente pubblico viene sorpreso a fornire consulenza a
diversi cittadini sul posto di lavoro e ad incassare somme di denaro in merito ad alcune pratiche pendenti. Si apre dunque un procedimento penale a carico dello stesso, al termine del quale il lavoratore viene condannato per concussione. A questo punto la Pubblica Amministrazione intima il licenziamento per giusta causa. Senonch il recesso impugnato dal dipendente, il quale si difende
sostenendo
che
l'amministrazione
non
lo
ha
preventivamente diffidato dallo svolgere l'attivit di consulenza.
Ma sia nel primo che nel secondo grado di giudizio il licenziamento viene dichiarato legittimo, per cui il lavoratore si vede costretto ad impugnare in Cassazione la decisione di secondo grado. La Corte di Cassazione, per, conferma la legittimit del licenziamento. Secondo la Corte, infatti: Tutti i Diritti Riservati Vietata qualsiasi duplicazione 1
AVV. FRANCESCO BARLETTA ARTICLE
WWW.LICENZIAMENTO-DIMISSIONI.COM
nel caso di specie non necessaria la preventiva diffida da
parte dell'amministrazione, dal momento che il fatto contestato (consulenza fornita sul posto di lavoro) puramente disciplinare; di conseguenza l'aver omesso la diffida non impedisce al datore di lavoro pubblico di esercitare il proprio potere disciplinare;
il numero di cittadini a cui stata prestata la consulenza
(ben 16) fa ritenere estremamente grave la condotta posta in essere dal dipendente pubblico, lede il rapporto di fiducia esistente tra datore e lavoratore, e giustifica l'applicazione della sanzione disciplinare irrogata.
Avv. Francesco Barletta
www.licenziamento-dimissioni.com
Contribuisci anche tu a far crescere il sito!
Se ti piaciuto questo articolo, condividilo sui principali social network.
Tutti i Diritti Riservati Vietata qualsiasi duplicazione