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PARTE I LE TEORIE DELLA STORIA E DELLA SOCIETA NEL MEDIOEVO CAPITOLO E I CONCETTI FONDAMENTALI DELLA TEOLOGIA CRISTIANA. DELLA STORIA Una delle maggiori scene della storia universale dello spirito & quella che ci vien descritta nel cap. 26 degli Acta Apostolorum, 1a dove Paolo parla in sua difesa dinanzi al re Agrippa e al procuratore Festo, proclama la sua divina jne a ministro ¢ testimonio della Rivelazione, la sua ne tra i pagani, ¢ giustifica — dinanzi all’ebreo Agrip- il suo ufficio di maestro con una convinta ¢ convincente esegesi di Most e dei profeti. Re Agrippa gli grida: Tu credi i potermi convertire facilmente, e anche Festo avverte la irito e grida: Tu parli nell’entusiasmo, Un dotto all’autoriti igore del ‘suo spi- sul serio; solamente non si-vuol ‘adesione al suo bando spiritua- ‘GA perd corso al suo appello all'imperatore. Paolo rte per Roma. E necessario riassumere qui il sistema di questo dotto ‘esegeta suscitato da Dio, Noi possiamo ricostruire nella sua autenticita la concezione che del Cristianesimo ebbero Pao- lo e la cerchia dei saci dotti amici. Appartengono a que- rp jel mondo ad opera del volere 0 finora per ta conoscenza di questa tealogia © specialmente della filosofia del endere ancora la dottrina cristiana ina morale © come uria mera escato- ia ancora press’a poco a questo Ja teologia non @ intesa come 'ese- che verte quasi ex wente su quest lemi e vuol dare, con piena consapevolezze, una teolo- per gli spititualmente maturi, mentre i tof. fra X simo era im cesto qual modo dei testi biblici medesimi, nei quali ,, da un'immagine ideale. In questo tradizione _acquista pperch® nel mondo. predeterminato redente era gid preordinata a divenir wmanith alla Iuce ‘che solamente rimangono egrata e diventa piena- dterminazione dun nuovo giorno fiwroas (IV, 7, 8), sorge da un nuovo senso radre fe, e diviene idea predeterminazione Liessenza di questa idea del regno @ il concetto del- Yonnipotenza e maesti di Dio, con cui la Lettera entusia- ente incomincia, ¢ della trasmissione della regalita (0 regge con la sua pai ha portato a termine jone; che ha il potere della temis- della redenzione ¢, in quanto sacrato, @ elevato al trono di Dio con i segni dell nit, eda uogo ordina gli imperi terreni ¢ cosmico, TI Regno stesso giomo determinate da Di Valba attuale dell'imminente cone, la « quie- in atto merc Ja era r a umana, _merct nuovo patto eterno, pr Geremia ‘come patto periale della ci perdDeots ¢ wcon la trasmistione del sacerdozio si accompagna neces- sarfamente la trasmissione della legge » (7, 12). In seguito Ja translatio fu intesa in senso spaziale pitt che spirituale — secondo Matteo (21, 43) «il regno di Dio sara affidato al popolo » che da i suoi frutti —e fu applicata anzituito al- Timpero romano. Qui essa ha il significato metafisico di congiunto col senso preciso di un riordinamento armonioso di tutti ‘vi del’intero ordine sociale, della x Nel nuove patto religioso-etico-spi cha libero, primeggia il sacerdotium regale del nuovo som- mo sacerdote secondo V’ordine di Melchisedec, che @ una re~ galita della giustizia ¢ della pace, un sommo sacerdozio trascendent nuova «casa ». Cristo non sta pith nella casa di servo come Mosé, ma sta nell'eter- 0 € vero. tabernacol nell’archetipo celeste del- Timmagine d'ombra dell’ Antico Testamento, riel Santo dei Santi ofa a tutti aperto. E un sacerdozio imperituro con propria virti salutare in grazia della vita eterna di Cristo, Questo sommo sacerdote & esso stesso Tunica, innocente ¢ incruenta vittima, non pit vittima espiatoria, ma vittima fazione e del compimento del volere di Dio, jormente imitata, purifica le coscienze " obbedienza, ‘Con la trasformazione del sacerdozio mutano neces- ion soltanto 1a dignith regale, la santita e stituto de ma sopratutto la Legge. 1 aBeoc, Yabrogazione dell’antica @ avvenuta in conseguenza della sua impotenza religiosa, poiché essa non conosceva che il vincolo naturale della stirpe. La nuova @ una legge della santita€ i santificati in una progenie spirituale, in tuna fratellanza in Cristo (2, 21, 12) Infine anche Ja personaliti @ determinata nel nuovo eone secondo la trasformazione della concezione di Dio ¢ del regno. Non l'assoluta persona di Dio ® proposta, nella ‘a modello immediato della personalita, tuttavia trascendente che rap- io, il regale sommo sacerdote presenta ill Cristo. Ey ‘una comunione & una nuova uni spirituale, che presuppone una Avviene bensi una vocazione teligiosa, celeste rende partecipi della santa fratellanza, crea una stirpe sa- cerdotale, ma che soltanto con la fedelti, fede, speranza, spiritualit’, con lo spirito dell’amore ¢ dell’obbedienza di- ita. La predeterminazione re- perfezionamento vo- 6 lo di Cristo, sono tra loro in azione reciproca. to Santo, in quanto persona, che rende paitecipi C‘un'illuminazione rivelatrice, ma bisogna rendersi degoi di essa mediante la propria spiritualitt (6, 4). C’2 una parola creatrice di Dio, che determina Vimminente cone, ma ci si deve rinnovare spiritualmente anche da sé, dvaxuvil 5) Vi & una Promessa, ma Disogna anche meri La voiont’ di Dio. determi nuove cone essi_vanno_pratica potenza di Dio, che n si vede. La fede & presup- la realizzazione del sperate (rr, 1). © la forza creatrice del Abele, Enoch, Noé, Abramo, Mos’, Davi ha reso sempre pi i profeti in poi, evidente la creazione del regno operata da Dio, dal r le, finchd Cristo, nonostante Gella croce, ha definitivamente compixto la salvazione. », con mirabile forza sistematica, Ia Lette- Cristianesimo dal punto di vista losofia della storia. Non é strano spititualitt non abbia fatto subito scuol come sistema esegetico € teologico, perché era orientate senso universale, ‘non introduceva e promuoveva la ne delle funzioni individuali, scorgeva il’ re- spiritualmente compiuto ¢ acesttare Jo sviluppo concreto di esso attraverso 1 formazione di classi sacerdotali ssalita fu della massima ché introduceva simbolicamente ne sacerdotale secondo il mod. Liautore della Lette teologo della storia, nuova, iportanza stotiea, per- idea del regno Tordi- "antico patto, Ebrei € esclusivamente un anche nel campo politico, che osser- ta universale, non & che un teorico. quest'uomo d’azione dotato di inandita ene do pratico e politico, Imente pi vasta. La sua teoria @ ase jione, cosi come egli medesimo di- divenuta realmente l'essenza del- unto di partenza del suo messaggio, ‘comune agli Kr sua solenne protesione: af fede he apre la Lettera Romani come apriva la Lettera agli Eb: avvento della nuova et merce l'adempiment regalita di Cristo nello spirito one, che porta san- Secondo Luca que- Paolo nelle sinagoghe di Stefano a Gerusa- ignificato dell’esegesi apo- a, che non sarebbe spirito del mondo, ma spirito deri- vous del feuporinois sve" ivovres, spiegazione e chiarimento d'una dot- le per uomini spiritu Ebrei_ (che perd & indubbiamente scritta da nuova Legge pneumatica impressa re invece della Legge scritta, della nuova Legge che da vita immortal ia a la gloria d’un nuovo mi sterio e d'un nuovo patto che porta all’eterna di Dio che noi vediamo; del _xaiggs, dell oggi e del giorno della salvezza, di cui dobbiamo farci degni. Orm: pediva la I to & rimosso la luce delt'int. ica, spirituale i siamo divenuti punto di partenza delle Lettere Efesi, ¢ ai Colossesi Ui problema che interessa specialmente il pratico ¢ psicologo Paolo, @ quello dell’eficacia della nuova Legge are come il mes- saggio di fede agisca dalla fede sulla vita. La speculazione ica in propesito lo ha condotto alla scoperta di fonda ¢ duratura, della filosofia cristiana della st i i cui tre distinti sistemi di pagano, V'ebraico € il cristiano, e con sufficiente scorgeva dovanque ‘one al peceato accanto alla morigeratezza. Ma scor- geva anche dovanque una determinata legge patticolare, legge naturale della coscienza, la legge scritta ¢ la legge i positivi della legge scritta e la libera, spirituale, idea- wa legge secondo la testimo- coscienza. Tuttavia tra c fora un abisso assai pitt ampio che per il mondo antico, perché vi sta in mezzo la volonta, che non & pitt conside- rata come mero arbitrio momentaneo e neppure come ca~ rattere abituale, ma come la legge spirituale del cuore, co- me wi vo essere. Cid conduce nel centro det problema dell’intera personalita, che Paolo jenamente. La soluzione dei problemi proprio della filosofia della storia, si aggiunge il concetto della legge soggettiva dell'esistenza individuale: Ja legge naturale della volonta carnale (pid tardi lex vor legge che risiede nelle membra, che non obbedisce , se deve divenire legge costante dell’e: salute e vita, e che presuppone, in quanto realti religiosa St igie merc? la santificazione e la grazia ogget inabitazione dello Spirito Santo. Qui la reli pitt che atto personale, @ effettiva azione di sull'esistenza individuale: vi si presuppone un concetto metafisico, non soggettivo, della religion. Perd peccato & salvezza, morte e vita non ito intesi come un con- tagio magico o come un elixir di vita, ma come i costituenti trascendenti d’uno stato della personalita, che ha altres) un iperrealistico vincolo di sangue con i progenitori Adamo ¢ Cristo, Tl concetto paolino della personalita, in correlazio- ne con quello della. logge sociale-metafisica trascendente, & nocciolo della filosofa paotina della storia ¢ della socicta. a non & consapevolmente svolto nei particolari, a. ricostruire vege di natura & contrassegnata dalla co- i Dio, tratta dalle opere del Creatoré, ‘onnipotenza ¢ deit’ (Rom. 1, 19, 20). Tl contenuto della legge di natura & noto agli uomini in virtt della coscienza, € quindi essi possono esser legge a sb medesimi senza possedere uua legge scritta. Ma Ja conoscenza della legge non basta a render giusti. Occorre Ja sua osservanza. Il distacco dalla conoscenza naturale di ¢ alla perversita: Dio abbandona siffatti uomini a sentimenti vili. Non @ del tutto chiaro come cid si possa conciliare col fatto che la morte & entrata nel mondo git col peccato d’Adamo. In ogni caso, la prima eta, da Adamo a Mos®, 8 contrassegnata anche dal vincolo ® integrata da un’al- iale-giut vincolo sociale-metafisico, € che la legge sociale contimia a dominare sull’uomo per tutta Ia vita come nel imonio (R. 6, 16; 7, 1). Non ostante la conoscenza della legge di natura attraverso la coscienza, Vordinamento sociale della vita agisce nella de- terminazione del carattere, il peceato che vi inerisce & prin- pi personalita. Non si fa che si vuole proprio buon io, perch? il peccato, che domina in noi, opera i ® addirittura una legge logica (7, 21), le-metafisico legge del peccato, ostacola la conoscenza razionale della Jegge di natura. Cid non & formulato con terminologia chiara, ma @ visto con acume e con umana verita. La seconda et @ qu: opere cio? innanzi tutto la circoncisione: ma esse non hanno efficacia sacramentale, effieaci tere. La circoncisione & bens) osserva la legge, se Valida & solt ma solamente se si si aggiunge una effettiva vita etica itconcisione ‘osservanza iene qq principio ciob che Ja mera giustizia est opere, cosicché la mata dell’or% mai personalmente raggiunta ay mondo gi Itro_ ancora, le Pro- messe, ¢ quindi in esso la fede nell’onnipotenza di reggitore della storia, poteva operare una giustificazione teriore, uma giustizia per la fede (R. 4, 3). Ma questa © grazia personale di Dio e non agisce sulla progenie cociale- ica. Non i discendenti carnali di Abramo sono ma coloro che sono intimamente partecipi d Promessa, che sono il residuo eletto e predest R. 9 7, 8). In quest’eta il prin gratia personale di Dio per coloro che sono eletti e chia mati in previsione del loro merito personale (solamente cost si pnd sta danza tra R. 8, 8 € 9, 14-18). tad rituale d . Dio sie vamente rivelato in essa come Dio dell’infinito amore e della re- denzione (R. 8, 32), Cristo ha solennemente mostrato, con la resurrezione, 4i Dio, La promessa essaggio di salute fatta dai profeti si 8 avverata, ¢ ia cost la missione ricca di grazia del ministero asse- gnato da Dio, della predicazione a tutte a tutti coloro che hanno lo (R. 9, 31). Ma il 2 una di classe, © maesti cultura poy perfetta, gid esisten vono esser rigenerati, in tii d'una prodigiosa procrea- zione, secondo il modelio perfetto della maturita di Crista (Ef. 4, 13). La comprensione simbolica, apocalittica del Tegno costituisce Ja nuova personaliti ¢ il nuovo popolo maggiorenne, un popolo che & concorde sotto I'unico Dio e Padre, un’anima e un corpo solo nella varietd dei doni ia un suo sviluppo comune capo Cristo, che tutti compone in un unico insie- compiuta in una chiara e consapevole serie di ana- Jogie tra idea di Dio, idea del regno e idea della personalith, con un positive carattere pubblico sotto Ia sovrana vofonta di Dio, con la chiara coscienza della nuova realt’ meta- fisico-storica del regno. Il regno di Dio della pace, della giustizia ¢ della gicia 2 un triplice aspetto della nuova Legge: della stia conoscenza simbolico-spiritual fficacia psicol metafisica dello spitito. Essa jede ancora una regola cerimoniale, ma soltanto la tradizione, l'ordine consuetudinario del sacramento, Nella vita etica permane, riconfermata, prossimo ha gia osservato la legge (R. 10 Santo 8 lo dell’amore. La disa- tera legge, cid buono.e perfetto, TI mistero della volonta di Di pimento storico della dispensa della Salvezza nk Predestinata, 8 divenuto la pienezza del di persor La vita spirituale non & perd volonta autonoma, ma & ito mistico, La legge @ una legge spirituale di vita, che Ja legge scritta La volont’ chia- che libera dal peecat non riuseiva @ com} preveggente e prede: mati a conformarsi al mo‘ Dio, collaborano per fe suoi frate principio della vita spitituale: lo Spirito fh loro, viene in soccorso alla loro debolezza € li sostiene come forza trascendente, cosicch’ essi divengono figli di Dio Padre ed eredi e coeredi dell’eterna virth di Cristo. La gloriosa liberta dei figli di Dio @ una realti. mistica, & un’azione reciproca dell dividuale (R. 8, 16). La forza ® universale neppure nel nuovo Rej lamente in coloro, che hanno aderito con a dottrina, Ia osser~ Gia prima della terza et era possibile raggiungere la ezza con Ia sola fede e linterna giustizia. Poiché la ina predestinazione del regno appartiene in all'idea del regno, dopo Vinizio della nuova societ’ positiva della Re- R 6, 3). Ca fondato in senso sociale- ta della vita mediante I'esecuzione della _vo- Dio, mediante Ia sua morte espiatrice di tutti i cosicch® ora regna Jo stato di grazia, un. nel tempo prede- con Cristo e, mercé il legame soci i credenti Sono oggettivamente giustificati (R. 5). Paolo scorge con particolare chiarezza la legge sociale-metafisica, perch per ito trascendente alla debolezza & un problema chia "La realta del regno non é secondo Ini dimostrata fanto simbolicamente ed esegeticamente, ma é avvalo- rata da due fatti, dalla xardoranis (naraoratyjgoveat , dal tardi veformatio, dalla re- staurazione del patto con Dio mediante la publica esecu- Zine della volonta di Dio ¢ mediante la solidarieta ella comunione con Cristo. Con Ja restaurazione si ha la gi ficazione, l'eliminazione della morte del peccato; con corporazione, col sacramento del battesimo, si ha Ja vivifi- cazione. L'incorporazione (evoampog Ef, 3,6) & imita- fone della morte di Cristo, una morte del peceato, un innesto nel tronco di Cristo. Vivere in Cristo esser vivi- ficato dalla forza vitale di Cristo, cui dopo, il Gindizio si eae ee one eae figura del celeste secondo Adamo (I'C. 15, 47) Questa non ha nul sofia della storia sul piano d’una realtd sociale-metafisica. Liintroduzione alla Lettera ai Colossesi la riassume in modo decisivo. Si tratta sempre anzitutto dell'alba della terza eti, della rivelazione della volont& sovrana di Dio nell'in- creta ed eterna tera creazione, sussistono tutti i troni e le dominazioni, principati e (gli angeli come principi trascendenti iat? opal, eal stesso ¢ il trascendente arconte dell'ecclesia, della Chiesa che & suo corpo. La Chiesa @ una comunit’ di popolo, la comunita che nella storia universale rappresenta V'epoca del compimento della rivelazione della volonta di Dio. I pub- blico sodalizio di Dio divenuto, Dio fattosi uomo, merce il primoge primo risorto jeale comunione di sangue ed & tenuto unito da ‘tuale 8 un misterioso Vamorosa de- del corpo divenuto sua pro- capo di questo corpo, ‘coloro che sono guidati da Tui. Essi divengono fighi del Dio vivente, ma poicht divengono figli, divengono pure eredi di Dio e cocredi di Cristo. L’eredita perd & ih parteipasione al regno, Vaffrancazione anche di fronte a Dio, piena coscienza spirituale del regno (Gal. 4, 9) mento filiale verso il Padre emancipa I'uomo dalla ae straniero e avventizio questi diventa, con l'accesso al Padre, Hbero concittadino ¢ casigliano di ‘Allo seopo di chiarire pi canto all'immagine del corpo c’é pure casa come uniti ordinata, rakis, edificio costruito da Dio (TC 14, 33.3.9 Si deve edificare la celeste casa spiritua~ individui sono le pietre da Giacomo, Piero e Giovanni sono le colonne gli apostolic i profeti le fondamenta, Questa citti di Dio, Ia Gerulasemme pit) alta, servono a indicare J’u Sebbene il regno sia eterno, imperitu inizia un nuovo corso della storia, quello dello ngola personalita con le funcioni della sua classe, ©, mercé la sua collaborazione, dello sviluppo del corpo Cristo sino alla maggioriti, perfezione, maturit& nel- le grazie sovranaturali (IC. Paolo ben scorge. Se tutte le membra fossero ugual potrebbe esistere un corpo? La composizione e la coopera zione delle membra sono stabilite da Dio: Dio ha assegnato ad ogni membro il suo posto nel corpo naturale e anche segu classi. Soffrte e gioire assieme & il fine natuale da organi- I see comune. Tutta organismo sociale. Egli si assume diligentemente l'educazione morale yu — dell'individuo, che naturalmente & sempre educazione alla berta e presuppone il consenso spontaneo, allo scopo di formare un nuovo popolo. Si occupa specialmente dell’ordi- nazione dei preti, dei vescovi e dei diaconi. Tl suo mandato, in quanto vocazione religiosa a insegnare la retta dottrina, istrazione della casa di 2 una ga- ranzia etica personale. Questa trasmissione avviene median- te un altro sacramento, la consacrazione con Vimposizione im. T, 6). Quest po- itera teoria sociale del sacerdozio. @ cristiana comprende anche altre parti- zioni, quella di ebrei © gentili, quella di liberi di tutte te categorie ¢ di schiavi. In tal modo si riapre il contrasto tra la catastasi presente e il regno cosmico escatologico, che riporta nuovamente ai principi fondamentali della conce- zione paolina del regno e della storia. Ciascuno resti nella sua professione mondana, anche lo schiavo, che senza dub- bio ha bisogno di essa, se diventa libero. Anche I’ammo- lito rimanga nel matrimonio, anche se & preferibile, in se stessa, e soltanto per coloro che ne hanno la vocazione, Ja castitA. Cid significa che la moralita cristiana deve dar prova della sua forza operando anche nell’ ordinamento mon- ano fondato sulla fedelt (I Tim. 6, 1). E questo @ un obbligo di coscienza anche nei riguardi dello Stato terreno. Proprio ai cristiani romani vien detto che ogni uomo deve assoggettarsi alla potesta tetrena di fatto, ordinata da Dio. ‘Anch’essa infatti sta al servizio di Dio e della vita morale, anche i suoi magistrati sono ministri di Dio, anche i tributi € le pene rientrano nell’ ordinamento della vita morale, che si realizza con l'amore del prossimo (R. 13) ma @ d’uopo avere una chiara coscienza della loro correla- zione per poter inserire a questo punto Ia dottrina sociale del Vangelo. Non la si @ considerata prima a bella posta, cagione della loro forma priva di carattere teoretico (cfr. la mia Ethik des Mittelalters). Il contrasto tra il nuovo Regno trascendente e lo Stato terreno é il medesimo in Cristo e in Paolo. Il suo significato pitt profondo e pit alto @ la neces- ~ 6 — pre ¢ dovunque pos: del tegno in Cristo e in Paolo & re politico & completamente sorpassato zione sovranaturale, della sovrana liberta dei figli di Dio. Questa appartenenza sovranaturale al regno ha per base la certezza personale della rivelazione di Ci una santa perfezione, gurato per s& e per i su fetta direttamente con che fa i che il regno di egno di Dio una regaliti del libero » contrapposizione che, se- condo E. Troeltsch, sarebbe il punto di partenza delle dot- ‘rine sociali del Cristianesimo. $i contrappongono invece il trascendente impero celeste santita col suo re invi- sibile e con la sua grazia rinnovatrice, che & tattavia anche ‘un regno vis i membri viventi della regno del peccato e della € nei pubblicé pec- I principe potenze delle tenobre (EE. 6, 2 una costruzione poste nnio. Ne si contrappongono Chiesa Lo Stato al positiva ist vina ed @ al servizio della volonta. di Dio. Tut viventi della Chiesa appartengono altrest allo Stato. Cid va tenuto fermo specialmente di contro all’opinione indubbia- mente oscillante di Agostino, che talvolta uguaglia il regno trascendente del peccato allo Stato visibile, in quanto ma- num latrocinium, in seguito a una concezione non biblica ai un corpus diaboli Lrescatologia paolina va definita partendo da queste di @ Visibile negli uomi catori ed ha parimenti U1, 12). La Chiesa invisii probabilmente di ata stinzioni. Il principe di questo mondo vi @ raffigurato come il. fautore del peccato e della perdizione, dell’ abbandono Gella vera dottrina e della vita, come maestro e non come sovrano, che, in quanto Anticristo, cerca di distruggere il io. L’ora del fhuta @ ignota (I Tess. 5, 21). isto T'attuale catastasi, caratteriz- isto € dalla visibile sovra- G E forse strano che I'annuncio apocalittico d’un re sibile e d’un regno trascendente, che era Chiesa visibile sol- tanto nelle piccole comunita della nuova religione —speranza contro ogni speranza in un impero terreno d’inconcussa po- ‘0 Yimpetuosa atte- smento escatologico ha della Chiesa — se ogni individuo incorporato col Sacra- mento o solamente chi avesse portato a maturiti il suo ale, € chi fosse. da escludere dalla comuniti della Chiesa, da scomunicare — dovessero esser risolte sol- tanto erso le lotte secclari dello sviluppo costituzio- Chiesa? In termini soci problema era i e il loro svol- concetti, ma Zioni si trovano gia in Paol gimento non si operano i concrete en societi. Mancano per poter definire il contributo quasi impossibile un giudizio issimo periodo storico. Non- dimeno Ia filosofia della storia deve tentare provvisoria- —8— mente una soluzione generale del problema, che possa in- Gicare nuove vie alle indagini particolari Nota B necessario slevare qui uns lacuna assai space sostra. espossione. Nonostante le lettura_assdua dei ‘moderai ‘dell Apeealisee © la conoscenca. della maggior commenti palevcristia poeta terpretasione dell Apocaiss,coxcehd questa a ragione nome peradotale ch rveasione aogreas | pone Porat evo CAPITOLO II L’oRIGINE DELLA CHIESA PALEOCRISTIANA E DELLA SUA FILOSOFIA DELLA STORIA L'idea cristiana del Regno & sorta con pienezza e chia- tezza inandite in Cristo, come esperienza personale della Rivelazione, e altresi, come completo sistema scient nella cerchia paolina. Si ha in tal modo per la prima v tuna coscienza della storia come esperienza d’una direzione divina e come sviluppo della personalita nella storia, Questa & riconosciata come forza e pienezza di vita e quindi tutto itera sua personalita spirituale, é collocato nella dalla guida divina derivano Ia storia cri- realta del Regno. Ma poiché I'intera personalita & realizzare questo regno nelle anime, si ridestano ividualita nazionali dell’ebraismo, della grecita ¢ della romaniti. Le nuove it idualita non sono tabulae vasae, ma portano gia in st un cultura nazionale giudaica, greca, latina, Dinanzi alla nuova idea del Regno si bensi il mondo ebraico della comunanza di sangue, ritto e di culto del popolo eletto, si riduce bensi lo spirito greco al sistema giusnaturalistico della nozione naturale di Dio ¢ della vita morale, ma tutti questi elementi si fanno ancora valere nella formazione dei nuovi membri del re- gno e del puro popolo nuovo. Nel processo di formazione di questo popolo nuovo, nella creazione della sua individualita, nel consolidarsi della nuova idea del regno ricompariranno gli antichi elementi e condurranno a gravi lotte, fino a che il popolo cristiano non avra effettivamente raggiunta una sua schietta indivi- dualita. Ma pud esser pienamente raggiunta? Pad il regno, che @ a meta trascendente ¢ a meta visibile, divenire una realti storica senza la base naturale delle raze, riunite in le categorie terrenc. Attual mente, prima della trasfigurazione, vi saranno nel corpo ¢ regno della Chiesa una nazionaliti ebraica e una siriaca, una ellenistica, una latina, una romanica e una germanica; nessuna di queste n i © la Cristianita, ma si potra parlare orien tale e d’una occidentale, d'una romanica e d’una germanica, Esse avranno anche la loro orgai mati e nei loro sinodi metroy non sara superiore ai metropol nale, m: fmpero romano stava al di sopra d goli_popoli come ente sovranazionale Waltronde le dispute dogmatiche more? Forse dalla insuificienza Rivelazione o dalla cattiva volonta dei membri e rappresentanti della Chiesa nel suo s\ non piuttosto dal nazionali dell'interpretazioné del nuovo regno? T sarebbe scorto chiaramente da tempo e sarebbe stato anche a sutficienza investigato, romano ¢ paleocristiano le nazioni non fos- mescolate tra loro, che neppure una perso- aalita di prim’ordine ha un marcato carattere solamente siriaco, ellenistico o romano. Proprio nella fusione, se mai, del_ senso namente feconda attraverso le pit profonde concezioni reli- giose € metafisiche. La cultura comune dell’ Impero romano e la comune cultura rel congiungono ni na. Se si considerano le diff li, nonostante questo strato comune, diven- gono evidenti i pit profondi motivi diverse conce- zioni di Dio ¢ del mondo e delle diverse correnti spiritual Comincia allora il solito discorso sul sincretismo e sulla complexio oppositorum, una frase vaota, proprio quando importa scoprire sotto lo strato comune il vero fondo d’o- rigine della formazione della personalit’. Nasce cost una storia astratta dei dogmi, che risolve le tendenze nazionali in un processo dialettico di opposti sistemi e deve tuttavia ricorrere nei casi contingenti alle influenze di forze troppo personali (Harnack), oppure si tagliano con ingenuo empi- rismo le are le forze fondamentali del movimento positive del storia, conoscere le loro tendenze consecutive, determinare Ja loro influenza reciproca e le loro interferenze in dati istanti, Risultano allora sorprendenti chiarificazioni. L’idea cristiana comune del Regno esiste dovunque come il nuovo tono delle anime, come certezza della Redenzione, e la fede @ realtd delle anime intatta nel suo vigore, ma mne del contenuto della fede & subordinata al sistema personale, una dottrina particolare, oppure un sepa- rato ordinamento giuridico, che cerca la sua comuniti € ‘vuole esser pubblicamente riconosciuto da tutte le comunita. noscimento & una forma nuova, & pi Tanga quanto dottrina_particolare. che la considerazione empirica astrae strano a noi solamente perch® ne 2 pubblica non ha una linea decisa. Tl processo non & perd mon- peseieees ano per una austera coscienza pubblica che sente in sb la so- vranitd del volere divino ed ha sempre piena consapevelezza di sé come azione dello Spirito Santo che si esplica sulle personalita carismatiche di carattere profetico 0 ufficiale e sul consensus L’esempio pid bello e storicamente pitt importante di ‘questo processo, il secondo atto di fondazione della Chiesa universale in luogo d'un regno nazionale ebraico dopo le Pentecoste, & il dibattito tra Paolo missione profetica di guidare tuce. Egli & un ebreo dotato dalle tenebre alla a rabbinica ed anche tre eta, che non presuppone pit la circoncisione ¢ il culto della nazionalita ebraica. Col suo sistema dottrinale egii crea Ia comunita del suo apostolato, con Pietro, che fa ancora concession! daico. Nel con no-pagana ¢ ipo della maggior parte Cristianesimo gindai provocd la prima secessione d’una setta, aveva V'in assicurare l'autonomia del nuov. Legge. Non contro gli ordinati. Tutto il nistica che spingeva ‘ufficio sacerd concetto del fo poteva imporre un sacto », per cui un profeta, un is eer atto espiatorio, una determinata prestazione per la comuni- fa oppure un’agape da offrirsi da una determinata persona. In base a questo modello ellenistico si vollero sopprimere, in Corinto, Vordinamento sacerdotale della Ci Vesegesi razionale e tuttavia commessa da Dio, - mento dei vescovi per opera degli apostoli in seguito a un same e a un giudizio morale razionale ¢ Ia trasmissione tradizionale della dottrina apostolica mediante il discepo- lato o addirittura mediante tradizione familiare (per lo meno in Gerusalemme e nell’Asia Minote). Visi contrappose il profeta pneumatico del dititto sacro, che era senza dub- bio anche una parte del corpo di Cristo, ma che era scar- samente apprezzato gid da Paolo a cagione della sua irra- zionalit’. L’ordinamento razionale era’ superiore ad esso, perch? Dio @ spirito dell’ordine ¢ non del disordine. La soluzione del conflitto.fu recata, in nome della co- monita romana, da una lettera del vescovo romano Cle- mente, la prima lettera clementina, che fu consegnata da tre anaiani in qualita di testimoni, vissuti all'epoca in cui Pie- ‘tro e Paolo medesimi prendevano parte alla celebrazione eucaristica della domenica nella comuniti romana. Questa @ecisione non era a rigore pubblica, non era ancora un’en- cciclica a tutte Ie Chiese, perché la discussa in una cerchia pid larga cora dovunque Vimmediata tradizione apost sto caso perd la tradi essa, dall’ fryouuevog che era in effetti assai pid che un « segretario per'la corrispondenza ». Intorno all'anno go alla celebrazione cucaristica domenicale 2 Re i gia tutta ta gerarchi popolo, T'intero sist , a cui deriva Ia costituzione del Chiesa cattolica (R. Sohm, Kirchenrecht IT, determinato precedenza dei preside sommo sacerdote, che ha un proprio posto ssacerdoti che presiedone con | diaconi of popolo circostante, e sono determinati l’ora ‘Clem. 40). I tre anziani testimoniano che gid ai tempi di Pietro e di Paolo, dunque gid intorno al 60, era cosi. Non @ che Jo sviluppo naturale della piccola assemblea serale in una pill vasta, in cui non potevano pid assidersi tutti alla abbia imposto la necessiti puramente mondana del- » Questo ordine & stato regolato sacramentalmente con segesi simbolica, e dell 0 nalmente per respingere Vinvasione della funzione profetico- pneumatica nell’ uff i In quest'occasione si @ fatta valere per la prima volta Yorganizzazione ideale del corpo di Cristo, Vordinamento do i carismi dell'ufficio e della personalita cia qui un nuovo sacerdozio clericale, come titiene Sohm, ma a il sacer nuovo popolo, ¢ i reintegra da imregolare pneama disciplinare su cid che & peccato contro Vordine della comu- nit dell’amore (I Clem. 44) non deriv). un’er essa aveva avuto un carattere a mala pena publ va portare de; seri, anche se in futt’altra direzione. Di passag- gio va qui menzionata anche un si contrapponevano due diverse tra ; della Pasqua. L’Asia Minore celebrava la Pasqua il 14 ni- san, indipendentemente dal giomno della settimana, Roma alia domenica dopo il 14 nisan, La conttoversia non era soltanto esteriore, in quanto si trattava dell’ordine divina- La controversia presuppone parecchie encicliche di sa romana, Si fecero in Asia Minore numerosi sinodi ne quali si doveva ottenere l'accordo, generale, Papa Vittore risolse la unica, are del papa, seriza dub- bio non indipendente dal consenso dei vescovi ¢ dei sinodi. La decisione defi Nicea. Diimportanza molto maggiore per la storia dello spirito @ stata perd una controversia precedente, che doveva neces- i sorgere dalla mentaliti ellenistica, la lotta per diritto sacro era soltanto un fenomeno d'ecce- dello spirito greco divenuto incerto, che, ad eccezi alcune grandi costruzioni metafisiche, costituiscono la. 1 si, se non ci offrissero un mezzo ins ebrei forniti di cerchia paolina avevano proclamato cor sotto la sug- merce lesegesi simbo- vevano partire soltanto d: quindi. costruire la realt& secondo una serie di analogie. "onnipotente spirito creatore non guida pit la realta sto- ica, va perduta la pienezza della nuova personalita eri stiana, il suo orientamento totale come volonta ed intelletto, fede e liberazione esoterica feria, dal dualismo platonico. Sol in grado di fornire cid con dottrine segrete per i pneumatici (Eusebio H. E. 4, 1). Il sistema dottrinale diventa essenziale al posto delidea del regno, ¢ la Chiesa. vien ridotta in tal modo a una seta, ssoterica di pneumatici. Va perduta di vista la storia real vista pienamente soltanto attraverso Videa rel del Regno, e il processo naturale greco dell’eterno _ritorno __ subentra al posto della storia. Se il processo originariamente Raturalistico viene ora descritto come storia della caduta ¢ dell’esilio dello spirito nella materia e come ev: e di concessioni iemente, & il dualismo d’un Dio altissimo ¢ d’una materia eterna, corrispondente al duali- ‘smo psicologico di spirito e mondo dei sensi. Se ancora si ammette una creazione del mondo, si tratta pure di una concessione, che permette comunque di costruire soltanto un Demiurgo, un malvagio o debole « secondo Dio ». Per la mediazione tra spirito e materi ‘ogitano parecchi eoni, frammenti dello spirito che soltanto apparentemente pene- materia malvagia. Anche Cristo viene inteso co- lel regno di Dio, ich? un’astratta autoredenzione etica @ posta in luogo lla_comunione stori Tutto cid, se si considerano le singoli costru: , Hon & privo d’una certa grandiosita ¢ talvc Jevata spiritualiti. Ma rimane necessariamente astratto ed ha @ mala pena sfiorato il mondo cristiano, Non vi fa nessuna discussione al riguardo, come ad esempio per la questio- Ito pid secondaria della celebrazione della Pasqua. Poiché si era tentata una correzioné i concessioni quasi all'intellettualismo gnostico. L’apologeta lavora infatti necessariamente con compromessi e cerca logos distribuita in tutte le ‘aun concetto che restrin- colo mediante il quale la spiritualita greca poteva inserirsi nel Cristianesimo. Clemente d’Alessandria lo ha ripreso tert hha costruito una filosofia ellenistica della storia, che costi- tuisce un compromesso abbastanza equo tra spirito greco & Cristianesimo. Cristo, in quanto Logos, é il maestro e dagogo dei pagani, degli ebrei e dei cristia smo astratto diventa in tal modo il significato della teli- gione, e V'autoredenzione intellettualistica dello gnostico diventa la ragione del mondo. Poiché perd si abbandona- vano le stravaganze cosmologiche della gnosi, questo siste- ma sembrd adatto a divenire la base d’una scuola cristiana, della scuola catechetica d’Alessandria. Esso ha ottenuto in tal modo il carattere limitatamente pubblico d’un sistema ‘educative cristiano, e solamente a qu ione alla scuola si deve se intorno alla dottrina di Clemente non si & accesa una _controversia annientante, come accadde anche per la dottrina di Origene, suo discepolo incomparabilmente superiore a Ini, che soltanto molto tardi incorse nella con- dama. ‘Una storia dell’idea cristiana del Regno non pnd tra- ‘scurare del tutto l'imponente metafisica della storia di Ori- gene, nonostante che questa sia completamente al di fuori dello svolgimento positive di qui i simo fare la storia dell’idea del Regno senza ricorrere a lui, Poiché neppure la dottrina del Logos ha acquistato un ca. Tattere pubblico nel mondo cristiano per opera sua, ma per opera di Atanasio. Tuttavi 1a ha. ituale ed @ di tale importanza per I'intendimento dello svolgimento della ragione stotica, che & necessatio ac- cennarvi qui brevemente. Tl vero € proprio punto di partenza del_ sister trasformazione ellenistica, astratt berti etico-spirituale, ale, vi & considerat la vita e deV’essere, come unica realta, dato che la materia va concepita soltanto co- ‘me incarnazione pitt fine o pit rozza del grado di vita eti- ‘ca aggiunto dallo spirito. Poiché scorge la libert spiri- ee tuale ed etica come la realtA eterna e tuttavia in m to, Origene scorge pure l'assoluta, {2 e spiritualitt del Dio immutabi é filosoficamente inattaccal ont e spiritualita perfet secament veramente vivo di Dio, nonostante che la Scrittura sia collocata come documento canto alla metafisica. Questo appunto é i limite dello spi rito grec. Anche Cristo rimane essenzialmente il Maestro, non é il Re d’una nuova et’. Il concetto della creazione @'un mondo determinato, avvenuta una volta tanto, pare dinanzi all’eterna ed immutabi Dio, che compone il mondo degli spit quaccumaue fect, faciendo non coepit. dere una materia eterna Ia creazione de, tesa come la loro partici Padre e, tuisce un mondo teofanistico degli spiriti, che, di nuovo in maniera schiettamente greca, & inteso come pracfiguratio, come inoperatio di Dio. Le «forme» greche sono dive. nute anime e spiriti ctistiani. Ll conferimento della. forma & realizzazione, messa in atto (de prineipiis I, 3, 5). Dallo Spirito Santo deriva perd la santificazione come aituazione di una terza forma di vita, in un popolo nuovo, come rin. novamento della faccia della terra, come trasiormazione nella novita della vita (I, 3, 7). Occorre osservare assai attentamente per poter scoprire la trasformazione dell'idea del Regno come ¥i ‘a, naturalistico del Regno di Dio nei sol Essa prende le mosse dalle parole Logos & vicino al nostro cuore smo, sempre una qualche dottrina del regno millenario __ Ja terra, che costituisce il nocciolo delle sette siriache. L'idea gione positiva, se non proprio Ia liberta morale, perché Spirito & dispensato soltanto ai degni, che sono atti a ri, ceve ui non vi sono, si pud dire, ostacoli seri a una interpretazione gnostica della Serittura. Percid qui Orige- ne ¢ sicuro. Diventa incerto soltanto dinanai alle conseguen. ze cosmologiche del suo sistema, ed esse infatti rivelano, in una prospettiva grandiosa, l'impossibiliti dana mera me tafisica della storia ove si debba salvare I'idea della storia come evento unico, positive, decisivo una volta per tutte ‘Qui Origene si industria con la costruzione di tre comunitt i alle tre specie di Womini, ai carrali dell comuniti cittadine terrene, e lesiastiche © ai pneumatici della comunio sanctorum, del. Ja comunita trascendente degli spi seguito a un libero e tuttavia necessario proces- $0 di purificazione nell’apocatastasis panton. La vicenda ratitrale d trasformata in un pro- cesso spirituale, senza dubbio contradittotio, ma che con. sentiva di formulare di contro al naturalismo un ideali- smo obiettivo corrispondente al concetto spitituale i Dio, senza che si dovesse abbandonare il concetto greco dell'or. ine universale del mondo, dell'ordine logico della natura, Liesperienza ellenistica del Cristianesimo, unilateral © prevalentemente metafisica, non @ divenuta — confor memente alla generale dinamica sociologica — un peri colo pubblico. Non penetrd politicamente nella vita Tuttavia & caratter del mondo siriaco, to; non penetrd nella ¢oneluso una sort _ dopo esser apparso in certo qual modo come una forza ‘Sovranazionale. Abbiamo due esempi, ancora dall’epoca della gnosi, del modo come, una prima volta attraverso la € una seconda attraverso il profetismo pneuma- dell’ Asia Minore, lo spirito siriaco @ blico movime

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