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Verbi in -ω
I temi verbali dei verbi in -ω tradizionalmente si suddividono in otto classi; è entrato nell'uso, tuttavia, anche un
diverso e più semplice criterio di classificazione, che li suddivide in due classi, a seconda della presenza o meno del
suffisso jod nel tema del presente.
Prima Classe
Fanno parte della prima classe verbale tutti quei verbi che formano il tema del presente aggiungendo direttamente la
vocale tematica al tema verbale. Essi sono tutti i verbi con il tema in vocale e alcuni uscenti in consonante occlusiva.
I temi che sono soggetti a gradazione vocalica mostrano nel presente il grado normale, mentre nel tema verbale
presentano il grado debole.
I seguenti verbi in ε presentano apparentemente due temi del presente, poiché uscivano originariamente in εϝ, che
diventa ευ se seguito da consonante, mentre se seguito da vocale, il digamma cade senza lasciare traccia.
I due verbi χάω (o χαίω), brucio, e χλάω (o χλαίω), piango, hanno i tema verbale in αυ, poiché originariamente
erano in αϝ.
Seconda Classe
La seconda classe comprende i verbi con il tema verbale in labiale che formano il tema del presente aggiungendo
uno jod, che da origine al gruppo -πτ. Es.
Classi verbali del greco antico 2
Sesta Classe
La sesta classe si può dividere in due gruppi:
1. 5 verbi in cui per formare il presente si aggiunge un -ε al tema verbale;
2. 23 verbi in cui si aggiunge un -ε ad alcuni o tutti i tempi derivati dal tema verbale e non a quelli derivati dal tema
del presente.
I verbi appartenenti al primo gruppo sono:
Ottava Classe
Dell'Ottava Classe fanno parte i verbi politematici, cioè i sette verbi che per la formazione di tempi diversi dal
presente e dall'imperfetto utilizzano diverse radici verbali; sono, in ordine alfabetico, αἱρέω "prendere", ἐσθίω
"mangiare", ἔρχομαι "andare", λέγω "dire", ὁράω "vedere", τρέχω "correre" e φέρω "portare".
αἱρέω t.v. ἑλ- > aoristo εἷλον (aumento in ει-)
ἐσθίω t.v. ἐδ-/φαγ- > futuro ἔδομαι, aoristo ἔφαγον
ἔρχομαι t.v. ἐλευθ-(ἐλυθ-)/ἐλθ- > futuro ἐλεύσομαι, aoristo ἦλθον
λέγω t.v. ἐρ-(ῥη-)/ἐπ- > futuro ἐρῶ (fut. pass. ῥηθήσομαι), aoristo εἶπον (aoristo raddoppiato, con doppia caduta di
w)
ὁράω t.v. ὀπ-/ἰδ- εἰδ- οἰδ- (apofonico) > futuro ὄψομαι, aoristo εἶδον
τρέχω t.v. θρεχ-/δραμ(η)- > futuro δραμοῦμαι, aoristo ἔδραμον
φέρω t.v. οἰ-/ἐγκ- > futuro οἴσω, aoristo ἤνεγκον(aoristo raddoppiato)
Prima Classe
I verbi che appartengono alla prima classe possono avere o meno un ampliamento e un raddoppiamento del presente
(o entrambi).
Senza ampliamento
Per far vedere in modo chiaro come le vocali tematiche della coniugazione si inseriscano tra le desinenze e il tema,
verranno illustrate le voci della 1° persona plurale.
• temi in vocale e dittongo: λύ-ο-μεν; γεύ-ο-μεν.
• temi in consonante muta(π β φ; κ γ χ; τ δ θ): ἀμείβ-ο-μεν, ᾄδ-ο-μεν, πλέκ-ο-μεν
• temi in nasale(μ ν) e liquida(λ ρ): ἀμύν-ο-μεν, ἐθέλ-ο-μεν.
Classi verbali del greco antico 4
Con ampliamento
I possibili suffissi che si possono incontrare sono: αν, ε, ισκ (σκ), ν e non c'è una regola precisa per distinguere quali
temi prendono questi suffissi. Si possono fare degli esempi:
suffisso αν: ἀμαρτ-άν-ο-μεν.
suffisso ε: δοκ-έ-ο-μεν > δοκοῦμεν
suffisso σκ: ἱλά-σκ-ο-μαι; suffisso ισκ: στερ-ίσκ-ω
suffisso ν: τέμ-ν-ο-μεν.
• il verbo πάσχω ha in realtà un ampliamento σκ; dal tema παθ- si passa a *παθ-σκ-ω, nel quale la dentale θ si
dissimila e passa l'aspirazione alla velare κ(legge di Bartholomae).
• i tre verbi θνήσκω, θρώσκω e μιμνήσκω si possono anche trovare scritti: θνῄσκω, θρῴσκω, μιμνῄσκω. Questo
perché possono avere sia ampliamento σκ(primo caso) che ισκ(secondo caso). L'ampliamento ισκ forma con le
vocali lunghe η/ω dei dittonghi impropri nei quali la ι si sottoscrive.
• ci sono dei verbi che inseriscono un ulteriore ν(infisso nasale) all'interno del tema; sono tutti apofonici:
λαγχάνω(t.v. λαχ-/ληχ-), λαμβάνω(t.v. (σ)λαβ-/ληβ-), λανθάνω(t.v. λαθ-/ληθ-), πυνθάνομαι(t.v. πυθ-/πευθ-),
τυγχάνω(t.v. τυχ-/τευχ-) tra i più importanti. Si noti come il ν interagisce diversamente con le consonanti a cui è
vicino.
Seconda Classe
Della seconda classe fanno parte temi verbali in consonante che producono esiti diversi incontrandosi con il suffisso
ϳ. Sono elencate di seguito le terminazioni verbali che risultano dall'incontro delle consonanti finali con il suffisso ϳ.
Terminazione Origine
• i primi due gruppi di verbi funzionano tutti allo stesso modo: il tema in αν (o εν, αρ etc.) subisce metatesi
qualitativa con il ϳ(αϳν) che finisce per vocalizzarsi in ι.
• nel greco attico i verbi in σσ si trovano assai spesso con la terminazione ττ( es.: πράσσω > πράττω).
• lo stesso gruppo σσ proviene molto di rado da una dentale, così come è più difficile che un verbo in ζ provenga da
un tema in velare.
• il verbo βλάπτω ha origine da *βλαβ-j-ω, come del resto è più ovvio che sia(cfr. βλαβή, danno), ma si suole
ritenere che la radice vera sia βλαπ-.
• i verbi che finiscono in -ίζω sono in gran parte causativi.
Classi verbali del greco antico 5
Precisazioni e particolarità
Molti verbi sembrano eludere le classificazioni proposte sopra, poiché all'apparenza appartengono ad un altro gruppo
piuttosto che a quello che ci si aspetterebbe separando la desinenza dal tema. Si tratta di eccezioni e casi particolari,
che sono presenti in gran numero in qualsiasi lingua, e sarebbe pretenzioso cercare di elencarli tutti esaustivamente;
così si ricorrerà a dare una visione generale dei vari fenomeni che possono trarre in inganno.
Verbi in -μι
I verbi in -μι sono divisi in due classi, le cui differenze si riscontrano nel presente indicativo.
Prima Classe
Appartengono alla prima classe i verbi che uniscono le desinenze al tema verbale senza alcun ampliamento;
possono presentare il raddoppiamento del presente. Es:δι-δωμι (δι raddoppiamento).
Seconda Classe
Della seconda classe fanno parte i verbi che al presente aggiungono al tema verbale il suffisso -νυ-; -ννυ- se il tema
finisce in ς Es: δεικ-νυ-μι.
Voci correlate
• Grammatica del greco antico
Fonti e autori delle voci 6
Licenza
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