Вы находитесь на странице: 1из 2

Toscana: le presenze degli stranieri sono cresciute del 10%,

mentre l’afflusso degli italiani appare in leggero calo

Riqualificare il prodotto di una delle regioni più turistiche d’Italia (11% delle
presenze rilevate a livello nazionale), abbinare il servizio di informazione a quello di
commercializzazione da affidare a consorzi d’impresa, far emergere le aziende con
una vera vocazione industriale. Il business delle vacanze in Toscana (oltre 7mila
miliardi di fatturato e oltre 29 milioni di presenze nel ’98) è arrivato a una svolta; la
regione, certamente, possiede una gamma completa di prodotti (dal turismo balneare
a quello delle città d’arte, dal termalismo all’agriturismo) ma, tutti sono d’accordo, il
problema più urgente è l’aggregazione di imprese e offerte ancora troppo
frammentate.

La Regione Toscana continua a svolgere un ruolo decisivo, e proprio a fine


settembre ha elaborato un piano che avrà una verifica nel marzo ’99 con la prima
conferenza regionale del turismo: “L’obiettivo – precisa Paolo Giannarelli, assessore
regionale al Turismo – è il coinvolgimento di Enti pubblici e categorie produttive per
creare un progetto in sintonia con le nuove esigenze del settore”. La Regione intende
snellire la macchina burocratica, sia per quanto riguarda le procedure
nell’assegnazione dei finanziamenti in conto interesse sia per i diversi tipi di
autorizzazione di competenza regionale.

Nei piani della Regione c’è poi la proposta dei “distretti turistici”, vale a dire
aree con una forte caratterizzazione da “piazzare” sui mercati internazionali; si tratta
di un sistema per evitare la polverizzazione dell’offerta. “Puntiamo – insiste
Giannarelli – su un turismo segmentato per nicchie in grado di assicurare un’elevata
qualità dell’offerta e attirare differenti tipi di clientela”. In una fase di notevole
trasformazione, la Regione Toscana vuole rafforzare la progressiva “ritirata”
dell’ente pubblico da diverse attività turistiche. Negli ultimi due anni sono stati
costituiti 23 consorzi, e adesso l’intenzione è di far decollare un super consorzio per
favorire la raccolta delle imprese con una effettiva “missione” industriale. Sta infatti
già muovendo i primi passi un esperimento che vuole unire la promozione
(competenza dell’ente pubblico) con la vendita e la commercializzazione del prodotto
Toscana. E va in questa direzione il ripensamento sul ruolo delle 15 Apt (Aziende di
promozione turistica) per affidare ai consorzi privati l’attività di prenotazione e
vendita.

Un segnale che il tempo dei finanziamenti a pioggia è definitivamente


tramontato arriva dalla stessa Regione, che non assicura più fondi a singole imprese,
ma solo a Consorzi di aziende per progetti finalizzati. In questo senso è in corso un
piano 1997-99 che, attraverso i fondi strutturali della Ue, metterà in moto
investimenti per 3-400 miliardi. I piani di riqualificazione di un prodotto già
ampiamente polivalente vogliono consolidare le presenze, soprattutto estere, e attirare
visitatori durante tutto l’anno.

D’altra parte anche il ’99 sta confermando l’andamento positivo del ’98, che si
è chiuso con 29,1 milioni di presenze contro i 26,6 del ’96. Quest’anno arrivi e
presenze degli stranieri sono cresciuti intorno al 10-12% secondo le prime
rilevazioni, mentre più “fiacca” si è confermata la clientela italiana in flessione del
3% nei primi sei mesi.

Agriturismo e altre forme di vacanze verdi e turismo nelle città d’arte (forte il
riscatto di Lucca) sono stati i settori più “gettonati”, mentre l’offerta balneare, in
alcune aree del litorale toscano ha mostrato qualche segnale di stanchezza, in
particolare per quanto riguarda le presenze italiane che sono diminuite rispetto al
passato. È stato un anno record per i visitatori giapponesi che hanno preso d’assalto
Firenze; secondo una ricerca dell’Apt del capoluogo toscano, nel 2000 è atteso un
milione di visitatori da Tokio contro i 920mila del ’99 (+38% rispetto al ’95). I
giapponesi non sono la componente più rappresentativa tra i turisti stranieri (anche se
la più ricca insieme agli americani), il 30% dei quali arriva dalla Germania. Nel ’98 le
presenze tedesche (3,4 milioni) erano aumentate addirittura del 36,4%.

Al secondo posto, nella graduatoria degli arrivi di turisti stranieri, sono gli
americani che, nel ’98, hanno totalizzato quasi 1,3 milioni di presenze. La
dimensione internazionale del business delle vacanze in Toscana è confermata dal
fatto che il 46% degli arrivi e il 38% delle presenze sono costituite da turisti stranieri.
Firenze continua a mantenere il primato; un visitatore su quattro della Toscana
sceglie il capoluogo, mentre la provincia di Livorno raccoglie il 18% dei visitatori, il
Grossetano il 12% e Siena oltre l’11%.

TABELLA ALLEGATA:

QUALE TURISMO PER LA TOSCANA


Italiani Stranieri
1997 1998 1997 1998 Totale 1997 Totale 1998
Balneare 8.487.463 8.694.786 2.408.128 3.041.939

Arte / Affari 4.639.105 4.760.296 4.984.485 5.891.891

Termale 2.614.087 2.640.465 640.551 774.636

Altro 1.728.101 1.771.885 1.098.423 1.550.605

Totale

Вам также может понравиться