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Rappresentanze Sindacali Unitarie

R LS S S C R o m a
Sulla potabilità dell’acqua a S. Palomba
In occasione della riunione periodica sulla salute e sicurezza in azienda (ex art. 35 del D.Lgs.
81/08), tenutasi il 6 aprile scorso, si è affrontato in particolare il tema della potabilità dell’acqua
della sede di Santa Palomba.

Gli RLS hanno preso visione dell’ultimo rinnovo del “Giudizio di idoneità dell’acqua destinata al
consumo umano” rilasciato il 12/11/2010 dalla ASL RM C, nel quale si esprime parere favorevole
al consumo dell’acqua utilizzata in Via degli Agrostemmi, 30 e prelevata dal pozzo di proprietà,
sulla base delle verifiche documentali, delle risultanze del sopralluogo e delle analisi effettuate dalla
ASL stessa sui campioni di acqua prelevati il 29/9/2010, ai sensi del D. Lgs. 31/2001.

L’azienda ha inoltre informato gli RLS che effettua mensilmente ulteriori controlli tramite un
laboratorio autorizzato, a tale scopo è stata visionata l’ultima risultanza delle analisi effettuate su
campioni prelevati l’11/03/2011; anche queste analisi evidenziano una idoneità dell’acqua al
consumo umano. Inoltre, data la conclamata presenza di arsenico nella zona, l’azienda ha installato
un dearsenificatore, infatti le analisi confermano una concentrazione di arsenico molto ridotta
rispetto ai limiti consentiti.

Il D. Lgs. 31/2001 evidenzia i requisiti minimi delle acque destinate al consumo umano indicando
una serie di parametri ma solo alcuni di questi sono monitorati mensilmente dall’azienda; in base a
quanto affermato dal medico aziendale è sufficiente analizzare solo quegli indicatori.

La recente analisi effettuata da un laboratorio terzo a seguito del prelievo da parte di alcuni colleghi,
ha evidenziato un superamento del valore limite del fluoruro che, in base al D. Lgs. 31/2001 deve
essere al massimo di 1,50 mg/l mentre i risultati delle analisi evidenziano un valore di 2,50 mg/l.
I rappresentanti del servizio di prevenzione e protezione aziendale hanno fatto rilevare come in
alcuni comuni limitrofi alla nostra sede (Albano, Ariccia, Ardea,…) i limiti ammessi per il fluoruro
siano stati elevati sino al 2012 a 2,50 mg/l con decisione della Commissione Europea (Decisione 28
ottobre 2010, n. C(2010)7605) su istanza della regione Lazio, a condizione che venga data idonea
informativa alla popolazione coinvolta. La deroga è contemplata dal D. Lgs. 31/2001 per periodi
limitati. Il medico ci ha infatti informato che il fluoruro in queste concentrazioni non è tossico per
l’organismo umano adulto.

L’azienda ha comunque prontamente effettuato un nuovo prelievo ed i risultati comunicati oggi


confermano il superamento del limite consentito di fluoruro ai livelli riscontrati nell’analisi
effettuata dai colleghi.

Gli RLS hanno approfondito la problematica e consultato la ASL che ha autorizzato l’uso
dell’acqua di Santa Palomba per il consumo umano; dal colloquio è emerso quanto segue:
• Gli esami effettuati dalla ASL non contemplano tutti gli indicatori previsti dal D.Lgs. citato,
ma si basano sulle caratteristiche peculiari della zona di prelievo;
• La ASL non ha evidenza di aver analizzato la concentrazione di fluoruro, gli RLS hanno
evidenziato come appaia singolare che, in una zona circondata da comuni con elevata
concentrazione di questo metallo, questo parametro non sia stato monitorato;
• I medici della ASL hanno confermato la non pericolosità del fluoruro, alle concentrazioni
rilevate, per il consumo da parte di individui adulti;

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R LS S S C R o m a
• Sulla base della nostra segnalazione interverranno a strettissimo giro per effettuare nuove
analisi su tutti i parametri prescritti dal D.Lgs. 31/2001 per emanare gli opportuni
provvedimenti.

Il D. Lgs. 31/2001 recepisce le normative europee in materia di potabilità dell’acqua per tutelare la
salute degli individui, pertanto gli RLS ritengono ovvio che sia rispettato e richiedono all’azienda:
1. di fornire idonea informativa ai lavoratori sui valori delle analisi risultati superiori alla
norma;
2. di mettere in campo da subito tutte le azioni necessarie per garantire che l’acqua della sede
risponda definitivamente a tutti i parametri microbiologici e chimici indicati nell’allegato 1
parti A e B del D. Lgs. 31/2001;
3. in attesa dei necessari interventi strutturali, stante il superamento di un parametro di legge
previsto per tutelare la salute, di attuare tutte le misure necessarie per ridurre qualunque
rischio per i lavoratori;
4. l’estensione delle analisi periodiche a tutti i parametri microbiologici e chimici indicati
nell’allegato 1 parti A e B del D. Lgs. 31/2001 e la loro comunicazione agli RLS.

Gli RLS in questi giorni si sono confrontati attivamente con le strutture aziendali SSC preposte alla
tutela della sicurezza e salute dei lavoratori; in questo ambito l’esito del colloquio con la ASL è
stato comunicato all’azienda che si è già attivata per incontrare i medici della ASL stessa nei
prossimi giorni per condividere le azioni necessarie per riportare i valori nella norma ed informerà
gli RLS in un incontro previsto a metà della prossima settimana.

In qualità di rappresentanti dei lavoratori rileviamo che questo fatto sia particolarmente grave e si
aggiunge ai disagi che i lavoratori affrontano giornalmente semplicemente per poter svolgere le
proprie attività lavorative in una sede scomoda, disagiata, complicata da raggiungere (strade
dissestate) e che richiede, a chi vi viene trasferito, un sacrificio in termini economici e di
riorganizzazione familiare. Ci aspettiamo, pertanto, e su questo vigileremo con fermezza, che SSC e
Telecom Italia si facciano carico in modo fattivo di questo ennesimo problema per una rapida e
definitiva risoluzione.

Sulla base dei prossimi incontri gli RLS di SSC, anche congiuntamente agli RLS di Telecom Italia,
valuteranno la situazione e le eventuali misure da intraprendere di concerto con l’azienda.

Roma 08/04/2011

Gli RLS di SSC Roma

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