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Antonio Altomare

portfolio 2009
La favola del principe Ivan
Opuscolo realizzato per il corso de La favola del principe Ivan, dell’uccello
di Progettazione Grafica 1 al Politecnico di fuoco e del lupo grigio di A. Afanasjev
di Bari tenuto da Giovanni Lussu, Daniele secondo gli insegnamenti dello studioso
Turchi e Nino Perrone. russo V.J. Propp (Morfologia della fiaba).
L’obiettivo è quello di creare un sistema formato A6 su carta bianca
grafico che metta in evidenza la struttura font: Franklin Gothic
del recconto e le relazioni narrative luglio 2004
Sono stati individuati i personaggi L’indice delle icone
e i loro ruoli, i luoghi e le azioni presenti
nella fiaba,è stato disegnato un alfabeto
di icone che raccontala fiaba.
Le icone sono state inserite nelle cartelle
che racchiudono ogni singolo evento.
Dalla forma aperta o chiusa delle cartelle
si capisce se l’azione inizia, continua
o finisce.

luogo dove si svolge l’azione

chi subisce l’azione e il suo ruolo

l’azione
protagonista dell’azione e il suo ruolo

inizio della scena la scena continua fine della scena


Ecco un estratto della favola
Cratom dezine

Progetto realizzato per il corso


di Progettazione Grafica 2 al Politecnico
di Bari tenuto dal prof. Mauro Bubbico.
Il tema è la realizzazione di una rivista
di graphic design contenente
le esercitazioni svolte duranteil corso.
formato: A5 copertina in cartoncino nero,
rilegato con cucitura orientale
luglio 2006
META
Progetto di immagine coordinata diventandone colonia ma senza entrare
del Museo Archeologico di Metaponto mai in conflitto, le due civiltà si sono
(Meta) realizzato presso il Politecnico a poco a poco integrate.
di Bari con Gianni Baiardi ed Enzo Il caso particolare di questo museo
Schiraldi sotto la direzione del prof. Mauro è proprio la convivenza pacifica di due
Bubbico. civiltà diverse che col tempo diventano
aprile-luglio 2007 una sola. Allo stesso modo, il logotipo
Meta è costituito da tre luoghi: il museo, finale ha cercato di rispecchiare
il parco archeologico e il tempio quest’identità fatta di contaminazione
di Hera, inoltre all’interno di esso abbiamo combinando tra di loro i quattro logotipi
riscontrato una grande varietà ottenuti dai segni dei reperti.
di simbologie, trasversali alle varie epoche Ne risultano ventiquattro logotipi,
e popolazioni. I reperti ritrovati nell’area nel complesso tutti diversi tra di loro
metapontina testimoneano l’esistenza ma dall’identità comune, intercambiabili
di una civiltà autoctona che è entrata e utilizzabili in modo indistinto l’uno
in contatto con quella ellenica dall’altro.

I quattro logotipi
precedentemente
ottenuti sono stati
combinati tra
di loro a formare
queste ventiquattro
combinazioni

indistintamente
l’uno dall’altro.
La scelta del colore è ricaduta
su un arancione che si ispira alle figure
rosse tipiche della ceramica greca.
Il carattere istituzionale usato è lo Scala.
In basso le applicazioni sul materiale
di cancelleria.
I poster del museo: una serie promuovere
il circuito Meta, l’altra per la promozione
di mostre ed eventi.

MUSEO ARCHEOLOGICO MUSEO ARCHEOLOGICO MUSEO ARCHEOLOGICO


NAZIONALE DI METAPONTO NAZIONALE DI METAPONTO NAZIONALE DI METAPONTO

MUSEO ARCHEOLOGICO MUSEO ARCHEOLOGICO MUSEO ARCHEOLOGICO


NAZIONALE DI METAPONTO NAZIONALE DI METAPONTO NAZIONALE DI METAPONTO
GUERRA
E MITO
Segnaletica interna ed esterna
eallestimenti del museo e dei siti
archeologici

12 Giugno
30 Settembre
Calendario RARO 2006

Illustrazioni realizzate con Giovanni Bellini


sotto la direzione di Mauro Bubbico
per la realizzazione di un calendario
commissionato dall’azienda RARO
che produce prodotti per la casa
ottobre 2005
ITINERARI DI IUPITER Il progetto fa riferimento ad un parco non
Parco della Pace ancora esistente, che dovrebbe sorgere
nelle dieci basi missilistiche statunitensi
Questo è il progetto della mia tesi
situate nella murgia a cavallo tra Puglia
di laurea in Disegno Industriale
e Basilicata durante la Guerra Fredda.
Progettazione grafica: itinerari, archigrafia
Caratteristica comune dei luoghi
e segnaletica del Parco della Pace
è che questi hanno la medesima pianta
dell’Alta Murgia, realizzato con Ivan
a triangolo con vertici arrotondati,
Abbattista e Giampiero Donno,
impercettibile a livello del terreno.
e docente relatore Mauro Bubbico.
luglio 2008.
A partire dalla pianta delle basi è stata
disegnata una griglia di triangoli.
Da questa è stato creato un carattere
da cui si è ottenuto il logotipo dell’intero
progetto.
Le varie versioni del logotipo da utilizzare
in relazione al tipo di supporto
Sono stati disegnati alcuni centrini
in vettoriale da utilizzare come elemento
decorativo all’interno del parco.
Per quanto rigurda la segnaletica Oltre alle informazioni il segnale presenta
sono state pensate due tipologie: una un pannello centrale con una decorazione
tradizionale sui classici segnali direzionali diversa per ogni base, che utilizza
montati su palo, una seconda che la griglia triangolare.
interagisce col paesaggio e con gli utenti Nell’immagine più in basso un esempio
del parco. di segnale per strade secondarie.
L’esempio qui sotto è stato pensato
per le strade a grande percorrenza.
Questi esempi di segnaletica nteragiscono
e si integrano col territorio senza
modificarlo in maniera definitiva.
Vengono utilizzati degli stencil su casolari
e strutture abbandonate, si sfruttano
in base alle stagioni le balle di fieno
e paglia con l’applicazione di un nastro
di PVC.
Infine si è pensato di utilizzare la ferula,
una pianta che nasce spontanea
sulla Murgia, avvolgendo del nastro
adesivo o della carta.

330
75

90/120
All’interno degli ex alloggi, gli utenti
del parco hanno la possibilità di poter
comporre interi pannelli a muro tramite
la giustapposizione di fogli A4 stampati
con immagini casuali.
Questa forma di interazione si rifà
alla pratica surrealista dei cadavres exquis.

Fa parte del progetto una piccola linea


ferroviaria e alcuni vagoni che le Ferrovie
dello Stato hanno donato alla causa
del Parco. Ecco alcuni possibili
allestementi esterni dei treni.
Il progetto archigrafico prevede
di caratterizzare visivamente gli elementi
architettonici presenti all’interno
delle basi missilistiche, vale a dire
un ex alloggio per gli ufficiali, le torrette
di controllo e un muretto utilizzato
per le esercitazioni di tiro.
Qui alcuni poster.

RACCONTO VISIVO
DI UNA STORIA INVISIBILE
1958-2008

RACCONTO VISIVO
DI UNA STORIA INVISIBILE
1958-2008 RACCONTO VISIVO
DI UNA STORIA INVISIBILE
1958-2008
RACCONTO VISIVO
DI UNA STORIA INVISIBILE
1958-2008
Pieghevole informativo del parco.
Sul fronte, la mappa con le dieci basi
missilistiche e l’ex campo profughi;
sul retro, pianta e descrizione di come
funzionava una base.
Alcune pagine del libro di tesi.
Andy
Progetto grafico della rivista Andy.
Pubblicazione gratuita di arte e musica.
giugno 2009
Progetto T.E.S.I.
Progetto grafico del dossier T.E.S.I. (Tesi
Europee Sperimentali Interuniversitarie)
sul palazzo delle biblioteche universitarie
di Bari a cura di Francesco Maggiore
e Vincenzo D’Alba, realizzato con Ivan
Abbattista.
Il carattere utilizzato è Officina Sans
e Officina Serif.
2007-2008
Logotipo del progetto nelle due versioni
e locandine di presentazione.
Il progetto si compone di 17 schede
di dimensioni 100x34 piegate
a fisarmonica. Le schede sono poi
racchiuse in un contenitore di cartone.
Gruppo Farfa
Cinema sociale pugliese
Immagine coordinata e campagna
pubblicitaria del Gruppo Farfa, collettivo
che si occupa di alfabetizzazione
mediatica, una Scuola di Cinema
per ragazzi frequentanti gli Istituti
Scolastici di Molfetta dalla terza media
al quinto superiore, sostenendo azioni
di inclusione sociale degli individui
particolari e di promozione delle capacità
dei giovani allievi.
aprile 2009
Qui il marchio e le bobine utilizzate
nella campagna pubblicitaria.
Nel progettare i manifesti sono state
usate le bobine come elemento
per ottenere immagini più complesse.

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