tale e lascia in dono oltre 5 milioni di euro, quasi 11 miliardi delle vecchie l ire. È stato realizzato nella cartolibreria-toto ricevitoria Caruso l'unico 5+1 de l Supernalotto nell'estrazione di ieri, 17 dicembre. Alla faccia della superstiz ione, il 17 di certo diventerà un numero magico per il neo milionari. Sono nove, s i conoscono anche i nomi. Almeno stando alle indiscrezioni, molto fondate per la verità. Da due anni giocavano sempre lo stesso sistema, una schedina a 5 colonne del valore di 2 euro e 50 centesimi. I nuovi milionari di Lioni sarebbero il vic e sindaco dottor Albino Voglino, il fratello Alfredo, il geometra Alfonso Quagli ariello, l'imprenditore edile Renzo Verderosa, l'impiegato comunale Gerardo Penn ella, l'insegnante Tommaso Garofalo, la vigilessa del comune Silvia Raffa, la ti tolare di un negozio del Corso, Mariella e Teresa Ruotolo. Per i vincitori non v ale neppure il motto «un sei al Superenalotto», se avessero centrato il sei, infatti avrebbero vinto di meno. I nove si divideranno circa 630 mila euro a testa, più d i un miliardo di vecchie lire. Una vincita che forse non cambia la vita del tutto, ma sicuramente la migliora, e ica di poco . Insomma giocando pochi centesimi, cadauno sono diventati miliona ri. A Lioni ieri sera più si diffondeva la notizia, più aumentava la speranza tra qu anti (tanti) che giocano presso la cartolibreria Caruso. La ricevitoria si trova nel corso principale della cittadina altirpina, è la più frequentata con una media di 300 giocatori fissi. A tentare la fortuna in quel luogo non sono soltanto i l ionesi. Cinque milioni, 673.000 euro sono davvero tanti, è quasi impossibile resta re impassibili ad una notizia del genere. Ed, infatti, i nove vincitori non sono riusciti a contenere la notizia, a tenerla segreta. E si sono subito pr ecipitati nella ricevitoria a festeggiare insieme al titolare Enzo Caruso e alla moglie Gianna Giardiello. Agli altri è bastato osservare lo sguardo d'intesa tra loro per capire dove si fosse fermata la dea bendata, ieri sera. Il viso dei neo milionari sprizzava felicità da tutti i pori, non c'è stato neppure bisogno che esi bissero la schedina vincente, forse non lo hanno fatto per scaramanzia o, più pres umibilmente, per motivi di sicurezza. Difficile pensare che bleffassero, conside rando la notorietà delle persone che si sono dichiarate vincitori e la loro ricono sciuta serietà in paese. Certo è che le vincite non devono temere il fisco. Il titol are Enzo Caruso conferma: «Hanno vinto in nove, giocavano lo stesso sistema da cir ca due anni. Ora mi rimetto al loro buon cuore, visto che gli ho portato fortuna». Gli fa eco la moglie Gianna: «Siamo una ricevitoria fortunata, un anno e mezzo fa furono realizzati due 5, una vincita di 200 milioni di lire divisa in 20 person e. Tre anni fa ci furono due tredici da trenta milioni al totocalcio. Tra poco è N atale, chissà se i vincitori sapranno trasformarsi in generosi Babbo Natale».