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LUNED 31 OTTOBRE 2011 ANNO 50 - N. 42
Milano, Via Solferino 28 - Tel. 02 6339
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In Italia EURO 1,20
Del l uned www.corriere.it
Quattro pagine speciali
nellinserto
Investimenti Con il Corriere Caff & idee
CorrierEconomia
Giannelli
Oggi a 9,99 euro
pi il prezzo del quotidiano
Oggi
su
In primo piano
Il senatore democratico
Mondadori:
sul poker online
un bando europeo
trasparente
Serravalle, Sea
e le privatizzazioni
La scelta difficile
di Milano
Replica dellazienda
CONDIZIONI PERSTAREINEUROPA
Il linguaggio
dellUniverso
Ingroia si definisce
pmpartigiano
e si apre un caso
Oggi la decisione
I CONTENUTI
DELLA RIFORMA:
RIPARTIRE DA L
di Massimo Gaggi
a pagina 17
Salvataggi
Si discute
del piano Ichino
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di ANGELO PANEBIANCO
Una festa che divide, le critiche dei cattolici
GLI SCOMUNICATI
DEL ROZZO
BIPOLARISMO
ALLITALIANA
Le parole e il merito
E Mr Starbucks
ripens il capitalismo
Renzi: basta Pd
dei burocrati
Bersani: idee anni 80
Ecco cosa la Cina
chieder in cambio
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A PAGINA 5
Il fantasista rossonero ha avuto capogiri e difficolt di parola dopo latterraggio
A PAGINA 23
FURBI E IPOCRITI
TROPPI PARAOCCHI
di PAOLO CONTI
G
iulio Tremonti e
Matteo Renzi hanno
ben poco in comune, se
non la circostanza di
essere diventati negli
stessi giorni il bersaglio
delle invettive che
provengono dai
rispettivi partiti. Dopo
essere stato indicato
come il salvatore dei
conti dello Stato,
Tremonti diventato
il cattivo, l'uomo da
isolare, il renitente da
piegare, preso come
simbolo negativo dal
neosegretario del partito
Alfano e dai ministri che
in questi anni hanno
vissuto i tagli dei bilanci
come un sopruso da
vendicare.
CONTINUA A PAGINA 7
di L. SALVIA e R. ZUCCOLINI
A PAGINA 13
A PAGINA 23
Cos difenderemo i Paesi europei dal contagio
Il governo e lo scontro sui licenziamenti facili
LA LETTERA
di ALBERTO COSTA
I portafogli
del salvataggio
E
urolandia, lEuro-
pa monetaria,
due cose contem-
poraneamente. ,
prima di tutto, un tassello
di quella costruzione euro-
pea che fu il frutto di una
intuizione, oggi pi valida
che mai, dei padri fonda-
tori: nellepoca del giganti-
smo delle potenze, quelle
gi emerse e quelle emer-
genti (Stati Uniti, Cina, In-
dia, Brasile, Russia e do-
mani altre ancora), i vec-
chi Stati nazionali euro-
pei, singolarmente presi,
non hanno pi n taglia
n risorse economicamen-
te e politicamente sosteni-
bili. Solo il futuro ci dir
se fu saggio o no dare vita
alleuro prima di aver mes-
so in piedi un governo eu-
ropeo delleconomia. Ma
una cosa sicura: se crol-
lasse leuro il contraccol-
po manderebbe in pezzi
lUnione Europea, azzere-
rebbe sessantanni di inte-
grazione. Mario Monti,
sul Corriere di ieri, ha ri-
cordato a Berlusconi quan-
to sia essenziale anche
per noi che quella impre-
sa collettiva non fallisca.
Se leuro un bene pub-
blico, che va a vantaggio
di tutti gli europei, Euro-
landia per anche un
ring. Su quel ring i lottato-
ri meno preparati e allena-
ti, e con il fisico in disordi-
ne a causa degli stravizi,
sono destinati a prendere
tante botte. Negli anni pas-
sati, in Italia sono circola-
te idee sbagliate su Euro-
landia: si pensato che
leuro fosse una cintura di
sicurezza che ci avrebbe
permesso di tenerci tutti i
nostri vizi, che fosse un
modo comodo per condi-
videre, per socializzare,
i costi delle nostre ineffi-
cienze. Non era cos, co-
me i greci hanno gi spe-
rimentato. Leuro unal-
tra cosa: un modo per
impedire ai peggiori di ri-
correre a forme di concor-
renza sleale (come le sva-
lutazioni competitive) al
fine di non pagare il co-
sto dei propri vizi.
verissimo che, nel
ring di Eurolandia, i pi
forti cercano di scaricare
sui pi deboli anche le lo-
ro difficolt. Sarkozy ha in-
teresse a mascherare i suoi
gravi problemi prendendo-
sela con lItalia, e anche la
Germania, il Paese leader,
nonostante il suo cipiglio
moralista, non ha poi tutte
le carte in regola: i suoi go-
vernanti, mentre puntano
(giustamente) il dito con-
tro le nostre inadempien-
ze, omettono di ricordare
quanto i loro iniziali errori
di fronte al focolaio greco
siano stati determinanti
nel favorire la propagazio-
ne dellincendio.
Per, anche vero che
quello del capro espiato-
rio non un ruolo che ven-
ga assegnato a caso. Biso-
gna, per cos dire, meritar-
selo. Occorrono ragioni
oggettive. Noi non possia-
mo proprio lamentarci, te-
nuto conto che nel decen-
nio trascorso dal varo del-
la moneta unica non ab-
biamo fatto molto per ve-
nire a capo delle nostre de-
bolezze. Serviva una cura
durto e labbiamo sempre
rinviata.
Ora ci troviamo in una
condizione di stallo, in
una specie di trappola per
topi. Come succede quan-
do il futuro dipende in
gran parte da decisioni po-
litiche che vanno prese e
si scopre di non potersi fi-
dare n del governo n del-
lopposizione.
Non possiamo fidarci
del governo perch trop-
po debole e diviso per at-
tuare davvero gli impegni
che ha preso con lEuropa.
Come hanno osservato Al-
berto Alesina e Francesco
Giavazzi sul Corriere del
29 ottobre, la lettera din-
tenti del governo Berlusco-
ni assomiglia pi a un pro-
gramma elettorale che a
un progetto operativo (no-
nostante Berlusconi si af-
fanni a sostenere il contra-
rio).
CONTINUA A PAGINA 36
I
l cardinale Carlo Caffarra parla di brutta resa al relativismo dilagante. Larcivescovo Cesare
Nosiglia: Tale festa non ha nulla a che vedere con la visione cristiana della vita e della morte.
Nel mirino dei cattolici c Halloween, la festa che si celebra anche in Italia tra fine ottobre e
inizio novembre. (Nella foto, bambini si recano alla Casa Bianca dove, sabato, il presidente
Obama e la moglie hanno ricevuto per Halloween gli alunni di 17 scuole elementari). A PAGINA 24
di PIERLUIGI BATTISTA
di MASSIMO MUCCHETTI
M
aurizio Sacconi oltre ad
essere uno dei ministri di
punta anche un politico di
lungo corso visto che nel 1987
era gi sottosegretario. Se ieri,
durante unintervista tv, ha
ritenuto saggio lanciare lallarme
sul rischio terrorismo e evocare il
drammatico precedente di Marco
Biagi, dispone di elementi e/o
informazioni di cui lopinione
pubblica non a conoscenza.
CONTINUA A PAGINA 5
ALLE PAGINE 10 E 11 Meli
A PAGINA 9
Fondo monetario in campo
di MELANIA DI GIACOMO
Lavoro, Sacconi evoca
il rischio terrorismo
La Cgil: inquina il clima
Riforma del mercato del lavo-
ro, il ministro Maurizio Sacconi
teme una ripresa del terrori-
smo. In unintervista a Sky Tg24
ha dichiarato: Ho paura, ma
non per me perch sono protet-
to. Ho paura per persone che po-
trebbero non essere protette e,
proprio per questo, diventare
bersaglio della violenza politi-
ca. La Cgil: inquina il clima.
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Malore e ricovero, paura per Cassano
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di DARIO DI VICO
di M. GUERZONI e E. MENICUCCI
di PAOLO SALOM
Pronti nuovi strumenti dintervento. Per lItalia la settimana decisiva sui mercati
C
apogiri e difficolt di parola,
paura e apprensione per le
condizioni di salute di Antonio
Cassano. Il giocatore rossonero,
sabato sera, dopo latterraggio a
Malpensa, stato ricoverato nel re-
parto di Neurologia del Policlinico
di Milano. Tra i giocatori e i tifosi
leuforia per la vittoria sulla Roma
stata sostituita dallansia per il
fantasista barese che potrebbe sof-
frire a causa di una labirintite di
origine virale.
A PAGINA 43 Pappagallo
Halloween, la notte dei relativisti
Ministro e sindaco
Si apre una settimana decisiva sui
mercati finanziari per lItalia, mentre
scende in campo il Fondo monetario in-
ternazionale.
LFmi ha annunciato di aver dato il
via a una revisione degli strumenti
finanziari a sua disposizione per aiuta-
re i Paesi pi colpiti dalla crisi e per evi-
tare il contagio: in sostanza, si prepara
ad agire, forse dopo laumento delle sue
risorse che potrebbe essere deciso al
vertice del prossimo G20, il 3 e 4 no-
vembre a Cannes.
DA PAGINA 6 A PAGINA 9
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Luned 31 Ottobre 2011 Corriere della Sera
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Il personaggio Cazzola, collaboratore del ministro: io ho una scorta e non ho paura. Sono un pesce piccolo
Clima teso, ma tutelare il dissenso
vergognoso
che chi si occupa
dei temi legati
al lavoro possa
essere in pericolo
Vittime del terrorismo
Alla fine degli anni Novanta e
poi di nuovo nel 2002 le Nuove
Br sono tornate a colpire,
uccidendo due consulenti del
ministero del Lavoro
Marco Biagi
Il 19 marzo del 2002 a
Bologna il professor Marco
Biagi, giuslavorista e
consulente del ministro Maroni,
assassinato dalle Nuove Br
Massimo DAntona
Massimo DAntona, professore
di Diritto del lavoro, ucciso
dalle Brigate rosse a Roma, in
via Salaria, il 20 maggio del 99
Purtroppo il rischio del terrorismo c ma Sacconi farebbe bene a non
evocarlo e a non creare spaccature nel mondo del lavoro Olga DAntona, Pd
ROMA Lei ha paura? gli
ha chiesto ieri a bruciapelo la
giornalista Maria Latella su
Sky Tg24. Perch in Italia
era stata questa la premessa
fatta dallintervistatrice chi
ha toccato la questione lavo-
ro, in passato, ha fatto una
brutta fine. Come Marco Bia-
gi, il giuslavorista assassinato
a Bologna il 19 marzo 2002
dalle Nuove Brigate Rosse. Lei
ha paura, signor ministro?
Maurizio Sacconi, ministro
del Welfare, criticato dai sinda-
cati e dalle piazze per il suo
piano sui licenziamenti, a
quel punto, parlando di Biagi,
lha chiamato per nome: Il
povero Marco. Eppoi, esplici-
tamente, sul rischio di un ri-
torno del terrorismo, ha rispo-
sto: Ho paura, s, ma non per
me, perch io sono protetto.
Ho paura invece per le perso-
ne che potrebbero non essere
protette e proprio per questo
diventare bersaglio della vio-
lenza politica che nel nostro
Paese non si del tutto estin-
ta. Come Marco Biagi, appun-
to, che era senza scorta.
Autunno caldo, anni di
piombo, crisi, austerity, fanta-
smi che ritornano: Prima che
ci scappi il morto mandiamo
a casa questo governo, disse
un mese fa il leader dellIdv,
Antonio Di Pietro. Poi, il 15 ot-
tobre, il giorno dei black bloc,
a Roma il morto per poco non
ci scapp davvero. Oggi
ha detto Sacconi dalla vio-
lenza verbale, alla violenza
spontanea, alla violenza orga-
nizzata, vedo una sequenza
che mi auguro non arrivi anco-
ra una volta allomicidio, co-
me accaduto lultima volta
proprio con il povero Marco
(Biagi, ndr), nel contesto di
una discussione per molti
aspetti simile a quella attua-
le.
Torner il terrorismo, dun-
que? Le affermazioni del mini-
stro sono preoccupanti ha
detto ieri il segretario della
Cgil, Susanna Camusso, a Lu-
cia Annunziata su Rai Tre .
Mi auguro che Sacconi parli di
certe cose perch ha elementi
e non lo faccia invece per inqui-
nare un clima gi difficile. Que-
sti temi vanno trattati con cau-
tela, senn poi si rischia di in-
vocare gli accadimenti. E se ci
sono elementi, allora, utile
che si dotino le forze dellordi-
ne dei mezzi per proteggere le
persone, invece di pensare a ta-
gliare i fondi. La temperatura
delle fabbriche, comunque,
non sta salendo.... Anche il
commento del segretario del
Pd, Pier Luigi Bersani, pensan-
do alla proposta di Sacconi sui
licenziamenti, molto duro:
Invito il governo a spegnere
la miccia che ha acceso e a met-
tersi a ragionare seriamente,
evitando diversivi e alzate di
ingegno che aggravano la situa-
zione invece di risolverla.
Il presidente dei Verdi, An-
gelo Bonelli, perentorio: La
Procura di Roma convochi im-
mediatamente il ministro per
verificare su quali elementi sia-
no basate le sue dichiarazio-
ni. E Olga DAntona, che ha
avuto la vita segnata dal terro-
rismo, perch i brigatisti il 20
maggio 1999 a Roma le uccise-
ro suo marito sotto casa, il pro-
fessor Massimo DAntona, ri-
formista come Biagi, taglia cor-
to: Purtroppo il rischio del
terrorismo c, reale osser-
va la deputata del Pd ma
Sacconi farebbe bene a non
evocarlo e soprattutto a non
creare spaccature come quelle
che ha gi creato nel mondo
del lavoro.
Un altro giuslavorista im-
portante, il senatore del Pd Pie-
tro Ichino, che da anni vive
sotto scorta, dice di condivide-
re il pensiero di Susanna Ca-
musso: Non si pu evocare il
pericolo di violenza politica
per comprimere il dibattito o,
peggio, per accollare a chi dis-
sente la responsabilit oggetti-
va di eventuali aggressioni
commesse da altri. Ma poi, ai
sindacati, Ichino consiglia di
evitare il tab del questo non
si tocca, perch a volte
conclude il professore
una tecnica che ha leffetto, an-
che se non voluto da chi la pra-
tica, di demonizzare chi osa
violare il tab.
Fabrizio Caccia
fcaccia@corriere.it
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Lofferta Navi ga Tabl et val i da fi no al 31 gennai o 2012. Lofferta Navi ga Tabl et prevede i l TI M MyTAB a 0 se si atti va l opzi one dati I nternet i n
Mobi l i t Unl i mi ted+ a 25/mese con 20 GB/mese di traffi co dati nazi onal e e 100 MB/mese di traffi co roami ng dati i n Europa. Superati i pri mi 20 GB di
traffi co dati nazi onal e, i n caso di ul teri ore uti l i zzo nel mese, si atti va i n automati co un secondo bundl e di 20 GB a 25; superati nel mese i 40 GB, si
atti va i n automati co un terzo bundl e del l o stesso i mporto e di mensi one. Lul teri ore traffi co nel corso del mese tari ffato a 0,01 euro/MB. Superati i
100 MB di traffi co roami ng dati zona UE/Zona1 sar appl i cata una tari ffa pari a 2/MB. I l traffi co dati non consumato nel mese non pu essere uti l i zzato
nel mese successi vo. Lofferta ha una durata di 24 mesi ed soggetta a corri spetti vo i n caso di recesso anti ci pato. I costi si i ntendono I VA escl usa.
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Corriere della Sera Luned 31 Ottobre 2011
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Il Pdl deve aprire un immediato confronto tra le proprie tesi
e quelle di Ichino. Per creare lavoro e non per licenziare Maurizio Gasparri, Pdl
ROMA Baristi, hostess e
commesse per un giorno, ma
anche muratori, manutentori e
braccia per lagricoltura. C
una forma di microprecariato
che cerca di erodere il lavoro in
nero, quello senza assicurazio-
ne e senza contributi, con una
forma di pagamento agevole
per il committente e tutto som-
mato comoda anche per il lavo-
ratore. stata una vera esplosio-
ne quella dei voucher, i buoni
lavori da 10 euro da comprare
allInps, in tabaccheria o anche
via Internet: ne sono stati ven-
duti 24 milioni in tre anni (per
lesattezza 23.848.291 tra il pri-
mo agosto 2008 e il 14 ottobre
di questanno), 11 milioni solo
nei primi 10 mesi di questan-
no. Quindi, in teoria, 24 milioni
di ore lavorate e 240 milioni pa-
gati. Di questi tre quarti vanno
ai lavoratori (il 7,5 euro per buo-
no) laltro 25% allInps (il 13%),
allInail per lassicurazione
(7%) e 50 centesimi sono i co-
sti.
Ma rimane da vedere quanto
le buone intenzioni siano assol-
te: il rischio che finiscano per
essere unarma a doppio taglio
per il dipendente che mette
in evidenza la Cgil diventa il
pi precario dei precari, senza
contratto, senza previsione sul-
la durata del lavoro, ma solo un
pagamento ad ora lavorata.
Hanno precarizzato ulterior-
mente il lavoro perch si pas-
sati dai contratti a tempo deter-
minato al lavoro a chiamata,
senza nessuna tutela contrattua-
le, dice Emilio Viafora, leader
della Cgil del Veneto ed ex se-
gretario del Nidil (lavoratori ati-
pici). Il presidente dellInps An-
tonio Mastrapasqua vede, inve-
ce, il bicchiere mezzo pieno e li
ritiene un successo: Da un lato
il numero cresciuto, dallaltro
abbiamo una modificazione si-
gnificativa dellet media del
fruitore del voucher: prima ave-
vamo solo persone anziane,
adesso il 40%ha meno di 30 an-
ni. Per Mastrapasqua
non c dubbio che lo
strumento abbia il me-
rito di aver disciplina-
to i cosiddetti lavoretti
che erano totalmente
esercitati in nero. E,
aggiunge: Non abbia-
mo contezza di destrut-
turazione di rapporti
di lavoro. Sono uno strumento
per agire in legalit, questo lo
scopo che dobbiamo persegui-
re.
Dopo che la Finanziaria 2010
ha esteso i settori, il buono pu
essere la forma di pagamento
di molte attivit. Le imprese
agricole hanno acquistato qua-
si un voucher su quattro, il
23,82%; il 13,77% utilizzato
per le manifestazioni sportive,
culturali, caritatevoli, l11,48%
andato a chi lavora nel com-
mercio. invece scarsissimo
lutilizzo per quei lavori dome-
stici che erano lobiettivo inizia-
le dello strumento: il 6% im-
piegato per giardinaggio, manu-
tenzione di parchi e monumen-
ti, ed prossima allo zero la per-
centuale destinata alle lezioni
private pomeridiane (0,01 in
Piemonte e Lombardia, nessu-
no nelle altre regioni), mentre
per i lavori di pulizia in casa
vengono utilizzati solo 400 mi-
la dei ticket Inps. Se sono mol-
to utilizzati al Nord Udine e
Torino con pi di un milione di
voucher sono le prime citt
al Sud non piacciono: solo 1,6
milioni quelli venduti nelle sei
regioni meridionali, meno del-
la met dei voucher del solo Ve-
neto, che sono pi di 3,5 milio-
ni. E sono proprio questi nume-
ri a far dire ai sindacati che in
nessun modo i voucher intacca-
no il lavoro nero. Servirebbe-
ro allemersione osserva Ste-
fania Crogi, segretario della Flai
Cgil (agricoltura) ma allora
come mai dal Lazio in gi non
ce n traccia?.
M. D. G.
RIPRODUZIONE RISERVATA
Le richieste di Bruxelles Le proposte sui contratti Larticolo 18 e il dibattito
SEGUE DALLA PRIMA
Elementi che lo stesso Sacconi avr modo di
valutare con le autorit preposte alla vigilanza
e alla repressione. Di tutto, infatti, il governo
ha bisogno tranne che di essere accusato di
mettere in circolo elementi di ulteriore
divisione e di preferire la rissa al confronto sui
programmi. Gi pesa lo scetticismo del
ministro dellEconomia reso noto dalla
testimonianza di Umberto Bossi e sarebbe
deleterio, quindi, sommare problema a
problema. Con la lettera inviata a Bruxelles
Silvio Berlusconi si dato un programma di
lavoro stringente e delle scadenze precise. La
Ue, ma anche i cittadini italiani, si aspettano
che il premier usi tutti i giorni disponibili per
allargare il consenso attorno agli obiettivi
individuati e implementare i provvedimenti
necessari per tener fede agli impegni. Chi
derogasse da questo itinerario non farebbe
altro che, con una singolare eterogenesi dei
fini, compromettere lazione dellesecutivo.
Dalle indicazioni di metodo passiamo ai
temi di merito. Berlusconi ha fatto sapere a
Bruxelles che entro il maggio 2012 approver
una riforma del mercato del lavoro che
render pi facili i licenziamenti definiti
economici. Coscienti di quanto sia
complicato spiegare al Paese che per rilanciare
la crescita si debba partire con la retromarcia,
diversi esponenti della maggioranza hanno
adottato lo slogan-ossimoro licenziare per
assumere. In concreto significa riformare il
dualismo del mercato del lavoro
riequilibrando le tutele tra garantiti e non. Una
parola dordine che negli anni scorsi era stata
la bandiera dei
riformisti liberal e che
i ministri del governo
Berlusconi avevano
sempre criticato
accusandola di
accrescere lo stress
sociale.
Ma se davvero si
vuole centrare
lobiettivo
straordinario di licenziare-per-assumere
occorre mettere in campo una proposta
vincente, una riorganizzazione del mercato del
lavoro capace di suscitare il consenso degli
outsider (che non hanno rappresentanza) e di
minimizzare il potere di veto delle
organizzazioni degli insider. Il governo questa
proposta ce lha? Per quanto sappiamo no,
ancora no. Ci sta lavorando, qualche
anticipazione lha fornita lo stesso Sacconi
nellintervista a Enrico Marro (sul Corriere del
29 ottobre) ma il paradosso vuole che le
elaborazioni del senatore Pietro Ichino e
delleconomista Tito Boeri si siano spinte pi
in avanti. Abbiano lavorato con maggior
tenacia nel tentativo di coniugare flessibilit e
sicurezza e quindi appaiano agli stessi giornali
della destra come un pozzo a cui attingere. Per
una volta le soluzioni sembrerebbero prevalere
sulle ideologie e quindi scatenare la rissa
doppiamente controproducente. Fornisce
argomenti a chi, pur legittimamente, ambisce
ad organizzare lennesimo sciopero generale.
Si lasci, dunque, agli inquirenti e alla
magistratura il compito di indagare sul
rinascere della violenza organizzata e si
prosegua la riflessione di merito sulla riforma.
La si conduca con la maggiore trasparenza
possibile e si disegnino i termini di uno nuovo
scambio sociale. Che questa volta per non sia
limitato alla tradizionale concertazione tra
governo e sindacati ma veda in campo le
ragioni degli Invisibili.
Dario Di Vico
twitter@dariodivico
RIPRODUZIONE RISERVATA
Il governo apre al senatore pd, la Camusso chiude. Bonanni: s a un tavolo
Liniziativa La Cgil del Veneto: aumentano il precariato. LInps: uno strumento positivo
Agricoltura e sport
Lobiettivo
Il governo Le riforme
Il piano e le proteste
Il vertice sindacale
Il voucher per baristi e commesse
Venduti ventiquattro milioni in tre anni
Le imprese agricole hanno
acquistano un buono su
quattro. Utilizzati anche
per eventi sportivi e culturali
A luglio spiega al Corriere
il ministro Sacconi il Consiglio
europeo ha raccomandato allItalia
di riformare la legislazione
sui licenziamenti. Stessa
raccomandazione arrivata dalla Bce,
dallOcse e dallFmi
Tra le ipotesi allo studio,
quella pi complessa e dibattuta
una riforma del lavoro con
licenziamenti pi facili. O meglio una
nuova regolazione dei licenziamenti
per motivi economici nei contratti di
lavoro a tempo indeterminato
Secondo lo Statuto dei lavoratori,
illegittimo il licenziamento senza
giusta causa o giustificato motivo
Allipotesi dei licenziamenti pi facili,
hanno subito risposto
i sindacati ed Emma Marcegaglia:
Evitiamo un autunno caldo
In settimana lincontro tra i
leader di Cgil, Cisl e Uil. Se il
governo non cambier linea,
ci sar lo sciopero generale
Licenziare per
assumere. Ma
occorre una
proposta vincente
Le parole e il merito
Lavoro, si discute del piano Ichino
2 1 3
RIPARTIRE
DAI CONTENUTI
DELLA RIFORMA
ROMALe proposte di ri-
forma sul lavoro, lanciate da
Maurizio Sacconi sul Corrie-
re e rilanciate ieri su Sky
Tg24, continuano a far discu-
tere. Assicura il ministro: Il
termine licenziamenti facili
falso. E aggiunge: Il go-
verno sta lavorando a misu-
re di protezione dei lavorato-
ri augurandosi che anche
le imprese, collettivamente,
facciano la loro parte. Ma la
controffensiva dei sindacati
gi partita. Se si tolgono i
diritti a quelli che li hanno
denuncia Susanna Camus-
so a In mezzora e non ci
sono pi tutele sul lavoro,
non che i giovani staranno
meglio.
Il segretario della Cgil fa
presente che non vero che
in Italia non si possono fare
licenziamenti. Noi abbiamo
un tot di leggi che lo permet-
tono, c la 223 (sulla mobili-
t), la 104, e cos via. Si conti-
nua a creare un mostro che
lidea di licenziare di pi, sen-
za considerare che oggi se
unazienda in crisi non ve-
ro che non licenzia. La Ca-
musso ha pi volte ribadito
che lunica prospettiva di un
dialogo con il governo sul te-
ma del lavoro sia affrontare
quello del precariato, della
cassa integrazione in deroga
e delle 46 forme di rapporto
di lavoro esistenti. Il segreta-
rio della Cgil in settimana ve-
dr il leader della Cisl, Raffae-
le Bonanni (favorevole ad
aprire un tavolo di confronto
sul mercato del lavoro ma
non a discutere di come
semplificare i licenziamen-
ti) e quello della Uil, Luigi
Angeletti, per vagliare la pos-
sibilit di una strategia co-
mune, ma con una posizione
ben chiara: Se il governo do-
vesse procedere rispetto agli
annunci ci sar lo sciopero
generale.
Sulla riforma dellarticolo
18 invece tornato Pietro
Ichino, un messaggio di aper-
tura che il giuslavorista e se-
natore del Pd ha voluto lan-
ciare a Silvio Berlusconi su
diversi giornali (Libero, Il
Giornale e Il Messaggero):
La vecchia protezione forte
contro il licenziamento del-
lo Statuto dei Lavoratori del
1970 molto difettosa e di
fatto consiste in una sorta di
ingessatura del mercato del
lavoro, sostiene il parlamen-
tare, autore di una proposta,
che due anni fa si trasfor-
mata in disegno di legge con
la firma di una cinquantina
di colleghi dellopposizione,
citata dallo stesso Berlusconi
come riferimento, e che Mau-
rizio Sacconi ha definito in-
teressante: Abbiamo idee
molto simili, ha detto Sacco-
ni in unintervista a Maria La-
tella su Sky.
La riforma Ichino, che par-
te del Pd sconfessa ( a tito-
lo esclusivamente persona-
le ribatte Stefano Fassina re-
sponsabile economico dei
Democratici), e della quale la
Cgil non vuole sentire parla-
re, prevede, infatti, un codi-
ce del lavoro semplificato
composto di 70 articoli mol-
to chiari, suscettibili di appli-
carsi a tutta larea del lavoro
sostanzialmente dipenden-
te.
Lidea che, in partenza,
questo diritto del lavoro
unico si applichi soltanto ai
rapporti di lavoro nuovi, che
si costituiranno da qui in
avanti: tutti spiega Ichino
avrebbero il contratto a
tempo indeterminato (tran-
ne i casi classici di contratto
a termine, per punte stagio-
nali, sostituzioni tempora-
nee), e le protezioni essen-
ziali, in particolare contro le
discriminazioni, ma nessu-
no inamovibile. E per chi
perde il posto ci sarebbe sem-
pre una garanzia robusta di
assistenza intensiva. In que-
sto modo si punta a superare
il dualismo fra protetti e
non protetti nel mercato del
lavoro.
Melania Di Giacomo
RIPRODUZIONE RISERVATA
italia: 515249535254
Codice cliente:
MILANO Dopo le parole in libert di questi
giorni, il rischio che Berlusconi stia immaginando
di utilizzare leuro come lultimo capro espiatorio
sul quale incentrare la pi pericolosa delle
campagne elettorali tuttaltro che remoto.
lanalisi di Enrico Letta, vicesegretario del Pd, che
trae spunto dalleditoriale di Mario Monti, intitolato
Lettera al premier, pubblicato ieri sul nostro
giornale: Come ha chiarito autorevolmente Monti
sul Corriere dice Letta , indispensabile che
chi ha a cuore il futuro e il decoro di questo Paese
tenga la guardia alzata e impieghi le sue migliori
energie per ribadire quella che dovrebbe essere la
bussola del nostro agire politico: gi le mani
dallEuropa, gi le mani dalla moneta unica. LItalia
ha il dovere di dimostrarsi credibile agli occhi dei
partner e delle istituzioni europee, oltre che dei
mercati internazionali. Ed una responsabilit che
solo un governo di unit nazionale guidato da una
personalit autorevole, indicata dal capo dello
Stato, pu sostenere. RIPRODUZIONE RISERVATA
MILANO La Regione Lazio la pi indebitata
dItalia con 25 miliardi di deficit, met dei quali nel
settore sanitario. Nessunaltra Regione indebitata
come la nostra. Lo ha affermato il presidente del
Lazio, Renata Polverini, parlando ieri sera al
Palasport di Broccostella, nel Frusinate. Con la
centrale unica degli acquisti ha aggiunto il
governatore del Pdl contiamo di risparmiare
molto. Penso al test per diabetici che nel Lazio
costa 0,81 centesimi mentre in Lombardia appena
0,51. Non chiuderemo lospedale di Pontecorvo e
stiamo riconvertendo i presidi ospedalieri per dare
a tutti i necessari livelli di assistenza. Abbiamo
dovuto mettere in campo strumenti di ingegneria
finanziaria per reggere al deficit. La Polverini ha
poi spostato il discorso sui piccoli Comuni: So il
valore di avere la Capitale allinterno della Regione,
ma allo stesso modo conosco limportanza dei
Comuni. Con il patto regionalizzato abbiamo dato
esempio di virtuosit e solidariet. Inoltre per i
fondi europei ci siamo confrontati con gli
amministratori locali. RIPRODUZIONE RISERVATA
ROMA Lo ha annuncia-
to Silvio Berlusconi nel collo-
quio con il Corriere e lha con-
fermato il segretario del Pdl,
Angelino Alfano. Sar a Palaz-
zo Chigi la cabina di regia che
dovr stendere materialmen-
te i provvedimenti necessari
a dare seguito agli impegni as-
sunti dallItalia nei confronti
dellEuropa e contenuti nella
lettera inviata dal premier a
Barroso e Van Rompuy.
Berlusconi gestir in prima
persona tutti i complessi dos-
sier sui quali un ruolo da co-
ordinatore sar svolto dal mi-
nistro della Pubblica ammini-
strazione, Renato Brunetta. A
questultimo, infatti, spetta il
compito di ricordare le sca-
denze e di raccogliere i mate-
riali necessari per mettere a
punto gli interventi promessi
allEuropa.
A Brunetta viene ricono-
sciuta nei fatti la stessa fun-
zione avuta nelle fasi che han-
no preceduto la stesura della
lettera consegnata a Bruxel-
les. Lo stesso Brunetta ha rive-
lato nel corso di un talk show
su La7 di essere stato il re-
dattore del documento, rac-
cogliendo cos le sollecitazio-
ni giunte non soltanto dai col-
leghi di governo ma anche
dai partiti di maggioranza
che hanno spesso lamentato
quanto fosse difficile farsi
ascoltare da Giulio Tremonti.
Lavere affidato a una cabi-
na di regia insediata a Palazzo
Chigi la gestione di questi
dossier realizza cos gli auspi-
ci di Antonio Martino e di al-
tri esponenti del Pdl secondo
i quali sarebbe stato opportu-
no redistribuire le attuali
competenze del ministro del-
lEconomia tra Tesoro e Fi-
nanze, smontando limpianto
messo a punto (ai tempi del
primo esecutivo Prodi) dal-
lallora ministro Franco Bassa-
nini con cui si erano accorpa-
ti in uno solo ben cinque dica-
steri, oltre a Tesoro e Finan-
ze, Bilancio, Partecipazioni
statali e Mezzogiorno.
In ogni caso, tra i primi atti
che attendono il governo Ber-
lusconi c quello al quale sta
lavorando il responsabile per
gli Affari Regionali, Raffaele
Fitto. Entro il 15 novembre,
dintesa con il commissario
europeo agli Affari regionali,
Johannes Hahn e con i rappre-
sentanti delle Regioni italia-
ne, Fitto presenter allEuro-
pa un piano di azione dei
fondi strutturali, che tradot-
to in cifre pu valere alcuni
miliardi di euro in interventi
sul territorio.
Del resto, che la maggioran-
za intenda andare avanti spe-
ditamente lo si desume in par-
ticolare dallintenzione del
premier di porre se necessa-
rio la fiducia sui provvedi-
menti, dato che gli impegni
presi con lEuropa sono vinco-
lanti. E proprio per questo do-
mani si terr una riunione
dellufficio di presidenza del
Pdl. Ci che attende il partito
di maggioranza un passag-
gio molto difficile. Lo confer-
mano i capigruppo del Pdl al-
la Camera e al Senato, Fabri-
zio Cicchitto e Maurizio Ga-
sparri. Il nostro impegno
per uno scadenzario rigoroso
dice Cicchitto . Senza da-
Brunetta coordinatore dei dossier europei. Il caso Tremonti
Giulietti
Tempi
Enrico Letta: s a Monti
LItalia difenda Europa
e moneta unica
Polverini d lallarme:
Il Lazio la Regione
con il debito pi alto
Fondi
Il governo Lagenda
Lagenda
Se Bonaiuti presentasse
un testo con i requisiti di
Napolitano, lo voteremmo
in unora
Cicchitto,
capogruppo
Pdl: il
nostro
impegno
per uno
scadenziario
rigoroso
Il primo
impegno
presentare
entro il 15
novembre
il piano
sui fondi
strutturali
ROMA Il presidente della Re-
pubblica ha raccolto lappello dei
giornali del pi diverso orienta-
mento culturale e politico e dei set-
timanali cattolici che gli hanno chie-
sto di intervenire contro i pericoli di
chiusura dovuti al taglio del fondo
per leditoria deciso dal governo.
Condivido la preoccupazione
per i rischi che ne potrebbero deriva-
re di mortificazione del pluralismo
dellinformazione. E non mancher
di manifestare questo mio punto di
vista al governo, ha scritto Giorgio
Napolitano in risposta a una lettera
indirizzatagli ieri dai direttori di 64
giornali, da Marco Tarquinio del quo-
tidiano cattolico Avvenire a Claudio
Sardo e Marcello De Angelis di fogli
storici di sinistra e destra come lUni-
t e Il Secolo dItalia, da Norma Ran-
geri e Dino Greco delle testate comu-
niste il Manifesto e Liberazione, da
Stefano Menichini di Europa ed Ema-
nuele Macaluso de il Riformista.
I direttori avevano sottolineato
che, consapevoli della necessit di
ridurre la spesa pubblica, ritengo-
no indispensabile unopera di boni-
fica per distinguere (...) i giornali
"veri" dalle testate inventate a bella
posta per lucrare sulle erogazioni
pubbliche. Il capo dello Stato ha de-
finito altamente apprezzabile que-
sto e la disponibilit a proporre ul-
teriori criteri per consentire da un la-
to risparmi e dallaltro una pi rigo-
rosa selezione nellaccesso alle risor-
se. Poi ha aggiunto: Quanto pi
darete seguito concreto a questi vo-
stri intendimenti, tanto pi ne gua-
dagner in efficacia la sollecitazione,
che faccio mia, per una riconsidera-
zione delle decisioni del governo.
Se il sottosegretario Bonaiuti pre-
sentasse un testo con i requisiti di
Napolitano, non solo fondi, ma an-
che bonifica, credo con tutte le oppo-
sizioni lo voteremmo in unora, di-
ce il portavoce di Articolo 21 Bep-
pe Giulietti, deputato del centrosini-
stra. Roberto Rao, Udc, si detto
grato a Napolitano, la cui risposta
secondo De Angelis stata pron-
ta.
R. R.
RIPRODUZIONE RISERVATA
Politica e informazione La risposta del capo dello Stato alla lettera indirizzatagli da 64 direttori di giornale
9 e 10 novembre
Il premier conta
di portare
in Parlamento le
misure per lEuropa
Entro il 15
novembre
La maggioranza
vuole presentare
i fondi strutturali
per le Regioni
Entro fine
novembre
Allordine del giorno
i mutui per i giovani
Entro il 31
dicembre
Misure su
occupazione
femminile e
giovanile
Entro fine gennaio
2012
Il programma
prevede la riforma
dei servizi pubblici
e idrici
Entro fine febbraio
La delega per la
riforma del sistema
assistenziale e
previdenziale
Entro marzo
Le misure
per la concorrenza
e la liberalizzazione
degli orari
dei negozi
Entro aprile
Lesecutivo vuole
affrontare la riforma
costituzionale
Entro maggio
La riforma
della legislazione
del lavoro
Entro giugno
Il pareggio
di bilancio
Cabina di regia a Palazzo Chigi
per gestire gli impegni con la Ue
Dopo leditoriale
25 miliardi di deficit
Napolitano: editoria, il governo ripensi ai tagli
Presidente
Giorgio
Napolitano
Shop at albertoguardiani.com
6 Primo Piano
Luned 31 Ottobre 2011 Corriere della Sera italia: 515249535254
Codice cliente:
re spazio ad allarmismi stru-
mentali la situazione interna-
zionale cos seria da richie-
dere risposte precise e tempe-
stive. Non c pi spazio per
manovre politiche avventuro-
se che rischierebbero di pro-
vocare un autentico salto nel
buio.
Anche Gasparri ne consa-
pevole. Chi governa in que-
sta fase di grave crisi econo-
mica osserva il capogrup-
po a Palazzo Madama ov-
viamente esposto al rischio
di perdere consensi. Ma il Po-
polo delle libert sta dimo-
strando di sapere affrontare
prove impegnative.
Lorenzo Fuccaro
twitter@Lorenzo_Fuccaro
RIPRODUZIONE RISERVATA
Oggi nel Pdl serve un organo pi ristretto per svolgere compiti operativi con la
regola dellincompatibilit tra cariche di governo e di partito
S al dialogo
con Matteo
e Zingaretti
Il Pd Il duello
Renzi attacca ancora:
Pd ai pionieri, via i reduci
I nemici nel partito
I Radicali
Fassina durissimo
su Facebook: Renzi
un figlio di pap, un
portaborse miracolato
MILANO Nessuna
possibilit esclusa.
Pannella e compagni
lanciano un appello alle
forze nuove del
riformismo. Da Radicali,
dialoghiamo con chi vuole
riforme liberali e ha il
coraggio di contrapporsi a
un apparato conservatore
dice il segretario Marco
Staderini . Penso a
Matteo Renzi, con le sue
proposte di riforma
elettorale maggioritaria
uninominale, di abolizione
del finanziamento ai
partiti e del valore legale
del titolo di studio, di
superamento della
concertazione. E a Nicola
Zingaretti che, evocando
gli Stati Uniti dEuropa,
pensa a nuovi equilibri per
lavoro e previdenza.
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Sindaco Matteo Renzi, 36 anni, sindaco di Firenze, nel corso del suo intervento alla Leopolda (Blow up)
italia: 515249535254
Codice cliente:
11 Primo Piano
Corriere della Sera Luned 31 Ottobre 2011
#
Lintervista Lex coordinatore: un patto di legislatura breve per frenare il declino del Paese, poi ognuno per la sua strada
Vincino
ROMAGoffredo Bettini, ex coor-
dinatore del Pd di Veltroni, non ha
dubbi: Bersani, Vendola e Di Pietro
dovrebbero rinunciare a candidarsi
alle primarie per lasciare il passo a Ca-
sini, in vista di unalleanza larga che
nella prossima legislatura faccia le co-
se che servono per sollevare lItalia
dalle macerie. Dopodich ognuno ri-
prender la propria strada, nella logi-
ca del bipolarismo. E Renzi? Si candi-
di pure contro Casini, se questo il
suo desiderio.
Bettini, crede che le elezioni sia-
no vicine?
Ormai si ha la netta impressione
che la legislatura volga al termine: in
Italia non regge pi niente.
Secondo lei il centrosinistra
pronto a questa prova?
Nel nostro campo si moltiplicano
le ambizioni e i posizionamenti. Tutti
si annusano e poi si distaccano in
una danza ai pi incomprensibile e
che comincia ad apparire persino ma-
cabra, tanto essa si conduce su un ter-
reno (quello degli attuali partiti) fra-
gile, sfaldato, poco rappresentativo e
credibile. Le nostre divisioni sono in-
fatti solo gli ultimi simulacri che na-
scondono la misera volont di auto-
conservazione di piccoli o grandi po-
teri. urgente prendere coscienza
che tutti i nostri scontri, alleanze e
confronti rischiano di svolgersi su
un Titanic.
Sembra di capire che il Pd andr
alle elezioni con Di Pietro e Vendo-
la.
impensabile dividere la sini-
stra. Ma anche assai poco credibile
che la sinistra, rinchiusa in se stessa
e nello stato che ho descritto, possa
vincere, e soprattutto possa governa-
re da sola.
E allora?
La via maestra quella di ridurre
allosso le ambizioni della prossima
legislatura. Le priorit sono: chiude-
re la fase dolorosa del berlusconismo
e ridare dignit alla nostra presenza
nel mondo. Occorre quindi superare
la crisi economica con lautorevolez-
za che oggi ci manca, misurando le
decisioni con un criterio semplice:
deve contribuire chi pi ha. Secondo
quanto ha detto il Pontificio Consi-
glio Giustizia e Pace: "Per governare
la globalizzazione occorre ristabilire
il primato della politica, responsabile
del bene comune, su economia e fi-
nanza, e non temere di proporre cose
nuove anche se possono destabilizza-
re equilibri di forze preesistenti che
dominano sui pi deboli". Se invece
lindirizzo una babele di contorci-
menti e posizionamenti astratti per
nominarsi ognuno liberista acceso
o moderato, socialdemocratico
tradizionale o innovatore, ren-
ziano o bersaniano, nessu-
no ci capisce pi nien-
te. Infine la prossima legislatura a ca-
rattere repubblicano, costituente e di
transizione dovrebbe mettere ordine
allo scassato equilibrio dei poteri.
E con quale formazione si dovreb-
be andare al voto?
Sono convinto che gli obiettivi
che ho descritto debbano essere po-
sti al centro di un programma eletto-
rale di larghe alleanze con il terzo po-
lo. Non possono essere perseguiti in
sempre pi improbabili governi isti-
tuzionali nellattuale Parlamento,
screditato e segnato da inaccettabili
trasformismi: queste sono operazio-
ni incomprensibili ai cittadini.
L'alleanza con il terzo polo una
difficile operazione politica.
Gi, a me sembra che prevalga la
passione per contarsi nel nostro faz-
zoletto elettorale (per fortuna am-
pio). E invece dovremmo mettere in-
sieme tutte le persone di buona vo-
lont per frenare il decadimento na-
zionale. Poi, in un futuro migliore,
ognuno riprender la propria strada
in uno schema bipolare, civile e mo-
derno. Naturalmente per fare tutto
ci necessario un candidato pre-
mier, da sottoporre a primarie vere,
in grado di rappresentare questo chia-
ro, onesto, contingente, compromes-
so politico.
I candidati sono anche troppi,
Bettini.
Bersani, Vendola e Di Pietro non
si devono candidare alle primarie.
Ma non si tratta solo di far compiere
un passo indietro ai leader attuali: si
tratta di incoraggiarli a compiere due
passi avanti, per fare, in uno slancio
di generosit, la cosa pi giusta ora,
per vincere, unire e per governare la
prossima legislatura.
Chi, al posto loro?
A certe condizioni (ripeto, per
una legislatura limitata nelle cose da
fare e per percorrere solo un tratto di
cammino comune), se ci fosse unin-
tesa e se questo fosse decisivo per rea-
lizzare laggregazione auspicata, non
mi fermerei pregiudizialmente di
fronte allidea di valutare la disponi-
bilit di una personalit come Casini,
un uomo che in tempi non sospetti
ha rotto con il berlusconismo, dimo-
strando coraggio, misura e buonsen-
so. Una persona perbene che ha svol-
to egregiamente il ruolo di presiden-
te della Camera. Se spiegato, tutti ca-
pirebbero il senso di un compromes-
so siglato alla luce del sole tra demo-
cratici e moderati.
E Casini dovrebbe sottoporsi alle
primarie?
Certo. E se Renzi, o chiunque al-
tro, vorr partecipare, si accomodi
pure.
A proposito, che ne pensa di Ren-
zi?
Per me troppo di destra. E ha
uno stile molto diverso dal mio per-
ch vuole quel partito personale a cui
io sono contrario. Ci detto, una ri-
sorsa perch un uomo intelligente
e coraggioso.
Maria Teresa Meli
RIPRODUZIONE RISERVATA
Il piano del leader:
scelga il partito
Il no di Renzi:
scelga la gente
I nodi
La road map
di Bersani
Sulle primarie apprezzo il coraggio di Bersani. Sui contenuti di Renzi
non sono daccordo: la sua una posizione di destra Cesare Damiano, Pd
Renzi troppo di destra
e vuole un partito
personale. Per
intelligente e coraggioso.
Se vuole, sfidi lui Casini
Lo statuto pd
e la premiership
Il segretario, nellaprire
alle primarie, ha due
obiettivi: evitare il
proliferare dei candidati
pd, che favorirebbe
Vendola, e sbarrare
la strada a Renzi. Per
questo vuole che siano
lAssemblea nazionale
o la Direzione
a scegliere un unico
candidato del partito
Propongo un onesto
compromesso con una
persona perbene. Ma il
leader udc dovrebbe
sottoporsi alle primarie
Successo
Barack
Obama, 50
anni, al gala
italoamericano
a Washington:
il leader Usa si
detto
happy to see
so many
amici (felice
di vedere cos
tanti amici).
Dietro a destra
il ministro
Giorgia Meloni
(Ap)
AVVISO A PAGAMENTO
17 Esteri
Corriere della Sera Luned 31 Ottobre 2011 italia: 515249535254
Codice cliente:
18
Luned 31 Ottobre 2011 Corriere della Sera
#
DAL NOSTRO INVIATO
BORGHETTO VARA (La
Spezia) Odore di fango e
incenso. La prima messa do-
po il disastro. Dalla chiesa di
San Carlo Borromeo il fiume
sembra un cucciolo innocuo.
La gente lascia le pale allin-
gresso. Sbatte gli stivali pri-
ma di entrare. Si incrociano
sguardi in una sorta di muto
appello. I due seminaristi al
fianco di don Tommaso sono
arrivati da La Spezia: li ha
mandati il vescovo perch
in questi luoghi ora c qual-
cosa da imparare, la scuola
del dolore. Il parroco indica il
volto di Cristo: Guardatelo,
sofferente e pieno di fango:
vi dar sollievo. Teste chine
e qualche singhiozzo tra le
panche. Si prega e si spala a
Borghetto Vara. Improvvisati
altari compaiono tra le mace-
rie delle case e agli angoli di
quelli che fino a cinque gior-
ni fa erano strade e negozi. Il
ritorno alla normalit una
luce fioca su un orizzonte an-
cora lontano. Da San Pietro ar-
rivano le parole del Papa: La
mia vicinanza e le mie pre-
ghiere alle popolazioni della
Liguria e della Toscana. At-
torno alla scuola si lavora fre-
neticamente per vincere la
scommessa di riaprire merco-
led.
E a Brugnato, tre chilome-
tri dopo il ponte, nessuno to-
glier ai bambini la festa di
Halloween, non c alluvione
che tenga: trovata la sala in
un centro commerciale, geni-
tori e volontari hanno gi or-
ganizzato tutto.
Ma solo una virgola in un
discorso di dolore. Il sole era
ancora basso quando da un
battello hanno
notato affiorare
in mare, tra Le-
vanto e Monte-
rosso, qualcosa
che assomiglia-
va a un giubbot-
to giallo. Sopra
cera una scrit-
ta: Volontari.
Dentro, il corpo
di uomo che a
Borghetto cono-
scevano tutti,
ma che ora sar
ricordato non solo come una
delle 9 vittime (4 ancora i di-
spersi) tra Liguria e Toscana,
ma come una persona corag-
giosa: un eroe, se il termine
di questi tempi non fosse un
po troppo inflazionato. San-
dro Usai, 40 anni, stato divo-
rato dalla bomba di fango do-
po aver messo in salvo due
persone. Veniva dalla Sarde-
gna, dal comune di Arbus
(che ha proclamato il lutto cit-
tadino), nel 99 ha fatto capo-
lino a Milano, ad Alassio, tro-
vando poi lavoro e amore a
Monterosso. Aveva nel san-
gue laltruismo dice a bassa
voce il sindaco
Angelo Betta,
mentre la mo-
glie Elena, che
lha cercato fino
allultimo, inca-
pace di rasse-
gnarsi, circon-
data dai parenti
nella casa di via
XX Settembre.
Non uscire lo
aveva supplica-
to quel pomerig-
gio maledetto.
Ma Usai, volon-
tario della Prote-
zione civile e
specialista in
porceddu che
cucinava per i
c ompa e s a ni ,
era gi fuori, in
quel delirio di
fango e acqua:
stato il pri-
mo a portarci
con la jeep pale
e attrezzi. . . .
Poi arrivata
londa, gli altri
hanno cercato riparo in un vi-
colo. Lui no.
Ha visto due ombre, due
donne che stavano per essere
inghiottite dalle acque. tor-
nato indietro, le ha afferrate e
le ha messo al riparo tra le
macerie di un bar. Era a po-
chi metri da me non si d
pace il sindaco e improvvi-
samente sparito....
Qualcuno dice di averlo vi-
sto aggrappato a un cartello
stradale, poi pi niente. Vale-
ria Delucchi invece viva e
da marted ha negli occhi
limmagine di una mano pos-
sente che la strappa dal fango
e le salva la vita. Francesco
DAvanzo era aggrappato ad
un balcone quando lei gli
passata sotto, trascinata dal-
londa: Mi ha preso per il
cappuccio e mi ha tirata su.
Ora Valeria spala. E France-
sco piange: la moglie Rita Coz-
zani non ha avuto la fortuna
di trovare una mano. Gira for-
te il pallottoliere della morte.
Un altro cadavere stato recu-
perato in mare al largo di Ge-
nova. Non rientra per nella
lugubre contabilit dellallu-
vione. un uomo scomparso
da giorni con il suo gommo-
ne.
Francesco Alberti
RIPRODUZIONE RISERVATA
Esprimo la mia vicinanza alle popolazioni della Liguria
e della Toscana. Assicuro per loro la mia preghiera Benedetto XVI
Fondi per gli alluvionati
Niente stadio
Pala e stivali
per 200 tifosi
Trovato il corpo del volontario eroe
Ha salvato due donne, poi la bomba di fango. Il Papa: prego per voi
La moglie
Un aiuto
subito
Nove le vittime
salito a nove il
numero dei morti
causati dallalluvione
che ha colpito il Levante
Ligure e la Lunigiana.
Ritrovato ieri in mare il
corpo del volontario
della Protezione civile
Sandro Usai: 40 anni,
era originario del paese
sardo di Arbus ma
viveva a Monterosso
con la moglie Elena.
Sei le vittime a
Borghetto: Dante e Rita
Cozzani, Pietrina
Sambuchi, Nicolae
Hutuleac, Marian Stefan
Turcu, Paola Fabiani.
Due i morti ad Aulla:
Enrica Pavoletti e
Claudio Pozzi
Quattro i dispersi
Quattro sono invece
le persone che mancano
ancora allappello.
Si tratta di Aldo Fabiani,
Sauro Picconcelli,
Giuseppe Giannoni e
Giuseppina Carro
Il sindaco
Cronache
Gli avevo detto di non
uscire, ma lui stato
il primo a portare pale
e attrezzi con la jeep
Il Corriere della Sera e il Tg La7 hanno promosso una rac-
colta fondi per aiutare le popolazioni colpite dal maltempo
nel Levante ligure e in Lunigiana. I versamenti si possono
effettuare sul c/c IT80O0306905061100000000567 Un aiuto
subito. Alluvione Levante ligure e Lunigiana aperto presso
la Banca Intesa Sanpaolo, filiale di Roma, in viale Lina Cava-
lieri 236. aperto anche il numero solidale 45500 a cui
inviare Sms da cellulari Tim, Vodafone, Wind, 3, PosteMobi-
le e Tiscali o da rete fissa Telecom Italia, Fastweb e Tiscali e
Teletu. Due euro per messaggio, fino al 28 novembre.
GENOVA Hanno chiesto
che la partita Spezia-
Portogruaro del campionato
di prima divisione fosse
rinviata e hanno issato uno
striscione sulla cattedrale: I
nostri morti da rispettare,
una vergogna giocare. I
tifosi della curva Ferrovia e
della Gradinata dello Spezia
Calcio proprio non la
volevano la partita che s
giocata ieri ma la Lega non
ha concesso rinvii:
tecnicamente, ha detto, non
cera motivo di sospendere
lincontro. Un po ci siamo
arrabbiati dice Massino
Lombardi, gruppo Orgoglio
Spezzino ma non
vogliamo fare polemiche.
Cos in 200 sono partiti per i
paesi pi colpiti, muniti di
pala e stivali. Un gruppo ha
raccolto viveri e indumenti
allo stadio: ha riempito un
Tir. Ci ha commosso che
da Portogruaro siano venuti
con lo striscione "Solidariet
al Levante ligure. E abbiamo
incontrato a spalare nel
fango i tifosi di Genoa e
Samp. E promette: Questa
trasferta di solidariet solo
la prima.
E. D.
RIPRODUZIONE RISERVATA
A La Spezia
Si precipitato a
portare pale e attrezzi
Poi ha visto quelle donne
in pericolo e si gettato
Il bilancio
Il volontario
Sandro Usai, 40 anni. Sotto i sommozzatori dei
Vigili del Fuoco riportano a terra il corpo (Ansa)
Lalluvione Sandro Usai, 40 anni, la nona vittima. Nelle zone colpite corsa contro il tempo per riaprire le scuole
italia: 515249535254
Codice cliente:
IL COMMENTO
di Luigi Ripamonti
nelle Idee&opinioni
Le due Italie della Sanit
Bypass pi rischioso al Sud
La classifica riservata: sotto esame 1.470 strutture
Il parto chirurgico
Nel Meridione praticato
anche su 8 donne ogni
10. La clinica piemontese
dove raggiunge il 90%
ROMA Dove si cura meglio
linfarto? Un buon centro per
lartroscopia del ginocchio? Il
numero uno nella chirurgia del
tumore polmonare? La risposta
nella classifica online degli
ospedali italiani, pubblicata su
Internet con lettura riservata
agli addetti ai lavori. Studio im-
mane del ministero della Salute
realizzato da Agenas, lagenzia
per i servizi sanitari regionali di-
retta da Fulvio Moirano. Miglia-
ia di dati, la fotografa dellattivi-
t di circa 1.475 strutture tra
pubbliche, private e convenzio-
nate. I numeri mostrano la soli-
ta Italia a due marce. Il centro
nord in generale pi efficiente
del centro sud. In alcuni centri
di Piemonte o Lombardia si pu
essere operati di bypass con un
rischio di mortalit sovrapponi-
bile a 0. In certi ospedali sicilia-
ni il rischio sfiora il 10%. Ma an-
che nellambito di una stessa
Asl esistono situazioni in bianco
e nero. La possibilit per una
persona anziana di essere opera-
ta al femore entro 48 ore dal
trauma (tempo considerato otti-
male per ridurre le complican-
ze) oscillano tra il 2% in provin-
cia di Frosinone e l80% a Firen-
ze e dintorni.
Metodo
Il lavoro fa parte del Program-
ma nazionale esiti. Ledizione
2005-2009 stata consegnata la
scorsa estate alle Regioni. Si sta
riflettendo sullopportunit di
renderlo pubblico. Per ora solo i
tecnici hanno ricevuto codici
personali per entrare nelle pagi-
ne dellapposito sito web.
Le pagelle costituiscono
uno strumento per eliminare
inefficienze e percentuali fuori
norma. Il Lazio, ad esempio, ha
gi avviato la fase di correzione
e si avvantaggiato pubblican-
do autonomamente il rapporto
2010. Hanno intrapreso un per-
corso di riorganizzazione Tosca-
na, Veneto e Sicilia. I responsabi-
li di Agenas hanno fatto il giro
dItalia per confrontarsi con Re-
gioni e societ scientifiche.
Lanalisi si basa sulle schede di
dimissione ospedaliera, quelle
che raccontano la storia di un ri-
covero. Esaminati 47 indicatori
corrispondenti ad altrettante
prestazioni, dal bypass aortoco-
ronarico alla colecistectomia la-
paroscopica, dallictus allo scom-
penso cardiaco, dallinfarto a in-
terventi chirurgici non oncologi-
ci. Si tratta di attivit accreditate
dalla letteratura internazionale
per diagnosticare lefficienza dei
servizi sanitari.
Risultati
Alcune delle pagine pi signi-
ficative riguardano la mortalit
a 30 giorni dallintervento per
bypass. La media italiana del
2,2% (poco pi di due pazienti
su 100 muoiono a un mese dal-
loperazione). Nel 2009 circa 30
ospedali non hanno superato la
soglia dei 50 bypass allanno
mentre il volume considerato ac-
cettabile per la sicurezza del ma-
lato di 200.
Sono davvero troppe invece
le cardiochirurgie che marciano
a scartamento ridotto dal punto
di vista dellattivit. Tra le eccel-
lenze il Monzino di Milano, la
Poliambulanza di Brescia, le Mo-
linette a Torino. Al di sotto del-
l1,5% il Sacco di Milano, gli
ospedali Riuniti di Bergamo, il
Careggi di Firenze, il San Camil-
l o Forl ani ni di Roma (con
0,79%), lIsmett di Palermo. La
mortalit sale al sud, superio-
re al 5% a Salerno, al Monaldi di
Napoli, presso la casa di cura
San Michele (Caserta, quasi 8%),
al Papardo di Messina ma anche
in alcune grandi aziende univer-
sitarie romane. Frattura di femo-
re: in un anziano il trattamento
ritenuto ottimale lintervento
al massimo entro 2 giorni. La
tempestivit riduce il pericolo
di complicanze. Opportunit ne-
gata in decine di ospedali del
sud dove appena 5 pazienti su
100 vengono operati rispettan-
do le linee guida internazionali.
Ma anche a Milano (Niguarda,
San Paolo) si scoprono ritardi
sorprendenti che dipendono dal-
lorganizzazione.
Le aziende sono corse ai ripa-
ri. Nel Lazio a fine 2009 stata
introdotta una nuova modula-
zione di tariffa. Il rimborso tan-
to pi alto quanto minore lat-
tesa del paziente con femore
fratturato. In Toscana questo in-
dicatore rientra nella tabella di
valutazione dei manager in fase
di eventuale riconferma. Tra le
prestazioni sentinella non pote-
vano mancare i parti con taglio
cesareo primario (primo figlio).
E qui la forbice davvero am-
pia. Si va dalle percentuali vir-
tuose del Buzzi (Milano), ospe-
dali Riuniti (Bergamo), casa di
cura per il Bambino (Monza) do-
ve meno di 10 donne su 100 par-
toriscono con la chirurgia. A re-
alt del sud che potrebbero esse-
re definite vere e proprie fabbri-
che di cesarei. Case di cura priva-
te dove 8 donne su 10 ricevono
il taglio probabilmente senza cri-
teri di appropriatezza, solo per-
ch vantaggioso sul piano della
remunerazione. La Campania si
distingue con percentuali decisa-
mente straordinarie, in negati-
vo. Ci sono per esempi estremi
anche in Piemonte. Presso la cli-
nica Sedes Sapientiae il cesareo
scontato (9 volte su 10).
Uso dei dati
Si sta discutendo sulluso dei
dati. opportuno, ci si chiede,
metterli a disposizione della co-
munit oltre che dei decisori?
stato analizzato in un docu-
mento limpatto socio eco-
nomico sulla popolazione.
Vantaggi: il cittadino po-
trebbe entrare in posses-
so di informazioni utili
per orientare le sue scel-
te. Ricadute negative:
sarebbe discriminato
chi non possiede Inter-
net. Dunque i meno ab-
bienti e bisognosi di buo-
na sanit. Non solo. Per tut-
ti ci sarebbero difficolt nel
comprendere correttamen-
te le informazioni. Uno dei
possibili impedimenti po-
trebbe consistere nello
scarso senso di fiducia del
cittadino sullobiettivit dei
risultati. Dunque luso potrebbe
essere riservato ai medici di fa-
miglia e sarebbero loro a indiriz-
zare i pazienti verso questa o
quella struttura. Anche qui esi-
stono pro e contro. Terza ipote-
si: s alle classifiche liberamen-
te consultabili purch rielabora-
te in una forma di pi facile let-
tura.
Margherita De Bac
mdebac@corriere.it
RIPRODUZIONE RISERVATA
Il caso
MILANO Una questione
di sostanza e una questione di
immagine: lallevamento di
cani Green Hill di Montichiari
(Brescia), dove migliaia di
cuccioli vengono cresciuti
per essere ceduti a laboratori
scientifici, non solo viola la di-
gnit dei migliori amici del-
luomo ma danneggia anche
limmagine dellItalia, paese
turistico per eccellenza e dun-
que esposto al giudizio degli
stranieri. Michela Vittoria
Brambilla apre un nuovo fron-
te nella sua personale batta-
glia contro il canile finito nel
mirino degli animalisti che
due settimane fa a Montichia-
ri hanno messo in atto anche
una simbolica occupazione
della Green Hill.
Il ministro del Turismo ieri
mattina ha infatti depositato
un esposto ai carabinieri e al-
la procura di Brescia con il
quale chiede di indagare per
il reato di maltrattamento di
animali e di verificare la cor-
retta applicazione della nor-
mativa europea sulle regole
igienico sanitarie degli alleva-
menti. I cani custoditi nel-
lazienda di Montichiari (circa
2.000, tutti di razza Beagle, ri-
tenuta la pi indicata per gli
esperimenti di natura scienti-
fica) sono infatti custoditi in
un ambiente sterile, sempre
sotto luce artificiale in cui
ogni esemplare ha a disposi-
zione solo pochi metri quadra-
ti e non pu mai n uscire al-
laria aperta n entrare in con-
tatto con altri cani. Tutto que-
sto perch la multinazionale
Marshall, proprietaria della
struttura di Montichiari, deve
garantire la perfetta salute dei
beagle alle case farmaceuti-
che a cui vende i suoi cani, de-
stinati alla vivisezione. Nel pa-
ese della Bassa Bresciana, in-
vece, non viene effettuato al-
cun tipo di esperimento: i cuc-
cioli, generalmente dopo otto
mesi dalla nascita, vengono
spediti in laboratori di tutto il
mondo. Trattasi di circostan-
za scrive il ministro Bram-
billa nella denuncia che al
di l della sua intrinseca gravi-
t offende il sentimento di
amore e di rispetto per gli ani-
mali e per i loro diritti e pro-
duce un gravissimo pregiudi-
zio allimmagine del nostro
Paese . Il maltrattamento
degli animali, anche quelli de-
stinati alla sperimentazione
in vivo trasmette unimma-
gine del tutto negativa del no-
stro Paese, depotenziandone
lappeal turistico. La rappre-
sentante del governo chiude
il suo esposto auspicando un
intervento rapido delle autori-
t anche di natura cautela-
re, vale a dire la chiusura in
tempi stretti della Green Hill.
Il fronte giudiziario, come det-
to, il secondo aperto da Mi-
chela Vittoria Brambilla con-
tro la struttura bresciana; il
ministro pochi giorni fa ave-
va annunciato la presentazio-
ne di un emendamento di leg-
ge che, se recepito, avr come
effetto limmediato stop allal-
levamento di cani da destina-
re alla vivisezione. La strada
giudiziaria, invece, si presen-
ta piuttosto in salita. Anche
pochi giorni fa i responsabili
della Green Hill hanno ripetu-
to di lavorare nel perfetto ri-
spetto della normativa italia-
na ed europea; il sindaco di
Montichiari Elena Zanola, che
si dichiarata contraria al-
luso di animali per esperi-
menti scientifici, aveva sem-
pre una decina di giorni fa
spedito i vigili per un control-
lo nei capannoni dellalleva-
mento. Lispezione si era con-
clusa senza nemmeno un eu-
ro di sanzione per la Green
Hill in quanto la struttura era
stata trovata perfettamente in
regola con tutte le prescrizio-
ni igienico sanitarie in vigore.
Claudio Del Frate
RIPRODUZIONE RISERVATA
La struttura nel Bresciano Nuova mossa del ministro Brambilla: denuncia per eventuali maltrattamenti e per i riflessi sullimmagine del Paese
Beagle e vivisezione, danno anche al turismo
La razza
Il beagle una razza di cane
da caccia di origine inglese:
erano i cani prediletti da
Elisabetta I. Grazie allottimo
fiuto, sono usati per cacciare
conigli, fagiani, volpi e lepri,
ma oggi sono molto diffusi
anche come cani da
compagnia. Il loro
temperamento mansueto e
la resistenza del cuore
rendono i beagle la razza pi
ricercata per gli esperimenti
in laboratorio
La vicenda
Lo scorso 12 ottobre cinque
animalisti hanno occupato il
tetto della palazzina di
Montichiari dove si allevano
beagle destinati alla ricerca.
Il ministro Brambilla ha
annunciato pochi giorni fa
un emendamento per
fermare lallevamento di cani
da destinare alla vivisezione
Salute
Il ministro
Ferruccio
Fazio
Il blitz
Sotto, gli animalisti
che il 12 ottobre
hanno occupato il
tetto della palazzina
per protestare
contro lallevamento
Il rapporto
Stilato dal
ministero e ancora
non pubblico:
le disparit su
cesarei e interventi
al femore
19 Cronache
Corriere della Sera Luned 31 Ottobre 2011
#
italia: 515249535254
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Luned 31 Ottobre 2011 Corriere della Sera italia: 515249535254
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Al teatro occupato
La denuncia a Roma
ROMA Bruno Vespa stato contestato e insultato
davanti al Teatro Valle a Roma. In un video diffuso in
Rete, un gruppo di persone gli urla venduto, la Rai
servizio pubblico. I lavoratori dello spettacolo che
dal 14 giugno scorso stanno occupando il teatro
sostengono che tutto partito dagli spettatori in fila
al botteghino, poi si sono aggiunti diversi
commercianti della zona. Passavo di l con mia
moglie e sono stato insultato alle spalle, racconta il
giornalista. Sono tornato indietro per affrontare chi
mi insolentiva chiedendone le ragioni e dicendomi
pronto a una franca discussione. Non stato
possibile e per almeno un quarto dora sono stato
violentemente insultato da almeno una trentina di
persone che urlavano come ossessi. Ci sono testimoni
che possono confermarlo. Mia moglie si fermata
altri venti minuti affrontando gli occupanti del Valle.
RIPRODUZIONE RISERVATA
ROMA Voleva donare il sangue ma la sua volont
si scontrata con lo stop di un medico che le ha
detto: Sei omosessuale? Non puoi donare il sangue
perch il tuo rapporto sentimentale considerato a
rischio. A raccontare la vicenda una donna
lesbica di 39 anni che sabato mattina andata al
centro trasfusionale del Policlinico Umberto I a
Roma. una cosa assurda e discriminatoria nei
miei confronti, ha detto la donna. Vivo e ho
rapporti stabili con la mia compagna da quattro
mesi, quindi rientro nella possibilit di donare, ha
osservato la donna riferendosi al limite temporale
previsto per escludere fattori di rischio legati ai
rapporti sessuali. La persona con cui ho parlato mi
ha fatto una serie di domande private, anche sulla
mia vita sessuale. Ora la donna si rivolta anche a
uno studio di avvocati e minaccia azioni legali.
RIPRODUZIONE RISERVATA
DAL NOSTRO INVIATO
PALERMO Per convince-
re i palermitani a farla questa
benedetta raccolta differenzia-
ta c chi incolla alle portine-
rie dei condomini copia dellor-
dinanza comunale con la mi-
naccia di multe e con lassicura-
zione che i diversi contenitori
dei rifiuti differenziati, contra-
riamente a quanto si dice in gi-
ro, non vanno in discarica,
ma agli impianti di riciclaggio.
E invece sabato notte, nel cuo-
re di una citt sempre pi spor-
ca, accaduto esattamente il
contrario. Come documenta
unimmagine eloquente scatta-
ta dopo mezzanotte in via Gio-
acchino Di Marzo, dove un ca-
mion dellAmia compare dopo
tre giorni dassenza con un au-
tista e due addetti che, davanti
ad ogni edificio, agganciano i
contenitori condominiali, uno
marrone e uno grigio, il primo
dei residui organici, il secondo
del cosiddetto indifferenzia-
to, e li rovesciano tutti insie-
me nel maleodorante gorgo
del compattatore.
I due in tuta arancione si ac-
corgono di un passante che
saffretta a scattare le foto col
cellulare proprio davanti ad un
garage, luscita secondaria un
tempo utilizzata dalle auto
blindate di Giovanni Falcone,
giusto il palazzo in cui abitava
il giudice ucciso con la moglie
Francesca Morvillo e dove vive
la suocera, la signora Morvillo,
anche lei ogni giorno alle pre-
se con la differenziata. Ma quei
bidoni di diverso colore, lascia-
ti sul marciapiede dal portiere
dello stabile nei giorni assegna-
ti, vengono presi tutti contem-
poraneamente dalla stessa
squadra dellAmia. Come ac-
caduto nella notte nelle strade
a via Libert, Villa Sperlinga,
via Notarbartolo, appunto la
strada dellAlbero Falcone.
Noi eseguiamo ordini, di-
rettive superiori, hanno bal-
bettato gli addetti, mentre dal
camion 2176 scendeva lauti-
sta, Benedetto Carrozza, uno
dei 2. 800 di pendent i di
unazienda al collasso, imbaraz-
zato anche lui per aver mischia-
to sul suo mezzo i rifiuti che or-
mai in quasi tutta la citt
lazienda impone ai cittadini di
separare: Quando siamo usci-
ti dal deposito di Partan-
na-Mondello i superiori ci han-
no detto di prendere tutto quel-
lo che trovavamo e portarlo a
Bellolampo.
Un controllo telefonico e nel-
la notte echeggia la voce del ca-
po area Pino Corsali: Il capo
settore ci ha ordinato.... Uno
scaricabarile infine motivato
dalla presunta chiusura per la
festivit dell impianto di
Marsala. Motivazione che
non convince il cognato
di Falcone, il magistra-
to Alfredo Morvillo:
una beffa per chi come
mia madre perde ore a
separare i rifiuti. Stes-
sa amarezza del diretto-
re della Biblioteca comu-
nale Filippo Guttuso, an-
che lui casa in zona, la
sua differenziata misce-
lata con il resto e spedita
nella cloaca di Bellolampo,
a dispetto dellordinanza
affissa in portineria per assi-
curare che carta, plastica e
organico contrariamente a
quanto si dice va al riciclag-
gio.
Felice Cavallaro
RIPRODUZIONE RISERVATA
come costruirla
accanto alle
piramidi dEgitto
E folle anche il solo
averla ipotizzata
20%
300
Milano Le mamme acro-
bate? Dilettanti. La nuova fron-
tiera delle fatiche femminili si
varca alla soglia dei cinquanta.
Quando i figli ventenni o
gi di l sono ancora in casa,
con addosso le camicie stirate
dalla mamma e le gambe sotto
il tavolo a pranzo e cena. In uffi-
cio un bel mattino il capo ti ac-
coglie, spalleggiato dal rampan-
te, e giovane, assistente: Sia-
mo costretti a ridurre il perso-
nale, la tua posizione da doma-
ni non esiste pi. Tradotto: ar-
rivederci e grazie.
Non politically correct met-
tere a confronto le fatiche delle
generazioni, quasi fosse una ga-
ra al peggio. Ma almeno rende
lidea. E se delle difficolt che
le trentenni affrontano per te-
nere insieme marito-figli-uffi-
cio si parlato moltissimo in
questi anni, le peripezie delle
cinquantenni 4,5 milioni di
donne in Italia sono state
pressoch ignorate.
Ora, per, non pi possibi-
le fare finta di nulla. Per due
motivi. Sul fronte del lavoro
chi nato prima del 1961 sta
pagando un prezzo elevato alla
crisi. Per le donne, in pi, c
che laccelerazione verso la pen-
sione a 65 anni anche nel setto-
re privato fa vedere tutto in
una prospettiva diversa. A
50-55 anni anche solo pensare
di battere in ritirata e tornare a
casa non ha pi senso. Lasse-
gno dellInps troppo lontano.
Nello stesso tempo la seconda
faccia della medaglia quella
del privato mostra altrettan-
te criticit. Con i tagli allassi-
stenza in vista, difficile aspet-
tarsi pi aiuti nella cura di an-
ziani e nipotini. Non solo: i fi-
gli fanno sempre pi fatica a
trovarsi un lavoro e mettere su
casa per conto proprio.
Il disagio delle due categorie
cinquantenni e donne sul
mercato del lavoro messo be-
ne in evidenza da unindagine
di Mangeritalia. Lassociazione
che rappresenta i dirigenti dei
servizi ha chiesto a un campio-
ne di 1.139 manager su tutto il
territorio nazionale quali sono
le fasce di popolazione discri-
minate sul lavoro. I pi bistrat-
tati sono gli over 50. Poco me-
no del 30 per cento dei dirigen-
ti sostiene di aver assistito a di-
sparit di trattamento ai danni
di colleghi o sottoposti nati pri-
ma del 1960. Subito dopo arri-
vano le donne: discriminazioni
al femminile sono registrate da
un intervistato su quattro. Al
terzo posto nella classifica del
disagio da ufficio sono i dipen-
denti di aspetto sgradevole o
poco curato. Come dire: se sei
donna e hai anche superato i
cinquanta, le tue chance sul la-
voro crollano a picco. Se poi
non sei nemmeno di aspetto
gradevole, non resta che racco-
mandarsi ai santi del paradiso.
Non c dubbio, quella de-
gli over 50 sta diventando
unemergenza afferma il so-
ciologo Enrico Finzi . La fa-
scia della maturit professiona-
le si ristretta in modo perico-
loso e ingiustificato. Il posto
stabile non si trova prima dei
35 anni, ma a 50 per le aziende
sei gi vecchio. Situazione
che confligge con le esigenze
dei singoli e delle famiglie. Le
cosiddette "pantere grigie" co-
strette a uscire dal mercato
spesso non hanno ancora fini-
to di pagare il mutuo, cos rien-
trano in partita da precari, ma-
gari come consulenti, aggiun-
ge Finzi. E le donne? La guer-
ra per tenersi stretto il lavoro
senza esclusione di colpi. E at-
traversa anche i generi. I posti
sono pochi, e se tra due aspi-
ranti ce n uno che ha meno
tempo da dedicare al lavoro
perch a casa ci sono nonni o
nipotini che reclamano, la scel-
ta tra i due scontata. Ovvia-
mente a favore di chi ha minori
impegni familiari.
I miei genitori hanno 89 e
82 anni racconta Marisa
Montegiove, vicepresidente di
Manageritalia che ha appena
superato la soglia dei 60 . In
certe situazioni una sola badan-
te non basta. Per fortuna mia fi-
glia non ha ancora deciso di di-
ventare mamma. In queste con-
dizioni non riuscirei a darle
una mano. Tutto ci non si-
gnifica che le donne si tirino in-
dietro rispetto alla parit, che
per il momento circoscritta al
fronte delle pensioni. Ma chi
guarder i nostri vecchi? E chi
non ha le risorse per pagarsi
lassistenza di tasca propria co-
me se la cava?, si domanda
Montegiove.
La crisi mette le donne da-
vanti a una nuova consapevo-
lezza. In futuro non saranno gli
asili nido o lassistenza pubbli-
ca agli anziani a migliorare la
loro vita. Potr aspettarsi qual-
cosa di meglio solo chi in fami-
glia sapr contrattare con mari-
ti e compagni una pi equa di-
visione dei compiti. In tutta
questa storia fatta di spedizioni
in farmacia per i nonni, cambi
di pannolini ai nipotini e corse
in ufficio, c per fortuna un la-
to positivo. Le cinquantenni di
oggi si sentono un po come le
trentenni degli Anni 50. Raccol-
gono i frutti di anni di palestra
due volte la settimana, crema
da giorno e da notte, sedute re-
golari dallestetista a costo di
privarsi di un maglioncino in
pi. Non c ritocchino o trat-
tamento che tenga avverte
Simona Cuomo, responsabile
dellosservatorio sul Diversity
Management delluniversit
Bocconi di MilanoCuomo . A
chi si rifiuta di fare i conti con
lanagrafe ed vittima di unec-
cessiva distanza tra et biologi-
ca ed et aspirazionale, prima
o poi la vita presenta il conto.
Sul piano dellequilibrio psico-
logico. Semmai i veri traguardi
per le cinquantenni dovrebbe-
ro essere altri. In primis equili-
brio, capacit di controllo delle
emozioni e serenit.
Rita Querz
RIPRODUZIONE RISERVATA
La lettera
La quota
di Sea
che verrebbe
privatizzata. Per
la Serravalle si
parla del 18,6
Milioni
di euro: tanto
il Comune di
Milano si aspetta
di incassare con
le due operazioni
A
dare corso per primo ai proposi-
ti privatizzatori del governo Ber-
lusconi sar il Comune di Mila-
no, se stamane la giunta di centrosini-
stra guidata da Giuliano Pisapia aprir
allofferta del fondo F2i sul 18,6% del-
lautostrada Milano-Serravalle e sul
20% di Sea, la societ degli aeroporti di
Malpensa e Linate.
La questione presenta quattro profi-
li. Primo, il metodo. La quota di Serra-
valle stata messa a gara due volte, pri-
ma ai 170 milioni di euro previsti a bi-
lancio da Letizia Moratti e poi a 145.
Nessuno si fatto avanti. Nemmeno il
gruppo Gavio che ha gi il 15%. Il collo-
camento in Borsa della Sea, che dovreb-
be rifinanziare un dividendo straordi-
nario, non conveniente perch do-
vrebbe essere fatto a sconto sui multi-
pli correnti. Ma da queste due operazio-
ni il bilancio 2011 del Comune, predi-
sposto dalla giunta precedente, si atten-
de circa 300 milioni. Che ora mancano,
come stanno venendo meno i trasferi-
menti statali e gli oneri di urbanizzazio-
ne.
La mossa del fondo infrastrutturale
amministrato da Vito Gamberale offre
un piano B per non sforare il patto di
stabilit. Ma non per questo si potr
chiudere a trattativa privata. Ci deve es-
sere unaltra gara per le due quote, non
senza aver provato ad alzare un po, su
Sea, lofferta che ormai far da base. La
gara accerter se esiste qualcuno pi
generoso e attendibile del fondo F2i.
Secondo punto, i prezzi. Per la quota
di Serravalle il fondo offre 145 milioni,
la cifra davanti alla quale tutti sono fug-
giti perch si fonda su un valore del-
limpresa (capitale pi debiti) pari a 10
volte il margine operativo lordo, un
multiplo superiore a quelli delle con-
cessionarie quotate italiane. Per Sea il
fondo non formula un prezzo preciso,
ma si impegna a valutare limpresa
8,82 volte il margine che avr nel 2012
quando laumento delle tariffe aeropor-
tuali sar a regime. Oggi Gemina, che
possiede gli Aeroporti di Roma, quota
6,8 volte il valore dimpresa. A occhio,
F2i sta offrendo circa 250 milioni. Ma il
Comune potrebbe ottenere anche un
earn out, ovvero un premio legato ai
progressi della Sea.
Terzo punto, le finalit dellaspirante
socio. F2i formato da Cassa depositi e
prestiti, Fondazione Cariplo e altre fon-
dazioni, Intesa e Unicredit, Merrill Lyn-
ch. Sulla carta, la presenza pubblica
tale da evitare luso speculativo della le-
va finanziaria, mentre la presenza pri-
vata garantisce contro sprechi statali-
sti, ben visibili nella gestione di Serra-
valle. Per quanto oggi siano sul tavolo
solo quote di minoranza, Gamberale
punta a diventare il socio di riferimen-
to industriale di entrambe le imprese:
lidea di farne i perni di gruppi nuovi
e pi grandi. Lindebitata Provincia di
Milano, presieduta dal pidiellino Gui-
do Podest, dovr vendere presto o tar-
di almeno una parte del suo pacchetto
Serravalle e i soci hanno la prelazione.
Nel frattempo, Gamberale prepara
unofferta agli enti vicentini e patavini
per il 13% della Serenissima che, asso-
ciato al 20% in mano al tandem Inte-
sa-Gambari, forma un blocco capace,
domani, di unire Brescia-Padova e Ser-
ravalle, prima pietra del terzo polo au-
tostradale. Un progetto analogo potreb-
be essere montato sugli aeroporti, set-
tore nel quale F2i gi presente.
Quarto punto, il controllo di Sea.
Quali che siano i sogni di Gamberale,
oggi in gioco il 20%. Il Comune reste-
rebbe al 65 e la Provincia al 14%. Nessu-
no in giunta vuol scendere sotto il 51%.
Del resto, con il piano B, il Comune po-
trebbe anche dimezzare il dividendo ex-
tra, e dunque ridurre il futuribile au-
mento di capitale di Sea ovvero chiede-
re al partner privato di diluirsi in pro-
porzione nel caso di unoperazione co-
spicua. Se lopposizione vuole di pi,
dovrebbe proporre la privatizzazione
integrale e immediata dimostrandone
gli eventuali vantaggi.
mmucchetti@rcs.it
RIPRODUZIONE RISERVATA
Emergenza
La crisi delle donne over 50
tra famiglia e (poco) lavoro
Lo studio: discriminate perch meno attraenti
di MASSIMO MUCCHETTI
Lofferta di acquisto per Sea e Serravalle
Caro direttore,
la prima pagina del Corriere di ieri annunciava
in grande evidenza l'ingresso di Mondadori nei
giochi online. In realt la notizia non era questa,
era il preannuncio enfatizzato di un servizio della
trasmissione televisiva Report fondato sulla
scoperta di un ennesimo conflitto di interesse.
Non conosciamo ancora, al momento di questa
nostra lettera, il contenuto della trasmissione,
ma ci che abbiamo appreso dal Corriere
merita alcune precisazioni. Il 10 marzo 2011 un
bando di gara pubblico ed europeo viene emesso
da AAMS, Amministrazione Autonoma dei
Monopoli di Stato, per affidare in concessione
l'esercizio dei giochi pubblici a distanza. Da
allora, societ, pubbliche e private, hanno
presentato domanda di partecipazione, seguendo
iter e condizioni previste dalla procedura. Ad oggi
risultano assegnate 25 concessioni sulle 200 del
bando in scadenza al 31 dicembre 2011. Dunque,
per riassumere: c un bando pubblico europeo;
c una procedura di assegnazione rigorosa e
trasparente; c un inevitabile controllo originato
dallaccesa competizione in questo settore, dove
operano agguerriti player di dimensione
mondiale; ci sono 25 aziende della pi diversa
specie e natura che accedono a un business; ci
sono tutti gli organi della Giustizia
Amministrativa che sono preposti al controllo.
Quanto a Mondadori, come da tempo noto e
comunicato ai mercati e agli investitori, ha
iniziato un processo di diversificazione digitale
delle proprie attivit, sia attraverso la crescita in
questo campo dei nostri brand tradizionali, sia
sperimentando opportunit da pure player. La
societ Glaming stata costituita per entrare in
una nuova attivit, nella convinzione che esista
uno spazio dazione interessante e anche
originale rispetto ai competitor del settore,
proprio a partire dagli asset Mondadori. E avere
partner competenti in nuovi business
condizione indispensabile per avere uno specifico
know how e per evitare rischi inutili. La nostra
una societ quotata, con azionisti di minoranza
italiani e internazionali, attenti ed esigenti, e
perci il progetto stato pi volte illustrato ad
analisti e investitori. Anche in questo caso con
procedure limpide e pubbliche. Il Gruppo
Mondadori ha agito con la massima eticit, in un
contesto legislativo chiaro e mai contestato da
alcuno, seguendo procedure rigorose, al pari di
tutti gli altri concorrenti, senza alcun intervento
improprio di alcuna natura, senza nessun,
neanche larvato, conflitto di interessi. Non val la
pena di soffermarsi su considerazioni collegate a
vicende di natura personale o fatti allo stato
irrilevanti. Ci riserviamo comunque vista, la
trasmissione, una valutazione pi approfondita
sotto ogni profilo. Un punto, per, corre lobbligo
di sottolineare. Una delle tesi di Report, fa
riferimento a una urgente necessita' di ciambelle
di salvataggio economico per Mondadori perch
costretta a farlo, dopo aver erogato 564 milioni di
indennizzo al Gruppo Espresso e avere avuto un
conseguente accrescimento dellindebitamento.
Bene, conclamato che lerogazione non ha
riguardato Mondadori, bens Fininvest e,
dunque, non ce stata alcuna influenza sul nostro
indebitamento. I fatti, come sempre succede, sono
pi forti dei teoremi: Mondadori una societ
quotata, nota per rigore, prudenza e accuratezza,
che cerca nuove opportunit di sviluppo nella
diversificazione digitale come tutti gli editori del
mondo. Tutto qui.
Rossella Citterio
Direttore Relazioni Esterne e Comunicazione
Gruppo Mondadori
Una su quattro, se
licenziata, non trova pi
occupazione. Il sociologo:
vera emergenza
SE MILANO INAUGURA LE PRIVATIZZAZIONI DEL GOVERNO
Societ Losservatorio Manageritalia: generazione di mezzo con genitori da curare e figli ancora in casa
Vendita Un dipendente Sea a Malpensa
23 Cronache
Corriere della Sera Luned 31 Ottobre 2011 italia: 515249535254
Codice cliente:
I Celti
In Nord Europa, nel VI
secolo a.C., cera una festa
celtica che durava dal 31
ottobre al 2 novembre e
celebrava il capodanno. Le
forze del male si liberavano
con gli spiriti dei morti.
Accendevano fuochi e
offrivano sacrifici
Il Papa
Papa Gregorio III, nel IX
secolo d.C., prov a
cristianizzarla e proclam il
1novembre festa di Tutti i
Santi, ovvero All Hallows
Day. La vigilia divenne All
Hallows Eve, da cui deriva
anche la parola attuale
Lanatema di due cardinali: snatura le feste della Chiesa
ROMA Halloween nemica delle
feste cattoliche di Ognissanti e della
Commemorazione dei Defunti? Il di-
lemma si ripresenta da anni ad ogni
fine ottobre.
Ma nel 2011 una differenza c. Ri-
guarda la durezza con cui lArcidioce-
si di Bologna del cardinale Carlo Caf-
farra ha parlato di brutta resa al rela-
tivismo dilagante, con tanto di nota
sulledizione bolognese di Avvenire,
per la manifestazione organizzata in
piazza Re Enzo a base di zucche da
intarsiare per Halloween dalla
Coldiretti, associazione di area catto-
lica. La curia invita a usare le zucche
per la vellutata o il ripieno dei tor-
telli. A Torino larcivescovo Cesare
Nosiglia rincara la dose: La prossi-
ma festa dei Santi e la commemora-
zione dei fedeli defunti, tanto care al-
la tradizione anche familiare del po-
polo cristiano, da anni sono contami-
nate da Halloween. Tale festa non ha
nulla a che vedere con la visione cri-
stiana della vita e della morte e il fat-
to che si tenga in prossimit delle fe-
ste dei santi e del suffragio ai defunti
rischia sul piano educativo di snatu-
rarne il messaggio spirituale, religio-
so, umano e sociale che questi mo-
menti forti della fede cristiana porta-
no con s. Halloween fa dello spiriti-
smo e del senso del macabro il suo
centro ispiratore.
Vincenzo Pace, docente di Sociolo-
gia della religione alluniversit di Pa-
dova, replica con una riflessione otti-
mista ma che consegna un dubbio al-
la Chiesa: Halloween non ha affatto
soppiantato quella di Tutti i Santi. Il
culto che la base cattolica riserva pro-
prio ai Santi tuttora solidissimo. Io
vivo a Padova e vedo cosa avviene
ogni giorno alla Basilica di SantAnto-
nio. La tradizione del pellegrinaggio
perdura cos come, ripeto, non cono-
sce crisi il culto dei Santi. Direi che
resiste pi della figura dello stesso
Papa.... Affermazione interessante,
visto che viene da un sociologo della
religione. Pace respinge anche il no-
do del relativismo: Ricordo che le
stesse figure dei santi sono relative,
ciascuno ha il proprio "ambito" in
cui esercita, secondo i credenti, una
influenza.
Pippo Corigliano, scrittore (il suo
Preferisco il Paradiso edito da
Mondadori ha superato le 20 mila co-
pie), per quarantanni responsabile
delle relazioni esterne dellOpus Dei,
si schiera con i vescovi: Hanno ra-
gione, Halloween una moda impor-
tata dallAmerica che, come tutte le
mode, inducono alla superficialit.
La bonomia buongustaia bolognese
fa capolino anche in questo caso per-
ch la nota della Curia invita a usare
le zucche per i tortellini o per la "vel-
lutata".... Detto questo, aggiunge
Corigliano, le feste di Tutti i Santi e
della Commemorazione dei defunti
sono comunque momenti sanamen-
te inquietanti perch inducono a ri-
flettere sullaldil. bene ricordare
che Ges stato chiaro: esiste la vita
eterna e limmagine che usa pi di
frequente per illustrarla quella del
banchetto, cio una riunione di fami-
glia e di amici in cui si mangia e si
sta bene assieme. Dunque una fe-
sta... Un modo per far capire che in
Dio staremo bene e non ci mancher
nulla. Sar come mangiare dei tortel-
lini di zucca e anche meglio. In tutta
Italia si confezionano i dolci dei mor-
ti sotto forme molto svariate. Lim-
portante imitare Ges nel suo ama-
re tutti, altrimenti ci sa-
rebbe anche linferno col
suo "pianto e stridore di
denti". Ma speriamo che
largomento non ci ri-
guardi.
Pi problematico Bru-
netto Salvarani, teologo e
critico letterario, impe-
gnato nel dialogo interre-
ligioso, direttore della col-
lana Emi Parole delle fe-
di: Ritengo che il pro-
blema sia pi ampio del-
la questione legata ad Hal-
loween e a una possibile
accusa di relativismo. C
una questione di omolo-
gazione del tempo. Fino
agli anni immediatamen-
te successivi alla Seconda
guerra mondiale, in Italia
gran parte dei credenti
erano anche praticanti e,
attorno alle parrocchie,
scandivano il tempo del-
la propria vita con le festi-
vit. E ora, professor Sal-
varani? Tutto diverso.
La pratica nelle chiese
quella che vediamo. Assi-
stiamo a una sorta di no-
madismo culturale, reli-
gioso e spirituale che de-
nota una trasformazione
complessiva. Occorre por-
si il problema se talune fe-
stivit cattoliche abbiano
perso la forza di "parlare" ai fedeli.
Cosa dovrebbe fare il mondo catto-
lico? Ci viene offerta unoccasione
per stare dentro questa trasformazio-
ne, per intercettarne i dati eventual-
mente positivi. La mutazione non do-
vrebbe vedere la Chiesa cattolica co-
me semplice spettatrice, se non addi-
rittura come parte ostile. In una con-
tingenza simile, non si pu stare lun
contro laltro armati.
Paolo Conti
RIPRODUZIONE RISERVATA
Lorigine
Halloween, la notte dei relativisti
Un rito che non ci appartiene
Cattolici Lo scrittore Corigliano: una moda. Ma il teologo Salvarani: guerre dannose
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rotterdam (da milano malpensa)
24 Cronache
Luned 31 Ottobre 2011 Corriere della Sera italia: 515249535254
Codice cliente:
25 Cronache
Corriere della Sera Luned 31 Ottobre 2011
Gli impianti
Traspirante
La giacca Odin (sopra) del
marchio norvegese Helly
Hansen, premio Gear of the
year: elastica e impermeabile,
in grado di traspirare e allo
stesso tempo di resistere a 20
metri di profondit in acqua
Intimo su misura
I capi Vertical Attitude sono
ultratecnici e si possono creare
su misura tagliando con le
forbici le maniche o i pantaloni
alla lunghezza desiderata
Da sabato sono aperti gli impianti di
Cervinia, in Valle dAosta, quelli sul
ghiacciaio del Plateau Rosa, dove sono
caduti 40 cm di neve fresca a 3600
metri e dove si sale con la nuova
funivia dalle spettacolari cabine
panoramiche da 120 posti: sono 25 km
di piste sul versante svizzero e uno
snow park (skipass giornaliero
internazionale 48 euro). E sempre
sabato stato dato il via alle danze anche sul ghiacciaio
del Presena (60 cm di neve fresca) sopra il passo del
Tonale in Lombardia. Lo skipass giornaliero in questo
periodo di pre stagione costa 27 euro. Anche questanno il
ghiacciaio Presena (foto) stato aperto con un mese di
anticipo rispetto alle altre piste, grazie ai teli geotessili che
lhanno tenuto incartato al riparo dai raggi solari dalla
fine di giugno a met settembre.
Ma. Spa.
RIPRODUZIONE RISERVATA
Con la nuova funivia
a quota 3.600 a Cervinia
Su misura
Gli scarponi
possono essere
plasmati con le
misure del piede
Montagna Le novit alla fiera
Skipass di Modena. Caschi con
videocamere per immortalare
le proprie imprese sulla neve
la stagione degli sci versatili
In pista e fuori pista senza cambiarli
Dolomiti, primo percorso freeride garantito dalla polizia
MODENA gi tempo di
sci. E di novit, nelle attrezza-
ture e nelle tendenze sulle pi-
ste. Ma sarebbe meglio dire
del fuori pista, visto che nes-
suno riesce pi a frenare il fre-
eride, in forte cre-
scita, che consente
di sciare in totale li-
bert lontano dalle
piste affollate met-
tendo alla prova le
proprie capacit. Cos
a Nissan Skipass, la pi
importante fiera in Italia
del turismo e degli sport
invernali, in corso a Mode-
na fino a marted, il freeri-
de a tener banco. Per la prima
volta questinverno sulle Do-
lomiti entrer in funzione un
percorso, il Col Margherita
Freeride Experience al Passo
di San Pellegrino, in Val di
Fassa, ufficialmente tracciato
fuori pista (parte a quota
2513 e arriva a 1918 m) in
massima sicurezza, gestito in
collaborazione con la polizia
di Stato e il Soccorso alpino.
Unesperienza analoga stata
attuata a Gressoney, in Valle
dAosta. Chi si muove al di
fuori delle piste lo fa spesso a
proprio rischio e pericolo, qui
invece personale qualificato
sottoporr il tracciato (dotato
di apposita segnaletica) alla
costante verifica delle condi-
zioni di rischio va-
langhe, di insuffi-
ciente innevamen-
to o di scarsa visibi-
lit. Sar anche ob-
bligatorio utilizza-
re lArtva (un rice-
trasmettitore per
la ricerca dei sepol-
ti) e il casco. In-
somma un primo
passo che ha an-
che un valore for-
mativo per chi vuo-
le lasciare le proprie tracce
sulla neve vergine.
Versatilit
Ecco dunque che tutte le
aziende hanno puntato su
unattrezzatura versatile, che
offre stabilit e precisione sul-
le piste ma che si adatta an-
che al fuori pista. il caso de-
gli sci Rossignol Experience
78 X, calibrati per una sciata
al 60% su pista e al 40% fuori-
pista. Oppure dellOutland 80
Pro della Dynastar che facilita
il galleggiamento in neve fre-
sca, permettendo continue en-
trate e uscite dai pendii battu-
ti a quelli vergini. Ma (sorpre-
sa) c anche il ritorno agli sci
lunghi 2 metri che Head ha ri-
messo sul mercato (con tecno-
logia intelligente ed estre-
mamente versatili) per uomi-
ni duri, che non ammettono
compromessi quando si trat-
ta di velocit e di presa di spi-
golo. Anche gli scarponi sono
improntati alla versatilit: Va-
cuum Fit di Fischer viene pla-
smato praticamente su misu-
ra, adattando lo scafo alla for-
ma del piede. La novit che,
visto lo speciale materiale di
cui sono fatti
questi scarponi,
se per esempio
un padre volesse
passare i suoi al
figlio, possono esse-
re rimodellati per ben
5 volte. Stessa versatili-
t tra Park e pista carat-
terizza le tavole (Head, Sa-
lomon, Burton). Persino
lintimo versatile, con ca-
pi ultratecnici che si posso-
no creare su misura tagliando
con le forbici le maniche o le
gambe alla lunghezza deside-
rata per adattarli al proprio
corpo senza che si sfilaccino
(Vertical Attitude).
Caschi e telecamere
Nonostante il casco sia ob-
bligatorio fino a 14 anni si va
verso luso generalizzato. Ce
ne sono di sempre pi leggeri
e tecnologici, con versioni
anatomicamente studiate al
femminile. Questinverno im-
perversa la moda di dotarli di
videocamere compatte per im-
mortalare e rivivere le proprie
imprese sulla neve: il caso
della Midland o della GoPro
da applicare al casco senza
nessun timore che si rompa-
no. Per quanto riguarda le
giacche, in vetta alla classifi-
ca, premio Gear of the ye-
ar, si piazzata Odin del
marchio norvegese Hel-
ly Hansen, elegante, leg-
gera, elastica e impermea-
bile a 20 metri dacqua. Men-
tre lultima moda per lei sono
le scarpe (Dolomite 54 boot
Wp) abbinate a scalda musco-
li imbottiti in piuma che aderi-
scono alla gamba. Se fa abba-
stanza freddo e i cannoni po-
tranno sparare (non serve
quasi pi che nevichi!) alcu-
ne stazioni, oltre ai ghiacciai
(hanno gi aperto Cervinia e
Tonale) sono pronte al via gi
a met novembre.
Massimo Spampani
RIPRODUZIONE RISERVATA
Ai piedi Sopra gli scarponi
Fisher. Sotto i boot Dolomite
Le tendenze
Progressiva
La tavola Head (a destra) con
sciancratura progressiva per
far aumentare la presa delle
lamine per surfare sulla pista
Pista e fuoripista
I Rossignol Experience 78 X
sono calibrati per sciate al
60% su pista e al 40%
fuoripista, gli Outland 80 Pro
Dynastar facilitano il
galleggiamento in neve
fresca (nella foto grande a
sinistra Aurelien Ducroz,
atleta di freeride)
Lattrezzatura
Con lauricolare
Midland BT Ski:
lauricolare stereo
bluetooth che pu
essere agganciato a
tutti i caschi da sci o
indossato in versione
scalda orecchie
Intelligenti
Il ritorno degli sci
alti 2 metri
(Head), ma con
tecnologia
intelligen-
te, per
amanti
della
veloci-
t
italia: 515249535254
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Luned 31 Ottobre 2011 Corriere della Sera italia: 515249535254
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Dallalto: Arthur
Conan Doyle
(1859-1930)
e il suo erede
Anthony Horowitz,
55 anni (foto da
www.guardian.co.uk)
froncoroni@corriere.it
S
herlock Holmes e il dottor Watson
compaiono sugli schermi dei cinema
di tutto il mondo nella serie-kolossal
di film con Robert Downey jr e Jude Law (a
Natale uscir il nuovo episodio), nei tele-
film inglesi che lanno scorso crearono un
fenomeno televisivo a sorpresa, e al 221B di
Baker Street a Londra continua incredibil-
mente ad arrivare posta indirizzata allinve-
stigatore pi geniale del mondo. Holmes
apparso in storie non autorizzate, cio fuori
dal canone firmato Arthur Conan Doyle
di quattro romanzi e 56 racconti. Ma il trust
di eredi del dottor Doyle che ancora control-
la i diritti (scaduti quasi del tutto nel Regno
Unito, ancora in vigore negli Usa in una com-
plessa rete di carte bollate) 81 anni dopo la
morte dellautore, lArthur Conan Doyle
Estate, ha commissionato un romanzo au-
torizzato che uscir dopodomani nel Re-
gno Unito e negli Stati Uniti. Il titolo The
House of Silk, la casa della seta, e lautore
prescelto Anthony Horowitz, 55 anni, bri-
tannico, autore di storie per bambini e sce-
neggiatore cinematografico del sequel (gi
previsto) per il nuovo Tintin di Spielberg.
Horowitz un abile autore di romanzi
davventura per ragazzi (la serie di Alex Ri-
der edita da Mondadori) che, lavorando a
gran velocit visti tutti i suoi impegni anche
hollywoodiani, ha consegnato in soli 4 mesi
dalla proposta ricevuta nel settembre 2010 il
romanzo di 304 pagine ora in uscita. Lazio-
ne si svolge nel 1890 ed raccontata in flash-
back da Watson come da tradizione: c
Sherlock ovviamente con il suo Stradivari,
c la cara governante signora Hudson, c
anche il fratello di Sherlock, Mycroft, che
nellunica violazione o per meglio dire ag-
giunta al canone lasciato da Doyle si pre-
senta al 221B di Baker Street, indirizzo nel
quale finora non era mai apparso. Ma per il
resto Horowitz rispettosissimo dei perso-
naggi e delle loro abitudini, e ha fatto molta
attenzione a non aggiungere colpi di scena
estranei al modus operandi di Doyle: dun-
que non c Jack lo Squartatore n si vedono
comparsate della regina Vittoria come era
successo in altri romanzi e film, non autoriz-
zati, ispirati a Holmes. E non c ironia, quel-
la dei (disprezzatissimi da Horowitz) film
hollywoodiani su Holmes.
Le prime recensioni britanniche Sun-
day Times, Sunday Telegraph, The
Guardian sono ottime, al netto di snobi-
smi inutili visto che da Ian Fleming (007 re-
centemente riscritto da Sebastian Faulks e
Jeffery Deaver) a Trevanian (riscritto da Don
Winslow) la narrativa di spionaggio e gialla
fatta di queste contaminazioni (senza con-
tare che capita anche con la narrativa pi
nobile, ammesso che queste distinzioni
abbiano ancora senso: vedi i giochi letterari
di Fruttero & Lucentini e, pi di recente, di
Don Simmons sullincompiuto e insoluto
Edwin Drood dickensiano).
RIPRODUZIONE RISERVATA
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Corriere della Sera Luned 31 Ottobre 2011 italia: 515249535254
Codice cliente:
Rilancio della sobriet e lotta allemergenza educativa
Dalleredit del passato limpulso per il cambiamento
Bene comune, lappello dei cattolici
A
lla Costituente, 65 anni fa,
cerano campioni cattolici
che fecero valere i loro con-
vincimenti nel confronto
con grandi protagonisti della laicit
e qualche volta persero e spesso vin-
sero, lasciando una buona impronta
nella Carta costituzionale. Se venis-
se convocata oggi una Costituente,
come vi figurerebbero i cattolici? Io
penso che avrebbero un ruolo simi-
le a quello di allora o forse maggio-
re, purch venissero motivati allim-
pegno. Allora la discesa in campo
come si dice era nei fatti ma oggi
non scontata: tra le file cattoliche
ci sono grandi risorse, ma poca pre-
disposizione a combattere. Occorre-
rebbe vincere la demotivazione per
fare scintille.
Anche allora la sfida era ardua.
Gli interlocutori dei cattolici nellAs-
semblea avevano nomi di grande
prestigio: da Calamandrei a La Malfa
e a Terracini, da Togliatti e Nenni e
Basso e Di Vittorio a Foa e Pertini e
Saragat. Eppure i cattolici, pur ve-
nendo da una storia di marginalit
sulla scena pubblica, seppero farsi
valere.
Non voglio rievocarli per impor-
tanza e ruoli, ma per il riconosci-
mento ecclesiale che poi hanno avu-
to nei decenni e mi limito a nomina-
re quelli che sono stati considerati
cristiani esemplari e per i quali sta-
ta proposta e in qualche caso av-
viata la causa di canonizzazione:
Alcide De Gasperi, Giuseppe Dosset-
ti, Igino Giordani, Giorgio La Pira,
Giuseppe Lazzati, Enrico Medi, Aldo
Moro, Costantino Mortati, Benigno
Zaccagnini.
Chi veniva dalla lotta partigiana e
chi dallinternamento in Germania,
alcuni erano giuristi o professori di
Diritto romano, altri dirigenti di as-
sociazioni ecclesiali; Enrico Medi
era un fisico, De Gasperi veniva dal
Partito popolare ed era stato emargi-
nato durante il fascismo. A parte il
crogiuolo della guerra e della lotta al-
la dittatura che aveva formato alcuni
di quegli uomini, di personaggi simi-
li abbonda la cattolicit attuale. Per
una riprova nel campo del diritto,
basterebbe scorrere gli elenchi dei
giudici della Corte costituzionale ne-
gli ultimi due decenni per averne
una riprova convincente. Lo stesso
vale per il campo delleconomia e
per il mondo delluniversit. I cattoli-
ci ci sono, ma come tirarli nellago-
ne?
Lallergia alla politica ha una ma-
trice annosa nella cattolicit italia-
na. Si affacci gi negli anni Cin-
quanta, tra i giovani dellAzione cat-
tolica, in reazione allimbrigliamen-
to centrista della politica democri-
stiana. Si potenzi negli anni Sessan-
ta con il superamento del collatera-
lismo tra Chiesa e Dc: divenne raro
che i giovani formati nelle associa-
zioni e nelle parrocchie scegliessero
la politica. Scelta religiosa fu il
motto della generazione pi diretta-
mente influenzata dal Vaticano II.
Quellallergia si fece trionfante ne-
gli anni Settanta e Ottanta, inducen-
do i vescovi a promuovere le Scuo-
le di formazione allimpegno sociale
e politico. Poi fin la Dc e fu diaspo-
ra cio disseminazione a 360 gra-
di della presenza cattolica in politica
e questa avvertita oggi come
una debolezza. Tant che il Papa e i
vescovi invocano la nascita di una
nuova generazione di cattolici di-
sposti a impegnarsi in politica.
Il forum di Todi (17 ottobre) un
primo segno di riscossa: ma avr un
seguito? In teoria potrebbe e dovreb-
be averlo. Potrebbe perch le ener-
gie ci sono, dovrebbe perch il Pae-
se ne ha bisogno. Ma ci sono inco-
gnite, due soprattutto: come metter-
si insieme nel prepolitico, senza
coinvolgere la Chiesa e senza trasfor-
marsi in partito?
A Todi erano presenti le associa-
zioni che si occupano del lavoro e
ne sono venute idee in quella dire-
zione, ma non difficile immagina-
re convegni di analoga presa sul vis-
suto del Paese che riguardino la
scuola e la famiglia, lassistenza e la
salute, le carceri, la marginalit so-
ciale, la pace e la cooperazione inter-
nazionale. Sono settori nei quali la
cattolicit in prima fila e dispone
di esperienze e competenze.
Volendo entrare nel dettaglio del-
lapporto che alla vita del Paese pu
venire dai cattolici, possiamo guar-
dare a un ambito relativamente nuo-
vo ma destinato purtroppo a
un forte sviluppo nel prossimo futu-
ro: quello delle reti di supporto in si-
tuazioni di disoccupazione, sottosvi-
luppo, povert, marginalit, rottura
di vincoli familiari. In nessun am-
biente come in quello cattolico han-
no messo buone radici negli ulti-
mi decenni esperienze come le
cooperative per il lavoro dei giovani
in cerca di prima occupazione, quel-
le per limpiego di disabili ed ex car-
cerati, la economia di comunione
(praticata dal Movimento dei Focola-
ri), il commercio equo e solidale,
le banche etiche, le banche del
tempo, le comunit di accoglienza,
le case famiglia.
Tutti sappiamo che per uscire dal-
la crisi il nostro Paese, come lintero
Occidente, ha bisogno s di ritrovare
le vie della crescita, ma anche di ri-
scoprire la sobriet dimenticata in
mezzo secolo di benessere senza
precedenti. Occorre cambiare gli sti-
li di vita e recuperare forme di auste-
rit socializzanti che labbondanza
aveva fatto dimenticare. Alcune di
quelle austerit i cattolici le hanno
sempre praticate: da chi dunque, se
non da loro, potranno venire le idee
e le parole per riproporle al Paese?
Lo stesso ruolo guida i cattolici
dovrebbero avere nellaffrontare la
sfida educativa: ogni tanto esplodo-
no le violenze dei branchi giovani-
li, ormai anche femminili, che rivela-
no il deserto formativo in cui sono
lasciati gli adolescenti. I cattolici
non hanno mai spento i loro focola-
ri educativi e dunque sono quelli
che dispongono di maggiori risorse
calibrate sulloggi per aiutare la col-
lettivit a rimettere mano alla cura
della pianta uomo, che abbandona-
ta a se stessa inselvatichisce.
A chi obiettasse che queste impre-
se i cattolici le possono condurre
anzi le conducono nel tessuto del-
le comunit locali, senza bisogno di
proiettarle in politica, rispondo che
invece lemergenza che si sta viven-
do in quei campi e in altri simili im-
pone che le virt private diventino
pubbliche e questo non si pu fare
per altra via che per quella della poli-
tica.
www.luigiaccattoli.it
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I maestri del pensiero democratico
La collana Il 3 novembre Croce ed Einaudi, il 10 Sturzo, il 17 De Gasperi. Tutti i libri a 1,50 euro
Il piano dellopera
3 novembre
Benedetto Croce,
Luigi Einaudi
Liberismo
e liberalismo
Prefazione
di Sergio Romano
1
10 novembre
Luigi Sturzo
Appello ai liberi e forti
Prefazione
di Marco Garzonio
2
17 novembre
Alcide De Gasperi
La politica
come servizio
Prefazione
di Andrea Riccardi
3
24 novembre
Piero Gobetti
La rivoluzione liberale
Prefazione
di Antonio Carioti
4
1 dicembre
Benedetto Croce
Elementi di politica
Prefazione
di Giuseppe Galasso
5
8 dicembre
Gaetano Salvemini
La sinistra
e la questione
meridionale
Prefazione
di Giovanni Russo
6
15 dicembre
Norberto Bobbio
Quale socialismo?
Prefazione
di Michele Salvati
7
29 dicembre
Ugo La Malfa
Intervista
sul non governo
Prefazione di Paolo Mieli
9
5 gennaio
Aldo Moro
La democrazia
incompiuta
Prefazione
di Massimo Franco
10
12 gennaio
Giovanni Amendola
In difesa
dellItalia liberale
Prefazione
di Giovanni Belardelli
11
19 gennaio
Luigi Einaudi
Prediche inutili
Prefazione
di Piero Ostellino
12
26 gennaio
Guido Calogero
Le regole
della democrazia
e le ragioni
del socialismo
Prefazione
di Armando Torno
13
2 febbraio
Augusto Del Noce
Cattolicesimo
e libert in Italia
Prefazione di Ernesto
Galli della Loggia
14
9 febbraio
Vittorio Foa
Passaggi
Prefazione
di Corrado Stajano
15
22 dicembre
Giuseppe Dossetti
Con Dio e con la storia
Prefazione
di Alberto Melloni
8
CDS
Senza dubbio molte delle difficolt
in cui si dibatte la vita pubblica
italiana derivano da una carenza di
cultura politica. Lo si avverte
quotidianamente scorrendo i
giornali oppure davanti alla tv, nel
constatare quanto asfittico sia il
dibattito tra le forze principali
presenti sullo scenario
parlamentare. Trovare dei rimedi
non per nulla facile, ma certo un
contributo utile pu venire dalle
idee e dai programmi che vennero
elaborati dai padri nobili della
nostra democrazia nel secolo
scorso. Per questo il Corriere della
Sera ha deciso di offrire ai suoi
lettori, a partire da gioved
prossimo, una collana che ha
lambizione di compendiare
leredit di quelle grandi figure.
Nasce cos Laicicattolici. I maestri
del pensiero democratico che
adotta la stessa formula inaugurata
un anno fa con i Classici del
pensiero libero: volumetti agili, a
prezzo contenuto, con testi di
grande rilievo intellettuale
presentati dalle firme di via
Solferino. Lesordio fissato per il 3
novembre, con i testi della
discussione che impegn nella
prima met del Novecento due
giganti come Benedetto Croce e
Luigi Einaudi: il volume, intitolato
Liberismo e liberalismo,
comprende anche una nuova
prefazione di Sergio Romano. Sar
in edicola (come tutti gli altri della
serie) al prezzo di e 1,50 pi il costo
del quotidiano. Altri due grossi
nomi sono gli autori delle
successive antologie. Il 10
novembre esce Appello ai liberi e
forti di don Luigi Sturzo, il
sacerdote siciliano che fond nel
1919 il Partito popolare, riportando i
cattolici a partecipare attivamente
alla vita politica dello Stato
unitario: la prefazione del volume
di Marco Garzonio. Una settimana
dopo, il 17 novembre, tocca a una
rassegna di scritti e discorsi dello
statista democristiano che guid la
ricostruzione postbellica: Alcide De
Gasperi. Il libro sintitola La politica
come servizio e la prefazione di
Andrea Riccardi. Seguiranno poi:
La rivoluzione liberale di Piero
Gobetti (24 novembre, prefazione
di Antonio Carioti), Elementi di
politica di Benedetto Croce (1
dicembre, prefazione di Giuseppe
Galasso), La sinistra e la questione
meridionale di Gaetano Salvemini
(8 dicembre, prefazione di
Giovanni Russo), Quale socialismo?
di Norberto Bobbio (15 dicembre,
prefazione di Michele Salvati).
Priorit da perseguire
di LUIGI ACCATTOLI
Gioved prossimo, 3 novembre,
la prima uscita: Liberismo
e liberalismo di Croce ed Einaudi
Liberali e cristiani, una sintonia importante
Modificare gli stili di vita
e recuperare forme di
austerit che labbondanza
aveva fatto dimenticare
Padri della Repubblica
Le iniziative del Corriere
Laici cattolici
Scenari Tra fede e politica: urge lesigenza di raccogliere il testimone della classe dirigente che diede allItalia la Carta costituzionale
In alto, da sinistra: Aldo Moro
e Vittorio Foa. In basso: Giorgio
La Pira e Giuseppe Lazzati.
Nella foto grande: un gruppo di
ragazzi per le vie di Milano durante
il Giubileo dei giovani nel 2000
28 Cultura
Luned 31 Ottobre 2011 Corriere della Sera italia: 515249535254
Codice cliente:
L
a radice vid, da cui de-
rivano le parole Veda
(gli antichi testi del-
linduismo) e Vedan-
ta, significa, insieme, sapere
e vedere. Il Vedanta scrive
Ren Gunon nel suo libro
fondamentale Luomo e il
suo divenire secondo il Ve-
danta (Adelphi, pp. 171, e 12)
la Scienza Sacra per ec-
cellenza: una dottrina metafi-
sica suprema, aperta a conce-
zioni illimitate che, come
lAssoluto, non ammette defi-
nizioni, limitazioni o confi-
ni. Le Upanishad, facenti par-
te del Veda, sono la base fon-
damentale del Vedanta. Tut-
to quello che esprime il Ve-
danta, questo percorso di co-
noscenza e sapere che culmi-
na nella Liberazione fina-
le, contenuto nelle Upa-
nishad. Ma noi occidentali
ammonisce Gunon
dobbiamo abbandonare le
nostre categorie mentali con
le quali, da altrettante miglia-
ia di anni, definiamo la vita e
la morte, leternit e Dio, se
vogliamo accostarci a quel
cammino e alla essenza di
quel pensiero.
Noi occidentali siamo abi-
tuati a definire: Brahma, les-
sere supremo dellinduismo,
al di l di ogni definizione
e di ogni distinzione. La sua
manifestazione nel mondo
non nulla pi che una illu-
strazione, una illusione si-
mile al miraggio dellacqua
nel deserto. La realt profon-
da invece lAtma, e cio lo
Spirito Universale: una diret-
ta emanazione di Brahma,
che vive nel mondo e nel cuo-
re delluomo, e dunque, co-
noscibile dalluomo. Luomo,
infatti, vive in una esistenza
corporea, grossolana, e in
un stato sottile. Il suo sta-
to sottile quello che gli
occidentali chiamano anima
partecipa dellEssere Uni-
versale e ha la sua dimora
nel centro vitale dellindivi-
duo: vale a dire, il cuore.
Meravigliosa (ma ecco che
noi cristiani sentiamo una
eco di parole lette altrove)
la descrizione che la Chhan-
dogya Upanishad fa di que-
sta presenza dellEssere nel
cuore: LAtma che sta nel
cuore pi piccolo di un
chicco di riso, pi piccolo di
un chicco dorzo, pi piccolo
di un chicco di senape, pi
piccolo del germe racchiuso
in un chicco di miglio; que-
sto Atma che sta nel cuore
anche pi grande della terra,
pi grande dellatmosfera,
pi grande del cielo, pi
grande di tutti questi mondi
messi insieme. Il pi picco-
lo il pi grande. Vive in una
cavit infima dellessere uma-
no: ma immenso, indefini-
bile, fuori dello spazio e del
tempo.
Limmortalit, che per gli
occidentali consiste in un
prolungamento indefinito
della vita (e per i cristiani
contempla il mistero glorio-
so della resurrezione della
carne), per il Vedanta non si
identifica con lEternit, non
ha nulla in comune col pas-
sato individuale e terreno.
Al momento della morte, lo
stato sottile, lanima, ac-
compagnata da tutte le sue
facolt (come dignitari accan-
to a un re) si ritira in una es-
senza luminosa. Attorno al
cuore, esistono cento e pi
arterie. Una di queste attra-
versa la testa e va nella Luce:
incontra un raggio di luce
che non altro che una ema-
nazione di Brahma.
Non appena raggiunge la
realt assoluta, lindividualit
svanisce con tutte le sue de-
terminazioni limitative e con-
tingenti, e resta la sola perso-
nalit nella pienezza dellesse-
re. Sta scritto: Il S di colui
che ha raggiunto la perfezio-
ne della conoscenza divina
(Brahma) e che di conseguen-
za ha ottenuto la Liberazione
finale, ascende, lasciando la
sua forma corporea, alla luce
suprema che Brahma e a lui
si identifica in maniera con-
forme e indivisa, come lac-
qua pura, mescolandosi con
il lago limpido (senza tutta-
via perdersi in alcun modo),
diviene in tutto conforme ad
esso. un percorso lungo.
Lo Yogi (la parola Yoga signi-
fica unione) lo pu anticipa-
re sulla terra, con laiuto della
meditazione e dei riti. Questi
sono strumenti, o suppor-
ti: forme esteriori (che Gu-
non accomuna in qualche
modo ai sacramenti della reli-
gione cattolica) che conten-
gono per una realt divina,
di cui luomo, proprio per la
sua condizione terrena, ha
bisogno. Il percorso agevola-
to dalla meditazione e dai riti
paragonato, nel Veda, al
percorso pi veloce che un
uomo pu fare per raggiunge-
re una meta, se cavalca un ca-
vallo da sella. Ma la meta
viene precisato in tem-
pi diversi, la possono rag-
giungere tutti.
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La riflessione sui Veda di Ren Gunon
Lautore
La Germania premia Delius, innamorato di Roma
Pottermania anche a fumetti
tra i 50 mila di Lucca Comics
Elzeviro
di MARCO MISSIROLI
] Il libro di
Alessandro Baricco
Mr Gwyn esce
gioved da Feltrinelli
(pp. 160, e 14)
] Baricco (foto
Ansa) nato a
Torino nel 1958.
Tra i suoi libri
Castelli di rabbia
(Rizzoli 1991, poi
Feltrinelli) e
Emmaus
(Feltrinelli 2009).
Nel 2004 stato tra
i fondatori della
scuola di scrittura
Holden di Torino
] Sopra: un
particolare di un
disegno di Albrecht
Drer (1471-1528),
Due mani che
tengono libri
Nel nuovo Baricco un gioco di assenze per trovare se stessi
dal nostro corrispondente
PAOLO LEPRI
Riconoscimenti Il Georg-Bchner-Preis al narratore che predilige la storia tedesca e i mondiali di calcio
di GIORGIO MONTEFOSCHI
Tutto il percorso
di conoscenza
del Vedanta
culmina nella
Liberazione finale
Friedrich Christian
Delius nato a Roma
nel 1943 ed
cresciuto a Wehrda e
Korbach, in Germania.
Ha lavorato nelle
case editrici Klaus
Wagenbach e
Rotbuch. membro
della Akademie
Freien Amburgo
C
una sottile rivoluzione nellistinto
narrativo di Alessandro Baricco che
si compie nel suo nuovo romanzo e
che passa da un sottointeso: ognu-
no pu scegliere la propria esistenza. Lazzar-
do di Baricco aver scritto un libro sulla liber-
t di sparire con lo scopo di ritrovarsi: in Mr
Gwyn (Feltrinelli) il protagonista un noto
scrittore inglese che a un certo punto della vi-
ta decide di ritirarsi dalla scena letteraria, la-
sciando al mondo un senso di sgomento per
questa sottrazione. La storia comincia qui, con
un elenco che Jasper Gwyn fa arrivare al Guar-
dian, la testata con cui collabora ogni tanto:
sono le cinquantadue cose che lui si ripromet-
te di non fare mai pi. La tredicesima era in-
contrare scolaresche fingendosi sicuro di s.
La trentunesima, farsi fotografare con la mano
sul mento, pensoso. Lultima era: scrivere li-
bri. In certo modo chiudeva il vago spiraglio
che poteva aver lasciato la penultima: pubblica-
re libri.
Il salto del personaggio di Baricco lapida-
rio e si porta dietro un coraggio narrativo non
da poco, condurre una storia che passi dal sen-
so dello scrivere e arrivi fin dove la scrittura
non centra quasi pi, nello spazio di esistenza
in cui rimane solo la percezione di noi stessi.
Per farlo Jasper Gwyn comincia a togliere dalla
propria vita ci che stona, quasi tutto. La ricer-
ca del silenzio e della solitudine diventa cosa
naturale e si avvera attraverso un solo punto
fermo del passato, Tom, il suo agente lettera-
rio che tenta di rimetterlo sulla strada editoria-
le attraverso il loro rapporto fraterno: non
soltanto amicizia, ma una sorta di presagio
che uno ha dellaltro. Lagente sa che c spazio
di manovra per riportare il suo assistito al vec-
chio istinto di narratore, ignora che Gwyn
era come uno di quei cavalli che, scosso il fan-
tino, tornano indietro, svagati, al piccolo trot-
to, mentre gli altri sono ancora a farsi scoppia-
re il cuore inseguendo un traguardo e un qual-
siasi ordine darrivo. La delizia di un simile sta-
to danimo era infinita.
Quanto c di autobiografico? Domanda ba-
nale ma necessaria, lassociazione Gwyn-Baric-
co viene naturale, ma la necessit dello scritto-
re torinese di andare oltre a ogni supposizio-
ne di questo tipo: Quello che noi scrittori pen-
siamo sui nostri libri poco rilevante, credo
non sia quella la faccenda principale. Di que-
sto libro la cosa che mi attirava di pi era un
certo modo di lavorare sulla materia, come se
avessi dovuto lavorare della porcellana. Sapere
cosa significano veramente i libri che scrivo
una cosa che, con grande piacere, avviene do-
po molto tempo.
La materia lavorata da Baricco in questo ca-
so non si ferma al suono della lingua, ma si
indirizza soprattutto allinterazione tra i perso-
naggi: Mr Gwyn deve la sua forza narrativa a
chi gli sta intorno. Tom, certo, ma anche Re-
becca, ragazza che conserva un potere maieuti-
co insospettabile: dare a Gwyn il senso della
sua nuova vita. Qui sta il cuore del romanzo di
Baricco, mettere in scena un personaggio che
rinuncia alla scrittura pubblica, carica di aspet-
tative, per ritrovare una nuova intimit narrati-
va: fare ritratti alle persone. Con le parole. Ec-
co il nuovo lavoro di Jasper Gwin dopo la spari-
zione: essere un ritrattista alla stregua di un
pittore, ma con la scrittura. In che modo pos-
sibile? Il libro lo svela poco alla volta, Gwyn tie-
ne segreta questa nuova arte, Rebecca la sua
musa, la sua porcellana da lavorare. Allini-
zio non sapevo molto di questo libro. Sapevo
che cera un uomo che doveva fare ritratti. Per
i miei libri parto da un punto molto piccolo:
lidea di uno che scrive ritratti invece che dipin-
gerli mi venuta come lidea di uno che suona
il pianoforte su un transatlantico e non mai
sceso e mai scender. Cos, sono idee che ven-
gono. Il mistero che le riconosco.
I ritratti di Mr Gwyn prendono forma in mo-
do stupefacente, misterioso, quasi alchemico.
Si compiono nel silenzio, in un tempo preciso
e hanno lo stesso valore di un parto. Mettono
al mondo: chi vuole essere ritratto deve sotto-
porsi ad alcune leggi ferree e da una liturgia
definita. Lo scopo salvifico: farsi riportare a
casa, dove casa significa ritrovare la propria
essenza. Il centro del libro questo ricongiun-
gimento, vedersi narrata la parte autentica di
noi, in 5-6 fogli firmati Jasper Gwyn.
Baricco non svela il processo direttamente,
lo fa attraverso i dettagli e, ancora una vota,
con laiuto di personaggi secondari. Ce n uno
che pi di altri muove in silenzio i fili del ro-
manzo; un vecchio lampadinario a cui Gwyn
si affida per ottenere la luminosit necessaria
durante i ritratti. Il vecchio fabbrica lampadi-
ne a cui d nomi e forme come fossero perso-
ne. Gwyn sceglie diciotto lampadine Caterina
de Medici e quando il vecchio gli chiede qua-
le tipologia di luce volesse, lui risponde con
una parola: infantile. I ritratti devono resti-
tuire la purezza che si perde nellesperienza:
Io ho una visione infantile della letteratura.
In tutto quello che ho scritto ci sono molte co-
se infantili. Dove per infantili intendo qualco-
sa che non ancora macchiato dal cinismo e
dalla stanchezza. Il vecchio lampadinario cu-
stodisce questa purezza e la trasmette al manu-
fatto che vende, non un caso che Gwyn vo-
glia lo stesso candore per illuminare chi si far
ritrarre. Ancora una volta il protagonista vi-
sto dal riflesso del mondo, lo schema baric-
chiano non si allenta: Il lampadinario una
sponda per Jasper Gwyn, allo stesso modo di
Rebecca e di tutti gli altri personaggi seconda-
ri. Come se ci fosse una stanza piena di spec-
chi e un oggetto al centro: nei miei ultimi libri
loggetto appare meno significativo rispetto al-
la suggestione dello specchio.
Anche per questo gioco di livel-
li, il libro mantiene pi chiavi di let-
tura, lintrospezione soprattutto
nelle piccole cose, sfumature su
cui il Baricco-artigiano lavora da
sempre. A libro finito, quello che
pu essere giudicato profondo in
dettagli che capisco quasi solo io.
Per questo ci sono righe che valgo-
no pi di tutto il libro, ma il lettore
non pu accorgersene. Sembra
che nei libri io costruisca tutto il
paesaggio, la storia, per poi na-
scondere questi piccoli frammenti. Ce n
uno, pi sospettabile di altri, che mette a nudo
uno dei motori del libro, la solitudine. La scel-
ta di sparire incorre nellinevitabile assenza
dei legami, e nella diffidenza che lisolamento
si porta dietro. Gwyn sparito, non ha pi il
suo mestiere di scrittore, ma conserva il senso
di una forte intimit. Per sfuggire alla malinco-
nia dellinverno si rifugia in un ambulatorio,
di fianco a lui and a sedersi una signora con
un trolley della spesa pieno e un ombrello mar-
cio che le cadeva in continuazione. La donna
riconosce Gwyn perch ha letto i suoi libri, gli
fa i complimenti e subito dopo gli offre una
caramella, insiste perch lui la prenda nono-
stante fosse sparsa in fondo alla borsa. Jasper
Gwyn pens che era esattamente cos, la gente
non si fida di una caramella trovata sul fondo
di una borsa. Lui accetta e prima di mangiar-
la si rivolge alla donna, le dice Credo sia lo
stesso fenomeno per cui la gente diffida sem-
pre un po degli orfani. Il Gwyn di Baricco
forse questo, orfano, che riporta a casa tutti gli
altri uomini.
RIPRODUZIONE RISERVATA
Rassegne
IL DIVENIRE UMANO
SECONDOLINDUISMO
Il romanziere
Io sparisco, dunque ci sono
BERLINO Nei suoi libri si pu andare in
giro per Roma, diventare Campioni del mon-
do e lanciare uno sguardo intelligente ai punti
nevralgici della storia tedesca. Meglio di cos,
come ha fatto Sibylle Lewitscharoff nella Lau-
datio pronunciata sabato sera a Darmstadt du-
rante la cerimonia di assegnazione del Ge-
org-Bchner-Preis a Friedrich Christian De-
lius, non si poteva sintetizzare lopera di uno
scrittore che ha saputo coniugare linteresse
per la realt con una grande sensibilit poeti-
ca. Il massimo premio tedesco (assegnato ne-
gli anni passati a quasi tutti i grandi, da Gott-
fied Benn, nel 1951, in poi) andato nelledizio-
ne del sessantesimo anniversario ad un autore
impegnato che ha avuto per sempre unat-
tenzione enorme allinvenzione strutturale e al-
la magia del linguaggio. A Delius piace molto
una frase di Mark Twain: Scrivere facile. Si
devono solo tralasciare le parole sbagliate.
Andare in giro per Roma (dove il vincitore
del Bchner nato nel 1943, figlio del pastore
della chiesa evangelica tedesca, e dove risiede
una parte dellanno insieme alla moglie, che
nella capitale italiana lavora) perch uno dei
pi importanti libri di Delius, Ritratto della
madre da giovane (Archinto) il racconto dei
pensieri e della perdita delle certezze di una
giovane donna tedesca in attesa di un figlio
che cammina nella citt dove destinata ad
aspettare, o a piangere per sempre, il marito
richiamato improvvisamente in guerra sul
fronte africano.
Diventare Campioni del mondo, come in La
domenica che vinsi i mondiali (Le lettere), un
Bildungsroman che scorre in un solo giorno,
quel 4 luglio 1954 in cui la Germania batt lUn-
gheria. Un successo calcistico che diventa, per
il narratore-ragazzo, il punto di partenza per
una improvvisa ricerca della libert, una fuga
dalle regole della famiglia. Ero pronto ad ab-
bracciare il mondo intero, pronto ad andare in
ogni direzione tranne che tornare verso la casa
da cui ero corso via.
Lanciare uno sguardo intelligente sulla sto-
ria tedesca, perch Delius non ha mai evitato
di confrontarsi con le tragedie del passato e
con i traumi del presente. Un esempio fra tanti
(ma si potrebbero citare anche Adenauerpla-
tz, del 1984, Die Birnen von Ribbeck, del 1991,
legato ai temi della divisione della Germania,
come peraltro La passeggiata da Rostock a Si-
racusa, 1995, pubblicato in Italia da Sellerio)
Il mio anno da assassino (Edizioni Spartaco),
in cui uno studente, nel 1968, decide di uccide-
re (ma non lo far) un ex giudice nazista assol-
to dai suoi crimini nella Germania post-belli-
ca. Altri personaggi-simbolo, quindi, di un au-
tore che guarda ai destini individuali in cui si
riflettono i grandi temi come ha affermato il
presidente dellAccademia tedesca per il lin-
guaggio e la letteratura (che assegna il
Bchner), Klaus Reichert. Un marxista, insom-
ma? Un pessimo marxista, ha detto di s De-
lius.
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Cinquantamila persone hanno visitato nei primi due giorni
Lucca Comics & Games 2011, la rassegna dedicata a
videogiochi e fumetto, che si chiude domani nella citt toscana
(www.luccacomicsandgames.com). Tra i visitatori di questa
edizione anche lattore James Phelps, uno dei due gemelli Wesley
nel film tratto dalla saga di Harry Potter. E c chi ha parlato
visto anche il delirio collettivo vissuto nel Castello di Hogwarts
allestito nellarea Games della stessa mostra addirittura di
Pottermania a fumetti. Mentre il critico cinematografico Pino
Farinotti ha annunciato larrivo di un nuovo capitolo delle storie
del maghetti: Conosco bene la Rowling. Ci sar un altro
romanzo, ve lo assicuro. Mi gioco tutto quello che volete. Tra i
presenti, il premio Oscar per gli effetti speciali, Scott Farrar, e
grandi artisti del fumetto come Taniguchi e Lloyd. Ampio spazio,
infine, anche per il gioco intelligente e per i manga giapponesi.
Narrativa Esce Mr Gwyn: un famoso scrittore inglese decide di ritirarsi dalla scena letteraria
29 Cultura
Corriere della Sera Luned 31 Ottobre 2011 italia: 515249535254
Codice cliente:
S
iamo a cavallo! Non sono
in molti di questi tempi a
potersi permettere unaffer-
mazione cos ottimista. Tra
questi ci sono i promotori di Fiera-
cavalli, fiore allocchiello di Vero-
nafiere che, alla vigilia delledizio-
ne numero 113 (dal 3 al 6 novem-
bre), di ragioni per essere felici ne
hanno pi di una.
La prima che la storica manife-
stazione veneta cresce, anzi fa da
traino a un settore che, da solo in
Italia, vale 6,5 miliardi di euro. Na-
ta nel 1898, Fieracavalli tra le
pi conosciute e apprezzate in Eu-
ropa e nel mondo dice Giovan-
ni Mantovani, direttore generale
di Veronafiere DallIndia allE-
cuador per citare solo due dei Pae-
si di provenienza dei 650 esposito-
ri; un punto di riferimento per il
mondo allevatoriale, con oltre
2770 cavalli di 60 razze in mo-
stra.
Il secondo motivo di soddisfa-
zione lesito di una ricerca di Os-
servatorio Fieracavalli (realizzata
da Studio Marco Bocconi) sul rap-
porto degli italiani con il cavallo,
tra vissuto e immaginario. I risul-
tati raccontano di un affetto forte
per questo animale che, in una
ideale classifica, viene subito do-
po cani e gatti.
Osserva Mantovani: In un
mondo di giovani-adulti cresciuti
con videogiochi e fantascienza,
lontani anni luce dai cavalli e dal
loro mondo, stata una sorpresa
scoprire che i 18-30enni dichiara-
no di essere affascinati da ci che
il cavallo evoca. Solo uno su quat-
tro ha provato a cavalcare, eppure
questo mondo permea profonda-
mente il loro immaginario e i loro
ricordi di bambini. E anche il lo-
ro presente: Il 49% pensa ad una
vacanza dove sia possibile andare
a cavallo, conclude Mantovani.
LItalia galoppa: dieci milioni di
italiani sono saliti in sella almeno
una volta e 2,5 milioni praticano
regolarmente lequitazione. Chi
non cavalca per sport lo fa per turi-
smo: quasi 300mila gli equestrian
tourist nostrani. In crescita anche
gli appassionati: aumentate del
30% le prevendite dei biglietti per
la Rolex Fei World Cup, evento
agonistico, ospitato nei giorni di
Fieracavalli nelladiacente struttu-
ra Jumping Verona.
Fieracavalli strutturata in
quattro le macroaree: il Western-
show, con atmosfera da film di
cow-boy, esibizioni adrenalini-
che, gare di velocit e di time pen-
ning (guidare la mandria in un re-
cinto); il Salone del cavallo arabo,
con novit un Gran Premio
per purosangue arabi nati ed alle-
vati in Italia, ospite deccezione
sua al t ezza real e Teresa de
Brbon, Marquesa de Laula, giudi-
ce Ecaho e appassionata di cavalli;
il Salone del cavallo spagnolo, con
un focus sulla razza frisona e un
talent show equestre con cavalli
minorchini; e il Salone Italialleva,
ripensato per dare pi spazio al
made in Italy: lAssociazione Italia-
na Allevatori partecipa con 400 ca-
pi. Oltre a padiglioni dedicati a tra-
dizioni, bambini, attrezzature e tu-
rismo.
Veronafiere, sottolinea il presi-
dente Ettore Riello, da sempre
attore di primo piano per la pro-
mozione dellitalianit nel mon-
do, veicolo di cultura, economia e
tradizione. Nellanno delle cele-
brazioni del 150 dellunit dIta-
lia non poteva mancare un omag-
gio: lunica fiera italiana con in
calendario iniziative ad hoc per ce-
lebrare tale ricorrenza. A Fieraca-
valli sono previsti larrivo della
Staffetta Tricolore, 24 cavalli e ca-
valieri, che unisce idealmente la
Capitale dItalia con la Capitale del
Cavallo; il Gala dOro Celebra-
tion con guest star lamazzone Au-
drey Hasta Luego, per la prima vol-
ta in Italia, e il carosello equestre
del 4 Reggimento dei Carabinieri
a cavallo accompagnato dalla fan-
fara che fa rivivere la Carica di Pa-
strengo del 1848.
Severino Colombo
RIPRODUZIONE RISERVATA
M
or a trentanni, il 5
settembre 1876. E
leroe dei due mondi le era tal-
mente affezionato da porre sul-
la sua sepoltura, a Caprera, una
lapide fatta dello stesso marmo
che aveva collocato sulle tom-
be delle due piccole figlie mor-
te precocemente, Rosita e Ani-
ta. Lo storico Dino Mengoz-
zi, autore del libro Garibal-
di taumaturgo (Lacai-
ta), sta parlando di
Marsala, la cavalla bian-
ca regalata a Garibaldi
nellomonima citt sici-
liana dopo lo sbarco con
i Mille, nel maggio 1860.
In sella a quella giumenta
il generale sarebbe entrato
a Palermo.
Oggi la tomba di Marsala
continua Mengozzi
non un luogo molto frequen-
tato dai turisti. Si trova nella pi-
neta dellisola, non lontano dal
ponte che unisce Caprera a La
Maddalena. piuttosto appar-
tata, ma visibile dalle finestre
della casa bianca dove abitava
Garibaldi.
Il generale amava i cavalli
sin dallepoca del suo soggior-
no in Sudamerica: Nelle me-
morie scritte nel 1872 nota
Mengozzi ci sono passi mol-
to suggestivi sullimpressione
che gli fecero le mandrie equi-
ne della pampa, un ricordo re-
so ancor pi acuto dal fatto
che, dopo la ferita subita allA-
spromonte nel 1862, non pote-
va pi cavalcare. La sua descri-
zione dello stallone selvaggio,
che corre come il vento e non
ha mai provato il morso n la
sella, dimostra una passione in-
tensa.
Va ricordato inoltre che Gari-
baldi tra i fondatori della So-
ciet per la protezione degli ani-
mali. La cre a Torino nel
1871, con il medico Timoteo Ri-
boli. In questa fase della sua vi-
ta Garibaldi abbraccia una sor-
ta di panteismo, si convince
che ogni cosa nella natura ha
unanima. Guarda con sempre
maggiore affetto agli animali e
si pente di essere stato un cac-
ciatore.
Oltre che cultore dellarte ve-
natoria, leroe nizzardo era sta-
to un gaucho. E qui si torna alla
sua dimestichezza con i cavalli.
Al ritorno in Italia dopo lespe-
rienza sudamericana, Garibaldi
stup tutti per come cavalcava
e maneggiava il lazo, con cui
Garibaldi e Marsala, come una love story
Ritto in arcione Lo storico Dino Mengozzi spiega laffetto delleroe per la giumenta che volle seppellire a Caprera
2,5
6,5
Trasversale
Eventi
di razza
i milioni di italiani che praticano
regolarmente lequitazione; 300 mila sono gli
equestrian tourist. Dalla ricerca di
Osservatorio Fieracavalli
La guida Fieracavalli si svolge dal 3 al 6 novembre a
Veronafiere (viale del Lavoro 8), con orario continuato
8.30-19. Ingresso e 22, ridotto e 10 (bambini 6-12
anni, over 60); prevendita sul sito, e 20. Bus navetta
gratuiti da piazza Br e dalla Stazione ferroviaria. Su
fieracavalli.it biglietti cumulativi: Fieracavalli e Jumping
Verona, da 35 e; Fieracavalli e Gala d'Oro, da 40 e
miliardi di euro: il giro daffari del settore in
Italia. A Fieracavalli sono presenti 650
espositori da 25 Paesi. In mostra 2770
cavalli di 60 razze
Le aree tecniche, i grandi
show, la prestigiosa Rolex Fei
World Cap: la fiera attrae un
pubblico vasto ed eterogeneo
Passioni
Successi La storica manifestazione cresce e si apre sotto
i migliori auspici. Attesi 150 mila visitatori da 40 Paesi del mondo
Adorata Giuseppe Garibaldi in
sella alla sua diletta Marsala,
che fece seppellire nella pineta
di Caprera in una tomba
visibile dalla finestra della sua
casa (sopra, la lapide)
FIERACAVALLI
A VERONA
Tradizione millenaria
e impresa moderna
Il mondo del cavallo
corre contro la crisi
30
Luned 31 Ottobre 2011 Corriere della Sera italia: 515249535254
Codice cliente:
riusciva a catturare gli avversa-
ri.
Non certo un caso che i mo-
numenti pi solenni di Garibal-
di da quello romano sul Gia-
nicolo a quello di Milano in lar-
go Cairoli lo raffigurino a ca-
vallo. Anche nei momenti cru-
ciali delle battaglie, le camicie
rosse lo ricordano in sella, nel
mezzo della mischia, impassibi-
le anche mentre fischiano i pro-
iettili, come un protettore che
veglia dallalto sui suoi uomi-
ni. Cos del resto, "ritto in arcio-
ne, terribile nella luce del tra-
monto" lo ricordava il leader ra-
dicale Felice Cavallotti.
Antonio Carioti
RIPRODUZIONE RISERVATA
I
l loro regno per un cavallo. C
chi mette da parte lazienda di fa-
miglia per un roano e chi (anche
solo per due giorni) si dimentica
limpero alimentare per stare qualche
ora con un comtois (razza francese).
E cos, alle porte di Verona, c unen-
clave in cui il lavoro nei campi affi-
dato alle gambe robuste e alle strava-
ganze dei mammiferi crinati. Ma quel-
li di Noi e il cavallo precisano di
non essere unassociazione. Nei cam-
pi, con loro dice Albano Moscardo,
il portavoce c spazio solo per le
passioni.
Lunica legge, da queste parti,
quella equina: le stagioni sono scandi-
te dal rituale del taglio delle unghie,
dalla ferratura e dallapprovvigiona-
mento del fieno (ne occorrono qualco-
sa come venti chili al giorno per ani-
male). In cambio, i mammiferi danno
forza lavoro, ascolto silenzioso, quella
singolare familiarit che sin dai tempi
di Riccardo III ha ispirato i poeti. Mo-
scardo e gli altri per sottolineano:
Noi li utilizziamo anche e soprattut-
to come aiuto nei campi, perch lat-
tenzione allambiente e la comunione
con la natura ci interessa prima di tut-
to. Loro hanno cambiato vita.
Si riuniscono periodicamente (alcu-
ni sono pi assidui, altri si accontenta-
no del titolo di cavalieri della domeni-
ca) e lavorano la terra attaccando ara-
tri, vanghe, carri e grosse pale ai caval-
li. Per Moscardo, tutto nasce da unaf-
fettuosa disobbedienza filiale: Mio
padre lavorava la terra racconta an-
che con le bestie e si raccomandava af-
finch non seguissi il suo esempio.
Quando lui mancato, per, ho deci-
so di seguire listinto. Che aveva la
forma di un tracagnotto Tpr (razza
squadrata e massiccia) e di un zazzeru-
to comtois. Lentamente ha imparato
ad ascoltarli: I cavalli racconta
hanno un orgoglio discreto. Niente
bizze, ma impongono rispetto. Stan-
do con loro si impara a essere umili e
a rispettare gli strumenti da lavoro.
Quel rapporto di fredda funzionalit
(puro sfruttamento) che si ha con le
macchine, qui viene azzerato.
A svolgere il lavoro un animale,
qualcosa che si muove e che soffre,
che desidera e che ha bisogni primari.
Ecco il punto: il lavoro diventa pi
umano. Che poi lo stesso principio
che anima le comunit degli Amish al-
lestremit orientale degli Stati Uniti
(in Ohio il gruppo pi numeroso):
una certa religiosit austera nella fati-
ca, difesa delle tradizioni e avversione
alle tecnologie. Certo, Moscar-
do e gli altri hanno un approc-
cio pi laico e convenzionale,
per parlando con loro si avver-
te un certo primitivismo eroico:
educazione nella conversazione,
ma niente birignao, precisione
nei dettagli eppure nemmeno
lombra di affettazione o frasi en-
fatiche. Insomma, autenticit.
Vantaggi nelluso del cavallo?
Certo dice Moscardo : ci sono
delle macchine che non arrivano
in certi posti del campo, dove inve-
ce lanimale si muove con disinvol-
tura. Poi, a conti fatti, pi econo-
mico. Sintetizzando: se si impara a
tagliargli le unghie operazione, pa-
re, complessa e dispendiosa il gio-
co fatto. Mangia erba e fieno, non
varia mai la dieta (al massimo un po
di crusca), pascola per sedici ore al
giorno mantenendo una certa auto-
nomia gestionale. E poi bello da mo-
rire, anche nelle varianti pi tarchia-
te: quelleleganza vagamente femmi-
nea che port il cavallo unico tra gli
animali a essere incoronato impera-
tore ai gloriosi tempi della Roma che
fu.
Oltre a Moscardo, tante storie. C
limprenditore che mette da parte il
pc e sale sul carretto; lanalista finan-
ziario che scorda i numeri perch con-
centrato a sellare lequino; c chi,
semplicemente, pensa che le coltiva-
zioni biologiche abbiano bisogno di
cavalli anzich macchine agricole. Il
settanta per cento dellagricoltura nel
mondo ricorda Moscardo si avvale
dei cavalli. Basti pensare ai paesi emer-
genti, come India e Cina. E solo in Ger-
mania novantatr grandi aziende si
servono di questo animale.
Durante i giorni di fiera si svolger
nel Padiglione Uno unesposizione di
attrezzature per lavorare i campi con
il traino dei cavalli, curata dallassocia-
zione. In cui Moscardo e gli altri mo-
streranno quello che hanno imparato
negli anni: sellare, ferrare, ispeziona-
re la bocca. Gi, perch vero che a
caval donato , ma lesame dei den-
ti importante anche per vedere se
lequino in salute. Il valore della fidu-
cia, appunto.
Roberta Scorranese
RIPRODUZIONE RISERVATA
Agricoltura arcaica sul modello della comunit Usa
Laratro a quattro zampe
nei campi amish italiani
La storia Unenclave alle porte di Verona dove i macchinari sono banditi
I cavalli hanno un
orgoglio discreto. Con
loro simpara a essere
umili e a rispettare gli
strumenti di lavoro Chi sono
Spettacoli e gal
Per i bambini Il Villaggio del Bambino uno spazio
dedicato ai babycavalieri: divertendosi si familiarizza
con cavalli, pony e asinelli. Inoltre giochi, laboratori,
spettacoli ma anche percorsi didattici e limmancabile
battesimo della sella. Novit: lInternational Pony
Auction, unasta per ammirare campioni small size in
azione e, chiss, tornare a casa con un pony.
da evitare
interessante
da non perdere
capolavoro
In concorso
ROMACi pensi, dice Ge-
offrey Rush alla sorella, forse
siamo stati concepiti in questo
letto. Le due pi grandi delu-
sioni di nostra madre, rispon-
de Judi Davis. The Eye of the
Storm il film di Fred Schepisi
che i bookmakers danno per fa-
vorito alla vittoria. I giornali au-
straliani lhanno definito una
sorta di Re Lear al femminile.
Sydney, anni 70, upper class.
Questo il mondo in cui una
matriarca ottantenne, uneredi-
tiera decrepita e morente, con-
voca al suo capezzale i due figli,
presto intenzionati a rinchiu-
derla in un ospizio di lusso. Ma
col sorriso, sintende, per il
suo bene...Pi che lambiente, il
regista era intrigato dal sottile
equilibrio tra amore e odio, da-
gli ambigui risvolti che si anni-
dano nei parenti serpenti
che si ritrovano ovunque nel
mondo; e soprattutto da quella
madre nel cui armadio trovi
scheletri e archetipi.
La madre Charlotte Ram-
pling, lo sguardo che una raso-
iata, a 65 conserva il mistero di
una donna riservata ma
senza inibizioni, i chia-
roscuri di chi ha dentro
angeli e demoni: Ho
dovuto invecchiare
di quindici anni e re-
citare buttata sul let-
to, e a nessuno fa
piacere. Ci hanno
messo cinque ore
per convincermi a
accettare. Tutti
vorremmo essere
sempre giovani
ma non possibi-
le. Non mi sono mai posta il
problema dellet. Ci vuole co-
raggio. pi bello essere attra-
enti. Questa donna non ha al-
cun fascino immediato. Ep-
pure ha mantenuto il suo po-
tere seduttivo. S, stata
uninvenzione di Charlotte,
lei che ha tirato fuori que-
sto aspetto, dice Schepisi,
spinta da un insaziabile
bisogno damore, ha sot-
toposto i suoi familiari a
una continua violenza.
un personaggio antipati-
co e buffo interviene la Ram-
pling un caratteraccio. Ha in-
trapreso un lungo cammino la-
sciando molte vittime sulla sua
strada, in particolare i suoi figli,
che devono pagare per i suoi
peccati. una donna di cui non
mi vergogno, altrimenti non le
avrei dato vita. imperdonabile
ma non la giudico, non mi inte-
ressa se ha sbagliato o meno.
Ha fatto sempre tutto quello
che ha voluto. Nella realt dei
fatti stupefacente. Vorrebbe
dare lo stesso suo coraggio ai fi-
gli, quei figli che affettivamente
ha castrato. Questi mostri... A
me piacciono i mostri.
La storia sulle sottili distor-
sioni che scaturiscono nelle di-
namiche familiari tratta dal ro-
manzo di Patrick White (Loc-
chio delluragano, edito da Bom-
piani), vincitore nel 1973 del No-
bel per la letteratura. In un pri-
mo tempo il regista non aveva
voglia di ridurre un libro di 600
pagine: Pensavo fosse statico,
c una donna anziana che per
gran parte del tempo costretta
a stare a letto. Via via ho scova-
to rancori e amarezze comuni a
tante famiglie, e uno humour ta-
gliente, cupo. Tutti, dai due fi-
gli allinfermiera, ambiscono a
raggiungere posizioni migliori
nella societ. White racconta
dal di dentro la sua storia, i
personaggi li dipinge in carne e
ossa: Ha descritto con ferocia
il mondo benestante da cui pro-
viene; lo stesso di Judi Davis,
che oltre a interpretare la figlia
ha scritto la sceneggiatura.
Dietro le buone maniere, avi-
dit di ricchezza, sospetti, op-
portunismi, risentimenti, si
scolpisce una vita di assenze.
Geoffrey Rush interpreta un uo-
mo affabile inconcludente, con
la madre ha un rapporto meno
conflittuale della sorella ma
non per questo meno amaro,
impersona un attore che fatica
a affermarsi (e ogni tanto suona
il piano come ai tempi di Shine,
il film che lo rese celebre); Judi
Davis lalgida moglie di un
principe francese che non le ha
garantito il benessere economi-
co, negli affetti ha il freno a ma-
no tirato, in testa ha solo i gio-
ielli di sua madre. In che cosa,
dunque, la madre ha fallito?
Non stata capace di amarli.
Valerio Cappelli
RIPRODUZIONE RISERVATA
I SEGRETI SVELATI
IN UNA STORIA
CHE NON DECOLLA MAI
di PAOLO MEREGHETTI
The eye of the storm Il film favorito secondo gli scommettitori
Le donne
Isabelle
Huppert
(56 anni) con
la regista
Anne
Fontaine
(52), che lha
diretta in
Mon pire
cauchemar
Il bello
Riccardo
Scamarcio (32
anni il 13
novembre) ieri
sul red carpet.
Con Sergio
Rubini stato
protagonista
del Duetto al
Festival
Da sola
Kristin Scott
Thomas
(51 anni)
la
protagonista
di La
Femme du
cinquime,
di Pawel
Pawlikowski
Protagonisti Geoffrey Rush e Charlotte Rampling sul set. Sotto lattrice, 65 anni, ieri al Festival di Roma
33 Spettacoli
Corriere della Sera Luned 31 Ottobre 2011 italia: 515249535254
Codice cliente:
DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
PARIGI Per 44 anni giudicato
il pi grande album non pubblica-
to nella storia della musica, Smi-
le dei Beach Boys perde oggi il suo
primato. Con il titolo The Smile
Sessions, le canzoni registrate da
Brian Wilson e compagnia nella Ca-
lifornia del 1966-1967 escono per
la prima volta in modo ufficiale e
integrale, nella sequenza inizial-
mente prevista e con laggiunta
di decine di versioni alternative.
Un momento sperato e temuto
da molti: la fantomatica bellez-
za di Smile per decenni sta-
ta solo in parte messa alla pro-
va della realt, e le tracce pi o
meno fedeli alle originali sco-
vate nel corso degli anni sono
diventate un tesoro inestingui-
bile per i collezionisti. Smile,
lalbum perfetto, era un so-
gno da inseguire in eterno.
Registrazioni di Surfs Up o
Heroes and Villains sono usci-
te via via in diversi albumdei Bea-
ch Boys, e il leader della band
Brian Wilson nel 2004 port in
concerto lintero album fantasma,
ma mancava ledizione completa. Si
potr ancora coltivare lillusione
che qualche momento di musica
straordinaria sia andato perduto nel-
la notte di follia di oltre quarantan-
ni fa, quando Brian Wilson in preda
allinsicurezza e allacido lisergi-
co distrusse mesi di lavoro, ma
da oggi latto mancato pu conside-
rarsi riparato. E il miglior disco del
2011 rischia di essere un album inci-
so nel 1966.
La leggenda di Smile comincia
con il singolo Good Vibrations,
arrivato allepoca al numero uno del-
le classifiche negli Stati Uniti e in
Gran Bretagna, e embrione della
sinfonia adolescenziale rivolta a
Dio che gi prendeva forma nella
mente di Brian, il maggiore dei fra-
telli Wilson e genio compositivo dei
Beach Boys. Come Good Vibra-
tions, bizzarro e riuscito collage di
tanti temi musicali e strumenti dif-
ferenti (compreso il celebre There-
min inventato dal fisico sovietico
nel 1919), Smile avrebbe dovuto
spingersi oltre il capolavoro prece-
dente Pet Sounds, rivoluzionan-
do i codici della forma canzone.
Il 24enne Brian Wilson si sentiva
chiamato alla creazione
dellopera pop definiti-
va ma sovrappeso Ica-
ro californiano col ciuf-
fo si spinse troppo vi-
cino al sole e fin con il
precipitare: la sua colla-
borazione con Van Dyke
Parks era malvista dagli
altri membri della band,
e la tanta droga che cir-
colava ai bordi della pi-
scina di casa accentuava
la sua tendenza alla para-
noia e alla schizofrenia.
In questo periodo
Brian Wilson cominci
a guadagnarsi il titolo di
squinternato pi talen-
tuoso del pop: oltre alla
celebre sabbia sparsa
nel soggiorno per suona-
re il piano a piedi nudi,
Wilson si convinse che
il padre Murry lo stesse
spiando attraverso mi-
crofoni piazzati in auto
e in casa, e che il film
Operazione diabolica
di John Frankenheimer
con Rock Hudson fosse
stato realizzato allunico
scopo di farlo impazzi-
re. Per incidere la canzone
Fire, Wilson indoss un el-
metto dei pompieri giocattolo e
chiese a tutte le 24 persone nel-
la stanza di fare altrettanto;
quando qualche ora dopo un in-
cendio divamp vicino a Mali-
bu, fu certo che fosse stata la sua
canzone a provocarlo.
Bastava niente per mandare tutto
allaria. Un primo colpo lo diede
Strawberry Fields Forever dei Bea-
tles. Brian Wilson la sent per caso
alla radio, in macchina, e dovette ac-
costare per dire al produttore Mi-
chael Vosse seduto accanto a lui, af-
franto: Sono arrivati prima loro. I
Beach Boys e i Beatles erano amici
ma Wilson voleva essere il migliore:
quando, qualche mese dopo, ascol-
t in anteprima Sgt. Peppers, ca-
p che non ce lavrebbe fatta, si la-
sci prendere dallo scoramento e di-
sperato cancell ore e ore di regi-
strazioni. Fu cos che i nastri perdu-
ti di Smile divennero il Sacro
Graal di ogni musicofilo.
Oggi cominciano le celebrazioni
dei cinquantanni della band ameri-
cana. Nel mare di discutibili album
e cofanetti proposti da unindustria
discografica con lo sguardo sempre
pi rivolto al passato, The Smile
Sessions spicca come una tavola
da surf sullOceano.
Stefano Montefiori
RIPRODUZIONE RISERVATA
I nastri di Smile erano stati distrutti da Brian Wilson
Il leader della band cancell le tracce registrate dopo aver ascoltato lalbum Sgt. Peppers dei Beatles
Beach Boys, diventa realt
il sogno del disco perfetto
La storia
Sotto la
copertina di The
Smile Sessions
dei Beach Boys: i
pezzi sono del
1966
Sopra la
copertina di Sgt.
Peppers di
Beatles:
ascoltandolo
Brian Wilson non
si sent allaltezza
Emanuel Ax
stasera alla Scala
Morto Lamoureux
Fu il primo Lupin
Debora Villa: satira
in tv al femminile
(salvando i maschi)
Il pianista
Stasera alla Scala di
Milano alle 20 il concerto
della Filarmonica della
Scala diretta dal giovane
direttore Omer Meir
Wellber con la presenza
del pianista Emanuel Ax,
a favore della
Fondazione Don Carlo
Gnocchi Onlus. In
programma lesecuzione
di brani di Puccini,
Beethoven, Ciajkovskij.
Lattore e cantante
Robert Lamoureux,
primo francese a vestire i
panni di Arsenio Lupin al
cinema, morto allet di
91 anni. Per mezzo
secolo Lamoureux stato
un popolare comico, uno
chansonnier, un attore di
teatro e di cinema ed
anche regista. Tra il 1951
e il 1994 ha recitato in
una quarantina di film.
Aveva 91 anni
MILANO Il mondo dal punto di vista femminile, non
femminista. Debora Villa (nella foto) una bravissima
comica (la segretaria Patti a Camera caf, Zelig, al
fianco di Enrico Bertolino) e ieri sera ha debuttato con il
suo programma che andr in onda la domenica poco
prima di mezzanotte su Rai3. Per la prima volta
intrattenitrice a tutto tondo, con lidea di far ridere e
pensare. E si comincia a pensare dal titolo del
programma: Lilit - In un mondo migliore. Lilit (senza
h finale) si ispira alla leggenda della donna creata da Dio,
prima di Eva, secondo la tradizione ebraica. Non a caso
ieri sera lospite era Moni Ovadia. Lidea del programma
di Marco Posani, gi autore di Zelig, Anima mia,
Che tempo che fa e molto altro. Un intellettuale
profondamente femminile lo giudica Debora . Con
lui abbiamo pensato a un programma di intrattenimento
dove il punto di vista non sia contro qualcosa, ma a
favore di qualcosa. Il femminile un modo di vivere che
vuol dire accogliere, cercare di capire, non giudicare. Non
c solo ironia e satira fine a se stessa. Dunque la Villa
non si esibir solo nei suoi monologhi cabarettisti che
lhanno resa celebre. E la sua presa in giro dei maschi?
Facciamo il punto: com la situazione femminile e
maschile nella societ italiana? Diciamo che siamo a
met del cammino. La tv fa vedere sempre e solo il
brutto, le donne di un certo tipo, ma la realt non cos.
Esiste unItalia meravigliosa di cui non si parla mai.
Qual il brutto che si vede in tv? La donna
compiacente. Le Olgettine, per capirci. E molto altro.
Tutto quanto fa pensare che certe cose siano un punto
darrivo meraviglioso per le donne. Ci sono tante donne
bellissime che studiano e non fanno "quello", che fanno
figli, fanno le insegnanti, le ricercatrici, i viaggi. Una
colpa delle donne? Se non si facessero pi la guerra tra
loro, assumendo comportamenti maschili, si arriverebbe
prima alla meta. Lei cita spesso il libro di Lilli Gruber.
Perch dice una cosa importantissima: se in Italia le
donne potessero lavorare di pi, potrebbero far crescere
il pil. Ormai c un gruppo di donne che sembrano
avere un doppio filo in comune: il cabaret e la battaglia a
favore delle donne. Penso a lei, Carla Signoris, Lella
Costa, Geppi Cucciari, Teresa Mannino. cos? Siamo
una cricca privilegiata. E con molte di loro c solidariet
e empatia. Lella Costa ne sa uno pi di Bertoldo, ha
vissuto anni duri, difficili. Io sono una sua fan. Al suo
posto, la domenica sera, cera Enrico Bertolino con Glob
- Losceno del villaggio, ora cancellato. Bertolino lo
amo alla follia. Mi ha fatto crescere. Improvvisavamo
quasi tutto, il copione andava a farsi friggere. Vorrei
averlo ospite. Lesperienza di Camera caf con Luca &
Paolo come andata? Un lavoro duro, ritmi forsennati.
Luca & Paolo sono due macchine da guerra. Mi hanno
insegnato limprevisto. Loro per separano molto il
lavoro dalla vita privata. Hanno i loro amici, fidanzate,
mogli. Per me invece il lavoro diventa anche rapporto
personale. Due o tre nomi di donne che lei ama. Madre
Teresa di Calcutta che si dedicata ai bisognosi, Frida
Kahlo che ha trasmesso lamore per la vita, mia sorella
che ha plasmato suo marito.
Maria Volpe
RIPRODUZIONE RISERVATA
Il programma su Raitre
Confronti
California
I Beach Boys
allinizio della
loro carriera
su una
spiaggia
californiana.
Da sinistra:
Dennis Wilson,
David Marks,
Brian Wilson,
Mike Love e
Carl Wilson.
Dennis e Carl
Wilson sono
morti
rispettivamen-
te nel 1983 e
nel 1998.
In basso, a
destra, Brian
Wilson oggi
LOU REED & METALLICA
31 OTTOBRE 2011
L A L BUM CHE GI UNA L E GGE NDA
l oureedmetal l i ca.com - uni versal musi c.i t
34 Spettacoli
Luned 31 Ottobre 2011 Corriere della Sera italia: 515249535254
Codice cliente:
35
Corriere della Sera Luned 31 Ottobre 2011 italia: 515249535254
Codice cliente:
I
l problema della selezione della classe
dirigente sempre pi urgente nel
nostro Paese: dirigenza politica,
economica, amministrativa. Il sistema
italiano necessita di una serie di
interventi di profonda riforma o quanto
meno di vigorosa manutenzione, che solo
una classe dirigente responsabile, preparata,
riconosciuta e dotata di senso etico pu
realizzare. Le leggi possono essere buone,
anzi dobbiamo sforzarci di migliorarle, ma
da sole non bastano. Le idee, come sempre,
camminano sulle gambe degli uomini.
Anche le migliori riforme necessitano di
applicazioni corrette. Sicuramente non c un
unico sistema valido a garantire soluzioni
efficienti ai nostri numerosi problemi; anche
guardando allUnione europea, quanta
differenza di strutture e di approccio tra Stati
a tradizione fortemente amministrativa,
come la Francia, e Stati di common law! Ma
qualunque sia il sistema politico, economico
e sociale, solo una classe dirigente ben
preparata realizzer risultati adeguati alla
difficolt della situazione. E lapparato
pubblico o comunque incaricato di
funzioni socialmente rilevanti deve,
sempre di pi, esser visto come il maggiore
fornitore di servizi per la collettivit.
interesse di tutti assicurare una classe
dirigente con queste caratteristiche. Si tratta
di una precondizione, di uninfrastruttura
essenziale, cui nessuna parte politica pu
rinunciare. E per questo dovremmo
attenderci una volont comune di affrontare
il problema, senza contrapposizioni
preconcette. Il processo di selezione,
del resto, richiede anni e non possiamo
permetterci il lusso di fare e disfare in
questo campo, sperperando risorse e
demotivando le giovani generazioni.
Solo con una formazione adeguata, ma che
parta da subito, potremo avere nel prossimo
futuro una classe dirigente giovane
perch dei giovani, della loro capacit
innovativa e del loro entusiasmo che
abbiamo bisogno e capace di assumere le
gravose responsabilit. Ci che serve una
scelta politica che incentivi la futura classe
dirigente non in termini di arricchimento
personale, ma di stima e considerazione
sociale. La classe dirigente , inoltre, lunico
vero strumento di motivazione delle nuove
leve di lavoratori. Troppo spesso questi
ultimi sono frustrati fin dallinizio per
lassenza di progetti e motivazione e,
demotivati, finiscono per perdere la loro
potenziale spinta propulsiva. A ragione si
sente dire che per spingere alla maggiore
produttivit non bastano i tornelli per
controllare la presenza fisica nel luogo
di lavoro.
Scontiamo il fatto che il reclutamento della
classe dirigente ormai non risponde pi
alle attese. Oltre tutto noi italiani, anche in
questo fortemente individualisti, spesso
siamo meri autodidatti, di formazione
provinciale e non esitiamo a capovolgere
le scelte fatte da chi ci ha preceduto, in un
continuo ed estemporaneo fare e disfare
del processo decisionale.
Le risorse sono limitate e non ci possiamo
pi permettere questo approccio. Le riforme
in materia di universit o di servizi pubblici
locali, che si sono susseguite negli ultimi
decenni, ne sono un esempio illuminante.
Allinterno dei poteri dello Stato, poi, la
regola leterogeneit di esperienze
formative, che rendono impossibile il
dialogo tra istituzioni, laddove in altri Paesi
(si pensi alla Francia, prima di tutto, ma non
solo) la formazione della classe dirigente
delle grandi istituzioni amministrative ed
economiche pi omogenea, parla un
linguaggio comune.
E poi la classe dirigente deve avere un suo
stile riconoscibile, di sobriet e dedizione
allinteresse generale, ed un codice etico
comune.
Che fare? Il criterio fondamentale deve
essere la selezione in base al merito, il
concorso pubblico la forma di accesso pi
corretta e soprattutto conforme a
Costituzione. Per le cariche politiche occorre
provvedere con la riforma elettorale, ma i
princpi devono essere omogenei.
Bisogna riportare il concorso e i suoi
elementi essenziali (pubblicit, trasparenza,
parit di condizioni) alla base del criterio
selettivo di accesso a cariche e incarichi.
Meglio, poi, se si riuscisse ad avviare un
percorso formativo comune, per scegliere le
destinazioni pi adeguate alle caratteristiche
di ciascun selezionato. Le nostre scuole
(Scuola superiore della pubblica
amministrazione, Scuola superiore
delleconomia e finanza, Scuole del
ministero dellInterno, degli Esteri, della
Giustizia), ben coordinate tra loro, possono
svolgere un ruolo importante. Occorre,
contestualmente, abbreviare i tempi della
formazione, perch non concepibile
allontanare il momento di inserimento
dei giovani nel mondo del lavoro.
Laddove il concorso non c (nomine in enti,
societ pubbliche, autorit ecc.) o se
nonostante tutto si pensa di mantenere una
(limitata) aliquota di dirigenti nominati
dallesterno, occorre prevedere una selezione
pubblica, sulla base della presentazione di
curricula di candidati ed occorre che lesito
della comparazione sia reso pubblico. In tal
senso spunti interessanti erano contenuti nel
disegno di legge sulla riforma delle Autorit
indipendenti nella passata legislatura. La
valutazione dovrebbe essere affidata a
soggetti di notoria competenza ed
esperienza, nominati per un numero di anni
superiore a quello della legislatura e con il
pi ampio consenso, senza alcun
onere per i bilanci pubblici.
Inoltre, tutte le cariche pubbliche
dovrebbero essere a tempo
determinato, non pi di 5-7 anni e
non pi di due consiliature per le
cariche politiche. Occorre fare largo
ai giovani, ma occorre che i giovani
arrivino allappuntamento non per
saltum ma con uno svolgimento di
carriera che li faccia maturare e la
rotazione deve agevolare questo
approdo. Occorre evitare che si
formino carriere parallele con
passaggi da una sistemazione
allaltra sulla base delle pur legittime
aspettative personali. Al contempo
occorre che le competenze maturate
e comprovate da risultati positivi
non vadano disperse, ma restino
acquisite al Paese, istituendo
percorsi razionali di crescita
professionale: gli esperti incaricati di
valutare i curricula potrebbero delineare
anche questi percorsi.
Occorre evitare conflitti di interesse.
Fenomeni di controllore controllato.
Pluralit di incarichi contestuali. Occorre che
ci sia un certo tempo di decantazione prima
di passare dalla magistratura alla politica
e, in ogni caso, la scelta deve essere
irreversibile.
In un primo momento ci si potrebbe limitare
a prevedere questo modo di procedere, nei
casi in cui manca un processo selettivo
pubblico, anche senza modifiche legislative,
mantenendo la valutazione a livello
distruttoria interna, che lasci ferme le attuali
competenze: unautolimitazione della
discrezionalit. Solo in seguito si potrebbe
pensare a fissare le nuove procedure con
legge e magari fissarne i princpi a livello
di Costituzione.
Professore di Diritto dellUnione europea
Presidente della Fieg (Federazione italiana
editori giornali)
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Selezione della classe dirigente
Una riforma che valorizzi i giovani
Idee&opinioni