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ANALISI DEL TERMINE ANUNNAKI di Alessandro Demontis

Ho gi scritto in passato 3 articoli di considerazioni sul termine Anunnaki e nella stesara del mio Il fenomeno Nibiru vol.2, dedicato ale critiche mosse da Ian Lawton al lavoro ad un di Sitchin, ho deciso di riunire le varie suo considerazioni pi nuove analisi, specialmente in relazione altro termine collegato, il nome IGIGI. In un documento Ian Lawton fa notare che questo il termine ANUNNAKI sia composto dalle radici AN (cielo) e KI (terra) per cui potrebbe essere un nome che identifica qualcosa di legato a questi notare delle due elementi, di non ma non necessariamente trovato coloro che scesero dal cielo alla terra come invece afferma Sitchin. Fa inoltre aver (o significati nei esaustivi sumeri. particelle UN.NA similari) dizionari

Oltre a ci segnala che non risultano, salvo quello di John Heise, tentativi da parte di sumerologi esperti di tradurre questo termine riferito alle divinit. Questa osservazione, che anche io a lungo ho ritenuto impeccabile, viene smentita da uno studioso pioniere dell' assirologia, il reverendo John Price. Di questo per ci occuperemo tra poco. Per ora limitiamoci a notare che Lawton non tiene conto di alcune cose. Se vero che Sitchin traduce con coloro che scesero dal cielo alla terra, egli non ha mai tradotto il termine letteralmente sillaba per sillaba. Quando afferma che il termine significa letteralmente Quelli che dal cielo scesero sulla terra egli commette, come per il termine Rakia (il famoso bracciale martellato si veda il mio articolo dedicato), un errore di estensione. Dando questa traduzione egli punta sui due termini principali AN e KI e poi lega il termine Anunnaki ai Nephilim biblici i famosi

'Caduti'.

Cio

notando

delle

somiglianze

tra

alcuni

miti

sumeri e i racconti biblici, egli afferma che Anunnaki e Nefilim siano la stessa gente, e unisce il significato di Nefilim ('coloro che sono scesi') a quello dei due glifi AN e KI (cielo e terra) di Anunnaki. Grammaticalmente bisogna per correttezza far notare che nei testi sumeri quasi sempre questi dei sono chiamati Dei Anunna e non Anunnaki. La forma Anunnaki molto tarda e relativamente poco usata (di fatto I compare tentativi quasi da esclusivamente degli riporta nelle di sono traduzioni tradurre scarsi. di il La Anu accadiche). parte come studiosi studiosi Lawton, con termine Anunnaki, degli

maggioranza

traduce

figli

(An.un[na]) o con figli dei principi del cielo'. Entrambe le traduzioni per ignorano la sillaba KI. Che mi risulti, l' unico autore che propone una lettura contemplante la sillaba KI, attualmente Biagio Russo, il quale offre tra le probabili traduzioni: La migliore stirpe della terra, un significato sostanzialmente diverso da quello sostenuto da Sitchin e meritevole di attenzione e considerazione. Lo Sumerian propone: a-nun-na(-k): noble stock; fear, dread ('offspring' + studioso Lexicon, John nel Halloran, suo autore di un eccellente & Answers Sumerian Question

'master' + genitive) d-a-nun-na(-ke4-ne): the gods as a whole; the gods of the netherworld, as compared to the d-nun-gal-e-ne, the great gods of heaven Come vediamo anche qui la sillaba KI viene completamente ignorata. Nel primo caso la K finale viene tradotta come genitivo, nel secondo caso si ipotizza che KI fosse in realt

KE4-NE, un altro genitivo secondo il Sumerian Lexicon: -ke4: often occurs at the end of a genitival compound which functions as the actor or agent of the sentence (ak, genitival suffix 'of', + e, ergative agent marker). Un altra ipotesi che il termine vada tagliato in

A.nun.ak.e, in cui AK un genitivo (basato sulle analisi linguistiche di Thorkild Jacobsen). Ma possiamo fidarci di traduzioni che hanno senso solo se si esclude una particella dal termine? Queste traduzioni andrebbero bene se non esistesse il termine Anunnaki ma solo Anunna, che effettivamente il pi usato. In epoca sumera infatti accadica come gli dei erano chiamati scritto Anunna, fu (che solo in epoca un che, nello non il accadico Dire ricordiamo AK un sia

relativamente diverso dal sumero) il termine Anunnaki compare soggetto e declinato. termine quindi che genitivo che Anunnaki indica genitivo

riferito agli Anunna come dire che gli accadi commettessero un gravissimo errore di interpretazione della lingua sumera. Un concetto inammissibile visto che il sumero ha molti meno casi ed Un grammaticalmente errore simile molto sarebbe pi elementare possibile dell nel accadico. stato

passaggio da una lingua pi complessa a una meno complessa, non viceversa. A riprova di ci bene segnalare che Stephen Langdon nel suo libro The babylonian epic of Creation riporta la seguente traslitterazione:

dal significato di Possa il tuo nome essere pi grande tra tutti quelli degli Anunnaki, riportando in nota che esistono anche altre traslitterazioni, tra cui E-nu-uk-ki. In tutti questi casi la KI esplicitata e non relativa a un supposto suffisso genitivale. Il cuneiforme di questo verso il seguente:

composto dai glifi di DINGIR-A-NU-UK-KI. Si tratta come evidente di una resa che attesta l' utilizzo del KI (terra). Anche nella versione latina dell' Istituto Biblico Pontificio, a cura del prof. Deimel (1923) la resa cuneiforme completa del KI, e precisamente:

Il problema che viene fuori dal termine Anunnaki, e che secondo me molti studiosi non hanno colto, che il glifo traslitterato come NUN presenta una bizzarria. In composto questa da un ultima cuneo versione riconoscibilissimo che ATTRAVERSA 3 come cunei orizzontale

verticali. Ebbene in moltissimi cataloghi di segni accadici invece esso reso in modo diverso: una testa di cuneo (cio l' incisione profonda senza la 'riga' ottenuta trascinando lo stilo) che PRECEDE 4 (e non 3) cunei verticali. Per esempio questa la rappresentzione della lista di segni neoassiri compilata da Karel:

John

Prince

nel

suo

'Assyrian

Syllabary'

riporta

versioni per NUN:

dove abbiamo sia la versione a 3 che quella a 4 cunei verticali, ma ancora una 'testa di cuneo' e non un cuneo intero che attraversa. Quando ho fatto notare questa particolarit, durante una esposizione, mi stato fatto notare che poteva essere una semplice differenza di rappresentazione non volendo attraversare i glifi cunei in orizzontale, ma se cos fosse anche gli altri glifi sarebbero stati scritti secondo questa ottica, cosa che non , perch lo stesso Prince riporta ad esempio:

dove binu e kharru sono riportati correttamente con un cuneo orizzontale che 'attraversa' quelli verticali. A mio avviso sarebbe da indagare la possibilit che questo glifo non sia propriamente NUN ma un suo omofono. Ma andiamo avanti. Per tornare ai termini Anunnaki e Anunna, a mio parere nell accezione sumera il termine Anunna descrive gli dei discendenti di Anu come dei del cielo, e il termine

Anunnaki utilizzato dagli accadi invece descrive gli stessi dei come dei del cielo venuti sulla terra. E infatti in epoca accadica che compare il termine IGI.GI, anche questo derivante da radici sumere. Il Sumerian Lexicon riporta: igi: n., eye(s); glance; face; aspect, looks; front (reduplicated ig, 'door') [IGI archaic frequency: 21]. v., to see. gi(4): to surround, besiege; to lock up (circle + to descend into). gi(17): n., young man (small and thin like a reed). Usando questa divisione, per estensione il young man potrebbe al fatto indicare che nel gli gli dei giovani, o il to sorround dei / besiege (accerchiare, circondare) pu essere un riferimento Igigi (e son descritti come gli che alla Igigi rimanevano cielo a cielo quindi terra... orbitavano forse il intorno termine

terra). Inoltre in alcuni miti gli Igigi sono chiamati dal lavorare sulla indicava allora gli Anunnaki nella loro accezione di 'dei provenienti dal cielo e scesi sulla terra'? Altres semplicemente lingua sumera, il termine Igigi come il un gi potrebbe duplice visto invece uso di essere IGI della tradotto per

concatenato (questo uso attestato in tanti esempi nella esempio MA.GUR.GUR imbarcazione di Ziusudra o il NA4.GUL.GUL tra le armi di Asag) il che sarebbe un rafforzativo del vedere / guardare. Questo uso dei genere nomi di di uso, anche in accadico, E di termini quindi sumeri, fa dedurre che gli accadi fossero molto attenti nell origine sumera. difficile ipotizzare che potessero aver sbagliato e incorporare KE4 o AK (due desinenze legate al genitivo) in un nome usato come soggetto.

Ma veniamo adesso alla parte prettamente linguistica del termine Anunnaki. Ho scritto poc' anzi che la critica di Lawton docente Columbia smentita dal lavoro suo di John Prince. for a Costui presso fu la di linguistica semitica ed assirologia

University.

Nel

Materials

Sumerian

Lexicon, Prince riporta riguardo al termine -NA-: "NA = la preposizione ELA = 'upon', e secondariamente ADI = 'unto' ed 'ANA' = 'unto ". Ora, i dizionari di inglese riportano UNTO = TO, e il dizionario Websters (uno dei pi autorevoli) specifica 'probabilmente da UNTIL + TO'. Il termine inglese UNTO indica una direzione da un luogo (fisico o meno) a un altro. Direi quindi che nel termine Anunnaki sono presenti sia il termini per 'cielo' e 'terra', sia una preposizione di movimento, contrariamente a quanto Lawton asserisce. A la testimonianza di ci, riporto a pagina seguente e l' l' intera voce NA cos come compare nel libro di John Prince con versione cuneiforme del termine Anunnaki identificazione del glifo per NA estratta dalla Neo-assyrian sign list di Karel. Sia beninteso che la mia quanto rimane una 'proposta di di

lettura', senza pretesa alcuna di superare o invalidare le interpretazini autori ignorati. altrui, invece offrire considerazioni sugli aspetti e sui particolari dagli altri

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