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Origini del linguaggio orale e della schiavizzazione del genere femminile (1 p.

) di Claudio Messori
Posted on 8 aprile 2011

Cari amici, vi presentiamo a partire da oggi un interessante articolo dellamico Claudio Messori diviso in tre parti. Ringraziamo Claudio per lo stimolo alla riflessione e al suo spirito di condivisione. Prolegomeno Nella visione prospettata dalla elettrodinamica quantistica, e in particolare dalla QED (Quantum Electrodynamic Field Theory), la realt energetica fondamentale viene descritta come una distribuzione spazio-temporale di onde-particelle (oggetti quantistici intrinsecamente ambivalenti noti come quanti, o insiemi di pacchetti di energia e impulso capaci di manifestarsi sia come sistemi ondulatori che come sistemi corpuscolari), denominata campo esteso o campo quantistico , una distribuzione di perturbazioni di energia e di impulso associata a: (1) due ordini di grandezza: a) lintensit, data dal numero dei quanti e dallintensit delle loro frequenze unitarie di oscillazione, e b) la modalit oscillatoria, rappresentata dalla fase, grandezza matematica che fornisce il ritmo delloscillazione; (2) due campi correlati: a) un campo di materia, associato alle fluttuazioni spaziali dei quanti privi di carica, e b) un campo di onda, associato alle fluttuazioni elettromagnetiche dei quanti dotati di carica; (3) due regimi o stati correlati: a) un regime quantistico quasi-inerte o stato quantistico di minima energia detto anche vuoto quantistico, dove le uniche oscillazioni che lo attraversano, dette oscillazioni di punto zero, non sono in grado di eccitarlo, e b) un regime quantistico eccitato, agitato da moti di turbolenza torsionali e da flussi di energia e impulso capaci di innescare le transizioni di fase che danno luogo alla strutturazione della materia. Nella prospettiva della QED la strutturazione della materia avviene per accoppiamento di fase o risonanza oscillatoria tra le modalit oscillatorie coinvolte nella perturbazione ed eccitazione del campo quantistico. In estrema sintesi: ogni variet elettrodinamica (campi di materia e campi di onda), termodinamica (gas, liquidi, solidi) e chimica (inorganico, organico), corrisponde ad una configurazione oscillatoria coerente (dominii di coerenza oscillatoria) sviluppata attorno ad una frequenza fondamentale pi i suoi armonici, mentre le transizioni tra una variet e unaltra corrispondono alla soppressione di certi modi oscillatori o ritmi, che da esplicati diventano implicati, e alla amplificazione di altri modi oscillatori che da implicati diventano esplicati. Le teorie dei campi dellinterazione del vuoto quantistico suggeriscono che la vita biologica sia retta da una costante interazione tra la distribuzione di energia e impulso localizzata nel sistema biologico e la distribuzione spazio-temporale di onde-particelle di regioni specifiche del sottostante campo o vuoto quantistico. Questa interazione pu essere descritta come segue. Il campo quantistico registra il comportamento e levoluzione spaziotemporale (quantistico-relativistica; reti di spin; volumi spaziotemporali) dei sistemi energia-materia (in questo caso biologici) sotto forma di figure di interferenza

formate da fronti donda iterferenti compresi entro un dato spettro di frequenze di oscillazione. Le figure di interferenza vengono memorizzate sotto forma di frattali olografici accessibili a sistemi con una configurazione stereodinamica isomorfa rispetto ai sistemi che hanno prodotto le figure di interferenza. Dato che i fronti donda si sovrappongono in molteplici dimensioni, il campo quantistico funziona come una interfaccia olografica che conserva e trasmette informazione (= accoppiamenti di fase), mettendo sistemi di dimensione diversa (quantistica/relativistica) e piani diversi di strutturazione della materia in collegamento tra loro. Le strutture e i sistemi biologici sono configurazioni stereodinamiche isomorfe attivamente interfacciate con le figure di interferenza (del campo quantistico) che le hanno generate. Prima Parte LUNIVERSO IN UNA PROSPETTIVA QUANTISTICO-RELATIVISTICA

La Via Lattea appartiene al Gruppo Locale, un piccolo gruppo di 3 grandi ed oltre 30 piccole galassie, nel quale occupa la seconda posizione per dimensioni (la prima la grande Galassia di Andromeda) ma la prima per massa. Poich ci troviamo nelle regioni esterne di questa galassia, solo circa 20 anni luce al di sopra del piano equatoriale ma a circa 27.000 anni luce dal centro galattico, si presenta come una striscia luminosa che attraversa il cielo lungo il piano di simmetria, chiamato anche equatore galattico. Il centro si trova in direzione della costellazione del Sagittario, assai vicino al confine con le costellazioni dello Scorpione e di Ofiuco. Le principali costellazioni attraversate dalla Via Lattea sono: Perseo, Cassiopea, Cigno, Aquila, Sagittario, Scorpione, Orione, Toro e Auriga. LUniverso di cui facciamo parte un universo di relazioni dinamiche che descrivono due dimensioni fisiche distinte e coesistenti: la dimensione relativistica o dimensione tensoriale (Teoria della Relativit Generale, Teoria della Gravit Quantistica a Loop o a reti di spin, Teoria del Campo Torsionale, Teoria dei Twistor), e la dimensione quantistica o dimensione energetica (Fisica Quantistica, Teoria Quantistica dei Campi, QED o Quantum Electrodynamics Field Theory). Nella dimensione tensoriale la Relazione e la Dinamica sono agenti fisici (causa motrice) in potenza, sono autoreferenziali, sono irriducibili, sono gli agenti fondativi del nostro Universo, sotto forma di loop

spaziotemporali o reti di spin sono tutto quello che c. Nella dimensione energetica le relazioni e le dinamiche sono agenti fisici in atto, sono epifenomeni derivati e riducibili. Tanto la dimensione tensoriale quanto la dimensione energetica possono trovarsi in due stati distinti: uno stato non eccitato e uno stato eccitato. Nello stato non eccitato della dimensione tensoriale (stato fondamentale) il potenziale relazionale e il potenziale dinamico restano al di sotto di un limite soglia e non danno luogo a fenomeni perturbativi in grado di sviluppare relazioni di interferenza tra gradienti di potenziali. Nello stato eccitato questa possibilit assolta e dalle relazioni di interferenza tra gradienti di potenziale (volumi spaziotemporali, reti di spin) scaturisce il fenomeno energetico. Nello stato non eccitato della dimensione energetica (stato quantistico di minima energia, oscillazioni di punto zero) i potenziali relazionali e i potenziali dinamici restano al di sotto di un limite soglia e non danno luogo a fenomeni perturbativi in grado di sviluppare relazioni di interferenza tra modi oscillatori diversi (accoppiamenti di fase, dominii di coerenza e di incoerenza oscillatoria). Nello stato eccitato questa possibilit assolta e dalle relazioni di interferenza tra modi oscillatori diversi scaturisce il processo di strutturazione del fenomeno energetico (processi di confinamento e di localizzazione, stati rarefatti e stati condensati, energia-massa, onda-particella). Alla costituzione di diversi dominii di coerenza oscillatoria sono associate diverse frequenze portanti che imprimono linee diverse al processo di confinamento e di localizzazione degli oggetti energetici. A frequenze portanti diverse corrispondono famiglie diverse di correlazioni tra la dimensione tensoriale dei gradienti di potenziale (reti di spin) e la dimensione energetica dei processi di confinamento e localizzazione degli oggetti energetici (frequenze e ritmi di oscillazione). Le famiglie di correlazioni si dividono in due grandi gruppi: un gruppo orientato (polarizzato) in funzione del continuo spaziotemporale (dimensione tensoriale) e un gruppo orientato in funzione della tridimensionalit pi il tempo (la dimensione energetica prevede due stati energetici: energia rarefatta nel dominio del tempo, ed energia compressa nel dominio dello spazio cio massa). Il fenomeno biologico occupa una posizione intermedia: da un punto di vista energetico un fenomeno che si mantiene (autopoiesi) al limite di fase tra ordine (dominii di coerenza oscillatoria) e caos (dominii di incoerenza oscillatoria); da un punto di vista relativistico si diversifica (apprendimento e selezione) ricorrendo a strategie adattive basate su correlazioni non energetiche (es.: entanglement).In altre parole il fenomeno biologico integra il processo di confinamento e di localizzazione delloggetto energetico (che d forma tanto alle particelle subatomiche quanto alle galassie) con il processo di individuazione delloggetto biologico (che si contestualizza sotto forma di autopoiesi). Il processo di individuazione un processo interattivo e non lineare basato sullapprendimento, sulla selezione e sulla diversificazione delle funzioni, da cui deriva la diversificazione delle strutture e degli organismi. Il compito di mediare tra le esigenze di ordine energetico (autorinnovamento) e le esigenze di ordine biologico (autotrascendenza) svolto dalla attivit genica. Il

compito di interfacciare la dimensione quantistica con la dimensione relativistica svolto dal nucleo catalitico cellulare (microtubuli). Nella linea zoologica il ruolo svolto dal nucleo catalitico cellulare viene integrato dalla attivit neuroelettrochimica. Lattivit neuroelettrochimica sviluppa e individualizza le possibilit e le tendenze relazionali e dinamiche di interfacciamento tra la dimensione tensoriale (sub e pre-energetica) e la dimensione quantistica (energia-massa). Il risultato ci che chiamiamo sensazione, percezione, immagine mentale. In accordo con la spin-mediated consciousness theory di Maoxin Wu e Huping Hu e con gli enunciati della psicologia del profondo di Carl Gustav Jung, in particolare con la tesi dellUnus Mundus, il fenomeno psichico un fenomeno fisico che scaturisce dalle relazioni e dalle dinamiche di interfacciamento NEUROLOGICO tra la dimensione energetica e la dimensione tensoriale. Fuori da queste relazioni e dinamiche ci che chiamiamo fenomeno psichico NON ESISTE. Lattivit di interfacciamento neurologico letteralmente FA (collasso della funzione donda) loggetto psichico, e lo fa sotto forma di oggetto fisico privo di massa, le immagini appunto, gli oggetti fisici del dominio quantistico-relativistico. Le tendenze e le possibilit relazionali e le dinamiche della linea zoologica umana sviluppano una nuova attivit di interfacciamento, che va ad integrare quella del nucleo catalitico cellulare e quella neuroelettrochimica trasformando loggetto psichico in pensiero: lattivit psichica.

IL FENOMENO BIOLOGICO IN UNA PROSPETTIVA QUANTISTICO-RELATIVISTICA

Il motivo della spirale frequente nellarte preistorica a partire dal Paleolitico superiore in poi. Questa immagine delle TRE SPIRALI risale al Neolitico. Come tutte le forme espressive preistoriche il suo valore magico-simbolico. La spirale in alto a sinistra il femminile, la nota musicale SI, il colore azzurro, la Luna. La spirale in alto a destra il maschile, la nota musicale DO, il colore rosso, il Sole. La spirale in basso la Morte/Rinascita, la nota musicale FA/SOL, il colore arancione, il Monte. Questo come altri motivi a spirale venivano incisi o dipinti nei luoghi, soprattutto caverne, dove

venivano praticati riti apotropaici. Nella catena delle cause la variazione biofisica precede la variazione biochimica, anche allorigine della vita. Levoluzione biologica la storia del processo di integrazione e di individuazione a cui vanno incontro le relazioni biofisiche e biochimiche che definiscono gli organismi biologici. Queste relazioni non sono lineari ma caotiche (caos deterministico). La strutturazione della materia organica e inorganica un processo dinamico non-lineare che avviene grazie allinterfacciamento tra dimensione quantistica e dimensione quantistico-relativistica. Linformazione lattivit di ricombinazione delle relazioni che intercorrono tra le disposizioni degli spin a livello quantistico (spin= momento angolare e momento magnetico) e a livello relativistico (spin= autodinamismo). I trasferimenti di informazione si realizzano come fenomeni di interferenza. La formazione di configurazioni dinamiche stabili avviene per accoppiamento di fase (risonanza). Spesso quando ci riferiamo alle dinamiche dei fenomeni fisici confondiamo linformazione con la comunicazione, linformare con il comunicare. E un errore grossolano perch comunicazione/ comunicare presuppone una intenzione, una azione come conseguenza di un atto di volont, mentre informazione/informare riferite alle dinamiche dellenergia/materia NON PRESUPPONE ALCUNA INTENZIONALITA. Il processo di strutturazione dellenergia e della materia (gas-liquidi-solidi; inorganico-organico-biologico) non avviene affatto attraverso scambi di informazioni (comunicazione) ma attraverso relazioni di interferenza. Con riferimento ai fenomeni fisici (i fenomeni psichici sono fenomeni fisici particolari) il termine informazione/informare sta per influenzare, condizionare (ma anche: essere influenzato, condizionato) lo stato di un oggetto fisico e/o dellambiente attraverso linterazione tra di essi(livelli energetici, modalit oscillatorie, configurazioni di campo, disposizioni tensoriali, etc.). Le coordinate che definiscono lambiente possono essere tridimensionali/quadridimensionali, quantistiche/relativistiche.Qualsiasi cosa possiate pensare, compreso il pensare, i pensieri, le sensazioni, le emozioni, i gesti, le parole, hanno una tracciabilit in termini di relazioni di interferenza. Su queste basi, ad esempio, una delle scienze ausiliarie del Veda, il chandas o scienza della prosodia, distingue le differenti classi dei mantra secondo i ritmi che sono loro propri, e che corrispondono alle diverse modalit vibratorie dellordine non-locale (entanglement), che essi debbono esprimere. Un mantra infatti, un suono musicale o una parola, o una sillaba o una serie di sillabe, che deve essere emesso con un preciso ritmo, intonazione e intensit, perch riproducendo un certo ordine vibrazionale possa entrare in risonanza con certi stati dellessere. E cos per la recitazione dei sutra, per un certo ordine di gesti (mudra) e per un certo ordine di figure simboliche (yantra, a cui i mandala appartengono ). Il fenomeno biologico terrestre un fenomeno energetico autocatalitico (si autoriproduce attraverso processi biofisici e biochimici autoaccelerati non-lineari) e autopoietico (ridefinisce costantemente se stesso e al proprio interno si sostiene e si riproduce).

I sistemi biologici sono sistemi energetici transienti termodinamicamente aperti, cio liberi di scambiare energia e materia con lambiente, la cui esistenza dipende dalla loro capacit e possibilit di sfruttare una fonte energetica esterna adeguata (biocompatibile). A differenza dei sistemi energetici inorganici, che sono polarizzati nel dominio dello spazio, i sistemi biologici sono polarizzati nel dominio del tempo, sono sistemi transienti al limite di fase tra ordine e caos. Negli animali ad organizzazione tissutale (invertebrati e vertebrati) la differenziazione cellulare porta alla costituzione di cellule, tessuti e organi specializzati (a) nel ricavare informazioni (= accoppiamenti di fase) dalle variazioni chimico-fisiche (perturbazioni, variazioni di stato, stimoli) provenienti dallambiente interno ed esterno, (b) nel registrarne la rilevanza, e (c) nello stimolare lorganismo a reagire in modo conseguente e consonante. La funzione selettiva esercitata sui trasferimenti energetici dal nucleo catalitico cellulare viene trasferita e amplificata nella costituzione del foglietto ectodermico, dalla cui differenziazione embrionale originano epidermide, tessuto nervoso e organi di senso. Nel processo non-lineare di diversificazione filogenetica la cellula nervosa o neurone ricopre il ruolo di unit recettoriale dellindividuo zoologico ad organizzazione tissutale, la cui duplice funzione, selettiva sulle variazioni di stato e di interfacciamento funzionale tra i sistemi tissutali innervati, affianca ed integra la funzione esercitata dal nucleo catalitico cellulare sui trasferimenti energetici. La differenziazione cellulare che porta alla individuazione del neurone risponde alla richiesta filogenetica (biforcazione) che ad un certo stadio della evoluzione (Cambriano) assegna alla linea zoologica dei sistemi biologici un nuovo grado di libert nella relazione con lambiente: LA RELAZIONE COMPORTAMENTALE NEURO-DIPENDENTE. Da quando, come e perch si sviluppato il linguaggio orale e da quando, come e perch il genere femminile stato sottomesso da quello maschile.

Questa immagine dellOUROBOROS tratta dal testo alchemico egizio-ellenistico risalente a c. 4000 AF intitolato la Chrysopoeia di Cleopatra (lalchimista). Liscrizione allinterno dellouroboros dice: Tutto Uno Uno il Tutto. Questo serpente (conflitto psichico

tra femminile e maschile) forse lunico ouroboros per met bianco (maschile) e met nero (femminile). Lanalogia con le forze opposte e complementari del noto simbolo taoista dello YIN-YAN evidente. Sulla base dei reperti paleoarcheologici sino ad oggi rinvenuti (datati tra 20.000 e 700.000 anni fa), manufatti ricavati dalla lavorazione della pietra e dellosso ispirati alluso paleoapotropaico della raffigurazione della genitrice-nutrice femminile e dei suoi attributi anatomici vitali capezzoli-vulva-seno (dai petroglifi o incisioni su pietra di Bhimbetka, India, datati tra 290.000 e 700.000 Anni Fa, Paleolitico Medio- Inferiore, che sembrano alludere ad una sintesi tra limpronta cava di un capezzolo e gli orifizi dei dotti mammari; alla Venere di Tan Tan, Marocco, datata tra 300.000 e 500.000 AF, Paleolitico Medio-Inferiore; alla Venere di Berekhat Ram, Israele, datata tra 230.000 e 500.000 AF, Paleolitico Medio-Inferiore; agli abbondanti ritrovamenti di statuette esclusivamente femminili risalenti al tardo Paleolitico, tra cui: la Venere di Hohle Fels di circa 35.000-40.000 AF; la Venere in osso di Kostenky c. 30.000 AF; la Venere di Montpazier c. 30.000 AF; la Venere di Dolni Vestonice c. 24.000-26,000 AF; la Venere di Willendorf c. 25.000 AF; la Venere di Savignano c. 25.000 AF; la Venere di Moravany c. 22.000-24.000 AF; la Venere in pietra calcarea di Kostenky c. 21.000-23.000 AF; la Venere di Laussel c. 20.000-23.000 AF; la Venere di Brassempouy c. 23.000 AF; la Venere di Lespugue c. 23.000 AF; la Venere di Garagino c. 22.000 AF; la Venere di Malta c. 21.000 AF), e in base alla ricostruzione dei flussi migratori umani intercorsi durante il Paleolotico InferioreMedio e Superiore (una serie di asce in pietra, quarzo, rinvenute a Creta e datate tra 130.000 e 800.000 AF attestano che gi a decorrere dal Paleolitico Inferiore-Medio forse Homo erectus e di certo Homo Heidelbergensis costruiva imbarcazioni rudimentali per la navigazione in mare aperto), possiamo affermare con ragionevole certezza che lessere umano diviene a tutti gli effetti un animale culturale solo molto tardivamente nella storia dellumanit, approssimativamente intorno ai 60.000 AF (tardo Paleolitico). Al fine di fare cultura, infatti, non sufficiente ricorrere ad abilit ideative e manuali per far fronte alla pressione ambientale o per ricercare e colonizzare nuove nicchie ecologiche, cos come non sufficiente fare uso di modalit espressive anche peculiari come la lavorazione paleolitica della pietra. Il requisito essenziale per fare cultura dato dal riconoscersi come individualit distinte dal proprio ambiente, e questa nascita psicologica un evento giunto a maturazione solo verso la fine del Paleolitico, con Homo Sapiens. Dopo un lungo processo di individuazione psico-bio-logica iniziato almeno 1.200.000 anni prima con Homo Abilis e interamente speso per lassolvimento delle esigenze legate alla sopravvivenza e alla cura della prole, in Homo Sapiens (e quindi da circa 200.000 AF in avanti) il territorio psichico umano da indifferenziato quale era si scopre sempre pi differenziato dalla sedimentazione di un complesso psichico relativamente autonomo e indipendente che chiamiamofunzione epigenetica del reale (pre-razionale e pre-verbale). Le fasi di questo processo di individuazione psico-bio-logico possono essere ricapitolate nel modo seguente. A fronte di esigenze pratiche legate alla sopravvivenza, riproduzione e allattamento, oltre che in ragione di una et media inferiore ai trentanni e di un elevato tasso di mortalit infantile e femminile post-partum, durante il lungo periodo di tempo pre-culturale il procacciamento del cibo dovette essere una attivit quasi esclusivamente maschile, mentre la cura della prole dovette essere una attivit quasi esclusivamente femminile. In queste condizioni di assoluta precariet, le strategie adattive sulle quali la nostra specie animale pot contare furono rigorosamente quelle prescritte dalle tendenze e dalle possibilit

filogeneticamente ereditate, prime fra tutte quelle legate alla facolt psico-percettiva e al modulo comportamentale imitativo. Nellincontro con la pressione ambientale, in un arco di tempo di ben oltre un milione di anni, lesercizio di queste tendenze e possibilit formarono capacit e competenze adattive destinate al superamento della stereotipia comportamentale.

Le tendenze e le possibilit filogeneticamente ereditate dalla linea zoologica umana sono di due tipi: 1) tendenze e possibilit relazionali e dinamiche legate a funzioni di mediazione (ruolo svolto dalla attivit genica e dalla attivit sensoriale e psico-percettiva) tra le esigenze di ordine energetico (localizzazione-autorinnovamento) e le esigenze di ordine biologico (individuazioneautotrascendenza); 2) tendenze e possibilit relazionali e dinamiche legate a funzioni di interfacciamento tra la dimensione quantistica e la dimensione relativistica (ruolo svolto dal nucleo catalitico cellulare microtubuli -, dalla attivit neuroelettrochimica e dalla attivit psico-percettiva). La prescrizione e lassegnazione filogenetica di tendenze e possibilit relazionali e di dinamiche centrate sul ruolo svolto dalla attivit psico-percettiva e dal modulo comportamentale imitativo orienta la nostra specie verso una crescente centralit del processo di individuazione (psico-bio-logico), nella cui elaborazione sedimenta, sotto forma di coscienza, una nuova e peculiare linea di strategie adattive e sovradattive basate sulla attivit immaginifica e relativamente distinta da essa: la funzione epigenetica del reale (prerazionale e pre-verbale). Limaginifico (termine introdotto da Anton Maria Salvini, 1653-1729), dal greco eidolopoios o idolopeo, che produce immagini (gli oggetti fisici privi di massa che assegnamo alla dimensione relativistica), la matrice filogenetica (quantistico-relativistica) che continua e continuer a nutrire la vita psichica dellumanit, il territorio originario e distintivo del processo di individuazione psicobio-logico della specie umana, il non-luogo e il non-tempo della produzione di immagini psico-percettive e della eccedenza di senso, che per migliaia di generazioni, molto prima di trasformarsi in materiale psichico inconscio e conscio, in simboli e in significati, domin incontrastato sulle dinamiche della vita relazionale degli individui e delle comunit umane. Con la costituzione di quel complesso psichico relativamente autonomo e indipendente che chiamiamo funzione epigenetica del reale (pre-razionale e pre-verbale) il mondo cessa di essere solo vissuto per essere anche interpretato. Psicologicamente la possibilit di interpretare il mondo equivale ad uscire fuori da una relazione di continuit con lambiente esterno e interno (psichico) per proiettarsi nellal-di-l, in un tempo e in uno spazio fatti a misura della interpretazione del mondo e di s. Nel fare un Io distinto da un Altro dallIo il mondo viene cos scisso in un soggetto-Io che osserva e un oggetto-Altro dallIo che viene osservato, in una tesi e una antitesi. La dicotomia soggettooggetto la fonte primigenia delle antinomie, ovvero delle coppie di contrari che rimandano ad una relazione

polare (tensione psichica) tra una tesi (ci che posso vedere) e una antitesi (ci che non posso vedere). Da quando gli esseri umani iniziarono a pensare e a sentire il mondo in termini di soggetto e oggetto (e cio da circa 60.000 AF in avanti), distinguendo se stessi dalla Natura (funzione epigenetica del reale=coscienza) e cessando di identificarsi con essa , le comunit umane svilupparono anche labilit del fare cultura. Recando in s la possibilit di scegliere a quale spazio e a quale tempo attenersi, lesercizio della coscienza (funzione epigenetica del reale) feconda il mondo dando vita a nuovi mondi, e feconda lindividuo dando vita a nuovi individui. Infatti, porsi di fronte alla natura conoscendosi ANCHE come distinti da essa corrisponde a nascere una seconda volta, cio a ri-nascere. Il motivo della rinascita permea di s tutte le culture umane e si autoaliment, sistematizzandosi (in-formandosi), nella nascente (tra 60.000 e 20.000 AF) produzione linguistica (per uso rituale e supportata dal canto sillabico delle sciamane) e nel neonato pensiero fonemico (pre-verbale). Filogeneticamente gli organi e gli apparati che partecipano alla fonazione sono nati tutti per scopi diversi dalla vocalizzazione o dal canto. Nel corso dellevoluzione gli organi della produzione del fiato si sono costituiti per approvvigionare i polmoni di aria; la laringe comparsa nei Mammiferi come saracinesca fra il mantice e lambiente esterno; il condotto vocale corrisponde alla prima parte del canale alimentare; gli organi dellarticolazione della parola hanno come funzione primaria quella di masticare; le cavit di risonanza nasale corrispondono alle prime vie respiratorie mentre il velo palatino ha il compito principale di impedirvi il riflusso del cibo. La fortuna della laringe umana come organo della parola e del canto dipende dal fatto di trovarsi in fondo a un tubo di risonanza, variabile per lunghezza, forma e volume: la prima parte del canale alimentare. Le labbra, infatti, senza un risonatore adatto a modulare i suoni possono produrre soltanto pernacchie. Con il passaggio dal quadrupedismo alla stazione eretta il canale vocale si piegato ad angolo retto dividendosi in due grandi cavit di risonanza: la bocca e la gola. Se le manovre di labbra e lingua messe in atto dal neonato per poppare vengono effettuate durante lemissione della voce, le cavit di risonanza ne risultano modificate e i suoni che le attraversano subiscono modulazioni cos accentuate da poter essere usati come segnali di comunicazione nel linguaggio. Quando a questa capacit del condotto vocale si somma lattitudine della laringe a produrre note nellambito di almeno due ottave, lessere umano si trova in gola, pronto alluso, lo strumento musicale pi flessibile ed espressivo di quanto la sua tecnica mai riuscir a produrre. Queste condizioni consentono alluomo la produzione spontanea e senza sforzo di suoni distinti e costanti. Basta, infatti, per esempio, spingere in avanti o retrarre completamente la lingua durante lemissione di un suono per ottenere, anche senza volerlo, una I e una U. A questo riguardo il comportamento delle corde vocali non dissimile da quello delle labbra che, bench formatesi per succhiare il latte e trattenere i liquidi , sotto una pressione di fiato adeguata possono di volta in volta produrre pernacchie o suonare uno strumento a fiato. La voce percorre il canale vocale, e questo che nella faringe ed in bocca si allarga nelle due ampie cavit di risonanza bocca-gola ne amplifica regioni di frequenza diversa a seconda dellampiezza e della forma che il comportamento articolatorio impone loro di volta in volta. Le vocali non sono altro che modulazioni timbriche del suono glottideo generato dalla laringe, mentre le consonanti sono costituite principalmente da modulazioni transitorie delle vocali, ottenute con variazioni ulteriori e di brevissima durata, nella forma del canale vocale, date dalle occlusioni articolatorie. Affinch un sistema di segnali possa essere usato come codice in modo economico occorre innanzitutto che questi (i segnali) siano

distinti ed invariabili. Occorre cio che, come si richiede ai segni vocali, essi siano dotati di stabilit acustica. I segnali vocalici emessi dalluomo soddisfano a questa esigenza e si dividono in due suoni vocalici fondamentali, la U (suono chiuso, espirato) e la E (suono aperto, aspirato), e tre suoni vocalici sussidiari, la A, la I e la O (suoni neutri, respirati). Il linguaggio orale umano poggia sulla articolazione e modulazione glottidea di tre triplette di suoni vocalici U,E,A/U,E,I/U,E,O, sommati alle occlusioni consonantiche ottenute con gli atteggiamenti articolatori. Il cantato di queste vocalizzazioni conosciuto come canto armonico o throat singing, il canto apotropaico degli sciamani.

Nei mammiferi umani gli archetipi psicologici dellimmaginifico assegnano una valenza femminile a ci che introflesso (con-cavo, centripeto) ed una valenza maschile a ci che estroflesso (convesso, centrifugo). Ai fini dellatto riproduttivo il genere femminile e il genere maschile formano i due fattori fondamentali dalla cui compenetrazione scaturisce la relazione-unione che genera la vita, secondo lo schema: la concavit accoglie la convessit / la convessit penetra la concavit; il femminile accoglie la relazione (genitrice) / il maschile la feconda; nel femminile prevale la forza dellaccogliere / nel maschile prevale la forza dellagire. Limportanza di queste associazioni archetipiche sul divenire delle dinamiche comportamentali umane cruciale sin dagli albori della nostra specie. Tra la fine del Paleolitico e la fine del Neolitico (tra circa 30.000 e 10.000 AF, passaggio dalla cultura totemica alla cultura megalitica) il progressivo affermarsi della funzione epigenetica del reale (su basi magico-simboliche) e del pensiero fonemico ( per scopi rituali) nella organizzazione sociale e nella produzione culturale delle comunit umane imprime una svolta epocale alla evoluzione delle produzioni culturali e delle organizzazioni sociali successive. Durante questo periodo si assiste da un lato ad una radicalizzazione dellaffrancamento delle comunit dalla primordiale identificazione con la Natura, a vantaggio di una sempre pi incisiva competizione con le forze della Natura finalizzata alla loro addomesticazione, e dallaltro lato assistiamo ad un progressivo affinamento delle strategie e delle tecniche impiegate per lapprovvigionamento di cibo. La diffusione della coltivazione cerealicola e dellallevamento di bestiame innesca un processo di diversificazione della organizzazione sociale e di reinterpretazione dei ruoli sociali. Limporto di energia psichica (libido) guadagnato con la crescente stabilizzazione del soddisfacimento alimentare viene in parte sottratto allassolvimento delle esigenze legate alla riproduzione ed utilizzato per funzioni eminentemente sovradattive, in primo luogo per la produzione linguistica e per la elaborazione e la differenziazione della produzione culturale adesso s protesa verso il pensiero logico-astratto e verso luso sociale della parola.

Da circa 15.000 anni (cultura megalitica) il motivo della rinascita si contestualizza nellalveo del Logos introducendo una gerarchia semantica del reale secondo cui: la Natura crea ma solo con il battesimo semantico che il creato viene riconosciuto come reale. La potenza generatrice della Parola (ruah, pneuma, soffio, anima/animus, prana, chi) entra cos a pieno titolo in aperta competizione con la potenza generatrice della Natura e la tradizione sciamanica passa dalle mani della donna a quelle del maschio, prima Signore degli Animali, poi Signore delle Anime, oggi Signore degli Atomi. Sul piano psicologico questo sovvertimento semantico-culturale dellordine naturale si traduce in una reinterpretazione della naturale attitudine femminile allaccoglienza e di quella maschile allazione, con ricadute drammatiche sul futuro delle donne. La naturale potenza generatrice della donna viene associata alla potenza generatrice della Natura e sottoposta ad una radicale e sistematica operazione di addomesticamento e sottomissione. La tensione psichica tra la radice femminile (anima) e la radice maschile (animus) che alberga in ogni essere umano si trasforma in conflitto psicologico assumendo le sembianze del serpente e il genere maschile si proclama padrone della Donna-Natura consegnandosi alla storia nelle vesti dorate di prigioniero del suo stesso

incanto: tramite lidentificazione simbolica capezzolo (seno)= pene e bocca (cavo orale)= vagina, vengono scaricate sulla donna le frustrazioni maschili vissute in rapporto ad un seno materno (La Grande Madre Terra) percepito come non gratificante, minaccioso, mortifero, imprevedibile, esigente. La bocca che accoglie il capezzolo per la suzione emette anche il suono per la fonazione; il Soffio dello Spirito entra dalla bocca e ingravidando lintelletto ne esce sotto forma di parola che legittima il mondo; il pene entra nella vagina e ne esce sotto forma di creatura. Il maschio crea il mondo attraverso la bocca. E con linvidia dellutero il cerchio si chiude. Il re nudo: loroborus met bianco (maschile-convesso) e met nero (femminile-concavo) riunisce lorolaringe-bocca (vagina) che accoglie la coda (pene) e la coda che penetra la bocca, generando al proprio interno (Utero-Logos) il frutto dellincanto maschile. Uno tutto, Tutto Uno, donne a parte. Cosa ne sar di questo incanto adesso che le abili mani della scienza concepita al maschile penetrano lutero femminile con gli strumenti salvifici della inseminazione artificiale? RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI - Rovelli C. Loop Quantum Gravity. Living Rev Rel 1998;1:1. - Rovelli C., Smolin L. Spin networks in Quantum Gravity, Physical Review D 1995; 52(10)5743-5759. - Preparata G. QED Coherence In Matter, World Scientific 1995, Singapore, London, New York. - Vitiello G. Quantum dissipation and information: A route to consciousness modeling. - Hu H., Wu M. Spin-Mediated Consciousness Theory:An Approach Based On Pan-Protopsychism. 2002. http://cogprints.org/2579/1/SpinMind2.pdf Accessed date: Febbraio 4, 2011. - Hu H., Wu M. Spin as Primordial Self-Referential Process Driving Quantum Mechanics, Space-time Dynamics and Consciousness. 2003. http://cogprints.org/2827/1/SpinNature.pdf Accessed date: Gennaio 25, 2011. - Hu H., Wu M. Spin-mediated consciousness: Theory, Experimental Studies, Further Developments & Related Topics. 2007. http://arxiv.org/ftp/quant-ph/papers/0208/0208068.pdf Accessed date: Gennaio 18, 2011. - Hu H., Wu M. Concerning Spin as Mind-Pixel. 2008. http://cogprints.org/5955/1/ElectricSpinEffect.pdf Accessed date: Gennaio 16, 2011. - Penrose R., Bastin EA. Quantum Theory and Beyond. Cambridge University Press 1971, Cambridge, UK. - Hameroff S., Penrose R. Conscious Events as Orchestrated Space-Time Selections. NeuroQuantology 2003; I:10-35 - Messori C. Caoticamente. Guardando la mente con il filtro del Caos. FCE 1996, Milano, Italia. - Messori C. Il Sole e la Luna. Sulla natura dei simboli e della mente umana. FCE 2000, Milano, Italia. - Messori C. Le Metamorfosi della meraviglia. Riflessioni sugli itinerari della conoscenza dallEt del Bronzo ad oggi. MEF 2004, Firenze, Italia. Messori C. Cellule, Neuroni, Qualia: il modello ASO (Attrattore Strano Olografico), 2010http://www.spaziomente.com

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