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Primo Piano
Linchiesta
Appelli e complimenti De Magistris, a met giugno, scrive a Monti chiedendo interventi straordinari per riequilibrare la situazione debitoria storica e dice tutto il bene possibile della linea di risanamento portata avanti dallex assessore Realfonzo
la met. Cifra sulla quale concorda il titolare della delega specifica, Bernandino Tuccillo. Lidea riprende Palma di attivare un programma di dismissioni da 5/600 milioni di euro con lausilio di un istituto di credito, che garantirebbe la possibilit pi rapida di smobilizzare risorse anche a vantaggio delle imprese-fornitrici che da tempo attendono un segnale forte dellamministrazione. Il tutto, ovviamente, passerebbe su un binario diverso da quello che sta portando ad alienare parte del patrimonio di edilizia residenziale pubblica in collaborazione con Romeo (operazione che, stando ai propositi, potrebbe portare un centinaio di milioni di euro nelle casse di Palazzo San Giacomo). Lettera al premier Strategie a parte, Palma con coerenza rilancia il problema dellindebitamento comunale. Come del resto aveva fatto lo stesso sindaco de Magistris in una lettera cofirmata dal presidente nazionale dellAnci, Graziano Delrio, datata met giugno e inviata allinquilino di Palazzo Chigi. Una paginetta fitta, rimasta finora riservata, in cui il primo cittadino e il timoniere dellassociazione dei comuni italiani chiedevano a Mario Monti la possibilit di usufuire di specifiche misure atte a consentire allEnte di raggiungere, in
tempi certi e verificabili, condizioni di riequilibrio della situazione dellindebitamento pregresso. Dal momento che sempre pi difficile arginare, con le risorse a disposizione, gli effetti e le conseguenze di questa situazione. Un provvedimento sollecitato con lobiettivo di migliorare la liquidit al fine di smobilizzare i residui passivi e di attivare tutte le necessrie azioni per ridurre lentit dei residui attivi che il governo dovrebbe varare in analogia a quanto gi disposto in tempi recenti per altri comuni italiani. Secondo De Magistris e Delrio i
notevoli tagli imposti agli enti locali, assieme alle politiche di riduzione delle spese, se hanno comportato, da un lato, effetti positivi a livello nazionale e internazionale, al fine di evitare il possibile tracollo della finanza pubblica e delleconomia italiana, dallaltro hanno inevitabilmente comportato, specie nel Sud, un grave ridimensionamento della capacit degli enti locali a far fronte alle ineludibili funzioni ad essi demandate dalla Costituzione e dalle leggi. Con laggiunta di una crisi di liquidit che si riflette, come noto, in crescenti ritardi nei pagamenti
Complimenti a... Realfonzo Lamministrazione comunale insediatasi nel giugno del 2011 concludevano sindaco e leader Anci nella lettera del 12 giugno scorso non rimasta inerte di fronte allevidente deterioramento del quadro economico-finanziario dellEnte determinatasi negli ultimi dieci anni, e gi con la manovra di bilancio 2011 ha avviato ogni utile inziiativa finalizzata a un drastico taglio delle spese per un importo di oltre 100 milioni di euro. E non finita: Con la manovra di bi- Il frontespizio della lettera di de Magistris a Monti lancio 2012, oltre a proseguire lattivit di contenimento Addio a 80 milioni della spesa, lamministrazione ha Come si evince dalla tabella in paadottato tutte le misure tese allau- gina, contenuta nel report sullo stato mento delle entrate proprie mediante dellarte dei conto comunali inviato lutilizzo delle leve fiscali proprie: ri- dallexassessore Realfonzo il 4 luglio modulazione aliquote addizionali Ir- scorso a sindaco e direttore generale pef, Imu con aliquota massima per la (di cui abbiamo riferito ampiamente seconda abitazione, introduzione del- nella puntata di ieri, ndr), nel solo la tassa di soggiorno. Ma chi era, allo- esercizio finanziario 2011 lamminira, il ministro dellEconomia a Palazzo strazione partenopea si vista cancellare residui attivi per la preciSan Giacomo, luomo che per dele- sione entrate tributarie (imposte) ed ga del sindaco stesso ha elaborato extra tributarie (multe e cos via) il piano con le misure sopra citate (in per 80 milioni di euro. Crediti non ripositivo)? Riccardo Realfonzo. Lasses- scossi. sore cui de Magistris, un mese dopo, (2/segue) ha revocato la fiducia. RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il cane che si morde la coda Le Partecipate hanno sopperito indebitandosi con le banche (438 milioni), ponendo in sofferenza i fornitori (che vantano crediti per 336 milioni) e non versando allErario circa 125 milioni Residui attivi riscossi nel 2011 Per le riscossioni relative a entrate tributarie ed extra-tributarie, che rappresentano una voce da 2,9 miliardi, il dato medio del 32% Ma per i crediti maturati prima del 2007 lente si fermato all1,67
Il dossier Realfonzo, nella nota del 4 luglio, allega una tabella che pubblichiamo in pagina in cui vengono riportati alcuni dati significativi relativi alla situazione economica delle principali societ partecipate dal Comune di Napoli, tratti dai bilanci di esercizio al 31.12.2011. Da tali numeri, prosegue lallora assessore, si evince con chiarezza che le difficolt del Comune nel pagare con regolarit i corrispettivi per i servizi richiesti a dette societ hanno determinato un ingente credito delle stesse societ (sostanzialmente rispecchiato nei residui passivi di parte corrente dellente), pari a 910 milioni di euro (comprensivi di iva). A fronte di tale sofferenza finanziaria, le societ hanno sopperito, facendo ricorso a indebitamento bancario (438 milioni di euro) o ponendo in sofferenza i fornitori (che vantano crediti verso le societ per 336 milioni di euro). Le medesime societ hanno inoltre accumulato significativi debiti verso lErario (circa 125 milioni di euro) e verso gli istituti di previdenza (circa 26 milioni di euro). Azienda per azienda Per la cronaca, lazienda che al
Ceravamo tanto amati Il sindaco de Magistris insieme con lex assessore Realfonzo, in una vecchia riunione del Consiglio comunale
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milioni di euro. Sono i cosiddetti residui di dubbia esigibilit segnalati dallallor assessore Realfonzo al sindaco de Magistris e al direttore generale Riccio il 4 luglio scorso. La cifra dovr essere rivista in base alle indicazioni della Corte dei conti
miliardi di euro. Sono i cosiddetti residui passivi registrati nel bilancio del Comune di Napoli spese correnti, in conto capitale, per rimborso prestiti e per servizi per conto terzi calcolati da Realfonzo al 31 dicembre scorso.
Lassessore regionale Pasquale Sommese, nella giunta Caldoro, ha la delega sulle Autonomie