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Tragico scontro con un palo abusivo: alla famiglia il conto per ripulire la strada
ROMA. Il figlio di 15 anni muore processo per omicidio colposo tre vigili cadendo con lo scooter e sbattendo la e un funzionario comunale. testa contro un palo della luce abusivo Sono sgomenta e senza parole, il primo commento di Croce Castiglia, e alla famiglia addebitato il costo della madre di Matteo La Nasa, giovane pulizia della strada. Il fatto accaduto tre anni fa a Roma, ma morto dopo sedici mesi soltanto ora la madre del di coma, provocato Lha inviato la societ giovane ha deciso di dallinvestimento da parte di Roma che ha lavato di unauto che gli renderlo pubblico chiedendo giustizia. Alla letteralmente piombata il sangue sullasfalto addosso, uscendo di famiglia di Valerio Leprini, Lassociazione vittime: strada, mentre era seduto morto il 30 agosto 2009, la societ Sicurezza e ai tavolini di un bar di Non c sensibilit ambiente ha inviato una Lecco. Per sostenere le raccomandata con la famiglie che piangono un richiesta di 725 euro, che morto sulla strada, la appunto la spesa sostenuta per la donna ha anche fondato unassociazione ripulitura dellasfalto dal sangue del alla memoria del figlio e sta raccogliendo ragazzo. Per questa morte, provocata dal le firme per proporre una legge che introduca il reato di omicidio stradale. palo che non doveva essere in quel punto della strada - e che poi stato un fatto vergognoso che denota una immediatamente rimosso - sono a totale mancanza di sensibilit, aggiunge.
In motoslitta su pista nera: sei morti e due feriti nella notte sul Cermis
TRENTO. di sei morti e due feriti gravi il tragico bilancio dellincidente di montagna avvenuto ieri sera sul Cermis, in Val di Fiemme, dove un gatto delle nevi uscito fuori pista e finito in un dirupo. I feriti sono stati trasportati da un elicottero dellesercito alzatosi in volo da Bolzano allospedale di Trento. Lincidente avvenuto dopo le 22 mentre le sette-otto persone (il numero non ancora stato confermato) si trasferivano dalla localit Alberghi del Cermis al Doss dei Laresi. Secondo la ricostruzione del Soccorso alpino, viaggiavano su una o pi motoslitte, affittate probabilmente da privati, sul tracciato di una pista nera, ovviamente chiusa di notte. A operare stato il soccorso alpino della Val di Fiemme, con 14 uomini e cani.
la sua pi grande passione e proprio mentre era in vacanza con loro in alta valle Seriana rimasta vittima di un incidente che le costato la vita. Chiara Pappalardo, studentessa sedicenne di Cinisello Balsamo (Milano), morta precipitando per oltre cinquanta metri in un dirupo, vicino allagriturismo Salvasecca di Valbondione (Bergamo) dove gli scout milanesi si trovavano da mercoled. Chiara e unamica stavano scivolando lungo il pendio con una camera daria utilizzata come fosse un bob. Allimprovviso hanno sbandato e sono andate a finire contro una rete metallica di protezione posta alla fine della pista che costeggia un dirupo. Come accertato dai carabinieri, limpatto contro la recinzione stato cos violento che la rete non ha retto e si rotta: Chiara finita nel canalone ed morta sul colpo. Lamica, invece, rimasta impigliata, proprio sul ciglio del precipizio e ha riportato una storta a una caviglia. Tutto avvenuto sotto gli occhi degli altri scout e dei capi del gruppo che hanno subito dato lallarme.
Lintervento dei soccorritori si per rivelato vano: il corpo di Chiara stato trovato soltanto dopo alcune ore, nascosto dalla vegetazione. Alle ricerche hanno partecipato anche i volontari del Soccorso alpino, la cui sede tra laltro si trova proprio a valle del dirupo, a poche centinaia di metri dal luogo della tragedia. La salma di Chiara Pappalardo stata trasferita nella camera mortuaria del cimitero. I genitori, distrutti dal dolore, sono giunti a Valbondione in serata mentre gli scout hanno anticipato il rientro a Cinisello. Un altro grave incidente si verificato ieri in alta Val di Susa, sulle piste del Sestrire dove c stato uno scontro tra due sciatori, uno dei quali in gravissime condizioni. Si tratta di un 54enne di Pinerolo (Torino) che in seguito al violento impatto ha riportato una serie di fratture e un trauma cranico commotivo in seguito al quale caduto in coma. Laltro sciatore, un 20enne di Giaveno, si fratturato un femore e un avambraccio ed stato operato nel pomeriggio. Entrambi sono ricoverati al Cto di Torino.
BISCA ITALIA
6 GENNAIO
ei primi dieci mesi dello scorso anno, gli italiani hanno sperperato nel gioco dazzardo un po pi di 70 miliardi di euro. A testa, sono 1.457 euro, in pratica uno stipendio medio. Slot machine, poker on line o gratta e vinci sono una passione che non conosce scalfitture e che ha registrato nel 2012 un incremento del 13 per cento. I dati pubblicati dai Monopoli di Stato il 2 gennaio sono stati rielaborati da Redattore sociale e Terre di mezzo che hanno stilato la classifica delle regioni in cui si scommette di pi: il primato spetta alla Lombardia con 13 miliardi di euro, seguita da Lazio (8,1 miliardi), Campania (6,9), Emilia Romagna (5,6) e Veneto (4,9). LAbruzzo, invece, primo per la spesa pro capite 1.512 euro mentre
sono i lucani quelli a farsi tentare di meno dal gioco, con 891 euro a testa. Un fenomeno che sembra difficile da contrastare. Ma non impossibile, come dimostrano le tante iniziative di istituzioni o privati cittadini che Avvenire racconta da tempo. Lennesima il Manifesto degli amministratori a contrasto del gioco dazzardo, frutto della collaborazione tra Terre di mezzo e Legautonomie. Sar presentata il prossimo 14 gennaio a Milano e ha un obiettivo ambizioso: creare una rete di sindaci impegnati a limitare e controllare il dilagare del fenomeno. Il manifesto spiegano i promotori che, in attesa della presentazione, lanciano la campagna su Twitter con lhashtag #comuninoslot lesito di un percorso promosso e portato avanti dalla Scuola delle Buone Pratiche. Sono stati
pi di 100 tra sindaci, assessori, funzionari, operatori e cittadini i partecipanti al workshop che si svolto a fine novembre a Corsico. Tra loro Pietro Romano, sindaco di Rho, paese dellhinterland milanese che racconta: Sto facendo il possibile per arginare il fenomeno, ma il problema sta nella legge che ha sostanzialmente liberalizzato queste attivit che possono essere aperte senza lautorizzazione del Comune. Il Consiglio Comunale di Rho ha per approvato un regolamento che prevede molte restrizioni. La presentazione del manifesto prosegue Romano sar loccasione per trovare soluzioni comuni e per richiedere al Governo una nuova legge nazionale che consenta lapertura di sale gioco solo a seguito di parere preventivo dei Comuni e ai Sindaci di emettere ordinanze per definire lorario di apertura.
Castelvetro
Lassessore: qui si sono rovinate diverse persone Cos abbiamo deciso che preferiamo perdere soldi piuttosto che vedere tante famiglie sul lastrico
DI LORENZO GALLIANI
l circolo Arci nel cuore della rossa Emilia toglie i videopoker. E li sostituisce con un presepe. Accade a Castelvetro (Modena), patria del Lambrusco Grasparossa: a dicembre il barista se ne va e lassociazione si riprende la gestione del locale (di propriet del Comune). Bancone, tavolini, e le macchinette fregasoldi come le chiama lassessore allo Sport Giordano
lestrazione del 6 gennaio della Lotteria Italia, ma i dati sulla vendita dei biglietti denunciano la perdita di appeal di questo gioco: 8 milioni di tagliandi staccati, un dato riferisce Agipronews in linea con la scorsa edizione (-16% sullanno precedente), e una raccolta prevista che si aggira sui 40 milioni di euro. Rimasta lunica lotteria tradizionale sul mercato, la Lotteria Italia sente il peso degli anni e della concorrenza di giochi pi veloci e guarda con nostalgia la fine degli anni 80 e gli inizi degli anni 90, quando arrivava a vendere oltre 30 milioni di biglietti lanno. La punta record nel 1988 con 37,4 milioni di tagliandi. Nellultima edizione in media stato venduto un biglietto ogni 6 persone. Ai Gratta e vinci sono sufficienti appena 36 ore, meno di due giorni, per incassare quanto unintera edizione della Lotteria Italia. I dati mostrano pure che in Italia ci sono parecchi vincitori smemorati. Ammontano, infatti, a circa 20 milioni i premi non riscossi alla Lotteria Italia negli ultimi 10 anni. Il record spetta alledizione 20082009 quando un giocatore di Roma non pass a riscuotere il primo premio da 5 milioni di euro. Quelledizione va ricordata anche per il record negativo di premi non incassati, il cui totale tocc i 7 milioni di euro. Ma anche nella scorsa edizione ci fu un clamoroso caso di vincita dimenticata. Non venne infatti mai riscosso il secondo premio da 2 milioni di euro, e in totale furono quasi 3 i milioni lasciati nelle casse statali.
PRODUZIONE
I provvedimenti di sequestro e confisca dell'autorit giudiziaria non impediscono all'azienda di procedere agli adempimenti ambientali e alla produzione e vendita secondo i termini dell'AIA
il caso
Parere negativo della Procura allistanza presentata dallazienda
rosegue il braccio di ferro tra lIlva di Taranto e la Procura. Ieri giunta la risposta negativa dei pm alla richiesta dei legali dellazienda di dissequestrare i prodotti finiti e semilavorati, messi sotto chiave lo scorso 26 novembre perch realizzati nel periodo in cui larea a caldo dello stabilimento ionico aveva di fatto i sigilli. Sigilli apposti dalle Fiamme Gialle quattro mesi prima, il 26 luglio, a seguito dellinchiesta che ha portato in carcere Emilio Riva, ex presidente dello stabilimento, il figlio Fabio, al momento ancora latitante, e altri dirigenti dellazienda, tutti presuntamente colpevoli di disastro ambientale. I magistrati inquirenti hanno detto no alla revoca del
sequestro dei prodotti, avanzata sempre ieri dagli avvocati dei Riva. Una richiesta possibile a seguito della conversione in legge del decreto, ribattezzato salva-Ilva, avvenuta, secondo liter, con la pubblicazione del 2 gennaio sulla Gazzetta Ufficiale (dunque da ieri in vigore, ndr). Con il suo rifiuto, la Procura, di fatto, consegna il caso nelle mani del giudice per le indagini preliminari Patrizia Todisco, che dunque dovr decidere se sconfessare la tesi dei pm e dissequestrare i prodotti o sollevare il problema della costituzionalit della legge 231 del 24 dicembre scorso non permettendo esportazione o vendita di oltre una tonnellata di prodotto. Per lazienda comporterebbe la perdita di un miliardo di euro. La notizia non lascia stupiti gli operai
del siderurgico che, quando a fine novembre ci fu il sequestro, divennero subito oggetto di ricatto occupazionale da parte dellIlva, che sentenzi la cessazione di ogni attivit nonch la chiusura dello stabilimento di Taranto e di tutti gli stabilimenti del gruppo che dipendono, per la propria attivit, dalle forniture dello stabilimento di Taranto, qualora la situazione non si fosse risolta con un dissequestro. Negli scorsi giorni i legali del gruppo Riva avevano presentato anche al Tribunale dellappello un ricorso sempre contro il sequestro dei prodotti finiti. La loro speranza era che non ci fosse bisogno di arrivare all8 gennaio, giorno in cui stata fissata ludienza, per ottenere il sequestro. Lazienda cos avrebbe rinunciato a proseguire liter al
tribunale dellappello. Il segnale che arriva dalla Procura invece quello di proseguire lungo la strada di legittimit costituzionale intrapresa gi nei giorni scorsi, quando stato sollevato alla Corte Costituzionale il conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato, in riferimento al decreto legge salva-Ilva ora tramutato in legge effettiva. Non c nessun conflitto aveva voluto sottolineare il procuratore capo della Repubblica a Taranto, Giuseppe Sebastio ma dato che n la politica n la magistratura sono riusciti a trovare una soluzione, la nostra Costituzione prevede che ci si rivolga a un terzo organo, indipendente, la Corte Costituzionale. Ai tarantini non resta che aspettare, per conoscere la loro sorte.
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DURATA
La societ autorizzata a proseguire la produzione e la vendita per tutto il periodo di validit dell'AIA (sei anni)
GARANTE
Proposto dai ministri di Ambiente, Attivit Produttive e Salute, sar nominato dal Presidente della Repubblica e vigiler sull'attuazione degli adempimenti ambientali e di tutte le altre disposizioni del decreto
INADEMPIENZA
Qualora l'azienda non rispettasse le prescrizioni, potranno intervenire sanzioni amministrative e sanzioni aggiuntive fino al 10% del fatturato
ANSA-CENTIMETRI