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APPUNTI

LA MODERNA PROGETTAZIONE INDUSTRIALE: DAL CAD DELLE SUPERFICI, ALLANALISI CFD ED AI TESTS SPERIMENTALI

La moderna progettazione assistita dal calcolatore

Indice
1 - I sistemi CAx ....................................................................................................................................... 3 CAE....................................................................................................................................................... 3 CAL....................................................................................................................................................... 3 CAS....................................................................................................................................................... 3 CAT....................................................................................................................................................... 3 CAD/CAM ............................................................................................................................................ 3 2 - Generalit sul mondo del CAD ........................................................................................................... 4 2.1 Il CAD 2D.................................................................................................................................... 4 2.2 - Il CAD 3D..................................................................................................................................... 4 3 - Tipologie di modellatori ...................................................................................................................... 5 3.1 - Modellatori solidi.......................................................................................................................... 5 3.2 - Modellatori solidi parametrici ...................................................................................................... 6 3.3 - Modellatori di superfici ................................................................................................................ 9 3.4 - Modellatori per nuvole di punti .................................................................................................... 9 3.5 - Modellatori poligonali ................................................................................................................ 10 4 - Software CAD in commercio ............................................................................................................ 11 ALLPLAN .......................................................................................................................................... 11 AUTOCAD ......................................................................................................................................... 12 CATIA ................................................................................................................................................ 13 RHINOCEROS ................................................................................................................................... 14 MICROSTATION .............................................................................................................................. 14 PRO/ENGINEER................................................................................................................................ 14 THINK DESIGN ................................................................................................................................ 15 5 - Settori dove il CAD viene utilizzato con successo............................................................................ 16 6 - La CFD .............................................................................................................................................. 17 6.1 - Metodi di Discretizzazione ......................................................................................................... 18 6.2 - Procedura di Analisi ................................................................................................................... 18 6.3 I programmi CFD disponibili..................................................................................................... 19 6.4 - Il metodo dei pannelli ................................................................................................................. 19 7 - Le applicazioni industriali della fluidodinamica computazionale ed altre applicazioni.................... 20 8 - Galleria del vento............................................................................................................................... 21 9 - Vasca idrodinamica ........................................................................................................................... 21

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1 - I sistemi CAx
I sistemi CAx (acronimo che sta per Computer Aided everything, cio CAD, CAE, CAS, CAT, CAM ed altri ancora), danno la possibilit di soddisfare i bisogni di progettazione e di produzione in maniera veloce, accurata e non faticosa avendo essi la capacit di: Creare al computer modelli tridimensionali di parti ed assemblati; Eliminare virtualmente ogni ridondanza associata alle tecniche tradizionali; Effettuare revisioni in tempi e modi ridottissimi; Costruire nuove parti partendo da librerie di parti esistenti; Creare famiglie di parti automaticamente inserendo le variazioni dimensionali necessarie; Generare la lista dei materiali necessari per la produzione; Condurre lanalisi delle sollecitazioni delle parti direttamente al computer; Generare automaticamente files STL per la Prototipazione Rapida (RP) ed il percorso utensili per le macchine NC (Numerical Control); Associare parti, assemblati e particolari del disegno in modo che ogni modifica fatta ad ognuno di essi si diffonder alle altre. Tutto questo offre al progettista la possibilit di migliorare le fasi di ottimizzazione e di scelta, lasciando alla macchina il compito di rendere visibile virtualmente ci che egli ha in mente, aiutandolo, allo stesso tempo, a sviluppare il progetto.

CAE (Computer Aided Engineering) Significa "ingegneria assistita dal computer". Tale termine viene usato per indicare le applicazioni software che agevolano la risoluzione di problemi tecnologici tramite il calcolo numerico. CAL (Computer Aided Learning)
Programma utilizzato per insegnare e comunicare concetti nei software di autoapprendimento.

CAS (Computer Aided Styling) Oggi le macchine non aiutano solo il processo esecutivo del design, ma addirittura la creativit stessa del designer. Il CAS offre al designer possibilit incomparabilmente maggiori; ci consente - senza aver neppure iniziato la costruzione di un modello - di vedere un progetto da diverse angolazioni, nel suo ambiente naturale, con molti punti di riferimento, come persone o cose. Con l'ausilio di un modello puramente matematico possiamo avvicinarci, in un modo in passato neppure immaginabile, alle sensazioni che ci dar il prodotto finale: lo possiamo addirittura vedere in movimento virtuale nel suo ambiente naturale. CAT (Computer Aided Technology)
Il sistema CAT l'insieme degli strumenti virtuali che consentono di sviluppare od ottimizzare un prodotto.

CAD/CAM (Computer Aided Design/Computer Aided Manufacturing) Questo termine si riferisce allimpiego di computer sia nella fase di progettazione sia in quella di fabbricazione di un prodotto. Con il CAD/CAM un prodotto, per esempio una parte di un macchinario, viene progettato con un programma CAD e il progetto ultimato viene poi tradotto in una serie di istruzioni che vengono trasmesse e impiegate dalle macchine dedicate alla sua fabbricazione, assemblaggio o controllo di processo.
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2 - Generalit sul mondo del CAD


Il CAD il software necessario per disegnare mediante un elaboratore elettronico. Si possono distinguere due categorie essenziali di programmi CAD: Bidimensionale e Tridimensionale. Un CAD bidimensionale consente di disegnare come su un tavolo da disegno basandosi su elementi geometrici di base quali punti, rette, archi, cerchi, curve ecc. La rappresentazione di un oggetto tridimensionale pu avvenire, con un CAD bidimensionale, solo attraverso viste in proiezione. Un CAD tridimensionale consente invece di disegnare veri e propri oggetti completi di tutte le caratteristiche spaziali e la sua rappresentazione pu essere effettuata in viste dinamiche ombreggiate.

2.1 Il CAD 2D
Mediante un CAD bidimensionale possibile eseguire tutti i disegni tecnici normalmente eseguibili con un tecnigrafo, ma con estrema precisione e versatilit.

2.2 - Il CAD 3D
Il CAD tridimensionale consente di rappresentare un oggetto in tutte le sue caratteristiche geometriche e fisiche. In un CAD 2D loggetto si forma solo nella mente di chi osserva le sue varie viste rappresentative, ma il software non in grado di effettuare tale discernimento, vedendo le varie viste solo come accozzaglia di linee ed archi. In un CAD 3D loggetto acquisisce una propria effettiva identit spaziale e fisica, il software in grado di interpretarne la posizione rispetto ad un riferimento, il volume occupato, la posizione del baricentro, il peso, gli assi principali di inerzia. L'oggetto disegnato possiede dunque tutte le informazioni rilevabili da un oggetto fisicamente esistente anche se si trova ancora allo stato virtuale. Questa caratteristica apre enormi possibilit nella progettazione rendendo effettuabili ottimizzazioni di macchine prima della loro realizzazione e con le moderne tecniche di rapid prototyping la realizzazione fisica delloggetto in un materiale plastico pu essere effettuata in poche ore. In pratica da un disegno 2D si possono ottenere in modo automatico stampe su carta del disegno stesso, da un modello 3D si possono ottenere in modo automatico copie fisiche delloggetto in materiale plastico. Analogamente al caso bidimensionale anche per disegni nello spazio ci si basa su primitive grafiche molto semplici come punti, rette, curve, superfici di base (superficie sferica, cilindrica,..), solidi di base (cubo, sfera, cilindro, ellissoide...).

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3 - Tipologie di modellatori
I modellatori possono essere classificati in varie tipologie a seconda delle funzionalit offerte : Modellatori di solidi Modellatori di superfici Modellatori misti (solidi + superfici) Modellatori per nuvola di punti Con i modellatori solidi puri ogni oggetto creato deve racchiudere un volume, deve cio essere "solido" mentre con i modellatori di superfici si possono generare superfici semplici, senza spessore. La tendenza attuale della tecnologia dei modellatori orientata alla fusione dei due criteri di modellazione, per cui si possono definire elementi solidi disegnandone separatamente le superfici che racchiudono il suo volume. Una ulteriore suddivisione dei modellatori pu essere fatta in base ai legami generabili fra la geometria e le sue dimensioni caratteristiche, si possono cos distinguere : Modellatori "inerti" Modellatori parametrici Modellatori variazionali In un modellatore "inerte" le dimensioni geometriche dell'oggetto vengono definite al momento della modellazione e possono essere cambiate solo rimodellando l'oggetto. Ad esempio modellando un cilindro possiamo definirne la lunghezza ed il diametro al momento della modellazione, possiamo anche quotare tali dimensioni secondo le normali regole del disegno tecnico ma se vogliamo modificare una delle due dimensioni siamo costretti a ridefinire completamente l'oggetto, vale a dire cancellarlo e ridisegnarlo. Un modellatore di questo tipo viene oggi considerato assolutamente obsoleto, almeno nellambito dei modellatori per solidi. In un modellatore parametrico ogni dimensione caratteristica dell'oggetto memorizzata come "parametro", cambiando il valore del parametro possiamo automaticamente cambiare una o pi dimensioni dell'oggetto che verr rimodellato automaticamente. I modellatori parametrici vengono anche chiamati modellatori "dimension driven", volendo mettere in evidenza il fatto che le dimensioni comandano la geometria. I modellatori variazionali consentono di far convivere nello stesso modello parti parametrizzate con parti non parametrizzate ma il metodo matematico adottato diverso dai modellatori parametrici. Questo modo di operare comodo soprattutto nei modellatori misti, ove spesso conveniente parametrizzare alcune parti del modello realizzate con le tecniche della modellazione solida ma lasciare inerti le parti realizzate per modellazione di superfici.

3.1 - Modellatori solidi


La modellazione di solidi viene effettuata sfruttando gli stessi strumenti del CAD bidimensionale integrati da altri strumenti di livello superiore. La prima evidente e sostanziale differenza di un modellatore rispetto ad un CAD bidimensionale l'ambiente di lavoro che da ambiente piano si trasforma in ambiente a 3 dimensioni. Un oggetto complesso viene generato mediante combinazione di oggetti semplici tenuti insieme da operazioni "booleane" di unione, differenza e intersezione. Altri strumenti molto usati per modellare sono i seguenti: rivoluzione, estrusione, sweep.
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Procedendo per piccoli passi si pu arrivare a modellare qualsiasi oggetto "meccanico" come ad esempio i componenti di macchina di seguito rappresentati.

Fig. 3.1.1: Esempio di componenti di macchina modellati con modellatore solido parametrico

Al modello solido generato possono essere associate propriet fisiche come la densit per calcolarne il peso, la posizione del baricentro, gli assi principali di inerzia.... vale a dire tutte quelle caratteristiche indispensabili per una progettazione meccanica evoluta. Pi modelli possono essere assemblati fra loro sino ad ottenere un modello completo di macchina comunque complessa. I modellatori solidi sono specificatamente studiati per disegni di componenti meccanici, non sono dunque molto adatti per la modellazione di oggetti di stile per i quali sono pi indicati i modellatori di superfici. Proprio per il particolare orientamento alla meccanica i modellatori solidi si sono nel corso degli anni trasformati nellinterfaccia utente passando da menu riportanti operazioni generali fra solidi (come le operazioni booleane) a menu feature based. Una feature unoperazione fisica eseguibile su un oggetto reale e non unoperazione logica come una differenza booleana; ad esempio in un vecchio modellatore per solidi per realizzare un foro in un pezzo prismatico si doveva generare un cilindro con le caratteristiche geometriche del foro, piazzarlo correttamente sul pezzo da forare ed eseguire loperazione di differenza fra il prisma ed il cilindro. In un moderno modellatore loperatore dispone di unopzione FORO da menu selezionando la quale il sistema chieder, interattivamente, tutte le grandezze di cui ha bisogno per eseguire loperazione. Il fatto che alla fine venga comunque effettuata unoperazione logica di differenza booleana risulter completamente trasparente alloperatore. I menu dei modellatori meccanici odierni parlano in sostanza la lingua del progettista e non quella dello sviluppatore del software.

3.2 - Modellatori solidi parametrici


In un modellatore di solidi parametrico o variazionale possibile associare parametri ad ogni elemento geometrico che caratterizza il modello. Nella figura 3.2.1 stata rappresentata la sezione trasversale di un modello generato mediante l'operazione di ESTRUSIONE. Come possibile notare dalla figura stessa la sezione stata quotata in modo sufficiente per descriverne esaurientemente la geometria. Ad ogni quota viene automaticamente associato un parametro, oltre ad un valore ad ogni quota viene cio associato un nome. Una volta generato il solido possibile modificare il valore di una quota ed il solido verr ridimensionato automaticamente, anche possibile legare pi quote fra di loro mediante relazioni comunque complesse. Ad esempio nella figura seguente la quota D3 legata alle quote D1 e D2 dalla seguente relazione :d3 = d2 + d4

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Fig. 3.2.1: Esempio di quote parametriche

modificando la quota d4 o la quota d2 la quota d3 assumer automaticamente un nuovo valore calcolato mediante l'espressione precedente, mentre non sar possibile modificare direttamente il valore di d3 in quanto la relazione impostata non univocamente invertibile e risulterebbero indeterminati i valori di d4 e d2. Questo modo di legare fra loro quote geometriche risulta molto potente in meccanica, dove spesso il buon funzionamento di un meccanismo legato al mantenimento di opportune "proporzioni" fra i suoi componenti o fra le dimensioni geometriche di uno stesso componente, ed apre la strada per l'ottimizzazione delle geometrie mediante specifici programmi accessori. Ad esempio corredando il modellatore solido parametrico di un programma di calcolo strutturale ed un programma di analisi dei cinematismi possibile modellare sommariamente i componenti di un cinematismo e far ottimizzare automaticamente la geometria al sistema impostando una determinata funzione obiettivo. Una tipica funzione obiettivo raggiungere la massima leggerezza dei componenti mantenendone ladeguata resistenza meccanica. Partendo dalla geometria abbozzata il modulo di calcolo strutturale andr a determinare le parti pi sollecitate e le meno sollecitate dei componenti, ne informer il modellatore che provveder ad aggiungere materiale nelle zone pi sollecitate e a toglierlo nelle zone meno sollecitate. Mediante pi iterazioni di calcolo il sistema porter la geometria delle parti a convergere verso la geometria ottimale secondo la funzione obiettivo impostata. Con tali metodi stato ad esempio possibile alleggerire, a parit di resistenza meccanica, alcune parti di motori per autoveicoli fino al 30% del loro peso iniziale derivante da una progettazione gi ottimizzata ma con metodi tradizionali. Come gi accennato in precedenza, per la costruzione delle parti meccaniche comunque necessario un disegno tecnico bidimensionale realizzato seguendo le classiche tecniche di rappresentazione regolate da standard internazionali. Tale disegnatura pressoch automatica servendosi di un modellatore. Una volta realizzato il modello solido, si possono "piazzare" sul foglio da stampare varie viste e sezioni comunque articolate ed in modo molto rapido; sar il software a occuparsi di discernere le linee in vista da quelle non in vista cos come delle campiture delle sezioni ecc. Loperazione di realizzare il disegno tecnico bidimensionale partendo dal modello solido delloggetto prende il nome di "messa in tavola del disegno". Nella produzione meccanica molto importante realizzare libretti di istruzione per l'utilizzatore finale ed istruzioni per il montaggio dei meccanismi che, per chiarezza, debbono essere corredati di disegni 7

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appropriati. Anche queste operazioni sono notevolmente agevolate dall'uso di un modellatore solido dell'attuale generazione, in quanto realizzabili con la stessa semplicit della messa in tavola. La realizzazione pratica degli oggetti disegnati pu essere effettuata in modo semiautomatico da macchine a controllo numerico come verr illustrato nel capitolo ad esse dedicato. Le operazioni appena descritte possono essere sintetizzate nello schema seguente:
PROGRAMMI PER MACCHINE CNC

MODELLAZIONE DI COMPONENTI

OTTIMIZZAZIONE

DISEGNO COSTRUTTIVO

ASSEMBLATO

LIBRETTO DI ISTRUZIONI

ESPLOSO DELL'ASSEM BLATO

ISTRUZIONI DI MONTAGGIO

LIBRETTO DI USO E MANUTENZIONE

DISTINTA BASE

Le frecce stanno ad indicare sia la sequenza di generazione dei vari elementi indicati, sia un legame di dipendenza che rimane sempre attivo nel processo. Ad esempio se viene modificato il modello di un componente di macchina automaticamente viene aggiornato il disegno costruttivo, l'assemblato, l'esploso, le istruzioni di montaggio, il libretto di istruzioni, la distinta base ed il programma per le macchine a controllo numerico che realizzeranno l'oggetto. Questa operazione eseguibile in pochi secondi avrebbe potuto richiedere alcuni giorni se realizzata con i vecchi metodi di progettazione. In alcuni sistemi vi anche retroattivit della modifica (governata comunque da adeguati permessi software) per cui si pu arrivare alla condizione limite che la modifica delle istruzioni di montaggio portino automaticamente alla modifica dellassemblato e di tutto il necessario per mantenere la coerenza dello schema. In questo caso si parla di vero e proprio Concurrent Engineering, in quanto in ogni fase del ciclo progettuale e produttivo si possono generare ottimizzazioni in tempo reale. I modellatori solidi si basano su due tipi di rappresentazione: CSG (ConstructiveSolidGeometry) B-REP (BoundaryRepresentation)

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3.3 - Modellatori di superfici


I modellatori di superfici sono particolarmente indicati per la modellazione e realizzazione di oggetti di stile, dove risultano fondamentali caratteristiche imponderabili come la "levigatezza" , la "morbidezza", la "bellezza". La modellazione di stile nata grazie all'introduzione di un'adeguata rappresentazione matematica delle curve di forma libera modificabili interattivamente dopo la disegnatura. Un modello superficiale una rappresentazione consistente di elementi geometrici bidimensionali (di spessore nullo) descriventi le superfici visibili (o di interesse) delloggetto tridimensionale.

3.4 - Modellatori per nuvole di punti


L'evoluzione dell'hardware dei computer ha avuto negli ultimi anni un andamento praticamente esplosivo, gi qualche anno fa si riteneva che l'evoluzione dell'hardware fosse misurabile in termini di raddoppio della capacit di elaborazione, a parit di costo, ogni 18 mesi. Oggi pi corretto valutare il periodo di raddoppio in 8 - 10 mesi e si sta ancora accorciando. Questo fenomeno ha aperto la strada a sistemi di modellazione basati su tecniche impensabili solo qualche anno fa. In particolare per rappresentare una superficie complessa nello spazio si possono utilizzare una moltitudine di punti molto vicini fra loro, vale a dire una "nuvola di punti". La potenza dell'hardware in questo caso fondamentale in quanto mentre per gestire una superficie NURBS sufficiente gestirne le equazioni parametriche governate dai pochi punti del reticolo di controllo, nel caso di nuvole di punti ogni singolo punto va gestito separatamente. Per dare forma ad una nuvola di punti vengono usate tecniche che partono da uno schizzo bidimensionale e che fanno "crescere" la nuvola mediante semplici regole come, ad esempio, una crescita di tipo proporzionale (semplice o di grado superiore) alla distanza dai bordi della superficie. Ad esempio disegnando un cerchio nel piano X-Y ed impostando una legge di crescita di tipo proporzionale alla distanza dal bordo con andamento lineare si otterr nello spazio X-Y-Z una nuvola di punti a forma di cono ; impostando una legge quadratica si otterr una semisfera. Poich con queste tecniche si parte sempre da elementi nel piano non possibile generare superfici qualsiasi ma solo superfici ad un solo valore di Z per ogni valore di X-Y. Questa caratteristica non comunque troppo limitante, basti pensare che la maggior parte degli oggetti prodotti con le tecniche dello stampaggio e dell'imbutitura debbono rispettare tale caratteristica per essere tecnologicamente realizzabili. Ad esempio orecchini prodotti per stampaggio, monete, medaglie, lingotti possono essere tranquillamente modellati per nuvole di punti. Si pensi alla modellazione di un volto su una medaglia: in questo caso non ha molta importanza garantire morbidezza nelle superfici in quanto il soggetto da rappresentare non ha di per s morbidezze, daltra parte modellare il volto con un modellatore di superfici NURBS unimpresa titanica e dal costo ingiustificabile.
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3.5 - Modellatori poligonali


Nel caso in cui lobiettivo finale della modellazione sia lanimazione dei modelli a scopo pubblicitario o cinematografico, la strada dei solidi parametrici o delle superfici NURBS assolutamente impraticabile. In effetti, per tali scopi, la qualit geometrica richiesta al modello piuttosto scadente, mentre richiesta una grande deformabilit del modello stesso per rappresentarlo nelle diverse posizioni e condizioni richieste da unanimazione; si pensi ad esempio alla necessit di far assumere varie espressioni al volto di un personaggio animato. Con i Modellatori Poligonali si parte da solidi molto semplici come coni, cilindri, sfere, per realizzare qualsiasi forma finale. Il solido semplice viene discretizzato trasformandolo in un reticolo di maglie poligonali, ogni poligono rappresenta una superficie piana o faccetta. Con opportuni strumenti possibile tirare faccette o gruppi di faccette generando deformazioni della superficie del solido di partenza. Durante queste operazioni si notevolmente agevolati dalla possibilit di impostare simmetrie ed altre relazioni fra le varie parti del solido. Loggetto grezzo trasformato viene poi facilmente ammorbidito da operazioni di smoothing automatiche fino a raggiungere con estrema facilit la forma voluta. Ci che questi modellatori non sono invece in grado di garantire sono le dimensioni volute, potremmo quindi affermare che con un modellatore poligonale si ha un semplicissimo controllo delle forme ma non si ha il controllo delle dimensioni. Nel caso delle animazioni cinematografiche questa limitazione non assolutamente importante, mentre fondamentale il tempo di modellazione. A titolo di esempio la modellazione di un aereo da combattimento per un film di fantascienza pu essere effettuata in alcuni minuti con un modellatore poligonale ma pu richiedere giorni con un modellatore per solidi o superfici NURBS. Modellazione per superfici adatto alla modellazione di geometrie a forma libera (superfici sculturate) sufficiente per hidden e shading utile per controllo macchine utensili in genere molto complesso da usare (anche le cose semplici diventano complicate) difficile controllare interferenze e calcolare propriet di massa pu generare modelli ambigui o inconsistenti non rappresenta la realt in modo completo Modellazione solida

rappresenta completamente la realt oggetti consistenti e non ambigui potente e facile per geometrie regolari richiede adeguate risorse informatiche

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MODELLATORI MECCANICI (CADCAM)

SOFTWARE ARCHITETTONICO (CAD)

MODELLATORI ARCHITETONICO (CAADCAE)

MODELLATORI (SFX)

SIMULATORI

SINCRONIZZAZIONE LABIALE

Solid Thinking Think 3 inventor 2 freeform solid edge Cadkey parametric solid works Catia unigraphics pro/engineer

Microstation Autocad IntelliCAD

Triforma ArchiCad AllPlann Flor plan 3d Chief Architect terragen architerra Form z

3d STUDIO Rhino Lightwave Geometique DaVinci 3d Softimage studio Tools Maya Bryce 3d solid Thinking soft face model magic painter 3d cinema 4d paraform (crea nurbs da nuvole di punti)

caligari true space Motion designer

ventriloquist magpie pro famous face face2face lipservice

4 Alcuni software CAD in commercio


Principali sistemi CAD commerciali Allplan (Nemetschek AG) AutoCAD (AutoDesk) CATIA (Dassault Systemes) IronCAD (IronCAD LLC) MicroStation (Bentley) Pro/Engineer (PTC) Rhinoceros (Robert McNeel & Associates) Solid Edge (UGS Corp.) SolidWorks (Dassault Systemes) think design (think3) Unigraphics (UGS Corp.) VectorWorks (Nemetschek AG)

ALLPLAN
Allplan il sistema CAD integrato che risolve, in ununica soluzione, tutti gli aspetti della progettazione architettonica e della gestione dell'ufficio, consentendo al professionista di affrontare tutti gli ambiti del proprio lavoro con la medesima filosofia operativa. Gli strumenti perfettamente
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integrati di Allplan consentono di unire tutte le fasi progettuali, mantenendo tutto costantemente aggiornato e sotto controllo. Con Allplan si spazia in modo continuativo e in piena naturalezza dallo schizzo a mano libera al modello architettonico 3D intelligente, ai computi metrici, alla presentazione animata. Tutte le fasi della progettazione e della costruzione vengono affrontate e risolte nello stesso ambiente operativo, con il medesimo modello architettonico, con la stessa metodologia di lavoro e senza inutili scambi e conversioni di dati. Allplan un sistema CAD per la progettazione perch orientato al progetto, ecco perch si differenzia sostanzialmente dai CAD di disegno.

AUTOCAD
Autocad il primo software CAD sviluppato per PC, introdotto nel 1982 dalla Autodesk. Di seguito sono descritte le funzioni di AutoCAD 2007. Quello che le vostre idee stavano aspettando AutoCAD 2007 consente di creare, visualizzare, documentare e condividere le idee, dalla progettazione concettuale alla bozza e alla creazione di dettagli. AutoCAD 2007 combina l'interfaccia utente e i comandi AutoCAD familiari con un ambiente di progettazione aggiornato per consentire di creare ed esprimere in maniera innovativa le idee. Progettazione concettuale Grazie a un ambiente di progettazione concettuale aggiornato, la creazione, la modifica e la navigazione di solidi e superfici risultano semplici e intuitive. Gli strumenti, riuniti nella stessa posizione, consentono di trasformare facilmente i pensieri in progetti. Gli strumenti migliorati per la navigazione permettono ai progettisti di interagire direttamente con i loro modelli durante la creazione e la modifica per un'espressione pi produttiva delle alternative progettuali. Strumenti di visualizzazione Indipendentemente dalla fase del ciclo di vita del progetto, AutoCAD 2007 consente di realizzare l'intento progettuale con potenti strumenti per la visualizzazione, quali le animazioni dettagliate e il rendering realistico. I nuovi strumenti per l'animazione consentono di esporre i difetti nelle fasi iniziali del processo di progettazione, prima che sorgano dei problemi. Documentazione AutoCAD 2007 consente di trasformare rapidamente e facilmente i modelli del progetto in un set di documenti di costruzione che illustrano chiaramente e accuratamente l'intento progettuale. Gli strumenti per il tratteggio e l'appiattimento consentono di lavorare a partire direttamente dal modello del progetto per creare sezioni e prospetti che possono essere incorporati nei disegni. Poich non pi necessario ricreare le informazioni del modello per il pacchetto di documenti del progetto, si risparmiano tempo e denaro e si riducono gli errori che potrebbero verificarsi durante la ricreazione manuale. Condivisione AutoCAD 2007 espande i gi potenti strumenti per la condivisione, ad esempio l'esportazione di file DWG correnti in versioni precedenti di DWG e l'esportazione e l'importazione di file DWF con annotazioni e revisioni, e migliora l'importazione e l'utilizzo di un file DWF come sottoposto di disegno. Consente inoltre di pubblicare i file di disegno nel formato PDF di Adobe. Aggiornamento Se si desidera eseguire l'aggiornamento da una versione di AutoCAD distribuita prima di AutoCAD 2005, visitare il centro di aggiornamento per scoprire come le modifiche apportate a AutoCAD negli anni possono migliorare il processo creativo e la produttivit.
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CATIA
CATIA Versione 5 una suite integrata di applicazioni CAD, CAE e CAM per la definizione e la simulazione digitale di prodotti. Offre soluzioni PLM (Product Lifecycle Management) 3D avanzate per lo sviluppo cooperativo dei prodotti. Il suo modello unico di PPR (product process resources) e il suo approccio al workplace forniscono un ambiente realmente cooperativo che favorisce la creativit, la condivisione e la comunicazione delle definizioni di prodotti 3D e basate sul processo, migliorando la competitivit e riducendo i tempi e i costi di produzione. La capacit di CATIA di acquisire e riutilizzare le competenze guida l'implementazione delle best practices di progettazione aziendale e consente agli utenti finali di concentrarsi sulla creativit e l'innovazione. L'architettura aperta di CATIA Versione 5 consente ad un numero sempre maggiore di fornitori di creare applicazioni specifiche nello stesso ambiente operativo. Settori di utilizzo Mechanical Design Modeling basato su specifiche per part design, assembly design e drafting integrato Shape Design & Styling Creazione e modifica di superfici complesse ingegnerizzate o in forma libera Product Synthesis Automazione e verifica dei dati di progettazione e di produzione Equipment and Systems Engineering Progettazione e integrazione di impianti elettrici, idraulici e meccanici all'interno della simulazione digitale in 3D Analysis Prodotti di facile e veloce utilizzo per l'analisi strutturale di qualsiasi tipo di assieme Numerical Control (NC) Manufacturing Un portafoglio di prodotti 3D basato sulle competenze, realizzato su un'unica infrastruttura e rivolto a tutte le applicazioni CAM specializzate Infrastructure Una piattaforma scalabile per la creazione dei prodotti e la gestione dei dati di prodotto in modo cooperativo Education (Web-based Learning) Application Development (CAA RADE) CATIA V5 la sola soluzione capace di gestire l'intero processo di sviluppo del prodotto, dalle specifiche di ideazione di un prodotto fino al prodotto-in-manutenzione, in una maniera pienamente integrata e collaborativa.

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RHINOCEROS
E un potente e sofisticato applicativo per la modellazione tridimensionale di superfici classe A e solida. Rhino pu creare, modificare, analizzare e tradurre curve, superfici e solidi NURBS a Windows. Non ci sono limiti per quanto riguarda la complessit, il grado o le dimensioni. Inoltre, Rhino supporta l'uso di mesh poligonali e di nuvole di punti. In particolare, il programma offre le seguenti caratteristiche: Strumenti illimitati per la modellazine free-form 3-D, che solo prodotti molto pi cari possono offrire. Possibilit di modellare ogni forma immaginabile. Precisione, necessaria per il design, la realizzazione di prototipi, la progettazione, l'analisi e la realizzazione di qualsiasi modello, da un aereoplano ad un gioiello. Compatibilit con tutti gli altri programmi di design, drafting, CAM, ingegnerizzazione, analisi, rendering, animazione ed illustrazione. Lettura e riparazione di file IGES molto complicati. Accessibilit. Cos facile da imparare e da usare che l'utente si pu concentrare sul disegno e la visualizzazione senza essere distratto dal software. Velocit, anche su un normale laptop. Non richiede nessun hardware specifico. Alla portata di tutti. Hardware comune. Rapida curva di apprendimento. Stessa fascia di prezzo degli altri programmi Windows. Zero spese di mantenimento.

MICROSTATION
MicroStation il prodotto software leader per la realizzazione di progetti di grosse dimensioni. Esso rappresenta la base per le principali applicazioni nel settore delle costruzioni, della progettazione impiantistica, dei sistemi informativi territoriali e della progettazione meccanica. Potentissime funzionalit per il disegno 2D e potenti strumenti di modellazione e visualizzazione 3D permettono di trasformare le vostre idee in oggetti reali. L'architettura "event-driven" permette inoltre di aggiungere nuove funzionalit e applicazioni verticali in modo trasparente.

PRO/ENGINEER
Indipendentemente dalle dimensioni del progetto, lo sviluppo prodotto caratterizzato da esigenze universali. In sintesi, necessario disporre di una soluzione potente, conveniente e di facile utilizzo in grado di assistere il team nella creazione di un prodotto di qualit superiore. Grazie a strumenti di produttivit leader del settore, comprendenti la promozione di best practice nelle tecniche di modellazione e la garanzia di conformit agli standard aziendali e di settore, Pro/ENGINEER rappresenta lo standard pi avanzato nellambito della progettazione CAD 3D. Le soluzioni CAD/CAM/CAE Pro/ENGINEER integrate consentono una rapidit di progettazione senza precedenti, ottimizzando al tempo stesso i
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livelli di innovazione e qualit ai fini della creazione di prodotti vincenti. Grazie alla completa integrazione delle applicazioni, inoltre possibile sviluppare qualsiasi tipo di prodotto, dalla concezione alla fabbricazione, con la certezza che ogni modifica di progettazione verr automaticamente propagata in tutte le informazioni necessarie nel processo industriale. Funzionalit e vantaggi: Superamento degli obiettivi di qualit dei prodotti e time-to-market grazie a funzionalit complete di modellazione 3D Massima efficienza di produzione grazie alla generazione automatizzata di progettazioni di utensili associative, istruzioni di assemblaggio e codice macchina Possibilit di simulare e analizzare prototipi virtuali ai fini dell'ottimizzazione della progettazione e delle prestazioni dei prodotti Possibilit di condividere dati di prodotto digitali senza problemi tra tutti i membri dei team appropriati Compatibilit con una vasta gamma di strumenti CAD, con scambio associativo dei dati, e formati dati standard del settore Prodotti: CAD, CAM, Gestione dati, CAE, Scambio di dati, Personalizzazione

THINK DESIGN
Un nuovo sistema di CAD 3D basato su CAD.LAB Eureka. Thinkdesign e' un sistema di modellazione parametrica di superfici e solidi dalle funzionalita' 3D ed e' costruito sul kernel geometrico propietario think3. Think Design offre modellazioni integrate di solidi, superfici e condutture di cablaggi, usando una topologia per trattare questo tipo di entita' geometriche. Offre operazioni solide e basate sulle potenzialita' del programma, come anche operazioni di forma su superfici e operazioni booleane fra le superfici. Parametri e restrizioni possono essere aggiungte ai modelli anche dopo che i pezzi sono gia' stati creati. Think Design offre una struttura ad albero per le operazioni svolte in maniera che l'utente possa disattivare, riordinare e rimuovere parte delle caratteristiche.

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5 - Settori dove il CAD viene utilizzato con successo


Architettura, urbanistica, ingegneria civile: progettazione di costruzioni.

Arredamento: progettazione di interni.

Elettrotecnica e meccanica: progettazione di apparecchi elettrici o meccanici.

Industrial design: progettazione di oggetti di consumo, come mobili o attrezzi casalinghi, recentemente anche abbigliamento.

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Impiantistica: progettazioni di tubazioni e cablaggi.

Elettronica: progettazione di circuiti elettronici, a livello di schema elettrico, di circuito integrato, di circuito stampato, o di intero sistema.

6 IL C.F.D.
La Fluidodinamica Computazionale (brevemente detta CFD, Computational Fluid Dynamics) la tecnica che permette lo studio dei problemi di fluidodinamica mediante l'utilizzo del computer. Viene largamente utilizzata nel campo dell'industria e della ricerca per tutte le problematiche che coinvolgono l'azione di fluidi (forze aerodinamiche, motori, pompe, impianti chimici, comfort ambientale, ecc...). Esistono oggi numerosi software di tipo commerciale che risolvono in questa maniera le equazioni della fluidodinamica. L'approccio tipico richiede di discretizzare il dominio fluido in celle elementari cos da ottenere una griglia di calcolo (anche detta mesh), sulla quale applicare dei metodi di risoluzione iterativi al fine di risolvere le equazioni di Navier-Stokes. Sebbene sia possibile risolvere direttamente le equazioni di Navier-stokes nel caso di flussi laminari, i flussi turbolenti nelle applicazioni reali richiedono l'ausilio di un modello di turbolenza a causa dell'elevato costo computazionale che essi comportano. In tal caso un primo modo di procedere consiste nell'utilizzare una formulazione mediata delle equazioni di Navier-stokes (formulazione RANS) che richiede l'utilizzo di una o due ulteriori equazioni (ad esempio con il modello k-) per la chiusura del problema. Un altro approccio consiste nel simulare solamente le strutture vorticose pi grandi e modellizzare ci che accade per le strutture vorticose pi fini (formulazione LES). In molti casi di studio devono essere risolte anche altre equazioni contemporaneamente alle equazioni di Navier-Stokes e alle equazioni del modello di turbolenza. Queste ulteriori equazioni (generalmente
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di tipo convettivo - diffusivo) possono comprendere quelle relative alla concentrazione di specie diverse (flusso multicomponente), di reazioni chimiche (flussi reagenti), irraggiamento termico, ecc... Problemi pi complessi richiedono la modellazione di ulteriori fenomenologie, come nel caso dei flussi bifase (ad esempio gas / liquido) o nel caso di fluidi non Newtoniani.

6.1 - Metodi di Discretizzazione


Metodo ai volumi finiti (software Fluent) l'approccio standard utilizzato nella maggior parte dei codici commerciali per la CFD. Le equazioni vengono risolte in un volume di controllo discreto. Il metodo numerico dei volumi finiti un metodo utile nell'integrazione di equazioni differenziali alle derivate parziali. Tali equazioni vanno integrate in un volume sui cui confini sono imposte le condizioni al contorno. L'interno di tale dominio viene quindi suddiviso in tanti volumi elementari, quindi tramite la forma integrale delle equazioni del problema considerato vengono scritte le relazioni che intercorrono tra i vari volumetti confinanti cos da poter essere risolte per via numerica con l'ausilio del calcolatore. L'approssimazione risiede nel fatto che tali volumetti hanno dimensione finita e non infinitesima. Metodo agli elementi finiti Questo metodo (brevemente detto anche FEM) generalmente utilizzato per analisi di strutture solide, ma viene applicato a volte anche allo studio dei fluidi. Metodo alle differenze finite Ha una grande importanza storica e risulta di semplice implementazione. Oggi viene comunque usato solo in alcuni codici specializzati.

6.2 - Procedura di Analisi


Nei diversi approcci evidenziati la procedura di analisi risulta sempre, per grandi linee, simile: Viene definita la geometria (o dominio fisico) del problema da analizzare. Il volume occupato dal fluido viene discretizzato, cio esso viene suddiviso in un gran numero di celle elementari generando cos una griglia di calcolo. Viene definito il modello fisico (ad esempio, le equazioni del moto + l'equazione dell'energia + le equazioni delle specie) e quindi quello numerico (metodo di discretizzazione delle equazioni, algoritmi per la risoluzione delle equazioni). Vengono definite le condizioni al contorno. Ci impone di specificare le propriet del fluido ai confini del dominio di calcolo. Per problemi dipendenti dal tempo, devono essere specificate le condizioni iniziali. Vengono risolte le equazioni in maniera iterativa.Il calcolo viene interrotto una volta che sia stato raggiunto il grado di accuratezza desiderato; I risultati prodotti vengono visulaizzati con mezzi grafici: curve sul piano cartesiano, isolinee, isozone, rappresentazioni grafiche tridimensionali. Si effettua, infine, l'analisi dei risultati.

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6.3 I programmi CFD disponibili


I programmi per la CFD si basano su alcune particolari condizioni al contorno. La legge di conservazione del momento stabilisce che il momento totale di un sistema rimane costante indipendentemente da come il sistema cambia. Una condizione al contorno limita il come e il dove il fluido si sposta. Per esempio, il movimento di un fluido deve rimanere tangente o parallelo alla superficie di un oggetto che lo attraversa. Senza le condizioni al contorno non sarebbe possibile risolvere le equazioni che descrivono le dinamiche dei fluidi. Le equazioni espresse in calcolo differenziale, sono modernamente risolte ricorrendo ad una serie di approssimazioni utilizzando algoritmi che risolvono iterativamente i set di equazioni approssimate, fino ad arrivare a una soluzione che presenta un errore sufficientemente accettabile per i parametri di accuratezza stabiliti. E da notare per, che una volta che un algoritmo stato sviluppato, al fine di poterlo utilizzare per ottenere la soluzione del fluido intorno a corpi quali scafi, derive e bulbi nello stesso momento, lintera superficie di tali corpi deve essere suddivisa in migliaia di piccole celle, che sono collettivamente definiti griglia. Lalgoritmo viene applicato a ogni cella; ogni cella influenza il flusso nellarea vicina e dunque la soluzione deve tenere conto ai bordi dellarea calcolata delle condizioni attorno. Il programma impiegato deve pertanto risolvere le equazioni delle singole celle fino a quando la soluzione in linea con le condizioni al contorno. I programmi modernamente disponibili pur ponendosi necessarie limitazioni dovute alla complessit del calcolo, sono comunque in grado di produrre dei risultati eccellenti. Un tipico esempio il caso di un flusso molto vicino alla superficie di un oggetto (strato limite). In tale strato si esercitano delle forze nella direzione del moto che risultano in una resistenza viscosa. Queste forze sono descritte nellequazione di Navier Stokes, ma tale descrizione cos complessa che includerle in ogni programma aero o idrodinamico renderebbe la soluzione assai gravosa. Di conseguenza, sono a disposizione dei progettisti software basati sullequazione Navier Stokes che sono con cui si ottiene direttamente la resistenza viscosa. Esistono tuttavia altri programmi, i codici a pannelli (VSAERO) per il calcolo della portanza resistenza applicata dal moto ondoso e resistenza indotta, in cui la resistenza viscosa e simulata utilizzando un modello di strato limite che interagisce con il flusso non viscoso. Una simulazione completa della resitenza della barca pu essere quindi effettuata utilizzando entrambe le tipologie di programma.

6.4 - Il metodo dei pannelli


I codici a pannelli (come VSAERO) e i Navier Stokes sono due classi di programmi per la CFD che sono comunemente utilizzati per la risoluzione dei problemi legati alla progettazione delle barche. I pi utilizzati sono attualmente i codici a pannelli, che in maniera pi veloce e con abbattimento di costi, predicono la resistenza prodotta dal moto ondoso, gli effetti di superficie libera, e la resistenza indotta dovuta alla portanza generata dalla chiglia o dal timone, ma generalmente non tengono conto della viscosit. I codici a pannelli partono dal presupposto che esistano solo forze normali o non viscose a cui lo scafo sottoposto in immersione. In realt, lo scafo , a causa della viscosit, sottoposto a forze parallele alla superficie. In questo senso per i calcoli della resistenza viscosa si utilizzano i Navier Stokes, assai pi complessi da utilizzare e dunque gestibili da professionisti molto esperti. VSAERO tuttavia, essendo accoppiato ad un solutore di strato limite integrale, e in grado di render conto di tali forze viscose. In tal senso fornisce laccuratezza di un codice Navier-Stokes, ma eseguendo le simulazioni a velocita di molto inferiori. Lutilizzo dunque di tale codice consente lanalisi di un numero di configurazioni enormemente superiore ad un codice Navier-Stokes, fornendo cosi un supporto al progetto estremamente piu efficace.
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7 - Le applicazioni industriali della fluidodinamica computazionale ed altre applicazioni


Molte industrie usano la fluidodinamica computazionale (CFD) per modellare la meccanica dei fluidi. Sempre pi ingegneri e progettisti ricorrono a questa tecnologia per risolvere i problemi legati alla termofluidodinamica. Alcuni impieghi della CFD: Aerospaziale e Difesa Alimentare Ambiente Automotive Biomedicale Celle a combustibile Chimica Elettrodomestici Elettronica HVAC&R Industria siderurgica Materiali Miscelazione Navale e off-shore Nucleare Oil & Gas Pompe Power Generation Produzione di Polimeri Semiconduttori/MEMS Sport Turbomacchine Vetro Programma universitario Materiali Miscelazione

Settore aerospaziale e della difesa Gli sviluppatori di prodotti del settore aerospaziale e della difesa devono affrontare le problematiche associate a un'esecuzione protetta e distribuita dello sviluppo prodotto tra pi aziende. Con le soluzioni PTC per il settore aerospaziale e della difesa, possibile usufruire dell'unica soluzione del settore in grado di garantire l'associativit di tutti i dati di prodotto per i processi aziendali precedenti e successivi. Settore automobilistico La conformit alle normative, la riduzione dei costi e la gestione del prodotto finale costituiscono le priorit principali per i produttori automobilistici. Le soluzioni PTC per il settore automobilistico consentono a OEM e joint venture del settore e ai
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relativi fornitori di accedere a dati di prodotto eterogenei e multidisciplinari nell'intero ciclo di vita del prodotto. Apparecchiature industriali L'obiettivo aziendale sviluppare prodotti di qualit superiore a costi inferiori e con maggiore rapidit rispetto alla concorrenza. Le soluzioni PTC per il settore delle apparecchiature industriali consentono di comunicare facilmente durante la creazione di nuove progettazioni o lo sfruttamento di progetti esistenti.

8 - Galleria del vento


Una galleria del vento un'apparecchiatura (anche di dimensioni ragguardevoli) utilizzata per compiere studi fluidodinamici e in particolare di aerodinamica. Infatti, qui si eseguono esperimenti per la misura degli sforzi che il vento provoca su una apparecchiatura (automobile, radiatore, ala di aereo, ecc...). In questo modo si evita di ricorrere a metodi di calcolo numerici assai complessi.

9 - Vasca idrodinamica
Bacino o canale opportunamente attrezzato nel quale si sperimentano i modelli in piccole dimensioni di carene navali o di eliche in progetto, allo scopo di individuare e risolvere i problemi di forma e dimensione delle carene delle navi e dei loro propulsori (eliche), per ottenere il massimo rendimento propulsivo. I risultati ottenuti vengono trasferiti al prototipo.

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Fig. 9.1 Vasca idrodinamica

Vasche tradizionali Sono a pianta rettangolare, con sezione trasversale costante, che pu essere diversa da una vasca navale all'altra e variare dalla forma rettangolare a quella semicircolare. Le vasche navali hanno lunghezze comprese tra i 17 e i 900 m ca, larghezza da 2,40 a 24 m e profondit da 1,22 a 6,70 m; i modelli hanno lunghezze da 1,2 a 9,10 m ca e le rimanenti dimensioni in rapporto. Sono riempite di acqua dolce, ferma. Il modello viene rimorchiato con vari sistemi, che gli conferiscono un moto rettilineo. La misurazione delle forze resistenti all'avanzamento viene effettuata quando il modello ha raggiunto una velocit costante con un dinamometro opportunamente collegato mediante un cavo o, negli impianti pi moderni, con metodi elettrici.

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