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GRAFOLOGIA E MEDICINA

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Uno degli aspetti pi� interessanti della grafologia � la possibilit�, visto che lo
scrivere comporta una vera e propria proiezione psicosomatica sul foglio, di
ottenere informazioni inerenti la totalit� dell'individuo. La proiezione
dell'immagine corporea dello scrivente permette, tra l'altro, di scoprire varie
patologie e le sedi delle loro localizzazioni. In certi asole inferiori storte e/o
spezzate si � potuto individuare l'individuo mutilato di una gamba o lo zoppo,
nonch� certe malattie dell'apparato addominale.

La fisicit� si esprime nel processo scrittorio con particolare precisione. Il


Moretti era in grado di fornire, con l'esame di uno scritto, le fattezze fisiche
del suo autore. Nella descrizione della "scrittura grossa", ad esempio, lo
studioso osservava come fosse prodotta da individui dal fisico robusto e pesante.

Delle "aste curvate in avanti", padre Girolamo Moretti, affermava che sono
significative di persone che si presentano dimesse ed hanno lo sguardo buono. La
scrittura che pende in avanti, invece, appartiene a individui con mani grosse,
carni molle e zigomi sporgenti.

Nell'ambito patologico si � potuto osservare che alcuni disturbi del sistema


nervoso presentano specifici segni grafici. Per quanto concerne la grafologia
applicata alla medicina, Cr�pieux-Jamin aveva osservato che i malati di fegato
hanno, undici volte su dieci, una scrittura discendente e con i caratteri tipici
del temperamento bilioso cio� decisa, angolosa e costante.

Le righe discendenti furono riscontrati, dal grafologo francese, nelle scritture


dei malati di tubercolosi. Egli osserv� che su quarantotto scritti di questi
sofferenti ben quarantuno presentavano righe discendenti.

Analogamente nei cardiopatici, su diciassette soggetti esaminati, quattordici


presentavano il segno grafico discendente. E� stato osservato che in questi
malati, dodici volte su diciassette, la scrittura presenta un segno a cui
l'Hermite d� il significato di dolore. E' una rottura, una leggera interruzione
nelle aste e nelle pance delle lettere.

I cardiopatici, come pure gli asmatici, tracciano punti piuttosto in basso e, con
una certa frequenza, tra parole che non li richiedono. Il dottor Helot, medico e
grafologo francese, dava questa spiegazione dell'eccessiva punteggiatura:

"Guardate un uomo asmatico salir le scale; egli fa un gradino, poi si ferma e,


cerca un punto di appoggio. Cos�, nella scrittura, il paziente si riposa
appoggiando la penna sulla carta".

Nell'individuo predisposto all'infarto le lettere si presentano piuttosto piccole


e le aste ritorte. La scrittura nel suo insieme appare tremolante con eccessivi
ritocchi. Pi� recentemente uno studioso americano, Alfred Kanfer, divulg� i
risultati ai quali era giunto dopo approfondite ricerche sulla scrittura dei
malati di cancro.

Studiando una grande mole di scritti di persone malate di tumore e raffrontandoli


con quelli vergati prima dell'insorgere della malattia, osserv� che si
evidenziavano significative modifiche della scrittura coincidenti con l'esordio
della patologia cancerosa.

I bambini affetti da malattie del sistema nervoso come la corea, la balbuzie, ecc.
frequentemente mostrano una scrittura rovesciata. Gli schizofrenici tracciano le
lettere con grande pendenza, il che � significativo di perturbazione nella sfera
dell'affettivit�.

Le lettere sono tracciate filiformi e la spaziatura tra le parole � esagerata. La


tendenza al suicidio si rileva da una scrittura tesa, pendente, cio� con la
direzione assiale delle lettere a destra, e movimentata. Gli individui fobici
tracciano le aste, cio� gli allunghi superiori o inferiori delle lettere, con gli
apici ritorti e la loro scrittura nell'insieme � rovesciata.

Oscar del Torre, nel suo libro Perizia grafica (Ediz. Mediterranee, Roma 1962),
scrive che: "L�interruzione anormale del tracciato delle lettere � causata da un
improvviso soprassalto della mano dovuto ad un funzionamento irregolare del
muscolo cardiaco. Pu� essere quindi concomitante di disturbi della circolazione
talvolta legati ad affezioni respiratorie".

Il medico francese L�on Vannier, rinnovatore della omeopatia, ha osservato la


presenza concomitante, nelle lettere, di ovali vuoti e di altri ripieni
d�inchiostro in scritture di cancerosi. Frequentemente nei drogati si osserva una
grafia tremolante che �, tuttavia, anche un sintomo di altre affezioni.

Del Torre ha anche osservato che "le lettere e le parole... inutilmente ripetute"
possono "essere un segno precursore della paralisi progressiva, se il disturbo �
continuo ed � accompagnato da altri disordini..." (op. cit.).

Egli ha verificato, inoltre, che L�ipertensione arteriosa, qualunque sia la sua


origine, pu� coincidere pi� o meno con le seguenti caratteristiche generali:
grafia dinamogena (eccitata), spasmodica, assai angolosa, ineguale, sinuosa,
agitata e talvolta con i seguenti tratti particolari: le <> occhiellate, le <>
chiuse, i tagli sulle <> assai lunghi od assenti, finali esagerate.

Le caratteristiche della grafia degli ipertiroidei sono invece spesso le seguenti:


velocit� accelerata, pressione irregolare, forma arrotondata e slogata (lettere
disarticolate, irregolarmente squartate in gesti capricciosi e fantasiosi),
dimensione ineguale, continuit� interrotta, <>, esitante.

Nel morbo di Parkinson la grafia � piccola, lenta, tutta pervasa da un leggero


tremore quasi impercettibile. Nella Sclerosi a placche lo studioso ha osservato
una "grafia assai premuta con linee ondulate, tremore orizzontale, costante e
continuo".

La paralisi progressiva presenta, nelle scritture di questi malati, "linee in


tutti i sensi, con macchie e sbavature. Tremori con grandi stacchi - precisa Oscar
del Torre, nel libro citato, - analoghi a quelli della sclerosi a placche. Lettere
ineguali con tendenza a forme infantili. All�inizio, una grafia ipercinetica con
eccesso di legature, paraffi immensi, occhielli larghi, maiuscole fortemente
premute. Pi� tardi - ed � il primo segno essenziale - il malato sopprime o
aggiunge delle lettere quasi ad ogni parola... Nel periodo terminale, lo scritto
diventa informe con lettere sempre ripetute, con parole difficilmente
riconoscibili".

Da quanto detto si pu� comprendere che, quando si disegna o si scrive, si proietta


sul foglio la propria totalit�. Il gesto dello scrivere � una vera e propria
manifestazione dell'unit� psicologica e fisiologica dello scrivente. E' questo un
concetto che la medicina moderna sembra non comprendere, quello dell'unit�
psicosomatica dell'individuo.

Il medico, Oreste Speciani, scriveva: "La medicina � tutta psicosomatica oppure


non � medicina". La grafologia medica deve tener conto di questa visione olistica
dell'individuo gi� messa in luce da Alexander Lurija che vedeva significative
relazioni tra psiche e soma nella scrittura. Sull�unit� psicosomatica, Padre
Girolamo Moretti, "dando la <> del segno Intozzata II modo, cos� si esprimeva:

"<>. Ed ancora: <<...qualunque linguaggio esterno scaturisce dall�interno, come


l�acqua dalla fonte... il linguaggio interno � l�espressione dell�idea e contiene
in s� l�idea.

"<>". ( Trattato, Messaggero, IX ed.).

Giuseppe Cosco

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