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Estrusione
Diretta
Indiretta
Idrostatica
Ad impatto
Estrusione
Estrusione diretta: lattrito della billetta lungo le pareti del contenitore aumenta molto le forze richieste per lestrusione. Estrusione indiretta: lattrito limitato, ma le pressioni applicabili inferiori per via delluso di un pistone cavo. Estrusione idrostatica: non si ha attrito con le pareti del contenitore. Estrusione ad impatto: si usa per sezioni cave.
billetta sia contenuta nella camera. Con billette coassiali di due metalli differenti si pu fare cladding, ossia rivestire per deformazione un metallo.
L. Lutterotti - Tecnologie e sistemi di lavorazione 1- anno 2005-2006
Estrusione
CCD: circumscribing-circle diameter: diametro del pi piccolo cerchio nel quale circoscrivere la sezione. Fattore di forma: rapporto tra il perimetro e larea della
sezione, d unidea della complessit della forma da estrudere.
a.
b.
c.
a. Flusso di metallo omogeneo, avviene nel caso di assenza di attrito tra billetta, stampo e contenitore. b. Nel caso in cui lattrito sia alto, si sviluppa una zona morta e la supercie della billetta entra nel usso provocando difetti interni. c. Con un attrito elevatissimo con il contenitore, la zona morta si estende allindietro e se lestrusione avviene a caldo abbiamo anche la formazione di un gradiente con difetti a tubo.
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Meccanica dellestrusione
R=
Af
u = Y"1
Lavoro = A0 L0Y"1 = FL0 = pA0 L0
calcolare leffetto degli attriti e il lavoro ridondante di deformazione disomogenea, per cui la pressione richiesta per lestrusione viene scritta semi-empiricalmente come:
p = Y ( a + b ln R)
determinare sperimentalmente che approssimativamente valgono 0.8 e ! 1.2-1.5 rispettivamente. sostituisce Y con Y.
Estrusione a caldo
La pressione si pu esprimere convenientemente come:
p = K e ln R
dove Ke si ricava dalla seguente gura:
!
Effetto della temperatura e velocit di estrusione sulla pressione
(60-65 HRC di durezza) molto elevati. La lubricazione molto importante e si usano rivestimenti solfati da conversione sui pezzi e saponi o cere come lubricanti.
Propriet meccaniche elevate come risultato dellincrudimento a freddo Buon controllo delle tolleranze dimensionali, che richiedono poche operazioni di nitura Superci con buona nitura (importante il lubricante) Assenza di ossidi superciali Alta produttivit
Estrusione a impatto
Estrusione idrostatica
contenitore e permette di utilizzare bassi angoli per la matrice. Si utilizzano come uidi oli vegetali a bassa temperatura e cere, polimeri o vetri ad alta temperatura. industrialmente a causa della complessit del sistema a tenute.
Diretta, 90 idrostatica, 45
Difetti destrusione
Cricche superciali: velocit troppo elevate e locali aumenti di temperatura possono portare alla formazione di cricche superciali. Bisogna diminuire velocit e temperatura. Difetti a bamboo: il materiale rimane bloccato per attrito alle pareti e rilasciato a scatti. Comune nellestrusione idrostatica, si riduce con un miglior lubricante. Difetti di estrusione: si tratta di inclusioni di ossidi e impurit che nellestrusione vengono inglobati e indirizzati verso il centro del pezzo dai ussi di materiale Cricche interne: da deformazioni disomogenee, si riducono aumentando lattrito, diminuendo langolo alla matrice e h/L.
Operazioni nellestrusione
che vanno da 10 a 100.Velocit tipiche del pistone sono no a 0.5 m/s. Si preferiscono velocit inferiori per leghe bassofondenti pi duttili come Al, Mg, Cu. Maggiori per acciai e metalli refrattari (Mo). Si usano presse idrauliche orizzontali per lestrusione a caldo e verticali per quella a freddo. Nellestrusione a caldo si usano le temperature della forgiatura a caldo. La billetta viene riscaldata prima dellinserimento nellestrusore. Il raffreddamento della billetta nel contenitore aumenta le deformazioni disomogenee. Inoltre lossido formato a caldo pu essere eliminato utilizzando un tampone pressatore di diametro leggermente inferiore al pezzo.
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Operazioni nellestrusione
refrattari si usa vetro che mantiene buona viscosit ad alta T e agisce da barriera termica. Oppure si usa grate o disolfuro di molibdeno. Per leghe non ferrose no si usa lubricante o al massimo grate. Se si hanno problemi di adesione al contenitore si usa una camicia di materiale sofc come il rame (canning). (square o shear dies). Tubi vengono estrusi interponendo un mandrino:
Matrici, continua
cave con lAl utilizzando metodi welding chamber (camera di saldatura). Il pezzo separato nella matrice si risalda alluscita per effetto dellenorme pressione.
Tralatura
dove da denizione:
K" Y= n +1
h " = 1 + 0.12 L
Fattore di disomogeneit
Angolo ottimale
dellestrusione langolo di ingresso nella liera inuenza sia lattrito che il lavoro ridondante. ottimale in funzione della riduzione darea.
superare lo sforzo di snervamento in trazione alluscita e quindi prendendo la formula per lestrusione ideale:
1 = 1 " = 0.63 e
o cilindri e del 58% per nastri piani. ! Attriti e deformazioni ridondanti la riducono ulteriormente. A0 " A f Con incrudimento: 1
Tralatura di tubi
(a)
(b)
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(c)
Si osservano difetti simili a quelli destrusione, soprattutto cricche interne (centrali) che aumentano allaumentare dellangolo di tralatura o diminuendo la riduzione per passata (in entrambi i casi aumenta la deformazione disomogenea). Poi possiamo avere la formazione in supercie di striature, piegature o cricche longitudinali che possono poi crescere in seguito a lavorazione successive. Bisogna controllare i parametri di lavorazione e la lubricazione per ridurli. A causa della deformazione non omogenea anche nella tralatura si possono avere sforzi residui. In gura gli sforzi residui in un tondino tralato in acciaio.
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Operazioni di tralatura
La forma (sezione) tipica di una matrice visibile in gura: gli angoli tipici vanno da 6 a 15. Riduzioni superiori a 45% non si usano poich possono Le velocit di tralatura vanno da 0.15 a 50 m/s a seconda
dei diametri e riduzione per passata.
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dare origine a rotture. Riduzioni leggere intorno al 10% vengono fatte per migliorare la nitura superciale e tolleranza dimensionali.
Operazioni di tralatura
Un tondino o lo viene inizialmente rastremato allestremit per inserirlo nella liera, poi viene preso negli afferraggi della macchina tralatrice. Si pu effettuare la tralatura in tandem facendo passare il lo attraverso pi liere in serie. Per ridurre la tensione dopo lultima si ineriscono dei rulli avvolgitori motorizzati su cui il lo compie 1 o 2 giri e oltre a trascinare il lo in uscita applicano una tensione antagonista su quello in entrata successiva facilitando la tralatura (come nella laminazione). Si pu rendere dritti i li facendoli passare in essione attraverso pi liere disallineate (come nei rulli allineanti nella laminazione). Sezioni pi larghe vengono tralate a temperature elevate. La tralatura a freddo incrudisce il materiale. Per tralazioni in serie a freddo bisogna procedere ad un annealing tra una passata e laltra.
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Operazioni di tralatura
Operazioni di tralatura
tralatura a secco: si rimuove prima di tutto lossido superciale per attacco chimico e poi il materiale passa attraverso un bagno di sapone in polvere prima di entrare nella liera. Nel caso di metalli ad alta resistenza come acciai si riveste il lo o la barra con metalli duttili (rame o stagno) o rivestimenti di conversione. Per il titanio si usano polimeri. tralatura ad umido: il pezzo e la matrice sono completamente immersi nel lubricante (oli e emulsioni) durante la tralatura.
banchi da tralatura, simili a macchine per trazione orizzontali, sono sistemi idraulici usati per sezioni molto grosse che richiedono carichi elevati, arrivano a tralare in pezzi no a 30m bull block, rulli avvolgitori motorizzati che avvolgono i li tralati e applicano la trazione necessaria alla tralatura.
Rastrematura (swaging)
Operazione di
riduzione della sezione di tubi o cilindri nota anche come forgiatura radiale o rastrematura per rotazione. possono muoversi anche radialmente durante la rotazione della matrice.
Un set di martelli
Rastrematura
La rastrematura di un
tubo si pu effettuare sia con lausilio che senza di un mandrino. senza mandrino ed in genere questo vien fatto in preparazione alla tralatura. interamente prodotti per rastrematura si fa uso del mandrino (b).
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(a)
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(b)