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Idea progettuale della manifestazione VI edizione anno 2013

La PrimaVERA maniFESTA: Dono, Autoproduzione e Ospitalit


La PrimaVERA maniFESTA una festa del locale in cui si riflette sul valore dei beni comuni della comunit tra una lunga storia di autoproduzione, dono e ospitalit. La manifestazione uno spazio culturale aperto al confronto, alla condivisione, alla socialit, allespressione, alle contaminazioni, allo scopo di rendere visibili i valori immateriali. Uno spazio di scambio sentimentale, armonioso, gioviale, pacifico, sereno, felice. Lobiettivo far maturare nuovi momenti di ri-appropriazione del senso di cittadinanza e di promozione del patrimonio culturale, ma anche riflettere sui contenuti dei temi trattati per costruire un percorso di consapevolezza e di emancipazione dal libero mercato. La Manifestazione, che giunge questanno alla sesta edizione, ideata e organizzata dallassociazione culturale lab. Omar Moheissi con la collaborazione di diverse realt associative locali. Liniziativa che si svolger come ogni anno il primo di giugno sar momento per annodare i valori comunitari e larte del saper fare attraverso la cultura, la musica e la gastronomia locale. Il progetto matura nella convinzione che intorno alla societ dei consumi cos come la stiamo attraversando in questi ultimi due decenni viene meno ogni forma di bene relazionale, generando omologazione e svuotando la comunit del proprio patrimonio sociale e culturale. Questo modello fondato sulliperproduttivismo non regolamentato trasforma i valori originariamente connotativi dei nostri luoghi cambiandone il senso e lo statuto. La storia del nostro territorio e di ciascun abitante si dirige verso il disconoscimento dellimportanza dei beni immateriali, in realt fonte di ricchezza sociale. Si venuta a creare perci una rottura storica che ha originato un divario generazionale incolmabile. I linguaggi mutano al mutare dei bisogni. Il confronto tra un padre sessantenne e un figlio ventenne diventa disarmonico sulla scala valoriale. I valori cambiano nel tempo al mutare dei bisogni, tuttavia non sempre quelli nuovi che si affermano hanno unaccezione positiva. I bisogni del terzo millennio incorporano artificiosit, essendo per la maggior parte creati nel mercato delle voglie. La spontaneit nei rapporti di produzione viene alterata dalla esigenza di mercato di trarre profitto dai prodotti. In

una economia di mercato il valore del dono non sempre congeniale. La gratuit, ci che per noi costituisce un valore illimitato, spesso considerata una diseconomia. Autoproduzione e ospitalit non producono ricchezza nella economia di mercato per il fatto che spesso non generano PIL, unico indice deputato a stabilire il livello di benessere nella nostra societ. In realt il dono, lautoproduzione e lospitalit hanno prodotto e producono economia e benessere sul nostro territorio, presentandosi ad oggi come lunica forma di resistenza attuabile per contrastare le crisi che ci travolgono. Con la primaVERA maniFESTA cerchiamo di difendere i saperi collettivi locali e che oggi possiamo chiamare beni comuni. In ogni modo tenteremo di lottare contro il consumismo condividendo una qualit della vita pi alta e pi legata alla nostra storia. Una societ materialista e produttivista in cui la produzione e il consumo diventano aspetti distaccati dalle necessit umane, ma anche lontani dalla tutela della salute e dal rispetto dei diritti umani, non fa parte della nostra storia. In pratica, la manifestazione cercher di opporsi al modello socio-economico dominante con la partecipazione attiva, lo spirito del dono e di ospitalit. Non meno importante sar il valore del saper fare sintetizzato nelle autoproduzioni culinarie che gli abitanti offriranno per loccasione e che saranno un momento concreto di congiunzione con il dono e lospitalit. In questo quadro proporremo lautoproduzione come alternativa al consumismo e riscoperta del piacere di creare da s. Perch autoprodurre vuol anche dire: migliore qualit e autenticit del prodotto; ridurre la distanza alimentare; accorciare le catene distributive e commerciali; sviluppare la cooperazione produttiva; praticare politiche dei prezzi che avvantaggino i produttori e i consumatori. Il dono come effetto dellautoproduzione, momento di distacco dalleconomia del profitto, ma anche di valorizzazione dellatto del donare senza secondi fini, stimolando un rapporto di collaborazione, cordialit e amicizia tra sconosciuti. Infine, lospitalit come completamento dellazione del donare, come accettazione dellaltro, del diverso, come accoglienza senza pregiudizi. Questi tre valori saranno i protagonisti della tavolata conviviale, realizzata con i doni offerti dalla nostra comunit e che rappresenter linvito ospitale alla partecipazione delle comunit limitrofe con le quali condividere la gioia della socialit. A coadiuvare tutto questo ci sar uno spazio di discussione pensato come momento di approfondimento sui temi del progetto e animato con ospiti illustri. Questanno al centro del dibattito ci sar una proiezione sulla cultura ribelle della nostra enogastronomica e legata alla dimensione dei beni comuni e le opportunit per rilanciare unopposizione al liberismo dei mercati: una riflessione pi approfondita sulle potenzialit di ribellione offerte dalla propria storia identitaria. Non mancher lespressione creativa musicale delle giovani band emergenti e uno spazio di intrattenimento per i

pi piccoli. Tutto dal basso per costruire insieme lalternativa.

Lab. Omar Moheissi

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