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Lallenamento del difensore moderno


di Emilio Longo e Michele Aquino

DIFENDERE A ZONA
a zona uno sviluppo della tattica in fase di non-possesso-palla. Nella difesa a zona il calciatore si muove in un determinato spazio rispetto alla posizione della palla. I parametri fondamentali da tener presenti in questa disposizione difensiva sono: palla porta compagni avversari.

il difensore preferisce coprire, considerata la distanza dalla propria porta. Il difensore assumer una posizione che gli permetter di coprire il compagno di reparto e di poter intervenire sullavversario senza palla.

Fig. 1. Difensore in marcatura vicino alla porta.

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Il difensore si muover quindi rispetto alla posizione della palla, della propria porta, della posizione dei compagni e successivamente dellavversario. Con questa tattica difensiva si quindi responsabili di una zona di campo assegnata a seconda del proprio ruolo. In questa zona di campo si marcano tutti gli avversari che vi entrano. Si pu quindi definire tale marcatura come marcatura a uomo non battezzata, ossia che non avviene sempre sullo stesso avversario. Infine si collabora con le zone adiacenti in modo da garantire ai propri compagni le coperture che avvengono con le giuste scalate. Per una corretta formazione dei propri giocatori bisogna porre lattenzione proprio sul concetto di marcatura. Negli ultimi anni il concetto di zona ha fatto allentare le maglie difensive, rendendo troppo spesso tale tattica alibi per i difensori poco inclini a utilizzare quei mezzi che per anni avevano dato al nostro calcio i migliori interpreti del ruolo al mondo. Bisogna inoltre ricordare che esiste una proporzionalit inversa tra marcatura e copertura: infatti pi si marca e meno si copre e pi si copre e meno si marca. Il concetto sopra esposto esplicitato nelle figure 1 e 2. Nella figura 1 riprodotto lesempio di un difensore che privilegia la marcatura a discapito della copertura. Egli si trova allinterno dellarea di rigore e la vicinanza alla propria porta gli fa scegliere di marcare pi da vicino lavversario. Nella figura 2

Fig. 2. Difensore in copertura lontano dalla porta.

Vantaggi della difesa a zona si autonomi e quindi indipendenti dallavversario i calciatori si sentono maggiormente coinvolti equa distribuzione del carico di lavoro maggiore spirito collaborativo la distribuzione dei calciatori sul campo permette ripartenze veloci si ottimizzano posizioni e assetto di squadra facile costruire il lato forte. Svantaggi della difesa a zona i difensori stentano a marcare e contrastare. Abuso di azione ritardatrice o temporeggiamento

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ci vuole molto lavoro per organizzare il reparto a fare scelte univoche bisogna responsabilizzare il singolo e il reparto. Spesso dopo un goal si tende a non ritenersi responsabili della segnatura subita creazione di spazi intermedi che risultano pericolosi. Un esempio si ha quando in zona centrale si forma la piramide difensiva: si spesso cos densi che si consentono passaggi appoggiati laterali in una porzione di campo pericolosa. Da questa posizione si concede un tiro che pu impensierire il nostro numero uno. Limportanza della comunicazione Nel gioco a zona, che prevede di pensare e muoversi collettivamente, la comunicazione tra i membri del reparto difensivo una componente molto importante. Il principale protagonista quasi sempre il portiere, ma talvolta anche uno dei due difensori centrali, soprattutto se esperto, pu essere in determinati contesti il regista della situazione. Parliamo di regista perch chi dirige la squadra colui che si prende la responsabilit di ordinare e coordinare i movimenti dei compagni di reparto. La comunicazione deve essere allenata alla stessa stregua delle situazioni tattiche. Deve essere definito un certo numero di parole che siano ben comprensibili. I vocaboli scelti devono essere: condivisi brevi secchi distinti (ad es. lutilizzo di Mia! e Via! deve essere evitato per un ovvio rischio di errore). Quando il regista col suo comando aiuta i compagni deve rendersi comprensibile senza essere guardato. Perci comandi come vai di qua, attento l ecc. costringono il compagno a guardare per comprendere dove sia il qua o il l. Questi suggerimenti devono essere sostituiti con comandi comprensibili acusticamente, perci scala a destra, copri a sinistra sono formule facilmente e velocemente interpretabili. I comandi non devono essere troppi e devono prevedere tutti i possibili movimenti richiesti alla linea difensiva.

Il portiere o il difensore centrale devono essere tempestivi nel dare le informazioni ai propri compagni, al fine di potersi opporre alle soluzioni avversarie velocemente ed efficacemente. La comunicazione verbale deve avvenire con voce chiara ad alto volume. In allenamento si deve abituare sia il portiere sia la squadra a utilizzare lo stesso tono di voce utilizzato in gara. Anche esercitazioni banali possono svolgersi con un maggiore coinvolgimento se effettuate con una comunicazione funzionale. La comunicazione pu essere anche visiva. Si pensi a un portiere che gioca alto rispetto alla porta. Egli trasmette ai compagni sicurezza, li aiuta a stare pi tranquillamente alti e non aver lassillo di scappare indietro, perch sanno che il loro numero uno in casi di palla alle loro spalle dar loro una mano. Differente se un portiere mantiene una posizione pi bassa: il difensore si sente meno tranquillo perch ha pi spazio da difendere alle sue spalle. Ricordiamoci che i giocatori pensano, parlano e agiscono. La differenza di valore tra un giocatore e un altro la far il minor dispendio di tempo che si ha tra la lettura della situazione e lesecuzione della risposta che pu essere verbale (comando) o motoria (movimento o intervento). Aiutiamo i nostri giocatori a pensare.

PROGRESSIONE DIDATTICA
Per insegnare a difendere a zona bisogna esercitarsi e conoscere la progressione didattica. Dallesperienza diretta abbiamo cos suddiviso il nostro lavoro per la linea difensiva: 1. orientamento 2. diagonali e triangoli difensivi 3. palla coperta e palla scoperta 4. uno pi uno contro uno 5. uno pi due contro due 6. uno pi quattro contro quattro 7. difesa su cross e traversoni 8. ripristino dellequilibrio difensivo 9. situazioni di superiorit numerica 10. situazioni dinferiorit numerica 11. coperture preventive 12. costruzione della manovra giochi di reparto.

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In questo nostro contributo presentiamo una serie di esercitazioni svolte in spazi delimitati (box) che hanno lobiettivo di allenare lorientamento dei difensori e la collaborazione difensiva in forma situazionale. Riteniamo questa metodologia di lavoro in grado di stimolare adeguatamente lanalisi e le conseguenti risposte tecnico-tattiche del difensore facilitandone lapprendimento e lassimilazione del giusto atteggiamento.
Fig. 4. Situazione di 2 contro 1.

Box Marco e copro, no passaggio filtrante Spazio box metri 128 con base posizionata a 25 metri dalla porta Calciatori utilizzati 8 (6vs2) Lesercitazione proposta ai difensori per sviluppare il concetto del marco e copro e la successiva capacit di non subire passaggi filtranti. I sei calciatori posti sul perimetro del rettangolo devono cercare di ottenere un punto riuscendo a trasmettere la palla con passaggio filtrante ai compagni posti sul lato opposto (fig. 3).

Variante recuperata palla i difensori devono superare la linea contrastati dalla coppia posta davanti ad essi, di fatto, si crea un 2vs2.

Un momento dellesercitazione marco e copro sotto lo sguardo attento di mister Emilio Longo.

Box No passaggio filtrante, appoggio laterale Spazio box metri 148 con base posizionata a 25 metri dalla porta pi due corridoi laterali di metri 28 (fig. 5) Calciatori utilizzati 8 (6vs2)

Fig. 3. Marco e copro, non subire passaggi filtranti.

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Il passaggio laterale appoggiato non d punti ma contribuisce al mantenimento del possesso-palla. I due difensori posti allinterno del rettangolo devono intercettare e transare positivamente superando la linea di demarcazione. Di fatto si viene a creare un 2vs1, coi due difensori che cercano di superare il calciatore che ha subito lintercetto (fig. 4). I giocatori posti ai lati contribuiscono al solo mantenimento del possesso-palla. A ogni intercetto verr assegnato un punto. Due punti ad ogni superamento.

Fig. 5. No passaggio filtrante, appoggio laterale

Lesercitazione proposta ai difensori per sviluppare il concetto del marco e copro e la successiva capacit di non subire passaggi filtranti e pas-

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saggi centro-laterali. In questa esercitazione si cerca di ottimizzare il concetto di marcatura e copertura dello spazio. Spesso i giocatori zonisti sono molto densi in zona-palla. Questo fa rischiare di subire passaggi in zone centro-laterali molto pericolose. I sei calciatori posti sui lati del rettangolo devono cercare di ottenere un punto trasmettendo per mezzo di un passaggio filtrante la palla ai compagni posti sul lato opposto. Ottengono un punto anche quando servono il compagno esterno nel corridoio delimitato (fig. 6). Il passaggio fuori dal corridoio non d punti ma il solo mantenimento del possesso-palla. I difensori ottengono un punto dopo intercetto e transizione positiva con superamento di un avversario, se lintercetto avvenuto per un passaggio laterale (fig. 7), due punti se lintercetto e il superamento dei due avversari avviene su palla filtrante.

Lesercitazione proposta alla linea difensiva per allenare in fase di non-possesso la formazione di diagonali e piramidi. Particolare attenzione viene prestata a non subire passaggi filtranti. I sei calciatori posti sul perimetro effettuano un possesso-palla finalizzato a muovere la linea avversaria e a infilarla con passaggi filtranti (fig. 8). Guadagneranno un punto a ogni filtrante pervenuto ai calciatori sul lato opposto. La linea difensiva realizza un punto a ogni intercetto, due punti se dopo lintercetto riesce a portare palla oltre la linea difesa dalla coppia che ha perso il possesso. In questo modo abituiamo i nostri difensori alla transizione positiva. Il possesso-palla eseguito solo con passaggi radenti. Lesercitazione ha una valenza anche sullorientamento collettivo e sulla capacit di sapersi adeguare al nuovo fronte dattacco, visto che il campo bifronte. Il portiere lavorando sul perimetro del box accresce le proprie capacit tecniche e migliora nella valutazione tattica dei compagni di reparto.

Fig. 6. I difensori ottengono un punto effettuando un passaggio filtrante o servendo un compagno nel corridoio. Fig. 8. Box a 4, no passaggio filtrante.

Box a 4, no passaggio filtrante e appoggio laterale Spazio box metri 2510 pi due corridoi laterali di metri 410 realizzato a 25 metri dalla porta (fig. 9) Calciatori utilizzati 10 (6vs4), opportuna la presenza dei portieri Come la precedente, lesercitazione proposta alla linea difensiva per allenare in fase di non-possesso la formazione di diagonali e piramidi, ponendo particolare attenzione a non subire passaggi filtranti. Inoltre cerchiamo di razionalizzare la densit in zona-palla. I sei calciatori posti sul perimetro effettuano come sopra un possesso-palla finalizzato a muovere la linea e a infilarla con pas-

Fig. 7. I difensori ottengono un punto se intercettano un passaggio laterale, due punti se si tratta di una palla filtrante.

Box a 4, no passaggio filtrante Spazio box metri 2510 realizzato a 25 metri dalla porta Calciatori utilizzati 10 (6vs4), opportuna la presenza dei portieri.

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saggi filtranti o a effettuare passaggi laterali servendo i compagni esterni nei corridoi delimitati. Guadagnano un punto a ogni filtrante pervenuto ai calciatori sul lato opposto o a ogni passaggio nei corridoi. I calciatori posti esternamente non devono stazionare nei corridoi, ma arrivarci. La linea difensiva realizza un punto a ogni intercetto, due punti se dopo lintercetto riesce a portare palla oltre la linea difesa dalla coppia che ha perso il possesso. In questo modo abituiamo i nostri difensori alla transizione positiva. Il possesso-palla eseguito solo con passaggi radenti. Lesercitazione ha una valenza anche sullorientamento collettivo e sulla capacit di sapersi adeguare al nuovo fronte dattacco, visto che il campo bifronte. Il portiere lavorando sul perimetro del box accresce le proprie capacit tecniche e migliora nella valutazione tattica dei compagni di reparto.

Fig. 10. Box laterale, attenti alla meta e al corridoio di convergenza.

Box attenti allo scarico Spazio box metri 1515 realizzato a 25 metri dal centro-porta Calciatori utilizzati 7 (4 esterni e 2 contro 1 interno) Lesercitazione consiste per i difensori nel non subire un passaggio filtrante e di non consentire allattaccante interno di ricevere palla e di scaricare (fig. 11). In questo esercizio si forza il concetto di aggressivit e marcamento. I difensori otterranno un punto a ogni intercetto e superamento della meta dellavversario che ha sbagliato il passaggio. Gli attaccanti otterranno un punto a ogni filtrante e due punti a ogni scarico riuscito dal giocatore interno.

Fig. 9. Box a 4, no passaggio filtrante e appoggio laterale.

Box laterale, attenti alla meta e allinterno-campo. Spazio box metri 2510 realizzato nella zona laterale del campo Calciatori utilizzati 4 (2vs2) Nel box posizionato in zona esterna si ingaggia un 2vs2. Obiettivo dei difensori quello di contrastare gli attaccanti per non permetter loro di fare meta e di non farli entrare nel corridoio che li fa convergere. Lo spazio di convergenza segnalato dal diverso colore dei cinesini (fig. 10). Il compito dei difensori di indirizzare in esterna la coppia e di vincere l1vs1 nel caso in cui lattaccante voglia convergere. I difensori, una volta recuperata la palla, devono transare positivamente cercando di fare meta.

Fig. 11. Box attenti allo scarico.

Box attenti allo scarico 2 Spazio box metri 1820 realizzato a 25 metri dal centro-porta Calciatori utilizzati 8 (4 esterni e 2 contro 2 interno) Lesercitazione per i difensori consiste nel non subire un passaggio filtrante e non consentire ai due at-

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taccanti interni di ricevere palla e di scaricare (fig. 12). In questo esercizio si forza il concetto di aggressivit e marcamento. I difensori otterranno un punto a ogni intercetto e superamento della meta dellavversario che ha sbagliato il passaggio. Gli attaccanti otterranno un punto a ogni filtrante e due punti a ogni scarico riuscito da parte dai giocatori interni.

Variante consentito ai calciatori esterni al box di tirare in porta. In questo caso la lettura tattica del portiere diventa fondamentale. Box a 4 evitare il corto-lungo e laggiramento laterale Spazio box metri 2520 pi due corridoi laterali di metri 545 (fig. 14) Calciatori utilizzati 11 (4 esterni pi 4 contro 2 interni pi il portiere)

Fig. 12. Box attenti allo scarico 2.

Box no scarico e corto-lungo Spazio box metri 1820 realizzato a 25 metri dal centro-porta Calciatori utilizzati 8 (3 esterni e 2 contro 2 interni pi il portiere) I tre giocatori (posti come in fig. 13) si passano la palla cercando di servire i due attaccanti alle spalle dei difensori per fare goal. Vale la regola del fuorigioco. I due difensori, oltre a non farsi prendere alle spalle con un movimento corto-lungo, non devono permettere lo scarico agli attaccanti interni. Recuperata palla, i difensori devono transare portando la palla in zona-meta. Il portiere deve partecipare con una posizione attiva che gli consenta dintercettare la rifinitura degli attaccanti.
Fig. 14. Box a 4: evitare il corto-lungo e laggiramento laterale.

I quattro giocatori nel perimetro cercano di servire i due attaccanti alle spalle dei difensori per mandarli in goal. Vale il fuorigioco. Inoltre gli attaccanti cercano di servire i compagni nel corridoio laterale. Se ci avviene, da quel momento si ingaggia un 6vs4 per il goal (fig. 15): i difensori devono essere razionali nella formazione delle diagonali e nel triangolo, riuscendo a non subire passaggi centro-laterali pericolosi. Importante il ruolo del portiere, sia nella comunicazione sia nella lettura preventiva del passaggio alle spalle della linea difensiva. Il portiere deve partecipare con una posizione attiva che gli consenta dintercettare la rifinitura degli attaccanti.

Fig. 13. Box no scarico e corto-lungo.

Fig. 15. Box a 4: evoluzione in 6 contro 4 per il goal.

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Variante consentito ai calciatori esterni al box tirare in porta. In questo caso la lettura tattica del portiere diventa fondamentale.
Nellimmagine a lato riportata una fase del box a 4 con obiettivo di evitare il corto-lungo e laggiramento laterale.

Il presente contributo tratto dalla pubblicazione (libro+2 DVD) Solidit difensiva. 100 esercitazioni per forgiare una difesa compatta, aggressiva e propositiva, www.allenatore.net 2012.

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Michele Aquino Nato a Salerno il 1 marzo 1973 In possesso del diploma di perito chimico, Michele Aquino allenatore di base, avendo acquisito la licenza nel giugno del 2006. Ha iniziato lattivit di allenatore nel 2001 vincendo il campionato di seconda categoria alla guida dellA.S. Pontecagnano 1999. Nel corso della carriera ha vinto cinque campionati in dieci anni dattivit, giungendo due volte secondo e stabilendo il record italiano di vittorie consecutive (ben venticinque alla guida dellA.S.D. Serre nella stagione 2009-2010). Queste le squadre che, con Aquino in panchina, hanno ottenuto il salto di categoria: 2001-2002 A.S. Pontecagnano 1999, promossa in Prima Categoria 2003-2004 A.S. Pontecagnano1999, promossa in Promozione 2007-2008 A.S.D. Serre, promossa in Promozione 2009-2010 A.S.D. Serre, promossa in Eccellenza 2010/11 A.S.D. Montecorvino, promossa in Eccellenza

Emilio Longo Nato a Salerno il 25 agosto 1973 In possesso del diploma di perito tecnico, Emilio Longo allenatore di base, avendo acquisito la licenza nel febbraio 2001, e dirigente sportivo avendo frequentato il corso presso luniversit degli studi di Salerno nel 2000. stato relatore ai seminari Limportanza del portiere nella gestione della transizione (Cava dei tirreni 2 maggio 2011, corso APPORT) e Didattica della fase di non possesso (Roma 25-26 giugno 2011, corso Allenatore.net). Nel corso della sua decennale carriera da allenatore ha guidato numerose squadre di Promozione, Eccellenza e Serie D campane, tra le quali Turris, Piazzese, Mons Taurus, Ferrandina, Real Sanseverinese. Nella stagione 2010-2011 ha ricoperto il ruolo di allenatore in seconda presso la Pro Patria in Lega Pro, mentre nella stagione 20112012 ha guidato la Gelbison (viceallenatore) con mister Michele Aquino.

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