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Il 14 dicembre 2OOO se LenuLa, presso la nosLra sede in Via
TrenLo 77 a Udine, una conferenza pubblica sul Lema che e og-
geLLo di quesLa breve relazione.
Riguardo al Lermine sanLo, abbiamo inLeso porre a confronLo il
significaLo correnLe, il pi comune e consolidaLo (derivanLe dalla
doLLrina e dalla Lradizione caLLolica), con quello, ben diverso, che
scaLurisce dalla Iarola di Dio. La domanda, come sempre in quesLi
casi, e: SUHIHULDPR DWWHQHUFL D FLz FKH 'LR FL KD YROXWR WUDVPHWWHUH
RSSXUH D TXDQWR JOL XRPLQL SUHWHQGHQGR GL VDSHUQH SL GL /XL
KDQQRLPSURSULDPHQWHJHQHUDWRQHOFRUVRGHLVHFROL" A noi la scelLa!
In qualiLa di CrisLiani secondo il Nuovo TesLamenLo, noi della
Chiesa di CrisLo non abbiamo dubbi: per quesLo argomenLo, come
per ogni alLro che riguardi la fede, non possiamo che rimanere
saldamenLe aLLaccaLi alla divina Iarola.
Come vedremo nella seconda parLe di quesLo scriLLo, la ibbia
(AnLico e Nuovo TesLamenLo) in genere usa lespressione sanLo
per riferirsi agli uomini che veramenLe apparLengono a Dio, per
compleLezza aggiungiamo che, spesso, il Lermine e riferiLo anche
agli angeli di Dio (i sanLi angeli, appunLo), ma, in quesLa sede,
parleremo solo di uomini, non di angeli.

Chiediamo ai nosLri genLili LeLLori di prendere in mano la pro-


pria ibbia, oppure, se non ne possiedono una, di procurarsela e
di leggere con aLLenzione i passi che ciLiamo.
Irima di valuLare la porLaLa dellespressione VDQWR nella Iarola di
Dio, e senzalLro opporLuno precisare, avvalendoci a Lal proposiLo
di fonLi ufficiali caLLoliche, la doLLrina caLLolico-romana sui VDQWL.
: Chi sono i santi neI mondo cattoIico?
La Chiesa [cattolica| promuove il vero ed autentico culto dei Santi,
il cui esempio edifica i fedeli di Cristo e la cui intercessione da loro
sollievo . lecito venerare con culto pubblico soltanto quei servi di
Dio che, per l'autorita della Chiesa, sono stati inseriti nell'elenco dei
Santi o dei Beati
1
(&RGLFHGL'LULWWR&DQRQLFR, artt. 1186, 1187).
A causa della loro piu intima unione con Cristo i Beati rinsaldano
tutta la Chiesa nella santita e non cessano di intercedere per noi
presso il Padre, offrendo i meriti acquistati in terra mediante *(6
&5,672 81,&2 0(',$725( )5$ ',2 ( */, 820,1, . [i Santi| pos-
siamo e dobbiamo pregarli di intercedere per noi e per il mondo in-
tero (&DWHFKLVPRGHOOD&KLHVD&DWWROLFD punti 9S6, 2683).
I giusti, morti in pace con Cristo, sono diventati piu vicini a Dio e
quindi anche a noi; operano nella storia con maggiore efficacia di
quando erano sulla terra, a somiglianza del 6,*125( *(6 &+( +$
',63,(*$72 /$ 68$ 327(1=$ 6$/9,),&$ 6235$778772 '232 /$ 68$
0257( ( 5,6855(=,21( . Siamo dunque accompagnati dai Santi.
Na possiamo anche dialogare con loro, lodarli e supplicarli, perch
sono persone (&DWHFKLVPRGHJOLDGXOWL, punti 7S3, 970).
ALLenzione: quelle che sopra abbiamo apposiLamenLe riporLaLo
in GRASSETTO-NERETTO sono le sole affermazioni che abbiano un
1
%HDWL, come Lali dichiaraLi dalle auLoriLa caLLoliche a cio preposLe, sono deLLi
quei credenLi LrapassaLi ai quali, essendo sLaLe riconosciuLe cerLe prerogaLive
di sanLiLa secondo i canoni caLLolici, possono essere inLanLo veneraLi limi-
LaLamenLe ad un LerriLorio o ad una famiglia religiosa (es. un ordine) e
poLranno un giorno, dopo pi accuraLa indagine, essere dichiaraLi 6DQWL, os-
sia degni duna venerazione non pi circoscriLLa a cerLi aLLi di culLo e luoghi.

risconLro biblico (cfr. 1TimoLeo 2:5, Ciovanni 16:6ss.), LuLLo il resLo,


rispeLLo alla ibbia, o e sconosciuLo, oppure e conLrario o conLrad-
diLLorio: in Lal modo, anche le affermazioni di per s vere vengono
cos, di faLLo, vanificaLe.
InfaLLi, che senso ha aLLribuire (giusLamenLe) a CrisLo lHVFOXVLYD
nel ruolo di mediazione presso il Iadre, se poi lo si aLLornia, olLre
che della VWUDSRWHQWH Maria, di migliaia e migliaia di alLri presunLi
inLercessori`! L come si fa ad acceLLare lidea che un uomo o una
donna, dopo morLi, possano acquisire le sLesse prerogaLive divi-
ne`! (InfaLLi, ad esempio, un VDQWR al quale ci si rivolge in preghiera
in uno sLesso momenLo ed in migliaia di parLi diverse del mondo
dovrebbe essere in grado di ascolLare LuLLi e rispondere a LuLLi.).
Domandiamoci, aIIora:
N Quale sarebbe il vero e auLenLico culLo dei sanLi di cui parla il
'LULWWR &DQRQLFR, daLo che nella Iarola di Dio non se ne fa mai
menzione ? (L, infaLLi, i LesLi caLLolici non ciLano mai, a Lal pro-
posiLo, la ibbia).
N Dove lauLoriLa biblica per sLabilire linLercessione di persone
LrapassaLe a favore dei vivenLi su quesLa Lerra ?
N Dove lauLoriLa biblica per sLabilire e redigere un elenco di
persone VSHFLDOL (la cui anima e consideraLa gia salvaLa) ?
Cio che il CaLLolicesimo fa, non e in fondo un anLicipare e sancire
presuntuosamente di conoscere il giudizio di Dio`! (Solo Dio puo
eserciLare un giudizio perfeLLo, anche dei segreLi pi riposLi nei
cuori umani, e decidere chi e degno della salvezza e chi meno:
vedi, ad esempio, i seguenLi passi biblici: LcclesiasLe 12:14, Romani
2:16, 1Corinzi 13:1-3
2
).
2
Secondo quesLulLimo passo, una persona poLrebbe anche dare eroica-
menLe la propria viLa in sacrificio per la fede, o devolvere LuLLi i suoi beni ai
poveri, senza avere pero la cariLa nel cuore, senza pure inLenzioni, vero di-
sinLeresse, genuino amore per Dio. ma chi puo giudicare di LuLLo cio, se
non Dio solo`!

N Dove linsegnamenLo biblico secondo cui i meriLi sovrab-


bondanLi di alcuni esseri umani, vivi o morLi che siano, posso-
no riversarsi su alLri al fine di far loro raggiungere la salvezza ?
N Come possono degli uomini LrapassaLi avere acquisiLo cos LanLi
meriLi da poLer dare il proprio VXSHUIOXR ad alLri `
N Dove il comando biblico che indica di rivolgersi ad una schiera
di LrapassaLi per oLLenere la loro inLercessione ?
N Dove linsegnamenLo divino secondo cui un giusLo appro-
daLo nellDOGLOj agisce pi efficacemenLe che da vivo, e che ci
auLorizza e inviLa a comunicare con i LrapassaLi ?
La ibbia insegna che ognuno porLera da solo il proprio fardel-
lo! (Salmo 49:7, Lzechiele cap. 18, MaLLeo 25:31ss., Romani 2:6,
14:12, 2Corinzi 5:1O).
Lssa, inolLre, afferma con esLrema chiarezza che anche luomo
migliore e cos pieno di peccaLi da avere bisogno della grazia divi-
na per ripulire molLe macchie dalla propria anima e salvarsi (1Re
8:46, LcclesiasLe 7:2O, Ceremia 17:5-7, Romani 3:1O.23-24, Lfesini
2:8-9, TiLo 3:5).
Infine, , YLYL non possono comunicare con i PRUWL, e viceversa!
(leggi, come esemplificazione di cio, la parabola conLenuLa in Luca
16:19-31, Lale veriLa e comunque aLLesLaLa da LuLLa la ibbia).
; Chi sono i santi neIIa Bibbia?
TramiLe la frase riporLaLa nel capoverso soLLosLanLe consLaLiamo
che le auLoriLa ecclesiasLiche caLLoliche sanno molLo bene la veriLa,
e, quando vogliono ciLare correLLamenLe la ibbia, non possono
che dire il vero. Ci domandiamo, allora, perch non inLendano ri-
speLLare quella divina volonLa che ben conoscono.
Nella Chiesa delle origini i cristiani si considerano VDQWL (2Corinzi
1:1), cio appartenenti a Dio, e sono consapevoli di dover vivere
FRPHVLDGGLFHDVDQWL (Efesini S:3) e di doversi rivestire come
DPDWLGL'LRVDQWLHGLOHWWLGLVHQWLPHQWLGLPLVHULFRUGLDGL

ERQWj GL XPLOWj GL PDQVXHWXGLQH GL SD]LHQ]D (Colossesi


3:12) (&DWHFKLVPRGHJOLDGXOWL, punto 673).
7
Questa e unaffermazione pienamente bibIica!
4
1HOOD&KLHVDGHOOHRULJLQL (~ del Nuovo TesLamenLo)
L&ULVWLDQL (~ i seguaci VIVI L VLCLTI di CrisLo in quesLa Lerra)
VRQRVDQWL (~ puri, consacraLi, messi a parLe per un servizio)
cioe
SURSULHWjGL'LR (~ acquisLaLi per mezzo del sacrificio di CrisLo)
HSUDWLFDQWLL6XRLLQVHJQDPHQWL (~ discepoli)
Aggiungiamo unaffermazione conLenuLa in un noLo e diffuso
Dizionario iblico scriLLo da un alLo esponenLe caLLolico:
Tutti, senza eccezione, siamo chiamati alla santita, secondo il mo-
nito dell'Apostolo: 4XHVWD q OD YRORQWjGL 'LR FKH YL IDFFLDWH
VDQWL (1Tessalonicesi +:3). Del resto, lo stesso Gesu non ha esitato
a predicare: 6LDWH SHUIHWWL FRPH q SHUIHWWR LO 3DGUH YRVWUR
FHOHVWH (Natteo S:+8) (A. NISTRORIGO [vescovo|, *XLGDDOIDEHWL
FDDOOD%LEELD, voce "Santita).
Dunque, secondo il Vangelo, chi vuoIe saIvare Ia propria anima
deve divenLare SANT, ma nel senso biblico, su quesLa Lerra, ossia
deve avvicinarsi al Signore, comprendere il proprio sLaLo di pec-
caLo e accogliere la soluzione che Dio offre, cioe la grazia LramiLe il
sangue di CrisLo, quindi, penLendosi, deve lasciar da parLe pensie-
ri, praLiche e Lradizioni non bibliche ed iniziare un nuovo cammi-
no, una QXRYDQDVFLWD (come la chiama Ces: Ciovanni 3:3-5), una
rigenerazione spiriLuale, una nuova viLa. Il sangue di Ces, che in
Lal modo accogliamo spiriLualmenLe su di noi, ci lava da ogni pec-
caLo (ALLi degli AposLoli 22:16), purificandoci, SANTIIICANDCI, os-
sia ULVHUYDQGRFL per lopera di Dio su quesLa Lerra. Lo scriLLore sacro
Ciacomo, fraLello carnale di Ces, ci dice nella sua leLLera (cap. 1,
verseLLo 27), che la UHOLJLRQHSXUDHVHQ]DPDFFKLD consisLe proprio

nel FRQVHUYDUVL SXUL GDO PRQGR medianLe la vera fede in CrisLo


(leggi anche Ciacomo 4:4).
CerLo, nessuno diverra mai compleLamenLe privo di peccaLo, ma
il conLinuo sforzo nella SANTITA, con la spinLa dello SpiriLo SanLo e
con la misericordia divina sempre pronLa a colmare le nosLre lacu-
ne ed a lavare le macchie che ancora resLano, ci manLerranno nella
sanLiLa, nella separazione dalle lordure del mondo, nella adora-
zione cosLanLe del nosLro Signore e CreaLore. Se vogliamo essere
salvaLi e amare veramenLe Dio, dobbiamo divenLare SANTI su que-
sLa Lerra, cambiare viLa oggi, camminare con Dio ogni giorno e
non aspeLLarci nienLe dai morLi, i quali sono in aLLesa del Ciudizio
Universale e nulla possono fare, ormai, n per se sLessi n per alLri.
Vorremmo far noLare che il Lermine &ULVWLDQRL, nel Nuovo Te-
sLamenLo, e riferiLo ai credenLi in CrisLo solo Lre volLe (ALLi degli
AposLoli 11:26, 26:28, 1IieLro 4:16), menLre VDQWRL cenLinaia di
volLe, in praLica, i CrisLiani vivenLi su quesLa Lerra, nel primo se-
colo, soLLo la guida aposLolica, si chiamavano fra di loro IUDWHOOL o
SANTI. gnuno deve compiere qui ed ora, con laiuLo e nel Limore
del Signore, la propria sanLificazione, senza la quale non poLra
giungere alla viLa eLerna (2Corinzi 7:1, Lbrei 12:4, 1Ciovanni 3:3).
'LYHQWDUH CRISTIANI (cioe convertirsi a Cristo),
significa aIIora GLYHQWDUH SANTI, ossia:
purificarsi
(1Corinzi 1:2, 6:11, ALLi degli AposLoli 22:16, 1Tessalonicesi 5:23,
Apocalisse 2O:6),
divenire proprieLa del Signore
(1Corinzi 6:19, 1IieLro 1:14-16),
divenire come un Lempio per lo SpiriLo SanLo
(1Corinzi 3:17),
vivere per il Signore
(Romani 6:13, 2Corinzi 5:15),
servirLo e servire i fraLelli e il prossimo in genere
(MaLLeo 5:43-48, 1Corinzi 16:15, 1IieLro 2:5).

Concludiamo riporLando Apocalisse 2O:6:


%HDWR HVDQWR qFROXLFKHKDSDUWHDOODSULPDULVXUUH]LRQH.
Ma cose la prima risurrezione, secondo il Vangelo` L proprio
quella nuova nasciLa alla quale abbiamo faLLo cenno sopra, ossia
la rinasciLa inLeriore che si aLLua con la conversione, laposLolo
Iaolo disse infaLLi ai crisLiani della ciLLa di Colosse, perfeLLamenLe
vivi nella carne menLre ricevevano la sua leLLera: 6H GXQTXH VLHWH
ULVXVFLWDWL FRQ &ULVWR FHUFDWH OH FRVH GL ODVV GRYH &ULVWR q VHGXWR
DOODGHVWUDGL'LR(Colossesi 3:1).
NotareIIa finaIe Di Iapi che hanno regnaLo a lungo, pi o meno come
Wo|Lyla (che e in carica dal 1978), ce ne sono sLaLi diversi. Nel corso del No-
vecenLo, ad esempio, Leone XIII ha raggiunLo 25 anni di ponLificaLo, Iio XII
19 anni, ma il primo ha proclamaLo in LuLLo 17 beaLi e 12 sanLi, il secondo r i-
speLLivamenLe 23 e 33. Ciovanni Iaolo II (Wo|Lyla), invece, pare sia gia an-
daLo olLre il migIiaio fra eaLi e SanLi (deceduLi in epoche diversissime). Che
significa` I suoi predecessori non erano capaci di YHGHUH la sanLiLa` ppure
Wo|Lyla ha un conLaLLo molLo pi inLimo con Dio, il quale gli rivela la sanLiLa
(sempre in senso caLLolico-romano) di cenLinaia e cenLinaia di persone,
menLre non faceva lo sLesso con alLri Iapi` ppure (e quesLo mi pare pi
credibile) si vuole ribadire e accenLuare il ruolo cenLrale del Iapa romano
sia in Lerra sia nel regno dellaldila, cercando di far credere sempre pi che
Lerra e cielo sono in qualche modo nelle sue mani`
Iare, inolLre, che pi si e incapaci di essere veramenLe SANTI in quesLa Ler-
ra, pi si e carenLi nellaiuLarsi e sospingersi vicendevolmenLe nella sanLiLa
(finch si e in Lempo per farlo), pi si preLende di appoggiarsi ad una schi e-
ra di VDQWL arLificiosamenLe creaLi nellaldila, quasi per supplire alla nosLra
colpevole, volonLaria meschiniLa Lerrena.

Proponiamo un ritorno a Cristiancsimo puro c


gcnuino dcc origini. Lc tradizioni c c tcoogic
succcssivc a Nuovo Tcstamcnto non sono Paroa di
Dio; pcr qucsto, cooro chc Ianno partc dca Chicsa
di Cristo non si dicono Cattoici romani od Orto
dossi, nc Protcstanti o Evangcici, nc Pcntccostai,
Tcstimoni di Ccova, Mormoni, Avvcntisti o atro,
ma soo c scmpiccmcntc Cristiani sccondo i Van
gco di Ccs Cristo.
Chiunquc scnza acun impcgno vogia cono
sccrci, pararc assicmc di Dio, Iarci domandc sua
Bibbia pcr comprcndcra c praticara con noi c par
tcciparc ac nostrc riunioni, puo visitarci (di pcr
sona o su Intcrnct), scrivcrci o tccIonarci.
&+,(6$',&5,672
Via Trento, 77 - Udine
0432-299379
http://www.xnet.it/vangelo
Orari deIIe riunioni settimanaIi
Domenica ore 10
Gioved ore 19
(NGRESSO LBERO)

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