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Scegli lecoricarica
Le batterie ricaricabili offrono vantaggi economici e ambientali, ma molte durano ancora troppo poco. Impariamo a smaltirle.
li apparecchi portatili che richiedono di essere alimentati a batteria sono tanti, ma soprattutto sono sempre pi usati. Telecomandi, radiosveglie, macchine fotografiche digitali, telefoni cordless sono solo alcuni degli strumenti di uso quotidiano. I consumi di pile e batterie nascono proprio da questi nostri bisogni. Le pile, per, non sono un buon affare: sono adatte a un uso limitato e sporadico, costano e contengono sostanze inquinanti per lambiente. Per tutti questi motivi conviene farne un uso minimo e soprattutto scegliere solo le ricaricabili (quelle di questo test, insieme agli indispensabili caricatori), che rispetto a quelle usa e getta hanno una vita molto pi lunga.
Il nostro test
Le pile del test sono stilo e ministilo ricaricabili del tipo nichel metallo idruro (abbreviato con lacronimo NiMH). le prove Abbiamo valutato le prestazioni delle batterie in tre condizioni di utilizzo: con telefono cordless (uso continuo), flash (grande consumo istantaneo) e macchina fotografica digitale (uso misto). durata di vita Questa prova verifica laffidabilit delle batterie nel tempo, in pratica quanti utilizzi sopportano. Proprio in questo test cadono molti modelli, sia ministilo sia stilo. Le batterie hanno sopportato 200 cicli di ricarica in laboratorio, che simulano un utilizzo standard.
Anche con uno smaltimento accurato (tramite gli appositi contenitori), il problema ecologico resta. Visto che delle pile oggi in pratica non si riesce a fare a meno, cerchiamo di acquistare quelle che hanno minori svantaggi per noi e per lambiente. Le pile del test sono ricaricabili stilo e ministilo ad alta capacit, generalmente affidabili, molto adatte a un uso estremo, per esempio per far funzionare una macchina digitale. Anche se rimangono di gran lunga la scelta migliore rispetto alle usa e getta, hanno un punto da migliorare: perdono buona parte della loro resa dopo solo un centinaio di cicli di ricarica, soprattutto se si tratta di stilo (vedi riquadro nella pagina a fianco). E quando una pila si scarica iniziano i problemi di smaltimento.
altroconsumo.it
99%
Duracell LSD Staycharged
92%
91%
84%
Varta ready to use 56726
77%
42%
41%
14%
4%
4%
4%
Duracell supreme
Panasonic p6p/4bc
Philips R6B4B260
Uniross uo149464
Uniross uo149341
Energizer fsb4
Una su dieci ce la fa
IKEA LADDA
Ogni anno in Italia si vendono circa 30 mila tonnellate di pile; di questa montagna di rifiuti solo il 10% segue il percorso della raccolta differenziata, che permette di recuperare buona parte degli elementi presenti (soprattutto metalli pesanti), evitandone lestrazione da fonti naturali e il destino in inceneritore o in discarica, che di certo non la soluzione migliore per lambiente: una pila che finisce in discarica sopravvive per oltre 100 anni. LItalia molto indietro. Per adeguarci alle normative europee e ridurre al minimo lo smaltimento delle pile insieme ai rifiuti urbani, il tasso di raccolta dovr salire al 25% entro il 2012 e al 45% entro il 2016: praticamente ci vorrebbe un miracolo. In mancanza di impianti adeguati, oggi le poche pile che finiscono a raccolta sono smistate e poi viaggiano verso lestero, di solito in Francia e in Germania, dove vengono smaltite. Il problema del recupero delle pile europeo, non solo italiano. Attualmente, pochi paesi in Europa dispongono di un valido sistema nazionale di raccolta, trattamento e riciclaggio delle pile usate. LAustria vanta uno dei sistemi di riciclaggio delle pile pi avanzato, gi nel 2001 la differenziata era al 60%. In tutto il Paese si contano 7 mila punti di raccolta. La Svezia ha iniziato a fare campagne informative dagli anni 70 e ne organizza regolarmente, anche nelle scuole. Le cassette per la raccolta sono in luoghi facilmente accessibili al pubblico e si raccoglie anche porta a porta. In Italia i contenitori per la raccolta delle pile usate sono pochi, in pi i cittadini ricevono pochissime informazioni dalle amministrazioni. Il
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- 40
consigli pratici
Ecco qualche consiglio per utilizzare al meglio le batterie ricaricabili, per farle durare di pi e mantenere in buono stato anche gli apparecchi che alimentano. Per prima cosa, scegliete sempre le batterie ricaricabili. Le pile usa e getta sono molto pi inquinanti e non convengono economicamente. Usate sempre le batterie in gruppi di 2 o 4 della stessa marca e tipo, comprate nello stesso momento. In questo modo saranno sottoposte agli stessi sforzi, invecchieranno di pari passo e verosimilmente moriranno insieme. Potete segnarle in modo da riconoscerle dopo ogni ricarica e rimetterle insieme ogni volta. Non usate mai una batteria nuova insieme ad altre pi vecchie, n una appena ricaricata insieme ad altre scariche. Per non confondervi, separate le batterie a piena carica da quelle gi utilizzate, conservandole magari in contenitori diversi. Non mescolate mai batterie NiCd e NiMH nello stesso apparecchio n di diversa marca e modello. Ricaricate le batterie solo poco prima di usarle: stando tanto tempo inutilizzate, possono perdere gran parte della loro carica. Non portate mai le batterie sfuse in tasca: se entrano in contatto con altri oggetti metallici, come un mazzo di chiavi, c il rischio che vadano in corto circuito.
Gennaio 2011 244 Altroconsumo 33
il risparmio usando per 30 giorni una fotocamera con le ricaricabili al posto delle usa e getta
- 100
se si usa una fotocamera per 60 giorni
Varta 57063
Varta 56756
Test
TABELLA COME LEGGERLA
prezzi Le confezioni contengono da 2 a 8 pile. Per confrontare i prezzi, verificate il costo indicato per singola pila. Ikea vende in ununica confezione pile stilo e ministilo, obbligando i consumatori ad acquistare almeno in parte un prodotto che forse sar inutilizzato. capacit dopo autoscarica Una volta caricate, le batterie non utilizzate possono, a lungo andare, perdere parte della propria carica. Una ministilo e una stilo ottengono un giudizio negativo perch dopo 60 giorni a riposo perdono il 60% della carica. Voto buono per chi perde meno del 20%.
BATTERIE RICARICABILI
PREZZI
RISULTATI
uso con macchina fotografica
minisTilo
varta 56703 duracell LSD Stay Charged panaSonic Infinium R03 iKea Ladda energizer FSB4 duracell Supreme uniroSS UO149587 varta 56763 800 800 800 750 1000 1000 1000 1000 2000 2000 2300 2450 2500 2500 2600 2700 2600 2700 6 - 8.95 9.5 - 9.9 7 - 8.9 6,99 10.9 - 17 15,9 5 19,5 9.9 - 13.9 6,99 15,9 11.9 - 13.9 15 16 14.9 17,9 14,9 17 1,87 4,85 2 0,87 3,64 3,98 2,5 4,87 3,06 0,87 3,98 3,29 3,58 3,75 4 3,74 4,48 3,73 4,25 A A A A A A C C A A A A A C B B A A B A A A A A A A B A A A A A B A A A A A A A A A A A C C A A A A A C B B B A B C B C C C D C C B A D D C D D D D D D A A A A B A D A A A A B A B D C B B B A A A A A A A A A A A A A B B B B A A A B C C D D D D B B A B B A B D D E E 86 85 71 70 57 50 46 44 84 83 83 77 75 75 65 47 43 20 20
sTilo
duracell LSD Stay Charged iKea Ladda varta Ready 2 use (56726) duracell Supreme energizer FSB4 uniroSS UO149341 varta 56756 panaSonic P6P/4BC varta 57063 philipS R6B4B260 uniroSS UO149464
Migliore del Test: ottiene i migliori risultati nelle nostre prove Miglior Acquisto: buona qualit e il miglior rapporto con il prezzo Scelta Conveniente: qualit accettabile, prezzo molto vantaggioso Ottimo Qualit buona Buono Accettabile Non comprare Mediocre Pessimo
Stilo
84
DUrACell lsD stay Charged
9,9-13,9 euro il prodotto migliore e, dopo Ikea, il pi conveniente sul mercato. Migliore del Test e Miglior Acquisto.
86
VArtA 56703
6-8,95 euro tra i modelli migliori, molto efficace nella prova di durata. Per il prezzo competitivo, ottiene il titolo di Migliore del Test e di Miglior Acquisto.
70
IKeA ladda
6,99 euro Meno resistente nella prova di durata, ma con un prezzo molto conveniente. Ottiene per questo il titolo di Miglior Acquisto.
83
IKeA ladda
6,99 euro meno diffuso di altri concorrenti, ma ha un prezzo davvero molto competitivo. onquista per questo il titolo di Miglior Acquisto.
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a batteria
e di pi Per sapern bientale am o tt sullimpa arda dei rifiuti gu o.it/ altroconsum ambiente
CARICABATTERIE
PREZZI
CARATTERISTICHE
numero di pile stilo ricaricabili
RISULTATI
prestazioni Qualita globale (su 100)
DUrACell CEF 23 VArtA Digital USB Charger DUrACell CEF 24 IKeA Ladda enerGIZer Mini Charger UnIross Easy Charger UO148597 VArtA Pocket Charger
18,9 - 23,5 1 - 4 1 - 4
con indicatore di tensione con indicatore 41,29 1-4 1-4 di tensione con indicatore 12,9 - 14,9 2 - 2 2 - 2 di tensione con indicatore 11,99 1-2 1-4 di tensione 8,9 - 16,9 25 1-2 1-2 a tempo a tempo nessuno 2-4 2-4
Qualit costruttiva
A A A A C B B
capacit di carica
facilit duso
versatilit
efficienza
totale
A A A B A A A
B A B A D C D
A A B B C B C
B C B C C B C
A C B C E B D
78 76 72 67 40 40 40
10,7 - 20,5 2 - 4 2 - 4
78
DUrACell CeF 23
18,9-23,5 euro versatile e soprattutto di alta qualit. il Migliore del Test.
72
DUrACell CeF 24
12,9-14,9 euro il Miglior Acquisto grazie al prezzo pi contenuto e prestazioni soddisfacenti.
67
IKeA ladda
11,99 euro meno versatile degli altri, ma con risultati buoni nel test. Miglior Acquisto per il prezzo conveniente.
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Test
risultato che la maggior parte delle batterie va in pattumiera. La raccolta, invece, indispensabile: alcune pile contengono metalli pesanti molto inquinanti per lambiente che, se dispersi in natura, possono essere assimilati da animali e dalluomo e si accumulano nellorganismo. Le pile sono rifiuti pericolosi e come tali devono essere raccolte separatamente. ganese) hanno migliorato la qualit e sono diventate meno nocive per lecosistema. Anche se sono meno costose delle ricaricabili, non convengono n a noi n allambiente, perch la loro vita breve. Anche le batterie ricaricabili si sono evolute: il nichel-cadmio stato sostituito con il nichel-metallo-idruro, sostanza meno tossica, che offre anche una capacit maggiore, come dimostra il test.
Il problema degli inquinanti, come i metalli pesanti, non riguarda solo le pile per uso domestico, ma anche le batterie per automobili, barche, centrali elettriche e telefoniche, che contengono piombo. La sostanza pi pericolosa utilizzata in alcuni tipi di pile (ma non nelle ricaricabili del test) il mercurio. Le quantit di mercurio contenute nelle pile sono minime, ma se finiscono in discarica, o peggio, se sono disperse nellambiente, il rischio di inquinamento alto: un grammo di mercurio pu inquinare 1.000 litri di acqua. Nel tempo, le pile usa e getta (a base di zinco e man-
Bench abbiamo messo alla prova pile ricaricabili ad alta capacit, abbiamo trovato molti modelli poco tenaci. In generale le batterie con una capacit maggiore, oltre i 2.500 mAh nel caso delle batterie stilo, e attorno ai 1.000 mAh nel caso delle ministilo, sopportano male la prova di durata. Acquistatele solo se dovete utilizzarle in un apparecchio energivoro, come una fotocamera. Per un telecomando, invece, conviene scegliere pile con una capacit inferiore, ma pi longeve. Da tenere
4. reCUPero DeI MAterIAlI La parte solida, che avviata al recupero, composta da carbonio e manganese.
1. seleZIone Le impurezze vengono eliminate manualmente e le pile vengono selezionate in base alle dimensioni e per tipologia (zinco carbone, alcaline, litio).
3. trAttAMento CHIMICo La pasta di pile viene lavata, poi grazie a un trattamento chimico, si separano i metalli e si recuperano manganese e zinco.
2. trItUrAZIone Le pile simili sono triturate in piccoli pezzi, in modo da separare i diversi materiali: pasta di pile, ma anche materiali ferrosi, carta, plastica.
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presente che ci sono problemi se si lascia a lungo la pila inutilizzata. Nel test lo abbiamo verificato nella prova di autoscarica: soprattutto tra le stilo si verifica una riduzione di capacit di accumulare nuova carica.
inTerVisTA
Per usare queste pile bisogna ricaricarle, quindi abbiamo messo alla prova anche i caricabatterie. Le prestazioni sono mediamente buone. I nuovi caricabatterie devono poter ospitare i vari modelli di pile presenti sul mercato. I sistemi migliori sono quelli che indicano la tensione della batteria, meglio ancora se con indicatore luminoso, cosa che permette di rigenerare le pile in modo corretto e adeguato al modello, senza rischiare di sovraccaricarle. Sul mercato esistono anche caricatori rapidi, comodi in caso di urgenza, ma ve li sconsigliamo perch rischiano di portare in sovraccarico e di surriscaldare le pile, abbreviandone la durata di vita.
FAte CoMe noI Innanzitutto bisogna dare il buon esempio. Altroconsumo ha stipulato un accordo con lAmsa, la societ che gestisce la raccolta dei rifiuti a Milano, per recuperare le batterie usate dai propri dipendenti. ogni anno ne raccogliamo circa 30 kg, che vengono smaltiti in modo corretto.
la raccolta in Italia limitata al 10%. Dove finiscono le nostre pile? Per lo pi allestero. In Italia non ci sono impianti, mancano i fondi per fare investimenti specifici. Altri paesi sono molto pi allavanguardia, pensiamo a Francia e Germania per esempio, che vantano impianti dove i metalli contenuti nelle pile vengono fusi e poi recuperati. Sono per realt molto costose a livello di gestione, che richiedono anche investimenti iniziali notevoli. Da noi ci sono alcuni progetti, ma di concreto per ora c solo un impianto in fase sperimentale. A Colico, un impianto allavanguardia... Per ora lavora su scala ridotta, ma a breve si ingrandir. Sono i pionieri di una nuova tecnica di recupero delle pile in Italia, oltre a essere i primi ad avere un impianto autorizzato. Come funziona la raccolta delle pile? Prima tutto era affidato ai Comuni, oggi sono i produttori a doversi occupare della raccolta delle pile. Il D.Lgs. 188/2008 prevede che i produttori gestiscano, sostenendone i relativi costi in proporzione alle proprie quote di vendita, sistemi di raccolta separata di questi rifiuti, in modo da realizzare una gestione delle pile che riduca al minimo lo smaltimento insieme ai rifiuti indifferenziati. Molti produttori hanno aderito ai sistemi di raccolta e hanno attivato la raccolta gratuita presso i rivenditori o i centri di recupero urbani: per sapere come funziona provate ad andare su www.pileportatili.it. Questa fase volontaria cesser quando sar operativo un centro di coordinamento nazionale. Intanto le nostre pile finiscono allestero. Il decreto sulla gestione delle pile stato emanato solo due anni fa e ci vuole del tempo perch entri in vigore. Nel frattempo i sistemi collettivi sono partiti ed gi un buon avvio.
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