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CULTURA
il Giornale
Venerd 12 marzo 2010
liberazione di Polonia, Ungheria e degli altri paesi danubiani e balcanici, operata dalle truppe sovietiche, coadiuvate dalleformazionipartigianecomuniste. La rivelazione della strage di Katyn, avvenuta da parte dellArmata Rossa, tra marzo e maggio del 1940, confermava in Croce questo timore,quandoancheinItaliasiera appreso delleccidio fatto dai russi di migliaia di ufficiali polacchi,cheeranoloroprigionieri.Laminacciadiunasovietiz-
SILENZI Di questa e altre vicende simili per decenni non si voluto parlare
zazione imposta con la violenza, scriveva il filosofo, si avvicinava anche al nostro paese. Era gi attiva nelle regioni orientali esposte alle violenze dellebandediTito.Lasiscorgeva serpeggiare nella gestionedellepurazioneantifascista delle strutture statali maneggiata dai commissari comunisti che tentavano di attuare uninfiltrazione del comunismo,perpetratacontrolegaranzie statutarie, conto le disposizioni del codice, per modo che nessuno pi sicuro di non essere a capriccio fermato dalla polizia, messo in carcere, perquisito. Tuttoquestoavveniva,inossequio alla rivoluzione vagheggiata e sperata.E sempre in ossequio a quel progetto eversivo, le regioni settentrionali dellItalia, controllate dagli elementi estremisti del Cnl, divenivano il teatro di stragi di massa contro fascisti, ma pi spesso contro vittime del tutto innocenti.L8agosto1945lafamiglia Croce riceveva la visita di un conoscente che ci ha commossicolraccontodelfratelloincolpevole,noncompromessocolfascismo,uccisocon moltialtriafuriadipopoloaBologna. Nella stessa pagina del diario, si annotava: In quella cittgliuccisisonostatiduemigliaia e mezzo, tra questi trecentocinquantanonidentificati. Trailveroantifascismoeresistenzasiscavava,conquestatestimonianza,unabissoprofondo. Si alzava uno steccato, che soltanto la costruzione di una memoriacontraffattadi quegli anniterribilihapotutopermolto tempo celare.
eugeniodirienzo@tiscali.it
VITTIMA Il padre fu prelevato nel 1944 e fucilato poco dopo senza giudici e verbali
levato nei pressi di casa sua a Rustigazzo nel piacentino nel lugliodel44daungruppopartigianodellabrigataStellaRossa,fuprocessatoecondannato a morte senza un giudice, senza un comandante partigiano e senza una sentenza a verbale. Fu fucilato poche ore dopo nei pressi del Monte Moria. Mia madre lo trov crivellato di colpi. Io non voglio vendette, ho gi perdonato tutti colorocheucciseromiopadre,abitavanonelmiopaeseelihoconosciuti personalmente dopo laguerra.Chiedosiafattagiustizia per il suo caso e per tutti gli altri combattenti della Repubblicasocialeuccisiinqueglianni nel piacentino. Inquestomodo,lInternationalCriminalCourt,lacuicompetenzasiestendeatutticrimini pi gravi che riguardano la comunit internazionale, come il genocidio appunto, i criminicontrolumaniteicrimini di guerra, potrebbe intervenire su una vicenda italiana cheper tantidecennirimasta volutamente occultata dalla storiografia ufficiale ed sopravvissutasolograzieallamemoria dei sopravvissuti. Fino allacomparsadeilibridiGiampaoloPansa(ungrandegiornalista che sa bene di storia), quanti italiani conoscevano le tristi vicende della caccia al repubblichino,chesiaprdopoil 25aprile1945perprotrarsifino al1946eal1947?Pochi,pochissini.Soltantoiparentidellevittime o quanti di noi avevano un amico, un conoscente che vissepersonalmentequellatragedia.Amecapitdiaverequestatristefortunaediapprendere delluccisione di un proprietario agricolo dellEmilia, fucilatoinsiemealnipotedodicenne, con laccusa di vaghe simpatie fasciste; della morte di un contadino del bellunese fattofuoridopoaverrifiutatodi vettovagliare una banda partigiana; e del linciaggio di alcuni giovanissimi ragazzi di Sal che ora giacciono interrati nel CampoXalcimiterodiMusoccoaMilano.Madituttoquesto finoapochissimotempofaneanche un rigo sui libri di storia e ancora oggi nessun accenno nei manuali di scuola che vanno in mano ai nostri giovani.
GUERRA CIVILE il 25 aprile 1945: la guerra finisce ma le rappresaglie continuano. Nella foto, fascisti catturati dai partigiani [Olycom]
Eppure autorevoli testimoni di quella guerra fratricida, che si trasform in tiro al piccione, sapevano. Sapevano e tacque-
ro. Benedetto Croce, ad esempio. Dalla lettura dei Taccuini di guerra del vecchio filosofo, editi solo nel2004, emerge con
beconsegnatolItaliaaunaltro totalitarismo, forse pi spietato, come andava dimostrando con abbacinante chiarezza la
iampaolo Pansa ha dedicatolasuaattivitdistoricoalla guerra civile.Le sue opere revisioniste (appellativo che lautore rivendica con orgoglio) hanno avuto un impatto enorme. Il sangue dei vinti, bestsellernel2003,haimpostoallopinione pubblica un irrisoltoproblemastoriografico,civileepolitico:laviolenzadeipartigiani comunisti dopo il 25 aprile, la mancata ammissione di quei crimini, la conseguente incapacit di rinnovamento della sinistra. Temi ora riaperti dal ricorso alla corte dellAia presentato dal figlio di un milite della Rsi, assassinato senza processo nel 1944 da unabrigatacomunista nelpiacentino.
Qual il suo giudizio sulla vicenda giudiziaria? Un figlio che ha sofferto un simile dolore ha il diritto di fare quello che vuole. Lo capisco, legittimo. Mi rendo conto a ogni incontro col pubblico quando presento i miei libri quanto questa sofferenza sia sentita. Ma la verit storica pu essere stabilita da un tribunale? Non credo che la verit storica sia accertabile attraverso lesentenze.Eforse lacortedellAia non lorganismo pi adatto. Mi domando anche, nel caso si aprisse unistruttoria: contro chi sarebbe indirizzata? Lo dico, sia chiaro, col massimorispetto perchisi rivolto al tribunale e per il tribunale stesso.
Le ferite sono ancora aperte. Quando si richiuderanno? Sirichiuderannosoloquando gli interessati racconteranno tutta la verit, quando i partigiani racconteranno tutta la verit: in Italia una parte della Resistenza ha combattuto una guerra per sostituire una dittaturaneraconunadittaturarossa. Nei suoi libri, Lei ha pi volte raccontato le vicende del piacentino negli anni della guerra civile. Lazona,laValtrebbiainparticolare, fu teatro di scontri feroci, anche a causa dei dissensi tra capi partigiani e commissari del partito comunista. Durante la guerra civile accadde di tutto.
ag
ingiustificatestragidopolacadutadella Repubblicasociale.Particolarmenteferoce luccisione di una decina di giovaniausiliarieunitesialgruppocorazzato Leonessacheil28aprile1945siritiravaversoil Po dallAlto Piacentino,dove avevadifesofinoallultimoalcunipozzi di petrolio. Piacenza - ricorda Conti fu lultima citt della Rsi a cadere. Il28aprileleforzemilitarirepubblicanesiarresero.Il29cominciaronoglieccidipost-liberazione.Unodeipiefferativienericordatocomeleccidiodelcimitero. Quaranta persone, per lo pi civili, furono trascinate davanti al cimitero di Piacenza e fucilate il 1 maggio lungoilmurodicinta.Fradiloro-rammentaArturo Conti - ancheil capo della provincia, Alberto Graziani, uomo equilibrato,chenonsieraresocolpevo-
le di nessun eccesso, tanto pi che la suaoriginemeridionale-eranatoaCorigliano Calabro nel 1903 - lo rendeva estraneo a faide personali.
VINTI Arturo Conti: Sono sempre pi numerosi i parenti dei morti che vogliono sapere che cosa accadde ai loro cari
Questa e altre stragi sono ricordate nel libro Piacenza nella Rsi pubblicato nel1998acuradiMarioPavesi.Intuttoi caduti della Repubblica sociale nella provinciadiPiacenzaammontanoapocopidi quattrocento,ilnumero citato da Giuseppe Tiramani nel suo ricorso. Fraessianchesuopadre, natoa Verna-
scail12giugno1909,sposatoconPierinaSolariepadrediduebambiniinteneraet.GivolontarioinAfricaOrientale Italiana,LodovicoTiramani ilgiorno di SantoStefanodel1943aderallaRepubblica Sociale. Il 26 giugno 1944, mentre si trovava in licenza, venne catturato daipartigianieportatosulmontePelizzonediBardi,dovesubmaltrattamentidiognigenere.Liberatoperunoscambio di prigionieri il 3 luglio, venne ricatturato tre giorni dopo e condotto sul monte Moria dove il 17 venne fucilato. Fulamoglieadandarearecuperareil suocorpo,crivellatodaiproiettili.Una delletantedonnecheinquegliannitragici andavano a raccogliere i corpi dei loro cari - ricorda ancora Conti -. Donne di grande coraggio alle quali va reso onore.