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TECNOLOGIE

La comunicazione tra gli oggetti: RFID & Microdevice wireless networks

LUIGI LICCIARDI

Le tecnologie RFID (Radio Frequency Identificator) promettono di rivoluzionare il mondo dellautomazione industriale, della gestione presenze e pagamenti, del controllo della distribuzione delle merci e dei servizi basati su contesto. Grazie a microdispositivi che comunicano via radio si apre la strada alla comunicazione degli oggetti e si intravedono nuove opportunit anche nel mondo delle telecomunicazioni. Larticolo descrive le tecnologie esistenti ed in via di sviluppo, le applicazioni, le opportunit di business ed il ruolo degli operatori di TLC. Tra queste tecnologie assume un ruolo importante la tecnologia ZigBee in cui lo stesso elemento di rete pu assumere ruoli diversi: elemento da identificare, nodo di raccolta o di coordinamento. Si estende cos il tema RFID ad una vera e propria rete di microdispositivi wireless (microdevice wireless Network) che aprono ulteriori opportunit applicative (domotica, health care, entertainment). Viene anche fornito un cenno alle attivit innovative e di ricerca condotte dal Gruppo Telecom Italia che si pone fra i pi avanzati in questo promettente settore dellinnovazione.

1. Introduzione
RFID, E-tag, Smart Label: tanti nomi equivalenti per indicare una rivoluzione che si sta annunciando nel mondo industriale. Si tratta di microdispositivi che comunicano wireless tra di loro scambiandosi informazioni di identit, stato, temperatura. Queste informazioni vengono raccolte, scambiate e trasferite a centri servizi che di queste informazioni si avvalgono per le pi svariate applicazioni: automazione industriale, gestione presenze e pagamenti, controllo della distribuzione delle merci, controllo qualit dei prodotti e del loro ciclo di vita, applicazioni di antitaccheggio e uninfinit di altre applicazioni, soprattutto

se integrate con altri microdispositivi: i sensori che consentono di raccogliere dallambiente una serie di informazioni (presenza di gas, di sostanze tossiche, di polveri, temperatura, grado di umidit). Ogni oggetto viene identificato in modo univoco da un codice EPC (Electronic Product Code), creando cos una rete di oggetti che possono comunicare tra loro e con noi. La comunicazione che si instaura crea la pi grande rete del mondo che si potrebbe estendere, in accordo con il paradigma internet, a 20 miliardi di elementi nel 2007 per raggiungere 800 miliardi nel 2011, quando dagli oggetti di un certo valore le RFID passeranno a tutti i prodotti, in sostituzione dellattuale codice a barre.

NOTIZIARIO TECNICO TELECOM ITALIA Anno 14 n. 2 - Dicembre 2005

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2. La tecnologia
La tecnologia delle RFID non di per s nuova, le famose microspie identificatrici della posizione di una persona, il Telepass, gli stessi cancelli automatici usano soluzioni analoghe: comandano o comunicano uninformazione in radio frequenza. Oggi la tecnologia consente di avere soluzioni altamente integrate, che, con costi molto contenuti (qualche decina di centesimi di euro), consentono di farne un utilizzo estensivo; si aprono pertanto scenari applicativi fino a ieri impensabili. Un sistema RFID costituito in realt sempre da due elementi: la tag che contiene linformazione di identificazione ed il lettore che pu leggere e trasferire questa informazione. La tag principalmente una memoria con un circuito RF e unantenna, tale memoria pu essere a sola lettura o a lettura-scrittura. In questo secondo caso la tag pu essere anche scritta consentendo quindi laggiornamento dei dati scritti nella tag medesima. Il lettore oltre al circuito RF e allantenna deve avere la capacit di gestire i dati, pertanto provvisto di un microprocessore e di unalimentazione; qualora la tag sia scrivibile, il lettore serve anche per scrivere i dati nella memoria della tag, consentendone laggiornamento. Le tag possono essere di due tipi: passive o attive. Nelle passive (figura 1) lalimentazione viene fornita dal lettore tramite accoppiamento induttivo; in questo caso non prevista la batteria sulla tag e ovviamente la distanza di copertura rispetto al lettore contenuta (max. 1,5 metri). Questa soluzione consente costi ridotti della tag e autonomia di alimentazione, ma il lettore deve erogare una potenza elevata. Nelle tag attive, la tag ha una sua alimentazione autonoma, il raggio di copertura pu arrivare in linea daria (senza ostacoli che degradino il segnale radio) a 100 metri. Tra le tag attive il pi noto sicuramente il Telepass. Ovviamente queste soluzioni sono pi costose, dovendo provvedere lalimentazione, e mediamente pi ingombranti; in questo caso, per, non richiesta unelevata potenza da parte del lettore. Ladozione di questa tecnologia oggi condizionata da tre elementi: il costo delle tag, la standardizzazione e la privacy.

Come tutta la produzione microlettronica costi e d i ff u s i o n e s o n o u n b i n o m i o i n s c i n d i b i l e . Sicuramente ad oggi la tag pu essere utilizzata su oggetti di un certo pregio (ad esempio, cellulari, alimenti di qualit, pallet, bagagli negli aeroporti, ) che giustifichino un costo per le tag passive di circa 30 centesimi di euro; in prospettiva, labbattimento del costo delle tag a valori dellordine di 1-5 centesimi, apre lutilizzo di tale tecnologia alla sostituzione del codice a barre. Rispetto al codice a barre le tag consentono una elevatissima velocit di lettura abbinata ad una maggiore precisione. La standardizzazione delle tag riguarda due aspetti: frequenza e potenze ammesse (aspetti seguiti dagli enti di standardizzazione ITU e Etsi) e campo identificativo (Electronic Product Code EPC global). Esistono varie frequenze ammesse a secondo del contesto e dellapplicazione; oggi la frequenza pi comune per le tag passive di 13,56 MHz mentre per le tag attive di 2,4 GHz; la frequenza di funzionamento ha forti impatti sulla dimensione dellantenna, pertanto una miniaturizzazione spinta suggerisce frequenze di funzionamento pi alte. La privacy un tema di grande attualit. I consumatori temono che la diffusione dellutilizzo delle tag consenta il tracciamento delle merci anche una volta vendute, ad esempio sulle persone, identificando posizione, spostamenti, identit e gusti del cliente. Il tema di attualit ed i Garanti della privacy si stanno occupando dellargomento e, ad esempio, considerano obbligatorio che lutente sia informato della presenza di RFID e che, volendo, possa disabilitarla. A questo scopo esistono tecniche che consentono di disabilitare le tag anche se, in pratica, va detto che per le tag passive la tracciabilit delle merci solamente virtuale, vista la distanza media di poche decine di centimetri per la lettura e quindi il problema pare essere pi di principio che di sostanza.

3. Le applicazioni
Gli scenari applicativi sono molti sia per lutenza business sia per il consumatore singolo: la grande distribuzione; il controllo sicurezza passeggeri e bagagli negli aeroporti; la distribuzione merci nei porti industriali; la gestione degli spazi espositivi; lautomazione industriale nei magazzini; la fornitura di servizi informativi basati sulla localizzazione in musei, negozi, supermercati; il controllo qualit degli alimenti; la anti-contraffazione degli oggetti di pregio; lantitaccheggio; lautomazione dei supermercati e dei negozi di moda; la distribuzione dei medicinali nelle farmacie e negli ospedali (controllo della posologia con associata al paziente); le transazioni bancarie e i pagamenti sicuri.

FIGURA 1 Alcuni tipi di Tag passive.

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SAP, British Telecom, NTT, Telecom Italia, si stanno attivando anche start up per identificare tecnologie innovative e specifiche opportunit di business. In particolare, significativo il ruolo che pu assumere loperatore di TLC in quanto garante della system network integration verso i clienti business; BT, ad esempio, ha creato una divisione ed un marchio ad hoc, BT Auto-ID, per commercializzare soluzioni che utilizzano le RFID e, con opportune partnership ed acquisizioni, pu offrire soluzioni complete nei settori farmaceutico, aeronautico, manifatturiero e della distribuzione. In Giappone NTT DoCoMo fornisce un servizio di pagamento sicuro tramite un telefono cellulare, che integra un RFID passivo (sistema Felica) che viene riconosciuto e identificato da lettori distribuiti sul territorio. Telecom Italia sta allestendo soluzioni chiavi in mano per i suoi clienti integrate nelle offerte di rete a larga banda, ed nel centro di 4. Le opportunit di business ed il ruolo dellopericerca Telecom Italia Lab si studiano soluzioni ratore TLC innovative di integrazione di lettori di RFID in Access Gateway e terminali. Opportunit di business si aprono per diversi Nelle TLC lopportunit di business interessoggetti in quanto la catena della fornitura ampia sante anche se, ovviamente, non va associata al e completa; si parte dai fornitori di tecnologia abilimodello tradizionale basato su introiti da traffico. tante: aziende di semiconduttori per i chip e maniInfatti i dati trasmessi sono pochi ed a basso fatturiere di etichette/lettori, per proseguire poi con throughput ed inoltre, a secondo del contesto, chi sviluppa il software applicativo e lo integra nei vanno elaborati e trasmessi nel modo ed al sistemi informativi e, per concludere, con gli operamomento opportuno. Ad esempio la raccolta dei tori di TLC che integrano le soluzioni nei sistemi di dati di temperatura di un ambiente che si vuole monitorare pu essere raccolta nel lettore e successivamente inviata al centro servizi in blocco e senza Lettore RFID requisiti di priorit quando con interfaccia LAN RFID tag Aziende dello stesso verso la LAN aziendale la rete scarica; viceversa il gruppo o appartenenti alla stessa catena superamento della soglia Ethernet del valore RS232 dei limiti di contenuto di gas in un appartamento deve Azienda Gateway generare un allarme con WiFi di Rete IR segnalazione di priorit eleRete di distribuzione vata. Pertanto i servizi che fissa o mobile possono essere proposti ai PSTN, ISDN, clienti vanno studiati, proAzienda ADSL, Fibra gettati e tariffati a secondo GPRS, UMTS del valore che creano per gli Server della LAN PCMCIA utenti stessi. In questo conCentro WiFi testo si ritiene di assoluto Servizi valore il ruolo assunto dal Azienda Azienda 1 Sistema di lettore come elemento di gestione ADSL = Asymmetric Digital Subscriber line aggregazione, raccolta e GPRS = General Packet Radio System ISDN = Integrated Services Digital Network elaborazione di dati sensiLAN = Local Area Network bili. La sua integrazione nel PCMCIA = Personal Computer Memory Card International Association PSTN = Public Switched Telephone Network terminale o in un access RFID = Radio Frequency IDentifier point rappresenta un imporUMTS = Universal Mobile Telecommunications System WiFi = Wireless Fidelity tante tassello per valorizzare il contenuto informativo e comunicarlo a chi serve e quando serve. Il terminale FIGURA 2 Esempio di applicazione RFID di tipo B2B. mobile e, in prospettiva, il terminale dual mode - conrete aziendale (figura 2). un contesto in grande vergente, con accesso sia alla rete fissa che alla fermento in cui, accanto a grandi aziende come rete mobile, sono i dispositivi di comunicazione per Philips, Texas Instruments, Freescale, HP, IBM, eccellenza, vista la loro pervasivit, e si presenNel mondo il fermento grande, applicazioni e sperimentazioni si susseguono mentre la tecnologia evolve rapidamente. In USA Wal Mart sta assumendo il ruolo di principale propulsore della tecnologia RFID, imponendola a tutti i suoi fornitori, alcuni porti come Hong Kong stanno procedendo alla completa automazione dello scarico dei container sulle navi e aeroporti come Manchester e San Francisco, stanno procedendo allautomazione dello smistamento dei bagagli con utilizzo di RFID. In Italia sono molto attivi su queste tecnologie il Gruppo Autostrade ( f o r t e d e l s u c c e s s o d e l Te l e P a s s ) , F e r r e ro , Benetton, Prada e, nel campo ospedaliero, il San Raffaele di Milano, che sta sperimentando la distribuzione dei medicinali nei reparti tramite un sistema di RFID.

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di rilevatori. Il ruolo di precursore della ricerca si evolve in quello di abilitatore allutilizzo e di individuatore di nuove opportunit. La riduzione dei costi delle tag a pochi centesimi si pu ottenere solo investendo nella tecnologia dei Lettore RFID materiali: carte e inchiostri RFID tag con interfaccia GSM/GPRS/UMTS conduttivi, integrazione spinta, microlettronica e ISO 18000 nanotecnologie, antenne miniaturizzate, sistemi di Cliente 2 Sistema di alimentazione evoluti altergestione nativi (per esempio, lo sfruttamento dellenergia Centro Rete di Servizi distribuzione vibrazionale o cinetica). Linnovazione riguarda Cliente 3 anche la rete, in particolare una nuova tecnologia si sta Piccole aziende (SOHO), negozi, utenti interessati ai servizi di diffondendo come evolupagamento e alle informazioni zione e integrazione di RFID legate al luogo e di sensori: lo ZigBee. In Cliente 1 questa tecnologia tag e letCliente n tori diventano un unico elemento che pu essere confiGPRS = General Packet Radio System gurato tramite software ad GSM = Global System for Mobile communications RFID = Radio Frequency IDentifier essere tag o lettore, anzi lo SOHO = Small-Office Home-Office ZigBee si comporta come UMTS = Universal Mobile Telecommunications System un nodo di una rete ad hoc con capacit di essere fo g l i a, n o do di ins tr a da FIGURA 3 Applicazione RFID con lettore integrato nel terminale dual mode o PDA WiFi. mento e coordinatore di una rete riconfigurabile. Un nodo ZigBee dunque un ele5. Linnovazione e la ricerca mento attivo che lavora a frequenza di funzionamento di 2,45 GHz, consentendo anche una buona La ricerca scientifica stata il motore di queriduzione della dimensione dellantenna (figura 5). sta innovazione: basti ricordare gli studi presso il La rete pu essere estesa ad un grande numero MIT, in particolare lAutoId Center, ora EPC di dispositivi (fino a 65.000), a basso consumo ed (Electronic Product Code) global, vero precursore in grado di funzionare sia in interni che in esterni e di Internet delle Cose, e le ricerche di Berkeley che, in line of sight, possono arrivare a distanze sullo Smart Dust (figura 4), microdispositivi che di 80-100 metri. integrano RFID, sensori ed attuatori che, sparsi Nel caso di nodi ZigBee e della rete da essi nellambiente, creano una rete autoconfigurante costituita si estende il concetto di identificatore di un bene/oggetto ad un pi ampio contesto di wireless network di microdispositivi multifunzionali, in cui allidentificatore si possono aggiungere sensori ed attuatori organizzabili, per esempio, in reti ad hoc autoconfiguranti. Queste reti di tipo personali PAN (Personal Area Network) in senso esteso (per esempio alle cose) sono integrabili con le reti di accesso e locali con soluzioni e modalit che possono variare in base al contes t o e a l l a p p l i c a z i o n e , r a p p re s e n t a n d o c o s unopportunit di estensione della rete TLC tradizionale. Intorno a questa nuova tecnologia stanno convergendo le attenzioni di molte aziende (associate nella ZigBee Alliance) e sono gi disponibili i primi circuiti integrati ZigBee compliant , il cui prezzo dovrebbe presto convergere verso due euro a FIGURA 4 Prototipi per Smart Dust sviluppati presso lUniversit di dispositivo. La potenza emessa dai nodi bassa Berkeley (fonte: prof. Sangiovanni Vincentelli). (pochi mW), con grande sollievo per quanto concerne gli aspetti di inquinamento elettromagnetico

tano, quindi, come ponte di comunicazione tra noi e gli oggetti (figura 3).

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e dei danni biologici; la s i c u re z z a re a l i z z a t a a i livelli MAC, Network e Application della pila protoInternet Centro c o l l a re , c o n s e n t e n d o d i Servizi d e f i n i re g r a d i d i v e r s i d i sicurezza (solo autenticazione, solo cifratura, Gateway entrambe), e lutilizzo anche Rete di Gateway distribuzione in applicazioni sensibili, come pagamenti o trattamento di informazioni perUtenti finali Coordinatore sonali. In Italia TILAB sta investendo sulle tecnologie RFID e in particolare su ZigBee Rete ZigBee Rete ZigBee sperimentando nei suoi indoor/outdoor indoor/outdoor laboratori service concept innovativi, con particolare attenzione allintegrazione Azienda/Casa/Ambiente 1 Azienda/Casa/Ambiente 2 dellRFID nei terminali (tra La gestione della rete ZigBee remotizzata nel centro servizi mite SDIO card o SIM card), Agli utenti finali possibile laccesso da remoto allo stato della rete ZigBee come elemento di raccolta e smistamento dei dati e di fruizione delle informazioni FIGURA 5 Soluzione con architettura di rete basata sulla tecnologia ZigBee. (figure 6 e 7) Le sperimentazioni riguardano: accesso ad informazioni in musei; esposizioni; Modulo Modulo Modulo citt darte; di processing RTX a interfaccia in banda 2.45 GHz UART/SDIO paline dei mezzi pubbase UART UART SDIO blici; Chip Antenna pagamento e accesso a parcheggi e zone blu; SDIO = Secure Digital Input Output controllo ambientale e UART = Universal Asynchronous Receiver Transmitter comando degli apparati domestici in casa. In molte universit, si fa FIGURA 6 Nodo ZigBee realizzato su una SDIO. ricerca su queste tecnologie e nellambito del distretto Torino Wireless 1 si stanno proponendo azioni di sostegno verso le PMI (Piccole Medie Imprese) per creare competenze e opportunit nello sviluppo di soluzioni innovative in questo contesto. Olivetti sta investendo nella tecnologia MEMS (Micro Electro Mechanical Systems) che consente la miniaturizzazione di parti elettriche e meccaniche, offrendo interessanti opportunit per lintegrazione di sensori e attuatori, alla base di molte applicazioni in campo automotive , biomedicale e di home e office automation.
(1)

Il Distretto high-tech Torino Wireless raccoglie i principali attori ICT del Piemonte in un sistema condiviso di valori, strategie, azioni in grado di aumentare la competitivit del territorio, attraverso l'integrazione fra ricerca e sviluppo, imprenditoria e capitale di rischio (www.torinowireless.it). L'impegno rivolto alla creazione di un circolo virtuoso in cui le attivit di ricerca, la creazione di attivit imprenditoriali, la crescita di quelle esistenti, la disponibilit di capitali siano strettamente integrate e capaci di autoalimentarsi.

FIGURA 7 Nodo ZigBee su SIM.

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6. Conclusioni
RFID, sensori, Smart microdevice, intesi come componenti che integrano RFID e sensori con gli attuatori, aprono una nuova grande opportunit: la comunicazione degli oggetti. In questo scenario, gli oggetti scambiano informazioni tra loro e le comunicano alle persone costituendo, quindi, un universo in cui tutti sono immersi in unenorme rete fatta di oggetti e di fruitori delle informazioni, dove prevale la componente wireless, come mezzo trasmissivo, ed Internet, come protocollo di comunicazione. Il decollo di questa tecnologia condizionato dallevoluzione degli standard, dalla riduzione dei costi dei dispositivi, dalla volont di alcune aziende di rivedere i processi produttivi e logistici. infatti riduttivo pensare alle RFID come sostituzione del codice a barre: i processi dovrebbero essere rivisitati per sfruttare a pieno le nuove opportunit offerte (letture multiple, scrittura, ciclo di conservazione, ). Sperimentare e pensare a nuovi servizi, pi che riciclare i vecchi, quindi la chiave di volta. Non necessario aspettare che la Wal Mart di turno imponga a tutti i fornitori ladozione di questa tecnologia. Linnovazione tecnologica deve essere una leva per linnovazione dei servizi, iniziando dai contesti pi promettenti e a maggior valore aggiunto ed allargando gradatamente lo scenario applicativo man mano che le condizioni di business, inclusi i costi dei dispositivi, diventano coerenti con il contesto applicativo. Sul delicato tema della privacy, associato a particolari applicazioni, importante garantire la non tracciabilit e la riservatezza, con soluzioni tecnologiche opportune, come la crittografia dei dati sensibili, ma soprattutto occorre creare la consapevolezza che in alcuni casi il valore creato pu diventare, per lutente, pi importante della segretezza delle informazioni; si pensi, ad esempio, alle soluzioni che possono migliorare la sua sicurezza personale o la salute. In altre situazioni opportuno privilegiare soluzioni in cui lutente interroghi gli oggetti che lo circondano pi che essere lui stesso localizzato, da cui il grande interesse che Telecom Italia sta dimostrando nellintegrazione del lettore sul cellulare, tramite SIM: lutente interroga gli oggetti dotati di tag che lo circondano e riceve le informazioni di suo interesse tramite SMS, MMS o in voce.

ABBREVIAZIONI

RFID E-tag RF EPC GSM UMTS GPRS SDIO SIM MAC MEMS SMS MMS ICT TLC PSTN ISDN ADSL MIT UART PMI PAN

Radio Frequency Identifier Electronic Tag Radio Frequency Electronic Product Code Global System for Mobile Communication Univarsal Mobile Telecommunication System General Packet Radio System Secure Digital Input Output Subscriber Identity Module Medium Access Control MicroElectroMechanical Systems Short Message Service Multimedia Message Service Information Communication Technologies TeLeComunications Public Switched Telephone Network Integrated Services Digital Network Asymmetric Digital Subscriber Line Massachussets Institute of Technologies Universal Asynchronous Receiver Transmitter Piccole Medie Imprese Personal Area Network

L u i g i L i c c i a r d i si laureato in ingegneria elettronica presso il Politecnico di Torino. Da luglio 2005, responsabile della funzione di Pianificazione Strategica di TILAB, dove si occupa del coordinamento del Piano Tecnologico di Gruppo e dellanalisi di tecnologie e soluzioni innovative. Dopo una breve esperienza presso SIA (Societ Italiana Avionica), nel 1983 entrato in CSELT come progettista di circuiti integrati digitali e di sistemi di commutazione. stato successivamente responsabile della area di Tecnologie di Commutazione e Hardware, dove ha contribuito alla sviluppo dei nodi di commutazione ATM di Italtel, e dellarea Gestione servizi, investendo sulle tematiche di profiling, gestione apparati da remoto e architetture software. A gennaio 2001 divenuto responsabile della funzione System on Chip e dello sviluppo di componenti Hw e Sw e delle relative piattaforme di sistema; ha poi contribuito alla specifica, ar chitettura, realizzazione e collaudo dellAccess Gateway. Da aprile 2004, in qualit di responsabile dellarea Access Network and Terminals System Design ha contribuito allevoluzione dei terminali multimediali e della rete di accesso di Telecom Italia e alla promozione di tecnologie innovative quali RFID, sensori, microdispositivi, Multimedia Card, SuperSIM. autore di numerosi articoli e di diversi brevetti.

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