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Gli elementi stabili sono quelli che possiedono una configurazione elettronica esterna costituita da 8 elettroni ( 2 nel caso dellelio). Gli atomi che non possiedono tale configurazione cercano di ottenerla formando legami con altri atomi:
regola dellottetto
Tendenza al completamento dellottetto mediante la formazione di: legami ionici: trasferimento netto di elettroni tra atomi legami covalenti omopolari, polari e dativi: compartecipazione di elettroni ospitati in orbitali molecolari Questa tendenza pu essere prevista sulla base di valori di elettronegativit
legami covalenti omopolari: Eletr.< 0.5 legami covalenti polari: 0.5 < Eletr.< 1.9 legami ionici: 1.9 < Eletr.
+
Dipolo di legame
In un legame polare sui due atomi localizzata una carica elettrica parziale di segno opposto momento di dipolo (D) = m = q x d
(q) : quantit di carica sugli atomi (d) : distanza tra le due cariche
E schematizzato per mezzo di una freccia diretta dalla carica positiva verso quella negativa
Connettivit atomica
Conoscenza dellordine con il quale gli atomi sono legati gli uni agli altri
corretta
errata
Stereochimica
Conoscenza della geometria dettagliata con la quale gli atomi sono disposti nello spazio
Strutture di Lewis
1. Rispettando la connettivit gi nota affiancare tra loro gli atomi che costituiscono la molecola, rappresentandoli con il simbolismo a punti di Lewis; 2. ogni coppia di elettroni condivisa fra due atomi verr rappresentata da una linea tra gli atomi mentre ogni coppia di elettroni non condivisa verr rappresentata con una coppia di punti
F F S F F F
Cl
Cl Cl P Cl Cl
In chimica organica molto frequente ricorrere alluso di formule di struttura del tutto simili a quelle di Lewis ma prive delle indicazioni sulla presenza di elettroni di non legame (assenza di lone pairs sugli eteroatomi).
Le strutture di Lewis sono particolarmente utili da rappresentare quando debbano essere utilizzate per la scrittura di forme risonanti o per evidenziare il tipo di interazione possibile tra molecola analizzata e altre specie: 1. formazione di legami a idrogeno 2. reazioni acido-base 3. reazioni nucleofilo-elettrofilo.
Atomi diversi da H possono anche essere scritti con legami rappresentati in forma esplicita
Unit CH2 ripetute n volte possono essere scritte in modo contratto riportandole in parentesi, con un indice pari ad n
Gruppi legati al carbonio possono essere riportati in parentesi alla sua destra (caso A), oppure essere scritti con legami rappresentati in forma esplicita (caso B). A B Gruppi legati al carbonio situati alla estrema destra della formula non sono riportati in parentesi. =
Formule linea-angolo: ogni vertice e termine di linea corrispondono ad un C, mentre gli atomi di H sono sottintesi, in numero tale da completare la tetravalenza degli atomi di C
H C C C C H H H
H H
O C H
2. Per ogni atomo contare gli elettroni impegnati nei legami semplici, poi aggiungere quelli che mancano per arrivare alla corrispondente configurazione elettronica esterna
H H H H C C C H H H
.. . .O .. C .. O ..
H
C H
3. Aggiungere legami multipli tra atomi adiacenti che presentano elettroni spaiati. Disegnare gli eventuali elettroni spaiati presenti su uno stesso atomo come doppietti.
H H H H C C C H H H
... O. C .. O ..
H
C H
+1
6-(2+3)= +1
-1
6-(6+1)=-1
H2
CH3CH CH2
H CH3CH CH2
OH H CH3CH CH2
H2O
OH OH CH3CH CH2
H2O2
1) A partire dalle reazioni complete scrivere le corrispondenti semireazioni non bilanciate coinvolgenti il/i reagente/i e il/i prodotto/i sotto analisi
H H CH3CH CH2
OH OH CH3CH CH2
2) Bilanciare le semireazioni aggiungendo il necessario numero di atomi ai due lati della equazione: per bilanciare gli atomi di ossigeno usare H2O, per bilanciare atomi di idrogeno H+.
H CH3CH CH2 H
+ 2H
CH3CH CH2
OH H CH3CH CH2
H2O
CH3CH CH2
OH OH CH3CH CH2
2 H2O
CH3CH CH2
+ 2H
3) Bilanciare le cariche aggiungendo il necessario numero di elettroni al giusto lato della equazione. riduzione
2e H H
CH3CH CH2
+ 2H +
CH3CH CH2
OH H CH3CH CH2
H2O
CH3CH CH2
ossidazione
CH3CH CH2
OH OH CH3CH CH2
2 H2O
+ 2H
+ 2e
Risonanza
La teoria della risonanza nasce per descrivere le reali propriet strutturali di una molecola o ione utilizzando semplici formule di Lewis.
Propriet reali dello ione carbonato: 1. lunghezze dei legami C-O tutte uguali; 2. Carica equamente distribuita sui 3 atomi di ossigeno
Formule di Lewis (strutture limite) che, prese in considerazione contemporaneamente, permettono di rappresentare le reali propriet dello ione carbonato
Simbologia usata
Doppia freccia usata per separare tra loro formule limite. Da non confondere con Freccia curva usata per indicare come la struttura limite su cui disegnata verr convertita nella successiva attraverso lo spostamento di una coppia di elettroni. Es.1 strutture limite
Ibrido di risonanza
3. nessun atomo di elementi del secondo periodo pu avere pi di 8 elettroni nel guscio di valenza (2 nel caso dellidrogeno). Nel caso di elementi del terzo periodo il numero di elettroni di valenza pu arrivare ad un massimo di 12 (es. S)
4. Tutte le strutture limite devono avere lo stesso numero di elettroni appaiati e spaiati
A A
A A A
A A
A
+
A A
A A
un legame (esempi b e c)
A A A A
distanziati da non pi un legame a
CH3CH CH CH CH CH2
A A A A
CH3CH CH
CH CH CH2
CH3CH CH
CH
CH
CH2
b c
2. Separazioni di carica
importante non importante
3. Carica negativa che non sullelemento pi elettronegativo 4. Carica positiva che non sullelemento pi elettropositivo
importante
(Valence-Shell Electron-Pair Repulsion) VSEPR Ogni atomo circondato da un guscio esterno di elettroni di valenza, sia in forma libera che condivisa, che creano regioni dello spazio cariche negativamente. Poich tali regioni si respingono queste si disporranno tra loro in modo da risultare alla massima distanza possibile
4 zone di carica elettronica intorno allatomo: disposizione tetraedrica delle zone con angoli prossimi a 109.5
3 zone di carica elettronica intorno allatomo: disposizione trigonale planare delle zone, con angoli prossimi a 120
2 zone di carica elettronica intorno allatomo: disposizione digonale lineare delle zone, con angoli di 180
h mv
Lequazione matematica che descrive londa associata ad una particella in movimento nota con il termine di funzione donda ed comunemente indicata con il simbolo
Pertanto anche ad una molecola associata una funzione donda. La funzione donda molecolare mol pu essere considerata la versione virtuale (matematica) della molecola materiale
H mol = E mol
mol = funzione matematica cercata (funzione
d'onda molecolare) H = operatore matematico dell'energia (Hamiltoniano) E = energia associata al sistema in stato stazionario
O mol = P mol
O
Operatore matematico (p.e. H, Hamiltoniano)
mol
funzione donda molecolare
Il sistema fisico rappresentato da una molecola troppo complesso perch lequazione di Schrdinger possa essere risolta in modo esatto.
mol
Occorre allora introdurre delle semplificazioni (approssimazioni) che riducano la complessit matematica del problema.
H . el = Eel . el
atomiche
Lenergia strutturale
el
* H el * el
el
el
Nelle formule dei due orbitali molecolari cambiano solo i valori dei coefficienti atomici:
c 1 e 1c 2
entrambi positivi
OM2
s1
s2
s1
s2
OM1
Metodo di Huckel
Il calcolo degli orbitali molecolari OMi condotto considerando solo la sovrapposizione di orbitali atomici p in sistemi molecolari in cui sono presenti uno o pi doppi legami (formazione di orbitali molecolari generalizzati).
legami vengono trascurati perch considerati meno importanti nel descrivere la reattivit del sistema (E>E). In tal modo i calcoli risultano notevolmente semplificati
Nelle formule dei due orbitali molecolari cambiano solo i valori dei coefficienti atomici:
c 1 e 1c 2
entrambi positivi
OM2
p1
p2
p1
p2
OM1
+ + + + -
+ + + + -
orbitali molecolari leganti: la loro energia inferiore a quella degli orbitali atomici non combinati orbitali molecolari non leganti: la loro energia uguale a quella degli orbitali atomici non combinati orbitali molecolari antileganti: la loro energia maggiore di quella posseduta dagli orbitali atomici non combinati
a)
c)
Orbitali ibridi sp
3. Teoria di Lewis
Valida in ogni tipo di solvente Rispetto alla teoria di Brnsted - Lowry la definizione di acido e di base estesa ad un numero ancora pi ampio di specie
1. Teoria di Arrhenius
Un acido una sostanza che, sciolta in acqua, libera ioni H+
HA
Una base una sostanza che, sciolta in acqua, libera ioni OH-
B(OH)n
n OH
+B
+n
La forza dellacido o della base espressa per mezzo della costante di equilibrio relativa al processo di ionizzazione
H Ka =
HA
B Kb = B(OH)n
n+ n
OH
Perci lesistenza di una specie che si comporti da acido condizionata alla presenza di una specie che si comporti da base e viceversa
HA + B
BH
Fissando un solvente come riferimento possibile confrontare la forza di acidi diversi rispetto ad una stessa base sfruttando la costante di equilibrio della seguente reazione:
HA + B
+
BH
BH Ke =
A B
HA
Nel caso del solvente acqua la base di riferimento sar rappresentata proprio da molecole di H2O. Lequilibrio e la relativa costante di ionizzazione risulteranno cos modificate:
HA + H2O
H3O
Ke =
H3 O
A Ke H2O = Ka =
H3 O
HA H2O
HA
pKa = -Log
[ Ka ]
I valori di pKa di specie che possono cedere protoni alle molecole di acqua sono comunemente usati come misura della loro forza acida.
1. Nel confronto tra due acidi, piu forte quello che possiede il valore pi basso di pKa 2. Nel confronto tra due basi, piu forte quella che possiede il valore pi elevato di pKa del suo acido coniugato
Per sapere se tra un acido HA e una base B la reazione sar favorevole (equilibrio spostato verso destra) occorrer sottrarre al pKa dellacido HA il pKa dellacido coniugato alla base B (cio dellacido BH+):
Ke =
pKa 10
Valori positivi di pKa indicano che la reazione favorevole ai reagenti (la base non
in grado di sottrarre con efficacia ioni H+ allacido, e questo tanto pi vero quanto maggiore risulta il valore di pKa)
pKa > 2 il grado di deprotonazione trascurabile Valori negativi di pKa indicano che la reazione favorevole ai prodotti (la base
sufficientemente forte da sottrarre ioni H+ allacido, tanto pi quanto pi negativo il valore di pKa)
Ke = 10
4.6
Ke = 10
-5.2
lacidit di una specie incrementata da quei fattori che stabilizzano la sua base coniugata (A-) e/o destabilizzano la forma non dissociata (HA) In generale, una migliore delocalizzazione della carica negativa sulla base coniugata fa aumentare lacidit. Una buona delocalizzazione della carica negativa pu essere dovuta a:
1. Una grande dimensione dellatomo su cui giace la carica
pKa
2. Elevata elettronegativit dellatomo su cui giace la carica negativa (a parit del periodo)
16 CH3 O H CH3 O CH3 N H H 38 CH3 N H
4.8 O CH3 CH2 OH CH3 CH2 O CH3 C OH O CH3 C O
H CH3 C H H
51 CH3 C H H
pKa
4. Un effetto induttivo di richiamo elettronico da parte dei gruppi legati allatomo su cui giace la carica
pKa H H C H CH2 OH H 15.9 H C H CH2 O F F C F CH2 OH F 12.4 F C F CH2 O
(1/2 di s )sp
3. Teoria di Lewis
In un generico solvente, un acido una specie che possiede un orbitale esterno vuoto in cui pu essere ospitato un lone pair (legame dativo) proveniente da unaltra specie, chiamata base, che lo cede in compartecipazione. Pertanto, 1. tutte le specie che sono basi secondo la teoria di Brnsted Lowry sono basi anche per la teoria di Lewis. 2. Tutte le specie che sono acidi secondo la teoria di Brnsted Lowry sono solo casi particolari di acidi secondo la teoria di Lewis