Вы находитесь на странице: 1из 49

IL CORAGGIO DI SUICIDARSI IN CRISTO

di Viviana Maria Rispoli

Al Signore degli eserciti e a quelli che Lui sa

Proclamate questo fra le genti : chiamate alla guerra santa, incitate i prodi, vengano, salgano tutti i guerrieri. Con le vostre zappe fatevi spade e lance con le vostre falci anche il pi debole dica: io sono un guerriero! Gioele 4. 9 - 10

Scusi se le sorrido in faccia ma mi guarda in un modo., non ha mai visto una monaca ? -- Beh, ne ho viste tante ma lei ... cosi bella, non ha la faccia da monaca. --- Mi sono accorta che il Signore ama proprio tutte le sue creature, anche quelle belle. E poi anche il Signore Ges Cristo dev'essere niente male, anche se non l' ho ancora visto. Appena chiamava, tutti piantavano l famiglie, case, beni e lo seguivano. Se non era bello, doveva essere decisamente autorevole,... lei crede in Lui?... ---- Io per il mestiere che faccio, anche se non mi pongo molto il pensiero dellesistenza di Dio, sono quasi obbligato a credere in Lui. Ho un impresa di pompe funebri ... -- Capisco, questione di sopravvivenza.. la sua.... aver a che fare con i morti dalla mattina alla sera dovrebbe davvero farle suscitare micidiali interrogativi sulla fede come fare un corso di vita intensivo, facciamo di tutto per toglierci dalla mente questo spiacevole incidente umano...... --- Proprio cos. Verrebbe voglia di pensare che tutto vano... Ne seppelliamo di tutti i colori, di tutte le et: belli e brutti, ricchi e poveri, buoni e cattivi, simpatici ed antipatici, colti e ignoranti; e ale, tutti sottoterra, nonostante la mia poca attenzione a Dio faccio fatica ad abituarmi all'idea che affetti, gioie, fatiche, speranze e desideri finiscan tutti l sotto, e poi sa, ogni volta che arriva un morto nuovo, nuovo si fa per dire, lo guardo e penso: -"Mah, chiss perch il destino ha scelto lui e non me" , e poi mi impressiona l'idea: che quando arriva arriva. Non hai pi tempo. Non che puoi dire lasciami il tempo di combinare davvero qualcosa di buono anche per qualcun altro, non solo per me". Sa, credo che se ci sar l'inferno. voglio dire: se non baster aver soggiornato in questa terra, una punizione, diciamo cos infernale, potrebbe essere di scoprire, al momento della nostra morte, che avevamo una potenzialit di vita e di felicit immensa e che per nostra indifferenza e chiusura del cuore l'abbiamo sprecata; comprendere cio di non essere stati capaci di realizzarci veramente come persone, in una parola: capire di non aver capito la vita, e allora 4

cerco nel mio piccolo di tenermi pronto, di fare tutto il bene che posso. A proposito: lo vuole un bacio......perugina ? --- Vada per il bacio a parlar di morte mi proprio venuta voglia di un po' di zuccheri. Quindi lei, larvatamente, crede in Dio anche un po' per paura? ---- Assolutamente s. Non sono un puro di cuore, sono solo un cacasotto. Se ce, non merito neanche il Suo amore. ---- Io credo che le voglia bene. Proprio perch un po' cacasotto. Un figlio sbruffone fa venire il nervoso quando non fa piet, ma un figlio fifone fa tenerezza, e un padre fa di tutto per rassicurarlo. Credo che sia cosi anche per Dio. --- Va bh, comunque: pi la morte sta alla larga e meglio . Dato che nessuno tornato a dirci che c' l'aldil. ---- Come nessuno tornato? .. Il Signore risorto. Lui tornato dai morti. Se sapesse appena un po quanto vivo le verrebbe un coccolone...e in pi si accorgerebbe che i morti, ancor pi che quelli che seppellisce, sono quelli che vivono... -- Sar anche vivo, ma io non lho visto -- Io non lho visto ma lei non lo ha mai nemmeno cercato per comprendere se vivo, il nostro Dio un Dio nascosto, misterioso, lAmante che va cercato con tutto il cuore, neanche i milioni di missionari, di religiosi e le monache di clausura l' han visto, per si vede che l' han sentito. Signor? --Taddeo Ghedini. Taddeo. --Viviana il mio nome. Pensi Signor Taddeo: Dio cosi potente che riesce a fare innamorare uomini e donne senza neanche farsi vedere, solo facendosi sentire nel cuore. Quanto lo amo, adoro la Sua potenza. Io mi sono sposata con Lui il 7 Aprile del 1996 e ancora la sua forza non ha finito di sorprendermi arrivata infatti fino ad insinuarmi il desiderio di diventare santa, lunica cosa che non avevo mai preso in considerazione, lunica cosa in cui ero certa di non essere portata, dica lei se non potente e poi per me cosi forte che ci riesce. Se potessi scegliere un Suo attributo per glorificarlo sarebbe proprio la Sua Potenza. Mi piacerebbe morire martire e salire sugli altari con il nome di Viviana del Signore degli eserciti. --- Morire martire? E coraggiosa. --- Beh, morire si deve morire, sar pur pi bello morire per il nome di Cristo piuttosto che per una colica, questo non coraggio ma semplice buon senso..., martire poi il perfetto testimone cristiano, colui che ricambia lamore di Cristo con la sua stessa moneta, niente di pi e poi non una forza che abbiamo noi, sempre Lui che ce la 5

accorda. Ce una bellissima canzone della Mannoia che dice lamore si paga con lamore ed io busser alla porta di Dio.. la canticchio spesso aggiungendofai bene lho fatto anchio... ---- Lei buffa, la sua considerazione sul martirio talmente semplice che mi spiazza ma perch del Signore degli eserciti? non l ho mai sentito questo modo di chiamare Dio, da dove salta fuori? --- Dai profeti dellAntica Alleanza, cio da tutti coloro chiamati per speciale missione da Dio, e cosi intimamente uniti a Lui da diventare la Sua stessa bocca, e specialmente da Geremia e da Zaccaria era lespressione adoperata per il Dio Onnipotente che conduceva gli eserciti di Israele alla guerra, essa esprimeva anche il dominio di Jahve su tutti gli elementi del mondo. Io che ho sperimentato un po della Sua forza, sono persuasa che, come il Signore labbia mostrata a me, cos ha fatto con chiss quanti altri, tutti chiamati e addestrati personalmente da Lui per una guerra che non fatta contro uomini, ma contro legioni e potenze dellaria sa Sig. Taddeo tendiamo a dimenticarci le parole di Ges non sono venuto a portare la pace ma la guerra e anche sono venuto a portare una spada io credo che la spada e la guerra che venuto a portare Cristo sulla terra sar sempre pi manifesta nel mondo....anzi forse irromper improvvisamente a mettere fine ai nostri orrori, alla nostra indifferenza. La pazienza del Signore non sar eterna come la Sua misericordia e come la Sua giustizia, ce un salmo che dice Il Signore lento allira. che sia lento non vuol dire che non abbia anche lira, ho limpressione che la bont di Dio ultimamente, anche da parte di alcuni uomini di Chiesa, sia stata un po falsata : credo che il Signore abbia intenzione presto di mostrare la Forza e la Gloria del Suo Nome . --- Lei mi sta parlando di spade, di antichi profeti, ma non le sembra di essere un po fuori tempo? --- Sig. Taddeo sono attuale pi che mai, il Signore, come ci dice attraverso Isaia, si stancato di avere un popolo che si avvicina a Lui solo a parole, che lo onora con le labbra mentre il suo cuore lontano da Lui e che gli rende un culto che un imparaticcio di usi umani, Dio ha promesso che continuer a operare meraviglie e prodigi nel Suo popolo e che far perire la sapienza dei sapienti e annuller lintelligenza degli intelligenti... ce una profezia di Gioele sugli ultimi tempi molto chiara che preannuncia la discesa dello Spirito di Dio su ogni uomo dice esattamente cos io effonder il mio Spirito sopra ogni uomo e diverranno profeti i vostri figli e le vostre figlie; i vostri anziani faranno sogni, i vostri giovani avranno visioni, anche sopra gli schiavi e sulle schiave in quei giorni effonder il mio spirito ecco, 6

chiss quante persone vi sono nel mondo che, toccate e trasformate dallo Spirito di Dio, pur senza essere cresciute direttamente nellorto della Chiesa ma qua e la come pianticelle selvatiche coltivate direttamente dal Grande Giardiniere, possono portare la loro testimonianza: credo che abbia intenzione di radunarli tutti insieme per rinverdire la Sua Chiesa .... anzi sono certa che questo che Lui intende fare. Il Signore mostrer la grande Gloria e Potenza del suo nome proprio attraverso i suoi figli pi piccoli e feriti, figli disastratiche tiene in braccio...e poi l ha anche detto gli ultimi saranno i primi, niente impossibile a Lui che capace di far sorgere figli di Abramo anche dalla pietre! --- Ma che monaca lei? --- Non so che monaca sono. Non so spiegarmelo com' che ha chiamato proprio me. So di dare l'impressione che scelga a caso, come che si divertisse a giocare a mosca cieca. Devo proprio dire che con forza di amore mi ha spinto a operare nella Chiesa, questo mi ricorda una parabola di Ges narrata nel Vangelo dove Lui porta lesempio di un uomo che diede una grande cena e fece molti inviti, ma tutti allunanimit cominciarono a scusarsi: Il primo disse : ho comprato un campo e devo andare a vederlo, ti prego considerami giustificato; un altro disse ho comprato cinque paia di buoi e vado a provarli , ti prego considerami giustificato; un altro disse: ho preso moglie e non posso venire. Allora il Padrone di casa quando vide che tutti quelli che aveva invitato declinavano linvito, adirato, ordin al suo servo di andare a chiamare tutti quelli che trovava nelle strade e di spingerli ad entrare, io mi sento fra questi trovata a caso e proprio spinta ad entrare. Lo sa che quando mi guardo allo specchio mi faccio le corna da sola? --- Come si fa le corna da sola ? --- Eh s. Da ragazzina mi dissero che le suore portavano sfortuna e proprio per questo quando le vedevo facevo sempre le corna, non in modo che mi vedessero, ma dentro le tasche. E da quando ha chiamato me, le faccio a me stessa, sa, per questione di imparzialit e di giustizia... proprio vero il detto scherza coi fanti ma lascia stare i santi. --- Lei mi sembra un po suonata, sicura che stato Dio a chiamarla, lei, e addirittura a spingerla? Lei mi fa venire in mente quella barzelletta dei due cappuccini che arrivano in paradiso e chiedono a Pietro di vedere il Signore e quando Pietro dice al Signore che fuori dalla porta ci sono due cappuccini Ges risponde: -"e chi li ha ordinati?". Lei fa quella fine l, per me. 7

-- Ho paura che diversi faranno quella fine li e non ci volevo credere neppure io che mi avesse chiamata, ma S. Paolo mi ha rassicurata su questo punto infatti dice che il "Signore sceglie i deboli per confondere i forti e gli stolti per confondere i sapienti, perch nessuno possa vantarsi davanti a Lui" e allora mi sono sentita subito rassicurata, come dire confermata. E proprio nella debolezza umana che il Signore ama mostrare la Sua forza ... , Ges poi, esultando di gioia nello Spirito, dice: - "Padre, io ti lodo e ti benedico perch non ai sapienti e agli intelligenti ti sei rivelato, ma ai piccoli. Perch cos piaciuto a te."- Ha capito Sig. Taddeo? A Lui piaciuto cos. E chi che pu dirgli qualcosa?..."Mia delizia stare con i figli dell'uomo" dice nel libro della Sapienza. Lui, cosi Onnipotente, ama stare con le misere creature che siamo. Ma non grande? Sig,Taddeo ho davvero faticato moltissimo a credere che mi avesse chiamata, soprattutto dopo il matrimonio con Lui, per due anni lho scongiurato di darmi un segno, di farmi capire che era contento, volevo che mi dicesse, non temere sei al tuo posto e invece niente, silenzio assoluto, mi anche capitato di piangere prostrata per quel vuoto, quellincertezza in cui mi ha lasciata, a volte non mica tanto tenero sa il Signore, ti svezza proprio , come dice S.Paolo, dal latte passa al cibo solido, una volta sola forse intenerito per il mio stato, mi parve che mi dicesse da quella croce potevo fare qualcosa di pi per te?---- Ma quindi non cosi buono, quasi stucchevole, come alcune iconografie ce lo rappresentano, esigente... severo. --- Severo ? a volte semplicemente tremendo, ti spinge proprio dove tu non vorresti andare ti caccia in prove che tu non vorresti proprio sostenere, e accade che scompare per mesi lasciandoti sola con i tuoi fantasmi e poi come se nulla fosse torna con mille regali, si comporta proprio come..un Dio ma io ormai lo conosco e non mi scompongo pi di tanto, le prime volte ci rimanevo male e confidavo tutti i miei timori e dispiaceri a mia madre, e sa che cosa mi diceva lei con dolce tono rassicurante? : si vede che ti vuole bene... guarda che vita hanno fatto le Sue donne le Sue Sante, a chi le strappavano gli occhi, chi veniva mangiata dalle fiere, chi moriva arsa viva non aver paura.. si vede che si sta affezionando... a forza di dai mi ha convinta e ora quando mi accade che mi va tutto contro e, come dice S:Paolo ho timori al di dentro e battaglie al di fuori, non mi lamento pi e, come un antico monaco del deserto, mi dico: ti sei messa insieme al Signore come osi lamentarti ....imbecille... La sa la verit? con Lui gli opposti si congiungono: stranamente stai bene anche quando stai male... con Lui la sofferenza e il male ha sempre un significato, niente 8

di quello che ti accade vano, non ho mai avuto la sensazione, da quando sto con Lui, di vivere una vita sprecata, di avere doni soffocati, inespressi.. anzi, la mia vita prende un respiro sempre pi ampio, e scopro di avere doni per me prima insospettabili. -- Deve essere bella questa sensazione di senso, sa quante volte mi capita di sentirmi sprecato? di avere come la sensazione di possedere potenzialit inespresse.. ma forse se rimangono inespresse perch non ci sono... --- Guardi, la prova del nove porsi sotto la Luce di Cristo e farsi guidare da Lui.., se non saltano fuori neanche con Lui allora vuol dire che proprio non ci sono... scherzo... il Signore ha dato doni a tutti e rimprovera duramente chi nel credere di aver avuto poco non mette a frutto neanche quello che ha ricevuto: tutti dovremo rendere conto di quello che ci ha dato, poco o molto che sia. ---- Ha un tono cos sicuro e autorevole, questa fede cosi grande lha ereditata dalla sua famiglia ? --- No, lho ereditata direttamente dal Signore, anche se la famiglia di mia madre molto religiosa, io avevo la sorella di mia nonna materna che viveva da sola ed aveva un rapporto molto confidenziale con il Signore, si rapportava a Lui attraverso una Sua immagine che teneva nella camera da pranzo con un lume sempre acceso, proprio come faccio io, era cosi in intimit con il Signore che addirittura ci litigava, arrivava perfino a dargLi del beduino.... e sa da cosa si capiva lavvenuto litigio? il lume era spento e limmagine girata contro il muro.. mia nonna invece era con il rosario sempre in mano e in ogni cosa metteva davanti la volont di Dio se Dio vuole, oggi vado, faccio, ecc: e ogni mattino assieme a mio nonno, prima ancora di bere il caff pregavano insieme e terminavano la preghiera con un bellissimo canto di ringraziamento a Ges Salvatore. Si amavano molto e Lo amavano molto. Mio nonno, che era sempre senza un soldo e con una famiglia numerosa da mantenere, come lavoro raccoglieva la polvere doro nei laboratori di oreficeria, quando ne aveva abbastanza la setacciava, la puliva e andava a venderla portandosi dietro, per interi chilometri a piedi, sua figlia pi piccola, mia madre, per commuovere la gente, e quando la vita si faceva pi grigia e sembrava che proprio venisse a mancare il pane, metteva a tacere tutti dicendo Dio grande... Mia madre con lesempio di amore visto da loro aveva abbinato povert ad amore e chiese espressamente a S. Antonio un marito povero: fu accontentata immediatamente. Queste preghiere bucano il cielo, non abbisognano neppure della mediazione degli angeli, e poi di 9

poveri ce n a iosa, gli arriv subito mio padre. Da parte della famiglia di mio padre la fede era pi debole, per non parlare poi di mio padre che stato, adesso un po meno, un grandissimo bestemmiatore, almeno il pi grande dellItalia settentrionale, ma di cuore buonissimo ..il Signore a quanto pare lha perdonato e con me lo ha servito...lo prendo sempre in giro per questo, e gli dico vedi come buono il Signore ha mutato le tue bestemmie in lodi.. ---- Che strana famiglia. E lei, lei sempre stata bigotta? Ehm voglio dire: sempre stata praticante? ---- No, anzi mi sono sempre tenuta lontana dalla Chiesa. Le confesso: mi faceva paura tutto quello che sapeva di Crocesi immagini la Chiesa. Se il Figlio di Dio fa quella fine l, mi dicevo, c' da stare allegri. chiss la nostra via, alla larga! Mia madre mi supplicava almeno di farmi il segno della croce al mattino e alla sera e io niente ostinata come un mulo non le davo neppure quella consolazione. La bont poi allora mi sembrava cos banale... cos perdente... ma allora confondevo la bont con il buonismo...la bont vera infatti non banale terribile. Non che non credessi in Dio, l'ardire di dire "non credo in Dio" non l' ho mai avuto, mi sembrava veramente esagerato. Sa, quando uno ha la sensazione interna di dire una... boiata? Ecco, per me dire "non credo in Dio" mi avrebbe fatta sentire come un morto che parla. Per il solo fatto che esistevo credevo. Ho scritto anche una poesiola su questo argomento, si intitola: Che mi importa. --- Che titolo mistico.. tutto un programma, ma me la declami la prego, sono curioso di sentire la sua... spiritualit. --- Che importa mio Signore se sei Bont infinita o crudelt infinita, se sei infinita Bellezza o infinita bruttezza. Se sei infinita Sapienza o infinita follia se sei infinita Giustizia o infinita ingiustizia, che mi importa se ci hai creato per diletto o per dispetto, io so solo che non ero ed solo per te che sono. Sa, Sig. Taddeo, l'autosufficienza degli uomini mi fa sorridere le orecchie, quando sento dire - "Non credo in Dio, credo in me stesso."- ho le orecchie che mi si accartocciano come per difendersi da quella ingenuit. Ges infatti dice che "senza di Lui non possiamo fare nulla", non dice "poco", dice "nulla". La prima volta che ho sospettato che Dio esistesse avr avuto 10 anni, accadde mentre mi specchiavo nel bagno di casa e mi chiesi: "Io parlo, mi muovo, cammino, mi chiamo Viviana, ma io chi sono veramente? Chi che fa si che io parli, mi muova e cammini? sentivo che non potevo identificarmi solamente con il mio corpo. Mi spaventai di quei pensieri troppo grandi per me e non ci tornai pi sopra. Ma ecco, riprendendo il discorso, credevo s in Dio, ma lo pensavo molto, 10

molto lontano, quanto appunto dista il cielo dalla terra e soprattutto che avesse ben altro da fare che pensare a me. --- Eh gi. E poi. qualche disgrazia..? --- No, nessuna disgrazia. ---Un esaurimento nervoso? Una delusione d'amore? Le scesa la catena? Suvvia. Ammetta che le scesa la catena. ----No, non mi scesa nessuna catena allora, dopo, semmai, quando ho capito che mi aveva chiamato davvero, mi scesa la catena. Ma comprensibile no? Non capita mica tutti i giorni di essere chiamati da Cristo, e di accorgersi che vivo, tremendamente vivo. Sempre operante assieme al Padre. Anche adesso sa? in questo nostro dialogo sta operando. Noi non ce ne accorgiamo, ma Lui opera attraverso il Suo Spirito, attraverso le Sue Parole. Le Sue Parole.... che forza portentosa. Ogni pensiero umano, ogni parola umana unenergia, una forza, se questo si pu dire del pensiero e della parola umana tanto pi lo si potr applicare alla Parola di Dio alla Parola di Cristo. Essa nella sua essenza lenergia di Dio Onnipotente e creatore di tutte le cose. Le parole di Cristo contengono l'energia stessa di Dio. Sa che cosa dice Ges?: - "I cieli passeranno, la terr passer, ma le mie Parole non passeranno mai"- e anche: " Come la pioggia e la neve scendono dal cielo e non vi ritornano senza avere irrigato la terra, senza averla fecondata e fatta germogliare, perch dia il seme al seminatore e pane da mangiare, cos sar della parola uscita dalla mia bocca: non ritorner a me senza effetto, senza aver operato ci che desidero e senza aver compiuto ci per cui l' ho mandata." Ed proprio attraverso le Sue parole che mi ha raggiunta, semplicemente Mi capitato per caso tra le mani una Bibbia, sulle prime mi sono fatta qualche sarcastica risata, mi innervosiva anche un po' per la verit: Adamo Eva. l'albero di mele che non si poteva mangiaree che per colpa di Eva dovevamo tutti morire, da bambina ero risentita verso Eva e verso il Signore, mi sembrava questa una grande ingiustizia e immaginando che il dolore pi grande fosse quello di perdere un figlio gli dicevo io di figli non ne faccio, vedrai che a me un figlio non lo togli --- Beh.. era una bambina di carattere per rivolgersi a Dio in quel modo .--- Mia madre dice che ero ribelle gi a due anni, non volevo che mi tenesse neppure la mano per strada... ho poi una foto che mi immortala a 5 anni con le mani appoggiate sui fianchi in cui ho una espressione cosi insofferente... sembrava che della vita ne avessi gi allora le scatole piene...da grande invece ironicamente su Adamo ed 11

Eva riflettevo che se il Signore non avesse dato nessun divieto, forse quella mela non sarebbe mai stata neanche vista, c'erano tanti alberi nel paradiso, proprio quello l?! E poi, vuole che non sapesse come siamo fatti?: "Non fare quella cosa l." e noi: "tic" ."Non fare quella cosa la" e noi: "tac" E poi: Matusalemme che campava centinaia d'anni, Davide che con una fionda abbatteva un gigante. Mi dicevo: "io di favole ne conosco gi abbastanza, mi bastano Cenerentola e Biancaneve, e mi dicevo anche: "Troppo. Troppo bello per essere vero." Ma mi chiedevo anche se quelle parole non fossero troppo belle per me perch meritassi di credervi. Ho il sospetto che chi non crede a quelle parole forse perch non le merita, e si merita invece, che ne so, di discendere dalla scimmia. Non credere e discendere dalla scimmia mi sembra voglia dire la stessa cosa. Ma pensa? avere per padre Tarzan? --.. -- Ah non deve essere rassicurante. Sempre appeso su quelle liane. --Abbiamo divagato, cosa stavo dicendo? Ah s, che quelle parole che leggevo pronunciate da Cristo, cos belle, cos alte, cos vere. Chi dice che sono vere? Il cuore lo dice. Il cuore. Quelle parole entravano nella mia vita e mi davano gioia, "Quando le tue parole mi vennero incontro le divorai con avidit, la tua parola fu la gioia e la letizia del mio cuore perch: io portavo il tuo nome Signore, Dio degli eserciti, queste sono parole del profeta Geremia, ma le ho provate anch'io. Fu come aver trovato casa quando mi capit ad esempio di leggere queste parole di Cristo: " Voi non siete di questo mondo, siete nel mondo, ma non siete di questo mondo". anch'io non mi sento di questo mondo, pensai. Questo mondo non mi basta. Non mi basta. Sono sempre stata assetata di vita e di esperienze, e sempre mai appagata, mai che sentissi di dovermi spendere totalmente per una causa... mi sembrava alla fine sempre tutto cos vacuocos inutile. Ecco che cominciai allora a spiegarmi quel sentimento di disagio che fin da piccola a volte mi aveva accompagnato, e che avevo ben celato dentro di me. Nessuno infatti avrebbe detto che io, cosi allegra, cos sicura ed esuberante, mi sentivo in realt come una bambina, una bambina costretta a girare su una giostra che non la divertiva, che, anzi, un po' la inquietava perch non ne comprendeva il senso. La vita mi sembrava un incredibile gioco condotto dal caso. Anche da bambina avevo il senso della precariet molto vivo in me, ricordo un giorno che mentre giocavo nel giardino di casa mi accorsi di un gruppetto di formiche che camminavano in fila, e mi dissi che se non le avessi scorte avrei potuto pestarle e magari dimezzare una famiglia, cos per caso, sentivo che anche la sorte 12

delle persone che amavo e la mia non era diversa da quelle piccole creature. Il senso della morte, della nostra finitezza, non mi ha abbandonato mai. Mi successe cosi di sentire il desiderio sempre pi frequente di leggere quel libro vivo che il Vangelo e che parla di vita eterna, che paragona il Regno dei cieli a una perla preziosissima e nascosta che chi la trova vende tutto il resto, arrivavo perfino a portarmelo sempre appresso e tra un appuntamento e l'altro di lavoro lo leggevo, lo meditavo, soprattutto il vangelo di Giovanni. Sono bellissimi tutti i Vangeli ma quello di S. Giovanni superbo, altissimo. Ti innalzano quelle pagine, in un altro mondo, in un'altra dimensione: S. Giovanni l'apostolo che nell'ultima cena appoggi il capo sul petto di Ges. Le sue parole nascono proprio da questo ascolto, da questo contatto anche fisico con il Cristo. Ha appoggiato la testa sul petto di Dio. Questo privilegio di Giovanni, questa intimit che aveva con Ges mi fa commuovere di nostalgia, ha respirato il profumo della Sua Carne Santa, gli ha ascoltato il Cuore. Quel Vangelo nasce da questo ascolto, porta alla luce i segreti di Dio. Sa, Sig. Taddeo? Io credo, davvero io credo che qualunque persona che legga anche solo il prologo di quel Vangelo con i sensi del cuore aperti, cio, come un bambino ascolterebbe il migliore dei padri, potrebbe davvero finalmente trovare il bandolo della propria vita, anche di quella pi ingarbugliata. Potrebbe capire il senso di questa giostra che il mondo. Ho il Vangelo nella borsa, se vuole glielo leggo. --- E' una cosa lunga? --- No. Ma non faccia quella faccia. Piuttosto ascolti con riverenza, con sacro timore, questa pagina la quintessenza del Vangelo, praticamente il Bignami di tutta la Bibbia. Ela Sua essenza. In principio era il Verbo, e il verbo era presso Dio e il verbo era Dio. Egli era in principio presso Dio: tutto stato fatto per mezzo di Lui, e senza di lui niente stato fatto di tutto ci che esiste. In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini; la luce splende nelle tenebre, ma le tenebre non l'hanno accolta. Venne un uomo mandato da Dio e il suo nome era Giovanni. Egli venne come testimone per rendere testimonianza alla luce, 13

perch tutti credessero per mezzo di Lui. Egli non era la luce ma doveva rendere testimonianza alla luce. Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo. Egli era nel mondo, e il mondo fu fatto per mezzo di lui, eppure il mondo non lo riconobbe. Venne fra la sua gente, ma i suoi non l'hanno accolto. A quanti per l'hanno accolto, ha dato potere di diventare figli di Dio: a quelli che credono nel suo nome, i quali: non da sangue, ne da volere di carne, ne da volere di uomo, ma da Dio sono stati generati. E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi; e noi vedemmo la sua gloria, gloria come di unigenito dal Padre, pieno di grazia e di verit. Giovanni gli rende testimonianza e grida: Ecco l'uomo di cui io dissi: Colui che viene dopo di me mi passato avanti, perch era prima di me! Dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto e grazia su grazia. Perch la legge fu data per mezzo di Mos, la grazia e la verit vennero per mezzo di Ges Cristo. Dio nessuno l'ha mai visto: proprio il Figlio unigenito, che nel seno del Padre, lui lo ha rivelato. -- E' una pagina molto bella, vero. Ma ci sono dei significati che mi sfuggono -- Sig. Taddeo, io non sono una teologa, figuriamoci. Ho sempre fatto molta fatica a studiare perch non avevo memoria, per rubare una 14

battuta a Stefano Benni, anch'io, dopo aver studiato, bastava che facessi una doccia e mi dimenticavo tutto. Ma cercher con le mie parole di non sciuparla troppo: "E il Verbo si fece carne": Questo avvenimento talmente inaudito e grande che mi gira la testa se ci penso. Lunica cosa che mi viene in mente che la carne pu diventare Dio... e mi gira anche il cuore non posso parlarne. "Tutto e stato fatto per mezzo di Lui e senza di Lui niente stato fatto di tutto ci che esiste", queste parole si comprendono bene, tutto vive ed esiste in Lui! "Venne la luce vera che illumina ogni uomo", non dice un generico "gli uomini", ma "ogni uomo". Cristo la luce vera che svela ogni uomo a se stesso, come se Dio avesse dato a ciascuno di noi un colore unico e ineguagliabile che solo Lui conosce, ma che alla Sua luce, sempre pi possiamo conoscere anche noi. "La luce splende nelle tenebre ma le tenebre non l'hanno accolta": in questo mondo che tenebra, quanti pochi accolgono davvero il Signore, lo ascoltano, fanno cio quello che il Signore vuole. E cosa vuole il Signore se non che la nostra gioia sia piena, perfetta? Ma ascolti, ascolti queste parole: "a quanti lo hanno accolto ha dato il potere di diventare figli di Dio i quali non sono nati da carne, ne da sangue, ne da volere di uomo, ma da Dio sono stati generati," generati da Dio, quanto sono alte queste parole, quanto sono misteriose, inaccessibili. Mi rimandano a un discorso che fa Ges con Nicodemo. Ges, a questo uomo che era un sapiente, un dottore della legge, dice: "dovete rinascere dall'alto, ci che nato dalla carne carne, ci che nasce dallo Spirito spirito. Il vento soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai da dove viene e dove va, cosi chiunque nato dallo Spirito". A parole possiamo dire: siamo figli di Dio, ma fin che non ce lo comunica Dio stesso, questo potere di diventare suoi figli, non lo siamo ancora realmente, e non sappiamo di poterlo essere davvero figli suoi, ce lo deve comunicare Lui stesso.---- E come farebbe a comunicarcelo Lui stesso? --- Con il Suo Spirito, ci battezza Lui stesso con il fuoco del Suo Santo Spirito. E tu in quel momento lo riconosci. E' come se si rivelasse nel pi profondo del tuo essere; come se improvvisamente si risvegliasse nel cuore e ti dicesse " Sono Io, non lo dice con le parole, ma tu sai che Lui, inequivocabilmente Lui. E hai paura di morire dalla gioia. E' come se ti si aprissero gli occhi dell'anima. Ti investe una tenerezza infinita, anche per te stesso, che fino a un secondo prima ti credevi solo e distante da Lui, comprendi invece che Lui era con te sempre e che non ti aveva mai abbandonato cogliendo ogni gemito del tuo cuore...ogni preghiera inespressa.. e vedi il mondo che ti circonda con una meraviglia nuova, ti sembra di nascere davvero in 15

quel momento, anzi hai la certezza di essere nato davvero e solo in quel momento. Tutto, ma tutto, lo sperimenti come un grandioso miracolo che strappa lacrime cosi dolci, e piangi di stupore e di gratitudine con Lui .... "Quando ti sei svelato ho conosciuto la Tua follia d'amore, i miei occhi hanno visto quello che noi chiamiamo la natura come un grandioso miracolo, meraviglioso e fantasioso regalo fatto da te agli uomini. Di tutta la magnificenza che la tua mano ha creato chiss perch alle zebre ho pensato E ho gioito per quanto ti sei divertito" Per la verit non solo le zebre mi vennero in mente, ma tutto il creato, il mio cuore era sciolto in una lode di adorazione e di ringraziamento. Gli dicevo: -" Tu sei il grande architetto, tu sei Il grande artista, Tu sei il grande medico, Tu sei l'artefice di tutte le cose.." ----Ma come le successo? Ha letto qualche pagina di Vangelo e poi si subito rivelato? ----Oh no, non andata cos, stato un processo lento, graduale, un cammino percorso insieme a Lui, praticamente io e Lui da soli. Le cose quotidiane che mi accadevano leggevo e interpretavo alla sua luce. Dico "Io e Lui da soli" perch non frequentavo la Chiesa allora, ne' mi sono mai aggregata ad alcun gruppo religioso. Lui da solo, mi ha portata a quell'esperienza. Posso dirle per le Sue Parole che pi mi hanno colpita in questa evoluzione e anche gli accadimenti che mi hanno portata a comprendere, e ad accogliere in seguito, il suo invito a seguirlo, e cio a consacrare la mia vita interamente a Lui nella Chiesa. E' sempre stato solo Lui che mi ha fatto comprendere che la Chiesa, anche se divisa, peccatrice e martoriata, oltre, naturalmente che Santa, niente di meno che il Suo Corpo, ed solo Lei che dona il Suo corpo, nel Santissimo Sacramento dell'Eucaristia. Quando ho compreso questo, e cio, che potevo incontrarmi direttamente con Cristo, con la Sua umanit,con la Sua divinit, con la Sua anima, e con il Suo Spirito, tutte le resistenze che avevo riguardo alla Chiesa, e mi creda ne avevo parecchie, sono state spazzate via di colpo. Nulla aveva pi importanza. --- Ma lei di che ordine ? --- Di nessun ordine. Io sono sola e in disordine. Vivo da sola nella canonica di una sperduta Chiesina, sola per modo di dire, vivo con Ges. --- Vive sola? Che destino infame la solitudine anche se essa mi rincorre... la temo. --- Io invece la amo e non potrei pi rinunciarci, perch ho sperimentato che proprio nella solitudine che Dio parla al cuore. Sig. Taddeo, se le persone sole sapessero che hanno Dio nel cuore e che 16

da Lui sono guardate in modo particolare, che, anzi, forse proprio da Lui sono state come messe in disparte per Se, il deserto della loro vita potrebbe mutarsi in un giardino rigoglioso, potrebbero vivere ogni momento della loro giornata in Lui, con Lui e per Lui. E come dice una canzone di Paoli, avere il cielo in una stanza. -- -Ma senta: se sola e di nessun ordine, com' che vestita da monaca? Monaca. con quello scialle intorno al volto sembra proprio una donna del deserto. -- -Oh beh. Come consacrata laica. .puah, che brutto termine, potrei vestire con abiti secolari, ma la verit che mi vanto talmente tanto di appartenere a Cristo, che andrei in mondovisione per poter dire:- "io sono di Cristo, sono della sua stessa razza. "Voi siete la stirpe eletta la nazione Santa, il sacerdozio regale, il popolo che Dio si acquistato perch proclamasse le sue opere meravigliose" dice S. Paolo. Tutti apparteniamo a Lui, consapevoli o no, ma certo chi ha la grazia di donargli la sua vita, di corrispondere cio al Suo amore certamente gli appartiene di pi, e io questa grazia, questa appartenenza stretta, amo manifestarla anche esteriormente. E tutti siamo invitati, nessuno, proprio nessuno, escluso da questa appartenenza, ma certo, bisogna disporsi con la vita per poterlo intendere, come appunto, senza immaginarlo, stavo facendo io.. ---Ma cosa esattamente faceva? .. ---Io non ho fatto altro che ascoltare e adeguare la mia vita a quello che mi diceva Il Signore attraverso il Vangelo. Ad esempio: quello che inizialmente mi colp moltissimo furono queste parole "Se mi amate osserverete i miei comandamenti, io pregher il Padre ed egli vi dar un altro consolatore perch rimanga con voi per sempre, lo Spirito di verit che il mondo non pu ricevere, perch non lo vede e non lo conosce, voi lo conoscete perch Egli dimora presso di voi e sar in voi. Ancora un po' e il mondo non mi vedr pi, voi invece mi vedrete perch io vivo e voi vivrete. In quel giorno voi saprete che io sono nel Padre e voi in me e io in voi" ecco, ad esempio, io, queste parole, "in quel giorno voi saprete che io sono nel Padre e voi in me ed io in voi" pensavo che il Signore intendesse dopo la morte, e invece mi accaduto in vita. Tante parole sono cos misteriose, perch superano infinitamente le forze della natura creata, sono divine. Non sono modellate sull'uomo. E succede che non si comprendono subito ma man mano lo Spirito ti illumina e ti fa comprendere, come dice S: Paolo, anche le profondit di Dio. Ascolti queste altre parole di Ges: "Chi accoglie i miei comandamenti questi mi ama, sar amato dal Padre mio e anch'io lo amer e mi manifester a Lui." Ho constatato 17

personalmente queste mirabili parole: Il Signore a chi lo ascolta e lo cerca si manifesta, si fa capire, premia con sollecitudine il nostro desiderio di conoscerlo. Con ognuno di noi trova un proprio linguaggio, diciamo un codice, e ci conduce a una mutua conoscenza sempre pi chiara, sempre pi forte e indivisibile. Lui ti rivela sempre di pi s stesso e ti trasforma fino a farti diventare un solo Spirito con Lui. Diventare un solo Spirito con Lui. Questa la mia aspirazione Sig. Taddeo! Per arrivare a questo stato, naturalmente dobbiamo superare diverse prove a volte molto dure e del resto un amore che non provato che amore ? Pura teoria e illusione. C poi forse al mondo cosa pi dolce che soffrire per amore di Ges Cristo, per Colui che ardeva dal desiderio di consumare quellultima Pasqua per noi? La vita diventa cos unautentica avventura, un'affascinante "caccia al tesoro" dove il premio l'Amore, Lui stesso. Nel Suo Regno si accede solo dopo grandi lotte, con mostri fuori di noi e dentro di noi. Nello stesso libro della Genesi riportato che, dopo la cacciata dal Paradiso, a guardia di quel luogo Dio mise dei cherubini dalla spada di fiamma folgorante per custodire la via dellalbero della vita. Come ogni vero tesoro ben custodito.... per poter accedere in quel mondo nuovo dobbiamo lasciarci distruggere luomo vecchio da questa spada di fiamma folgorante che ha portato Cristo... La trasformazione della nostra vita deve diventare radicale. Infatti per andare nel Regno di Cristo e per assaporarlo gi ora in questa vita, non ci sono sconti ne scorciatoie... dobbiamo lavare le nostre vesti e renderle candide nel Suo Sangue preziosissimo. E seguendolo davvero egli rivela all'uomo tutto ci che pu provare nella sua esistenza. Una vita in Cristo davvero una vita piena, colma di ogni genere di gioia e di tribolazioni, dicono le parole di un salmo di ogni cosa perfetta ho visto il limite ma la tua legge non ha confini .... la noia per chi lo segue davvero... bandita.... Non le racconto come si manifestato la prima volta a me, e cio i segni che mi ha dato perch sono stati forti, e se glieli raccontassi mi creda... non mi crederebbe. Dice anche: " Se uno mi ama osserver le mie parole e il Padre mio lo amer e noi verremo a Lui e prenderemo dimora presso di Lui". Anche se allora non comprendevo appieno queste parole, esse mi incantavano, mi attraevano. S, desideravo anch'io avere lo Spirito Consolatore, che rimanesse con me per sempre, desideravo lo Spirito di Verit che il mondo non pu ricevere perch non lo vede e non lo conosce, desideravo osservare la Sua Parola se questo voleva dire amarlo, desideravo amarlo se questo portava al miracolo di manifestarsi a me, desideravo che venisse con il Padre e prendesse dimora in me. S, la mia vita con Cristo tutta un 18

desiderio...ed piena di speranza.. sono state queste le parole che pi hanno inciso nella mia anima, nella mia mente e che meditavo spesso nel cuore. Le Parole di Dio bisogna meditarle nel cuore e incarnarle come faceva Maria, la Madre di Ges, questo il segreto per riuscire a vincere noi stessi e le forze del male e seguire passo passo il Rivoluzionario per eccellenza perch poi al momento opportuno salgono dal cuore alla mente per illuminarti sul tuo cammino e per farti distinguere, non solo il bene dal male, ma il bene dallottimo per te e per gli altri. Chi ha lo Spirito di Dio giudica ogni cosa mentre non pu essere giudicato da alcuno, dice S. Paolo. Poi altre parole di Ges mi attraevano immensamente: "Chi ha sete venga a me e beva e chi crede in me fiumi di acqua viva sgorgheranno dal Suo seno" e anche alla Samaritana dice: "chi beve dell'acqua che io gli dar non avr mai pi sete, anzi, l'acqua che io gli dar, diventer in lui sorgente di acqua che zampilla per la vita eterna," e dice anche: "avete abbandonato me sorgente d'acqua viva e vi siete scavati cisterne screpolate che non tengono l'acqua." No, non volevo vivere assetata e intrappolata in una cisterna fatta con le mie mani, desideravo quest'acqua viva, inesauribile e che sgorga sempre, credevo che il Signore potesse saziare la mia voglia di vita, di felicit. L'acqua viva immagine dello Spirito che riceve chi crede in Lui, e a questo proposito porta un immagine stupenda, dice infatti: " se voi, che siete cattivi, date cose buone ai vostri figli, quanto pi il vostro Padre celeste dar lo Spirito Santo a coloro che glielo chiedono", qui si comprende che se uno ha lo Spirito Santo ha tutto quello che pu colmarlo e renderlo felice, tutto quello che gli serve; aggiunge infatti: "chi quel padre che se il figlio gli chiede un pezzo di pane gli dar una serpe?" Sa che succede Sig. Taddeo? Che non solo non abbiamo abbastanza fede in Lui, ma che proprio non ci fidiamo. Pensi l'assurdit: noi temiamo proprio colui che ci ama di pi, siamo diffidenti, spesso lo temiamo e lo scartiamo senza neppure aver tentato di conoscerlo davvero... Credo che se esiste una cosa che gli dispiace sia proprio questa nostra diffidenza. Quando leggevo le Sue Parole " chi ama il padre o la madre pi di me non degno di me", mi arrabbiavo e gli dicevo: -"ma pretendi cose inaudite." - Ma poi arrivato il giorno che queste parole mi sono sembrate molto, molto legittime.. ---- Cambio argomento perch non comprendo. Ha parlato di potenze dellaria, di forze del male, lei quindi crede anche al Demonio? --- Ora pi che credere a Lui lo combatto, anzi pi mi avvicino a Cristo e pi riconosco la sua influenza nefasta, ma allora rimasi perplessa nell'apprendere dai Vangeli che il Demonio il Principe di 19

questo mondo, si rende conto? Beh, lo si vede anche che ha, diciamo cos, parecchie azioni in questo mercato che diventata la terra. E' nientedimeno che il Principe. Ha una grande influenza sulla terra, ha un potere occulto che conoscono coloro che gli appartengono. Ma c' anche una parte che ci convive senza saperlo. Cominciai a sentire la necessit di schierarmi da una parte, di prendere una posizione netta, anche perch in mezzo si massacrati o, bene che vada, si spenti, irrealizzati. Chi sta in mezzo oltretutto rischia, perch non cosi semplice riconoscere il demonio e le sue astuzie. Si traveste infatti in angelo di luce e pu consigliarti cose che sembrano giuste e buone all'apparenza, ma che in realt non lo sono. E anche terribilmente affascinante ma il suo fascino sempre accompagnato da un sottile turbamento. Era il pi bello degli angeli, ma ti conduce in strade chiuse e luoghi aridi, la gioia che ti procura superficiale, effimera, e si tramuta in disgusto, la disperazione la sua maggior soddisfazione, in questo caso che davvero lui gongola. Anche la noia, la depressione sono spesso una sua espressione.... Queste cose le ho capite per esperienza perch anch'io stavo nel mezzo. E lei Sig. Taddeo, ci crede ? --- Io credo che il male sia solo dentro di noi. --- Magari il male fosse solo dentro di noi. Purtroppo anche fuori di noi, e ha mille corde che ci legano e che ci soffocano. Ma uno che vive in Cristo le vede saltare una ad una. Anche nelle Scritture si legge a proposito del tradimento di Giuda: "allora Satana entr in lui". --- Allora stato Satana a tradire Ges! --- Semmai Giuda ha fatto s, con l'attaccamento al denaro, con aspirazioni di gloria terrena, che Satana trovasse posto in lui. Giuda non stato capace di guardare lontano, di aspettare, voleva tutto subito.. credo che anche lui si sia sentito profondamente deluso da Ges. Ges, quando infatti era arrivato il momento che mostrasse tutta la sua potenza di Dio, ha preferito mostrare tutta la sua debolezza di uomo, chiss che sconforto ha colto Giuda quando lo ha visto entrare in Gerusalemme in groppa ad un asino, quando ha visto che i potenti della sinagoga lo consideravano un esaltato, si fidato pi degli uomini che di Dio , e dulcis in fundo quando si reso conto del suo tradimento, diffidando del Suo perdono e del Suo amore, si suicidato: ha fatto la fine di tutti coloro che nella disperazione guardano solo se stessi, non attendono... e non credono nellAmore di Dio. Ma torniamo al principe, Sig. Taddeo, Lui il vero istigatore dei suicidi, e che pi di una volta ha istigato anche me, ho compreso che pu essere pericoloso non conoscerlo. Per difenderci dobbiamo almeno inizialmente lasciarci aiutare da sacerdote spiritualmente 20

preparato, e preferibilmente santo, perch mi sono accorta per esperienza che avventurarsi nel mondo dello Spirito da soli pu essere pericolosissimo, mortale. Intendiamoci, per avventurarsi nel mondo dello spirito, intendo dire: prendere il Signore sul serio! non fabbricarsi un dio su misura, con minima spesa e massimo rendimento, questo non avventurarsi nel mondo dello spirito, ma giocare... in questo caso pericoli gravi non ve ne sono, i demoni con costoro non si scompongono se non per ridere, tra i rischi che ho corso mi anche capitato di provare una ebbrezza cosi folle da credere di potermi buttare dal quarto piano senza farmi nulla, perch: il Signore mi avrebbe protetta ...oppure mi ha ossessionata ingigantendo i miei timori fino a farli diventare gli unici protagonisti della mia vita. Un momento difficile te lo mostra senza soluzioni e senza fine. In un momento molto penoso della mia vita ero assediata da una immagine ricorrente nella mia mente: in macchina, con forte andatura, percorrevo una strada a me usuale e in prossimit di un lago sulla mia destra immaginavo di dare una violenta sterzata e di finire inghiottita dal lago, per proteggermi da quella visione ricorrente quando dovevo passare per quel luogo andavo pianissimo e completamente a sinistra, facevo cio lesatto opposto.. di quello che il demonio mi proponeva. Solo aiutati da Cristo riusciamo a riconoscerlo e a sconfiggerlo, ecco la cosa indispensabile, che ho fatto e faccio, stringermi forte forte a Lui, al vero Dominatore che lo ha sfidato e vinto per noi. A colui che ha pregato il Padre dicendo: "Non chiedo che tu li tolga dal mondo ma che li custodisca dal Maligno". a Simon Pietro Ges dice: "Satana vi ha cercato per vagliarvi come il grano ma io ho pregato perch non venga meno la tua fede". Ci sono alcuni momenti nella vita che la fede messa a durissima prova, il dolore di queste prove pu schiantarti, spaventarti, o farti fare cose inconsulte dalla rabbia, ma chi vive in Cristo, proprio per questa preghiera che ha fatto al Padre, vedr la sua salvezza. E da queste prove che, rialzandosi, potr ritrovare un impeto ancora pi forte, e una vera resa incondizionata nel cammino della fede. La fede. che forza inaudita e liberante Con la fede possiamo innalzarci sulle nostre paure e sui nostri limiti umani. Possiamo sperare limpossibile e vedere che questo accade. Possiamo addirittura affrontare Dio di petto e vincerLo! Ci dato, con la fede, di toccarlo nel vivo, ma di essere anche noi stessi toccati nel vivo e segnati per sempre da Lui. Il Suo amore, la Sua conoscenza, lascia cicatrici forti indelebili, ma di cui sei geloso, sono il Suo sigillo, sono la prova che lhai conosciuto davvero. Con la fede Lui si lascia strappare la Sua stessa forza, a confermare questa cosa che ho appena detto ce 21

un episodio narrato nei Vangeli molto significativo: una donna che soffriva da vari anni di perdite di sangue vedendo Ges che passava pens se solo riuscir a toccare la frangia del Suo mantello guarire raggiungendolo lo tocc, Ges si volse indietro e con impeto disse chi mi ha toccato i discepoli si meravigliarono di quella domanda Ges infatti era in mezzo a tante persone che lo toccavano e strattonavano, ma Lui si accorse solo di quel tocco, disse quasi un po risentito che una potenza gli era uscita da Lui. comprende Sig. Taddeo il potere inaudito della fede? Ecco, io a costo di scuotere e innervosire Cristo, cerco di avere quella fede l, e prendo ogni parola che esce dalla Sua bocca non come parola di uomo, o di uno dei tanti profeti mandati da Dio, ma quale veramente : Parola di Dio stesso, parola del Salvatore del mondo; e amo le Sue frasi pi audaci e sconcertanti, come ad esempio quella in cui dice che nel Suo nome potremo compiere opere anche pi grandi delle Sue... Se lha detto Lui vero, io non prendo le parole di Cristo per dei semplici paradossi. ---- Senta, lei mi inquieta, mi balla anche la palpebra, perch dice cose da folli e megalomani ma non riesco purtroppo, dico purtroppo, perch mi sentirei meglio, a scorgere nei suoi occhi il lucignolo della follia. Vorrei ma non riesco a considerarla pazza! .. mi scusi ma lei vuole cambiare il mondo? --- Sig. Taddeo lei un po pissicologo voglio proprio cambiare il mondo, non le ho da poco detto che la mia massima aspirazione quella di diventare un solo Spirito con Lui, se questo mio profondo desiderio si avverer stia certo che un po di mondo cambier. Ma naturalmente anche senza di me il mondo cambier. Il Signore attrarr tutti a s da quella Santa Croce, fino a quando ogni ginocchio, nei cieli, in terra e sottoterra, si piegher davanti a Lui, e tutti lo conosceranno e non ci sar pi bisogno che lo si testimoni e lo si annunci, perch tutti sapranno; ma dato che non ancora il tempo, bisogna che chi ha avuto la grazia di conoscerlo, lo faccia, perch ha una grande responsabilit davanti a Dio, ai fratelli appunto al mondo. --- Senta, non mi parli del futuro ora, mi dica piuttosto la sua esperienza diretta, questo desidero sapere. Esattamente com' che si fatta monaca lei che sembra tutto tranne che una monaca. -- Ma perch dice che non sembro una monaca? -- Perch non leggo alcuna traccia di frustrazione in lei, molte suore mi sembrano spente, mutilate, pi che una suora sembra una donna molto viva ... Mi dica cosa nasconde, prima di dirmi com che e diventata monaca. 22

-- Beh, se vuole sapere il mio segreto, diciamo cos: quello di non dimenticarmi mai di essere unita nientechemeno a Ges Cristo e di non perdere mai docchio dove sto andando, dove cio mi vuole portare Lui. -- E dove vuole portarla, in paradiso? -- Boh, Lui lo sa che il Paradiso non ha una gran fascino su di me, anche se S. Paolo che lo ha visto senza sapere neanche lui come se con il corpo o solo in spirito, ne accenna in modo mirabile occhio non ha visto ne orecchio udito ne mai entr in cuore duomo cosa Dio ha preparato per coloro che lo amano ma pi ancora del paradiso mi attrae Lui. E solo Lui che ha presa su di me. Io aspiro un giorno di poterlo vedere. Ma ora le racconto com che sono diventa monaca - Avevo circa trent'anni quando mi capit tra le mani il Vangelo e devo dire che mi capit per un mio piccolo atto di carit: sentii suonare il campanello di casa, quando, prima di aprire, chiesi chi fosse, mi sentii rispondere i testimoni di Geova , non avevo nessuna voglia di aprire loro e nessun interesse verso la loro dottrina, di cui avevo gi avuto occasione di sapere quello che bastava, ma pensai, -"chiss quante porte in faccia si sono presi oggi in buona fede per Dio"- e li accolsi, fu in quell'occasione che mi regalarono quel libro di fuoco che il Vangelo. Comprende le vie straordinarie della provvidenza? E anche i messaggi che questa ci da? Sono entrata nella Chiesa per lapostolato dei testimoni di Geova... E vede, come un atto di carit pura senza cio nessun interesse umano, pu essere stupendamente ripagato? Quel libro Santo che non riesco a fare a meno di baciare e di venerare, mi ha scardinato il cuore alla Vita, mi ha aperto un mondo insospettabile, e molte volte mi accaduto di avere fortune inaspettate, generate da un mio gesto di pura gratuit. Nelle intenzioni e negli atti puri, si nascondono spesso sorprese di Cristo, il Puro per eccellenza. Cominciai a leggere il Vangelo e mi accorsi con stupore, che quelle parole mi consolavano, mi illuminavano, ma anche mi sgridavano. Se all'inizio i riscontri che avevo con la mia vita e quelle parole mi parevano solo coincidenze, strane e buffe coincidenze, con il passare del tempo non potevo pi accusare il caso: la Parola di Cristo, che accoglievo con fede profonda, mi stava conducendo attraverso una strada, lungo la quale mi accadevano molte cose insolite e sconosciute, straordinarie, mai accadutemi prima. Mi accorsi con meraviglia che c'era davvero qualcuno dietro ci che mi accadeva. Ma avvertivo anche questa Presenza non come una presenza ingombrante, ma una Presenza delicata, discreta, che mi lasciava libera, 23

era una Presenza rispettosa. Non ho mai avuto l'impressione di essere impietosamente giudicata, tutt'al pi corretta con autorit, questo s, corretta con autorit; in una parola mi sentivo guidata. Il lavoro mi dava abbastanza soddisfazione, vendevo arte moderna allora, con buoni risultati economici, era un lavoro che mi dava anche l'occasione di incontrare persone nuove. Ho sempre avuto attenzione e curiosit per ogni persona, perch non ce n' una che non abbia qualche cosa di interessante, qualche cosa di buono e di bello, e poi ogni uomo un mistero, il cuore delluomo un abisso, come dice la bibbia. Era quindi davvero difficile che qualcuno non mi interessasse, o non mi piacesse. Perch sorride? Vuole che le dica cosa mi piace in lei? Gli occhi. Sono buoni, e anche la schiettezza che trapela dai suoi modi. Credo che Ges ci stia bene dentro di lei e poi c un altra cosa che mi piace in Lei. -- Che cosa ? -- In quella fila perfetta di denti quellunico dente che sembra andarsene per conto proprio, mi simpatico,..non sta allineato.. --- Oh grazie, ma a proposito del mio dente: lei ha la faccia di una che non sta allineata, lei ha proprio la classica faccia di bronzo ma impossibile vivere senza compromessi, tutti dobbiamo scendere a compromessi e obbedire a qualcuno. --- E vero ma io preferisco scendere a compromessi.. anzi a salire.. a compromessi con Dio e obbedire a Lui piuttosto che agli uomini, sono anchio allineata, ma in Lui, ma in questa mia affermazione ribadisco che ho sempre amato gli uomini e in ogni uomo forse gi allora inconsciamente cercavo le tracce di Dio. Probabilmente per questa caratteristica del mio carattere avevo una nutrita cerchia di amici con cui spesso mi incontravo. Abitavo allora da sola in una piccola casina nella prima periferia di Bologna, fui felice in quella piccola casa che arredai con amore. Vengo da una famiglia numerosa, sono la primogenita di quattro figli e finalmente potevo assaporare momenti di solitudine e soprattutto avere uno spazio tutto per me, per poter sognare. Sono sempre stata una sognatrice fin da bambina. Mia madre poi acuiva questa mia disposizione raccontandomi suggestive favole egiziane, s, perch lei egiziana --- Ecco perch i suoi tratti orientali. --- S, vengo dall'Egitto, dal Cairo. Mio padre per italiano, mio nonno paterno infatti era di Napoli.. per rubare una battuta a Tot sono parte-nopea e parte-egiziana. -- Accidenti che incrocio bollente. 24

-- E non finita, a spegnere i bollori ho una nonna di origine austriaca da cui ho ereditato una certa severit s, insomma sono venuta fuori come ho potuto.. Quel trasloco fu il mio primo trauma: ci pensa dal Cairo a S. Lazzaro? Dai coccodrilli del Nilo alle trote del Savena? Non stato facile Ma tornando alle favole egiziane ce n'erano due in particolare che mi facevano sognare ad occhi aperti: una era quella di una bambina poverissima che, con i soldi dei centrini fatti da lei e dalle sorelle, anzich comprare il pane acquist al mercato un topolino intirizzito e malato, una volta a casa le sorelle la riempirono di botte, per accorgersi poco dopo che quel topolino faceva la cacca d'oro, diventando la ricchezza e la gioia di tutta la famiglia. Una volta morto, il topolino venne seppellito, e nel luogo in cui venne sepolto nacque un albero grandissimo, che faceva frutti d'oro. Sa che cosa mi ricorda ora questa favola? Le parole di Ges: "cercate il Regno dei cieli e tutto il resto vi verr dato in aggiunta" L'altra, narrava di tre sorelle, anche queste poverissime, che avevano grandi sogni. Ah... La fortuna dei poveri: possono permettersi di sognare Una aveva sempre fame e sognava di sposare un panettiere, l'altra amava i dolci e sognava di sposare un pasticciere, la terza invece, sognava di sposare il figlio del re e voleva addirittura che questo la servisse di tutto punto: quando doveva fare il bagno, voleva che il principe le portasse la saponetta, il pettine e tutto l'occorrente per farsi bella. Quanto mi piaceva l'audacia di quella povera, audacia che naturalmente fu premiata, anche perch una vita che non osa, che vita ? Da quando seguo il Signore ho scoperto che anche il rischio mi attrae immensamente e mi seduce, giocarmi interamente per Lui e per la Sua causa mi appaga infinitamente, mi fa sentire straordinariamente viva. Se una volta al Casin avrei puntato sul rosso o il nero o su una mediocre sestina, ora metterei tutto su un numero secco Ora Ges il mio numero secco, non so quando, ma so con certezza che uscir con tutto il suo splendore e assieme a tutta la ricchezza che ha promesso a chi vive e crede in Lui. Ges riesce a tirarmi fuori il coraggio che non ho Ho proprio capito che con Lui bisogna essere disposti a rischiare anche la vita e a perdere tutto per vincere tutto, chi ama il rischio, lavventura, la passione, con Lui troverebbe pane per i suoi denti... Ma tornando a quella povera che osava desiderare di farsi servire dal re, anche ora, pensando a quella favola, riconosco Ges, il vero Figlio del Re che venuto sulla terra per servire la sua creatura, dandogli tutto l'occorrente perch si lavasse e si facesse bella per le nozze regali Ho un ricordo nitido di quando mia madre mi raccont per la prima volta quella favola, fui cosi felice quella sera che 25

mi dissi: -"questo momento voglio ricordarlo tutta la vita. Ho otto anni, faccio la terza elementare mia madre sta allattando Mirella e tutti e tre siamo sul letto accanto a lei ad ascoltarla"- Ma torniamo a quando avevo trent'anni, io, a quell'et, avevo gi avuto diversi amorucoli tutti finiti male, o non mi innamoravo io o non si innamoravano loro, anzi per la verit io non ho mai avuto l'innamoramento facile, mi sono accorta per esperienza di quanto lamore vero sia raro: non facile trovare una persona che riesca a toccarci le corde pi intime del cuore stetti dieci anni di fila senza un vero coinvolgimento, solo a diciotto anni provai corrisposta un sentimento molto simile all'amore, per il resto mai che ci si intendesse, succedeva che quando ci intendevamo era perch non eravamo innamorati nessuno dei due. Tutte queste esperienze tuttavia mi avevano portato a una certa libert di spirito e sicurezza interiore, ad esempio: non senza strappi e sofferenze avevo compreso che non ero pi disposta a compromessi, ad arrangiamenti, a mezze cose. Da quella piccola casa me ne sarei andata solo per un grandissimo amore che mi avesse coinvolta totalmente o altrimenti avrei accettato la solitudine, che anche allora per me non era poi cos male. Non nasco da quello che s dice un matrimonio felice e si sa quanto i condizionamenti famigliari influenzino una vita. Mia madre, che buona, e da giovane bellissima, non stata felice, perch avrei dovuto esserlo io? Ti sembra quasi di ereditare i cromosomi dell'infelicit e di quello che noi impropriamente chiamiamo destino, e ribellarsi a questa ereditariet difficile, ti sembra insormontabile. Anch'io ho rischiato di arrendermi all'infelicit ereditata, mi ero messa in testa, a un certo punto della mia vita, che dovevo mettere la testa a posto e sposarmi, per mettere un punto fermo nella mia vita. Frequentavo allora un uomo con diverse qualit, ma che non amavo profondamente, neppure lui mi amava profondamente, il nostro rapporto era fondato pi che altro su un mutuo soccorso, eravamo infatti ambedue reduci da un rapporto sentimentale fallimentare e cosi ci mettemmo insieme pi che altro per scongiurare la solitudine. Lo consideravo giusto per me, anche assediata dal parere di mia madre che giustamente lo stimava e che non faceva altro che ripetermi nelle orecchie sposalo, cuore di mamma non sbaglia .... alla faccia del cuore di mamma e ad avvallo delle parole di Cristo i nemici saranno quelli della vostra casa mi accorsi che il mio corpo si ribellava a questa decisione di sposarci, non lo capii subito stavo male fisicamente ero assalita da attacchi di panico e sbalzi di pressione che mi portarono sul punto di credere di morire. Pensai di essere seriamente ammalata, ma quando diversi medici interpellati mi dissero che quei malesseri 26

erano di natura psicosomatica, realizzai che il proposito di unirmi per la vita a quell'uomo minava la mia essenza pi profonda, il mio cuore. Ricordo benissimo quel giorno che realizzai avevo la faccia verde, mi si doveva essere scomodata anche la bile, ero in cucina e ad alta voce mi chiesi ma in quale libro scritto che dobbiamo sposarci? in quale! Lo voglio vedere... No, quell'uomo, anche se ragguardevole e pieno di ottime qualit, non era quello che io sognavo per me. E io non potevo rinunciare a sognare. Presi la decisione di accantonare quel progetto, nato dalla ragione e dal buon senso, e stetti subito meglio, anzi, mi pass tutto, fu in quelloccasione che scoprii che il buon senso non faceva per me ...il buon senso mi faceva stare male... Un altro accadimento mi aveva portato a optare per il grande amore oppure niente.. Fu una sera in cui, per gioco, mi sottoponevo con un amico a dei piccoli test. La domanda era questa: "Hai una persona che ami in un altra stanza, tutti e due dovete premere il pulsante, chi lo preme per primo uccide se stesso ma salva l'altra persona", dopo averci pensato un po' mi scapp da ridere e dissi che non c'era fretta avrei atteso un pochino. Mi mor il sorriso sulle labbra e nel cuore quando, serio e con tono grave, mi rispose -"si vede che tu non hai mai amato davvero ...". Sentivo che per bocca di quell'uomo usciva una profonda verit, quella frase ebbe su di me l'effetto come di farmi cadere in un buco insospettato della mia anima. Ecco l'amore che volevo conoscere. l'amore a cui volevo appartenere: un amore pi forte della morte, un amore eterno. Per quelle parole mi affascin quell'uomo che pur non era il mio tipo, mi piacque nonostante i calzini bianchi che orrendamente spiccavano sotto i pantaloni neri, avrei voluto conoscerlo di pi, ma pur se attratto mi fuggiva credo che con l'amore ne avesse gi avuto abbastanza. Lui. In quel periodo mi incontravo spesso con amiche e una in particolare, Roberta, con cui passavo intere serate a parlare. Largomento di conversazione comunque era quasi sempre monotematico, verteva infatti sempre sugli uomini, sul desiderio di un rapporto profondo, vero,totalizzante, con un uomo con la U maiuscola. Desideravo avere un compagno da amare ma anche da servire: bello onorare e accudire un uomo che ti ama e che ti rispetta cosi come sei; quando infatti siamo amati per quello che siamo interamente, anche con le nostre fragilit, siamo stimolati a migliorarci e a non deludere chi ci sta accanto, ma, aihm, dove trovare un uomo aperto ad un amore cos? Un uomo che non fugge davanti alle responsabilit, un uomo con tutte le vertebre, forte e fedele, giusto e tenero allo stesso tempo. In questi dialoghi ci consolavamo con arachidi, patatine, e fiumi di latte condensato, quel 27

tubo di latte dolce passava di mano in mano come uno spinello. Una sera in particolare, con unamica che aveva una mezza patatina incollata sul mento, unaltra che aveva un rigolo di latte sotto il labbro, ci accorgemmo di quellabbruttimento in cui eravamo scivolate e scoppiammo a ridere dicendoci che, nonostante linsoddisfazione di fondo per via di quei dolci, almeno non eravamo diventate acide. Fu in quel periodo che ebbi occasione di sentirmi telefonicamente con Giuseppe, un uomo che abitava a fianco della mia porta quando abitavo ancora nella casa dei miei genitori. Lui da anni era andato via da quella casa, ma io lo ricordavo molto bene. Avevo 5 anni quando, dal Cairo andai ad abitare in quell'appartamento a San Lazzaro. Per la differenza di et, lui aveva l0 anni pi di me, non ci eravamo mai parlati, ma mi piaceva anche allora quel ragazzo taciturno e schivo con un carattere un po' ombroso, aveva anche una pronunciata anomalia fisica che invece di dispiacermi me lo rendeva ancora pi unico ed affascinante. Avevo bisogno di parlare con lui, dato che divenne il datore di lavoro di mio fratello. Quando lo chiamai al telefono scambiammo due parole per la prima volta, e mi disse che dopo tanto tempo aveva desiderio di vedermi, anch'io desideravo vederlo. Ci accordammo per incontrarci da li a qualche giorno. Mi assal una strana inquietudine, inquietudine che mi sorprendeva, sono sempre stata piuttosto disinvolta e sicura nei rapporti con gli uomini, non mi spiegavo tutti quei timori, era come se il mio spirito presentisse una storia molto importante, decisiva per la mia vita. Sentii subito l'esigenza di pregare e di affidare questo incontro a Dio. Fu una bella serata quella che passammo, e io mi sentivo straordinariamente viva. Da li a poco prendeva inizio la pi coinvolgente storia d'amore che io avessi mai vissuto, ero pronta per conoscere l'amore che mi avrebbe portata a comprendere meglio quello Supremo: l'Amore di Dio Padre in Ges Cristo. Dopo 15 giorni dal primo incontro con lui, della mia casina e della mia solitudine non mi importava pi un fico secco; mi trasferii subito a casa sua. Il matrimonio solo da fissare. Mi disse infatti che ero la donna della sua vita e che con me al suo fianco non aveva pi nulla da desiderare. Questo matrimonio lo considerava il premio di tante sofferenze passate, e anchio lo consideravo cos. Nutrivo dentro di me un segreto compiacimento, la mia attesa era stata premiata: avevo proprio capito tutto della vita. Non sapevo che l'amore avesse tanti colori, tante sfumature, era per me diventato padre, sposo, figlio. Oltre a una grande passione, avvertivo per Lui una tenerezza infinita come quella di una madre per il suo bambino, anche affinata dal fatto che aveva perso la madre, che ben conoscevo e amavo, quando aveva 28

poco pi di vent'anni. Sua madre inoltre era stata anche la mia madrina alla Cresima. Conservo tuttora una medaglietta d'oro che mi regal raffigurante la Madonna e con incisa la data dell'evento. Avevo quattordici anni quando mor, ne rimasi molto scossa perch avvenne improvvisamente una sera di settembre, la colpi un infarto a soli 45 anni. Lasci nello sconcerto il marito e tre figli e l'amante del marito che poco dopo divenne sua moglie e nuova madre dei figli. Giuseppe in quell'evento scopr anche di avere un fratellastro, gi pronto, di otto anni. Mentre lo stringevo al seno mi scorrevano negli occhi quelle immagini drammatiche all'obitorio di tanti anni prima, entrai in quel luogo di morte giusto in tempo per scorgerlo davanti a sua madre, chino sulla sua bara, le diede sulle labbra un bacio, lungo, struggente, che valeva tutte le cose belle che non le aveva mai detto. Che sentimento di protezione, che tenerezza infinita provai mentre mi scorreva nel cuore quel ricordo, ricordo che mi commosse nelle viscere come allora e che mi fece nascere una lacrima, lacrima di cui si accorse e di cui mi chiese perch: -sono felice- risposi, -molto felicementre nel cuore pensavo: -questo amore mi fa paura- Come desideravo ora consolarlo di quella ferita, volevo donarglielo io quell'amore di madre che non aveva pi. Chi lo dice che per essere madri bisogna partorire fisicamente? Forse che l'anima non pu farlo? Dio solo sa come e quelli a cui lui lo vuole rivelare. S, pensavo, stringendolo a me, lui l'uomo che Dio ha voluto per me. Ma le cose iniziarono a non mettersi bene, sembrava che parlassimo due lingue diverse, avevamo anche affinit diverse: lui, che sembrava piantato in terra, mi rimproverava di vivere sulle nuvole e allora avevamo smesso di parlarci. Lui parlava poco gi per carattere, ed io, anche se sono sempre stata bene nel silenzio, ero un po amareggiata, non era infatti un silenzio che ci univa ma un silenzio che ci separava. Ma, nonostante questo, sapevo distintamente che nel mio cuore non ci sarebbe stato posto per nessun altro uomo sulla terra,... proprio per questa consapevolezza desideravo sposarmi. Il matrimonio che non avevo pi avvertito come un traguardo necessario diventava, alla luce di quel sentimento, decisivo, importante. S, desideravo dire, assieme a lui, s per sempre. Tutte le cose veramente serie, veramente importanti: il matrimonio, il sacerdozio, la consacrazione, lo sono proprio perch definitive. Un amore vero reclama un sigillo di irreversibilit! nel Cantico dei Cantici la sposa dice allo sposo mettimi come sigillo sul tuo cuore, come sigillo sul tuo braccio; perch forte come la morte lamore, tenace come gli inferi la passione; le sue vampe son vampe di fuoco, una fiamma del Signore! 29

Le grandi acque non possono spegnere lamore n i fiumi travolgerlo se i matrimoni e le consacrazioni si fondassero su questo amore non finirebbero, se i conviventi per scelta avessero il coraggio di guardare a fondo la loro relazione, ed il perch nascosto delle loro resistenze a suggellare lunione con una promessa matrimoniale, credo che scoppierebbero in aria come petardi... ma comprendo che ci vuole coraggio a scoppiare, a guardarsi dentro davvero, ad avere lumilt di ammettere che abbiamo sbagliato, e che per timore, o per altro, stiamo vivendo un rapporto che solo un surrogato di quello che vorremmo veramente vivere, e poi la fatica di affrontare la solitudine, lincertezza, il dover ricominciare da capo..... Nel frattempo avevamo cambiato casa proprio in vista del matrimonio, trovammo una casa in campagna che superava tutti i miei sogni. Vengo da una famiglia povera .. e quella era una casa bellissima, immersa nel verde, nel silenzio e con un grande suggestivo lago. Sembrava che ci attendesse, assaporavo sempre di pi la bellezza della solitudine in quel luogo. Ero cosi appagata dal sentimento cosi pieno che provavo per lui, che aveva perso interesse tutto il resto. Lavoravo quel minimo che mi permetteva un po' di autonomia, ma autonomia e indipendenza erano diventate parole grosse per me che amavo quell'uomo pi di me stessa, ringraziavo spesso il Signore di quanto mi aveva dato e lo pregavo che esaudisse il mio desiderio di sposarmi, che benedicesse cio la nostra unione. Desideravo ardentemente questo matrimonio anche per via di un sogno che feci e che si impresse fortemente in me: Giovani figure femminili mi aiutavano ad indossare l'abito nuziale e i gioielli. mi pettinavano, mi sistemavano il velo e c'era in me un'attesa, una disposizione cos pura... una profonda e piena offerta di me stessa a questo evento. Mi alzai felice per le sensazioni vive e profonde sperimentate in questo sogno, e promisi al Signore che, purch mi esaudisse, non mi sarei lasciata sfuggire una sola delle Sue Parole in questo rapporto. Lo avrei ascoltato in tutto, proprio in tutto, e inizi in me una trasformazione profonda... Mi accorgevo anche di quanto, a volte, fosse difficile metterle in pratica. Era un amore violento il mio, ma della violenza che appartiene a Dio. Non rispondevo pi agli sgarbi, alle umiliazioni, sopportavo tutto, avevo come un faro sempre acceso: le parole di S. Paolo - "L'amore benigno l'amore paziente, non manca di rispetto, non cerca il suo interesse, non si adira, non tiene conto del male ricevuto, non gode dell'ingiustizia, ma si compiace della verit. Tutto copre, tutto crede tutto spera, tutto sopporta...." era troppo facile per il mio temperamento anche forte e orgoglioso, ribellarmi, reagire. Per via di quella sua anomalia fisica cercavo di comprenderlo, 30

superando le mie abituali norme di giudizio. In una parola, lo giustificavo in tutto. Non sapevo allora che cos facendo stavo correndo a grandi falcate verso la croce, croce che il Signore, visto la mia buona volont, teneva in serbo per me. Non si meravigli Sig. Taddeo che la croce sia un regalo. Se Dio l'ha data al Suo unico Figlio, come considerarLa diversamente? Le cose tra noi infatti si mettevano sempre peggio, non parlava pi di matrimonio, evitava quell'argomento. Tiravo avanti consolandomi al ricordo dei primi momenti d'amore, come a un brillante che avevo visto e poi smarrito, e anche se non lo scorgevo pi, imperterrita speravo che tornasse ad emergere... Io, sempre stata cos lucida, cos razionale nei miei rapporti precedenti, quasi spietata nell'interpretare i segni dell'amore che sono universali, coprivo, invece, con quell'amore, tutto ci che non mi piaceva, tutto ci che mi feriva. Mi accorgevo con sgomento di essermi spinta troppo in quell'amore, io non solo lo amavo, io lo adoravo! Anche i suoi difetti caratteriali, aveva una personalit dominante ed egoista, erano diventati pregi agli occhi miei, non avevo tenuto niente per me, forse, troppo sicura di me stessa e troppo certa che quella fosse la volont di Dio, ho lasciato cadere ogni difesa, ogni cenno d'allarme. Quando entrai nella sua vita aveva da poco trovato una gattina nera per strada, l'aveva raccolta, curata teneramente, mi disse che quel animaletto aveva preannunciato la mia venuta. Quando la gatta un anno dopo era diventata un po' troppo impegnativa perch malata, fin nei magazzini della sua azienda, la trovarono morta alcuni mesi dopo, un luned mattina, appesa tra due porte su un ostacolo che non era riuscita a saltare, linquietante morte di quella gatta mi turb... avrei fatto anch'io la stessa fine? mi chiesi con timore. Ma intanto mi ero attrezzata una cameretta proprio per me dove spesso mi ritiravo a leggere e a meditare il Vangelo, il soffitto di quella stanza era attraversato da due enormi travi che formavano una perfetta croce, io che ho passato una vita a rifuggirle le croci ora amavo dormire sotto ad una croce immensa. Non mi faceva pi cos paura la croce, ora ne ero come attratta, affascinata da quello che intuivo essere il pi grande mistero damore. Comprai diversi libri spirituali, tra questi lessi la vita di S.Francesco e di Santa Chiara, e mi sembrava di poter comprendere quale pienezza di gioia, quale suprema libert dovessero aver vissuto nellabbandonare ogni cosa per amore del Vero e della Suprema Bellezza, mi chiedevo chiss quale Luce intuirono e trovarono per far si che tutte le altre si spegnessero... Quale Speranza avevano colto per ritenere patimenti, miseria, fame, tribolazioni e umiliazioni perfetta letizia? A quale forza si erano abbracciati per contrastare tutto il loro 31

mondo e per lasciare un afflato spirituale che non ha ancora finito di dare frutti di consolazione e di speranza? Non erano forse creature semplici S. Francesco e S. Chiara? I Santi sono come tutti noi riflettevo.. altro non avevano fatto che prendere sul serio le parole di Cristo... questa era stata la loro forza! Se il Signore ci dice che senza di Lui non possiamo fare nulla implicito che con Lui possiamo fare tutto!!! Anche cambiare il mondo! Trasfigurarlo!... Chi che vince il mondo se non colui che crede che Ges Cristo il figlio di Dio dice S. Giovanni. Questi, erano i pensieri e le considerazioni che mi passavano nel cuore in quel periodo Se da una parte i segni che mi venivano da Giuseppe erano deprimenti, quelli che mi venivano dal cielo erano sempre pi forti e confortanti. Il Signore mi faceva capire che non ero sola, in tutta questa faccenda Lui c'era, eccome. Era davvero sempre pi Lui il mio pensiero, ero sempre pi attratta dalla Sua figura dalla Sua personalit cos ricca e variegata, dalla sua volont forte, dalla sua grande libert e dalla sua sensibilit finissima. Ges, che dice di amare i propri nemici, che parla come un Re, che sconvolge le abitudini di un popolo e diviene uno scandalo e una minaccia per il potere e che paga con la pi terribile delle morti, lannuncio della venuta di un Regno nuovo...dove la fortuna e la benedizione hanno un senso stravolto: sono regalate ai poveri, a quelli che piangono. E quale autorit e fascino emana, Lui, che con la sua vita ci fa comprendere che la vita vale solo se si disposti a morire per essa. Mi stavo innamorando di Ges Cristo... desideravo anch'io fare qualcosa per Lui. Cominciai ad andare in una Chiesina vicina, e chiesi al Parroco, se potevo andare a pulire la Chiesa, mi accorgevo che pulire quel luogo sacro mi dava una profonda gioia interiore, amavo la sacralit che respiravo nel Tempio di Dio, la Maest, la Solennit che con forza misteriosa si sprigionava da quell Uomo Crocifisso.. Mi sentivo una privilegiata, pulire i pavimenti della casa di Dio, spolverare ostensori, coppe, servire il Signore, il Re, mi causava un euforia, che a mala pena riuscivo a trattenere. Leggevo sguardi di commiserazione negli occhi di Giuseppe, dovevo sembrargli una donnina rimbambita. Dov'era finita la spregiudicata, ironica ragazza di un tempo? mi pareva che si chiedesse, ma ci non sminuiva la mia gioia neanche un po', anzi, era arrivata l'ora che io prendessi la Santissima eucaristia, mi preparai con cura, era il periodo pasquale, dopo tanti anni feci la mia prima e credo insolita confessione, al sacerdote infatti gli dissi che tutti i miei peccati li avevo gi pagati con il rifuggire il Signore e con il credere per quasi una vita che fosse lontano e distante da me. C forse unamarezza peggiore di questa...? 32

gli chiesi. Gli confidai anche che da Dio mi sentivo gi assolta, ma che desideravo che lassoluzione venisse anche attraverso un Suo sacerdote perch si compisse ogni giustizia. Andai con la sensazione di raggiungere il mio Amante... a tutte le funzioni del triduo Pasquale. Una di quelle sere il sacerdote mi chiese di leggere ad ogni stazione della via crucis le parole di accompagnamento, ricordo limprovvisa emozione che mi fece incrinare la voce quando arrivai alla... terza caduta di Ges... e sentii anche, che come un domino che cade e che fa cadere uno a uno tutti gli altri, cos la mia emozione era passata a tutti i presenti. Il Giorno di Pasqua mi accostai a quel sacramento con trepidazione, erano pi di 4 anni che seguivo il Signore che lo ascoltavo e pi di 20 che non facevo la comunione.... Era l11 Aprile del 1993 e fu in quel giorno benedetto che lo riconobbi pienamente dentro di me. Fu subito dopo quella Messa, nel giardino di casa, mentre guardavo il cielo e feci in tempo a pensare che quella era la mia patria, il cielo, che mi sentii posseduta da un amore senza fine, come se due mani con delicatezza, ma anche con forza, mi avessero allargato il cuore per far scorrere quel torrente di Amore. In quel momento mi era stata donata una capacit d'amore sconfinata, sapevo, in quell'attimo, che avrei avuto una parola di speranza e di consolazione per chiunque vivesse una situazione difficile, disperata. Investita da quell'amore riesco a vedere la Sua onnipotente misericordia e provvidenza in ogni cosa, anche in quegli eventi che sembrano orribili, inspiegabili, assurdi. Vedevo gli uomini, come persone cieche che mangiano, dormono, fanno l'amore, ignari della grandezza che li sovrasta, ignari del mondo invisibile di Dio ma che mi era stato dato di percepire come ancora pi reale di quello che vedevo. Avrei urlato al mondo c' Dio, non siamo soli, siamo tutti fratelli, tutti figli dell'unico Padre. Quell'esperienza anche se silenziosa e interiore, aveva lasciato tracce visibili nel mio corpo, mentre rientravo in casa Giuseppe mi vide e mi chiese se fossi ubriaca, ero infatti inebriata, letteralmente stordita d'amore. Corsi nel bagno, feci appena in tempo a chiudermi dentro prima di sciogliermi in un pianto di gioia, tra le lacrime scongiuravo il Signore di non esagerare, avevo paura.. di morire...di morire di felicit. Dopo questa invasione damore non sapevo spiegarmi come avrei potuto conciliare l'immenso amore di Dio, l'urgenza di portare la mia testimonianza e il mio rapporto con Giuseppe, infatti, anche se non mi rendeva pi felice, una separazione non riuscivo neppure a supporla. Ma circa un mese pi tardi il Signore mi fece una sorpresa: quel giorno avevo preparato la casa con cura, avevo comprato dei fiori gialli, il colore che preferiva Giuseppe, e 33

grandi vasi di gerani, che avevo disposto con amore nel portico di casa. Dovevo quel giorno accompagnare un mio cugino a un colloquio di lavoro, ma non trovavo le chiavi della macchina, e chiesi a Giuseppe di darmi una delle sue macchine, mi rispose di no. Lo supplicai che era importante che mio cugino andasse a quell'appuntamento, era infatti senza lavoro. Imperturbabile e per punirmi della mia svagatezza si rifiut. Andai nella mia camera e mentre piangevo per la durezza del suo cuore, rivolsi il mio pensiero al Signore e gli chiesi: -"Perch mi tratta cosi? Cosa potevo fare che non ho fatto? lo sto amando con l'amore stesso che mi dai tu, lo innalzo come se fosse il migliore dei mariti"- E aprii il vangelo su questa pagina di S. Giovanni Ges dunque stanco del viaggio sedeva presso il pozzo. Era verso mezzogiorno. Arriv intanto una donna di Samaria ad attingere acqua. Le disse Ges: dammi da bere. I suoi discepoli infatti erano andati in citt a far provvista di cibi. Ma la samaritana gli disse: come mai tu, che sei giudeo chiedi da bere a me che sono una donna samaritana? .I giudei infatti non mantengono buone relazioni con i Samaritani. Ges le rispose: Se tu conoscessi il dono di Dio e chi colui che ti dice dammi da bere! tu stessa gliene avresti chiesto ed egli ti avrebbe dato acqua viva. Gli disse la donna: Signore tu non hai un mezzo per attingere e il pozzo profondo; da dove hai dunque quest' acqua viva? Sei tu forse pi grande del nostro padre Giacobbe, che ci diede questo pozzo e ne bevve lui con i suoi figli e il suo gregge? Rispose Ges: Chiunque beve di quest'acqua avr di nuovo sete; ma chi beve dell'acqua che gli dar io, non avr mai pi sete, anzi, l'acqua che io gli dar diventer in lui sorgente di acqua che zampilla per la vita eterna. Signore, gli disse la donna ,dammi di quest'acqua, perch non abbia pi sete e non continui a venire qui ad attingere acqua. Le disse Ges: Va a chiamare tuo marito e poi ritorna qui. Rispose la donna: non ho marito. Le disse Ges: Hai detto bene non ho marito, quel "hai detto bene non ho marito" mi entr nel cuore come una spada di luce che mise in evidenza la verit della mia vita, nuda, senza alcun velo. La Parola di Cristo, Sig. Taddeo, un fuoco divoratore che mette a dura prova tutto ci che nell'uomo, essa non si rivolge alla superficiale ragione discorsiva, ma alla pi estrema profondit del cuore; quell'uomo che amavo e che innalzavo come il migliore dei mariti, non era mio marito e neppure voleva pi esserlo Ma la pagina continua, nel proseguimento del discorso Gesu le dice: infatti hai avuto cinque mariti e quello che hai ora non tuo marito Gli replic la donna. Signore vedo che tu sei un profeta, i nostri padri hanno adorato Dio sopra questo monte e voi dite che Gerusalemme il luogo in cui bisogna adorare. Ges le dice 34

credimi donna giunto il momento in cui n su questo monte n in Gerusalemme adorerete il Padre. Voi adorate quello che non conoscete, noi adoriamo quello che conosciamo, perch la salvezza viene dai giudei. Ma giunto il momento, ed questo, in cui i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verit, perch il Padre cerca tali adoratori. Dio Spirito e quelli che lo adorano devono adorarlo in Spirito e verit. Gli rispose la donna: so che deve venire il Messia (cio il Cristo) quando egli verr ci annunzier ogni cosa, le disse Ges sono io che ti parlo. Sign. Taddeo, quelle parole di Ges "sono io che ti parlo" mi causarono una violenta emozione, mi fecero sobbalzare il cuore nel petto, ora non avevo alcun dubbio, quelle parole erano per me, chi mi aveva parlato era Ges! Tante volte avevo letto quella pagina, ma quella volta quella pagina e quelle parole erano proprio per me. Il Signore mi aveva risposto e chiamato. Ero esterrefatta, non riuscii a prendere sonno, ebbi anche l'intuizione profonda, lucida, sicura, che nel Vangelo, in quel libro vivo, ci fosse una parola per ogni uomo del mondo e che a tutti dato d poter essere interlocutori personalmente interpellati da Cristo. Ma anche che tutti potevano personalmente interpellarlo, proprio cos come era successo a me. Ero attonita, e angosciata, soprattutto all'idea di dirlo a Giuseppe, aveva avuto qualche mese prima un ricovero in terapia intensiva per seri problemi di cuore, problemi di cuore da me predetti e annunciati una settimana prima, quando lui godeva di ottima salute, mai infatti aveva avuto problemi cardiaci. Furono i giorni pi dolorosi e strazianti della mia esistenza. All'idea di dargli quella notizia mi sembrava che mi dividessero l'anima in due, oltre al dolore di abbandonarlo, temevo terribilmente per la sua vita, per come avesse potuto reagire a una notizia cosi inaspettata e clamorosa. Lui, in Dio, neppure credeva. Fu una vera e propria agonia, cercavo di trovare il coraggio ripetendomi che quella era la volont di Dio e quindi era una cosa buona, anche se non la comprendevo, anzi, non solo non la comprendevo, ma mi sembrava follia pura, dovevo fidarmi, e fu proprio attraverso quel dolore che ho provato un po' come si deve essere sentito Abramo, quando Dio gli chiese di sacrificare Isacco. Compresi allora intimamente quale amaro prezzo abbia avuto la nostra salvezza per Dio Padre che ha sacrificato suo Figlio. Ho sperimentato nella mia anima cosa significa donare in sacrificio la persona pi preziosa che si ha. Piangevo, riflettendo quanto il Suo Amore sia grande, terribile, incompreso: "Dio ha tanto amato il mondo da dare il Suo Figlio unigenito", solo ora comprendevo la portata di quelle parole... di quel Sacrificio... e il mio pensiero poi, subito corse alla Madonna e al 35

martirio che il suo cuore ha sostenuto per poter diventare madre nell'anima di tutti noi, ero schiacciata da tutto quellAmore, da tutto quel Dolore che si acuiva e rinnovava mentre leggevo le parole siete stati comprati a caro prezzo..con il sangue di Gesu Cristo in quei tre giorni non riuscii ne a mangiare ne a dormire, di notte, raggomitolata come una cerbiatta ferita nel cuore, aprivo la Bibbia e leggevo che il mio dolore era ben conosciuto, e chiss da quanti altri era stato vissuto prima di me e con me Piet di me Signore vengo meno ..sono stremato dai lunghi lamenti, dimentico perfino di mangiare.. ogni notte inondo di pianto il mio giaciglio, irroro di lacrime il mio letto, nel tuo sdegno non punirmi...la mia anima tutta sconvolta ma tu Signore fino a quando? .. Il terzo giorno di quel calvario era domenica, sentivo che era arrivato il momento di dirglielo. Avevo infatti una pace larga nel cuore. -"Giuseppe mi faccio suora"- gli dissi. Mi guard e mi rispose che mi voleva bene ma che non mi amava! E io che pensavo che gli venisse un infarto! Rivolsi il mio pensiero al Signore e gli dissi mi hai fatto uno scherzo come per Isacco! Nel giardino di casa, quel giorno il Signore si manifest come Creatore, diede un segno, talmente straordinario, miracoloso e tangibile dallo stesso Giuseppe, anzi, proprio lui se ne accorse per primo e mi chiese spiegazioni.Che mi perdoni Sig. Taddeo ma lo tengo per me, cambierebbe vagone. - Senta ..sorella, madre,. com' che la posso chiamare? -- Mi chiami signora, che tutt'e due le cose pi qualcosaltro. - Sig.ra Viviana, lei mi ha un po' indispettito con questi segni, come se mi facesse vedere e sentire l'odore di un buon piatto e poi non me lo facesse gustare! -- Ha ragione, ma vede, questi segni il Signore li ha dati a me, lei non potrebbe davvero gustarli appieno, in fondo la lascerebbero abbastanza indifferente perch non le appartengono, si metta piuttosto lei stesso in disposizione d'animo di riceverli, allora s che comprender davvero cosa vogliono dire le parole di Ges "a chi mi ama io mi manifester" e la gioia che da questo ne deriva. ---Credo che molto presto lo far, ma, mi dica ora, cosa fece subito dopo la rivelazione che ebbe. ---Sconvolta, pochi giorni dopo questi accadimenti, andai ad Assisi, patria di S. Francesco e ispiratore poi della mia spiritualit, corsi in un convento qualsiasi, con lintento di entrarvi, ma la madre superiora vedendomi affranta, non mi accolse e mi consigli di aspettare, mi sentii rifiutata anche dal Signore. Nel giro, anche questa volta, di quindici giorni non avevo pi una casa. I miei mobili, Giuseppe, li parcheggi in un magazzino del paese, i miei abiti li trovai 36

nelle scatole gi impacchettati chiss da chi, era accaduto tutto cosi improvvisamente: l'esperienza mistica avvenuta il giorno di Pasqua, poco pi di un mese dopo, lo sconvolgimento per la chiamata del Signore, l'inaudito miracolo, accorgermi non solo che Giuseppe non mi amava, ma che addirittura sembrava avesse paura di me e non vedeva l'ora di liberarsi della mia presenza, il monastero che mi rifiutava.. Sembrava tutto un film irreale Avvertivo il mondo come una macina inesorabile, assurda, che mentre ruota schiaccia senza guardare chi vi e sotto. Per reggere al dolore di quella devastazione, per un mese mi sono rifugiata nella follia: -"Psicosi"- disse lo psichiatra dal quale mi port mia madre, io non opposi resistenza a sottopormi a lui perch lo volevo evangelizzare. Andavo in cerca di luoghi deserti tra le montagne e rivolta al cielo con tutta la voce che avevo Gli gridavo: Vieni gi, che cosa stai aspettando! Qui ci stanno massacrando!! Mi sentivo come sospesa, pi vicina ai morti che ai vivi .. A tutti dicevo che arrivava la fine del mondo e che il Signore sarebbe arrivato da li a poco a vendicare il Suo sangue. Il Sangue con cui il Signore ha acquistato la Sua Chiesa che fine aveva fatto? Come era stato trattato? dalla Sua stessa Chiesa, da coloro che portano il nome di cristiani mi chiedevo. Davanti al Suo amore mi pareva tutto cos inadeguato, mancante, e aggiungevo che sarebbe venuto a sistemare ogni cosa. Alle persone colpite da lutti andavo dicendo che avrebbero rivisto i loro cari a giorni; Incontrai una persona in carrozzella e le dissi che da l a poco il Signore l'avrebbe fatta camminare; Vidi un non vedente e anche a lui dissi che il Signore tornava e che gli avrebbe ridato la vista. Nessuno, neppure i sacerdoti dai quali amici preoccupati mi portarono, (a uno di questi che mi sembrava un po troppo afettato e pomposo per essere amico di Cristo dissi che nel giorno del giudizio al suo posto, mi sarei cagata addosso..) riuscirono a togliermi quella idea erronea, idea che ho compreso poi, mi poteva essere tolta solo attraverso un accadimento soprannaturale, accadimento che per solo volere di Dio mi liber da quello stato. Anche quel giorno ero in treno, diretta a Milano, stavo andando a sciogliere un contratto assicurativo e a prendere quello che mi rimaneva per ricominciare da capo: quattro milioni in tutto. Incontrai, nel corridoio del treno, una signora. Ci mettemmo a parlare, e anche a lei dissi che il Signore sarebbe tornato presto, questa, dopo una pausa di silenzio, mi disse una sola parola: "demagogia". Le chiesi cosa significasse e mi rispose "non lo so, la parola che ho sentito nitidamente nel petto, io vivo sola e sono molto devota al Signore Ges Cristo e ogni tanto mi accade di sentire parole che illuminano la mia vita o quella di altri"-. Una volta tornata a 37

Bologna, cercai subito un vocabolario e lessi il significato di quella parola che tante volte avevo sentito ma di cui non ne conoscevo il senso: "arte di accattivarsi il favore delle persone con promesse difficilmente realizzabili". Anche se il mio errore non era dettato da interessi personali ma solo dalla necessit di sopravvivere a quel disastro che era diventata la mia vita, la fine del mondo infatti era arrivata ma solo del mio, scivolai in uno stato di prostrazione profonda, il Signore non sarebbe tornato cosi presto come credevo e speravo, ed io avevo portato dolore su dolore ad altri fratelli sofferenti. Ora ero profondamente lucida nel mio dolore, e consapevole di quello che mi ero inventata per non morire. Lo psichiatra si meravigli che la mia psicosi era guarita in 5 minuti, e non per merito suo, ma mi ordin degli antidepressivi, che mi rifiutai di assumere; gli risposi che all'idea di prendere degli antidepressivi, mi deprimevo ancora di pi e che avevo la risorsa della preghiera. Mi rispose seccato "Signorina d'accordo che non posso competere con l'Altissimo ma lei ha bisogno di aiuto""ha detto bene dottore lei non pu competere con l'Altissimo e l'aiuto me lo dar Lui"- Entrai cos in un tunnel dove non ne scorgevo il fondo, proprio io che avevo sperimentato l'amore folle di Dio mi sentivo disperata, proprio io che quel giorno di Pasqua avevo compreso di poter avere una parola di speranza per i miei fratelli pi disperati, ora non la avevo per me, sentivo nel cuore una piaga viva incurabile, sempre aperta. Ripercorrendo il mio rapporto sentimentale con Giuseppe mi sentivo tradita anch'io come Ges per due lire, mi vennero in mente i motivi che Giuseppe aveva addotto al suo disinnamoramento ed erano cosi insignificanti, . altro che "amore pi forte della morte". Pensai alla tristezza di Ges nell'orto degli ulivi quando disse "la mia anima triste fino alla morte", per tre anni si era estenuato nell'insegnare, nel guarire, nel beneficare chiunque lo invocasse, e, mentre in quel giardino aveva voluto accollarsi tutta la debolezza della condizione umana, i discepoli non furono capaci di vegliare con lui neppure un'ora. Mentre il Signore Ges sudava sangue dalla paura, quelli che si era scelti dormivano. Avevo una terribile sensazione di perdita come di aver buttato, assieme a me stessa, tre anni di puro amore in mare. Nel confessionale, dove speravo di trovare conforto, confessavo sempre lo stesso peccato: la disperazione. Cominciavo sempre con le stesse parole: sono disperata - ha mai pensato che forse quell'uomo non era in grado di corrispondere ad un amore cosi grande?"- mi chiese un sacerdote. Fu questa la mia colpa Sig. Taddeo: lo adoravo e avevo messo la mia vita nelle sue mani "maledetto l'uomo che confida 38

nell'uomo e pone nella carne il suo sostegno" recita un salmo biblico, c un proverbio arabo che dice: chi confida nelluomo come chi confida nellacqua del passino... Solo il Signore merita sentimenti simili e, solo Lui, pu corrispondervi. Mi imposi di andare a Messa ogni mattino, per riuscire a trovare la forza di arrivare a sera e soprattutto di non togliermi la vita, la mia tentazione pi grande. Stetti anche allora tre giorni senza mangiare, desideravo consumarmi fino a dissolvermi, la morte aveva su di me un grande fascino, mi sembrava bellissima, la fine di ogni male. La mia vita infatti era diventata insopportabile. In lacrime, davanti a unimmagine della Madonna (davanti a Ges mi vergognavo..), la supplicavo di ridarmi o di togliermi definitivamente Giuseppe dal cuore. Io non ci riuscivo neppure ripetendomi come un mantra le sue parole pi taglienti. Di notte, nel sogno, lo raggiungevo e gli sussurravo tu rimarrai sempre il mio bambino. Ogni vera ferita d'amore, da te stata inferta Signore. Sussurralo a chi non si da pace, a chi, scivolato dentro gli occhi dell'amato entrato in quello stato dove amore e morte si danno un bacio e pi non dimentica, piange e tace, diglielo Signore che eri tu. E dagli pace. In quei mesi cos duri, dove il male sembrava avesse l ultima parola, mi vennero incontro alcune parole di Cristo: "Chi non perde la sua vita non pu essere mio discepolo". La mia vita, quanto desideravo perderla. l'unica cosa che mi frenava dal compiere quel gesto, era il dolore che avrei causato alla mia famiglia, che colpa ne avevano loro della mia sofferenza? Perch allargare questo mare di dolore, "Chi non odia anche la propria vita in questo mondo non pu essere mio discepolo": ecco il mio suicidio, pensai, morire al mondo e seguire il Signore. Si, dissi fra me, odio la mia vita e anche seguire Cristo un suicidio! E Forse la mia vita che per me ora non ha alcun valore e senso, anzi mi terribilmente di peso, potr un giorno consolare qualcuno. Non ebbi proprio io un giorno immensamente felice in cui compresi di aver ricevuto dal Signore il dono di portare una parola di consolazione? Ma che consolazione avrei portato allora senza aver provato che cosa significasse davvero la disperazione? Ora mi era stata data anche la grazia di saperlo. Questa soluzione mi consol. Oltre al pensiero che cos avrei sposato proprio Colui che ha creato quell'uomo da me tanto amato. Perch rassegnarsi a vivere mutilati nel 39

cuore? Perch accontentarsi di amare di meno? Se avevo amato tanto una creatura imperfetta quanto pi avrei amato Lui che la stessa Perfezione! Avevo capito ormai che non era neppure amare la mia vocazione, "adorare" era la mia vocazione! Cercai una casina in affitto, e ne trovai una molto, molto graziosa in campagna; avevo bisogno di vedere alberi e fiori. Dei quattro milioni che avevo anticipai due mensilit e pagai una per il mese corrente, mi rimaneva all'incirca poco pi di un milione, non sapevo neanche io come avrei potuto mantenere quella casa. Ero distrutta, una vera e propria derelitta senza un filo di energia, e "per vendere, per convincere" ci vuole animo. Ma il silenzio e la solitudine erano vitali pi del pane per me, ci avrebbe pensato il Signore! Per far fronte alle spese cominciai a vendere gli oggetti pi preziosi della mia casa, quando, da l a due mesi, una persona molto speciale, mi stata vicina, mi ha ridato fiducia negli uomini, mi ha mostrato come la misericordia e la provvidenza di Dio passino attraverso le persone che Lui ci mette accanto in momenti delicatissimi della nostra vita, suoi angeli soccorritori che manifestano la Sua Salvezza, la sua tenerezza, e che sono portatori del Suo amore. Se ora posso portare una parola di conforto lo devo anche a lui, che colpito intimamente dal mio stato e da quanto mi era accaduto, mi diede un aiuto anche economico cosi decisivo da annullare il problema del mio sostentamento, e cosi, nella calma, nella solitudine e nel silenzio, ricomposi i fili spezzati della mia esistenza. Passai tre anni in quel luogo e tanti, tanti pensieri e dubbi affollarono la mia mente. Per alcuni mesi non ebbi pi il coraggio di aprire il Vangelo, quel Libro era stato capace di buttarmi a terra come da un treno in corsa. Mi capit anche di rinnegare il Signore: - "Suora io? non sia mai!"- Non mi meraviglia infatti come, nonostante tutti quei prodigi e segni grandiosi che il Signore oper davanti ai suoi discepoli, essi abbiano avuto poi il coraggio di lasciarlo solo e di scappare. Le tenebre del mondo possono essere cosi fitte da farci quasi cancellare la Sua presenza, il Suo ricordo, i Suoi doni. E poi in fondo siamo tutti un po vigliacchi e deboli. Mi era passata la disperazione, ora stavo incominciando a conoscere il "lasciarmi vivere", l'apatia, l'insignificanza, stavo infatti accontentandomi di vivere senza progetti, senza sogni. Chiusa in casa, leggevo e pregavo. In quel silenzio introspettivo arrivai a considerare che quelluomo mi aveva cosi coinvolta, anche perch mi dava la sensazione di non riuscire mai ad arrivare in fondo al suo sentire, era anche la sua inaccessibilit che mi attraeva ed affascinava, come se celasse molte cose preziose da guadagnare con sforzo. Quei lunghi silenzi a cui mi aveva abituata, forse semplicemente perch non mi 40

amava, ero arrivata ad amarli e a ritenerli vitali, indispensabili... Il silenzio e la solitudine ora facevano parte del mio essere pi profondo, avevo compreso che una normale vita di coppia, anche con il migliore uomo del mondo, non mi avrebbe soddisfatta interamente, non sarebbe pi bastato un uomo e la normale vita di tutti i giorni. Alla mia anima abituata a dissetarsi nel silenzio delle divine e misteriose parole di Cristo, pareva infatti essersi dilatata, era come diventata insaziabile di conoscenza, di mistero, di ricchi tesori da scovare, e oramai aveva spazi non raggiungibili da umane parole... , ma con tutto questo non riuscivo a immaginarmi neppure suora, mi dicevo: -"sono stata un fallimento con gli uomini, dovrei cominciare a fallire con gli angeli adesso? Il Signore vuole forse da me un fallimento cosmico? - Mi immaginavo in qualche monastero depressa, irrealizzata, un albero rinsecchito, la vita in comunit non mi attraeva: vengo da una famiglia numerosa e sentivo che quellesperienza in un certo senso lavevo gi fatta, avrei voluto sperimentare lunione con Dio e la Sua provvidenza personalmente, in un rapporto di coppia, giorno per giorno, non godendo della tranquillit, della solidit (ma anche del rigore e della noia) di una congregazione religiosa. Solo la parola voti, mi incupiva, e mi incupisce tuttora. L'unione con Cristo mi sembrava sigillata in questo modo, una serie di negazioni, di privazioni. non sarebbe stato meglio un semplice, profondo, inesorabile Si? Un si pieno, incondizionato, irreversibile come quello di Ges, come quello di Maria che non si ritirata in un convento, ma ha vissuto il suo ruolo di sposa e madre nella quotidianit di una vita semplice, in casa. Parlavo tanto del Signore agli amici che mi venivano a trovare, ma poi un vero salto non lo facevo e mi dicevo: - "Se continuo di questo passo comincer a far piet a me stessa" .Le mie parole di fede non seguite da azioni concrete diventavano sempre pi deboli e inconsistenti. Temevo di finire la mia vita aggrappata ai ricordi e di diventare una statua di sale, come la moglie di Lot che disobbed al comando di Dio di non voltarsi indietro. Temevo di limitarmi a guardare da spettatrice il fiume della vita, senza avere il coraggio di tuffarmici nuovamente. Con Cristo bisogna guardare avanti, lanciarsi, per accorgersi di saper nuotare. Bisogna abbandonare tutti i ragionamenti, e le supposizioni, i programmi infatti Lui li fa, ma sono cosi straordinari che non puoi immaginarli, le mie vie non sono le vostre vie venite e vedrete Bisogna fidarsi di Lui, e andare senza sapere dove per poter vedere. Il Signore imprevedibile... Dio! "La verita vi far liberi" io sono la Via. la Verit e la Vita dice Ges. Sentivo che se non avessi pi avuto il coraggio di seguire Ges, avrei perso la mia grande occasione, come 41

se per tutto quel dolore passato mi fossi conquistata laccesso alle Olimpiadi dello Spirito e che per ignavia, sul pi bello, rifiutassi di parteciparvi. Si, fermarsi ora, era proprio da sconsiderati, da veri idioti, riflettevo tra me e me Ma non paga, continuavo a torturare il Signore "ma ti sembra" -gli dicevo "che io possa essere il tipo suorina che con le mani giunte ti prega in ginocchio?. ho un carattere di fuoco, appassionato, e poi mi sento donna fino al midollo...e mi sembrato che mi rispondesse, -"Credi che non ti conosca? Hai paura che Io, Dio, ti deluda?"- Non sapevo rispondere, e l'idea che Ges Cristo potesse deludermi, mi faceva sorridere di me: e chi ero io per poter essere delusa da Cristo?!! E la castit? Avevo 35 anni, al pensiero che non avrei pi fatto l'amore mi veniva da ridere .... per non piangere. Mi tornavano alla mente le sue parole, "C' chi eunuco dalla nascita, chi lo diventa per colpa degli uomini, e chi si fa eunuco per il Regno dei cieli. Chi pu capire capisca" beh, che sarei appartenuta all'ultima ipotesi era lampante, ma capire non capivo, "non ti sei mica sbilanciato molto" gli dicevo scherzando e anche "non capisco ma mi adeguo anzi mi fido". Mi tornarono alla mente i miei momenti d'amore con Giuseppe, non era forse terribilmente pi grande quel sentimento che mi usciva dal cuore, non sovrastava forse quello, che neppure riusciva a far capolino dai sensi? Quel sentimento che usciva dal mio cuore era infinito, era Lui, quello stesso amore che fa dire a S. Paolo "quello che io consideravo un guadagno lo ritengo una perdita a motivo della conoscenza della sublimit di nostro Signore Ges Cristo, tutto io reputo spazzatura al fine di essere trovato in Lui". -"Suo marito pu essere solo Ges Cristo"-, mi conferm un sacerdote al quale mi sottoposi, -"ha avuto la mano molto pesante con Lei, si aspetti cose molto difficili, ma Lui suo marito". Sorridendo felice, sia per il Marito, sia per le difficolt, dissi: -"allora posso considerarmi la sua fidanzata?"- "no, si consideri gi sua moglie."- Mi piaceva proprio quel sacerdote che non mi trattava da anima disincarnata e che mi parlava di Cristo soprattutto come uomo. L'Uomo per eccellenza. A farmi comprendere che era Dio ci aveva e ci avrebbe pensato Ges stesso -"Devo cercarmi un convento?"- chiesi perplessa, -"se lei entrasse in un convento uscirebbero le suore, lei deve vivere normalmente con Ges, come marito e moglie" Oh davvero..?.. proprio quello che non osavo sperare... proprio come marito e moglie? S, anche se il vostro matrimonio sar di un amore purissimo, immacolato"- "e i figli?"- "i vostri figli saranno tutti quelli che insieme porterete alla fede"- Oh, che programma di vita! Sposata nellamore pi puro a Ges Cristo 42

...diventare madre di fede: dare ai miei figli il Migliore dei Padri, figli destinati alla vita e alla gioia eterna figli che non muoiono.... Ricominciai a sognare, la cosa che mi faceva pi felice, e a prepararmi al Marito, al Matrimonio per eccellenza. Il Matrimonio lo fissammo per la Pasqua. 15 giorni prima delle nozze, un amico venne ad aiutarmi a fare dei lavori nella casa, la canonica dove sarei andata a vivere con Ges. Ebbe l'idea di far di tutto per distogliermi dal mio proposito che considerava folle. Mi diceva infatti, assieme a tanti altri, che la mia scelta era nientaltro che una fuga ... Si era improvvisamente infuocato d'amore per me, minacciava di usarmi violenza e mi diceva che se non corrispondevo al suo amore, o mi ammazzava o si sarebbe ammazzato, e dato che in alcuni momenti era veramente fuori di s ero spaventata. .. Mi arrivarono assieme a una sua telefonata, in cui mi diceva che doveva assolutamente parlarmi, diversi segnali inquietanti: la bambina vicina di casa senza motivo alcuno venne a dirmi che nel mio appartamento in due anni erano gi morte due persone, pochi minuti dopo ricevetti la prima telefonata del mio padre spirituale che mi chiedeva di non dare il suo nominativo a questo ragazzo, perch temeva ritorsioni. Mi assal il terrore, anche se trovai la forza di scherzare con Ges: -"Guarda che io ho una storia diversa da Santa Maria Goretti, mi piacerebbe morire martire per te, ma ora non ci crederebbe nessuno, morirei per niente"- Decisi di ribellarmi anche di quel terrore e con tutta la forza e la risolutezza che avevo, quando me lo trovai davanti gli dissi che non aveva considerato una terza ipotesi e cio che lo avrei ammazzato io. Fu come se ritornasse in s, pianse, si scus, non sapeva spiegarsi questo sentimento cos violento, io sapevo spiegarmelo invece, c'era qualcun'altro, pi che lui, che non era contento di queste nozze, quello che lei, Sig. Taddeo, crede che sia solo dentro di noi. "E non siamo ancora sposati" pensai "cominciamo bene.." Una settimana dopo esattamente il 7 Aprile 1996, giorno di Pasqua, convolavo a nozze con Ges. Per bomboniere avevo uova benedette, tutte colorate, dipinte da me. Mi sono sposata in Chiesa non c'era gente, non c'era nessuno tranne il Signore presente nel tabernacolo, e con il Suo Spirito. Neanche il prete che ha benedetto l'unione per telefono Mentre sorridevo con un amico al ricordo di queste nozze insolite e sobrie, mi sorprese, quasi mi spiazz quando mi chiese "ma non hai pensato perch sia avvenuto cosi questo Matrimonio, voi due soli senza neppure il prete?" "Beh, molto anziano il mio sacerdote" risposi ..e lui, guardandomi negli occhi con voce davvero convincente, " perch ha voluto essere solo con te". 43

Che cosa dolce mi stava dicendo Ges per bocca di quel fratello. Non aveva forse con me fatto tutto da solo? Ha voluto anche sposarmi da solo.. Lui, poi, oltre che uomo e Dio anche l'Eterno Sacerdote. Credo che valgano queste nozze e che un giorno la Chiesa le riconoscer. S credo che valgano, anche se ho solo detto nel silenzio del cuore "si voglio essere tua sposa per sempre, nella buona e nella cattiva sorte, nella salute e nella malattia, accudir con amore i figli che vorrai donarmi, tutti quelli che faremo nascere alla fede in Te. Ne voglio tanti e tutti rassomiglianti a Te, amen." E' cosi che sono diventata monaca Sig. Taddeo ..e sa cosa mi accade ora a pochi anni di matrimonio? Che inizio a scorgere nel mio seno l'acqua viva che il Signore promise a quella donna Samaritana, e a me, le mie lacrime passate, sono diventate una sorgente zampillante di vita, di aspirazioni, di progetti per me prima impensabili. Mi accorgo ora di quanto siano vere quelle parole del salmo: Beato luomo che trova in te la sua forza e decide nel suo cuore il santo viaggio, nellandare se ne va e piange portando la semente da gettare ma poi ritorna con giubilo portando i suoi covonie anche erano partiti nel pianto li ricondurr tra le consolazioni ora nel cuore credo che proprio Ges mi ha deposto un grande sogno: la realizzazione di una grande, forte e libera comunione spirituale, tra tanti fratelli e sorelle sole che, come me con spirito francescano, vivano nelle innumerevoli Chiesine chiuse per mancanza di sacerdoti. Ognuno con il talento ricevuto: artistico, letterario, di sapienza, di ascolto, di preghiera, moltiplicato per la Gloria di Ges Cristo. Persone sole, anzi compagni di Cristo, che siano segno di speranza, messaggeri autentici della risurrezione di Ges. Risurrezione che hanno sperimentato nella loro stessa vita e che incarnano come Ges la profezia di Isaia 61: Lo spirito del Signore Dio su di me perch il Signore mi ha consacrato con lunzione ; mi ha mandato a portare il lieto annunzio ai miseri, a fasciare le piaghe dei cuori spezzati, a proclamare la libert degli schiavi, la scarcerazione dei prigionieri, a promulgare lanno di misericordia del Signore, un giorno di vendetta per il nostro Dio per consolare tutti gli afflitti per allietare gli afflitti di Sion, per dare loro una corona invece della cenere, olio di letizia invece dellabito di lutto, 44

canto di lode invece di un cuore mesto. Essi si chiameranno querce di giustizia, piantagione del Signore per manifestare la Sua gloria. Ricostruiranno le vecchie rovine, rialzeranno gli antichi ruderi, restaureranno le citt desolate, devastate da pi generazioni. Ci saranno stranieri a pascere i vostri greggi e figli di stranieri saranno vostri contadini e vignaioli. Voi sarete chiamati sacerdoti del Signore, ministri del nostro Dio sarete detti. Vi godrete i beni delle nazioni, trarrete vanto dalle loro ricchezze. Perch il loro obbrobrio fu di doppia misura, vergogna e insulto furono la loro porzione, per questo possederanno il doppio nel loro paese, avranno una letizia perenne. Poich io sono il Signore che amo il diritto e odio la rapina e lingiustizia. io dar fedelmente il salario, concluder con loro unalleanza perenne. Sar famosa tra i popoli la loro stirpe, i loro discendenti tra le nazioni. Coloro che li vedranno ne avranno stima perch essi sono la stirpe che il Signore ha benedetto ..tutti soli e tutti uniti dall'amore forte ed eterno di Cristo. una sola cosa deve accomunare questi fratelli: un amore folle per Dio. Questa follia la vera sapienza del cuore, lunica, in cui Dio davvero si compiace. Ora, Sig. Taddeo, non passa giorno che non benedica e non ringrazi mio Marito di non avere ascoltato le mie preghiere passate e di essere stato cosi ostinato a cambiare i miei progetti, anzi non solo li ha cambiati, me li ha distrutti....mi ha donato di scoprire la forza eccelsa e potente che insita nella disperazione... Lo adoro, si, lo adoro, per Lui in se stesso, per tutto quello che mi ha dato e ancor di pi per quello che non mi ha voluto dare, per avermi cio rifiutato per un momento la ciliegina che desideravo con tutta me stessa. Solo ora comprendo che in verit Lui voleva donarmi una torta intera, dove le ciliege non si contano. s che diverranno come la sabbia del mare. "Tutto vostro, il cielo la terra, il presente il futuro, la morte e la vita, tutto vostro, ma voi siete di Cristo e Cristo di Dio".. come ci dice S. Paolo. 45

--- La sua storia sembra una fiaba signora. --- Lo so, il bello che una fiaba vera. --- Se mia sorella separata, non avesse gi 6o anni le consiglierei di mettersi alla ricerca del Signore e di sperare che Egli le si manifesti. --- Sig. Taddeo, la meraviglia con Ges che non mai troppo tardi. Quella donna Samaritana era proprio una donna separata e in quellincontro con Cristo Lui rivolge un dolce e accattivante invito a tutte quelle donne sole, dalla vita spezzata, monca, Se tu conoscessi il Dono di Dio e cio: se tu mi conoscessi..se tu sapessi cosa vorrei darti, dice a ognuna di loro. La Samaritana mi piace, attuale pi che mai quella donna a caccia della vita che non aveva, ... ce laveva messa tutta per trovare un uomo degno della sua vita, cinque mariti non sono uno scherzo oggi, figurarsi duemila anni fa. Per rincorrere la felicit, per lottare per essa, ha avuto il coraggio di sfidare le convenzioni e di avere anche un amante Ges poi la tratt con molto riguardo, non si disturb neppure a perdonarla, sapeva bene cosa quella donna stava cercando. Sig. Taddeo, se Lui volesse, potrebbe in un giorno solo dare doni di amore e sapienza a sua sorella che altri non riescono ad avere in una vita intera di studi teologici e di vita casta. Lui guarda il cuore, abbiamo la fortuna che Lui guarda il cuore. Il principe azzurro non un personaggio delle favole: Lui! Il Marito per eccellenza! il Marito che noi tutte vorremmo avere. Pi lo desideriamo e pi Lui ci viene incontro. Sa perch dopo la resurrezione la prima persona che ha meritato di vederlo stata Maria Maddalena? Perch rimasta a piangere in quel sepolcro vuoto, vede come l'amore e il pianto sono da Lui visti e ricompensati? Anche lamore che non abbiamo dato direttamente a Lui vale ai suoi occhi e lo riconosce come dato a Lui stesso. Forse che la nostra vita a volte non diventa un sepolcro vuoto? Lui che chiama le stelle per nome e sa quanti capelli abbiamo in testa, pu non aver visto le nostre lacrime? i nostri desideri, la nostra rabbia ?... impossibile! Ecco il sepolcro vuoto, li per annunciare l'imminente incontro, in quel luogo di morte che pu capitarci di essere chiamati per nome dalla Vita Stessa.... dal Marito... --- Mi perdoni Sig.ra se Le faccio questa domanda, ma mi spunta dal cuore: non le sembra di aver fatto della necessit virt, lei mi parla di lacrime, di frustrazioni, di rabbia. Non sono queste intenzioni poco pure, per accostarsi a seguire il Signore? -- una domanda invece lecita quella che mi fa, ma le rispondo che mica a tutti dato di sentire la chiamata di Dio in pura disposizione danimo e magari da bambini come tanti santi I discepoli del Signore erano tutti o quasi dei peccatori, per non parlare 46

di S. Paolo, che addirittura perseguitava la Chiesa di Cristo, e poi il dolore sperimentato in una vita amara e distante da Lui gi unottima base per accostarsi al Signore. Il dolore come un segreto che unisce intimamente luomo a Dio, ci pensa poi Lui, cammin facendo, a renderci sempre pi idonei a stargli vicino... e a non soffrir pi per fallimenti o delusioni umane, ma per puro amore Suo. A proposito di S. Paolo mi intrigano terribilmente le parole che dice Ges riguardo a quellapostolo : gli mostrer quanto dovr soffrire per il mio nome.. La prego non mi guardi con quella faccia, come se fossi una masochista a caccia di guai. La verit e che comprendo quello che significano davvero quelle parole: gli mostrer quanto lo amo.... --- Anchio credo che vogliano dire questo, ma lei, possibile che pensi solo a Cristo?... nel mondo vi sono tante cose belle, non ha mai sentito il peso della rinuncia a tutto ci che offre? Possibile che non abbia avuto mai rimpianti da quando sta con il Signore? E pur fatta di carne anche lei! ---- Inizialmente mi sentivo come una foglia sospesa che ha la presunzione di essere pi forte del vento. Ho sentito, e sento, la fragilit della mia condizione umana, ma sempre stata la fede in Lui che mi ha fatto e mi fa passare indenne ai richiami e alle false luci del mondo. Se uno si lascia passare nel crogiuolo di Cristo, accettando le prove e i momenti che non comprende e che sembrano non dare frutti, poi in realt si accorge che sono stati preziosissimi per temprarti, per rendere il tuo spirito pi sensibile e puro, pi penetrante. Ha una potenza cos grande la passione spirituale e un respiro cos ampio, che travalica ogni confine, tutte le mie energie, le mie pulsioni, anche quelle erotiche non sono sacrificate, bens espresse e tese nel seguire Ges... Se chi ha inventato lamore umano ti invita ad abbandonare ogni cosa per Lui, vuol dire che sa quello che chiede. e ancor di pi quello offre.. Ges promette e offre gi il centuplo in questa vita, In verit vi dico, non c nessuno che abbia lasciato casa o moglie o fratelli o genitori o figli per il regno di Dio, che non riceva molto di pi nel tempo presente e la via eterna nel tempo che verr. Ges appaga profondamente gi ora. Lui pur saziandoti ti scava altri spazi di desiderio. Con Lui la mia vita diventata una unica grande passione e un sempre rinnovato desiderio. E cos accade a chi con cuore fedele si unisce a Ges Cristo. Ma per comprendere quello che dico bisogna decidere nel cuore unassoluta resa incondizionata a Lui e ai suoi piani, come quella di un Kamikaze damore per la sua divina causa: portare nel mondo il Regno dei Cieli, pagando senza recriminare il prezzo del bene come ha fatto 47

Lui. Cosa ce poi di pi grande che concludere lesistenza terrena con la consapevolezza di aver portato a termine una missione damoree potere dire con Ges tutto compito? . --- Sono un po interdetto, ma ammetto anche affascinato..., lei prima mi ha detto che si vanta tanto di appartenere a Lui che andrebbe in mondovisione a dirlo, se potesse dare un messaggio per mondovisione quale darebbe? --- Il messaggio che darei questo: l'insignificanza di vita e la disperazione sono due perle che sono preludio di un riscatto e che un peccato sprecare. Non aspettate che vi cada qualcosa dal cielo: prendetevela! anzi impadronitevi dello stesso cielo! Con l'Amore e il Perdono violento di Cristo che ci dice : Il Regno dei cieli soffre violenza e sono i violenti che se ne impadroniscono. Siate violenti con voi stessi! Non fatevi schiacciare e spegnere dalla vostra sofferenza, piuttosto sollevate il volto e abbiate laudacia ma anche la rabbia, si , la rabbia, di alzare il tiro delle vostre aspirazioni. Non permettete che la vostra sofferenza non compia il perfetto corso per cui stata mandata, essa ha un significato ed estremamente preziosa: pu diventare, in Cristo, quel Fuoco dAmore che incendier la terra; infatti Cristo dice sono venuto a portare il fuoco sulla terra e come vorrei che fosse gi acceso, proprio da queste ceneri dei nostri fallimenti umani che ci dato di rinascere a una vita inimmaginabile per profondit, ampiezza e ricchezza. Ecco cosa direi a quelli che vivono in profondit questi stati d'animo: fortunati e benedetti voi che non avete avuto in sorte una vita facile e mediocre , voi che il vostro obbrobrio stato di doppia misura e che ora soffrite per gli aneliti incompresi della vostra anima, cercate Chi solo pu comprenderli : il Signore, molto, molto vicino, e Lui vi ha gi trovato! Sottoponetevi ad un sapiente sacerdote che vi aiuti a distinguere i fantasmi della verit e chiedete a Cristo il coraggio di suicidarvi in Lui , di morire cio al mondo dei vostri progetti umani, e di aprirvi e nascere a quelli non pensati da mente umana, ma da Dio. E potrete permettervi di tornare a sognare come quando eravate bambini, come quando eravate bambine. Con Ges Cristo, con il Salvatore del mondo, i sogni. prendono carne. "un popolo di votati alla morte dar gloria al mio nome .

Viviana Maria Rispoli Nata il 18 Aprile 1959 al Cairo in Egitto. 48

Dal 1993 conduce vita eremitica presso una Chiesina nei dintorni di Bologna Con altri ha fondato presso la Chiesa di Savigno, il gruppo degli Eremiti con S. Francesco.

49

Вам также может понравиться