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EMAIL MARKETING GURU

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Email e business? Risponde MailUp


Le 25 domande pi frequenti da manager e imprenditori

EMAIL E BUSINESS? RISPONDE MAILUP

Cosa c nellebook?
Nei mesi di ottobre e novembre 2013, Radio24 ha ospitato un ciclo radiofonico dedicato allemail marketing. Durante gli appuntamenti quotidiani, gli esperti MailUp hanno risposto alle domande pi frequenti inviate dagli ascoltatori. In queste pagine vi proponiamo una selezione delle risposte pi ascoltate andate in onda. Buona lettura, e buon ascolto! In questa guida trovi 25 risposte a domande inerenti: privacy, abuse e trattamento dei dati deliverability ottimizzazione e design responsive statistiche email marketing
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EMAIL E BUSINESS? RISPONDE MAILUP

Indice
1. Privacy, abuse e trattamento dati Proteggere i dati come leva per il marketing 2. Deliverability Il recapito come chiave per il successo 3. Ottimizzazione e design responsive Un nuovo approccio per nuovi destinatari 4. Statistiche Ogni traccia, un indizio 5. Email Marketing Raggiungi e coinvolgi i tuoi destinatari

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Privacy, abuse e trattamento dati Proteggere i dati come leva per il marketing
Per chi si occupa di marketing importante riconoscere il valore commerciale che possono avere le leggi di protezione della privacy. Trattare i dati nel rispetto delle norme vigenti signica rispettare i tuoi clienti e stabilire con loro un rapporto di ducia, n dal primo contatto. La normativa pu diventare cos uno strumento di marketing per chi ne sa capire il signicato profondo e riesce a comunicarlo ai propri interlocutori.

LA PRIVACY PU TRASFORMARSI DA OBBLIGO NORMATIVO A LEVA PER CONQUISTARE LA FIDUCIA DI CHI RICEVE I NOSTRI MESSAGGI. LA NORMATIVA PU DIVENTARE UNO STRUMENTO DI MARKETING.

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Per la legge sulla privacy, c differenza tra un invio a un privato e un invio a unazienda? Gli invii di email pubblicitarie a una persona sica sono legittimi con il consenso libero, specico, espresso e informato secondo la direttiva europea (95/46/CE) a meno che lindirizzo sia stato fornito spontaneamente dallinteressato in occasione di un precedente contatto commerciale e gli sia stato precisato che il recapito sarebbe stato usato per inviare successivi messaggi promozionali. Anche nel caso di invii di messaggi di posta elettronica promozionali a persone giuridiche, come Srl e Spa, valgono le stesse regole. Ti ricordiamo che il destinatario pu sempre opporsi al trattamento dei dati per linvio di comunicazioni promozionali a lui indirizzate ed onere di chi invia il messaggio prevedere modalit per rendere agevole lesercizio di tale diritto, per esempio mediante la previsione di link per il cosiddetto unsubscribe da inserire a pi di pagina nel messaggio inviato. Se usi piattaforme di invio, devi poter dimostrare di avere il consenso del destinatario (il cosiddetto opt-in), perch un messaggio inviato in modo massivo a destinatari che non hanno dato un consenso esplicito considerato spam. ASCOLTA IL PODCAST

Posso inviare unemail a un indirizzo estratto da un elenco senza il consenso del destinatario? Non possibile. Gli indirizzi di posta elettronica sono considerati a tutti gli effetti dati personali e per questo motivo sono da trattare nel rispetto della normativa vigente. Per usarli a scopo pubblicitario indispensabile il consenso preventivo libero, specico, espresso e informato secondo i requisiti stabiliti dalla direttiva 95/46/CE. Il consenso pu essere dato selezionando una casella. Attenzione: le caselle preselezionate sono vietate e il consenso raccolto con questa metodologia nullo. anche illegittimo usare indirizzi email trovati su Internet, prelevati da siti, forum e mailing list. Il fatto che siano pubblici e accessibili a tutti, non comporta il diritto di usarli liberamente. Il loro utilizzo considerato spam. ASCOLTA IL PODCAST

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Se incarico unagenzia di inviare email col mio nome e questa commette violazioni in materia di privacy, la responsabilit anche mia? La legge prevede che il titolare il soggetto che denisce le nalit di utilizzo dei dati ed suo onere vigilare sullattivit svolta dai soggetti nominati quali responsabili del trattamento. Se ci si avvale di unagenzia per promozioni commerciali, va controllato che (essa) agisca nel rispetto della normativa. ASCOLTA IL PODCAST

Lautorizzazione deve essere data per iscritto o anche solo al telefono? S, pu essere data anche telefonicamente. Anche il consenso espresso a voce nel corso di una telefonata, e annotato a cura di chi lo riceve nei propri sistemi informatici, altrettanto valido. La normativa richiede solamente che il consenso per inviare messaggi commerciali sia documentato in forma scritta. La legge non stabilisce in modo specico il metodo per ottenere tale consenso: ne consegue che, chi raccoglie i dati, pu ritenersi libero di scegliere il metodo che ritiene pi opportuno. ASCOLTA IL PODCAST

Cosa devo fare se non riesco a cancellarmi da una newsletter? buona norma che ogni messaggio inviato via email contenga sia un link allInformativa sulla privacy del titolare del trattamento, sia un link per la disiscrizione (il cosiddetto unsubscribe). La procedura deve essere agevole: nel caso non fosse presente nei messaggi ricevuti dal destinatario, questi pu procedere a norma di legge e segnalare labuso al Garante. Su alcuni client come Libero, Outlook o Gmail puoi segnalare il messaggio come spam/ indesiderato e, se proviene dallItalia, puoi anche segnalarlo al Garante. ASCOLTA IL PODCAST

possibile acquistare liste di indirizzi email e come possibile vericarne lautentica bont? Lacquisto di indirizzi email, consentito solo in ambito B2B, consigliato solo se il fornitore autorevole, meglio su piccoli o piccolissimi segmenti

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molto mirati. Il fornitore, inoltre, deve accertarsi che ciascun iscritto abbia validamente acconsentito alla comunicazione del proprio indirizzo di posta elettronica e al suo utilizzo ai ni di invio di materiale pubblicitario, e deve farsi carico dellaggiornamento e della verica periodica dellelenco stesso. Linvio massivo di messaggi a destinatari che non hanno dato un consenso esplicito considerato spam e per questo viene spesso bloccato sia dai server di ricezione sia da quelli di invio. ASCOLTA IL PODCAST

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Deliverability Il recapito come chiave per il successo


Il tasso di recapito o deliverability la percentuale di messaggi che arriva nella inbox dei destinatari. A volte pensiamo che sia importante poter inviare milioni di email: in realt, conta di pi farle arrivare nella casella dei nostri clienti, potenziali e acquisiti. Il tasso di deliverability inuenzato, fra gli altri, anche da fattori inerenti la qualit del messaggio, come la personalizzazione del testo e la presenza di parole spam o di errori di codice.

ANALIZZARE LA PROPRIA DELIVERABILITY E RISOLVERE PROBLEMI DI EMAIL BLOCCATE PER SPAM SIGNIFICA APPROFONDIRE ASPETTI CHE DETERMINANO LA REPUTAZIONE DEL MITTENTE.

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Come posso evitare che le newsletter niscano nella cartella spam? Ci sono parole da non usare? La ricetta ideale per evitare del tutto la cartella spam non esiste; tuttavia possiamo curare alcuni aspetti che accrescono il tasso di deliverability delle nostre newsletter. Alcuni competono a chi gestisce la piattaforma di invio come la reputazione del server altri a chi invia come la gestione e ligiene delle liste e la cura del contenuto del messaggio. Difficilmente la presenza di particolari parole o loggetto tutto scritto in maiuscolo comportano il blocco per spam di un messaggio. Per evitare i ltri antispam pi importante assicurarsi di avere liste prive di errori, con destinatari consapevoli di esservi iscritti e messaggi il pi possibile rilevanti rispetto al prolo dei destinatari. bene ricordare che un destinatario non solo un prolo, ma un insieme aggiornato di preferenze, relazioni e azioni. I destinatari di qualsiasi comunicazione sono oggi informati ed esigenti, e per questo molto selettivi. Questa consapevolezza rende ancora pi pericoloso e controproducente linvio di unemail generica che non tiene conto, per esempio, dellet o del dispositivo di apertura. Unemail pu essere personalizzata usando contenuti dinamici, ltri o tramite invii automatici sulla base di ricorrenze o singole attivit. Cos facendo, il mittente cattura lattenzione di chi legge e stabilisce da subito un contatto positivo che sar consolidato messaggio dopo messaggio. ASCOLTA IL PODCAST

Come faccio a inviare una newsletter a 10.000 persone? Un invio di queste dimensioni richiede un sistema di email marketing in grado di assicurare il recapito nella casella dei destinatari. In un sistema di questo tipo, come MailUp, non dovrebbero mancare strumenti per creare messaggi professionali, gestire automaticamente iscrizioni, disiscrizioni ed errori, favorire lintegrazione con CRM e CMS e soprattutto controllare i risultati di ogni invio. Il recapito sicuro frutto di una combinazione di fattori importanti, alcuni imputabili a chi invia la qualit delle liste o la presenza di particolari parole nei testi altri garantiti dalla piattaforma, come la reputazione del server di invio. ASCOLTA IL PODCAST

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Ottimizzazione e design responsive Un nuovo approccio, per nuovi destinatari


Ottimizzare unemail o una newsletter signica considerare prioritario il punto di vista dei destinatari che, sempre con maggior frequenza, aprono, leggono e cliccano da pi dispositivi diversi. Per questo importante pensare e organizzare i contenuti anche sulla base delle differenti dimensioni degli schermi e scegliere template responsive, capaci cio di adattarsi al device attraverso cui avviene la navigazione: smartphone, tablet o desktop.

LA STESSA NEWSLETTER VIVE PI VOLTE E SU SCHERMI DIVERSI DELLO STESSO DESTINATARIO. NON SEMPRE APERTA, LETTA E INOLTRATA DALLO STESSO DISPOSITIVO.

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La mia newsletter su cellulare quasi illeggibile, come mai? un bel problema, perch ormai pi di un terzo delle email viene letta da smartphone. La variet di sistemi operativi e applicazioni di lettura della posta elettronica su smartphone impedisce la creazione di un messaggio email ottimale per tutte le piattaforme. Una volta aperto, solo alcune parti del messaggio sono subito visibili: per questo necessaria una gerarchia dei contenuti, predisponendo nella prima parte del messaggio quelli principali. I pi tecnici, invece, useranno modelli responsive, in grado cio di adattarsi alla dimensione dello schermo. In ogni caso la sintesi e la chiarezza delle callto-action principali sono la chiave per avere messaggi di successo, anche su cellulare. Per unemail visualizzata correttamente su mobile: Attenzione al pre-header Di anco alloggetto (o subito sotto) sono visualizzati anche i primi caratteri interni dellemail. Spazio ai link Considera almeno 44 pixel ed evidenziali con una sottolineatura. Sintesi, sintesi, sintesi Chi legge ha poco tempo e poco spazio a disposizione. Occhio al CSS Evita che i caratteri siano automaticamente ridimensionati a 13 pixel. A portata di pollice La call-to-action principale devessere centrata. A misura di mobile La struttura ideale del messaggio a 1 sola colonna, di massimo 600 pixel di larghezza. ASCOLTA IL PODCAST

Quanto importante considerare il mondo mobile/smartphone/tablet quando mando una mail alla mia lista? Rispetto al passato, oggi molti pi destinatari aprono e leggono le nostre email

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in mobilit, siamo a circa il 30% e il numero continua crescita. Se usi una piattaforma dinvio professionale, controlla le statistiche di apertura per capire in quanti leggono in mobilit e verica la compatibilit del messaggio su tutti i principali sistemi con pochi clic. Crea quindi template graci e organizza i contenuti anche per la visualizzazione su mobile, prestando molta attenzione alla sintesi e alla scelta delle parole pi efficaci. ASCOLTA IL PODCAST

Come posso vericare a priori se alcuni messaggi funzionano e altri no? Messaggi universali, che funzionano sempre e per tutti i destinatari, non esistono. Esistono per accorgimenti per vericare, di volta in volta, quale tra gli oggetti pensati performa meglio, se un bottone pi cliccato di altri o quale fra le due call-to-action inserite pi esplicativa e converte di pi. Con una piattaforma di invio professionale, possibile usare la funzione per individuare, tramite un test su un campione di destinatari limitato, quale oggetto convince di pi ad aprire lemail. ASCOLTA IL PODCAST

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Statistiche Ogni traccia, un indizio


Ogni email permette di tracciare con precisione le azioni degli utenti. Grazie al tracciamento, puoi conoscere meglio i tuoi destinatari rilevando la posizione geograca, il tipo di device usato o il dominio. I dati danno informazioni sul momento migliore per linvio, linteresse per i contenuti, la qualit delle call-toaction e del usso di micro s, lefficacia della graca o dei link di condivisione.

LE STATISTICHE HANNO UN VALORE STRATEGICO: ATTRAVERSO I DATI PUOI CONOSCERE LE ABITUDINI DEI TUOI LETTORI E PIANIFICARE MEGLIO LE TUE CAMPAGNE DI COMUNICAZIONE.

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Quale dato pi importante da vericare nelle statistiche di un invio newsletter: lettori, clic o aperture? Lemail marketing permette di vericare con una certa precisione il risultato delle proprie attivit. Non esiste un dato pi importante di altri perch ciascuno misura un aspetto diverso. Inviata unemail puoi associare unazione apertura, clic allutente che lha compiuta. Le aperture possono essere di molto superiori ai lettori perch un singolo pu aprire pi volte il messaggio. Allo stesso modo, i clic misurano le conversioni (cio le azioni compiute) che la nostra newsletter ha prodotto. Un tasso interessante per valutare la reattivit degli utenti offerto dal CTOR (click-to-open rate) che misura la percentuale di utenti che ha cliccato sul messaggio, rispetto a chi ha aperto lemail almeno una volta. Il CTOR si calcola suddividendo il numero di clic unici per il numero di aperture uniche. Tenendo conto che il CTOR rappresenta il rapporto di clic sulle aperture, una percentuale bassa pu indicare: la presenza di contenuti ritenuti poco interessanti per i fruitori dellemail, un messaggio che si esaurisce senza la necessit di interazione da parte dellutente o una scarsa prolazione dei destinatari. Altri dati sono comunque importanti, come il grado di inoltro o di condivisione sui social network. ASCOLTA IL PODCAST

Quali sono le percentuali considerate buone nella misurazione di una campagna email? Non esistono percentuali assolute, perch gli indici solitamente usati per la misurazione vanno messi in relazione alla tipologia di messaggio inviato, al tipo di settore in cui opera il mittente e alla qualit delle liste a cui invio. Inoltre, altri fattori, come per esempio lottimizzazione dei contenuti per mobile, possono determinare risultati molto diversi. NellOsservatorio statistico che abbiamo appena elaborato, per esempio, risulta per le newsletter una percentuale di aperture medie del 29%, con quasi 9 email su 10 aperte entro le prime 48 ore. Le aziende pi brave raggiungono per tassi di apertura anche del 70-80%. ASCOLTA IL PODCAST

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possibile sapere quali azioni fanno i destinatari sullemail inviata? I dati rilevabili dopo linvio di unemail e associabili allazione di un singolo sono numerosi. Posso sapere quante volte il messaggio stato aperto, quanti lettori unici ho avuto, cio quanti destinatari hanno aperto almeno una volta il messaggio; ma anche quanti hanno inoltrato, cliccato o condiviso il messaggio sui social network, oppure non hanno gradito il messaggio tanto da averlo marcato come spam. Ma non solo: posso anche sapere quale device stato utilizzato (un pc, un iPhone, un tablet android e cos via) e rintracciarne la geo-localizzazione. ASCOLTA IL PODCAST

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Email Marketing Raggiungi e coinvolgi i tuoi destinatari


Lemail marketing offre ai brand strumenti e tecniche per costruire una solida relazione digitale con i clienti, potenziali e acquisiti. Scegliere pratiche di email marketing basate sul permesso, pianicate e integrate nellorganizzazione permette di ottenere risultati tangibili e misurabili, non solo in base ai maggiori ricavi, ma anche su nuovi assi come lo sviluppo del prodotto.

UNA COMUNICAZIONE CROSS-MEDIA PROFESSIONALE E PERSONALIZZATA FA SENTIRE IL DESTINATARIO SPECIALE E MIGLIORA LE OPPORTUNIT DI CRESCITA DEL TUO BUSINESS.

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Qual la frequenza dinvio migliore per evitare disiscrizioni? C un numero di email da inviare mensilmente per tenere caldo il cliente? Non esiste una frequenza ideale che metta al riparo dal rischio disiscrizione. In generale, gli invii ravvicinati e poco personalizzati creano fastidio. Al contrario, invii troppo rarefatti, per esempio ogni due mesi, impediscono di costruire il ricordo, la relazione e quindi la ducia verso il mittente. Se uso una piattaforma di invio professionale come MailUp posso utilizzare il Centro Gestione Prolo che offre al destinatario lopzione di personalizzare la frequenza di ricezione delle email e la funzione gestione degli inattivi che periodicamente risveglia gli inattivi (chi non apre o non clicca mai i miei messaggi) tramite un invio personalizzato e automatico. anche possibile impostare una regola per far s che dopo liscrizione sia subito recapitata lultima newsletter, sfruttando al massimo il momento di maggior attenzione. La gestione degli inattivi un tema caldo dellemail marketing. Ignorare i destinatari che non sono interessati alle nostre comunicazioni non solo non favorisce la nostra comunicazione, ma potrebbe addirittura danneggiarla. Gli invii a indirizzi inattivi, infatti, possono generare soft-bounce o errori che inuiscono negativamente sulla nostra reputazione di mittenti e di conseguenza sulla possibilit che le email raggiungano gli altri utenti, quelli attivi e davvero interessati a ricevere i nostri messaggi. ASCOLTA IL PODCAST

Come si fa a differenziarsi fra le tante email che ogni giorno si ricevono? Essere rilevanti non unopzione ma una necessit. Per catturare lattenzione dei destinatari possiamo mettere in pratica alcuni suggerimenti. Proliamo il database, per sapere chi sono i nostri destinatari e cosa desiderano leggere. Creiamo contenuti interessanti e personalizzati per ognuno di loro. Curiamo la frequenza di invio per non suscitare leffetto fastidio anzich linteresse in chi riceve le nostre comunicazioni. Inne, un occhio di riguardo al contenuto e allaspetto visivo: newsletter con oggetti accattivanti e una graca curata sono sicuramente aperte con maggiore frequenza. ASCOLTA IL PODCAST

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Quali sono i giorni e le ore migliori per inviare newsletter? Forse la mattina? Non esistono, in astratto, un giorno e un orario migliori per inviare newsletter e DEM. Ogni invio deve tenere conto dei destinatari (chi sono e quali abitudini hanno), della periodicit e della frequenza di invio, della tipologia di contenuto e dell obiettivo pressato (per esempio lacquisto o liscrizione a un evento). Se uso una piattaforma di invio professionale, le statistiche di apertura raccolte e aggregate su un periodo di circa 6 mesi sono un ottimo indicatore del giorno e dellorario migliore per inviare nel mio specico contesto. ASCOLTA IL PODCAST

Come faccio ad attirare lattenzione di chi riceve le mie email? Ogni sorpresa attira la nostra attenzione. Alla lunga ricevere sempre lo stesso oggetto a ogni newsletter mensile, senza differenziare il mittente se mando una promozione su un evento, oppure inviare sempre con lo stesso template e con la stessa graca comunicazioni con obiettivi diversi, dopo un po non attirer pi lattenzione! Fai saltare lo schema! La sorpresa attivata quando i nostri schemi falliscono e ci prepara a capire il motivo del fallimento. ASCOLTA IL PODCAST

Nella newsletter che mando ai miei clienti quante notizie meglio mettere? Prima di leggere tutto quello che scrivi, i tuoi destinatari devono scoprire di aver bisogno di quello che scrivi. Se nella newsletter metti tutto quello che succede in azienda, molto probabile che a un certo punto si chiedano: Ma a me cosa interessa?. Forse solo perch non ne conoscono il contesto o non gli hai detto che per loro qualcosa di importante ma che ancora non sanno. Incuriosisci! La curiosit nasce sempre quando avvertiamo che qualcosa ci manca. Lo scopo di un messaggio email devessere quindi quello di raccogliere un clic da chi lo riceve perch vuole colmare un vuoto. ASCOLTA IL PODCAST

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C uno schema da seguire quando creo unemail promozionale? Una email promozionale o DEM dovrebbe sempre rispondere alle domande del destinatario, ovvero: chi sei? Cosa vuoi farmi fare? Perch dovrei farlo? Nel fare questo, deve vendere un clic, cio spingere lutente a compiere unazione: iscriversi a una newsletter, approfondire tramite un link, approdare a landing page per scoprire di pi su servizi, prodotti, iniziative. Unemail a regola darte dovrebbe accompagnare il destinatario verso lazione desiderata attraverso dei progressivi e consequenziali passi logici, scanditi ogni volta da un micro s. ASCOLTA IL PODCAST

Perch dovrei comprare un servizio di invio email quando gi con il mio server riesco a spedire le newsletter? Far partire milioni di email da un server facile, pi difficile farle arrivare nella casella giusta, ovvero nella inbox e non nella cartella spam. Tra linvio da parte del mittente e larrivo nella casella del destinatario ci sono fasi e attivit fondamentali per la riuscita di una campagna di email marketing. Una piattaforma professionale assicura la gestione automatica degli errori e delle disiscrizioni, con effetti positivi sulligiene delle liste e della reputazione, senza gravare sui sistemi interni. Un servizio di invio email offre modelli professionali, strumenti di rilevazione statistica e analisi dati. ASCOLTA IL PODCAST

Voglio promuovere il mio prodotto via email, avete consigli da darmi? Se invii per promuovere un tuo prodotto, non mettere laccento su tutte le caratteristiche: preoccupati prima di evidenziarne i vantaggi per chi lo deve comprare. Spesso siamo tanto attenti a comunicare la qualit del prodotto (I nostri tappeti sono i migliori al mondo!) da dimenticare di spiegare per quale ragione qualcuno dovrebbe acquistarlo. Tener presente linteresse personale di chi ci legge un primo passo e un primo buon consiglio. In altri termini: La gente non compra punte da trapano da tre millimetri, compra buchi da tre millimetri per poter appendere le foto dei gli!. ASCOLTA IL PODCAST

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Dalla mia email privata posso inviare email con il nome dellazienda, senza dover imparare sistemi complicati? S, se usi una piattaforma di invio professionale come MailUp hai a disposizione lo strumento esclusivo di invio 1-a-molti con il quale inviare email con il nome della tua azienda. Con un solo invio a un indirizzo speciale, puoi mandare un messaggio da qualsiasi strumento email ai destinatari presenti in una lista, proprio come se fosse inviato dalla piattaforma professionale ma con la libert di poterlo fare senza accedervi. Diversamente dagli invii in copia nascosta, con MailUp e 1-a-molti ogni destinatario riceve il messaggio come se fosse indirizzato unicamente a lui. ASCOLTA IL PODCAST

Ho da poco aperto un ecommerce: come mi aiuta lemail marketing? Lemail marketing pu aiutarti nella promozione efficace del tuo ecommerce e nella gestione della relazione con il cliente. Con una piattaforma professionale come MailUp, puoi inviare newsletter e DEM periodiche prolate sugli interessi dei tuoi clienti, impostare campagne automatiche di coinvolgimento basate sullo storico dacquisto e recuperare i carrelli abbandonati, cio i clienti che hanno interrotto il processo di acquisto. ASCOLTA IL PODCAST

Ho gi un mio sistema per gestire anagrache e inviare newsletter, ma non lo uso per diversi problemi. Ci si pu agganciare a MailUp solo per linvio? MailUp dispone di unampia libreria di API per lintegrazione con database esterni, CMS, CRM, ERP e sistemi di business intelligence oppure connessione diretta tramite SMTP. Tra i connettori gratuiti gi disponibili, ci sono i moduli Drupal, Magento, Salesforce e Microsoft Dynamics. Agganciandoti a MailUp solo per la parte di invio, assicuri un elevato tasso di recapito ai tuoi messaggi e sfrutti tutte le funzioni della console per il tracciamento e la gestione degli errori. ASCOLTA IL PODCAST

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STEFANO BRANDUARDI SENIOR PM MANAGER MAILUP

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