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DRAFT 1.01
1.1
DRAFT 1.01
Una causa molto comune di interferenza interna o esterna al sistema dovuta ad un segnale che, pur generato appositamente per un determinato circuito, raggiunge anche uno o pi circuiti a cui il segnale stesso non era dedicato. Riportiamo nel seguito un elenco di alcune fra le cause di EMI pi comuni, sia nel caso intrasystem che intersystem. Ogni fattore nella colonna degli emettitori pu interferire con ogni sistema della colonna dei suscettori. EMETTITORE Sistema accensione motore a scoppio Generatori di potenza Lampade fluorescenti Calcolatori Trasmettitori radar Trasmettitori radio Alimentatori switching Tab. 1.1 Esempi di interferenza intrasystem EMETTITORE Trasmettitori Radio Trasmettitori Radar Linee elettriche Fulmine Motori Lampade fluorescenti SUSCETTORE (VITTIMA) Ricevitori Radio Ricevitori Radar Calcolatori Pace maker Strumenti di navigazione Controllori di processi industriali SUSCETTORE (VITTIMA) Display elettronici Relay Strumenti di navigazione Calcolatori Ricevitori radar Ricevitori radio
Tab. 1.2 Esempi di interferenza intersystem In particolare si intende per emettitore (emitter) una sorgente di energia elettromagnetica, mentre con il termine suscettore (susceptor) si intende un dispositivo che sensibile allenergia elettromagnetica. LEMI sorge per la combinazione dei tre fattori riportati in Fig. 1.1, sorgente, percorso di accoppiamento e ricevitore, di cui almeno uno imprevisto.
1.2
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Sorgente (Emettitore)
Percorso di accoppiamento
Fig. 1.1 Combinazione dei fattori generanti EMI.
Recettore (Ricevitore)
Per prevenire linterferenza occorre quindi operare le seguenti azioni: 1. ridurre il pi possibile lemissione alla sorgente; 2. rendere il percorso di trasmissione il pi inefficiente possibile; 3. rendere il ricevitore meno suscettibile alle emissioni.
1.3
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Misure di emissione condotta o suscettibilit condotta sono sempre effettuate in termini di tensioni e correnti, usando come unit di misura: Volt (V), dBV, dBV o Ampere (A), dBA, dBA1. Nel caso di misure di emissione condotte si definisce limpedenza di trasferimento (transfer impedance) come il rapporto tra la tensione sullapparato vittima e la corrente che scorre nellemettitore. In base al tipo di percorso questa impedenza pu essere di tipo conduttivo, capacitivo o induttivo. Misure di emissione radiata e suscettiblit radiata vengono espresse in termini di intensit dei campi: Volt/m (V/m), dBV/m, dBV/m o Tesla (T)2, dBpT. Per analizzare un problema di interferenza elettromagnetica (EMI) si pu inizialmente classificare il collegamento fra la sorgente (emitter) e il dispositivo suscettibile (susceptor) come cammino condotto o radiato, o combinazione dei due. Potremmo suddividere il passaggio di energia elettromagnetica che causa interferenza in quattro sottogruppi: emissioni radiate, suscettibilit radiate, emissioni
condotte e suscettibilit condotte, come illustrato in fig. 1.3.
Componente rumoroso
Componente rumoroso
c) Emissioni condotte
Unulteriore classificazione pu essere effettuata stabilendo il legame fra lo spettro di frequenze caratterizzante lemettitore e quello caratterizzante la vittima, cos come le relazioni fra i relativi segnali nel dominio del tempo. Altro fattore importante la posizione relativa dei due sistemi o sottosistemi.
Valori assoluti di tensione o corrente sono espressi in decibel (dB) rispetto ad un valore di riferimento per cui una tensione espressa in dbV rappresenta il valore 20 log10(Volts/ 1 V). Ad esempio, 1 V vale 120 dBV. 2 1 Tesla = 1 Weber/m2
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