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Universit Gregoriana Facolt di Filosofia p. Paul GILBERT S.I.

Metafisica e fenomenologia
FP2M02 Anno accademico 2013-2014

Aristotele
Metafisica G/4, 1 (1003a20) C una scienza [epistm] che considera [theorei] lente [to on] in quanto ente

Epistm

Epistm is the Greek word most often translated as


knowledge, while techn is translated as either craft or art (Stanford Encyclopedia)

Diamo per ammesso che le parti razionali [dellanima] siano due: una quella con cui contempliamo gli enti i cui principi non possono essere diversamente, e una con cui consideriamo le realt contingenti. Infatti, nei confronti delle cose che sono diverse per genere diversa anche quella delle parti dellanima che per natura rivolta alluna o allaltra di esse, se vero che per una certa somiglianza e parentela con esse che la conoscenza le appartiene. Chiamiamole, rispettivamnte, la parte scientifica [epistmonikon] e la parte calcolatrice [logistikon]

(Aristotele, Etica nicomachea, 1139a6-12 trad. Mazzarelli).

Epi-stm = lo stare che sovrasta. Ci che posto al di sopra, il sovrastare, un sapere che sovrasta e che rimane fermo (Emanuele Severino, 20 dic. 1999).

Noi pensiamo di conoscere un singolo oggetto assolutamente [] quando riteniamo di conoscere la causa, in virt della quale loggetto , sapendo che essa causa di quelloggetto, e crediamo che alloggetto non possa accadere di comportarsi diversamente
(Aristotele, Secondi analitici, 71b9-11)

Dicendo anteriore e pi noti rispetto a noi, intendo riferirmi agli oggertti pi vicini alle sensazioni; dicendo invece anteriori e pi noti assolutamernte, intendo riferirmi agli oggetti pi lontani dalla sensazione. I pi lontani di tutte le sensazioni sono gli oggetti massimamentre universali
(Aristotele, Secondi analitici, 72a1-4).

Theorein
Ogni conoscenza razionale [dianoia] o pratica o poietica o teoretica Oggetto della nostra ricerca sono i principi e le cause degli enti, intesi appunto in quanto enti (Aristotele, Metafisica, 1025b25 e 3-4 trad. Reale).

Prt

[Alla filosofia prima philosophia prt] spetter il compito di studiare [thersai] lente in quanto ente [ on], cio che cosa sia [ti esti] e quali attributi, in quanto ente, gli appartengono [uparkonta] (Aristotele, Metafisica, 1026a30-31 trad. Reale).

Phainomai
Ci che appare [to phainemenon] tale solo relativamente a qualcuno. Pertanto, colui che afferma che tutto ci che appare vero, riduce tutti quanti gli enti a dei relativi []. Ci che appare non esiste in generale [ou to phainomenon estin], ma ci che appare esiste per colui al quale appare e quando [ote] appare e inquanto [] e nel modo [s] in cui appare (Aristotele, Metafisica, 1011a18-20, 22-24 trad. Reale).

Apparire nella Metafisica:

Apparenza inaffidabile:
Ci che dice Anassagora corrisponde alle cose quali ci appaiono (989b20). La sofistica una sapienza solo apparente (1004b19). Qui non importa che si tratti del bene [reale] o del bene apparente (1013b28).

Apparenza affidabile:
Lintelligenza [ ] pare [] la pi divina delle cose che, come tali, a noi si manifestano [tn phainemenn theiotaton] (1074b16). Alla sostanza nulla contrario, e questo immediatamente evidente [phainetai] e viene confermato anche dal ragionamento [o logos marturei (1087b2).

A coloro i quali affermano [] che ci che appare vero, [] noi risponderemo che le loro argomentazioni [cio che tutte le cose sono egualmente false e vere] non valgono se ci si riferisce allo stesso senso, sotto lo stesso rapporto, nello stesso modo e nello stesso tempo, e che pertanto questo dovr essere vero
(Aristotele, Metafisica 1011a29-b1)

La ragione testimone di ci che appare, e le cose che appaiono sono testimoni della ragione (Aristotele, De coelo 270b4-5).

Qualcosa si manifesta sempre nella particolarit di un come e sotto un certo rilievo, in una determinata articolazione formale nel contesto della quale esso presenta il suo statuto di verit (C. Capone Braga L. Bison, Fenomeno in Enciclopedia filosofica, 4035).

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