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Nota di mons.

Massimo Camisasca sulla teoria del gender La constatazione che viviamo durante unepoca di cambiamenti, anzi di trasformazioni profonde e radicali, cos ripetuta e ovvia da divenire un luogo comune. Eppure non inutile. Se tutto corre vertiginosamente, c qualcosa che rimane e che ci permette di cogliere quanto di prezioso e positivo c nel cambiamento, ma anche ci che vi in esso di negativo ed anzi dannoso per luomo e la sua vita presente e futura ! compito del vescovo operare questo discernimento assieme alla sua "hiesa e a favore della sua "hiesa, traendo dalla #radizione ecclesiale, in cui ha un posto particolare la Sacra Scrittura, lorientamento e la luce per educare il suo popolo, con laiuto essenziale dello Spirito Santo. $l vescovo non uno psicologo, un sociologo, un filosofo e neppure propriamente un teologo. ! buona cosa che sia esperto di filosofia e teologia, pu essere aiutato dalla conoscenza delle scienze umane, ma non pu certo mettersi a competere con gli esperti di ogni singola disciplina. %eve trovare le luci che orientino il cammino, lasciando ad altri lapprofondimento creativo e dialettico delle risposte. ! indubbio che una delle trasformazioni pi& profonde che sta avvenendo sotto i nostri occhi, ma che in realt' in atto da alcuni secoli, riguarda la concezione che luomo ha di se stesso. Semplificando potrei dire cos( due grandi opzioni, due grandi alternative si sono poste allo sguardo delluomo che si osserva vivere, agire, crescere e avviarsi verso la maturit' e la vecchiaia. La prima( )$o sono un mistero a me stesso, mi accorgo innanzitutto di essere stato generato, mi sono trovato al mondo, non sono io che mi sono voluto. "erto, posso intervenire su tanti aspetti della mia persona, fisica, psichica, morale *si pensi quanto questo vero con lo sviluppo e lapplicazione delle tecnologie alle scoperte della scienza+, ma non posso negare un dato incancellabile( allorigine del mio essere c un altro o ci sono degli altri,. La riduzione della natura a cultura non pu nascondere un inizio che non prodotto dal soggetto. La seconda( )$o sono lartefice della mia realt' di uomo o di donna. La vita un farsi da s-, secondo i propri sentimenti, le proprie opzioni o idee. $n questa costruzione continua del proprio io pu stare anche la costruzione della propria sessualit', anzi della propria identit' sessuale, sempre cangiante a seconda dei desideri delle varie et' della vita,. .gnuno pu vedere come questa seconda posizione, in cui luomo ha, o pensa di avere, una totale capacit' di plasmare a piacimento il proprio io, sia il frutto di filosofie e di ideologie che hanno cambiato profondamente luomo europeo. Le scoperte scientifiche, grandioso segno dellaltezza dellingegno umano, sganciate da ogni considerazione etica e sociale, hanno fatto delluomo un nemico di se stesso e dei propri fratelli. Se non c pi& nessuna natura da riconoscere e rispettare, rimane soltanto la forza e lesito sar' una guerra terribile degli uni contro gli altri. /apa 0rancesco, nella Evangelii 1audium, ci ha messo in guardia dalla 2diffusa indifferenza relativista3 che 2non danneggia solo la "hiesa, ma la vita sociale in generale. 4iconosciamo 5 scrive 5 che una cultura, in cui ciascuno vuole essere portatore di una propria verit' soggettiva, rende difficile che i cittadini desiderino partecipare ad un progetto comune che vada oltre gli interessi e i desideri personali3 *Evangelii 1audium, 67+. 8 questultima visione delluomo come artefice di se stesso si rif' la teoria del gender, dei

generi, apparsa per la prima volta negli Stati 9niti quasi sessantanni fa. $n realt' essa frutto di una lunga incubazione del pensiero occidentale, che ha trasferito la propria attenzione sempre pi& dalla persona allindividuo, slegato da ogni appartenenza e portatore soltanto di diritti. Essa vuole 2rifondare la societ' su un)umanit' nuova,, )liberata, dai termini uomo e donna, padre e madre, sposo e sposa, figlio e figlia, matrimonio e famiglia3:7;. %ivenuta norma politica universale dalla quarta conferenza dell.<9 sulle donne del 7==>, 2da allora una delle priorit' trasversali del governo mondiale. :?; @ench- il suo contenuto sia di una violenza inaudita, aberrante, la rivoluzione del gender utilizza strategie e tecniche di trasformazione sociale dolci, che la rendono spesso impercettibile3:A;. 2Buesta nuova antropologia rifiuta una natura umana comune a tutti 5 scrive il filosofo Cittorio /ossenti 5 e ritiene che lessere umano sia una mera costruzione sociale in cui emergono la storicit' delle culture, la decostruzione e la relativit' delle norme morali, la centralit' inappellabile delle scelte individuali3:D;. La differenza corporea viene minimizzata, mentre la dimensione strettamente culturale *il gender+ ritenuta primaria. 2Lidentit' sessuale diventa una scelta libera, mutabile anche pi& volte3:E;. Correi fare alcune osservazioni. ! un bene per luomo e per la donna essere portati a considerare che senza significato avere unidentit' sessuale chiara, anzi, che sia meglio non averne nessuna $l maschile e il femminile non sono forse necessari per la definizione stessa della condizione umana <on si pu certo sostenere che la differenza tra uomo e donna sia una teoria nata col cattolicesimo:>;. Essa piuttosto unevidenza razionale, confermata dallinsegnamento della tradizione giudaicoFcristiana. Silviana 8gacinsGi, scrittrice, giornalista e filosofa francese, ricercatrice presso la Scuola di 8lti Studi e Scienze Sociali a /arigi, ha scritto numerosi libri sul rapporto tra i sessi. Ha riassunto le sue ricerche in un articolo pubblicato di recente *2Cita e /ensiero3, febbraio AI7D+( 2Lidea che il genere umano sessuato, formato da uomini e donne, costituisce loggetto di unesperienza universale, legata al modo in cui gli umani si generano gli uni dagli altri, come la maggior parte dei viventi. /latone definisce la differenza sessuale come una differenza relativa alla generazione. 8nche la @ibbia la lega alla fecondit', soprattutto in uno dei due racconti dedicati alla creazione delluomo( :?; maschio e femmina li cre *1en 7,AJ+. Bueste parole vertono a un tempo sullunit' e sulla dualit' delluomo, creato da subito plurale, maschio e femmina. "ome immagine di %io, luomo uno, ma allo stesso tempo, due3:6;. Ki sono permesso questa lunga citazione di una studiosa laica perch- essa mette in luce laccordo fra ragione e tradizione giudaicoFcristiana. L8gacinsGi nelle sue opere sottolinea quanto la donna, dal punto di vista culturale, abbia dovuto lottare per il riconoscimento della propria parit'. 8nche attraverso i movimenti femministi. Ka nella teoria del gender si tratta di ben altro. 2/ossiamo certo ammettere 5 scrive 5 che la norma eterosessuale tradizionale pesi su chi non pu riconoscersi in essa e che sia quindi necessario interrogarla per rompere il vecchio tab& che pesa sullomosessualit' e per rispettare gli orientamenti sessuali di ognuno. Ka la diversit' degli orientamenti sessuali non sopprime la dualit' dei sessi( la conferma, anzi. $n effetti possiamo parlare di orientamenti 5 eterosessuali, omosessuali o bisessuali 5 solo se supponiamo fin dallinizio che esistano almeno due sessi. "he si desideri laltro sesso, o che al contrario non lo si possa desiderare, significa che i due sessi non sono equivalenti. Lassenza di

equivalenza confermata anche dalla sofferenza di coloro, maschi o femmine, che esprimono un imperativo bisogno di cambiare sesso3:L;. 4ifacendosi alle teorie di 1aston @achelard, l8gacinsGi sostiene che lipotesi della fecondit' a suggerire la differenza sessuale( 2la procreazione implica sempre il concorso dellaltro sesso. :?; 8nche in laboratorio la partecipazione dei due sessi necessaria3:J;. ! interessante notare come studiosi laici mostrino il legame stretto che esiste tra sessualit' e fecondit', illuminando cos le riflessioni che gi' /aolo C$ svilupp nellenciclica Humanae vitae e che soprattutto 1iovanni /aolo $$ riprese nelle catechesi sullamore umano. $l Kagistero non vuole solo proporre una propria visione delluomo e della donna, radicata nella rivelazione cristiana. Sa di parlare in questo modo di alcuni elementi antropologici che hanno una valenza universale. Ha detto a questo proposito il cardinale 1erard KMller nella sua lectio magistralis con cui ha inaugurato l8nno 8ccademico della 0acolt' #eologica di Kilano( 2$l concetto di )natura, rappresenta quel fondamento indisponibile senza cui luomo non riuscirebbe pi& a fissare, oltre i labili e volubili contorni delle maggioranze di ogni tempo, i confini non negoziabili della sua dignit' e identit', e quindi dei suoi diritti e doveri. 9na dignit' e identit' che sono )donate, alluomo, che luomo chiamato dapprima a riconoscere e poi ad attuare, e che nessuno pu autoFfabbricarsi, pena lo smarrimento di quelle identit' e dignit' e un fraintendimento di quei diritti e doveri( ci che appunto oggi gi' accaduto ed avviene3:=;. Emblematiche, a questo proposito, anche le parole che il cardinale 8ngelo @agnasco, presidente della "onferenza Episcopale $taliana, ha pronunciato il AE marzo scorso nella sua prolusione al "onsiglio /ermanente della "E$( 2La lettura ideologica del )genere, 5 una vera dittatura 5 vuole appiattire le diversit', omologare tutto fino a trattare lidentit' di uomo e donna come pure astrazioni3. <on posso, poi, dimenticare lultimo discorso alla curia romana di papa @enedetto NC$. 4iferendosi proprio al tema che stiamo trattando, sottoline( luomo 2nega la propria natura e decide che essa non gli data come fatto precostituito, ma che lui stesso a crearsela. Secondo il racconto biblico della creazione, appartiene allessenza della creatura umana di essere stata creata da %io come maschio e come femmina. Buesta dualit' essenziale per lessere umano, cos come %io lha dato3:7I;. Soltanto questa visione delluomo e della donna ci permette ancora di parlare di famiglia, altrimenti svanisce il luogo pensato da %io per laccoglienza e la crescita dei figli. /er questo il papa allora concludeva( 2se non esiste la dualit' di maschio e femmina come dato della creazione, allora non esiste neppure pi& la famiglia come realt' prestabilita dalla creazione. Ka in tal caso anche la prole ha perso il luogo che finora le spettava e la particolare dignit' che le propria3. <on a caso l8gacinsGi cos chiudeva la sua analisi( 2<on ci si per nulla preoccupati degli effetti che :limpossibilit' di risalire ai genitori biologici; potrebbe produrre nei figli stessi. :?; 8desso li conosciamo meglio, poich- molti di questi figli rifiutano, pi& tardi, di essere prodotti fabbricati con laiuto di provette congelate e vorrebbero sapere a quale uomo o a quale donna, in altre parole a quali persone, debbano la vita, per potersi iscrivere in una storia umana. :?; $l problema dei bambini a venire, cio delle future generazioni, che nessuno li rappresenta sulla scena politica democratica( non possono manifestare, n- essere ricevuti, n- essere ascoltati. <on costituiscono alcuna forza. $l legislatore deve per preoccuparsi delle condizioni della loro venuta3:77;.

1iustamente a questo proposito Eugenia Scabini parla di un 2vuoto di origine( :?; litinerario a ritroso che lumanit' oggi rischia di percorrere trascina al ribasso la persona dal riconoscimento al misconoscimento, allindifferenza, allincuria3:7A;. $l panorama culturale e sociale che abbiamo sinteticamente tracciato certamente drammatico, ma non deve indurci a una visione pessimistica o remissiva rispetto al futuro. 8l contrario( siamo certi che, proprio in questo contesto, pi& luminosa brilla la luce di tanti uomini e donne, di tanti genitori, di tante famiglie, che con la loro vita testimoniano la verit' e la bellezza della famiglia, del matrimonio, della vita cristiana cos come 1es& "risto, colui che svela luomo alluomo, ce lha mostrata. Civiamo in un tempo affascinante, in cui tutti siamo personalmente chiamati a riscoprire e testimoniare pubblicamente le ragioni della nostra fede e della tradizione che i nostri padri ci hanno consegnato. ! il tempo della testimonianza. Kassimo "amisasca :7; K. /eeters, #re miti da smascherare, in .sservatore 4omano, DFE marzo AI7E, p. >. :A; $bidem :D; C. /ossenti, 1ender, deriva culturale che vuole negare la realt', in 8vvenire, > marzo AI7E, p. D. :E; $bidem. :>; "fr. 8. /essina, in %. Konti, 2S ai diritti per le coppie gaO. Ka si nasce da uomo e donna3, in "orriere della Sera, E 1ennaio AI7D, p. AI. :6; S. 8gacinsGi, La metamorfosi della differenza sessuale, in Cita e /ensiero, n. A AI7D. :L; S. 8gacinsGi, cit.. :J; S. 8gacinsGi, cit.. :=; 1. L. KMller, 8lcune sfide per la teologia nellorizzonte della 2cittadinanza3 contemporanea. Lectio magistralis in apertura dell8nno 8ccademico della 0acolt' #eologica dell$talia settentrionale, Kilano, 7D febbraio AI7E. :7I; @enedetto NC$, %iscorso alla "uria 4omana, A7 dicembre AI7A. :77; S. 8gacinsGi, cit.. :7A; E. Scabini, La crisi dei fondamentali dellumano. 4iscoprire lattrattiva dei fondamentali, in 2#empi3, 7L marzo AI7E.

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