Вы находитесь на странице: 1из 7

Il Rapporto fra Spirito ed Etica

LEtica come lindispensabile Frutto dello Spirito


necessario per portare i principi cristiani nella
societ contemporanea.
Dario Coviello



1

Il rapporto fra Spirito ed etica


Introduzione
Infatti parso bene allo Spirito Santo e a noi,
1
in queste parole di Giacomo, pronunciate in
occasione del primo concilio della storia della chiesa cristiana, riportate dall evangelista Luca nel
libro degli Atti, scorgiamo il profondo legame esistente tra lo Spirito e la comunit delle origini.
Qui le decisioni sono prese in accordo con lo Spirito, la Sua azione e la sua opera permea
lintero libro degli Atti, tanto nella sfera squisitamente carismatica, esperienziale ed estemporanea,
quanto nelle scelte di vita e di relazione, sia della comunit che dei singoli credenti.
In questo modo si esprime quelletica descritta dallapostolo Paolo come il Frutto dello
Spirito, nella sua epistola ai Galati,
2
che stabilisce il sistema di valori tramite cui credente e
comunit sono chiamati a relazionarsi con se stessi e con gli altri.
Scoprire le caratteristiche di questo frutto, riconoscerne il valore e la necessit, per la
costruzione di unetica rispondente al volere di Dio e in linea con il pensiero di Cristo, significa
indagare il rapporto esistente tra questa e lo Spirito.
Le prerogative delletica nella prospettiva teocentrica pneumatica
La pneumatologia, da quando emersa con sempre maggiore evidenza la sua rilevanza per
letica sociale, ossia per la sua dimensione sociale,
3
ha cessato di essere considerata la figlia
adottiva della teologia,
4
nonostante lopinione di Michael Welker, secondo cui lattenzione per gli
aspetti emozionali, finisce per generare una spiritualit poco compresa, dunque in grado di incidere
poco nella societ post-secolarizzata.
5
Sono le varie teologie della liberazione al contrario, secondo il

1
Atti 15,28 (versione Nuova Riveduta 1927).
2
Cfr. Galati 5.
3
Per una definizione di etica sociale: la scienza di ci che l'uomo deve essere, poich la vita morale non consiste soltanto nel
fare in senso stretto, ma nell'orientare tutta la nostra attivit [] in un determinato modo, verso un determinato ideale
umano; SOFIA VANNI ROVIGHI, Elementi di filosofia, III, La Scuola, Brescia 1963, p. 189.
4
Per una sintetica panoramica dellattuale rapporto fra pneumatologia e teologia sistematica cfr. ELIJAH DUNBAR, Teaching and
Understanding Pneumatology and Spiritual Gifts, Xilibris Corporation, Bloomington 2009, pp. 20-25; per una trattazione pi
approfondita cfr. VELI-MATTI KRKKINEN, Pneumatology: the Holy Spirit in Ecumenical, International and Contextual Perspective,
Baker Academic, Grand Rapids, 2002.
5
Cfr. MICHAEL WELKER, Lo Spirito Di Dio, trad. it., Queriniana, Brescia 1995, pp. 21-23.
2

teologo tedesco, a manifestare maggiormente lopera dello Spirito,
6
che costituisce la risposta sia al
pluralismo che allindividualismo del nostro tempo, essendo in grado di mantenere unite le diversit
che si evidenziano nella societ pluralista.
7

Pi favorevole a cogliere il nesso fra esperienza carismatica e rinnovamento sociale la
pneumatologia di Jrgen Moltmann, che attribuisce allo Spirito lorigine e la preservazione della vita
spirituale,
8
oltre al compito di intercedere a favore di coloro che hanno subito ingiustizie.
9

Volendo definire con maggiore precisione la caratteristica essenziale delletica Pentecostale,
superando le molteplici posizioni teologiche, si pu dire che la relazione con Dio, considerato la
suprema e infallibile autorit, il suo Focus mentre nellesperienza dello Spirito trova il suo tratto
caratteristico dominante e in Ges, manifestazione perfetta di Dio e della Sua volont, il modello di
riferimento.
10

Attraverso la certezza della esperienza pneumatica letica pentecostale guarda con un
sentimento di lealt a quel Dio rivelatosi nell incontro spirituale, a quell Uno che nel proprio
carattere, volere e azione, racchiude le norme per la vita etica.
11

Prendere i principi etici di Dio come paradigma assoluto, in base al quale confrontare i diversi
codici etici, rende necessario identificare quali siano queste qualit.
In modo particolare occorre saper identificare quei principi etici propri di Dio stesso, che
hanno determinato i suoi interventi soprannaturali nella storia dellumanit, per la realizzazione del
Suo piano di redenzione.
Dall Esodo al movimento profetico, dalla venuta del Cristo fino al giorno di Pentecoste,
12
la
Scrittura ci mostra il piano di redenzione che si realizza grazie alla potenza di Dio, mentre in ognuno
di quegli eventi possiamo identificare uno dei principi etici di Dio.
Nella narrazione della liberazione dallEgitto vediamo concretamente manifestato il principio

6
Cfr. Ivi pp. 24-28.
7
Cfr. Ivi pp. 29-34.
8
Cfr. JRGEN MOLTMANN, lo Spirito della Vita. Per una pneumatologia integrale, Queriniana, Brescia 1994, in particolare cfr. pp. 55-
58; pp. 183-187; pp. 205-209; pp. 226-228.
9
Cfr. MOLTMANN, lo Spirito op. cit. pp. 167-168.
10
WONSUK MA, ROBERT MENZIES (a cura di), The Spirit and Spirituality: Volume 4: Essays in Honor of Russell P. Spittler, T&T Clark
International, London, 2004, pp. 119-120; GEORGE KIMBER, Disciples of the Holy Spirit, Bloomington 2011,pp. 19-25.
11
Ibidem.
12
Ivi p. 121.
3

della liberazione dalloppressione religiosa, politica ed economica. La storia dei profeti ci parla della
proclamazione della giustizia sociale che devessere attuata in Israele, sia in ambito sociale che
nellordine politico, e nel modello di distribuzione economico. I profeti, parlando nelle varie fasi della
storia di Israele, prima dellimminente esilio, durante la cattivit e in vista del Giorno del Signore,
della liberazione, condividono tutti il principio che la potenza di Dio si manifester stabilendo la
giustizia sociale per i poveri i bisognosi, gli sfruttati e la Shalom.
13

Nella venuta di Ges troviamo espresso il principio etico dellamore incondizionato per il
prossimo, ripreso in vari passi del Nuovo Testamento,
14
infine nel racconto della Pentecoste
troviamo la concreta dimostrazione del principio che possibile dare vita a una nuova umanit,
grazie alla venuta, morte, resurrezione ed ascensione del Cristo.
15

Da questa analisi dei principi etici divini, costituenti il paradigma delletica pentecostale,
emerge il suo carattere teocentrico e il suo orientamento verso lagire di Dio.
Attraverso lesperienza pneumatica, il credente e la comunit entrano in contatto con la
potenza di Dio che si manifesta e agisce sia nellindividuo che nella comunit.
Quando egli in noi soffia con la sua forza, produce in noi la vita divina, cos che non ci
muoviamo da noi stessi, ma veniamo governati esclusivamente da lui e da lui siamo mossi: tutto ci
che di bene abbiamo in noi frutto della sua grazia.
16
lo Spirito di Dio che santifica il credente,
rendendolo capace di portare il Frutto dello Spirito, che si traduce individualmente nellassumere
latteggiamento di Cristo sia nella relazione con gli altri che verso la vita e noi stessi.
Letica pentecostale centrata su Dio, i suoi principi e la Sua azione, in Ges quale
manifestazione perfetta della sua volont e dei principi etici di Dio,
17
trova infatti il proprio modello
di riferimento, e nellopera dello Spirito la sua modalit attuativa.

13
Ivi pp. 121-122.
14
Cfr. Gv. 13, 34-35 (Amare il fratello); Mt. 22,34-40; Mc. 12-28-34; Lc. 10, 25-37 (Amore per il prossimo); Mt. 5,43-48 (Amare
i nemici);
15
MENZIES (a cura di), The Spirit op. cit. p. 123. Cfr. Atti 2 per Spirito dato ai giudei; Atti 10,46 segno delle lingue come
estensione delleffusione dello Spirito anche ai Gentili, Atti 19,6 glossolalia estesa anche ai discepoli di Giovanni. Questi tre
capitoli mostrano come lo Spirito raggiunga differenti gruppi (Ebrei, Gentili e discepoli di Giovanni che non seguivano
Cristo), seguendo lo schema narrativo di tutto il libro degli Atti, che mostra come il messaggio dellevangelo si diffonda al di
fuori del mondo ebraico, in tutto il mondo. Cfr. FRANK STAGG, GLENN HINSON, WAYNE OATS, Glossolalia: Tongue Speaking
in Biblical, Historical and Psychological Perspective, Abingdon Press, Nashville 1967, p.34.
16
GIOVANNI CALVINO, Istituzioni della religione Cristiana, III, 1,3. http://www.iglesiareformada.com/Calvino_Istituzioni_3_1-
2.html [ultima consultazione 11/02/ h. 24,00].
17
Cfr. Gv. 1, 1-18; Gv. 10,30; Gv 14,10-20; Eb. 1,1-3; I Tim. 3,16; II Pt. 1,1.
4

Ges, Il Frutto dello Spirito e letica
Letica cristiana stata definita come la spiegazione sistematica dellesempio morale e degli
insegnamenti di Ges, applicati allintera sfera esistenziale del credente nella societ, resa attuale
dallopera dello Spirito Santo.
18

Il punto di partenza per scoprire letica di Ges, incarnazione del carattere, della personalit
di Dio, e come tale modello di riferimento per letica cristiana, il suo Sermone sul Monte.
19

Qui abbiamo una descrizione di come dovrebbe essere la vita sia delluomo che della
comunit in armonia con Dio. Non si tratta di un programma da seguire, oppure di regole da
osservare per poter diventare discepoli di Ges. Piuttosto Il Sermone indica lo stile di vita per chi gi
sta seguendo il Cristo.
20

Lo scopo far s che i discepoli, attraverso questi insegnamenti, siano in grado nel tempo con
laiuto dello Spirito Santo, di testimoniare i principi di Dio manifestando il Suo Regno,
21
in modo che
altri vedendoli siano portati a lodare Dio.
22

La chiave per mettere in pratica i principi esposti nel Sermone lo Spirito Santo, che rende
possibile divenire imitatori di Cristo, acquisendone il carattere,
23
e concretizzando in questo modo
letica cristiana.
un indicazione che lo stesso Ges ha dato ai discepoli in Atti, prima della sua ascensione,
24

ed la condizione per portare quel Frutto dello Spirito in cui si concretizza nel credente letica.
25

Per contro necessario distinguere come lo Spirito non sia unesperienza emozionale, n
loccasione per eccentriche manifestazioni carismatiche, tantomeno sia sotto il nostro controllo;
piuttosto siamo noi ad essere controllati da Lui.
26

Lo Spirito Santo stato dato alla chiesa per renderla lautentico corpo di Cristo, condividere

18
Cfr. KIMBER, Disciples op. cit. p. 26.
19
Mt. 5.
20
KIMBER, Disciples op. cit. pp. 25-26.
21
Ibidem.
22
Mt. 5:16
23
REGINALD ERNEST, OSCAR WHITE, Christian Ethics, Paternoster Press, Gloucester 1994, p. 112.
24
Atti 1,8.
25
KIMBER, Disciples op. cit. p. 37.
26
Ibidem.
5

la Sua vita manifestando con fedelt la Sua personalit, portando frutto in ogni buona cosa.
27

Dunque distorcere la Sua azione, ponendo laccento solo sullaspetto carismatico emozionale dei
doni, a scapito delletica, significherebbe distorcere il messaggio del Vangelo stesso.
Oltre ci lo Spirito rappresenta anche la potenza data alla chiesa, in vista della sua missione
di testimonianza. Ed effettivamente un potente ministero evangelistico, in parole ed opere, con la
nascita di discepoli in tutte le diverse nazioni, uno degli immediati, pi importanti risultati
conseguenti all opera dello Spirito, fin dalla Pentecoste.
Infine compito dello Spirito Santo anche interpretare e rendere attuale il messaggio, per i
credenti e per la comunit, supportando la chiesa nel proclamare la verit di Cristo al mondo.
In questa azione di testimonianza troviamo la grande sfida che rappresenta, per i singoli
credenti e per la comunit, riuscire a vivere sia nella chiesa che nella societ.
Confrontarsi con questa problematica implica non dover considerare letica un rapporto
individuale con Dio, e vivere allinterno della comunit cristiana la propria vita spirituale, intesa come
esperienza pneumatica, di relazione con lo Spirito.
28

Non si tratta di inapplicabili principi teorici, legati ad obsoleti modelli culturali.
Nella Scrittura abbiamo chiari esempi, primo fra tutti lapostolo Paolo, di come letica
cristiana non sia stata lasciata un mero ideale sulla carta. Il suo modus operandi muove dai principi
pratici, che ritroviamo nelle varie epistole che ha indirizzato alle chiese,
29
in cui tratta delletica dello
Spirito, piuttosto che di questioni pratiche.
Inoltre letica il Frutto dello Spirito, dunque senzaltro il risultato dellazione dello Spirito,
esattamente come le manifestazioni carismatiche, con la differenza che queste sono estemporanee
e temporanee, legate alla sfera delle emozioni, mentre letica il risultato di un processo: la
santificazione, legata alla scelta razionale di uniformarsi alla volont di Dio.
Essa dipende vero dallazione dello Spirito, ma per usare lespressione di Moltmann:
Rispondendo con la vita alla parola di Dio che li vivifica, i credenti non si comportano soltanto da
oggetti passivi di una santificazione operata da Dio, ma si pongono anche come nuovi soggetti del
proprio modo di strutturare l'esistenza.
30


27
Ibidem; cfr. Rm. 8, 29; Gt. 5, 16-26;
28
GORDON FEE, Paul, the Spirit and the people of God, Hendrickson Publishers, Peabody 1994, p. 99.
29
KIMBER, Disciples op. cit. p. 38.
30
MOLTMANN, lo Spirito op. cit. p. 204.
6

Perci se da un lato innegabilmente lo Spirito Santo a santificare, dall altro noi possiamo
per rimuovere gli ostacoli.
31
Occorre volerlo, riconoscendo lindispensabilit dellopera di
santificazione da cui nasce il Frutto dello Spirito, che consente lattuazione delletica cristiana, cos
come siamo inclini a ricercare le manifestazioni carismatiche.
Lo Spirito ha mostrato, e continua a dimostrare, come avere comunione con Dio.
Inspiegabilmente molte etiche cristiane contemporanee si sforzano di agire cristianamente senza
tuttavia utilizzare le risorse designate allo scopo.
32
Si cerca di trasformare la parola Cristiano in un
aggettivo, un appellativo, uno stile, mentre lo Spirito di Dio offre al popolo di Dio una particolare
azione, un verbo attraverso cui diventare ed essere nomi propri, persone, discepoli, testimoni.
33

Sono modelli etici che falliscono i loro stessi obiettivi, cercando di creare un mondo migliore
senza avere il bisogno di avere persone migliori, dimenticando la risorsa principale, il modo in cui lo
Spirito Santo ha scelto di formare il popolo di Dio.
Riconoscere lazione dello Spirito presuppone la volont di cogliere sia laspetto carismatico
che il processo di santificazione, ponendoli sul medesimo piano, diversamente si altera il messaggio
dellevangelo, pregiudicando la stessa comunione con Dio.

Conclusione
La comunit delle origini di Gerusalemme ci ha lasciato testimonianza di come, nel proprio
ambito, le decisioni venissero prese in accordo con lo Spirito e nel libro degli Atti possiamo scorgere
lo spirito Santo allopera nel formare la Chiesa, in accodo con i principi etici di Dio stesso, che
rintracciamo in tutta la narrazione biblica, a partire dal libro dellEsodo.
Si tratta di quei valori di libert dall'oppressione, Giustizia per i pi deboli, amore
incondizionato per il prossimo, redenzione e creazione di una nuova umanit, che Ges, ha
incarnato.
Prende in questo modo forma e sostanza la volont di Dio, trasformando Cristo nel modello
etico per la realizzazione di un cristianesimo che non si accontenta solo di estemporanee esperienze

31
Ivi p. 207.
32
Cfr. STANLEY HAUERWAS, SAMUEL WELLS (a cura di),The Blackwell Companion to Christian Ethics, John Wiley & Sons,
Chichester 2011
2
, p. 13.
33
Ibidem.

Вам также может понравиться