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Abstract

Lo scritto prende spunto della esperienza biografica del autore per descrivere l'attraversamento
psicologico, culturale e linguistico del immigrante. Riflette sulle conseguenze della perdita della
lingua materna (intesa come dialetto famigliare) e l'impatto con il linguaggio della terra di
accoglienza. Infine, considera la scuola come spazio interculturale decisivo nel processo migratorio.
Parole chiave
Immigrante Lingua - Cultura - arole - Cocolic!e - "dozione - #cuola - rogramma Identit$ -
%alati di mente
Meticcio
Straniero qui, come in ogni parte.
&ernando essoa
C'' un romanzo dello scrittore argentino (ulio Cortazar c!e si c!iama Ra)uela
*
c!e parla dell+
immigrazione. Il romanzo ' diviso in due parti, -dalla parte di l$., -dalla parte di /ua..
0al punto di vista della immigrazione noi ci troviamo -dalla parte di /ua.. 1utti i discorsi si
producono da /uesta parte, -la parte di /ua.. er /uesto voglio parlarvi invece collocandomi nella
parte di l$, /uella parte c!e un immigrante abbandona.
rendo me come esempio perc!2 sono l'uomo c!e !o pi3 vicino, come diceva lo scrittore %iguel de
4namuno. 5o lasciato il mio paese per mia volont$ insieme a mia moglie e a mia figlia. 0ire
-lasciare il paese. ' dire -lasciare la lingua materna. e /uesto allontanamento allude a una specie di
svezzamento culturale.
Lasciare il paese vuol dire vivere senza la lingua materna c!e avvolge nella propria cultura. " sua
volta la lingua materna ' costituita da tante lingue, dialetti privati, lingue /uotidiane c!e parla ogni
singola madre e c!e ci !anno iscritto nel mondo. La lingua materna particolare di ogni famiglia ' un
dialetto dentro al dialetto, dove insistono certe parole, si ripetono racconti e si nascondono segreti.
Lasciare la propria terra ' lasciare la madre, la ac!amama, la %adre 1erra come dicono gli indios
/uec!uas. Lasciare il paese, per me, c!e l+!o fatto per mia volont$, vuole dire finire una storia
d'amore, la sofferta storia d'amore con il mio paese. Lasciare ' come scegliere di morire per la
propria cultura, per il /uotidiano della propria cultura, sparire dalla telenovella in cui abbiamo avuto
un ruolo da protagonisti. L'anno prima di andarmene /uando avevo gi$ preso la decisione della
partenza guardavo ogni cosa ed ero distante, ero gi$ un fantasma. 6li amici mi guardavano come
/uello c!e -se ne sarebbe andato. ed il nostro rapporto era profondamente cambiato.
"bbiamo venduto la casa e con la casa la maggioranza degli oggetti. "bbiamo messo prezzo a ogni
cosa. 6iorno dopo giorno un pellegrinaggio di oggetti svuotavano pareti e angoli.
otevo portarmi via dall+"rgentina *78 9g. degli oggetti c!e mi avevano accompagnato. :+
interessante ed istruttivo c!iedersi ogni tanto /uali *78 ;g di oggetti si scelgono di salvare. #i
scopre c!e le cose importanti sono poc!e, e le superflue tante. <oi abbiamo scelto di salvare i libri,
alcune fotografie, la tartaruga di terra %anuelita e le pentole dalla cucina.
Lasciavo lingua, casa, famigliari, amici, professione e tante altre cose, e mi svuotavo. Cos=, sentivo
dentro di me un+assenza, un vuoto c!e vivevo come una perdita, un buco enorme, un cratere, un
abisso c!e avevo perfino paura di guardare. 0icevo, -la malinconia ' un lusso c!e gli immigranti
non possono permettersi. erc!2> erc!2 gli immigranti non !anno niente, appartengono sono ad
una categoria generica - gli stranieri e in /uanto tali devono lavorare per guadagnarsi un posto
*
(. Cortazar, Rayuela, :d. #udamericana, ?uenos "ires, *@A7
nell+altro c!e li accoglie, devono entrare nel nuovo paese, farsi un posto, occupare uno spazio
simbolico.
1.IO SONO PI INTELLIGENTE NELLA MIA LINGUA
%i mancava la lingua italiana, avevo imparato in "rgentina l'italiano con un corso in cassette della
Linguap!one dove il personaggio era un ingegnere milanese spossato, con due figli, c!e passavano
la settimana bianca a Cortina e discutevano con un pescivendolo nel mercato del pesce a Benezia.
"ppena arrivato mi sono appellato all+ingegnere ma non riusciva ad aiutarmi perc!2 non capivo
niente. :+ vero c!e le sue preoccupazioni erano diverse dalle mie, io avevo imparato da lui come
prenotare un albergo a Cortina, ma pi3 c!e un albergo mi serviva un lavoro.
4na prima immagine della nuova cultura mi ' rimasta impressa, notavo c!e la gente andava pi3
veloce di me. :ra come essere capitato dentro un film di C!aplin, mangiavano pi3 veloce di me,
bevevano il caff' pi3 veloce di me, parlavano pi3 veloce di me. #tavo immigrando in una cultura
c!e aveva ingranato gi$ da tempo la /uinta marcia mentre io arrivavo a mala pena alla terza.
La mancanza della lingua crea una grande difficolt$ negli esseri parlanti /uali siamo, provoca una
specie di regressione ad un+epoca dell+infanzia nella /uale non si !anno le parole per dire /uello c!e
succede nel mondo e nel corpo.
%ia moglie c!e aveva cominciato a lavorare come volontaria nel Centro di #alute %entale, un
giorno tentava di spiegare con grande difficolt$ ad altri operatori /uello c!e le era successo con un
malato di mente. 0i fronte alla perplessit$ degli interlocutori c!e stavano capendo meno della met$
di /uello c!e lei diceva, lei disse, Io sono pi intelligente nella mia lingua.
1utti gli stranieri sono pi3 intelligenti nella propria lingua.
2.ANZI
:ssere immersi, in un costante rapporto con un+altra lingua vuole dire accendere ogni mattina il
traduttore. Il mio traduttore !a un rapporto di enorme simpatia con alcune parole e di antipatia con
altre. Il mio traduttore ' ancora innamorato della parola italiana-anzi. la cui traduzione in spagnolo
-al contrario. oppure -m$s bien. non rende, perc!2 sono espressioni troppo accademic!e mentre
-anzi. ' cosi semplice ed elegante c!e /uando !o imparato ad usarla, la applicavo a /ualsiasi cosa,
la aggiungevo dappertutto come il prezzemolo. 4tilizzare l+espressione -anzi. !a significato per me
compiere un salto di /ualit$ nel mio essermi istallato nella lingua italiana, raggiungere una specie di
traguardo c!e mi !a permesso di articolare pensieri pi3 complessi, paradossali. %i !a permesso di
avventurarmi nei -/uartieri dei ricc!i del linguaggio..
Ricordiamo c!e all+ingresso della cultura di accoglienza, uno si muove con passo incerto, cammina
da un verbo ad un sostantivo come c!i attraversa un fiume pericoloso, con la paura di cadere.
:vitavo ed evito ancora di usare certe parole, il traduttore ' un censore. "d esempio evito la parola
-scoraggiare. per la pericolosa vicinanza alla sorella -scoreggiare.. Cos=, anc!e se scoraggiare
sarebbe proprio la parola giusta all+interno di un discorso da me intrapreso, comun/ue preferirei
non azzardarmi e fare piuttosto un elegante aggiramento dell+ostacolo, parlando di -fare mancare il
coraggio..
Invece di gran lunga preferisco te quiero a ti voglio bene. Cuel doppio impatto del -1e. con il
-Cuie. colpisce due volte, c!iama energicamente all+altro, te quiero suona dentro come un tamburo.
1utti i messaggi del cuore rivolti ai miei amici (anc!e italiani) li scrivo nella mia lingua.
3.NON SAPEO !OSA "OSSE IL "E##AGOSTO

otete credere c!e parole come 0e "ndr', &oiba, Carosello, &erragosto per me erano totalmente
indifferenti> <on potevo associare 0e "ndr' a un amore, le &oibe a un fatto storico, il Carosello
alla mia infanzia, il &erragosto all+estate. 0ice lo scrittore %ilan ;undera c!e per il nativo, nella
sua propria lingua, tra una parola e l'altra scorre un fiume semantico c!e a noi, stranieri, manca.
0a /ui si spiega la faccia da -ebete., di noi, stranieri, c!e trovandoci fuori discorso (come i matti)
provano la sensazione di rincorrere il discorso per capirne il senso, -si parla di me> Cosa si sta
dicendo > 0evo rispondere >..
%entre cresce il rapporto con la nuova lingua, si problematizza il rapporto con la propria lingua.
Cuando mi manca /uella musica, leggo (orge L. ?orges, "leDandra izarnic9, %iguel 5ernandez.
%a la mia lingua comincia a diventare meticcia.
%eticcio come ibrido, come prodotto non pi3 puro. La mia lingua adesso, la mia lingua /uando
torno a casa e parlo con mia moglie e mia figlia ' uno spagnolo impuro, contaminato da -anzi.,
-testa., -ricatto. ecc...
4na coppia di miei pazienti !a adottato un bambino rumeno, e si son portati dalla Romania non solo
cassette e libri, ma anc!e e soprattutto parole, c!e entrano nel discorso familiare, nel dialetto
familiare, in modo c!e si parla, come diciamo noi, in -cocolic!e..
$.!O!OLI!%E
Il cocolic!e ' una modalit$ linguistica nata alla fine del 'E88 l'"rgentina. 6li immigrati italiani
arrivati in massa, per comunicare con i locali produssero una variet$ mista di spagnolo insieme a
diversi parole dei dialetti italiani. Il cocolic!e venne usato nel teatro comico popolare argentino,
identificando l'emigrante italiano.
1ornando alla famiglia, un bambino adottato non !a niente. <ella sua vita !a perso tanto gi$ dalla
nascita e adesso, nell+ adozione !a guadagnato due genitori ma !a perso tutto. Resta appigliato alla
lingua e ad alcuni poveri ricordi. #i tratta dell+ultimo legame con la madre c!e lo !a concepito e
partorito, con la sua voce.
: pensiamo c!e evitando c!e parli nella sua lingua, c!e ricordi il suo istituto, evitiamo la sua
confusione> ensiamo c!e se parla in un modo corretto dicendo ad esempio, -?uongiorno sig.ra
maestra oggi non !o studiato perc!2 !o il mal di pancia., ' un bambino c!e non ' pi3 in
confusione> Lasciamo c!e la lingua d'origine resti l=, senza prevalere, come musica c!e
accompagna, come musica in sottofondo.
Le parole arriveranno, si impara la lingua predominante dappertutto. " scuola il bravo insegnante
aspetta, ferma tutta una classe e aspetta il dire povero, contratto, sbagliato, della voce strozzata
dello straniero.
-%a non posso fermare tutta la classe, io !o trenta allievi, non posso dedicarmi solo a lui perc!2
perdo il resto.
Lo avete sentito >
Ci sono certe verit$ scolastic!e c!e bisogna mettere in /uestione e dire -si, devi fermare la classe
per ascoltare uno.. <on uno di meno, come nel meraviglioso film del cinese F!imou.
%a il programma> : gli altri genitori c!e si lamentano c!e la classe rallenta>
&.'OE TE A (
Rallenta> %a dove te va> Come si direbbe in triestino. Ggni azione pedagogica sembra essere
ricondotta ad un rogramma, ad una ?ibbia scolastica c!e segna i tempi in modo superegoico e
pende sulla testa del dirigente, degli insegnanti dell+ intera scuola.
: il programma c!e si deve adattare alla classe o la classe al programma>
#i parte della costruzione di un gruppo, una classe non ' necessariamente un gruppo cos= come aver
fatto un figlio non necessariamente vuole dire essere genitore.
La costruzione del gruppo in una scuola, risponde al concetto dell+essere tutti nella stessa barca,
dove remano tutti. <on pensate neanc!e per un attimo c!e sono una persona c!e deresponsabilizza
l'insegnante e fa sparire il suo ruolo nell+ anonimato del gruppo. <o, tutto il contrario. Credo c!e il
compito dell+ insegnante sia /uello di aiutare a creare gruppi solidali per cui possa essere un piacere
andare a scuola. erc!2 la scuola ' al centro della societ$, ' il posto di raduno obbligato dei marinai
c!e condurranno la barca nel futuro.
La scuola come il suk arabo, ' il mercato dove si compra e si vende di tutto in un vitale scambio di
merce e di parole. In arabo la parola suk a volte identifica anc!e il centro di una citt$. %a cosa si
scambiano i bambini nella scuola su9> #i scambiano storie, racconti, oggetti, cazzotti, urla, baci,
insulti.
La scuola italiana ' gi$ interculturale. I governanti devono capire c!e /uesto meticciato ' iniziato da
tempo.
Il meticciato nella lingua e nelle persone ' un grande antidoto contro il retrovirus c!e ogni popolo
cova, il razzismo. Gggi non si parla pi3 di razza, ma subdolamente si reintroduce molte volte /uesto
concetto usando la parola -cultura.. ?isogna stare attenti al modo in cui viene usata /uesta parola.
Lo scrittore nazista 5ans (!ost faceva dire ad un suo personaggio, -Cuando ascolto la parola
cultura, prendo in mano la pistola.. 1empo fa !o avuto una discussione con uno psicologo c!e
seguiva una sig.ra del #enegal. La sig.ra in /uestione aveva tentato di uccidere la figlia adolescente
perc!2 secondo lei era posseduta da un demone c!e la abitava. Lo psicologo in /uestione,
giustificando in /ualc!e modo il violento passaggio all'atto della signora, disse, -<on ' un vero e
proprio tentativo di omicidio, si sa c!e /uesti popoli africani credono nella magia, fa parte della loro
cultura.. 5o risposto c!e i popoli africani sono tanti e c!e se /uesta era una delle caratteristic!e
della loro cultura, sparivano come popoli perc!2 ogni madre era autorizzata -culturalmente. ad
eliminare i propri figli. <o, non si trattava di una signora c!e credeva nella magia senegalese e c!e
aveva compiuto un atto tipico della sua cultura, bens= di una sig.ra con uno scompenso mentale c!e
le aveva comportato un passaggio all'atto di tipo psicotico.
oic!2 si puH essere senegalese e psicotico, una categoria non esclude l'altra.
).METI!!I
1utti siamo meticci, figli alla nascita di due culture familiari diverse, la materna e la paterna, culture
c!e faticosamente fanno sintesi in noi.
Cuesta cultura ci precede, come ci precede il nome, segnando una traccia di destino inconscio con il
/uale dobbiamo fare i conti.
#e l'identit$ ci viene donata dall+esterno, come possiamo parlare di identit$ solida, immutabile, di
radici c!e ci legano al territorio > 6li uomini non sono alberi. Insieme alla voglia di sicurezza del
territorio conosciuto, della certezza delle tradizioni e della storia, si agita in noi la voglia opposta di
slegarci, viaggiare, cambiare, lasciare tutto /uanto abbiamo con/uistato.
L'unica identit$ c!e !a la certezza assoluta ' l+ identit$ del fanatico c!e semina morte.
*.MANUELA+ !INZIA+ !A#LO+ GIO#GIO ,E TANTI ALT#I-
Cuando arriva lo straniero, bisogna fare posto, accoglierlo.
<el mio caso sono stato accolto da persone sensibili c!e non mi !anno mai fatto sentire la mia
diversit$, c!e mi !anno dedicato molto tempo. %i !anno accompagnato presentandomi la citt$ e
mostrandomi i suoi angoli nascosti.
:rano i malati di mente con i /uali !o lavorato all+inizio della mia immigrazione e c!e mi !anno
accolto con pazienza e generosit$.
" loro dedico /uesto scritto.
0ott. "ldo Raul ?ecce, Psicoanalista. Nato ad rgentina !" anni #a. $alla parte di l%& #ondatore
de un servi'io di psicopatologia in (uenos ires. $alla parte di qua& volontario del ).S.* di San
+ito, Psicologo del servi'io sociale del comune di *uggia, Pro#essore di Pedagogia
Interculturale,,iudice -norario del .ribunale per i *inorenni e Presidente di /onas -nlus .rieste.
aldo.becce0in1ind.it.

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