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Nota informativa*
A cura di :
Ed./Rev. 01/00
continuo di PCDD/PCDF DATA 17.11.08
- DOC.112- PAGINA Pagina 2 di 6
Premessa
Attualmente, con il termine "diossine" si intende l'intero gruppo, la cui tossicità viene espressa in
I-TEQ (I-TEQ - International Toxic Equivalent - è una misura convenzionale che rapporta il
quantitativo totale di diossine alla loro forma più tossica, la 2,3,7,8-tetraclorodibenzodiossina o
TCDD). Per individuare il valore in I-TEQ di una particolare miscela di PCDD/PCDF, la quantità di
ogni singolo componente viene moltiplicata per il proprio fattore di tossicità (I-TEF) in relazione alla
TCDD; i valori ottenuti vengono quindi sommati tra loro.
Le diossine di per sé non rivestono alcuna utilità pratica, e non sono mai state un prodotto
industriale. Sono tuttavia reperibili pressoché ovunque nell'ambiente. Ciò è dovuto alla elevata
stabilità chimica e all'uso fatto nel recente passato di elevatissime quantità di prodotti chimici
contaminati.
Le diossine sono tra le sostanze maggiormente studiate in tema di valutazione del contributo alla
contaminazione ambientale dagli impianti industriali. Le diossine vengono prodotte quando
materiale organico è bruciato in presenza di cloro (organico e/o inorganico); in alcuni processi
industriali si generano anche in assenza di combustione, ad esempio nella sbiancatura della
carta e dei tessuti se in presenza di cloro o nella produzione di specifiche sostanze organiche a
base di cloro.
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L'elevatissima tossicità associata alla relativa quantità in ambiente di tali classi di composti porta
alla necessità di sensibilità piuttosto elevate, con la risoluzione di livelli dell'ordine del picogrammo
(10-12 g o meglio 10-15kg per il Sistema Internazionale).
La norma è stata elaborata per misurare concentrazioni di circa 0,1 ng I-TEQ/Nm3 nelle emissioni
da sorgente fissa.
La norma specifica sia la validazione del metodo sia un quadro di riferimento dei requisiti di
controllo della qualità che devono essere soddisfatti nelle diverse fasi che portano alla
determinazione di PCDD/PCDF.
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La valutazione dei risultati delle analisi inoltre presenta alcune difficoltà nella loro interpretazione,
in modo particolare nell’espressione dei dati e nella loro comparabilità sia rispetto ai dati di
letteratura che rispetto ai requisiti e limiti prescritti dalle autorizzazioni specifiche di ciascun
impianto (AIA, normativa nazionale e regionale, ecc..). È indispensabile pertanto conoscere e
tenere presente i criteri utilizzati per la determinazione di PCDD/PCDF per il corretto raffronto, ed
in particolare ad esempio:
⇒ Metodo di campionamento:
o Metodo del filtro/condensatore
o Metodo per diluizione
o Metodo con sonda fredda
⇒ Durata del campionamento:
o 8 ore
o 15-30 gg
o Ecc..
⇒ Criteri di analisi e calcolo:
o Metodo di estrazione, purificazione, analisi e valutazione percentuale dei recuperi
o Calcolo tossicità equivalente (I-TEQ)
o Limiti di rilevabilità strumentale
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La ns. proposta di “Validazione del Campionatore di PCDD/PCDF” prevede tre momenti distinti (3
fasi esecutive) che sono legati all’accettazione del Cliente finale:
La prima fase risulta propedeutica alla seconda fase la quale comprende il confronto tra un
prefissato numero di prelievi eseguiti secondo la norma UNI EN 1948-1:2006 ed un prefissato
numero di campionamenti eseguiti con il campionatore in continuo sotto verifica. Le successive
estrazione, purificazione e quantificazione di tutti i campioni prelevati è quindi effettuata in
laboratorio rispettivamente secondo le norme UNI EN 1948-2-3:2006.
La terza fase è relativa alla valutazione ed alla discussione dei dati. In questa fase si calcolano
fra l’altro le percentuali dei recuperi dei marcatori per determinare l’accettabilità dell’intero
ciclo di analisi ed in particolare di tutte e tre le parti integranti la determinazione di PCDD/PCDF:
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Nella relazione conclusiva e nei Rapporti di Prova saranno quindi indicate tutte le informazioni
richieste dalla UNI EN 1948 quali ad esempio:
⇒ L’Accreditamento ai sensi della norma EN ISO 17025 (SINAL) di TUTTE e 3 le parti del
metodo UNI EN 1948:2006 (UNI EN 1948-1-2-3:2006).
⇒ I dati inerenti l’attività in campo necessari per il calcolo delle concentrazioni di PCDD/F
Strumentazione di analisi
Eco Chimica Romana è accreditata SINAL per l’esecuzione delle analisi di PCDD/PCDF ai sensi
delle norme UNI EN 1948-1-2-3:2006 ed è dotata di sistema HRGC-HRMS operante in SIM (THERMO
FISHER TRACE GC ULTRA – DFS Dioxin A). Il DFS è uno spettrometro di massa ad alta risoluzione a
settore magnetico di ultimissima generazione ed ingloba le più recenti tecnologie. I limiti di
rilevabilità estremamente bassi (100 fg di TCDD presentano un rapporto segnale/rumore superiore
a 800:1), unitamente alla risoluzione notevolmente superiore a quanto richiesto dalla norma,
consentono analisi in ultratracce quali sono quelle previste per PCDD/PCDF e PCB.
Il presente documento è stato redatto da StudioSMA in collaborazione con Eco chimica Romana Srl e non può essere riprodotto in nessuna
forma senza autorizzazione del proprietario. Il presente documento non rappresenta in nessun modo un riferimento normativo e/o tecnico
per quanti operino nel settore del monitoraggio delle emissioni.