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fine. Perci non aspettatevi linearit, chiarezza, proprio perch gli autori del
libro non vollero affatto perseguirle.
CAPITOLO I
Qui hanno inizio gli Incantesimi
che narrano l'uscita dell'Anima
verso la piena Luce del Giorno,
la sua Resurrezione nello Spirito,
il suo Ingresso ed i suoi Viaggi
nelle Regioni dell'Al di l.
Ecco le parole da pronunciarsi
nel giorno della Sepoltura,
nel momento in cui, separata dal Corpo,
l'Anima penetra nei mondi dell'Al di l.
Salve, o Osiride, Toro dell'Amenti!
Ecco che Thoth, Principe dell'Eternit,
parla con la mia bocca!
In verit io sono il dio grande
che accompagna nella sua navigazione la Barca Celeste!
Io giungo, al presente, per combattere al tuo fianco, o Osiride!
Poich io sono una di quelle antiche divinit
che al tempo della pesatura della parole
fanno trionfare Osiride sui suoi nemici (...)
O voi, Spiriti divini, che fate penetrare le Anime perfette
nella dimora sacrosanta di Osiride,
lasciatemi camminare al vostro fianco, io, Anima perfetta!
Lasciatemi penetrare nel Santuario di Osiride,
che io possa intendere, come voi intendete,
vedere come voi vedete,
restare a mio piacimento, come voi, ritto o seduto!
O voi che apprestate offerte alle Anime perfette
nella dimora sacrosanta di Osiride,
apprestate delle offerte consacrate per far vivere la mia Anima!
O voi, Spiriti divini che schiudete la via ed eliminate gli ostacoli,
Aprite alla mia Anima la via verso la dimora di Osiride!
Che essa possa penetrarvi in completa sicurezza!
Che essa possa uscirne in pace!
Che essa non sia respinta al suo giungere
e forzata a retrocedere sul suo cammino!
Che essa possa entrare e uscire a suo piacimento
e la sua Parola di Potenza sia vittoriosa!
Che i suoi ordini siano eseguiti nella residenza di Osiride!
O voi, Spiriti divini, guardate!
Ecco la mia Anima che cammina al vostro fianco.
Essa vi parla: come voi, essa santificata.
Poich la Bilancia del Giudizio si pronunciata per essa.
Ecco che io giungo verso la Regione della Verit-Giustizia.
Nella mia qualit di divinit vivente ricevo una corona;
grande il mio splendore
fra gli dei che mi circondano da ogni lato;
poich io sono loro eguale e fratello,
assiso al loro fianco, condivido il loro nutrimento celeste,
mentre ascolto una voce che recita preghiere
( il mio sacerdote sulla Terra
eretto innanzi alla bara, che le recita)
Salve, o Osiride, Signore dell'Amenti!
Lasciami penetrare in pace nel tuo Reame!
CAPITOLO IV
"Le figurine magiche"
O tu, Figurina magica, ascoltami!
Se io sono convocato,
se io sono condannato ad eseguire dei lavori di ogni sorta
che si fanno compiere agli Spiriti dei morti nell'Al di l,
sappi dunque, o Figurina magica:
in quanto tu possiedi attualmente degli utensili,
obbedisci all'uomo nel suo bisogno!
Sostituiscimi al cospetto dei sorveglianti del Duat:
alla semina dei campi,
all'irrigazione dei canali,
al trasporto della sabbia.
Dall'Est all'Ovest...
(La Figurina risponde:)
- Eccomi... Io attendo i tuoi ordini...
CAPITOLO XIII
"L'ingresso nell'Amenti"
Io entro nel Cielo, simile a un Falco.
Io percorro le Regioni celesti, simile a una Fenice.
Gli dei adorano Ra e gli apprestano le vie.
Al presente, io mi inoltro in pace, nel bell'Amenti.
Eccomi sulle rive dello stagno consacrato a Horus.
Io tengo al guinzaglio i suoi cani.
Che la via sia sgombra per me!
Che io possa percorrerla
e giungere ad adorare Osiride, Signore della vita Eterna!
Recitare questo incantesimo sopra una ghirlanda composta di fiori ankham e
disposta sull'orecchio destro del defunto, recitarlo parimenti sopra
un'altra ghirlanda avvolta in un tessuto color porpora sul quale,
il giorno dei funerali,si scriver il nome del trapassato.
CAPITOLO XVII
"Per entrare nel Mondo Inferiore e Uscirne"
Qui iniziano gli inni di adorazione da pronunciarsi nel momento in cui il
defunto uscito dal corpo penetra nel glorioso Mondo Inferiore e nel
bell'Amenti; nel momento in cui uscito verso la piena Luce del Giorno,
pu manifestarsi a volont in qualsiasi forma esistente.
Allora, assiso in una sala potr giocare a dama, ovvero
intraprender, nella sua qualit di anima vivente, dei lunghi viaggi.
Egli dir:
Io sono il dio Tum,
solitario negli infiniti Spazi Cosmici,
io sono il dio Ra
che sorge all'Alba dei Tempi Primordiali,
simile al dio Nu.
Io sono la Grande Divinit
CAPITOLO XVIII
(Il sacerdote dice:)
O voi, Gerarchie Sovrane
del Cielo, della Terra e del Mondo dei Morti!
Ecco che, seguito dal defunto, io vengo a voi!
Che egli dimori sempre con voi!
CAPITOLO XXVI
"Per restituire al defunto il suo cuore"
Possa il mio cuore fisico ritrovarsi al suo posto!
Possa il mio cuore cosciente ritrovarsi al suo posto!
Che il mio Cuore dimori in pace con me!
Che io comunichi con Osiride all'Est della prateria fiorita!
Che io possa salire e scendere, nella mia Barca, il Nilo celeste!
Che i poteri della mia Bocca mi siano restituiti,
affinch mi sia possibile pronunciare le Parole di Potenza!
Che i poteri delle mie due gambe mi siano restituiti,
affinch io possa camminare!
E quelli delle mie braccia, affinch io possa abbattere i miei nemici!
Possano le Porte del Cielo restare aperte, per me!
Possa Keb, Principe degli dei, disserrare le mie mascelle!
Che egli possa sollevare la spessa benda
che ricopre i miei due occhi!
Possa sciogliere, separare le mie due gambe!
Che Anubis rassodi le mie due cosce,
affinch io possa levarmi completamente eretto!
Possa la dea Sekhmet condurmi in Cielo!
Che i miei decreti siano proclamati a Menfis,
la mia sapienza visionaria, la devo al mio Cuore fisico,
la mia potenza magica la devo al mio Cuore cosciente.
Io comando alle mie due braccia e le mie due gambe mi obbediscono.
In verit io posso compiere i voleri del mio Ka!
La mia Anima non sar pi imprigionata nel mio cadavere
alle porte dell'Al di l;
poich io potr entrarvi e uscirvi in pace.
CAPITOLO XXXIX
"Per respingere il demone Apopi
(drago dell'Abisso e delle Tenebre, incarnazione del Male assoluto)"
Parti! Recedi! Vattene, o demone Apopi;
se no, tu sarai sommerso nelle profondit del Lago del Cielo,
l, ove il tuo Padre celeste aveva ordinato il tuo massacro...
Non appressarti al luogo in cui Ra ebbe i natali!
(In verit tu ne hai timore)
Guarda! Io sono Ra! Io semino il Terrore!
Indietreggia quindi, demone,
davanti alle frecce della mia Luce che ti fanno male!
Ecco che gli dei schiantano il tuo petto;
CAPITOLO XLII
"Per evitare i massacri"
Ecco la Regione
dove, la corona Bianca sul capo,
lo scettro di comando nel pugno,
si tiene assiso l'Essere divino.
Giunto innanzi a lui, ormeggio la mia Barca
e pronuncio queste parole:
"Dio possente! Signore della Sete!
Guardami! Io sono appena nato!"
"Io sono appena nato! Io sono appena nato!"
Egli risponde: "Sul ceppo dei supplizi che tu vedi
appaiono in piena luce le tue cattive azioni.
Tu le conosci meglio di qualsiasi altro...
Ecco che io voglio risvegliare il ricordo dei tuoi errori"
Io replico:
"Io sono Ra che rende forti coloro che egli ama.
Io sono il Nodo del Destino cosmico
celato nel bell'albero sacrosanto
se io prospero, Ra prospera.
In verit! Guarda!
I capelli che ornano il mio capo sono gli stessi del dio Nu.
Il mio volto il Disco Solare di Ra,
la forza della dea Hathor risplende nei miei occhi.
L'Anima di Up-Uaut risuona nelle mie orecchie.
Nel mio naso vivono le forze del dio Khenti-Khas,
le mie due labbra, sono le labbra di Anubis;
i miei denti, sono i denti della dea Serkit,
il mio collo, il collo della dea Iside,
le mie mani sono le mani del possente Signore di Djedu,
Neith, Sovrana di Sais,
che vive nelle mie due braccia.
La mia colonna vertebrale quella di Seth,
il mio membro virile membro virile di Osiride,
il mio fegato, il fegato del signore di Kher-Aha.
Il mio petto quello del Signore dei Terrori,
il mio ventre ed il mio dorso sono quelli della dea Sekhmet.
Le forze dell'Occhio di Horus circolano al fondo del mio dorso.
Le mie gambe, sono le gambe di Nut.
I miei piedi, sono i piedi di Ptah.
Le mie dita, sono le dita del doppio Falco divino
che eternamente vive.
CAPITOLO LXIV
"L'uscita dell'anima verso la luce del giorno"
Io sono l'Oggi.
Io sono l'Ieri.
Io sono il Domani.
Attraverso le mie numerose Nascite
io sussisto giovane e vigoroso.
Io sono l'Anima divina e misteriosa
che, in altri tempi, cre gli dei
e la cui celata essenza nutre
le divinit del Duat, dell'Amenti e del Cielo.
Io sono il Governale dell'Oriente,
Signore dei Due Volti divini.
Il mio splendore illumina tutti gli Esseri risorti
i quali, mentre compiono nel Reame della Morte,
successive trasformazioni,
penosamente cercano il loro cammino
brancolando nella Regione delle Tenebre.
O voi, Spiriti dalla testa di Sparviero,
dagli impassibili occhi,
voi che dimorate nei luoghi altissimi,
ascoltate attentamente le parole magiche
scandite da coloro che seguono il mio Feretro
procedente verso la sua nascosta dimora. (...)
O Ra! fa che per me si presentino amene e piacevoli
le Vie percorse dai tuoi raggi solari!
Per me, elargisci i tuoi Luminosi Sentieri,
nel giorno in cui m'involo dalla Terra
verso le Celesti Regioni!
Compenetrami della tua Luce, o Anima misteriosa! (...)
I peccati dei miei progenitori
fa che non mi siano imputati!
Liberami da questo Spirito falso e malefico
del quale, i due occhi appaiono chiusi verso la Sera
e durante la Notte, massacra i mortali(...)
Possano in quel giorno Iside e Nephthys
prosciugare la sorgente delle mie lacrime,
nel momento in cui, dall'altra sponda, contempler l'Altro Me stesso
costretto, dalle necessit del mio stesso Destino,
a percorrere i Cerchi dell'Abydos Celeste!
Ed i quattro piloni delle quattro Regioni dello Spazio
con le loro Porte ed i Chiavistelli delle loro Porte,
(siano esse collocate nel mio Mondo Interiore o Esteriore)
possano essere abbandonate in potere del mio braccio! (...)
Chi recita questo capitolo deve essere ritualmente puro.
Non deve avere mangiato carne di animali di campi, n pesci,
n aver avuto rapporti con una donna.
Eseguire uno scarabeo in pietra, incastonarlo in oro
e collocarlo all'interno del cuore del defunto;
questo amuleto compir per il trapassato, l'apertura della bocca.
Ungerlo con la pomata Anti pronunciando le formule magiche.
CAPITOLO LXXI
O voi, sette Giudici che portate sulle vostre spalle la Bilancia!
Quando nella Grande Notte del Giudizio,
l'Occhio divino, al vostro ordine, mozza le teste,
recide le gole, svelle, spezza i cuori
CAPITOLO LXXII
"Per praticarsi un cammino nel mondo inferiore"
Salve, o Signori dell'Armonia dei Mondi,
voi che, esenti dai Mali e dai Peccati,
dimorate nell'Eternit e nell'infinita Durata!
Ecco che io inizio il cammino sulla via che mi condurr a voi
divenuto Spirito santificato, io percorro tutte le Forme del Divenire.
Il mio magico Verbo mi dona la Potenza.
Io sono stato giudicato e santificato.
Liberatemi dunque dai demoni dalla testa di coccodrillo
che si celano in queste Regioni
e frequentano la Contrada della Verit e della Giustizia!
Concedete alla mia bocca le Parole della Potenza!
Che delle offerte siano poste nelle mie mani,
davanti a voi!
In quanto io vi conosco e conosco il vostro Nome.
Conosco il Nome di questo Grande Iddio.
Concedete un'offerta a questo Spirito
che schiude la via nell'Orizzonte Orientale del Cielo.
E librandosi discende verso l'Orizzonte Occidentale.
Ecco che si dirige verso me per rendermi vigoroso,
affinch i demoni non possano impadronirsi di me.
Fate che io non sia cacciato quando comparir innanzi alla vostra Porta,
o dei!
Che io non la trovi sprangata ed inchiavardata!
In quanto le mie offerte solide si trovano a P,
e le mie offerte liquide si trovano a Dep.
Quello il luogo nel quale congiungo le mie mani...
Possa contemplare Tum, mio Padre,
stabilito nei suoi domini del Cielo e della Terra!
In Verit, le mie offerte sono senza limiti,
poich mio figlio, generato dal mio Corpo, che mi nutre...
Concedetemi dunque dei pasti sepolcrali,
dell'incenso, della cera ed ogni altra cosa buona e pura,
necessaria alla vita di un dio,
realmente ed eternamente!
Possa, a mia volont, compiere tutte le Metamorfosi,
scendere e risalire, nella mia Barca,
i canali di Sekht-Janru!
CAPITOLO CX
Qui inizia il Capitolo riguardante i Campi della Pace. Come penetrare nella
piena Luce del Giorno, giungere ai Campi dei Beati, soggiornare
nei Campi della Pace, gran Regione sovrana dei Venti; come prenderne
possesso, divenirvi uno Spirito, lavorarvi la terra, raccogliervi il grano,
mangiarlo, bere, coabitarvi; in breve: compiervi tutti gli atti della vita.
Salve, o Signori delle offerte!
Ecco che io giungo in pace, verso di voi,
per gustare il nutrimento che la grande divinit
mi concede ogni giorno...
Seth ha catturato Horus
mentre sorvegliava la costruzione delle mura
nei Campi della Pace.
Ma io ho liberato Horus dal potere del Seth
e dischiusa la via ai due Occhi del Cielo (...)
Ora a bordo della mia Grande Barca
io navigo sul Lago della Pace.
Penetrando nella dimora di Shu
io procedo a incoronarvi Horus.
Allora le stelle fiammeggiano con accresciuto vigore...
In seguito io attraverso il Lago a raggiungo la citt della Pace;
una pace profonda vi regna, grazie a me,
nel ritmo delle sue stagioni, nei suoi possedimenti,
e fra i suoi dei primi generati (...)
O dei! Che io possa soggiornare nei vostri Campi della Pace
che voi teneramente amate!
Che io possa divenirvi, avendo acquisito la padronanza
delle mie respirazioni,
uno spirito Beato, ed ivi mangiare, bere,
lavorare, raccogliere il grano, esercitare il mio vigore
e il mio magico verbo!
Che io non vi sia ridotto in schiavit!
Che io vi eserciti un'autorit senza pari!
Ecco: tu hai reso vigoroso il dio della Pace,
lo hai eretto sulle colonne luminose di Shu,
lo hai avvinto con i meravigliosi raggi del Sole,
questo ordinatore delle annate.
A questo proposito, la mia bocca rimane sigillata;
essa conserver il Silenzio;
le parole che lascer intendere
saranno colme di Mistero...
In verit, io partorisco l'Eternit
e prendo possesso della Durata senza limiti...
Poich io sono il Signore della Stabilit immutevole
ed il mio Animo riposa sul seno della Pace (...)
O dio della Pace!
Che io possa arrivare e partire, passare e ripassare,
unirmi a coloro che sono nel tempio della Citt,
riposarmi al centro del mio irraggiamento di Vita,
e compiervi gli atti che abitualmente si compiono
nel Lago del Doppio Fuoco,
l ove nessuno conosce cosa sia la gioia;
poich quel luogo luogo di sofferenze...
Ecco che io vivo in seno alla Pace divina...
che la mia protezione dei miei Involucri spirituali
non mi sia rapita dai Signori del Nutrimento!
Che gli dei mi apprestino, in abbondanza, delle offerte
ed io possa prenderne possesso!
Ecco che la Pace divina penetra profondamente nel mio Essere,
Io non mi sono mai impossessato del bestiame appartenente al tempio degli dei.
Io non ho mai frapposto ostacoli al manifestarsi di un dio.
Io sono puro! Io sono puro! Io sono puro! Io sono puro! (...)
CAPITOLO CLIV
"Affinch il corpo non abbia a perire"
O Osiride, mio divino Padre, salve!
Ecco che io giungo a te dinanzi per imbalsamare le tue membra!
Fai imbalsamare le mie membra,
affinch io mai perisca,
affinch io divenga simile al dio Khepra, Signore delle Metamorfosi,
il quale ignora la putrefazione (...)
Che la mia spoglia ignori quindi la corruzione!
Che non divenga nutrimento ai vermi!
Che essi non giungano mai, nelle loro diverse forme,
per recarmi offesa e distruggermi!
Che io non sia mai consegnato al carnefice,
il quale, nella sua cella di tortura, massacra le vittime
e dimorando lui stesso invisibile, le lascia imputridire in un mucchio! (...)
Quanto a me, io sono Khepra, il dio del Divenire.
E con la mia spoglia io dimoro, per tutta l'Eternit.
Essa non si decompone, n imputridisce,
n cade in brandelli, e neppure viene divorata dai vermi;
non si liquefa sotto l'Occhio di Shu.
Io esito, in verit, io esisto!
Io vivo, ammiratemi, io vivo!
Io sento le forze vitali che traboccano in me!
Ecco che io mi risveglio in pace...
Io non mi imputridisco, io non mi decompongo,
Intorno a me non diffondo del fetore.
Io non scomparir nel nulla.
Il mio occhio non si spegner.
I tratti del mio volto non si cancelleranno
sotto una maschera liquida.
Le mie orecchie non rimarranno sorde al suono delle parole.
La mia testa non sar divelta dal tronco.
La mia lingua non sar strappata.
La mia capigliatura non sar rasata.
Le mie sopracciglia non saranno depilate.
Sappiatelo, voi, o Spiriti, alcun torto sar causato al mio cadavere.
Il mio corpo, permarr immutabile e stabile, eternamente.
Non verr distrutto sulla Terra,
per tutta l'Eternit.
CAPITOLO CLXIX
"Per raddrizzare il funebre talamo del defunto"
(...)La tua Anima in Cielo, il tuo corpo, sotterrato, giace inerte.
Ecco delle offerte per le tue viscere, acqua per la tua gola,
un alito gradevole, per le tue nari (...)
Tu sei puro! Tu sei puro!
La parte anteriore del tuo Corpo stata lavata con acqua di sorgente.
Il tuo dorso stato purificato con salnitro e rinfrescato con incenso.
Il tuo Corpo, nella sua interezza, stato lavato con latte della vacca Hap,
con alcool della dea Tenemit e con salnitro.
Ogni Male connesso alla tua persona stato eliminato (...)
Che tu possa vivere e la tua Anima prosperare,
che il tuo Corpo, imbalsamato ed intatto, rimanga preservato per l'Eternit;
che tu possa contemplare il Fuoco ed aspirare l'Aria fresca;
che tu possa penetrare, con il capo volto innanzi,
nella Regione delle Tenebre;
che tu sia protetto contro i perigli delle schiere minacciose;
CAPITOLO CXC
Questo Libro tratta del perfezionamento dello Spirito santificato in seno a
Ra, gli conferisce la padronanza presso Tum, lo magnifica vicino a Osiride,
lo rende possente nei confronti del Signore dell'Amenti e degno di
venerazione da parte delle Gerarchie degli dei.
Recitare questo Libro al primo giorno del mese, al tempo della festa al
sesto giorno ed a quello delle cerimonie d'Uak ed ancora a quelle in onore
del dio Thoth; nell'anniversario di Osiride, all'epoca delle feste di Sokari
e della notte Haker.
Questo Libro rivela i segreti delle misteriose Dimore del Duat; serve quale
guida iniziatica ai Misteri del Mondo Inferiore; ti permetter di passare
attraverso le montagne e di penetrare nelle misteriose vallate dove non
perviene alcun cammino conosciuto; esso veglia presso lo Spirito santificato;
amplia i suoi passi, quando cammina; elimina la sua sordit e gli permette
di entrare in contatto con gli dei...
Recitando questo Libro non lasciarti scorgere da nessun essere umano,
ad eccezione di coloro che tu ami e dal prete Kheri-Heb, i tuoi servitori
non si muoveranno dai loro posti; avvolgiti in una pezza di tessuto stellato.
Allora, l'Anima del defunto, per il quale questi testi saranno stati
recitati,potr circolare fra i viventi, nella piena Luce del Giorno;
essa sar possente al cospetto degli dei; non sar respinta da essi,
ma gli dei, avendola esaminata,riconosceranno nel defunto un loro uguale.
Questo Libro ti insegner le Metamorfosi per le quali passa l'Anima sotto
gli effetti della Luce.
In verit, questo Libro un Mistero grandissimo e profondissimo.
Non abbandonarlo mai tra le mani del primo venuto oppure in quelle
di un ignorante.