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Levoluzione della normativa

Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti


D.M. 14 gennaio 2008
(Suppl. Ord. n.30 G.U. 4-2-2008 n. 29)

NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI


2. SICUREZZA E PRESTAZIONI ATTESE
2.1. PRINCIPI FONDAMENTALI
....
Le opere e le componenti strutturali devono essere progettate, eseguite, collaudate
e soggette a manutenzione in modo tale da consentirne la prevista utilizzazione in
forma economicamente sostenibile e con il livello di sicurezza previsto dalle
presenti norme.
La sicurezza e le prestazioni di unopera o di una parte di essa devono essere
valutate in relazione agli stati limite che si possono verificare durante la vita
nominale. Stato limite la condizione superata la quale lopera non soddisfa pi le
esigenze per le quali stata progettata.
....
....

NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI


(D.M. 14.01.2008)
Introduzione delle Classi
Norma prestazionale
La sicurezza e le prestazioni attese
sono individuate nel Cap. 2,
dove sono illustrati i principi generali.
Responsabilizzazione Committente

Principali novit

Verifiche as built
Va effettuata una nuova verifica con le
caratteristiche effettive dei materiali
misurate in corso dopera.

Vengono introdotte le Classi delle


costruzioni in funzione del tempo di vita
dellopera (50, 100 anni) correlate con luso
previsto. La scelta della Classe determina il
valore dellazione. Le prestazioni devono
essere garantite per il tempo di vita
(durabilit).

Verifica SLU, SLE, Robustezza


La verifica alle tensioni limitata
alle zone non sismiche
in assenza di esplosioni, urti, incendio.

Norme geotecniche, legno


La geotecnica stata resa coerente
con le verifiche ai coefficienti parziali.
Norme sul legno.

Norma
prestazionale

prescrittiva

COMPLESSIT Il progettista giudica


Standard prefissati
ladeguatezza dei materiali
e facilmente controllabili
e delle tecniche di analisi
RESPONSABILIT
Responsabilit garantita
Responsabilit personale
dalla normativa
INNOVAZIONE
Il progettista pu scegliere
Utilizzo di nuove
lutilizzo di nuove tecnologie
tecnologie molto difficile
Tendenza a
sopravalutazione dei costi

COSTI

Possibilit di
ottimizzazione dei costi

Norme Tecniche - Principi di base - 1


Responsabilit solidale di Committente e Progettista
Committente e Progettista devono dichiarare a priori,
nella relazione generale, il livello di sicurezza delle opere,
le condizioni di esercizio, la durabilit, la vita in servizio
e la classe di appartenenza dellopera.
Distinzione tra progetto e verifica
Il progetto si sviluppa sulla base di ipotesi sul tipo di
materiali e terreno; la verifica di sicurezza va sviluppata
sulla base dei dati di identificazione dei materiali e dei
terreni acquisite nel corso dellesecuzione.

Norme Tecniche - Principi di base - 2


Modalit di redazione dei progetti esecutivi
Relazione di calcolo strutturale, comprensiva di una
descrizione generale dellopera e dei criteri generali di
analisi e verifica
Relazione sui materiali
Elaborati grafici e particolari costruttivi
Piano di manutenzione dellopera
Relazione sui risultati sperimentali corrispondenti alle
indagini specialistiche ritenute necessarie alla realizzazione
dellopera
Il progettista resta comunque responsabile
dellintera progettazione strutturale

REQUISITI DELLE OPERE


RESISTENZA: intesa come la massima reazione (in termini di forze, momenti o sollecitazioni
generalizzate) che una data entit strutturale in grado di opporre al crescere della sollecitazione
esterna, prima di giungere al collasso (o ad un predefinito Stato Limite Ultimo).
DUTTILIT: intesa come la capacit dellentit strutturale di offrire un opportuno grado di
resistenza oltre il dominio di risposta elastica, ossia in campo plastico, con la mobilitazione di
sensibili spostamenti/deformazioni oltre il limite elastico, ottenuti con modesti incrementi di
forza.
STABILIT: nella sua accezione statica, consiste nella capacit della struttura di tendere a
conservare la configurazione di equilibrio dopo aver subito una perturbazione che ne aveva
causato lallontanamento.
LIMITATA DEFORMABILIT: consiste nella capacit della struttura di limitare le
deformazioni a valori considerati ammissibili (definiti tenendo conto delluso della struttura)
sotto lazione di carichi di esercizio.
ROBUSTEZZA: la capacit di evitare danni sproporzionati rispetto allentit delle cause
innescanti, quali possibili eventi eccezionali come incendio, esplosioni, urti o conseguenze di
errori umani.
DURABILIT: consiste nella capacit che una struttura ha di mantenere invariato, al trascorrere
del tempo o dellutilizzo, il margine di sicurezza nei confronti degli stati limite verificati in fase
di progetto, nellipotesi che venga posto in opera il previsto piano di manutenzione.

DURABILIT DELLA PRESTAZIONE

(qualit nel tempo)


PRESTAZIONE
ROTTURA

TEMPO DI VITA RICHIESTO

PRESTAZIONE
RICHIESTA

TEMPO DI VITA

Vita nominale di progetto in anni


Vita nominale

Tipologia costruttiva

10

Opere provvisorie Opere provvisionali Strutture


in fase costruttiva

50

Opere ordinarie, ponti, opere infrastrutturali


e dighe di dimensioni contenute
o di importanza normale

100

Grandi opere, ponti, opere infrastrutturali e dighe


di grandi dimensioni o di importanza strategica

Responsabilit del Committente e/o Progettista

(2.1. PRINCIPI FONDAMENTALI)

..
La durabilit, definita come conservazione delle caratteristiche fisiche
e meccaniche dei materiali e delle strutture, propriet essenziale
affinch i livelli di sicurezza vengano garantiti durante tutta la vita
dellopera, deve essere garantita attraverso una opportuna scelta dei
materiali e un opportuno dimensionamento delle strutture, comprese le
eventuali misure di protezione e manutenzione. I prodotti ed i
componenti utilizzati per le opere strutturali devono essere
chiaramente identificati in termini di caratteristiche meccanico-fisicochimiche indispensabili alla valutazione della sicurezza e dotati di
idonea qualificazione, cos come specificato al Cap. 11.
I materiali ed i prodotti, per poter essere utilizzati nelle opere previste
dalle presenti norme, devono essere sottoposti a procedure e prove
sperimentali di accettazione. Le prove e le procedure di accettazione
sono definite nelle parti specifiche delle presenti norme riguardanti i
materiali.
..

Strategie per la durabilit


Ai fini del mantenimento delle capacit prestazionali dellopera nel tempo, ovvero della durabilit,
necessario sviluppare la modellazione dellazione dellambiente su:
a) caratteristiche meccaniche dei materiali e dei terreni;
b) caratteristiche geometriche dellorganismo strutturale.
Aspetto essenziale della modellazione degli effetti dellambiente sulla struttura, il meccanismo di
retroazione che si pu sviluppare fra configurazione strutturale e meccanismo di azione ambientale (ad
esempio, sviluppo della fessurazione e progredire della corrosione delle armature).
Quando lindividuazione di tali meccanismi non pu essere esplicitata, il Progettista dovr in ogni caso
soddisfare i requisiti di durabilit attraverso opportuni accorgimenti; quali:
a) utilizzo di materiali i quali non degenerino durante la vita utile di progetto, prevedendo,
eventualmente, anche la possibilit di interventi periodici e programmati sui manufatti per il
mantenimento dei requisiti prestazionali;
b) incremento di dimensioni delle parti strutturali esposte al danneggiamento, in modo tale da
compensare gli effetti ambientali sulla vita utile di progetto;
c) utilizzo di elementi strutturali con vita utile minore di quella della struttura in cui sono inseriti, i quali
possano essere periodicamente controllati e sostituiti;
d) sviluppando un programma di monitoraggio e manutenzione programmata per lorganismo strutturale
nel suo complesso.

11. MATERIALI E PRODOTTI PER USO STRUTTURALE

Garanzia della qualit


Minimo comune denominatore della
norma. Tutte le attivit sono soggette a
procedure di Garanzia della Qualit.

Durabilit
CONCETTI BASE

La durabilit, definita come conservazione


delle caratteristiche fisiche e meccaniche dei
materiali e delle strutture, una propriet
essenziale affinch i livelli di sicurezza
vengano garantiti durante tutta la vita utile
di progetto dellopera.

Qualificazione
Tutti i prodotti strutturali devono essere qualificati
attraverso idonee procedure.

11. MATERIALI E PRODOTTI PER USO STRUTTURALE

Identificati
descrizione, a cura del fabbricante, del
materiale stesso e dei suoi componenti
elementari

I materiali e
prodotti per uso
strutturale devono
essere:

Certificati
mediante la documentazione di attestazione
che preveda prove sperimentali per
misurarne le caratteristiche chimiche, fisiche
e meccaniche, effettuate da un ente terzo
indipendente ovvero, ove previsto,
autocertificate dal produttore secondo
procedure stabilite dalle specifiche tecniche
europee (ENh oppure BTE)

Accettati
dal Direttore dei lavori mediante controllo delle
certificazioni di cui al punto precedente e mediante le
prove sperimentali di accettazione

we should not try for the very best concrete


but rather make concrete that is
good for the specific purpose for which it is intended.
(Adam Neville)

.lo sviluppo un cambio combinato nel materiale e nel progetto.


(Adam Neville, Una sfida al mondo del calcestruzzo, Enco Journal, n 20, 2002)

A mio modo di vedere occorre una simbiosi tra gli specialisti dei
materiali ed i progettisti strutturali. I secondi dovrebbero conoscere
meglio cosa possibile nel calcestruzzo come materiale; i primi
dovrebbero conoscere cosa i progettisti maggiormente desiderano.
(Adam Neville, Una sfida al mondo del calcestruzzo, Enco Journal, n 20, 2002)

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