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2012)
CONSIGLI PRATICI
Lazione pi importante consiste nel visitare sempre il paziente, evitando le lusinghe delle diagnosi
telefoniche.
Se la chiamata effettuata da una terza persona, cercate di parlare con la persona interessata.
Lungo la strada, preparatevi mentalmente al modo migliore per affrontare la situazione.
Attenzione alle sintomatologie banali che possono ingannare in assenza di una completa conoscenza del
paziente, quadri clinici rapidamente evolventisi (a questo proposito una dottoressa mi ha raccontata di
aver ricevuto una chiamata dalla moglie di un paziente: si lamentava che il marito aveva fatto indigestione.
Voleva solo che la GM gli prescrivesse del Plasil senza andare a visitarlo. In realt, alla vista del paziente:
Lasciare indirizzo e telefono del posto in cui vi recate specie se in zone isolate o in condizioni
metereologiche avverse.
Chiedere ai parenti del malato di venirvi a prendere in luoghi noti (comune, chiesa..).
Non avere scrupoli di mettere alla porta le persone vocianti trattenendo solo gli individui pi tranquilli utili
per raccogliere lanamnesi.
Se allinizio non sapete cosa fare, prendete PA e FC.
Costruitevi un metodo ordinato per eseguire un EO completo ed applicatelo costantemente.
Questo ci consentir, al di l del valore clinico della PA e dellEO, di prendere tempo e riorganizzare le idee.
Vale la pena ricordare che:
Laddome va palpato in ogni paziente che lamenti anche solo un leggero dolore addominale.
E assolutamente necessario conoscere i farmaci, posologia e modalit duso (almeno di quelli pi usati) e
saperli prescrivere a memoria: non fatevi beccare a spulciare libretti e prontuari, abbatterete la fiducia
che il paziente ripone in voi, e di solito poca gi prima di iniziare! Se proprio avete dei dubbi, controllate il
prontuario dichiarando che volete vedere se il farmaco mutuabile o meno.
Se somministrate un farmaco e non ottenete gli effetti desiderati, sospettate un'altra eziologia del sintomo
(una cefalea che non risponde ai FANS pi potenti deve far pensare, per esempio, ad un ESA).
Agire sempre con la massima calma, anche quando non sapete che fare.
LA BORSA
Primi passi di guardia medica
Borsa del medico: Strumentario e Farmaci
LA SICUREZZA PERSONALE
Le condizioni di rischio non sono tanto determinate dalla gestione di pazienti in stato di alterazione quanto
da atti volontari perpetrati da persone normali con lo scopo di estorcere denaro, oggetti, farmaci, oppure
attraverso minacce, aggressioni verbali.
Mantenere la distanza di sicurezza.
Appoggiare lontano da noi eventuali oggetti (ombrelli, bastoni..).
Osservare la collocazione delle stanze ed individuare una eventuale via di uscita, mai rivolgere le spalle.
I farmaci non devono essere visibili e oggetti come forbici non devono essere a portata di mano.
In casi estremi pu essere utile contattare le forze dellordine indicando dove vi state recando e
descrivendo la situazione che state per affrontare: questo vi tranquillizzer ed in caso di necessit baster
telefonare senza dilungarsi in troppe parole.
Palpare con delicatezza le fontanelle: una fontanella bregmatica tesa, pulsante con diastasi della sutura
sagittale indicano una ipertensione endocranica.
La percussione del torace deve essere leggera cos come lauscultazione (la pressione del fonendo pu
produrre dei rumori patologici aggiunti). I polsi sono poco apprezzabili cosi che la FC meglio valutabile con
lauscultazione.
Un aumento volumetrico modesto linfonodale un reperto normale nel bambino per fatti infiammatori
intercorrenti.
Fegato e milza sono normalmente palpabili fino a 2-3 anni e debordano di 2 cm dallarcata costale.
Solo alla fine dellEO eseguite quelle manovre che possono rendere il bambino poco collaborante come la
pressione sul trago (nel sospetto di otite media) e lesame dellorofaringe.
Segni clinici che esprimono alterazioni di apparati lontani da quello interessato dal sintomo (con
quadri sindromici aspecifici e fuorvianti).
Alcuni sintomi possono essere assenti (p.e il dolore precordiale dellIMA, la febbre e la tosse nella
polmonite..)
Spesso una malattia acuta (scompenso, IVU, febbre, infezioni, ostruzioni urinarie, occlusioni
intestinali..) si manifesta come rapido peggioramento dello status funzionale: i parenti o la badante
vi riferiranno per esempio ieri camminava, oggi no, oggi non mangia...
Pu succedere che il paziente non sia disponibile al colloquio con voi. La soluzione a tutto ci chiarire fin
da subito che noi non lo conosciamo come il suo medico curante e che quindi abbiamo la necessit di
raccogliere pi informazioni possibili per offrire la assistenza migliore possibile.
Per ovviare ai deficit uditivi, visivi e cognitivi del paziente, utile visitare in una stanza ben illuminata,
parlando a voce alta, chiamandolo per nome, tenendogli la mano e scandendo bene le parole con il labiale
e presentandosi come il dottore.
In alternativa chiedere alla badante (ricordarsi che il problema che affligge il paziente pu essere molto
diverso da quello che descrive la badante o i familiari).
Nel paziente demente, osservare bene il suo volto alla ricerca di smorfie di dolore durante le manovre
semeiologiche.
ANALGESICI
Per un loro corretto fondamentale chiarire leziologia del dolore perch ci sono situazioni in cui la
sedazione del dolore pu ritardare il percorso diagnostico (per es. appendicite acuta). Bisogna inoltre
cercare di quantificare il dolore indipendentemente dalla partecipazione emotiva del paziente (per evitare
di sparare col cannone sulle mosche).
ANTINFIAMMATORI, ANTIPIRETICI
Anche in questi casi lASA il farmaco di scelta. La sua somministrazione indicata nel caso di febbre > 38.5
C senza accennare a risoluzione spontanea.
ANTIBIOTICI
La terapia antibiotica va intrapresa solo quando necessario.
Le condizioni cliniche in cui lintroduzione di un antibiotico pu modificare il quadro nellarco di 12 ore sono
molto limitate (e sono le condizioni in cui opera la GM). Se riteniamo lutilizzo dellantibiotico
indispensabile, bisogna attenersi alle seguenti regole:
Utilizzare il pi possibile la via orale, utilizzando la via parenterale solo per gravi infezioni tipo
polmoniti.
Macrolidi: la Claritromicina (Macladin cpr da 500mg x1/die o da 250mg x2/die e, per i pazienti con
difficolt a deglutire Macladin 250mg in bustina x2/die) e la Eritromicina (Eritrocina cpr da 600mg
x1-3/die).
Per la terapia iniettiva: Ampicillina + Sulbactam (Loricin fiale da 1,5g 1 fiala im x2/die).
ANTISTAMINICI E CORTISONICI
ANTISTAMINICI
Somministrare quelli pi recenti (che non danno sedazione) tipo:
CORTISONICI
Lindicazione elettiva al loro uso la necessit di agire rapidamente ed energicamente su una condizione di
flogosi acuta come lattacco dasma, la flogosi articolare..Luso sistemico, anche a dosi elevate, ma per
breve periodo, considerato sicuro dal punto di vista clinico.
La dose media di attacco si aggira intorno a 1-2 cpr di Prednisone (Deltacortene forte cpr da 25mg) o una
fiala di Betametasone (Bentelan fiale da 4mg).
Le controindicazioni al momento dellimpiego sono soprattutto lulcera in atto ed il diabete.
Anche se somministrato per via parenterale, lazione non mai immediata! Nello schock anafilattico il
cortisone va sempre associato allAdrenalina!
Usare formulazioni semplici (cpr) piuttosto che preparati pi complessi (sciroppi, bustine..) per
ridurre la presenza di additivi e coloranti a volte implicati in reazioni para allergiche.
Sostituire i farmaci ai quali il paziente appare allergico con altri farmaci (farsi portare tutta la
documentazione clinica del paziente e vedere quali farmaci ha gi assunto senza particolari
problemi).
La classe farmacologica pi soggetta a reazioni allergiche sono i beta lattamici ed i sulfamidici. Quando
lassociazione con la reazione appare chiara, sostituire con altri antibiotici di classi differenti. Data la affinit
strutturale tra penicilline e cefalosporine, non intelligente sostituire una penicillina con una cefalosporina
(passare ai non beta lattamici).
Nel caso invece di allergia a FANS (orticaria, asma, rinite..), bisogner sospendere tutti i FANS
indipendentemente dalla classe molecolare. Sostituire con Paracetamolo o Tramadolo o Buprenorfina.
Consigliare inoltre una consulenza allergologica per la gestione a lungo termine del paziente.
CARDIOLOGIA
DOLORE PRECORDIALE
Sospettare la sindrome coronarica acuta se:
-dolore precordiale
-oppressivo, costrittivo
-irradiato allarto sinistro, collo, mandibola
-associato a dispnea, nausea, sudorazione
-anamnesi di cardiopatia ischemica, DM o altri fattori di rischio
-allEO edema polmonare, 3-4 tono, insufficienza mitralica, ipotensione
Se dolore molto violento con le caratteristiche di cui sopra, e che non varia con Carvasin, disporre il
ricovero urgente. Anche se il dolore recede col Carvasin ma si tratta del primo episodio, ricoverare lo
stesso.
Somministrare:
-ASA 300mg
-Morfina 1fl da 10mg im (per il dolore)
-Valium 20-30gg (se agitato)
DISSEZIONE AORTICA
Dolore molto intenso, viscerale profondo, spesso irradiato al dorso con spostamento progressivo verso il
basso. Sospetto avvalorato dala storia di HTN, da polsi asimmetrici, soffi cardiaci/carotidei.
Anche solo nel dubbio ricoverare.
Nel frattempo:
-Morfina 1fl da 10mg
-Lasix im o Nifedipina 10-20gtt sb (se HTN, che fa progredire la dissecazione).
PERICARDITE
Sospettata se:
-dolore precordiale, aggravato dagli atti respiratori
-attenuazione della sintomatologia con la posizione seduta
-sfregamenti pericardici
-febbre
-allanamnesi spesso preceduta da fatti infettivi alle vie superiori o eventi analoghi pericarditici
ERNIA JATALE
Dolorabilit epigastrica sotto forma di bruciore retrosternale, peggiorata dal clinostatismo e dallassunzione
di una posizione reclinata in avanti ed associata ad eruttazioni. La palpazione a livello epigastrico pu
esacerbare il dolore. Storia di rigurgiti acidi.
Si risolve con antiacidi o PII (Maalox, Mepral..)
TAMPONAMENTO CARDIACO
-paziente pallido, sudato, sofferente
-tachicardia, ipotensione
-dispnea, turgore giugulare
-toni cardiaci ipofonici, scomparsa del polso radiale durante linspirazione (polso paradosso
Ricovero durgenza.
-FORME LIEVI GIA IN TERAPIA: spesso si tratta di pazienti anziani, alcuni dimenticano di assumere le
pastiglie. In questi casi pu bastare semplicemente lassunzione della terapia e/o il potenziamento della
terapia diuretica.
Procedere con:
-posizione semiseduta
-O2 se possibile
-morfina fl1ml 10mg im (no se BPCO o altre pneumopatie)
A questo punto:
-ALTA GITTATA:
Carvasin 5mg ripetibile previo controllo della PA
Lasix fl eventualmente ripetibili ogni 10minuti
-BASSA GITTATA:
Lanoxin fl ev lentamente
CRISI IPERTENSIVA
Ricordare che nellanziano le crisi vanno modulate, no stroncate!
Procedere cosi:
-mettere il paziente a letto, se agitato dare 10gtt di Valium
-se non si risolve, Lasix 1fl im, ripetibile dopo 15 min.
Se la PA non scende e si mantiene elevata, provare con Norvasc 10mg.
Se persiste, ricoverare il paziente.
Se si risolve, prescrivere la terapia (se dimenticata) e inviarlo dal curante. Volendo, nel caso in cui dopo la
risoluzione della crisi i valori permangano elevati, si pu impostare una terapia ipotensiva ex novo a
piacimento.
IPOTENSIONE
Cause frequenti di ipotensione sono:
-SHOCK
Clinicamente:
-ipotensione marcata
-obnubilamento del sensorio
-oligoanuria
-estremit fredde e marezzate (eccetto che nel settico e neurogeno in cui sono calde)
Ricoverare rapidamente il paziente.
Nellattesa, dopo attenta valutazione clinica (campi polmonari, grado di idratazione, febbre, toni aggiunti..):
-infondere SF (se shock ipovolemico)
-terapia dello scompenso acuto (se shock cardiogeno)
-steroidi ev ad alte dosi preceduti da adrenalina se disponibile (se shock anafilattico con orticaria e
broncospasmo (es. Solucortef 1000mg 1fl ev)
-TERAPIA IPOTENSIVA
-INSIEME DI CIRCOSTANZE QUALI: elevata temperatura ambientale, sudorazione intensa, scarsa
alimentazione, diarrea, vomito. E sufficiente raccomandare riposo e idratazione. In casi resistenti,
Midodrina cloridrato (Gutron 1cpx2/die o 20gtt x2/die).
NEVROSI CARDIACA
Soggetti spesso giovani, ansiosi, soprattutto donne. Palpitazioni, dolori precordiali, tachicardia, extrasistoli.
Spesso impediscono il riposo o la capacit di addormentarsi. Anamnesi negativa per fattori di rischio.
Tranquillizzare il paziente. Eventualmente 10/20 gtt di Valium
NON porre mai questa diagnosi con facilit!!!
PATOLOGIA VASCOLARE
ISCHEMIA ACUTA DEGLI ARTI INFERIORI
Dolore localizzato in genere allarto inferiore, variamente accompagnato da alterazioni della sensibilit o
deficit motorio.
Clinicamente:
-pallore
-ipotermia
-assenza di polso
-parestesie
-paralisi
E utile stabilire leziologia: nel paziente non cardiopatico affetto da claudicatio, verosimilmente si tratta di
una trombosi. Nel paziente cardiopatico (FA, stenosi mitralica, cardiopatia dilatativa, protesi valvolari..)
verosimile una origine embolica.
Ricovero nel sospetto.
Se il ricovero tarda:
-proteggere larto con coperta soffice
-Enoxaparina sodica (Clexane 4000ui 1fl sc x2/die)
TVP
Valutare sempre i fattori di rischio di TVP: et avanzata, allettamento, recenti interventi chirurgici in
particolare ortopedici, gravidanza, neoplasie, trombofilia, lunghi viaggi, scompenso cardiaco..
Clinicamente: dolore allarto, edema con aumento della circonferenza dellarto interessato.
AllEO dolore alla compressione manuale del polpaccio e alla dorsiflessione forzata del piede (segni
comunque poco sensibili e specifici).
Se il sospetto fondato:
-riposo assoluto con arto in scarico
-elastocompressione con monocollant 18mmhg (no se concomita arteriopatia periferica)
-Enoxaparina sodica (Clexane 4000UI sc x2/die)
-Terapia diuretica (es. Lasix 25mg 1cp/die la sera) se sussiste importante edema dellarto
Raccomandare inoltre il paziente al curante per le indagini del caso (ECOcolor doppler compressivo)
-FANS (es. Feldene 20mg/die), si possono usare dato il basso dosaggio di eparina
-Pantoprazolo 20mgx2/die (protezione gastrica)
-impacchi caldo-umidi nella zona interessata
-elastocompressione (una volta superata la fase acuta)
ATTENZIONE: SE IL PAZIENTE CON TVS O SOSPETTA TVP LAMENTA IMPROVVISAMENTE DISPNEA /TOSSE,
VALUTARE LA POSSIBILITA DI EMBOLIA POLMONARE
TAO
MECCANISMO DAZIONE
Rapidamente assorbiti per via orale.
Legati per il 99% alle proteine plasmatiche, solo la frazione libera quella biologicamente attiva.
Agiscono bloccando, negli epatociti, la riduzione della VitK epossido a VitK mediante inibizione dellenzima
epossido-reduttasi. Questo impedisce la carbossilazione dei fattori II, VII, IX, X (fattori VitK dipendenti),
carbossilazione indispensabile per la loro attivit biologica.
PREPARATI
WARFARINA SODICA (Coumadin 5mg): emivita da 46 a 32 ore.
ACENOCUMAROLO (Sintrom, 1 e 4mg): emivita 12 ore.
Il Coumadin ha un effetto pi stabile ed il farmaco di scelta nelle terapia di lunga durata in
monosomministrazione quotidiana. Il Sintrom, invece, presenta il vantaggio di una reversibilit delleffetto
anticoagulante pi rapida che, teoricamente, risulta utile in caso di emorragia da sovradosaggio. Inoltre, la
disponibilit della pastiglia da 1mg favorisce i pazienti anziani, disabili e non vedenti che faticano nella
manipolazione del farmaco in frazioni di compressa.
CONTROLLO DELLA TAO
Nella maggior parte dei casi il range terapeutico dellINR tra 2 e 3.
DECIDERE LA DOSE SETTIMANALE
Il rapporto tra la dose di TAO e INR non lineare: anche piccole variazioni della DS (5-10%) si possono
tradurre in ampie variazioni dellINR. Leffetto non identificabile entro 24-36 ore e non completo fino 47 giorni.
-INR in range: si continua con la stessa dose.
-INR fuori range: se si tratta di un fenomeno occasionale (salto della dose, raddoppio accidentale della
dose, o patologia acuta) la DS non verr modificata. Se invece si tratta di una condizione cronica la DS verr
modificata.
INR tra 1,1 e 1,4: aumentare la DS del 10-20% cercando di aumentare la dose gi nel primo giorno;
controllo dopo una settimana.
INR tra 1,5 e 1,9: aumentare la DS del 5-10%; controllo dopo 2 settimane.
INR tra 3,1 e 4,9: ridurre la DS del 5-10%; si pu omettere la dose del primo giorno; controllo dopo
2 settimane.
INR tra 5 e 8,9: se non ci sono FR emorraggico sospendere per 2 giorni e poi ridurre la DS del 1020% con controllo dopo 2-5gg. Se ci sono invece FR emorraggico sospendere la TAO e
somministrare VitK 1-3mg con controllo dopo 2 gg.
INR maggiore di 9: sospendere la TAO, somministrare VitK 5mg, controllo quotidiano. Riprendere la
terapia quando INR inferiore a 5.
INR molto elevato o rischio emorraggico: stesso giorno o nei giorni sucessivi.
INTERAZIONI
Fenomeno importante dato che i pazienti che assumono la TAO sono spesso anziani affetti da comorbilit
importanti e che per queste assumono numerosi altri farmaci. La TAO presenta delle caratteristiche
farmacologiche sfavorevoli che la rendono oltremodo soggetta ad interazioni.
Lintroduzione di un nuovo farmaco pu quindi rendere necessario un rapido aggiustamento della dose in
considerazione delleffetto previsto (potenziamento o inibizione).
Per quanto riguarda i FANS, sono gastrolesivi e nei pazienti in terapia con TAO possono causare gravi
emorragie: preferire Paracetamolo e tra i FANS quelli meno gastrolesivi (ibuprofene, ketoprofene..)
COMPLICAZIONI
EMORRAGIE: sono le piu frequenti, variabili come localizzazione e gravit, spontanee o dopo un trauma
anche lieve. Ricovero ospedaliero per tutte le emorragie gravi (intracraniche, retroperitoneali, articolari,
calo dellHb maggiore di 2mg/dl).
Non richiedono la sospensione della TAO: epistassi lievi o moderate, microematuria, gengivorragie,
emorragie congiuntivali, ecchimosi (migliorano con 2g di VitC in cicli di 15gg), sanguinamenti emorroidari
occasionali.
NECROSI INDOTTA DA CUMARINE: squilibrio tra azione coagulante e procoagulante che porta a trombosi
dei piccoli vasi, pi frequente nella prima settimana di terapia nelle zone ricche di tessuto adiposo
(mammelle, coscie, natiche). Somministrare plasma e VitK o eparine per via parenterale.
CANCRENA VENOSA DELLE ESTREMITA: simile alla precedente, colpisce tessuti distali quali piedi, alluci,
mani. Si verifica una trombosi venosa delle estremit. Somministrare VitK e antitrombotico per via
parenterale.
SINDROME DELLE DITA BLU: rara, maschi con aterosclerosi grave. Si ritiene origini da un emorragia della
placca con sucessiva embolizzazione di cristalli di colesterolo.
ALTRI: vescicole cutanee, orticaria, prurito sine materia, alopecia.
PNEUMOLOGIA
IPEREMIA DEL FARINGE
Di solito si tratta di influenza, trattabile con comuni analgesici ed antipiretici. Occorre sempre per valutare
lo stato delle tonsille per accertarsi che non siano la sede della flogosi.
Esordio graduale
Febbre
Sintomatologia sistemica (congiuntivite, rinite, malessere generale, artralgie, mialgie, tosse secca)
Il sospetto di una forma batterica (tonsillite) sar avvalorato dalla presenza di:
Esordio improvviso
Febre
Nel caso vi fosse la certezza di una forma virale, bisogna avere il coraggio di non impostare una terapia
antibiotica e fare solo terapia antipiretica e antinfiammatoria (tranne che negli anziani e nei defedati in cui
risulta utile una copertura antibiotica per prevenire sovrainfezioni batteriche)
Se invece sospettiamo una forma batterica:
Augmentin 1gx2/die o Macladin (Claritromicina 500mg 1cp/die)
Nel bambino: Augmentin 51,4mg/kg/die in 2 somministrazioni o Macladin granulato 15mg/kg/die in 2
somministrazioni.
Raramente questa condizione si presenta nelladulto: da sospettare quando ad una patologia faringea
banale si associano intensa ed inspiegabile faringodinia e difficolt respiratoria.
In questo caso somministrare terapia ev Bentelan f 4mg, 2 fiale ev. Se non fa effetto, organizzare il ricovero
immediato.
Dispnea grave
FR>50
FC>160
Genitori inaffidabili
BRONCHIOLITE
E una infezione delle piccole vie aeree. Colpisce di solito i bambini sotto lanno di et in particolare durante
le epidemie influenzali, rara negli adulti. Abitualmente causata dal VRS.
Clinicamente, si presenta con tachipnea, tosse, rinite, cianosi, febbre o febbricola
AllEO si possono rilevare broncospasmi serrati con prolungamento della fase espiratoria o silenzio
respiratorio (per intrappolamento di aria).
Ricovero immediato e intanto idratazione e Bentelan f da 4mg 0,1-0,2mg/kg im o ev.
BRONCHITE E BRONCOPOLMONITE
Ogni paziente con tosse va valutato per bronchite e focolai broncopneumonici.
Nessun dato anamnestico o rilievo obbiettivo si rivelato sufficiente per la dx di polmonite che rimane un
sospetto fino alla conferma radiologica.
BRONCHITE: esordio graduale, febbre di media entit con condizioni generali buone, espettorato mucoso o
giallastro, a volte sensazione di bruciore retrosternale, raucedine, allEO rantoli pi o meno grossolani.
Quasi sempre associata a faringite o laringite.
La terapia consiste in:
Riposo a letto
Proibire il fumo
Gli antibiotici non sono consigliati perch sono virali il 90%: da somministrare in caso di comorbilit
o complicanze)->Augmentin 1gx3 per 8gg o Macladin cp da 250mg x2/die
POLMONITE: esordio brusco, febbre elevata preceduta da brivido resistente agli antipiretici, frequente il
dolore puntorio toracico aggravato dal respiro, condizioni generali compromesse con frequente Herpes
labiale. Espettorato purulento, a volte rugginoso o striato di sangue. AllEO rantoli a piccole bolle/crepitanti,
MV ridotto o abolito e sostituito da soffio bronchiale, sfregamenti pleurici nella sede del dolore, ottusit
alla percussione.
Ricovero se:
CASI PARTICOLARI: Nellanziano la tosse, febbre ed espettorato possono essere anche ridotte. Il paziente
pu rendere difficoltosa la visita. In questo caso ospedalizzare.
Nel paziente con BPCO spesso si assiste a riattivazioni della malattie di base sottoforma di un aggravamento
della tosse, dispnea ed espettorazione. In questo caso si consiglia una valutazione in ambito ospedaliero.
PERTOSSE
PLEURITE
Clinicamente: febbre, dolore puntorio in una regione toracica aggravato dai movimenti dalla tosse e dal
respiro, tosse secca. AllEO riduzione del MV, del FVT e ottusit percussoria. Sfregamenti pleurici.
Procedere col ricovero ospedaliero.
ASMA
La crisi di asma piuttosto frequente, va distinta dalla dispnea cardiaca e dalla dispnea psicogena.
ANAMNESI: importantissima. Il paziente cardiopatico? asmatico? ha BPCO (riacutizzazione)?ha assunto
aspirina prima dellattacco di dispnea?
EO:-paziente agitato, seduto sul tavolo con finestra aperta che respira a fatica->respiratorio
-paziente sul letto con cuscini dietro, immobile come se ogni sforzo costasse fatica->cardiaca
Lentit della tosse, della dispnea e dei sibili non correlano in modo preciso con la severit della crisi. Luso
dei muscoli accessori della respirazione e le retrazioni retrosternali suggeriscono una crisi severa. Valutare
sempre FC e FR. Misurare il PEF con il misuratore di picco di flusso espiratorio.
In caso di paziente adulto con lieve broncospasmo sufficiente un broncodilatatore tipo Ventolin 2puff
x4/die.
In caso di riacutizzazione asmatica (pz dispnoico, agitato, fischi e sibili, FR aumentata, PEF tra 60 e 80)
somministrare:
Nella 1a ora: Ventolin 2-4 puff ogni 20 minuti + Betametasone (cp da 1mg, 2-3 cp in unica
somministrazione, oppure Bentelan fiale da 4mg im o diluite in SF)
Nel 30% dei casi il quadro non migliora col Ventolin e lo steroide pu richiedere fino a 4 ore per
rendersi efficace. Se il paziente non migliora nel giro di un ora, ricoverare.
Se il quadro appare fin da subito grave (pz cianotico, FC>120, FR>30, PEF<60%, stato mentale alterato, crisi
di lunga durata, prostrazione con assenza di fischi) ricoverare il paziente e nel frattempo trattare con:
Attenzione che nellasma non trovano ragione duso i sedativi della tosse, i mucolitici e il sodio
cromoglicato.
EMBOLIA POLMONARE
Da sospettare in caso di improvvisa comparsa di dispnea, sudorazione, tachicardia e tachipnea,
accompagnata o meno da dolore violento che spesso arresta il respiro in inspirazione, a volte emottisi.
Da sospettare in particolare se:
-paziente allettato da tempo
-recente chirurgia ortopedica o in sede pelvica
-arti ingessati
-recente ictus
-cardiopatico o bronchitico cronico
-anche giovani donne fumatrici che assumono estroprogestinici
-sintomatologia (dolore, dispnea) senza correlazioni allEO o allRx
Predisporre immediatamente il ricovero avendo cura che il pz venga trasportato in barella (altrimenti di
rischiano altri emboli). Se siamo lontani dallospedale, una volta esclusi FR emorragici, praticare:
-morfina mezza fiala ev.
-O2 6L/min.
-Eparina 5000ui ev.
PNX
Dolore trafittivo a pugnalata, dispnea, tosse secca. AllEO emitorace espanso e ipomobile, iperfonesi alla
percussione, MV assente cosi come il FVT, deviazione dellasse tracheale e spostamento dellitto puntale.
EMOTTISI
Emissione di sangue rosso vivo, schiumoso, con gli atti della tosse (ddx con ematemesi: rosso scuro,
coagulato, odore acido, frammisto a cibo, accompagnato da dolore addominale).
Predisporre il ricovero.
Nel caso di emissione di escreato ematico:
-raccomandare di consultare il curante al piu presto.
-Ugurol (Ac Tranexanico) 1 o 2 fiale per os al d da diluire in acqua.
-Destrometorfano (Aricodil tosse 15-30 gocce x2/3/die) come sedativo della tosse.
-profilassi antibiotica (per polmonite post emoftoica).
-decubito laterale rispetto allemitorace eventualmente positivo per rantoli crepitanti inspiratori.
EMATEMESI
Per prima cosa bisogna differenziarla dall'emottisi. E' sempre necessario il ricovero urgente. Procedere con:
Infusione di SF.
Avvisare il PS.
In caso di sospetta ematemesi da malattia peptica (bruciori epigastrici, uso di FANS, dolore
epigastrico..) Esomeprazolo 1 fiala da 40mg diluita in 100cc d SF da infondere in 30 minuti.
GASTROENTEROLOGIA
DOLORE ADDOMINALE
E' uno dei quadri pi frequenti e temuti in GM, mai da sottovalutare. Di solito la GM ha a che fare con
situazioni acute la valutazione del dolore addominale segue sempre lo stesso iter, anche se un dolore
particolarmente grave deve portare sempre alla consulenza chirurgica urgente ed al ricovero. E'
fondamentale riconoscere subito le condizioni potenzialmente gravi e meritevoli di ricovero. Solo dopo
aver escluso tali patologie si potr tranquillizzare il paziente e somministrare antispastici o altri rimedi
sintomatici. In tutti gli altri casi, anche se la sintomatologia sfumata ma si sospetta una lesione
organica, va sempre evitato ogni intervento perch potrebbe ritardare la diagnosi ed il trattamento
chirurgico. Di fronte ad una eventuale insistenza del paziente, sar pi opportuno convincerlo che
meglio attendere un po' di tempo e ripassare a vederlo dopo un paio d'ore.
Fossa iliaca dx: appendicite, diverticolite cecale, diverticolite di meckel, adenite mesenterica.
Quadrante inferiore dx o sn: cistite, endometriosi, ernia incarcerata, dolore mestruale, calcolo
renale, torsioni annessiali, gravidanza ectopica, malattia infiammatoria pelvica, ascesso
addominale o dello psoas, ematoma di parete, malattia infiammatoria intestinale..
Ipocondrio dx: colecistite, colica biliare, epatomegalia congestizia, epatite acuta, ulcera
duodenale perforata, appendicite retrocecale.
Qual' l'intensit in una scala da 1 a 10? attenzione agli anziani in cui, in genere, il dolore si
manifesta con minore intensit.
Il paziente ricorda di aver sofferto in passato di episodi analoghi? Se si: coliche biliari, malattia
ulcerosa, diverticolite, dismenorrea.
la defecazione o la minzione.
Ha notato alterazioni dell'alvo (diarrea, stipsi, chiusura ai gas, sangue nelle feci) e/o della minzione
(pollachiuria, disuria, ematuria)?Sintomi accessori tipo nausea, vomito, ittero?
Concomita febbre?
Il paziente ricorda traumi addominali recenti o interventi chirurgici addominali recenti o passati?
Se si tratta di una donna in et fertile: incinta?in che fase del ciclo mestruale ? portatrice di
IUD?
EO: Importante l'aspetto del paziente: un paziente rilassata difficilmente avr problemi seri, al contrario
del paziente ansioso, diaforetico, pallido. Valutare polso, PA, FC, stato mentale. Palpare l'addome con le
mani calde, facendo flettere le ginocchia. Ispezionare l'addome. Iniziare con la palpazione superficiale
cominciando dalle zone meno dolenti: compito della palpazione superficiale definire se l'addome
trattabile o meno, ovvero se esiste o no una contrattura addominale di difesa che esprime la possibile
presenza di una irritazione peritoneale (di solito all'inizio localizzata, poi con l'aggravarsi del quadro
clinico diviene diffusa con addome ligneo).
Se la contrattura addominale dubbia utile eseguire il Blumberg e la risposta al colpo di tosse (entrambe,
se positive, sono un valido indice di reazione peritoneale).
La percussione risulta utile per definire la distensione addominale come timpanismo (meteorismo,
perforazione) o come ottusit (versamento).
L'auscultazione utile per rilevare soffi (aneurismi), iperperistalsi con borborigmi ad alta frequenza con
timbro metallico (ileo meccanico), riduzione od assenza della peristalsi (ileo paralitico).
Fondamentale sono anche l'esplorazione rettale e vaginale (alla ricerca di sangue, masse, dolorabilit.
Ricercare anche tutte le ferite chirurgiche e valutare tutte le porte erniarie.
Dolore intenso in paziente che giace il pi immobile possibile e con assenza di peristalsi
Peritonite (la sede suggerisce l'eziologia, per es. l'ipocondrio sx suggerisce perforazione di colecisti).
Dolore improvviso irradiato alla schiena, schock e massa pulsante e dolorabile Rottura AAA.
Ecchimosi degli angoli costovertebrali (segno di Grey Turner) e della zona periombelicale (segno di
Cullen) grave pancreatite emorragica.
NAUSEA E VOMITO
Va distinto dal rigurgito (emissione di materiale gastrico senza vomito o sforzi, come avviene nei diverticoli
esofagei). Le cause sono:
Gastrointestinali:
Ictus emorragico: cefalea occipitale improvvisa, alterazione stato mentale, spesso segni
meningei TAC capo, puntura lombare.
Infezione: cefalea, febbre, rigor nucalis, segni miningei, alterazioni stato mentale, petecchie
(meningococciemia) TAC capo, puntura lombare.
Aumento pressione intracranica: cefalea, alterazione stato mentale, a volte deficit neurologici
focali TAC capo.
Cinetosi: anamnesi.
Malattie sistemiche:
Radiazioni: anamnesi.
Anamnesi:
Storia clinica: interventi chirurgici (aderenze), ernie e laparoceli, storia di malattia peptica (stenosi
del piloro), di litiasi biliare. Storia di diabete, di uremia, di endocrinopatie (Addison,
ipertoroidismo..). Anamnesi farmacologica. Se donna accertare la gravidanza. Escludere il cancro.
Caratteristiche del vomito: acquoso (succhi gastrici,saliva), alimentare, biliare (il protrarsi del
vomito determina sempre un reflusso di bile dal duodeno, quindi la presenza di bile non indica
sempre occlusione), emoraggico, fecaloide (ostruzione).
Correlazione con l'alimentazione: il vomito la mattina tipico della gravidanza, dell'uremia o della
gastrite alcoolica. Quello che compare poco dopo o durante il pasto indica una causa psicogena o
un ulcera con spasmo del piloro. Il vomto post prandiale indica ritenzione gastrica (stenosi, alterata
motilit..) o colecistopatie.
Sintomi associati: vertigini ed acufeni (Meniere o labirintite), il calo ponderale (neoplasia gastrica),
diarrea e febbre (gastroenterite), cefalea (emicrania, ipertensione endocranica), dolore addominale
(occlusione, coliche, pancreatite, IMA.
EO: valutare lo stato del sensorio (vomito da cause centrali) praticando un accurato esame neurologico
(ricercare anche i segni meningei), segni di disidratazione. La presenza di ittero depone per l'epatite o per
litiasi biliare. L'esame obiettivo dell'addome fondamentale per escludere l'occlusione intestinale.
Esplorazione rettale e vaginale alla ricerca di dolorabilit, masse, sanguinamenti.
Metoclopramide (Plasil 1fiala im) [col vomito in atto non ha senso darlo per os].
Quando il paziente se la sente di mangiare: biscotti, pane, patate (assorbono l'eccesso di secreto
gastrico) e infine liquidi zuccherati in piccole dosi.
DIARREA
Peso fecale >200g, feci liquide, aumento della frequenza.
Diarrea acuta:
Infezione batterica: salmonella (feci color verde pisello), campylobacter, shigella, e. coli,
clostridium.
Endocrina: ipertiroidismo.
Anamnesi:
APR: storia di IBD, colon irritabile, precedenti procedure chirurgiche resettive, infezione da HIV.
Modalit di insorgenza:
Caratteristiche della diarrea: durata e gravit, frequenza, caratteristiche delle feci (acquose, sangue, muco,
pus..). Le diarree a partenza dal tenue tendono ad essere voluminose, acquose e grasse. Le diarree coliche,
invece, tendono ad essere di piccolo volume, a volte accompagnate da fastidio addominale, sangue e muco
o pus.
Sintomi associati: La presenza di febbre, malessere, nausea e vomito depone per un origine infettiva. Le
mialgie e i sintomi respiratori suggeriscono una virosi. Il dolore addominale, crampiforme, sempre
presente nelle diarree infettive, nelle IBD, nella diverticolite e nella colite ischemica.
EO: prima di tutto valutare i parametri vitali (TC, FC, PA) e lo stato di idratazione. Ricercare tumefazioni
tiroidee. All'EO dell'addome valutare la presenza di masse, peritonismo, distensione, timpanismo.
Esplorazione rettale per escludere la presenza di melena, fecalomi o masse rettali.
La presenza di diarrea, dolore crampiforme e addome trattabile faranno propendere per una enterocolite
(la situazione pi frequente in GM). In questo caso la condotta pi corretta la sola idratazione (t, acqua e
limone, spremute..) senza terapia (che prolunga la persistenza dell'agente infettivo nell'intestino). Solo se la
diarrea grave e si possono ragionevolmente escludere diarree da batteri e diarree ematiche:
Loperamide (Imodium 2cpr subito, e poi una cpr subito dopo ogni scarica che sopraggiunge almeno
un ora dopo l'assunzione delle prima 2 compresse).
Buscopan cpr o fiale im (se c' anche una componente spastica). Nell'anziano e nel cardiopatico
preferibile il Prifinio Bromuro (Riabal 1fiala im).
La terapia antibiotica v instaurata solo dopo l'eventuale positivit della coprocultura, quindi non
appannaggio della GM.
Diarrea sanguinolenta.
EMORROIDI
Nel caso in cui si veda un gavocciolo venoso esterno e strozzato dallo spasmo dello sfintere, tentare di
riposizionarlo in ampolla previo massaggio dello sfintere.
TROMBOSI: si presenta con dolore e presenza di gavocciolo venoso bluastro associato a forte dolore. In
questo caso:
-astensione da cibi piccanti e alcoolici, abbondante idratazione, dieta ricca di fibre (frutta con la buccia,
verdure cotte e crude, pane integrale..).
-semicupi con acqua tiepida.
-Proctolyn dopo ogni defecazione.
-Xylocaina pomata (se dolore insopportabile).
-Laevolac 2 cucchiai/die (sono spesso pazienti stitici).
ULCERAZIONI E SANGUINAMENTI: tamponare con una garza arrotolata e consigliare visita chirurgica
urgente.
PANCREATITE ACUTA
Clinicamente dolore ad insorgenza rapida, violento, localizzato allepigastrio ed irradiato al dorso (a cintura
o a sbarra), frequente il vomito. Allanamnesi litiasi biliare, consumo di alcoolici, diabete, obesit..
Anche solo nel sospetto ricoverare.
Murphy positivo
Si dovr sospettare una colecistite, una colangite o un calcolo incuneato nel coledoco. In questi casi
indicato il ricovero.
ERNIE STROZZATE
Pu succedere che:
Il paziente non sa di avere unernia e si presenta con gli stessi sintomi descritti sopra.
Attenzione alle donne anziane che possono presentare piccole ernie crurali strozzate allesordio. Un quadro
di ileo meccanico pu esserci fin da subito o eventualmente presentarsi durante il decorso (distensione
addominale, dolore peristaltico, chiusura dellalvo, vomito..).
Predisporre sempre per il ricovero. Non somministrare antispastici o antidolorifici che possono alterare il
quadro di presentazione e quindi la diagnosi ospedaliera.
CRURALE: soprattutto donne anziane, piccole dimensioni, sotto larea dellernia inguinale.
INGUINALE: soprattutto maschi, la pi frequente. Lateralmente al pube, ma pu arrivare ad occupare
anche lo scroto.
SF ev rapida.
Ricovero immediato.
COLITE ISCHEMICA: Quadro subacuto o cronico. Clinicamente, scariche diarroiche spesso ematiche
accompagnate da dolore.
OCCLUSIONE INTESTINALE
ILEO MECCANICO: clinicamente dolore addominale, mancata evacuazione da ore o giorni, nausea e vomito
(alimentare o anche solo biliare). Il dolore di tipo peristaltico, colico, che inizia raggiunge un acme e poi
sparisce per poi riapparire. Spesso localizzato poich viene avvertito a monte dell'ostacolo.
ILEO PARALITICO: dolore meno intenso, diffuso e gravativo, oppure pu essere assente. Predomina la
distensione addominale, la chiusura dell'alvo a feci e gas, con nausea e vomito. La distensione addominale
pu mancare in caso di occlusione alta: in questo caso avremo vomito intenso.
VOLVOLO: quadro ingannevole. Pu alternare diarrea muco-sanguinolenta (per sofferenza vascolare del
viscere) a fasi di occlusione totale con accentuazione del dolore e distensione addominale.
MELENA
Ricoverare sempre in ogni caso, anche se la melena modesta (una melena modesta a partenza dalle alte
vie pu indicare un'emorragia importante).
PIROSI GASTRICA
Assicurarsi della benignit del quadro (escludere patologia miocardica, pancreatica o biliare) e prescrivere:
ESOFAGITE DA REFLUSSO
Clinicamente, pirosi , eruttazione, disfagia, dolore retrosternale. Il quadro peggiora con l'aumento della
pressione endoaddominale (stipsi, meteorismo, gravidanza, clinostatismo) e con l'assunzione di caff,
alcool, fumo.
Una volta escluse altre patologie di rilievo:
APPENDICITE ACUTA
Quadro frequente nell'adolescente ma non disdegna nessuna et in assoluto. Il dolore inizialmente
epigastrico con successiva migrazione in fossa iliaca dx con possibile irradiazione alla regione inguinoscrotale (specie nell'appendicite pelvica). Se l'appendice retrociecale, il dolore pu simulare quello di una
colica biliare. Nausea e vomito sono frequenti all'esordio. Una o pi scariche diarroiche sono frequenti
all'esordio, seguite poi dalla progressiva chiusura dell'alvo a feci e gas. La TC pu essere anche normale
(bisognerebbe misurare la TC rettale che risulta elevata).
La palpazione evoca viva dolorabilit in fossa iliaca dx con resistenza muscolare. Il Blumberg ed il colpo di
tosse positivi sono molto indicativi. Data la variabilit della posizione dell'appendice non fondamentale
individuare punti precisi (come quello di Mc Burney).
Nella ragazza la diagnosi pu essere pi difficoltosa data la possibile presenza di una patologia annessiale
(rottura follicolo ovarico, emorragia del luteo..).
NEUROLOGIA
ANAMNESI:
Patologie preesistenti:
o Diabete: crisi ipo/iperglicemica?
o HTN, patologia cardiaca: ictus?
o Neoplasie: metastasi?
o Encefalopatia ipercalcemica
Risposte del paziente. Orientata, appropriata, disturbo della loquela.
Quando, come e dove sono iniziati i disturbi? Esordio acuto o graduale? Un esordio acuto
suggerisce lictus ischemico od emorragico. La cefalea associata a febbre e stato confusionale
indirizzano verso la meningite o meningoencefalite. Un esordio lento e graduale invece depone per
una origine endocrino-metabolica.
Cefalea improvvisa, perdita di coscienza dopo uno sforzo (coito, defecazione..): esa?
Anamnesi di crisi epilettiche? Nuova crisi da febbre, modifica o sospensione della terapia.
Farmaci, alcool, droghe? Abuso, intossicazione, sospensione.
Trauma cranico e midollare con intervallo libero da malattia? Ematoma.
Riduzione della capacit deambulatoria o dellequilibrio o della sensibilit a distanza di 2 settimane
da una infezione acuta o vaccinazione? Poliradicolonevrite acuta.
ESAME ISPETTIVO :
Livello di coscienza: paziente vigile, soporoso, risvegliabile o non risvegliabile.
Deficit motorio o sensitivo di un emicorpo (ictus ischemico o emorragico).
Posizione con tronco, gambe e ginocchia flesse (cane di fucile), opistotono cio iperestensione della
schiena (meningite, tetano).
Morso della lingua, incontinenza sfinterica (crisi epilettiche).
Ematoma cutaneo del capo, ferite alla testa (pregresso trauma cranioencefalico, ictus con perdita di
coscienza).
Segni di iniezione venosa (abuso di droghe).
Alitosi alcoolica o da dismetabolismo (chetoacidosi).
EO NEUROLOGICO:
Cranio e colonna cervicale:
o Mobilit passiva della colonna cervicale alla ricerca di eventuale meningismo.
Sistema motorio:
o Arti superiori:
Prove antigravitarie: braccia distese con palmo verso lalto. Per verificare la caduta
di un arto o la sua pronazione.
Tono muscolare e forza: per cogliere differenze tra i 2 lati.
ROT: bicipitale, tricipitale, radioflessore, cubitopronatore.
o Arti inferiori:
Prove antigravitarie: sollevamento delle gambe.
Tono muscolare e forza.
Test di Lasgue.
ROT: rotuleo, achilleo.
Segno di Babinsky (lesione piramidale).
Sensibilit: tattile, superficiale, senso di posizione, vibratoria.
Coordinazione: prova indice-naso, test di Romberg.
Nervi cranici:
o II: acuit visiva.
o III, IV, VI: posizione dei bulbi oculari, nistagmo, mobilit di uno ed entrambi gli occhi,
reazione pupillare alla luce.
o V: sensibilit tattile e dolorifica del volto, riflesso corneale.
o VII: motilit del volto, ammiccamento, digrignamento dei denti.
o IX, X, XII: motilit del velo pendulo, simmetria della lingua, deviazione alla estroflessione
della lingua.
GCS: utilissima per relazionarsi con altre strutture sanitarie.
o Apertura degli occhi:
Assente: 1
Allo stimolo doloroso: 2
Allo stimolo verbale: 3
Spontanea: 4
o Risposta verbale:
Assente: 1
Suoni incomprensibili: 2
Parole inappropriate: 3
Confusa: 4
Orientata: 5
o Risposta motoria:
Assente: 1
Estensione allo stimolo doloroso: 2
Flessione allo stimolo doloroso: 3
Retrazione allo stimolo doloroso: 4
Localizzata allo stimolo doloroso: 5
Al comando: 6
COMA
Di fronte ad un paziente privo di coscienza bisogna, in ordine di importanza:
Valutare le funzioni vitali (PA, FC, FR, perviet delle vie aeree). Eventualmente rianimare il paziente
in attesa del 118.
Livello di coscienza: tramite la GCS (3-15). Valori inferiori a 10 impongono il ricovero. Appuntare
lora della prima rilevazione in modo da seguire levoluzione del quadro. Le risposte motorie vanno
valutate pizzicando le gambe, le braccia ed il volto (in tutti e 4 gli arti). Se non si ottiene una
risposta, comprimere in maniera decisa il margine superiore oculare (a livello del soppraciglio)
oppure pizzicare il capezzolo.
Il ricovero si impone sempre. Nellattesa rianimare nel caso sia necessario sostenere le funzioni vitali.
Sono 2 i casi in cui la GM pu e deve intervenire nellimmediato: il coma ipoglicemico e loverdose da
oppiacei o da BDZ. Importante lanamnesi, segni sulle braccia, sulle spalle, sui piedi, la miosi, la
depressione respiratoria ed eventualmente ledema polmonare.
In caso di overdose di oppiacei (miosi serrata, apnea/bradipnea, segni di punture..), somministare:
Naloxone (Narcan 0,4mg im o sc o ev). Si pu ripetere se dopo 4 minuti il respiro non si modifica. Se
dopo 3 somministrazioni non succede nulla, loverdose pu essere esclusa.
In caso di ipoglicemia (stick cutaneo, storia di diabete in terapia, tremore, tachicardia, sudorazione):
Glucosata al 33%.
Acqua zuccherata non appena il paziente riesce a bere.
In caso di sospetta intossicazione da BDZ (storia clinica di depressione, uso ed abuso di sostanze..):
Flumazenil (Anaxate fiale ev, 1 fiala lentamente seguita da una seconda fiala; un farmaco
ospedaliero, usare solo se il paziente in coma!).
CRISI EPILETTICA
Raro assistere alla crisi. Di solito si chiamati e si arriva che il paziente in fase post critica: coma o
sonnolenza, cefalea, mialgie, spossatezza.
Anamnesi accurata (parlare coi testimoni o col paziente se sveglio) circa lesordio (aura epilettica?), la
durata (le crisi di grande male durano 15 minuti con fase clonica max di 4 minuti e fase post critica di 10
minuti).
Le possibili situazioni sono 2:
Primo episodio in un paziente che non riferisce episodi analoghi in precedenza. Pu essere
lesordio di una patologia del SNC diffusa o focale, con fattori scatenanti quali deprivazione di
sonno, droghe, alcool, luci intermittenti (videogiochi, discoteche..), stress psicofisico, trauma
cranico. In ogni caso si impone sempre il ricovero a scopo diagnostico e terapeutico.
Paziente epilettico (che va ripetutamente incontro a crisi, assume farmaci anticomiziali). In questi
casi basta consigliare lesecuzione di un EEG ed il TDM dei farmaci antiepilettici. Non usare il Valium
(che anzi modifica la fase post critica confondendo il medico del PS. Di solito il ricovero non serve a
meno che:
o Crisi pi lunga del solito.
o Il coma postcritico non si risolve nei tempi abituali.
o Crisi ripetute ed avvicinate.
o Permane un deficit neurologico post critico.
o La crisi fa seguito a sospensione o variazione delle terapia.
o Crisi diversa dalle precedenti.
Stato di male epilettico (crisi subentranti senza recupero della coscienza con durata > 20min. In
questo caso giustificata la somministrazione di Diazepam (Valim fiale da 10mg im), ripetibile se
necessario fino a 50mg. Frapporre qualcosa tra i denti per impedire la morsicatura della lingua,
proteggere la testa dagli urti, ruotare il capo lateralmente una volta terminata la crisi per favorire il
drenaggio delle secrezioni. La crisi seguita da midriasi, ipotonia diffusa, areflessia, rilasciamento
sfinterico (il paziente sembra deceduto!!).
STATO CONFUSIONALE
Disturbo della coscienza che comporta un alterato rapporto con lambiente circostante con facile
distraibilit e disattenzione. Paziente attonito e agitato. Disorientato nello spazio e nel tempo, rallentato,
pu avere allucinazioni. Moltissime condizioni possono causare questo stato. Indagare di:
Traumi recenti?
Epilessia?
Ha segni neurologici focali o sintomi da ipertensione endocranica?
Patologie psichiatriche?
Diabete? Ipertensione?
EO alla ricerca di:
FC (bradicardia da ipertensione endocranica, tachicardia da febbre), PA (elevata nellipertensione
endocranica), FR, TC.
Idratazione cutanea, sudorazione.
Alitosi (IR, chetoacidosi, intossicazione etilica..).
Diametro e reattivit pupillare.
Segni meningei.
Stick glicemico.
Mai sottovalutare il paziente confuso.
Ricoverare in caso di.
Effetto collaterale di un farmaco, nel caso in cui tale farmaco non possa essere sospeso (se invece
posso sospenderlo, lo faccio e invio dal curante).
Farmaco in sovradosaggio.
Paziente ubriaco con marcata ipotensione e difficolt respiratoria (se invece le funzioni vitali sono
buone tenerlo a casa, eventualmente Metadoxina 1fiala im).
Astinenza alcoolica (il paziente comincia a presentare allucinazioni microzooptiche): d al paziente
un bicchiere di superalcoolico e lo mando in PS.
ACCIDENTI CEREBROVASCOLARI
Improvvisa comparsa di deficit neurologico focale come: paresi /paralisi, afasia, disartria, diplopia, calo del
visus, ipoestesia, disturbo dellequilibrio (vertigini, drop attacks). Le caratteristiche distintive sono:
Lesordio rapido.
La presenza di deficit neurologico focale, variabile in relazione alla sede (vertebro-basilare/
carotidea).
Eventuale rilievo anamnestico di episodi precedenti.
FR (fumo, ipertensione..).
Negativit anamnestica per epilessia, isteria, sincopi, emicrania..
In condizioni pi gravi possono associarsi anche segni di ipertensione endocranica, irritazione meningea,
segni di erniazione (anisocoria, paralisi del III).
Per prudenza (pu essere anche un ictus in evoluzione) ricoverare sempre in osservazione.
EMORRAGIA SUBARACNOIDEA
Di solito causata dalla rottura di un aneurisma sacculare. Di solito preceduta da sforzi (tosse, coito,
defecazione, picco pressorio..), clinicamente caratterizzata da cefalea violenta nucale, trafittiva. Spesso
accompagnata da vomito e fotofobia. Coesiste agitazione psicomotoria. Se lo stravaso abbondante, vi pu
essere perdita di coscienza e ipertensione endocranica.
Nel sospetto ricoverare sempre.
TRAUMA CRANICO
Valutare attentamente:
Entit del trauma (altezza di caduta, velocit..).
Perdita di coscienza.
Lacuna mnesica.
Crisi epilettica.
Anamnesi familiare positiva per epilessia, convulsioni febbrili.
TAO.
Sospetto di fratture allispezione del cuoio capelluto.
In base a queste osservazioni, consigliare accesso in PS per TAC cranio o rassicurare il paziente,
avvertendolo per di monitorare la situazione (insorgenza di vomito, diplopia, crisi epilettiche, cefalea
intensa..). Consigliare riposo e di non guidare.
CEFALEA
PRIMITIVE:
Carbamazepina (Tegretol 200mg), iniziare con una cpr/die e poi aumentare a 4/die.
Cefalea a grappolo
-temporale. Monolaterale, alla stessa ora della giornata. Da 30
a 180 minuti. Spesso lacrimazione, sindrome di Horner, agitazione. La terapia consiste in:
o
O2 terapia.
Emicrania
associa a volte nausea e vomito, fonofobia, fotofobia. Da 4 a 72 ore. Nella forma con aura il dolore
preceduto da scotomi, annebbiamento del visus, a volte segni neurologici focali. Il ricovero
cautelativo si impone quando:
o
Disartria.
Negli altri casi si inizia con entiemetici e antidolofici, riservando lergotamina e i triptani ai casi pi
severi:
Sumatriptan (Imigran cpr da 100mg): assumere il prima possibile, se non efficace non
ripetibile nello stesso attacco. Si pu ripetere se compare un altro attacco di emicrania.
SECONDARIE:
Patologie sistemiche: ipertensione acuta grave (misurare sempre la PA!), batteriemia, febbre,
arterite a cellule giganti (claudicatio mandibolare, dolore allarteria temporale, disturbi visivi,
anziani..), ipercapnia, ipossia (mal di montagna), infezioni virali.
Fattori scatenanti (movimento, sforzi, stress, abuso di alcool, coito, assunzione di nitrati..).
Sintomi associati (fotofobia, fonofobia, vomito, nausea, vertigini, deficit neurologici, rinorrea,
starnuti, diplopia..).
APR (diabete, HTN, anemia, emicrania, ulcera gastrica, traumi cranici recenti, epilessia, neoplasia,
sinusiti, artrosi, glaucoma..).
CERVICOBRACHIALGIA
La GM pu essere chiamata dal paziente per la comparsa di dolore acuto al collo, irradiato allarto
superiore, con limitazione antalgica della mobilit. Frequentemente vi si associa riduzione della forza,
ipoestesie e riduzione dei ROT. Il dolore si intensifica facendo flettere e ruotare il collo dal lato opposto con
abduzione ed estensione posteriore della spalla. Pu essere causato da:
Ernia discale.
Prescrivere:
Nel paziente gi in terapia con FANS con dolore urente persistente, Gabapentin (Neurontin 400mg)
1cp/die fino a 3cp/die.
LOMBOSCIATALGIA, CRURALGIA
Dolore tensivo, urente, costrittivo, con irradiazione tipica. Lasgue e/o Wasserman positivi. Spesso coesiste
anche deficit motorio e della sensibilit e della forza.
La terapia analoga a quella della cervicobrachialgia, con laccorgimento di consigliare il paziente una visita
dal curante e lesecuzione di RMN lombosacrale ed eventualmente EMG.
In caso di dolore crurale alla superficie superomediale della coscia e allinguine, escludere prima coxartrosi,
appendicite, ernie strozzate inguinali o crurali, versamento artrosico.
MALATTIE PSICHIATRICHE
Per prima cosa bisogna sottolineare che i sintomi comunemente definiti psichiatrici spesso sottendono
patologie organiche ed internistiche o abuso di farmaci. Misconoscere una grave malattia internistica o
tossica pu avere gravi conseguenze.
Lintervento farmacologico urgente ha di solito come fine la sedazione del paziente.
FARMACI:
Lorazepam cp sublinguali da 1mg (Tavor): funziona in 10min, quasi come farlo ev.
Lorazepam fiale im o ev da 4mg (Tavor fiale): la piu veloce per via im: 15min circa.
Clorpromazina fiale im da 50mg (Largactil fiale): buon effetto sedativo, buona maneggevolezza,
ripetibile dopo 30.
Aloperidolo fiale im da 2mg (Haldol): scarso effetto sedativo, buon effetto antipsicotico.
CRISI DI ANSIA
Il paziente presenta segni di attivazione neurovegetativa, senza una causa apparente. E cosciente, chiede
aiuto e non capisce cosa gli stia accadendo. Le crisi durano da pochi minuti a qualche ora, lasciando poi il
paziente poi incredulo e spossato. A volte vi sono anche senso di oppressione toracica e difficolt a
respirare, segni che impongono una ddx con patologie cardiorespiratorie.
Allanamnesi, quasi sempre, si pu documentare un lutto o un evento vitale per il paziente.
Porre sempre attenzione al quadro clinico del paziente. Per esempio lansia pu accompagnare:
Ipoglicemia e la chetoacidosi.
Epilessia temporale.
CRISI ISTERICA
Si tratta quasi sempre di donne giovani. Si presenta in apparente perdita di coscienza o in stato
crepuscolare, insensibili a stimoli dolorosi anche intensi. EO completamente normale, tranne che per lieve
tachicardia.
Sollevando la palpebra, vi sar una normale reazione alla luce e per un momento sarete seguiti dallo
sguardo.
Sollevando una mano sopra la testa e lasciandola cadere, il paziente eviter di colpirsi.
Lepisodio quasi sempre segue un litigio tra familiari o un evento importante per il paziente. La crisi si
appalesa sempre in presenza di altre persone, meglio se in molti e pronti a preoccuparsi. Questo rende
ragione delleffetto teatralit in cui ci si imbatte di solito.
Stare al gioco e prevedere lunghi ricoveri e interventi chirurgici: di solito la paziente si risveglia
miracolosamente piangendo.
Somministrare Lorazepam sl 1cp da 1mg e consigliate la visita da uno psichiatra.
CRISI MANIACALE
Paziente eccitato, esagerato, clamoroso. Lui sta bene. Di solito chiamano i familiari. Il paziente di solito
restio a farsi ricoverare. Lospedalizzazione per la strada giusta in questi casi.
Cercare di somministrare Largactil 1fl im + Valium 1fl im (possono essere associati), altrimenti considerare il
TSO.
CRISI PSICOTICA
Clinicamente polimorfa, ma in linea generale il paziente si colloca nello spettro di 4 sintomi:
Deliri
Allucinazioni
Sospettosit
Perlessit
Allimpatto col paziente, appare diverso, alieno ai presenti, impaurito. Il paziente ha scarsa coscienza di s
stesso.
Raccogliere informazioni anamnestiche dai parenti e dai presenti. Richiedere il supporto delle forze
dellordine qualora vi sia una aggressivit da parte del soggetto. Non negare la sua realt ma convincerlo
a farsi ricoverare . Se possibile, Largactil fiale 1fl im.
Se non riusciamo ad incontrare il paziente, valutare la possibilit di un A.S.O (accertamento sanitario
obbligatorio.
Se invece pur avendolo visitato non riusciamo a ricoverarlo, pensare al T.S.O.
Paziente confuso, incoerente, disorientato. Passa dal riso al pianto rapidamente in modo incongruo. Ha
allucinazioni visive/uditive. I rapporti col mondo circostante sono interrotti.
Pu complicare la crisi maniacale, la crisi psicotica e lagitazione psicomotoria ma, spesso, consegue ad
affezioni organiche pi o meno gravi.
Chiamare lambulanza e nel frattempo:
Aloperidolo 1fiala im
TENTATIVO DI SUICIDIO
Adoperare ogni convincimento affinch egli si ricoveri. Se non possibile, immediatamente predisporre un
TSO.
Se invece il tentato suicidio avvenuto tramite tossici o farmaci, mentre arrivano i soccorsi cercare di
stabilire la natura, quantit e il tempo trascorso dallassunzione cosi come il peso del paziente. Comunicare
coi centri antiveleni di Roma o Milano e comunicare i dati al PS.
TSO E ASO
TSO: Si pu proporre nei casi in cui sussistano i seguenti:
Servono 2 certificati di 2 medici appartenenti alla stessa ASL. Il secondo medico (convalidante) pu essere
la GM.
ASO: Il paziente verosimilmente nella prima delle 3 situazioni ma impossibile accertarsi delle sue
condizioni cliniche. Con questo provvedimento lo specialista psichiatra entra in contatto col malato in una
situazione altrimenti inavvicinabile.
ENDOCRINOLOGIA
DIABETE
Pu capitare di trovarsi di fronte ad un paziente diabetico in coma.
I casi possono essere 4:
Coma ipoglicemico.
Coma chetoacidosico.
Coma lattacidosico.
Stick glicemico.
Il paziente in terapia con insulina o AO (danno coma piu severo perch lazione piu prolungata,
soprattutto sulfoniluree) di frequente va incontro a crisi ipoglicemica. Fattori scatenanti sono lesercizio
fisico, pasti poco abbondanti, farmaci, alcool.
Clinicamente sintomi adrenergici (tremori, ansiet, fame..) + neuroglicopenici (astenia, cefalea,
sonnolenza..). AllEO cute pallida, sudata, tachicardia, iperpnea.
Se lo stick lo conferma (glicemia<50mg/dl, glicosuria assente, ketonuria assente o lieve):
-acqua zuccherata per os nel caso di semplice crisi ipoglicemica.
-glucosata ev (se possibile preceduta da un bolo di glucosata al 20%).
-glucagone (se disponibile, molto efficace).
NB: la crisi ipoglicemica un evento grave!in pochi minuti il coma che sopraggiunge pu comportare seri
danni cerebrali. Pertanto, di fronte alpaziente diabetico in coma, trattare come crisi ipoglicemiche ogni
forma di perdita di coscienza!
Coma chetoacidosico: pi bambini o giovani adulti con DM1. Allanamnesi, nei giorni precedenti, poliuria
abbondante con enuresi, polidipsia e calo ponderale nonostante laumento dellappetito. Nausea, vomito e
dolore addominale. AllEO alito acetonico, disidratazione, ipotensione, respiro di Kussmaul. Spesso
scatenato da infezioni (aumentano il fabbisogno insulinico).
Agli stick iperglicemia con glicosuria e ketonuria.
Ricoverare immediatamente il paziente.
Coma iperosmolare: pi tipico dellanziano con DM2, sia allesordio che in occasione di episodi infettivi.
Clinicamente simile al coma chetoacidosico, ma manca la ketonuria.
Ricoverare il paziente e nel frattempo idratare.
Coma lattacidosico: diabetici in terapia con biguanidi, con IRC, insufficienza respiratoria, cardiaca, epatica.
CRISI TIREOTOSSICA
E una condizione rara, caratterizzata da palpitazioni, tachicardia, aritmie, ansiet, diarrea, tremori,
sudorazione.
Non v confusa con lagitazione psicomotoria endogena o secondaria allassunzione di droghe o farmaci:
solo una corretta anamnesi (storia di perdita di peso, insonnia, aumento dellappetito, facilit al pianto,
cardiopalmo) e EO (tachicardia, aumento della PA differenziale, iperreflessia, gozzo, esoftalmo) pu
dirimere il quadro di presentazione.
NEFROUROLOGIA
COLICA RENALE
Provocata dallincuneamento di un calcolo dalla pelvi renale nelluretere, a cui consegue idronefrosi,
distensione della capsula renale e dolore. E un evento improvviso e drammatico.
Clinicamente, il dolore insorge in sede lombare (Giordano positivo) e si sposta progressivamente lungo il
decorso delluretere fino alla faccia anteromediale della coscia ed anche ai genitali. Pu coesistere febbre,
ipotensione, pelle fredda e sudata. A volte anche peritonismo, nausea e vomito (ddx con appendicite
acuta). Macroematuria nel 50% (la microematuria al multistix indirizza verso la colica renale). Raramente
oligoanuria. Ogni tanto il paziente riferisce leliminazione con le urine di renella (sabbia formata da minute
concrezioni bruno-rossastre).
DDX anche con lo scroto acuto (valutare se presenti entrambi i testicoli nello scroto!)
Terapia:
Se dopo 30 il dolore non recede si pu ripetere la dose o passare al Tramadolo (Contramal 20gtt o
1f im)
Gli antispastici (tipo Riabal) non sono indicati in fase acuta perch possono impedire il passaggio del
calcolo in vescica.
CISTITE ACUTA
Clinicamente si presenta con urgenza, bruciore minzionale, dolore, pollachiuria, a volte ematuria, urine
torbide e maleodoranti. La febbre indica una compromissione renale! (pielonefrite, pielite..).
Consigli di ordine igienico: lavare prima i genitali e separatamente dalla zona anale; bere acqua ed
evitare gli alcoolici; evitare indumenti stretti o slip aderenti; attenzione alligiene intima prima o
dopo i rapporti sessuali e durante le mestruazioni.
MACROEMATURIA
Il color rosso vivo indirizza verso affezioni del tratto urinario, mentre un aspetto coca cola verso patologie
renali. Inviare il paziente dal curante tranne che nei casi in cui si sospetti:
GN acuta: ematuria, contrazione della diuresi, HTN, edemi al volto e agli arti inferiori
Infarto renale: comparsa di improvviso dolore lombare, nausea, vomito e poi febbre,
macroematuria, HTN
PRIAPISMO
E una condizione rara, caratterizzata da erezione prolungata (>4ore) senza eccitazione sessuale, dolorosa.
Il glande ed il corpo spongioso delluretra non sono coinvolti dal processo (limitato ai corpi cavernosi). A
volte anche ritenzione urinaria e febbre.
La condizione grave e richiede immediato ricovero in clinica urologica (se non trattata comporta
impotenza definitiva).
Pu essere secondaria a anemia falcemica, sdr mieloproliferative, neoplasie pelviche o farmaci tipo
Sildenafil.
PROSTATITE ACUTA
Clinicamente come la cistite ma con laggiunta di febbre, dolore perineale e lombare, diminuzione della
libido e coito molto doloroso. A volte coesiste epididimite (per diffusione retrograda).
E importante curare velocemente la forma acuta per impedirne la cronicizzazione (la forma cronica
difficile da gestire):
Ciproxin 500mgx2/die.
ORL
OTODINIA-OTALGIA
Per otodinia si intende un dolore provocato da patologia auricolare (flogosi dellorecchio medio ed
esterno). Per otalgia, invece, si intende un dolore auricolare riflesso provocato da patologie in altre sedi
(porzione posteriore della lingua, faringe, laringe).
La secrezione sierosa o francamente purulenta rappresenta la diagnosi di certezza di otite. E sempre
essenziale esaminare bene naso e gola che frequentemente sono coinvolti.
La terapia consiste in:
Nimesulene 100mgx2/die.
Nel sospetto di otite media purulenta iniziare la terapia antibiotica (per evitare complicanze quali
otomastoidite, meningite..):
Augmentin 1gx2/die.
OTITE ESTERNA
Flogosi del canale uditivo esterno o della conca. Di solito eziologia batterica (S. Aureo), fungina (Aspergillo)
o virale (influenza, herpes..).
Clinicamente simile alle otiti interne, il canale uditivo esterno edematoso ed iperemico e rende
difficoltosa lotoscopia.
La terapia si pu fare con Gentalin pomata.
CORRETTO USO DELLOTOSCOPIO
Introdurre lo speculum auricolare di qualche millimetro nel meato acustico mentre con laltra mano si tira
leggermente il padiglione auricolare in modo da allineare il pi possibile il condotto uditivo.
E necessaria cautela.
Impugnare lotoscopio con il 4 e 5 dito e con il pollice, mentre lindice guida lo speculum e il dito medio
viene appoggiato alla guancia del paziente.
OTORREA
Qualsiasi tipo di secrezione dal meato. Trattare come otite media purulenta e consigliare valutazione ORL.
OTORRAGIA
SINUSITE
Di solito colpisce i seni frontali o mascellari. Di solito lo stesso paziente ad indirizzare verso la diagnosi
corretta in quanto di solito si tratta di una riacutizzazione di un processo cronico.
Clinicamente, intenso dolore del seno coinvolto, irradiato verso le strutture coinvolte (orbita e denti per il
mascellare, irbita e regione temporo-parietale per il frontale), febbre e rinorrea purulenta. Segue di solito
processi infettivi rinitici o tuffi in piscina o in mare. Il dolore sordo, pulsante, aggravato la mattina e coi
movimenti del capo.
AllEO dolorabilit alla digitopressione a livello dellinsorgenza del nervo sopra e sotto orbitario.
NB: mai etichettare come sinusite una cefalea con queste caratteristiche: fare sempre EO neurologico
completo e nel dubbio Rx seni paranasali! (solo poche cefalee sono dovute a rinosinusite).
La terapia consiste in:
Augmentin 1gx2/die.
ACUFENI
Percezione soggettiva di un suono in assenza di stimolo acustico.
AcutiUn fischio allorecchio che dura qualche secondo o minuto una cosa fisiologica.
Linsorgenza, invece, improvvisa o recente, di un acufene che non si attenua n scompare col
trascorrere delle ore, rappresenta una vera emergenza audiologica (specie se associato a vertigini e
ipoacusia) in quanto pu indicare la sofferenza acuta del nervo acustico (labirintite, ipoacusia
improvvisa, trauma acustico acuto, neurite del VIII nervo). Ospedalizzare immediatamente.
Altre cause di acufeni sono i tappi di cerume (vedi oltre), otiti, otosclerosi.
TAPPO DI CERUME
Si forma lentamente, e quindi spesso il paziente non si accorge dellipoacusia. I sintomi appaiono di solito
allimprovviso, quando durante la pulizia il tappo viene spinto pi in profondit, oppure quando si rigonfia
con lacqua (doccia, mare..). Compare quindi ipoacusia con ovattamento, acufeni, autofonia, a volte
vertigini e stordimento.
La diagnosi otoscopica.
Se di vecchia data (nero e duro) bene mettere dellolio da cucina appena tiepido nel meato 3 gg prima
del lavaggio con acqua tiepida. Le gocce reperibili sul mercato servono solo a prevenirne la formazioni in chi
usa protesi auricolari o tappi protettivi.
CORPI ESTRANEI NEL MEATO ESTERNO
Lunico rimedio la rimozione tramite lavaggio auricolare. Non usare pinze o ferri (solo lo specialista pu
farlo).
CORPI ESTRANEI NASALI
Inviare subito in PS per il pericolo di aspirazione.
EMORRAGIA DOPO TONSILLECTOMIA
E sempre pericolosa. Trattare leventuale schock emorragico e deficit respiratorio e portare il paziente in
PS.
PARALISI DEL NERVO FACIALE
Pu essere centrale (asimmetria del volto solo a livello del quadrante inferiore) o periferica (pi spesso a
frigore o paralisi di Bell).
Clinicamente, dal lato leso, spianamento delle rughe della fronte e del solco naso-genieno, occhio aperto e
ptosi palpabrale inferiore, abbassamento dellemirima buccale, impossibilit ad aprire locchio o sorridere.
La terapia consiste in:
Fattori di rischio:
Frattura traumatica delle ossa nasali (no del setto nasale come spesso si dice!).
Solitamente di breve durata e modesta entit, basta stringere il naso per 10 e far tenere al bambino la
testa abbassata (tirare indietro il capo favorisce lo scolo retronasale del sangue!). E frequente nel bambino,
spesso per mani nel naso o anche per corpi estranei (sospettare se epistassi maleodorante).
Se importante:
Tamponamento nasale anteriore (raramente posteriore, da fare questo in PS): con lausilio di una
pinza a baionetta, inserire garze o meglio appositi materiali espandibili (stecche di Merocel).
VERTIGINE
Bisogna innanzitutto cercare di distinguere la vertigine periferica (labirintica) da quella centrale.
Periferica: lesione del recettore labirintico, del VIII nervo, dei nuclei vestibolari. E di tipo oggettivo
(il paziente vede gli oggetti ruotare attorno a s), accompagnata a nausea, vomito e altri segni
neurovegetativi. E di solito improvvisa.
Se il paziente riferisce anche ipoacusia e acufeni ricoverare (labirintite, ipoacusia improvvisa). Nella
labirintite cercare il nistagmo spontaneo che sempre presente.
Di solito sono benigni: se il paziente giovane, considerare la vertigine parossistica di posizione,
droghe o ingestione di frutti di mare e le sindromi psicosomatiche. Nellanziano invece pu essere
secondaria a numerose condizioni (artropatie cervicali, vasculopatie, dismetabolismo, farmaci..).
Nel bambino con parotite sospettare un coinvolgimento dellorecchio interno da parte del virus (
la prima causa di sordit percettiva monolaterale grave nellinfanzia).
Centrale: di tipo soggettivo (il paziente si sente cadere da un lato, prova di Romberg positiva),
pi sfumata ed insidiosa, gradualmente ingravescente, pu conseguire a masse in fossa posteriore
o malattie demielinizzanti. E necessario ospedalizzare per le indagini del caso.
DISFONIE
Paralisi cordale (per lesione del nervo ricorrente soprattutto), con comparsa di improvvisa disfonia
e lieve dispnea (perch la corda paralizzata restringe lo spazio glottico). Sollecita visita ORL per
escludere neplasie comprimenti (esofagee, mediatiniche, polmonari..) o cardiopatie.
OCULISTICA
Le cose importanti da valutare sono:
Se locchio rosso per iperemia diffusa dei vasi congiuntivali o per iperemia dei vasi episclerali
pericheratici.
Se c secrezione.
Se liride regolare e se esistono aderenze (sinechie) tra cornea e iride, tra iride e cristallino.
EDEMA PALPEBRALE
Pu avere eziologia internistica o oculistica. Per quanto riguarda lorigine oculare, nella maggior parte dei
casi si tratta di un orzaiolo o di un calazio (flogosi delle ghiandole palpebrali): tumefazione rossastra,
dolente.
Consigliare:
Se invece la tumefazione vicina al sacco lacrimale e il paziente lamenta lacrimazione e dolore sospettare
una dacriocistite acuta (infiammazione del sacco, secondaria ad ostruzione). Spremendo il condotto, esce
materiale purulento. Consigliare:
Netildex.
Macladin 250mgx2/die.
Visita oculistica.
Si possono vedere con la lente dingrandimento. Se superficiali provare a toglierli con una garza ed un
collirio anestetico (Novesina coll), altrimenti inviare in PS. Dopo leventuale asportazione:
Bendare locchio.
In caso di causticazioni, irrigare subito locchio ripetutamente con una siringa, ed inviare in PS.
Se prevale il prurito con scarsa secrezione verosimile una forma allergica (spesso stagionale).
Somministrare Allergodil (Azelastina) 1gttx2/die e, nelle forme piu eclatanti, Zyrtec 10mg
(Cetirizina) 1cp/die la sera. Evitare gli steroidi, almeno allinizio, per evitare di incappare in un
errore diagnostico con la cheratite erpetica (in cui gli steroidi vanno evitati).
Se prevale invece la secrezione, trattasi verosimilmente di una forma batterica. Trattare con
Oftaquix collirio (Levofloxavina) 1gttx4/die.
I segni che devono far sospettare la cheratite erpetica sono: presenza di ulcera corneale (la cornea
perde la sua trasparenza e continuit in piu punti), perdita di sensibilit (saggiare la sensibilit con
un batuffolo). MAI dare cortisonici!! Somministrare Trifluridina pomata 1 applicazionex4/die e, se
dolore, Voltaren ofta collirio 1gtx3/die. Bendare locchio e consigliare visita oculistica urgente.
NB: locchio pu essere rosso anche per una emorragia sottocongiuntivale, controllare la PA, consigliare
controllo dal Curante.
Se un paziente si presenta con forte dolore periorbitario, occhio rosso, nausea e vomito, visione
diminuita, aloni intorno alla luce, si sospetta un attacco di glaucoma acuto. La cornea appannata,
come alitata, pupilla in media midriasi scarsamente responsiva alla luce, tono oculare aumentato
Se il paziente si presenta con dolore che si accentua alla palpazione, occhio rosso e MIOSI, si
sopsetta invece una iridociclite
DERMATOLOGIA
USTIONI
La prima cosa da fare definire il grado dellustione. Nelle ustioni di 3 o 2 ma estese, organizzare il
ricovero. Nel frattempo:
Sciogliere indumenti compressivi (cinture, bracciali..) senza spogliare il paziente (a meno che i
vestiti non siano impregnati di irritanti o caldi..).
Infusione di SF.
PUNTURE DI INSETTI
In rari casi pu portare a shock anafilattico, clinicamente caratterizzato da senso ingravescente di dispnea,
tremore, diarrea, agitazione, cianosi, sudorazione, perdita di coscienza.
Somministrare immediatamente adrenalina 1.1000, 0,5ml sottocute eventualmente ripetibile. E comunque
consigliabile ricoverare il paziente perch lanafilassi pu essere bifasica o ritardata.
In caso di forme pi lievi (sola orticaria), sufficiente:
Impacco ghiacciato.
MICOSI
Non un urgenza, nei casi dubbi potrebbe convenire non trattare e fare un esame culturale per definire il
patogeno. Eventualmente inviare al curante.
Cuoio capelluto: di solito bambini, chiazze di alopecia con capelli spezzati, a fondo biancastro
desquamato.
DERMATITE SEBORROICA
In acuto, Elocon crema x1/die per 3-4 gg.
PSORIASI
Piccole chiazze eritematose a limiti netti, ricoperte da squame biancastre stratificate, ai gomiti, ginocchia,
tronco, cuoio capelluto. Pu essere presente anche in forma diffusa, con chiazze di dimensioni variabili.
La terapia si avvale di creme a base di sterodi+derivati della VitD (Token), 1 applicazione/die sulle lesioni e
non sulla cute circostante.
DDX: micosi (ma ci sono troppe chiazze), orticaria (ma non cosi tanto prurito).
In caso di prurito Zirtec 10mg 1cp/die.
ECZEMA
Fase eritematosaprurito, vescicole, rottura delle vescicole (fase umida)formazione di croste (fase
secca)guarigione.
Eczema da contatto: spesso agli arti e volto, pu riprodurre la forma degli oggetti.
Eczema atopico: spesso bambini, tipiche localizzazioni alle pieghe dei gomiti e alle ginocchia e in sede
retroauricolare. Il prurito intenso.
Eczema disidrosico: primaverile-autunnale. Colpisce mani e piedi, allesordio la superficie laterale delle
dita. Le vescicole non si rompono ma evolvono in squamo-croste. Scarso o assente leritema.
Fase umida: lavaggi con Amuchina+creme steroidee come sopra. Se sospetta infezione Eosina
x1/die.
HERPES SIMPLEX
Molto frequente, legata alla riattivazione del virus in seguito a stimoli fisici e psichici. Comparsa, a livello
orale o genitale, di aree eritematose su cui compaiono vescicole raggruppate a grappolo, dapprima
trasparenti poi torbide quindi giallastre. Si accompagna una sensazione di bruciore e di prurito.
Si autorisolve in 10 gg. Si pu somministrare Aciclovir (Zovirax) cpr 400mgx3/die per 7 giorni.
HERPES ZOSTER
Frequente nellanziano debilitato. E spesso preceduto da sintomi quali dolore urente o parestesie.Segue la
comparsa di eritema vescicolo-pustoloso a distribuzione metamerica, unilaterale, pi spesso a livello
intercostale a livello del tronco. Il dolore pu essere molto acuto e persistere oltre ad un anno dalla fine
delleruzione, la quale dura circa 3 settimane.
La terapia si avvale di:
Eruzione vescicolo-pustoloso evolvente in croste giallastre o lesioni bollose. Si presenta su superfici esposte
(volto, mani..) spesso gi lese (eczemi..). E tipica dellet pediatrica e molto contagiosa.
La terapia si avvale di:
Augmentin 1gx2/die.
SCABBIA
Parassitosi a contagio interumano. Lesioni papulose alle mani (lateralmente alle dita), alle ascelle, ai fianchi,
al pube, e cunicoli (strie rossastre). Prurito intenso soprattutto notturno. La terapia si effettua a base di
Permetrina.
PEDICULOSI
Piccoli animaletti che si arrampicano sul fusto dei capelli e delle ascelle. Sul capello depositano formazioni
bianche perlacee (lendini). Prurito costante ed intenso. La terapia consiste nel Malathion.
XEROSI SENILE
Diagnosi di esclusione. Secchezza sutanea, tipica degli anziani, localizzata in particolare a livello del dorso e
delle gambe specie sulle creste tibiali dove si accompagna alla scomparsa di peli e ad una desquamazione
pulverulenta.
ORTICARIA
La terapia consiste in farmaci antistaminici, e nei casi pi severi in associazione agli steroidi (quelli topici
non sono di alcuna utilit!)
Zirtec 10mg 1cpr/die o Idroxizina (Atarax) cp da 25mg x3/die (se concomita disturbo del sonno).
NEVI TRAUMATIZZATI
Fonte di molta ansia per il paziente.
Disinfettare.
Mupirocina 2appl/die.
Garza protettiva.
BALANOPOSTITE
Infezione del glande e del prepuzio.
Consigliare dei blandi antisettici tipo Amuchina (un cucchiaio da t in un bicchiere di acqua) e rivedere dopo
qualche giorno il paziente. Spesso autorisolutive.
GINECOLOGIA
La prima cosa da fare, nella donna fertile, capire se gravida o meno. Farsi dire la data dellultima
mestruazione e considerare gravida ogni donna che, con cicli di 28-30gg, abbia un ritardo anche solo di 4
giorni.
Coagulopatie.
Innanzitutto verificare l'entit del sanguinamento (se imponente: polso, PA, ricovero immediato).
Fondamentale una buona anamnesi (data ultima mestruazione, quantizzazione dellemorragia *nr.
assorbenti usati per tamponare+, flussi precedenti, IUD) e lEO (infezioni, neoplasie, emorroidi sanguinanti,
ematuria..).
Per quanto riguarda lIUD, esso pu perforare lutero! Chiedere alla donna se sente il filo (la sua assenza
consente di sospettare la sua risalita nellutero, Rx addome urgente!).
Ospedalizzare nel caso di:
Emorragia importante.
IUD sospetto.
Riposo assoluto.
Tranex 1fl per os (ogni 6 ore per i primi 2 giorni, poi ogni 12 ore).
Visita ginecologica.
Primo trimestre: aborto in atto, minaccia daborto, mola vescicolare, gravidanza extrauterina.
Ricovero immediato, anche solo nel sospetto. Mentre arriva il 118, riposo assoluto (nemmeno andare al
bagno).
Dismenorrea.
Gravidanza ectopica: innanzitutto la donna gravida (test positivo o ritardo mestruale) nel primo
trimestre. Comparsa di macchie di sangue prima dellesordio del dolore che lancinante ai quadranti
inferiori, eventualmente irradiato alla spalla omolaterale. Pu evolvere in emoperitoneo e shock.
Ospedalizzare subito.
Malattia infiammatoria pelvica: dolore in sede addominale bassa, bilaterale (appena sopra i legamenti
inguinali), continuo e non localizzato. Nausea e vomito sono tardivi (indicano diffusione peritonitica).
Consulenza ginecologica urgente.
Appendicite: non relata al ciclo mestruale (anche se un esordio contemporaneo pu confondere). Il dolore
concentrato sul punto di Mc Burney. Nausea e vomito sono precoci.
Torsioni/ematocolpo/ematometra: di solito si palpa una massa pelvica dolente. Da non confondere col
globo vescicale. Ospedalizzare subito.
Rottura del follicolo ovulatorio: a volte accompagnato da sintomi dolorosi molto intensi. E trafittivo, in
sede ovarica, peggiora alla palpazione. Si risolve da solo.
Corpo luteo sanguinante: evolve in emoperitoneo, non si arresta da solo. Il dolore insorge dopo
lovulazione e dopo un rapporto sesssuale o un esercizio fisico intenso. Ospedalizzare subito.
DISMENORREA
Dolore che insorge in sede pelvica e lombo sacrale durante la mestruazione. Talvolta associato a sintomi di
carattere generale (gonfiore, nausea, vomito, ansia..).
Pu essere:
Visita ginecologica.
TOSSIEMIA GRAVIDICA
Complicanza della gravidanza che insorge soprattutto nel corso dell'ultimo trimestre. La malattia
scompare col parto. E' caratterizzata da proteinuria, edemi, ipertensione.
Ci che interessa la GM la sua pi temibile complicanza: l'attacco convulsivo eclamptico macuto.
Nell'attesa del 118:
IPERTENSIONE IN GRAVIDANZA
Di fronte ad una donna con PAD > 95/100 mmhg procedere con:
Chiedere alla paziente se assume terapia ipotensiva ed eventualmente quali farmaci assume.
PARTO PRECIPITOSO
Il travaglio del parto precipitoso dura da 60 a 120 minuti, succede pi spesso con pluripare con feti piccoli e
bacino grosso. Nell'attesa del 118:
Infondere glucosata 5% o anche soluzione fisiologica (la glucosata andrebbe meglio perch
contiene fonti nutritizie per l'utero ).
O2.
Per trattare l'ipotensione materna somministrare Flebocortid fiale fino a 2-3 g ev.
Legare (con 2 pinze) e tagliare il cordone ombelicale (tagliare tra le due legature).
Controllare che respiri bene enon abbia le narici ostruite da mucosit: aspirare.
Pressione sovrapubica con la mano destra mentre la sinistra fa una piccola trazione sul
funicolo.
Pressione sovrapubica del corpo dell'utero verso l'alto mentre il funicolo viene trattenuto.
MASTITE
Di solito in corso di allattamento, eziologia Stafilococcica. Dolore pi o meno localizzato, iperemia dolorosa
dei linfonodi ascellari, eritema superficiale, febbre, nodulo dolorabile alla palpazione.
Prescrivere:
Augmentin 1gx2/die.
Sospensione dell'allattamento:
usare un tiralatte per evitare l'ingorgo nella mammella e per stimolare comunque la lattazione.
Per il bambino usare latte in formula: 150ml/kg/die, e suddividere per il numero di poppate.
NB: durante una qualsiasi malattia febbrile la produzione di latte materno si riduce.
FARMACI IN GRAVIDANZA
Nei primi mesi si deve temere una azione teratogena (malformazioni). Nell'ultimo trimestre, invece, si deve
temere una azione tossica. Possono essere suddivisi in:
MALATTIE ESANTEMATICHE
Tipicamente appannaggio dell'infanzia, negli adulti possono presentare una sintomatologia particolarmente
eclatante ed andare pi facilmente incontro a complicanze.
La terapia di solito sintomatica, in particolare facendo largo uso della Tachipirina.
Nel bambino importante un rapido controllo della febbre per evitare le convulsioni facendo cura di
evitare l'usa dell'Aspirina in corso di varicella (sindrome di Reye).
In caso di prurito, si pu aggiungere lo Zirtec (Cetirizina).
In alcuni casi (bambini asmatici, immunodepressi), per limitare la gravit della sintomatologia, consigliata
la somministrazione dell'Aciclovir (Cycloviran) 800mg cpr x5/die (nell'adulto).
La terapia antibiotica viene prescritta solo in caso di sovrainfezioni batteriche (tranne che per la
scarlattina).
Nella scarlattina somministrare:
Porpora di SH.
Porpora trombocitopenica.
CURE PALLIATIVE
ASCITE
Pu essere causata da carcinosi peritoneale, stasi portale (cirrosi, metastasi epatiche, fegato da stasi..),
blocco linfatico sottofrenico, k ovarico.
iva.
Il dolore e la dispnea invece vanno controllati con la morfina anche per via orale, iniziando con Oramorph
5mg 4 gtt, e aumentando progressivamente la dose del 50% (se il paziente gi in terapia incrementare la
dose di almeno 1/6 della dose totale giornaliera).
ASTENIA
Non esiste rimedio. Utile Desametasone sottocute da 8mg.
DEPRESSIONE
Non esiste terapia nellimmediato. La terapia andrebbe cominciata prima dellesordio. Spesso, comunque,
si usa Amitriptilina al bisogno (sfruttandone le propriet sedative).
Laroxyl 10gtt=20mg.
DISFAGIA
In tutti gli altri casi Desametasone per os ad alte dosi (fino a 16mg/die).
Diazepam.
Solo la cura giornaliera del cavo orale pu prevenire alcuni disturbi (ad opera di un infermiere o dei
familiari).
Candidosi: somministrare Mycostatin (Nistatina): trattenere in bocca per alcuni minuti e poi
deglutire.
Secchezza: evitare cibi secchi o che richiedono una lunga masticazione. Bere molti succhi di frutta,
succhiare cubetti di ghiaccio, succhi aciduli. Umidificare lambiente a intervalli regolari.
Eventualmente, saliva artificiale.
Ulcere:
o
DISTURBI URINARI
Se possibile, controllare le urine col Multistix.
Si inizia con la via orale (Oramorph fiale da 10mg, 2 fiale al giorno, incrementabile).
Quando la via orale non pi praticabile, si usa la Morfina Cloridrato fiale da 10mg sottocute, una
iniezione ogni 4 ore (per calcolare la dose, se il paziente era gi in terapia con morfina os, si
converte con rapporto 2:1 per la via sottocute, 3.1 per la via endovenosa. Se il paziente non era in
terapia con morfina os, si comincia con 10mg sottocute. Per es, se il paziente era in terapia con
Oramorph 60mgx2=120mg/die, dovr iniettare 60mg di morfina cloridrato sottocute [dose
giornaliera]). Ad ogni somministrazione associare una fiala di Plasil.
Spesso la GM viene contattata a causa di un dolore non controllato. In questo caso somministrare
la dose di morfina pari a 1/6 della dose totale delle 24 ore, ripetibile ogni 4 ore se necessario.
La morfina non uccide nessuno! Effetti collaterali frequenti sono nausea, vomito, sedazione, stipsi,
bradicardia, oliguria.
EDEMI
Di solito conseguenti allipoalbuminemia.
Lasix + Aldactone.
Massaggi.
Spesso accompagna la fase terminale. Una volta escluse le cause batteriche, virali e micotiche:
Idratazione.
In caso di ipertensione endocranica nota raddoppiare la dose di steroidi (di solito desametasone gi in
terapia). Negli altri casi, in base al meccanismo, scegliere tra:
Va ospedalizzata per la colostomia solo se laspettativa di vita > a 2 mesi oppure per il desiderio del
paziente. Escludere il fecaloma, lileo paralitico, la stipsi. Se inoperabile:
Plasil 60-240mg/die in infusione continua con una pompa. Non usare se si sospetta una ostruzione
prossimale al digiuno.
PRURITO
Atarax 25mg.
Il prurito da ittero scompare con gli steroidi.
SINGHIOZZO
In attesa del nostro arrivo consigliare alcune semplici manovre: manovra di valsalva, far respirare in un
sacchetto di plastica, iperestensione del capo.
Non necessario trattarli se non quando c agitazione del paziente e della famiglia.
Luce accesa, continua presenza di una persona cara al malato, rassicurazioni.
Se laspettativa di vita supera la settimana si pu pensare di idratare il paziente cercando di correggere gli
squilibri metabolici sospettati. Altrimenti sedare con Diazepam im.
STIPSI
Ricercare il fecaloma. Se presente, supposte di glicerina, clismi in acqua tiepida e poi manipolazione col
dito.
TOSSE
Quando possibile, terapia eziologica (ATB nelle infezioni, steroidi e broncodilatatori nellasma, diuretici
nello scompenso, steroidi nelle neoplasie.). Altrimenti:
Morfina.
SEDAZIONE PALLIATIVA
Un sintomo refrattario quando non pi controllabile con una terapia che non comprometta la coscienza.
Di fronte ad un sintomo refrattario bisogna decidere se effettuare la sedazione palliativa. Andrebbe fatta da
un medico addestrato.
SF + Morfina 30mg (fiale da 10mg) + Clorpromazina 1fiala da 50mg + 2fiale da 10mg di Diazepam.
PRIMO INTERVENTO
RIANIMAZIONE CARDIO-POLMONARE
Compito della GM il sostegno delle funzioni vitali (BLS).
Mettere la vittima supina, su di un piano solido (meglio il pavimento del letto), con le braccia lungo
il corpo, togliere i cuscini dalla testa.
eventualmente liberare lorofaringe. Sollevare il mento e aprire la bocca in modo da scollare la base
della parete posteriore del faringe.
vicino alla bocca del paziente per al massimo 10 secondi, avendo cura di:
o
assicurandosi che le dita rimangano sollevate durante le compressioni. Braccia tese. Bisogna
abbassare lo sterno di 4-5 cm. Consentire al torace, ad ogni compressione, di riespandersi
completamente. La frequenza deve essere di 100/min. Nei bambini va fatta con una mano, nei
neonati con le dita. Eseguire 2 insufflazioni ogni 30 compressioni. Usare un fazzoletto o una garza e
fare aderire le labbra a quelle del paziente, aprire la bocca ed estendere la testa, chiudere con 2
dita il naso. Le insufflazioni devono durare 2 secondi ciascuna e si deve vedere il torace espandersi
e poi svuotarsi. Se soffiando si incontra resistenza, chiudere la bocca e provare dal naso. Se il torace
non si espande controllare le vie aeree e, se pulite, sospettare lostruzione da corpo estraneo. Nei
bambini soffiare contemporaneamente nella bocca e nel naso utilizzando piccoli sbuffi daria.
Dopo 4 cicli, ricontrollare la presenza di segni di circolo ed il polso carotideo. Se assente,
continuare, non interrompere mai per pi di 10 secondi (a meno che non sia arrivato il DAE).
bisogna fermare la RCP per consentire luso del DAE (accensione, connessione elettrodi, analisi del
ritmo)e, dopo lesito (erogazione della scarica o meno), riprendere le compressioni con rapporto
sempre di 30:2 per altri 5 cicli (prima di un altro tentativo di defibrillazione, programmata dal DAE
che rianalizza il ritmo ogni 2 minuti).
SOCCORSO AL TRAUMATIZZATO
Ci verr chiesto lintervento in incidenti stradali o infortuni. Circostanze drammatiche. Procurarsi il maggior
numero di lacci emostatici, garze, fasce, stecche, flebo, pallone di Ambu, collari cervicali. Fate portare torce
elettriche, estintori.
Se alle prime esperienze, evitate di spostare linfortunato in attesa di soccorsi pi esperti. Infondere fiducia.
Prima di procedere col protocollo ABCDE (usato in traumatologia) bisogna estrarre il paziente dal veicolo
con la manovra di Rautek (per mantenere allineati capo, collo, tronco e arti):
Porsi alle spalle della vittima, infilare le braccia sotto le sue ascelle.
Piegare un braccio del paziente sul proprio petto ed afferrare con le mani il suo polso ed
avambraccio.
Estrarre cosi il paziente mantenendo la sua testa e schiena a contatto col nostro petto.
A questo punto:
in
mancanza, un asciugamano attorno al collo. Dare un occhio al collo alla ricerca di turgore delle
giugulari, deviazioni tracheali o ematomi carotidei in espansione.
Aspetto del paziente: se agitato e cianotico pu essere che sia ipossiemico; se obnubilato
pu essere ipercapnico.
In questa fase lunica diagnosi che si pu fare e alla quale si pu rapidamente rimediare quella di
PNX iperteso: paziente agitato, dispnoico, turgore alle giugulari, deviazione della trachea, iperfonesi
alla percussione, MV assente. Eseguire una toracentesi durgenza (vedi pneumologia).
Sollevare la parte sanguinante e, con una garza, comprimere sulla ferita. Poi effettuare un
bendaggio compressivo per controllare lemorragia.
Annodare sul bastone le estremit del laccio e girare il bastone finch non cessa
lemorragia.
Incannulare una grossa vena dellarto superiore ed infondere SF. Monitorare PA, FC, FR. I
primi segni di shock ipovolemico sono lagitazione, cute fredda e sudata, poi tachicardia e
tachipnea. La PA sistolica scende a <90mmhg.
ogica. Valutare le pupille (isocoria, isociclia, riflesso pupillare) e la GCS (se <8
si parla di coma).
Infine, coprire il paziente con delle coperte (il paziente traumatizzato molto sensibile allipotermia) ed
evitare bevande e cibi (rischio di ab ingestis).
AVVELENAMENTI
E essenziale identificare il veleno (non solo farmaci, ma anche gas, liquidi, vegetali, sostanze di uso
domestico) e una valutazione della quantit ingerita. Lanamnesi quindi fondamentale per cercare alcolici,
farmaci, contenitori nellimmondizia. Interrogare il paziente (se cosciente) e i familiari.
Nel frattempo, predisporre il ricovero urgente. E sempre indicato telefonare al Centro Antiveleni.
Si pu provare a far vomitare il paziente nel caso in cui la sostanza sia stata ingerita (no se paziente in
coma, convulsioni, se ha ingerito caustici):
Il latte non un antidoto universale, favorisce infatti lassorbimento dei veleni liposolubili.
Protocollo BLS.
Gli antidoti si usano in ambito ospedaliero, tranne il Naloxone che la GM dovrebbe sempre
avere con se: Narcan 0.4mg fiale, 1 o 2 fiale im ripetibili dopo 3 minuti fino ad un max di
10mg. Ricordarsi che la sua emivita pi breve di quella degli oppiacei, quindi la sedazione
dopo un po pu riprendere.
SOFFOCAMENTO
Percuotere il dorso del paziente fino a 5 volte, facendolo flettere in avanti col torace.
Mettere una mano stretta a pugno a livello dellepigastrio del paziente e con laltra mano
premerla.
La manovra pu essere eseguita col paziente in tutte le posizioni. Nel paziente supino le
mani vanno messe come nel massaggio cardiaco ma la spinta verso lalto.
Se non si risolve, ispezionare il cavo orale in cerca del corpo estraneo e poi alternare 5 percussioni
dorsali a 5 Heimlich.
Nel momento in cui la vittima perde conoscenza, avviare il BLS insufflando 2 volte e eseguendo un
ciclo di 15 compressioni addominali per poi ricontrollare il cavo orale.
NB: nelle gravide, bambini piccoli e neonati, eseguire la manovra di Heimlich pu essere pericoloso:
utilizzare spinte toraciche nello stesso punto usato per le compressioni cardiache.
ANNEGAMENTO
BLS.
Trattare leventuale ipotermia: togliere i vestiti bagnati, asciugare e riscaldare con delle coperte.
MORSO DI ZECCA
Usando una pinzetta rimuovere il parassita tirando verso lalto, con la pinzetta il pi vicino possibile alla
cute in modo da riuscire a portare via anche la testa.
La maggior parte degli studi concorde nel consigliare al paziente un osservazione della lesione,
ricorrendo al medico curante in caso di eritema migrante. Nelle zone ad alta endemia (Carnia, Bellunese,
Trentino) pu essere data la Doxiciclina (Bassado cpr da 100mg) a 200mg in monosomministrazione.
EMATOMA SUBUNGUEALE
Nei traumi da schiacciamento (martellata..) frequente la formazione di un ematoma subungueale. E una
condizione molto dolorosa. Si pu procedere alla trapanazione con un grosso ago ma anche con la punta di
una graffetta metallica. Una volta arroventata sulla fiamma, con una leggera compressione si provoca un
foro dal quale defluisce il sangue con sollievo immediato. La manovra, se eseguita correttamente,
indolore.
Inviare comunque il paziente in PS per Rx dito (per escludere una frattura).
Infiltrazione di anestetico.
Afferrare col porta aghi il corpo dellamo e spingere la punta fuori dalla cute.
TRAUMI E DISTORSIONI
AllEO bisogna valutare la mobilizzazione attiva e passiva del segmento interessato, la presenza di dolore
spontaneo o di dolorabilit, la presenza di ematomi o ecchimosi.
Applicazione di ghiaccio (da mettere sopra un panno per evitare lesioni da freddo) per almeno 4
ore/die per i primi 3 giorni.
Fastum gel.
Consigliare Rx della parte colpita se il dolore e limpotenza funzionale perduri per pi di 4-5 giorni.
MAL DI DENTI
Prescrivere Nimesulide (Nimesulene) bustine 100mg x2/die a stomaco pieno.
Se c un ascesso anche iniziale prescrivere Augmentin 1g x2/die.
Quando possibile, rasatura per un tratto di almeno 3cm intorno alla ferita.
Disinfezione della cute attorno alla ferita in modalit centrifuga (a cerchi concentrici o radiale). Il
disinfettante (acqua ossigenata o betadine) non deve penetrare nella ferita a meno che non si tratti
di morso di animale.
Quando possibile, anestesia locale con Lidocaina (escludere reazioni avverse in passato chiedendo
al paziente se succedeva qualcosa dal dentista per esempio..), infiltrando i margini della ferita
facendo attenzione a non iniettare nei vasi (aspirare prima di iniettare).
Revisione della ferita per valutare lestensione ed eventuali danni ai tessuti profondi, escissione dei
tessuti devitalizzati. Le ferite profonde (piano miofasciale..) vanno trattate in ospedale.
Sutura. La rimozione avviene dopo 5 gg per le ferite al volto, dopo 10gg sul cuoio capelluto e sul
dorso, dopo 15gg sugli arti.
Profilassi antitetanica: nelle ferite a rischio (intervallo di tempo > 6ore, ferita stellata, avulsione,
proiettile, schiacciamento, ustione, congelamento, infezione, tessuti necrotici, contaminazioni..).
Il tossoide tetanico (T.t) si fa in tutti i casi tranne che ferita pulita e ultima dose < 5 anni
prima.
Limmunoglobulina umana tetanica (TIG) si fa solo nei paziente con ferita a rischio e
vaccinazione non completata o non databile, e in ogni caso di ferita a elevato rischio.
NB: nelle ferite particolarmente a rischio, conviene fare anche un ciclo di ATB con
Penicillina per almeno 5 giorni.
Lacerazioni importanti.
Ferite su tessuti linfoedematosi (come arti inferiori con vene varicose, mammella).