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MISURA DELLE DEFORMAZIONI NELLO SPAZIO

Nel caso tridimensionale lo stato di deformazione nell'intorno di un punto definito dalle sei componenti della deformazione:
x, y, z, xy yz, zx.
In generale quindi sono necessarie sei misure per determinare lo stato di deformazione nell'intorno di un punto P.
Si considerino infatti sei estensimetri, inglobati all'interno di un modello tridimensionale, con griglie parallele alla direzione i
(i=a,b,c,d,e,f) di coseni direttori:
(6.1)
(6.2)
(6.3)
Dalla teoria dello stato di deformazione nell'intorno del punto si ricava:
(6.4)
La soluzione del sistema di sei equazioni (6.4), dove a, b, c, d, e, f sono le deformazioni misurate dagli estensimetri inglobati,
permette di determinare le sei componenti cartesiane di deformazione.
Si possono quindi calcolare le deformazioni principali 1, 2 ed 3 che, com' noto, sono le radici della seguente equazione cubica:

(6.5)

Gli angoli che le direzioni principali n1, n2 ed n3 (relative rispettivamente alle deformazioni principali 1, 2 ed 3) formano con gli assi
di riferimento si ricavano dai relativi coseni direttori.
Ad esempio i coseni direttori relativi alla direzione n1 di 1 risultano:
(6.6)
(6.7)
(6.8)
dove

(6.9)

(6.10)

(6.11)

Per materiali isotropi sollecitati in campo elastico lineare le tensioni si calcolano mediante la legge di Hooke.
Le componenti cartesiane delle tensioni risultano:

(6.12)

(6.13)

(6.14)

(6.15)
(6.16)
(6.17)
dove G il modulo di elasticit trasversale
(6.18)

Le tensioni principali risultano:

(6.19)

(6.20)

(6.21)
L'orientamento delle tensioni principali, sempre per materiali isotropi, coincide con quello delle deformazioni principali.

La rosetta rettangolare tridimensionale


La rosetta rettangolare tridimensionale costituita (Fig.6.1) da sei estensimetri disposti secondo gli assi x, y e z
e secondo gli assi u, v e w che bisecano rispettivamente gli assi (x,y), (y,z) e (z,x).

Fig. 6.1 - Schema della rosetta rettangolare tridimensionale a sei griglie

Con riferimento alla figura 6.1 i coseni direttori degli assi longitudinali dei sei estensimetri risultano:

Sostituendo successivamente le (6.22)-(6.27) nella (6.4) si ottiene:

Applicando quindi le formule del capitolo precedente si determinano le deformazioni principali e le tensioni principali.
In pratica si ricorre spesso a tre rosette rettangolari piane disposte nei piani (x,y), (y,z) e (z,x) e si hanno cos tre misure ridondanti che
possono servire per il controllo dell'accuratezza dei risultati. L'avaria di una griglia diagonale compromette per il calcolo del relativo
scorrimento mutuo.
Esistono disposizioni pi efficienti per ci che riguarda la precisione e l'influenza di eventuali avarie delle griglie. Una di tali
disposizioni /1.9.38, pag.107/ prevede l'uso di tre rosette rettangolari a due griglie e di una rosetta equiangola disposte rispettivamente sulle
facce e sulla base triangolare di un tronco di piramide. Valutazioni generali sulle rosette tridimensionali sono riportane in /6.1/ con
riferimento alla disposizione delle griglie e alla valutazione della precisione.

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