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DOTT.

EUGENIO COLLESELLI

geologo

32100 BELLUNO -

VIA MIER,

111

TEL. 0437.942881 - FAX 0437.956400


e-mail: studio@geocolleselli.it

COD. FISC. CLL GNE 55C09 A757D


PART. I.V.A. 00532100252

Belluno, 21 maggio 2014

Spett.le
ENCO
Engineering Consultants S.r.l.
via Feltre, 183 - Bribano
32036 SEDICO BL
alla c.a. dott. ing. Michele Reolon

Oggetto:

Lavori per la costruzione della centralina idroelettrica denominata La Montana 1, in localit Curic, VII Region (Cile)
Parere sulla stabilit del versante

1) PREMESSA
Su Vs. richiesta si valutano gli aspetti riguardanti la stabilit generale del versante
interessato dai lavori in oggetto ed in particolare per la posa in opera della condotta
forzata di adduzione.
Per questo parere sono stati forniti i rilievi di progetto, alcune immagini fotografiche e la
Relazione di verifica della stabilit del pendio che richiama la relazione geologica redatta a supporto della progettazione dalla Terra Tek LTDA in data 09/03/2014, successivamente rielaborata dal dott. geol. Enrico Mosconi nello stesso mese di Marzo 2014.
Questi lavori e rispettiva analisi di stabilit riguardano il solo tratto finale (lunghezza
circa 380 m) della condotta forzata che sar realizzata con tubazioni in acciaio saldate
aventi diametro di 900 mm e 1000 mm e spessore variabile secondo quanto indicato negli elaborati esecutivi allegati alla presente. La condotta sostenuta da una serie di selle
in calcestruzzo aventi funzione di supporto verticale dei vari tratti; tali selle sono integrate
da n. 8 blocchi di ancoraggio principali ai quali demandato il compito di assorbire le
spinte statiche ed idrodinamiche della condotta stessa e della relativa acqua in essa contenuta .
Come si ricava dalla stessa documentazione, si tratta di un pendio piuttosto acclive
sostanzialmente costituito da uno strato superficiale di materiale detritico di alterazione
del substrato roccioso (Andesite) del tutto paragonabile a terra sciolta (clasti di roccia,
roccia altamente fratturata), seguita a profondit variabile lungo il profilo della condotta
da strati di consistenza via via crescente che, dal punto di vista geotecnico, possono essere inquadrati come rocciosi con grado di fratturazione decrescente con la profondit e,
conseguentemente, con valori di RQD via via crescenti .
Di seguito vengono riprese ed implementate le verifiche di stabilit del pendio con il
codice di calcolo Slide (ver. 5.0) della Rocscience, comprese alcune valutazioni sulla
sismicit dellarea e sulla presenza dellacqua.
2) INQUADRAMENTO GEOGRAFICO
Il pendio in esame situato in Provincia di Curic (Regione del Maule - Cile) in sinistra
orografica della valle interessata dai lavori in progetto, (Figura n 1).
La stessa zona, in corrispondenza dell'intervento in progetto, ha i seguenti riferimenti
geografici generali:
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Quota

Coordinate

800 1.080 m
s.l.m.

UTM Emisfero Sud Zona 19


Geografiche (WGS 84)

Latitudine

Longitudine

N 6132500

E 334150

70 49 1,6 O

34 56 8,4 S

Figura n 1

Immagine dellarea tratta da Google Earth (01/02/2014)

3) SISMICIT DELLAREA
Visto il particolare assetto geologico-strutturale del Cile, lintero paese risulta interessato
da terremoti di notevole intensit.
A tale riguardo, la localit oggetto dellintervento situata, come da citate coordinate
geografiche, in prossimit del punto con accelerazione massima attesa al sito (PGA Peak Ground Acceleration) con probabilit di superamento pari al 10% in 50 anni pari a
PGA = 0,367 g.
In particolare, il valore della PGA stato estrapolato dalla Global Seismic Hazard Map
(Figura n 2) e dai dati forniti dal GSHAP (Global Seismic Hazard Assessment Program).
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Laccelerazione massima orizzontale di progetto PGAmax stata inoltre ottenuta


amplificando laccelerazione massima attesa PGA per degli effetti topografici (St) e
stratigrafici (Ss) come riportato di seguito:
PGAmax = PGA x Ss x St
In riferimento a quanto descritto e applicando dei fattori di amplificazione cautelativi, si
assunta una PGAmax = 0,400 g.
Figura n 2

Estratto della Global Seismic Hazard Map

4) CARATTERIZZAZIONE GEOMECCANICA DI MASSIMA


Gli interventi precedentemente descritti riguardano un pendio piuttosto acclive dove sono
distribuite rocce vulcaniche.
Queste rocce, costituite principalmente da andesiti, sono state suddivise in quattro litotipi
principali sulla base delle pi o meno scadenti caratteristiche geomeccaniche, cos come
valutato dalla citata relazione.
Per i questi litotipi si possono quindi stimare le seguenti propriet (tabella n 1), utilizzando come criterio di rottura Hoek-Brown generalizzato, necessariamente su dati bibliografici ( stata solo eseguita unindagine geoelettrica e non di carattere geomeccanico) ed in
particolare in riferimento alle tabelle n 2, 3 e 4 di seguito riportate, come da correlazioni
indicate dalla Rocscience:
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Tabella n 1 - Parametri geomeccanici per i vari litotipi.


litotipo

descrizione

UCS (MPa)

mi

GSI

peso di
volume

Andesite molto fratturata

25

15

20 kN/m

Andesite fratturata

15

25

30

22 kN/m

Andesite debolmente fratturata

75

25

65

24 kN/m

Andesite compatta

250

25

80

25 kN/m

Tabella n 2 - Valori di resistenza a compressione uniassiale (UCS).

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Tabella n 3 - Valori della costante mi per rocce intatte.

Tabella n 4 - GSI (Geological Strength Index).

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Non si hanno, con i pochi dati a disposizione, riscontri diretti delleventuale presenza
dacqua alla quota di imposta dei plinti di ancoraggio e, fatte salve le necessarie verifiche
a questo proposito, si dovr in ogni caso tener conto di possibili venute idriche e di
conseguenza realizzare gli interventi di drenaggio suggeriti di seguito.
5) STABILIT DEL PENDIO
Criteri di analisi
Le verifiche, implementate come dette con con il codice di calcolo Slide (ver. 5.0) della
Rocscience, sono state condotte utilizzando il metodo di Bishop semplificato (1955) ed
ipotizzando superfici di scorrimento non circolari, per la natura rocciosa del versante, con
il materiale coinvolto nella rottura suddiviso in conci di larghezza b, per ognuna delle
quali vengono valutati il momento stabilizzante Ms e il momento ribaltante Mr.
Nei casi in esame la verifica viene soddisfatta, considerando il fattore parziale r sulla
resistenza di progetto, se:

Ed Rd M r

Ms

per cui il rapporto tra Ms e Mr deve risultare r, in questo caso assunto pari ad 1,1
(normativa italiana).
Le verifiche in condizioni sismiche sono state condotte mediante lanalisi di tipo pseudostatico che considera un sistema di forze orizzontali e verticali applicate ai volumi di
terreno coinvolti.
In prima analisi si assunta, come da citata Relazione di verifica della stabilit del pendio, unaccelerazione massima attesa PGA = 0,300 g, per cui le forze orizzontali e verticali di inerzia, dovute allazione sismica, risultano pari rispettivamente a Kh = 0,090 e Kv
= 0,045.
Dopo unanalisi critica e sulla base di quanto valutato al paragrafo 3) in riferimento alla
sismicit dellarea interessata dai lavori in progetto, stata presa in considerazione, cautelativamente, unaccelerazione massima orizzontale di progetto PGAmax pari a 0,400 g.
In particolare le forze orizzontali e verticali di inerzia, dovute allazione sismica, risultano
pari rispettivamente a Kh = 0,120 e Kv = 0,060.
Per le verifiche di stabilit sono state assegnate alle rocce le caratteristiche geomeccaniche precedentemente riportate ( 4).
Verifiche di stabilit
Per quanto riguarda la parte alta del versante, di inclinazione media prossima a 45,
verificata la stabilit con i parametri ipotizzati, sia in condizioni non sismiche che simiche
- PGA = 0,300 g - (analisi n 1 e n 2; Figure n 3 e 4).
In riferimento alla parte bassa, di inclinazione prossima a 60, verificata la stabilit con
i parametri geomeccanici ipotizzati, sia in condizioni non sismiche che simiche - PGA =
0,300 g (analisi n 3 e n 4; Figure n 3 e 4).
In relazione a quanto esposto in precedenza, applicando quindi una PGA = 0,400 g, per
lo stesso versante, sia nella parte alta che nella parte bassa, risulta verificata la stabilit
con i parametri geomeccanici ipotizzati (analisi n 5 e 6; Figura n 5).
Particolare attenzione va data alla circolazione idrica nel sottosuolo, la quale, in concomitanza di eventi piovosi di forte intensit, pu determinare la saturazione delle rocce attrapag. 6/12

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versate con il conseguente incremento del livello freatico. A tale scopo stata condotta
unulteriore analisi, i cui risultati non verificano la stabilit del pendio nella parte alta e
bassa (analisi n 7 e 8; Figura n 6).
In tutti i casi analizzati si applicato un carico uniformemente distribuito pari a 12 kN/m 2
riferito al peso della condotta in esercizio.
Figura n 3

Profilo di progetto in condizioni non sismiche

Figura n 4

Profilo di progetto in condizioni sismiche (PGA = 0,300 g)

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Figura n 5

Profilo di progetto in condizioni sismiche (PGA = 0,400 g)

Figura n 6

Profilo di progetto in condizioni sismiche (PGA = 0,400 g) e livello freatico prossimo al p.c.

Per ovviare allinstabilit dovuta alla simultanea presenza dei due fattori scatenanti, ovvero allincremento del livello freatico e al sisma caratterizzato dai parametri descritti, si
suggerisce, per la realizzazione dei blocchi di ancoraggio di progetto, la posa in opera di
n 4 barre filettate autoperforanti tipo DYWI Drill con punte di perforazione di diametro
pari a 51 mm, diametro esterno pari a 32 mm e lunghezza pari a 4 metri per blocco,
e la messa in opera di una serie di drenaggi lungo il versante interessato dalla condotta.
I risultati delle verifiche sono riepilogati nella tabella a pagina seguente:

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Tabella n 5 - Coefficienti di sicurezza delle analisi di stabilit effettuate.


analisi

sezione

n 1

Profilo parte alta in condizioni non sismiche

n 2

Profilo parte alta in condizioni sismiche (PGA =0,3 g)

n 3

Profilo parte bassa in condizioni non sismiche

n 4

Profilo parte bassa in condizioni sismiche (PGA =0,3 g)

n 5

Profilo parte alta in condizioni sismiche (PGA =0,4 g)

n 6

Profilo parte bassa in condizioni sismiche (PGA =0,4 g)

n 7

Profilo parte alta in condizioni sismiche (PGA =0,4 g) e falda

n 8

Profilo parte bassa in condizioni sismiche (PGA =0,4 g) e falda

sisma

coefficiente
di sicurezza
1,375

1,155
1,328

1,213
1,104

1,172
0,795

1,143

6) INTERVENTI DI ANCORAGGIO RELATIVI ALLA CONDOTTA


Il progetto prevede la realizzazione di selle in calcestruzzo e di n 8 blocchi di ancoraggio
con funzione di sostegno dei vari tratti e di assorbimento delle spinte statiche e idrodinamiche della condotta forzata dellimpianto idroelettrico in esame. Per il consolidamento
di ogni singola fondazione, si suggerisce la realizzazione di n 4 ancoraggi, con la posa
in opera di barre autoperforanti tipo SIRIVE o tipo DYWI Drill con punte di perforazione di diametro pari a 51 mm, diametro esterno pari a 32 mm e lunghezza pari a 4
metri. Gli stessi ancoraggi hanno, altres, lo scopo di stabilizzare il versante interessato
cos come descritto al paragrafo precedente.
Per il calcolo della resistenza allo sfilamento del bulbo di fondazione si sono utilizzati i
criteri esposti nelle Raccomandazioni AICAP AGI 2012.
In particolare, per una stima della resistenza allo sfilamento della fondazione si pu far
riferimento, in via preliminare, agli abachi proposti da Bustamante e Doix (1985) 1 (ripresi
dalle norme vigenti in Francia) dove sono riportati, in base alla litologia del terreno, alla
tecnologia di iniezione e alla resistenza alla penetrazione (NSPT) o in base ai risultati di
prove pressiometriche, i valori limite di resistenza unitaria allo sfilamento della fondazione. Il valore della resistenza caratteristica a sfilamento del bulbo Rak viene determinato
riducendo il valore della resistenza ottenuta dal calcolo Rac attraverso il fattore di
correlazione che tiene conto del numero di verticali di indagine (pari a 1.8 nel caso in
esame):
Rak = Rac /
Secondo il metodo e gli abachi proposti da Bustamante, il valore della resistenza di calcolo Rac viene determinato come segue:
Rac = x x D x L x qs
1

Bustamante M. e Doix B. (1985), "Une methode pour la calcul des tirants et des micropieux
injects, Bulletin Ponts et Chausses", 140.

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dove:

D il diametro di perforazione pari a 51 mm;


indica un coefficiente di maggiorazione per determinare il diametro reso rispetto a
quello teorico di perforazione;
L la lunghezza del bulbo di ancoraggio;
qs la resistenza unitaria allo sfilamento della fondazione, determinata secondo gli
abachi di Bustamante, in funzione delle caratteristiche geotecniche del terreno e delle modalit esecutive.

Il coefficiente , con iniezione unica dellintero bulbo di fondazione (IGU) pu essere


valutato pari a 1,1 come da tabella seguente:
Tabella n 6

Valori del coefficiente

Dagli abachi di Bustamante (Figura n 4) possibile stimare il valore di qs per la roccia


andesitica (qs = 350 450 kPa).
Figura n 7

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Abaco per la stima di qs per rocce alterate e fratturate; curva di riferimento


R.2 per iniezioni a bassa pressione

Il valore della resistenza di progetto Rad si ottiene quindi applicando alla resistenza
caratteristica Rak il coefficiente sulle resistenze Ra che, per ancoraggi definitivi, vale Ra,p
= 1.2.
Rad = Rak /Ra,p = Rac /( x Ra,p)
In questo contesto, con bulbo di fondazione allinterno della roccia andesitica (qs = 350
kPa) con lunghezza L = 4 m, la resistenza di progetto risulta Rad = 114,17 kN.
Per quanto riguarda il dimensionamento strutturale delle barre, la resistenza di progetto
al limite di snervamento del tratto libero Rtd deve sempre risultare maggiore della
resistenza a sfilamento della fondazione dellancoraggio.
A tale riguardo si deve verificare che sia soddisfatta la seguente condizione:
Rtd Rak x Rd
dove

Rak il valore della resistenza a sfilamento dellancoraggio determinato con il metodo di Bustamante;

Rd il coefficiente di sovraresistenza dellancoraggio, in questo caso pari a 1;

Rtd il valore di progetto della resistenza strutturale delle barre a trazione, il cui valore dato da:
Rtd=(fpyk/s) Aacciaio

con s coefficiente di sicurezza del materiale pari a 1.15.


Nellipotesi di utilizzare barre tipo SIRIVE o tipo DYWI Drill con diametro esterno D =
51 mm (sezione media A = 530 mm2) in acciaio minimo tipo 1080/1230 caratterizzato da
tensione caratteristica all1% di deformazione totale f pyk > 1080 MPa, risulta Rtd = 433 kN,
maggiore della resistenza di progetto massima allo sfilamento del bulbo Rad,max = 114,17
kN. Tale verifica delle barre di acciaio quindi soddisfatta in via preliminare.
Anche i dispositivi di trasmissione del carico dalle barre in acciaio al plinto di fondazione
dovranno essere dimensionati in modo tale da soddisfare le verifiche strutturali.
In ogni caso necessario programmare specifiche indagini preventive di verifica, con
campo prove, per accertare leffettivo carico ammissibile delle barre di acciaio (secondo
quanto previsto dalle Raccomandazioni AICAP 2012) e prove di carico in sede esecutiva
e di collaudo.
7) CONCLUSIONI
Come illustrato nei paragrafi precedenti, lintervento in esame riguarda un pendio piuttosto acclive, caratterizzato nel complesso da sufficienti condizioni di stabilit a livello generale, dove sono distribuiti (dopo un primo strato di terreno vegetale e/o di riporto)
depositi pi o meno grossolani seguiti a breve profondit dai litotipi del substrato roccioso, con giacitura degli strati a franapoggio.
Lo stesso pendio, come si evince dalla documentazione messa a disposizione, comunque soggetto a progressivi distacchi di volumi rocciosi dai livelli di alterazione superficiale, causati principalmente dagli agenti atmosferici, in particolare dallacqua, senza
escludere le consistenti sollecitazioni sismiche della zona.
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Si suggerisce di prestare la necessaria attenzione di tale situazione di instabilit solo superficiale della pendice nel corso dei lavori di posa in opera della condotta, per la sicurezza delle maestranze e delle aree sottostanti, compreso ledificio della centrale, prevedere adeguate opere di difesa provvisionale per trattenere la caduta di massi, ed in ogni
modo con laccorgimento di proteggere con teli impermeabili i fronti di scavo lasciati
temporaneamente liberi.
In relazione alla citata possibile azione di pressioni neutrali e, visto che lesecuzione dello
sbancamento in progetto pu rappresentare una via di cattura preferenziale anche delle
sole acque di scorrimento superficiale, oltre quelle del versante, si raccomanda anche di
prevedere opere di drenaggio (ad es. tubi microfessurati avvolti in teli di geotessile con
frequenti scarichi) finalizzate ad allontanare eventuali ristagni idrici dal fondo della trincea
di scavo.
Infine si dovr anche garantire, con diretto controllo in sede esecutiva, che le tubazioni
vadano ad appoggiare su terreni di buone caratteristiche meccaniche, oltre che
addensati e in ogni caso non a diretto contatto con i blocchi di dimensioni maggiori.
Distinti saluti.

dott. geol. Eugenio Colleselli

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