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KEY WORDS
Simple tools; OCRA method; repetitive movements
SUMMARY
Risk assessment of biomechanical overload of the spine and upper limbs with simplified tools: the OCRA mini-checklist. Content, field of applicability and validation. Background: The OCRA method (3), which is suggested as a method to measure the risk of biomechanical overload of the upper limbs in the ISO and CEN biomechanical standards (1, 2), provides criteria and assessment tools for risk evaluation which can also be downloaded
free from the web site: www.epmresearch.org. Objectives: In line with the need to create tools for risk assessment
that are more easily applicable also by less experienced personnel, a method to obtain a flexible and easy to handle
risk assessment for upper limb repetitive movements was developed: the OCRA mini-checklist. Methods: The tool
presented in detail here is not an alternative to the OCRA method but must be regarded as an easy alternative to
derive simplified and yet reliable evaluation results, even if with a degree of uncertainty with respect to the classic OCRA checklist or perhaps even higher with respect to the more precise OCRA index. Results and conclusion:
All the simplifications and the criteria for their establishment are detailed below and the field of application and
limitations are discussed. This recently developed simple tool was organized in an Excel file (miniCHECKLIST
OCRA 18-10-10 monotask) that is also available free on the site: www.epmresearch.org
RIASSUNTO
Il metodo OCRA (3), suggerito come metodo di misura del rischio del sovraccarico biomeccanico degli arti superiori
negli standard ISO (4) e CEN (1) di biomeccanica, gi offre da anni criteri e strumenti valutativi, anche su supporti informatici, scaricabili gratuitamente dal sito www.epmresearch.org. In linea con lesigenza di creare strumenti di valutazione del rischio sempre pi facilmente applicabili anche da personale meno esperto, si voluto arrivare a predisporre uno strumento agile e maneggevole di valutazione del rischio da movimenti ripetitivi degli
arti superiori: la mini-checklist OCRA. Tale strumento, che si presenter nel dettaglio nel presente lavoro, non in
alternativa al metodo OCRA, ma da considerare come una sua derivazione semplificata che consente di ottenere
un risultato valutativo ancora attendibile, anche tenuto in conto un certo margine di errore, nel confronto con la
classica checklist OCRA o addirittura con lancor pi preciso e puntiforme indice OCRA. Si dettaglieranno nei pa-
ragrafi successivi, tutte le semplificazioni introdotte nonch i criteri per la loro determinazione e, nelle conclusioni,
si discuteranno i campi applicativi e i limiti. Anche questo modello di simple tool viene offerto gi predisposto su
supporto informatico in Excel (miniCHECKLIST OCRA 6-11-10 (V1) monotask disponibile anchesso sul sito:
www.epmresearch.org.
PREMESSA E SCOPO
Si riprenda la descrizione dello schema di intervento, gi fornito nello specifico capitolo del presente volume, per affrontare la prima mappatura
del rischio.
Si era suddivisa la modalit operativa secondo
tre livelli di intervento:
1. livello di base (LIVELLO KEY-ENTERS):
va effettuata la identificazione rapida e complessiva di possibili induttori di rischio attraverso lutilizzo di specifiche key enters: ci consente una lettura del posto di lavoro globale e
al contempo semplice per ciascuna delle principali tipologie di rischio: movimentazione dei
carichi, movimenti ripetitivi degli arti superiori,
posture, rumore, microclima, agenti chimici, organizzazione del lavoro, ecc.
2. primo livello di inter vento (LIVELLO
QUICK-ASSESSMENT): si procede allidentificazione rapida della assenza di rischio
(indicato con il codice verde) o di condizioni
ad alto rischio (codice critico) attraverso
lutilizzo di modelli di quick-assessment. I modelli offerti riguardano solo lo studio del sovraccarico biomeccanico da movimenti ripetitivi e movimentazione manuale carichi
3. secondo livello di inter vento (STIMA/
MISURA DEL LIVELLO ESPOSITIVO):
se dopo il processo di quick-assessment la postazione non risulta a rischio assente, si dovr
procedere con la valutazione analitica del rischio attraverso luso di veri e specifici modelli
di analisi.
Il metodo OCRA (3), suggerito come metodo di
misura del rischio del sovraccarico biomeccanico degli arti superiori negli standard ISO (2) e CEN (1)
di biomeccanica, gi offre da anni criteri e strumenti
valutativi, anche su supporti informatici, scaricabili
gratuitamente dal sito www.epmresearch.org.
In linea con lesigenza di creare strumenti di valutazione del rischio sempre pi facilmente applicabili anche da personale meno esperto, si voluto
arrivare a predisporre uno strumento agile e maneggevole di valutazione del rischio da movimenti
ripetitivi degli arti superiori: la mini-checklist
OCRA. Tale strumento, che si presenter nel dettaglio nel presente lavoro, pu essere considerato
utile per operare una stima del rischio (esposizione)
a condizioni di sovraccarico biomeccanico degli arti
superiori; esso non in alternativa al metodo
OCRA, ma da considerare come una sua derivazione semplificata che consente di ottenere un risultato valutativo ancora attendibile, anche tenuto
in conto un certo margine di errore, nel confronto
con la classica checklist OCRA o addirittura con
lancor pi preciso e puntiforme indice OCRA. Si
dettaglieranno nei paragrafi successivi, tutte le
semplificazioni introdotte nonch i criteri per la loro determinazione e, nelle conclusioni, si discuteranno i campi applicativi e i limiti. Anche questo
modello di simple tool viene offerto gi predisposto
su supporto informatico in Excel [miniCHECKLIST OCRA 6-11-10 (V1) monotask] disponibile
anchesso sul sito: www.epmresearch.org.
MINI-CHECKLIST OCRA
Figura 1 - Descrizione dei dati organizzativi e individuazione del compito ripetitivo svolto dal gruppo omogeneo in lavori
monotask
Figure 1 - Description of organization data and identification of repetitive task performed by the homogeneous group in a monotask job
Figura 2 - Moltiplicatori (correttori) del fattore recupero in funzione del numero delle ore senza adeguato recupero
Figure 2 - Recovery multipliers depending on the number of hours without adequate recovery
MINI-CHECKLIST OCRA
Figura 3 - Descrizione del turno di lavoro per il calcolo del tempo di recupero, del tempo netto di lavoro ripetitivo, e dei rispettivi moltiplicatori
Figure 3 - Description of the shift to calculate recovery time, repetitive work net time, and respective multipliers
prima della pausa mensa n nellultima ora del turno: in questa evenienza non vanno conteggiate come recuperi ma solo come tempo da sottrarre alla
durata del turno, onde ottenere il tempo netto di lavoro ripetitivo. Si deve considerare come durata
delle pause quella effettivamente utilizzata dai lavoratori (vale a dire la durata utilizzata pi rappresentativa della realt) e non quella ufficiale.
Prima di iniziare la parte valutativa dei diversi
fattori di rischio, richiesto di definire quale arto si
voglia valutare infatti si consiglia di descrivere
quello pi impegnato nel lavoro. Se il lavoro fosse
equamente ripartito fra i due arti, apporre indicare
la condizione per la voce BIL (bilaterale).
Valutazione dei fattori di rischio: la frequenza
delle azioni tecniche
Lazione tecnica definita come azione comportante attivit artro-muscolo-tendinea degli arti superiori: non va identificata col singolo movimento
articolare (ad esempio una flessione, estensione del
polso o del gomito o della spalla, ecc) ma con il
complesso di movimenti che consentano il compimento di unoperazione lavorativa semplice (ad
esempio: prendere un oggetto, posizionarlo, ruotarlo, ecc)
Per misurare classicamente la frequenza necessario conoscere quante azioni tecniche si svolgono
in un dato periodo di tempo (3):
- per i lavori ripetitivi caratterizzati da cicli contare le azioni tecniche di un arto (destro o sinistro) in un ciclo (a);
- per lavori ripetitivi caratterizzati dal ripetersi
degli stessi gesti per buona parte del tempo,
contare le azioni tecniche di un arto (destro o sinistro) in un periodo rappresentativo di 1-2
minuti (b);
- il software, definiti il tempo di ciclo e il tempo
di osservazione, applicher la seguente formula
per calcolare la frequenza di azione al minuto:
Frequenza = N. Azioni*60/Tempo (sec)
dove il Tempo rappresentato o dal tempo di ciclo osservato (a) o dal periodo di tempo rappresentativo individuato (b).
MINI-CHECKLIST OCRA
Afferrare/riafferrare
Le azioni di afferrare con destra e riafferrare con sinistra vanno conteggiate come singole
azioni e attribuite allarto che le ha effettivamente eseguite.
Non usare il termine passare loggetto allaltra mano perch risulta difficile stabilire quale
arto lo ha eseguito.
Posizionare
Infilare/sfilare
Latto di infilare o sfilare va conteggiato come azione tecnica, in aggiunta allazione posizionare
quando richiesto luso di forza o quando la forma degli oggetti in lavorazione lo richiedono.
Sinonimi: estrarre.
Spingere/tirare
Vanno conteggiate come azioni in quanto nascono dalla necessit di applicare una forza, anche se
di lieve entit, finalizzata ad ottenere uno specifico risultato.
Sinonimi: disaccoppiare, premere.
Rilasciare
Lazione non va conteggiata come azione tecnica quando un oggetto o un attrezzo, una volta
finito di usare, non viene posizionato in un punto preciso, ma rilasciato per semplice apertura
della mano o delle dita (ritorno passivo o per caduta).
Azionare
Azioni specifiche
durante una lavorazione
Esistono molte azioni tecniche, in aggiunta a quelle fin qui elencate che specificamente
descrivono la lavorazione di un oggetto, ad esempio: piegare o ripiegare; curvare o ricurvare,
deviare; schiacciare, ruotare, girare; assestare; sagomare; abbassare, battere, colpire; lanciare
Pennellare
Raschiare
Levigare
Pulire
Martellare
Figura 4 - Schemi operativi per la determinazione della frequenza di azione attraverso luso di scenari prestabiliti (parte A)
o attraverso la scrittura del numero delle azioni tecniche rilevate relative allarto in osservazione
Figure 4 - Operational schemes for establishing frequency of movement through use of predefined scenarios (Part A) or by
writing the number of technical actions identified for the limb under observation
Tabella 2 - I punteggi utilizzati dal software corrispondenti ad ogni misura di frequenza nel caso in cui venga riportato nella
mini-checklist il numero delle azioni tecniche
Table 2 - The scores used by the software corresponding to each frequency measurement when the number of technical actions is reported in the mini-checklist
Frequenze
inf.22,5
da 22,5 a 27,4
da 27,5 a 32,4
da 30 a 37,4
da 37,5 a 42,4
da 42,5 a 47,4
Punteggi
0,0
0,5
1,0
2,0
3,0
4,0
Frequenze
Punteggi
da 47,5 a 52,4
5,0
da 52,5 a 57,4
6,0
da 57,5 a 62,4
7,0
da 62,5 a 67,4
8,0
da 67,5 a 72,4
9,0
sup 72,4
10,0
MINI-CHECKLIST OCRA
Figura 5 - Lo schema di rilevazione delle posture incongrue e della stereotipia per il calcolo del relativo punteggio
Figure 5 - Scheme of detection of awkward postures and (stereotypy??) repetitive movements?? for calculation of the relative score
10
Tabella 3 - I punteggi utilizzati, in funzione della frazione temporale di durata, per caratterizzare il fattore di rischio posture
incongrue per ciascun gruppo articolare
Table 3 - The scores used for the evaluation of the risk factor of awkward postures for each limb section, depending on the respective
time fraction of task duration
Punteggi posture incongrue
degli arti superiori
Meno di 1/3
del tempo
Circa 1/3
del tempo
Circa met
del tempo
Circa 2/3
del tempo
Circa tutto
il tempo
12
24
Ruotazione di oggetti o
ampie flesso-estensioni del
gomito
Cos come per punteggi delle posture incongrue, i punteggi per la stereotipia, sono quelli comunemente gi adottati per la checklist OCRA
classica.
Si ricorda che va segnalata la presenza di stereotipia quando sono presenti:
- cicli di durata brevissima, inferiore ai 15 secondi o addirittura inferiori agli 8 secondi, ovviamente caratterizzati dalla presenza di azioni
degli arti superiori;
- gesti lavorativi dello stesso tipo (azioni tecniche identiche eseguite nella stessa postura, anche statiche) che si ripetono per pi del 50%
del tempo di ciclo o per quasi tutto il ciclo.
utile ricordare che vi pu essere presenza di
stereotipia anche in assenza di posture incongrue:
ad esempio azioni tecniche identiche, ripetute per
buona parte del tempo, anche se eseguite in presa
tipo grip generano infatti punteggi di stereotipia.
In tabella 3 vengono riportati i punteggi utilizzati per il calcolo del punteggio riguardante il fattore di rischio posture incongrue, punteggi (del tutto
analoghi a quelli utilizzati nella checklist OCRA
classica) che variano in funzione del gruppo articolare e della durata.I punteggi per la stereotipia sono
visibili in figura 5. Il punteggio finale per le posture
incongrue dellarto superiore ottenuto automaticamente dal software: si ricorda che per il suo calcolo si utilizza il punteggio peggiore fra i 4 seg-
MINI-CHECKLIST OCRA
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Figura 6 - Lo schema di rilevazione della forza per il calcolo del relativo punteggio
Figure 6 - Reporting schedule for force score
12
Figura 7 - Lo schema di rilevazione dei fattori di rischio complementari per il calcolo del relativo punteggio
Figure 7 - Schedule for detection of additional risk factors for calculation of the relative scores
- somma dei punteggi derivati dai fattori di rischio: frequenza, forza, posture incongrue,
complementari;
- la loro sommatoria quindi moltiplicata per il
correttore del recupero e della durata (figura
8).
In tabella 4 si riportano i valori finali espositivi
del metodo OCRA e il loro significato: per la mi-
Figura 8 - Schema di calcolo del punteggio finale nel nuovo modello di mini-checklist e checklist OCRA aggiornata
Figure 8 - Scheme for calculating the final score in the new mini-checklist model and in the updated OCRA checklist
MINI-CHECKLIST OCRA
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Tabella 4 - Classificazione dei valori finali ottenuti nel metodo OCRA (indici e checklist)
Table 4 - Classification of final values in OCRA method (index and checklists)
Area
Verde
Giallo
Rosso lieve
Rosso medio
Viola
1,6-2,2
2,3-3,5
3,6-4,5
4,6-9,0
Oltre 9,0
5,1-7,59
7,6-11,0
11,1-14,0
14,1-22,5
Oltre 22,5
Accettabile
Dubbio o molto lieve
Presente lieve
Presente medio
Intenso
ni-checklist OCRA gli indici sono del tutto analoghi a quelli utilizzati nella classica checklist
Considerando le semplificazioni introdotte, si
voluto procedere ad un confronto fra i risultati ottenuti con la classica checklist OCRA e la minichecklist al fine di ottenere una valutazione quantitativa del suo margine di errore.
Il confronto dei risultati stato esteso a 74
checklist OCRA gi compilate, scelte casualmente
dal materiale di 4 diversi esperti: ad essi stato richiesto di applicare a tali valutazioni la minichecklist per confronto.
I risultati sono rappresentati graficamente in figura 9 da cui risulta evidente lelevata associazione
dei risultati (p=0,000). Lerrore standard pari a
1,39
Per offrire una maggior sicurezza predittiva del
rischio espositivo anche al risultato di questo modello semplificato di analisi, si sono calcolati i valori delle rette che delimitano al 95% di confidenza le
aree entro cui si raccolgono in punti intorno alla
retta di regressione illustrata in figura 9.
In tal modo, dato il valore ottenuto con la minichecklist OCRA, correggendolo con le formule
sotto indicate (a) e (b), rispettivamente per il limite
inferiore e superiore, si ottengono i due valori espositivi entro cui si identifica con maggior probabilit
il livello di rischio, pur considerando le semplificazioni introdotte.
= -0,31+(0,93* indice mini-checklist)
(a)
= 1,8+(1,07* mini-checklist)
(b)
Nella parte finale del modello informatizzato di
mini-checklist OCRA appariranno automaticamente (figura 10):
- il punteggio parziale determinato da tutti i fattori di rischio ad esclusione della durata;
- il punteggio parziale coi fattori frequenza. forza, postura e complementari: risulta utile per osservare quanto incidano sul rischio i due fattori
organizzativi recupero e durata del lavoro ripetitivo;
- gli indici finali: il valore centrale e i due valori
inferiore e superiore che delimitano larea di rischio;
- la sintesi dei punteggi finali per i differenti fattori di rischio.
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Figura 10 - I punteggi finali e una sintesi dei punteggi parziali per i differenti fattori di rischio
Figure 10 - Final scores and a summary of partial scores for the different risk factors
Una volta identificato il gruppo omogeneo di lavoratori addetti a svolgere la stessa mansione (pu
essere che non vi sia la possibilit di identificare un
gruppo omogeneo in quanto tutti svolgono mansioni differenti: in questo caso si studier la diversa
esposizione di ciascun addetto), si potrebbe riscontrare che tale mansione composta da pi compiti
ripetitivi differenti tra di loro.
Ne forniamo un esempio. Per la preparazione di
un divano artigianale per imbarcazioni si possono
distinguere le seguenti fasi, che si preferisce definire come compiti o sub-compiti:
A) preparazione delle sagomature in legno;
B) posizionamento e incollaggio delle imbottiture;
C) taglio dei rivestimenti;
D) posizionamento dei rivestimenti e graffettatura;
E) altro.
Nei successivi paragrafi si esporr come condurre
questo tipo di valutazione del rischio per esposizione a molteplici compiti ripetitivi.
MINI-CHECKLIST OCRA
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Figura 11 - Descrizione dei compiti ripetitivi svolti e della loro durata proporzionale
Figure 11 - Description of the repetitive tasks performed and their proportional duration
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Figura 12 - Analisi di compiti ripetitivi multipli: risultati finali della valutazione di ciascun compito (gli indici intrinseci) e
risultati per ciascuno dei fattori di rischio
Figure 12 - Multiple repetitive task analysis: final results of evaluation of each task (intrinsic scores) and results for each of the risk
factors
MINI-CHECKLIST OCRA
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Figura 13 - Esempio di calcolo per la stima del rischio in esposizione multi-compiti a turn-over giornaliero con rotazioni
frequenti (non superiori allora): calcolo della media ponderata
Figure 13 - Example of risk evaluation for exposure to multiple tasks with frequent rotations (less than one hour) with daily
turnover: weighted average evaluation
Figura 14 - Esempio di calcolo per la stima del rischio per esposizione a compiti multipli a turn-over giornaliero con rotazioni infrequenti ( superiori allora): applicazione del modello di calcolo Multitask Complex
Figure 14 - Example of risk estimation for exposure to multiple tasks with infrequent rotations (less than one per hour) with daily
turnover: application of Multitask Complex model
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pio infatti presente un valore di checklist intrinseco pari a 22,8 che si protrae per il 35% del tempo, che essendo il pi alto, va a condizionare pi
pesantemente il risultato finale.
I modelli di calcolo per esposizione multicompiti a rotazione settimanale, mensile, annuale
Si potranno individuare anche situazioni in cui i
diversi compiti svolti non si esauriscono nella giornata ma in un periodo pi lungo, che potr essere
settimanale, mensile o annuale. Questo non porter
a cambiamenti di calcolo, se non nellindicare nel
software il periodo entro cui avviene il turn-over.
Le percentuali con cui si svolgono i vari compiti
andranno questa volta riferiti al periodo di turnover individuato.
La formula pi indicata per rappresentare lesposizione sembra essere, alle attuali conoscenze, quella del Multitask Complex. In considerazione del
fatto che, in carenza di sufficienti dati clinici da
correlare ai dati espositivi, non si ancora in grado
di affermare quale sia il modello pi predittivo del
danno fra i due proposti, ragionevole asserire che
il livello espositivo finale pu essere compreso fra i
risultati dei 2 modelli di calcolo proposti.
Dopo aver spiegato i contenuti della minichecklist OCRA, i criteri con cui sono state introdotte le semplificazioni e le modalit di compilazione, si rimanda per gli esempi applicativi, alle numerose esperienze riportate negli altri capitoli del
presente volume.
Resta da fornire una risposta ad un importante
quesito: quando e dove utilizzare il modello semplificato in sostituzione del modello classico?
La risposta viene fornita per punti sintetici, che
non vogliono essere n esaustivi n impositivi. Rimane, in linea di massima, da ricordare che nellapplicare i 3 modelli di valutazione dellindice di rischio proposti dal metodo OCRA e cio lindice, la
checklist classica e ora la mini-checklist, la introduzione di semplificazioni e quindi la riduzione dei
tempi di compilazione, fanno ridurre conseguentemente la precisione del risultato finale. Per la minichecklist infatti il risultato sar da comprendere tra
i 2 valori che delimitano larea del suo errore rispetto alla checklist classica, ottenuto attraverso
confronti fra i due modelli.
Sinteticamente si riportano esempi di situazioni in cui se ne pu consigliare luso:
- nelle piccole imprese e nellartigianato dove
tutto sommato lorganizzazione del lavoro non
cos rigida e strettamente pre-determinata
come nelle imprese pi grandi organizzate per
linee di montaggio;
- pu essere un rapido strumento di controllo
per chi ha funzioni ispettive nella verifica della
validit di un Documento di Valutazione dei
Rischi predisposta da una impresa o per
lindividuazione veloce (in fase di sopralluogo
ispettivo) di quelle situazioni di rischio per le
quali sembrerebbero rendersi indispensabili sia
una valutazione pi approfondita che lindicazione di urgenti interventi preventivi;
- pu essere utilizzata come primo strumento di
screening anche in una grande impresa, dopo le
fasi di pre-mappatura (applicazione delle keyenter e quick assessment). Si otterr un risultato grezzo ma anche pi rapido, specie se lo
scopo di ottenere urgentemente una mappatura di rischio e un conseguente piano di intervento;
- se ne pu consigliare luso anche in settori speciali quali lospedale, caratterizzato da una organizzazione del lavoro non cos strettamente
temporizzata e dalla presenza di turn-over su
molti compiti;
- non escluso che si possa utilizzare anche per
lagricoltura sempre allo scopo di ottenere una
prima mappatura rapida del rischio, anche se
pi grezza;
- per i medici competenti o in sede assicurativa
in fase di rilievo dellanamnesi lavorativa: con
un p di esperienza e le opportune cautele, si
potrebbe anche somministrare per intervista;
- per i Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS), al fine di monitorare le situazioni problematiche presenti in azienda e richiedere gli opportuni interventi correttivi;
MINI-CHECKLIST OCRA
- in tutti i casi in cui si possa dire: meglio un indice espositivo anche se grezzo, piuttosto che
niente.
Ovviamente per chi gi esperto del metodo
OCRA questo strumento risulter talmente banale
da non richiedere alcun ulteriore approfondimento.
Per chi fosse nuovo dellargomento occorrer un
certo addestramento ottenibile facilmente attraverso i corsi che la scuola EPM organizza. (consultare
il sito www.epmresearch.org)
NO
BIBBLIOGRAFIA
1. CEN. EN 1005-5. Safety of machinery - Human physical performance -: Part 5: Risk assessment for repetitive
handling at high frequency, 2006
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